Di Elia Dallabrida
Si è parlato molto, di recente, dell’impatto della carne sulla salute umana, ma purtroppo si sono trascurati altri aspetti altrettanto importanti: il consumo delle risorse, l’inquinamento idrico, la deforestazione, la degradazione del suolo, la perdita della biodiversità, la violazione dei diritti umani per quelle popolazioni autoctone che vivono nei territori sfruttati dagli allevatori e dagli agricoltori, dello spreco delle risorse alimentari.
La sfida della sostenibilità
Per chi segue da tempo questo argomento, è ormai noto che questo mercato non è ecosostenibile né ecocompatibile, in quanto consuma più risorse di quelle che produce ed ha un impatto decisamente negativo sull’ambiente, specialmente nel caso delle carni bovine. Com’è ovvio la quantità di cibo assunto da un animale non produce un’analoga quantità di massa corporea: una parte andrà bruciata dall’organismo per il processo di conversione, cioè il mantenimento delle normali funzioni vitali e per lo svolgimento delle azioni di vita quotidiana, un’altra parte andrà bruciata per la crescita e lo sviluppo della sua struttura corporea, e un’ultima parte verrà infine espulsa come scorie.
In zootecnia il rapporto fra cibo ingerito e crescita dell’organismo è noto come indice di conversione alimentare , definito come la quantità di mangime, espressa in kg, necessaria per depositare 1 kg di peso vivo. Ad esempio, la quantità di mangime che un suino di 30 kg mangia per arrivare al peso di 31 kg. È un valore adimensionale. [1]
Il problema delle risorse necessarie per mantenere attivo questo sistema è talmente gravoso che la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) ha sentito il bisogno di esprimere la propria preoccupazione in merito, sostenendo che sia necessario trovare “una maggior efficienza dei sistemi zootecnici” per il futuro, nella loro previsione di un aumento della domanda di prodotti alimentari di origine animale, in quanto “tali sistemi sono fonte di preoccupazione sia per il loro impatto ambientale, come l'inquinamento delle falde acquifere e l'emissione di gas serra, sia in quanto potenziali incubatori di malattie, segnala il rapporto, avvertendo che "una sfida inderogabile è quella di rendere la produzione zootecnica intensiva più sostenibile a livello ambientale".
La “sfida” è quindi quella di rendere la produzione zootecnica intensiva più sostenibile, in quanto al momento attuale non lo è per niente. Infatti “a parità di apporto calorico, la produzione di carne bovina richiede 28 volte più terra, 11 volte più acqua e sei volte più fertilizzanti - e libera cinque volte più gas serra - rispetto alla produzione di altre carni, uova e prodotti caseari. Questi alimenti, a loro volta, richiedono da due a sei volte le risorse necessarie a produrre grano, riso o patate per un valore calorico equivalente.” Queste sono le conclusioni di uno studio relativo agli Stati Uniti condotto da ricercatori del Weizmann Institute of Science a Rehovot, in Israele, del Bard College ad Annandale-on-Hudson e della Yale School of Forestry and Environmental Studies a New Haven, negli Stati Uniti, che hanno analizzato i dati dei Dipartimenti dell'agricoltura, degli interni, e dell'energia statunitensi per calcolare il consumo di terreno, acqua di irrigazione, fertilizzanti le emissioni di gas serra necessari a produrre quantitativi equivalenti (dal punto di vista del fabbisogno calorico soddisfatto) delle altre quattro classi di alimenti di origine animale. [3]
Gli autori ci hanno comunque tenuto a precisare che le conclusioni del loro studio locale possono essere comodamente usate per la valutazione della situazione a livello globale.
Confronto fra l'impatto in termini di consumo di territorio (a), consumo di acqua (b), emissione di gas serra (c), e uso di fertilizzanti (d) della produzione di una quantità equivalente di proteine da latticini (grigio), carne bovina (rosso) pollame (arancione), maiale (rosa) e uova (blu). I dati relativi alla carne bovina sono talmente elevati da andare fuori scala. Il riquadro (e) indica l'apporto proteico medio nella dieta di un cittadino americano dei diversi tipi di alimenti.(Coretsia G. Eshel et al./PNAS)
Così come la FAO, i ricercatori arrivano a sostenere che “a lla luce di queste considerazioni sarebbe importante varare misure legislative correttive che permettano di alleviare le conseguenze ambientali delle politiche alimentari.”
L’abuso di farmaci, lo sfruttamento delle risorse alimentari, la deforestazione
Philip Lymbery , direttore generale della ongCIWF-Compassion in World Farming, nel suo libro “Farmageddon” ha affermato che “la metà degli antibiotici fabbricati al mondo” finisce all’interno dell’industria degli allevamenti intensivi [4]; basti pensare che solo negli Stati Uniti, il 70% di questi farmaci vengono somministrati agli animali [5], i quali vengono aggiunti nei mangimi solo a scopo preventivo e non per curare patologie o infezioni in atto [6].
