- Messaggi: 1101
- Ringraziamenti ricevuti 149
Padre Pio tra i pro e i contro.
Less
Di più
3 Anni 9 Mesi fa #42832
da Volano49
Padre Pio tra i pro e i contro. è stato creato da Volano49
Ognuno ha le sue opinioni. C'è chi dice che "la gente crede in quello che vuole credere", vero! Ma al di là di questo l'importante è non portare con ostentazione gli anelli al naso...
Va pure considerato come innegabile il fatto che la chiesa nei secoli si sia arricchita per la credulità popolare, inducendo M. Lutero allo scisma, (anche) per le "entrate" date da concessioni indulgenti a pagamento. Ma ogni cosa va distinta, sempre, per onestà intellettuale. Chi ha studiato la figura di P. A. Gemelli (al di là di Università e Ospedali intestati) ne ricava immancabilmente un personaggio come ultimo tentacolo della "santa" (tsè...) inquisizione.
Svariate testimonianze (l'elenco è davvero lungo e consultabile) ci dicono che P. Pio era portatore assai raro nel campo della paranormalità: quello della bilocazione, appannaggio in genere dei grandi mistici. La sua duplice presenza si manifestava attraverso tre modalità, quella fisica(contemporanea presenza fisica in due luoghi diversi e lontani. Quella immateriale (apparizione della sua figura senza consistenza corporea) e quella simbolica (comparsa in ambienti lontani del profumo caratteristico che emanava il suo corpo).
Indipendentemente da queste risultanze rese da più testimoni, egli poteva anche essere invisibilmente presente in luoghi lontani, seguendo fatti e vicende (chiaroveggenza) ed entrando pure nell'"io" altrui (telepatia), percependo i pensieri in talune contingenti situazioni psichiche. Le testimonianze chiaroveggenti e telepatiche sono davvero innumerevoli, riportate a suo tempo da attori, presentatori, medici, ecc. Fenomenologie queste, per chi ha sperimentato in prima persona, o ha verificato negli anni, del tutto credibili. Ho conosciuto N. Evolo pochi anni prima della sua morte, e queste fenomenologie, e molto più, erano nella norma, pur essendo per lei stessa inspiegabili.
E' un campo difficile, addirittura minato, me ne rendo conto, moltissimo è da rigettare, ma NON tutto, per quanto me ne concerne, per gli anni spesi in indagini di prima persona. Non mi sento di rinnegare ciò che ho toccato con mano e filtrato a lungo. Ovviamente non sono difensore di chichessia ma, parimenti, le testimonianze non vanno mai ignorate. Come quella volta che il nostro protagonista in compagnia di P. Raffaele da Sant'Elia, il 18 marzo 1947 trovarono l'imbocco di un lungo viottolo ostruito da un vasto e alto falò, appiccato da diversi residenti per l'usanza locale della ricorrenza di S. Giuseppe. Ebbene l'allibito P. Raffaele fu preso sottobraccio da P. Pio col quale attraversò le fiamme.
Singolare per coloro che praticano la "pirobazia", qui si ha un attraversamento di fiamme, non di braci. Gli indumenti non hanno "immunità" dal fuoco, specialmente le lunghe tonache dei frati... Per quanto mi concerne non ho mai messo in dubbio, analisi antropologiche e psicologiche atte a stimolare un'accesa esaltazione mistica, una sorta di compenetrazione con la passione di Cristo, così forte ed empatica da determinare significative alterazioni fisiche, in più il perdurare dello stato sarebbe per così dire alimentato dalla convinzione di essere prediletti da Dio... E' notorio che esistono isterie che portano fenomeni di cecità, di paralisi e perfino gravidanze che nulla hanno a che vedere con la situazione obbiettiva in cui si trova la persona,assolutamente convinta della realtà che sta vivendo.
Tutti trucchi o legami ristretti alla psicosomatica? Al di là dell'idolatria fanatica o a giochi di prestigio, io (per quanto ne so) andrei molto cauto, soprattutto per quei fenomeni al limite tra parapsicologia e psicofisiologia, con riferimento particolare a manifestazioni concomitanti quali sanguinamento delle piaghe, profumo e luminosità, annotate in dettaglio nei secoli. Non solo P. Pio dunque...
Un saluto
Va pure considerato come innegabile il fatto che la chiesa nei secoli si sia arricchita per la credulità popolare, inducendo M. Lutero allo scisma, (anche) per le "entrate" date da concessioni indulgenti a pagamento. Ma ogni cosa va distinta, sempre, per onestà intellettuale. Chi ha studiato la figura di P. A. Gemelli (al di là di Università e Ospedali intestati) ne ricava immancabilmente un personaggio come ultimo tentacolo della "santa" (tsè...) inquisizione.
Svariate testimonianze (l'elenco è davvero lungo e consultabile) ci dicono che P. Pio era portatore assai raro nel campo della paranormalità: quello della bilocazione, appannaggio in genere dei grandi mistici. La sua duplice presenza si manifestava attraverso tre modalità, quella fisica(contemporanea presenza fisica in due luoghi diversi e lontani. Quella immateriale (apparizione della sua figura senza consistenza corporea) e quella simbolica (comparsa in ambienti lontani del profumo caratteristico che emanava il suo corpo).
Indipendentemente da queste risultanze rese da più testimoni, egli poteva anche essere invisibilmente presente in luoghi lontani, seguendo fatti e vicende (chiaroveggenza) ed entrando pure nell'"io" altrui (telepatia), percependo i pensieri in talune contingenti situazioni psichiche. Le testimonianze chiaroveggenti e telepatiche sono davvero innumerevoli, riportate a suo tempo da attori, presentatori, medici, ecc. Fenomenologie queste, per chi ha sperimentato in prima persona, o ha verificato negli anni, del tutto credibili. Ho conosciuto N. Evolo pochi anni prima della sua morte, e queste fenomenologie, e molto più, erano nella norma, pur essendo per lei stessa inspiegabili.
E' un campo difficile, addirittura minato, me ne rendo conto, moltissimo è da rigettare, ma NON tutto, per quanto me ne concerne, per gli anni spesi in indagini di prima persona. Non mi sento di rinnegare ciò che ho toccato con mano e filtrato a lungo. Ovviamente non sono difensore di chichessia ma, parimenti, le testimonianze non vanno mai ignorate. Come quella volta che il nostro protagonista in compagnia di P. Raffaele da Sant'Elia, il 18 marzo 1947 trovarono l'imbocco di un lungo viottolo ostruito da un vasto e alto falò, appiccato da diversi residenti per l'usanza locale della ricorrenza di S. Giuseppe. Ebbene l'allibito P. Raffaele fu preso sottobraccio da P. Pio col quale attraversò le fiamme.
Singolare per coloro che praticano la "pirobazia", qui si ha un attraversamento di fiamme, non di braci. Gli indumenti non hanno "immunità" dal fuoco, specialmente le lunghe tonache dei frati... Per quanto mi concerne non ho mai messo in dubbio, analisi antropologiche e psicologiche atte a stimolare un'accesa esaltazione mistica, una sorta di compenetrazione con la passione di Cristo, così forte ed empatica da determinare significative alterazioni fisiche, in più il perdurare dello stato sarebbe per così dire alimentato dalla convinzione di essere prediletti da Dio... E' notorio che esistono isterie che portano fenomeni di cecità, di paralisi e perfino gravidanze che nulla hanno a che vedere con la situazione obbiettiva in cui si trova la persona,assolutamente convinta della realtà che sta vivendo.
Tutti trucchi o legami ristretti alla psicosomatica? Al di là dell'idolatria fanatica o a giochi di prestigio, io (per quanto ne so) andrei molto cauto, soprattutto per quei fenomeni al limite tra parapsicologia e psicofisiologia, con riferimento particolare a manifestazioni concomitanti quali sanguinamento delle piaghe, profumo e luminosità, annotate in dettaglio nei secoli. Non solo P. Pio dunque...