Viene stimato che il 70% di tutti gli antibiotici prodotti negli Stati Uniti vengano usati nell'allevamento intensivo a scopo non terapeutico ( Keep Antibiotics Working Coalition).
Questo ovviamente è un problema serio perché causa la nascita di “super-batteri” antibiotico resistenti che in futuro saranno più difficili da trattare farmacologicamente, come sottolinea anche Lymbery.
Come per gli antibiotici, anche quello dei mangimi è un problema altrettanto grave perché la maggior parte del cereali coltivati al mondo è destinato per l’alimentazione degli animali e non per il consumo umano. Si stima infatti che circa il 6% di tutta la soia (uno dei principali componenti dei mangimi moderni) prodotta al mondo è destinata al consumo umano, mentre il resto finisce interamente negli allevamenti intensivi, soprattutto per quanto riguarda pollame e suini [7]. Nonostante ci siano al mondo oltre un miliardo di persone che soffrono la fame (dati FAO 2009), e la produzione di cereali sarebbe sufficiente per sfamare anche loro, si preferisce ugualmente continuare a sostenere questa industria a discapito di tutte queste persone, cercando “disperatamente” dei metodi per rendere sostenibile un sistema che non sembra avere alcuna via di uscita. Secondo la rivista “Nature”, le risorse alimentari destinate agli allevamenti intensivi sarebbero in grado di nutrire 3.5 miliardi di persone [8], ma ciò non sembra potersi realizzare perché il 70% dei cereali coltivati nei Paesi sviluppati è destinato agli animali da allevamento.
Oltre al problema dello sfruttamento delle risorse alimentari, abbiamo anche quello della deforestazione: negli ultimi 50 anni infatti un quinto della foresta amazzonica è andato distrutto per la conversione dei terreni in pascoli o per la produzione di soia destinata agli allevamenti. La FAO precisa che la deforestazione causata dagli allevamenti intensivi riveste particolare importanza nei Paesi dell’America Latina e in America Centrale: in quest’ultima l’area boschiva si è ridotta del 40% negli ultimi 40 anni a causa della conversione dei terreni in pascoli [9].
Ma il problema è esteso anche ad altri continenti, come l’Africa e l’Asia.
Consumo ed inquinamento delle risorse idriche
L’acqua è la risorsa principale per il mantenimento del bestiame, ma solo una parte è necessaria al loro abbeveraggio. Un’altra porzione importante è destinata per la pulizia delle strutture di allevamento e macellazione, i sistemi di raffreddamento e durante il processo di macellazione. La FAO afferma che in molti Paesi, come ad esempio la Botswana (che meglio esprime il concetto di “water stress”, sempre secondo questa agenzia) il 23% del totale delle risorse idriche nazionali (dati del 1997) è in uso per gli allevamenti e rappresenta il secondo principale fattore di consumo d’acqua del Paese [10], oltre alla previsione che l’incremento della domanda delle risorse idriche aumenterà e che i presenti livelli di produzione di cibi derivanti dall’allevamento intensivo non saranno più sostenibili per poter mantenere sia il bestiame che le famiglie.
Inoltre, a livello globale gran parte dell’acqua è necessaria alla produzione di cibi animali (98%) è utilizzata per la coltivazione del foraggio [11].
L'UNESCO-IHE Institute for Water Education, per quanto riguarda il consumo di acqua dolce, afferma che “si dimostra più efficiente ottenere calorie, proteine e grassi dai prodotti vegetali rispetto ai prodotti animali. ” [12], i quali ne consumano decisamente di più. Questo dato, come abbiamo visto anche precedentemente, è confermato anche da altri studi.
La FAO ha dichiarato che il business degli allevamenti intensivi è il settore che maggiormente danneggia le risorse idriche, sempre più scarse, del pianeta, contribuendo altresì ad inquinarle con ormoni, pesticidi, antibiotici (e di questi ne vengono usati tanti, come abbiamo visto), sostanze chimiche provenienti dalle concerie. [13]
Basti pensare che il lago d’Aral, uno dei più grandi laghi più grandi del mondo, in questi ultimi 15 anni si è completamente prosciugato a causa degli agricoltori che hanno deviato alcuni importanti corsi d’acqua per irrigare i propri pascoli [14].