Un saluto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
3 Anni 9 Mesi fa #42834
da Aigor
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Risposta da Aigor al topic Padre Pio tra i pro e i contro.
Non solo no... vedi Paramahansa Yogananda (non solo lui, ma tutti i mistici citati nella sua autobiografia) o San Giuseppe da Copertino, o persino il buon Edgar Cayce.
Ci sono casi documentati oltre ogni dubbio (di persona intellettualmente onesta, ovviamente) di persone che hanno smesso di mangiare e/o bere per anni, persino qui in occidente (vedi Teresa Neumann).
Insomma, le manifestazioni del fatto che essere materialisti ad oltranza sia una solo scelta di fede e non un ragionamento logico sono ormai abbondanti.
Ovviamente ogni mistico è legato al suo credo: Padre Pio parla di Dio e Diavolo, Paramahansa (tanto per fare un esempio) non ne ha bisogno perché è legato ad altra filosofia spirituale e questo è un aspetto che, se non capito bene, può generare confusione e ha sicuramente generato guerre.
Perché anche i mistici sono esseri umani e spesso anche loro pagano questo scotto cadendo nell'errore di considerare il loro credo come "IL" credo, anche se devo ammettere che in oriente sono molto più elastici che da noi: c'è un passo molto bello in Autobiografia di uno Yogi dove Paramahansa parla del suo maestro che se ne è andato (fisicamente) per percorrere strade nuove in mondi extraterrestri... molto lontani dal Dio che crea l'uomo a sua immagine e somiglianza
Ci sono casi documentati oltre ogni dubbio (di persona intellettualmente onesta, ovviamente) di persone che hanno smesso di mangiare e/o bere per anni, persino qui in occidente (vedi Teresa Neumann).
Insomma, le manifestazioni del fatto che essere materialisti ad oltranza sia una solo scelta di fede e non un ragionamento logico sono ormai abbondanti.
Ovviamente ogni mistico è legato al suo credo: Padre Pio parla di Dio e Diavolo, Paramahansa (tanto per fare un esempio) non ne ha bisogno perché è legato ad altra filosofia spirituale e questo è un aspetto che, se non capito bene, può generare confusione e ha sicuramente generato guerre.
Perché anche i mistici sono esseri umani e spesso anche loro pagano questo scotto cadendo nell'errore di considerare il loro credo come "IL" credo, anche se devo ammettere che in oriente sono molto più elastici che da noi: c'è un passo molto bello in Autobiografia di uno Yogi dove Paramahansa parla del suo maestro che se ne è andato (fisicamente) per percorrere strade nuove in mondi extraterrestri... molto lontani dal Dio che crea l'uomo a sua immagine e somiglianza
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Less
Di più
- Messaggi: 1101
- Ringraziamenti ricevuti 149
3 Anni 9 Mesi fa #42839
da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Padre Pio tra i pro e i contro.
Ciao Aigor
Vedo con piacere che non abbiamo imboccato strade diverse, queste, per un quadro più ampio, vanno solo percorse nella loro interezza, non dubito che l'intero percorso e il tuo intendere, si completi nei tuoi tempi e nelle modalità a te più congeniali. Tempo al tempo, fino all'ultimo c'è tempo....
Anche in bocca a Papa G. XXIII misero quintalate di falsità, una per tutte il famigerato incontro con un E.T. a Castel Gandolfo. Incontro mai avvenuto, smentito in mia presenza il fine del sec. scorso da L. Capovilla, al tempo fatto segretario del Pontefice. P. Pio, così burbero com'era, non ha mai riscosso tutta la mia simpatia ma, a dimostrazione che il mistico aveva rotto le catene con la materia, ci sono fatti testimoniali degni di nota.
Diverse persone videro il cappuccino levitare (alla maniera di S. Giuseppe da Copertino, a più riprese indagato come un delinquente dalla "santa" inquisizione). Per "credo in ciò che vedo" abbiamo episodi riferiti da piloti della seconda guerra mondiale che videro l'immagine del frate sospesa in cielo, chiaro segno di bilocazione o di O.O.B.E che dir si voglia.
Tralascio il contesto delle stigmate, dei due poli ufficiali che vedono il fenomeno da angolazioni diverse, così come la macabra (secondo me) esposizione della sua salma, con tanto di viso rifatto in cera da specialisti inglesi.
Mi ispirano di più le culture lontane come quelle degli Yogi, dei monaci Zen o i saggi taoisti, per i quali ogni fenomeno, anche il più clamoroso e formidabile, altro non è che il trionfo della spiritualità dell'uomo che non necessita di prove congiunte per illuminarsi.
Un saluto
Vedo con piacere che non abbiamo imboccato strade diverse, queste, per un quadro più ampio, vanno solo percorse nella loro interezza, non dubito che l'intero percorso e il tuo intendere, si completi nei tuoi tempi e nelle modalità a te più congeniali. Tempo al tempo, fino all'ultimo c'è tempo....
Anche in bocca a Papa G. XXIII misero quintalate di falsità, una per tutte il famigerato incontro con un E.T. a Castel Gandolfo. Incontro mai avvenuto, smentito in mia presenza il fine del sec. scorso da L. Capovilla, al tempo fatto segretario del Pontefice. P. Pio, così burbero com'era, non ha mai riscosso tutta la mia simpatia ma, a dimostrazione che il mistico aveva rotto le catene con la materia, ci sono fatti testimoniali degni di nota.
Diverse persone videro il cappuccino levitare (alla maniera di S. Giuseppe da Copertino, a più riprese indagato come un delinquente dalla "santa" inquisizione). Per "credo in ciò che vedo" abbiamo episodi riferiti da piloti della seconda guerra mondiale che videro l'immagine del frate sospesa in cielo, chiaro segno di bilocazione o di O.O.B.E che dir si voglia.
Tralascio il contesto delle stigmate, dei due poli ufficiali che vedono il fenomeno da angolazioni diverse, così come la macabra (secondo me) esposizione della sua salma, con tanto di viso rifatto in cera da specialisti inglesi.
Mi ispirano di più le culture lontane come quelle degli Yogi, dei monaci Zen o i saggi taoisti, per i quali ogni fenomeno, anche il più clamoroso e formidabile, altro non è che il trionfo della spiritualità dell'uomo che non necessita di prove congiunte per illuminarsi.
Un saluto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
3 Anni 9 Mesi fa - 3 Anni 9 Mesi fa #42850
da Aigor
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Risposta da Aigor al topic Padre Pio tra i pro e i contro.
Grazie, il piacere è tutto mio :pint:
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 3 Anni 9 Mesi fa da Aigor.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Less
Di più
- Messaggi: 1101
- Ringraziamenti ricevuti 149
3 Anni 9 Mesi fa #42851
da Volano49
Risposta da Volano49 al topic Padre Pio tra i pro e i contro.
Rendo meno pesante l'argomento portando in leggerezza delle curiosità che, come tali, vanno soppesate per quel che sono.
P. Pio era nato nell'anno del quinto centenario della nascita del "Poverello d'Assisi(per questo lo chiamarono Francesco), nel quinto mese dell'anno (maggio), il giorno 25 (multiplo di 5), alle 5 pomeridiane, in un paese che allora contava 5 mila abitanti. Erano 5 fratelli, quando entrò nell'Ordine dei Cappuccini prese il nome di S. Pio V la cui festa ricorre il giorno 5 del quinto mese dell'anno (maggio). Fu ordinato sacerdote nel quinto mese del 1910 a Pietrelcina dove visse per 5 anni.
Non mi intrigano gli oroscopi, ai quali mai ho creduto, mentre le coincidenze numeriche attirano un pò la mia attenzione. Con permesso proseguo... Nel 1918 entrando nel convento di S. G. Rotondo gli assegnarono la cella n°5, condivisa con altri 5 frati. Ebbe pure una pensioncina di guerra, di quinta cat. la sua biografia è sotto l'insegna del n°5. Chi studia il simbolismo dei numeri (aritmosofia) sa che negli ambienti pitagorici il n°5 è il simbolo della Totalità Cosmica ed era l'emblema e il segno dei pitagorici.
L'immagine geometrica del 5 è il pentagramma, ossia la stella a 5 punte. E' noto che racchiude la figura umana disegnata a braccia aperte e a gambe divaricate. Se tutto quanto afferma l'aritmosofia ha un senso, va considerato che P. Pio da par suo aveva indubbie doti eccezionali e nessun altro numero che non sia il 5 gli si attaglia meglio, qualora per "Totalità Cosmica"s'intenda la possibilità di esprimere qualità extrasensoriali e miracoli che gli si attribuiscono da vivo e da morto.
Un saluto
P. Pio era nato nell'anno del quinto centenario della nascita del "Poverello d'Assisi(per questo lo chiamarono Francesco), nel quinto mese dell'anno (maggio), il giorno 25 (multiplo di 5), alle 5 pomeridiane, in un paese che allora contava 5 mila abitanti. Erano 5 fratelli, quando entrò nell'Ordine dei Cappuccini prese il nome di S. Pio V la cui festa ricorre il giorno 5 del quinto mese dell'anno (maggio). Fu ordinato sacerdote nel quinto mese del 1910 a Pietrelcina dove visse per 5 anni.
Non mi intrigano gli oroscopi, ai quali mai ho creduto, mentre le coincidenze numeriche attirano un pò la mia attenzione. Con permesso proseguo... Nel 1918 entrando nel convento di S. G. Rotondo gli assegnarono la cella n°5, condivisa con altri 5 frati. Ebbe pure una pensioncina di guerra, di quinta cat. la sua biografia è sotto l'insegna del n°5. Chi studia il simbolismo dei numeri (aritmosofia) sa che negli ambienti pitagorici il n°5 è il simbolo della Totalità Cosmica ed era l'emblema e il segno dei pitagorici.
L'immagine geometrica del 5 è il pentagramma, ossia la stella a 5 punte. E' noto che racchiude la figura umana disegnata a braccia aperte e a gambe divaricate. Se tutto quanto afferma l'aritmosofia ha un senso, va considerato che P. Pio da par suo aveva indubbie doti eccezionali e nessun altro numero che non sia il 5 gli si attaglia meglio, qualora per "Totalità Cosmica"s'intenda la possibilità di esprimere qualità extrasensoriali e miracoli che gli si attribuiscono da vivo e da morto.
Un saluto
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
3 Anni 9 Mesi fa - 3 Anni 9 Mesi fa #42852
da Aigor
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Risposta da Aigor al topic Padre Pio tra i pro e i contro.
Quello delle ricorrenze numeriche e del loro significato è un argomento affascinante...
Pauli era ossessionato dal numero 137 (1/137 è la costante di struttura fine, un numero importante in fisica), che segnò la sua vita fino alla morte: fu ricoverato nella stanza d'ospedale n. 137 il 05/12/1958.
5x12 = 60 +19 +58 = 137
Non lasciò vivo quella stanza per colpa di un tumore al pancreas.
Pauli era ossessionato dal numero 137 (1/137 è la costante di struttura fine, un numero importante in fisica), che segnò la sua vita fino alla morte: fu ricoverato nella stanza d'ospedale n. 137 il 05/12/1958.
5x12 = 60 +19 +58 = 137
Non lasciò vivo quella stanza per colpa di un tumore al pancreas.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 3 Anni 9 Mesi fa da Aigor.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Tempo creazione pagina: 0.217 secondi