Perdita della biodiversità, degradazione del suolo, violazione dei diritti umani
Per biodiversità, in ecologia, si intende la molteplicità di esseri viventi nelle loro diverse forme, razze e specie e dei rispettivi ecosistemi in cui vivono [14]. Il ruolo della biodiversità è importantissimo perché essa mantiene l’equilibrio dinamico della biosfera, contribuendo anche a governare i cicli biogeochimici e a stabilizzare il clima. Purtroppo, a causa degli allevamenti intensivi e delle rispettive coltivazioni di mangime, 15 su 24 importanti ecosistemi sono in declino, senza contare che l’inquinamento di fosforo e azoto nel Mar Cinese Meridionale (causato principalmente dagli allevamenti di bestiame) sta contribuendo alla perdita di biodiversità negli ecosistemi marini. Il settore zootecnico infatti è considerato il principale fattore di tale devastazione in atto.
Per esempio, basti pensare allo sterminio compiuto dai coloni inglesi dell’800 nel nord America a danno delle mandrie di bisonti selvatici per rendere il territorio disponibile agli allevamenti e ai pascoli dei bovini domestici. Nella foto sotto si possono vedere i mucchi di teschi degli animali uccisi dagli allevatori di bestiame: questo rende molto bene l’idea della vastità del massacro compiuto.
Anche la degradazione del suolo è un problema molto importante da evidenziare, in quanto esso non è considerato una risorsa rinnovabile [16]. Lo sovra sfruttamento del terreno e dei pascoli ne sono considerate le principali cause, tanto che la Cina si è recentemente vista costretta a imporre il divieto di pascolo per ripristinare le praterie, in quanto stavano venendo distrutte dal numero sempre maggiore di bestiame domestico. Anche se il luogo dove maggiormente si risente di questi eventi è probabilmente l’America Latina, dove il 70% delle aree disboscate della foresta amazzonica è occupato proprio da pascoli.
I primi a subire i danni di questo business sono i popoli indigeni che vivono nelle aree dove allevatori e agricoltori si contendono il territorio. Uno studio scientifico dell’Università del Maryland rivela che le foreste del Chaco paraguaiano – ultimo rifugio degli Ayoreo incontattati – sono devastate dal tasso di deforestazione più alto al mondo. A provocare la devastazione, si legge nel dossier, è lo “sviluppo degli allevamenti di bestiame”. [17] Ma questa tribù non è la sola a soffrire a causa della devastazione delle aree forestali: la lista è molto lunga. A titolo di esempio cito solo i Guarani, le cui foreste sono state disboscate dagli allevatori di bestiame, costretti a vivere come clochard ai margini delle strade in accampamenti fatiscenti. Poiché queste persone si erano stancate di aspettare l’intervento delle autorità brasiliane sono tornati a rioccupare i propri territori [18] nonostante le continue pressioni (anche manifestate in maniera violenta) da parte degli allevatori, i quali in più occasioni hanno assoldato killer privati per compiere raid violenti ai danni di questa povera gente [19]
In conclusione
Come abbiamo visto, continuare a sostenere un mercato come quello attuale non è possibile, nonostante sia la FAO che altre organizzazioni ribadiscano in continuazione che è necessario trovare dei sistemi per renderlo più sostenibile a livello ambientale, perché considerato importante per la nutrizione umana. Attualmente però non viene fatto assolutamente niente se non far presente i problemi derivanti dagli allevamenti intensivi, il che sarebbe già qualcosa, se non fosse che tali segnalazioni sono sistematicamente ignorate dai media e dai governi.
Ad esempio si è parlato fino alla nausea della carne inserita nella lista dei “probabilmente cancerogeni” dell’OMS, ma non viene mai specificato nel dettaglio che le carni derivanti da animali malati causano 2.4 miliardi di problematiche di salute nei consumatori, e 2.2 milioni di morti l’anno (vedi punto 8 nelle note e fonti). Anche il problema delle emissioni di Co2 èmolto sottovalutato, nonostante gli allevamenti intensivi producano addirittura più anidride carbonica del settore dei mezzi di trasporto [20], e questo è un danno aggiuntivo al fatto che nel contempo interi ettari di foresta vengono distrutti ogni anno per far spazio a queste mostruosità.
Una persona che venga a conoscenza di tutto questo, anche pur non nutrendo alcuna empatia per la sofferenza psicologica e fisica a cui gli animali vengono quotidianamente sottoposti negli allevamenti intensivi, non può comunque ignorare il fatto che la sua scelta alimentare contribuisce a mantenere in piedi un mercato non ecosostenibile e non ecocompatibile, che contribuisce giorno dopo giorno a rendere questo pianeta sempre più inquinato e sempre più povero di flora e fauna. Perfino l’ONU ha lanciato un appello dove consiglia di provare a consumare sempre meno prodotti di derivazione animale [21] per ridurre la devastazione delle risorse del pianeta. E anche questo campanello di allarme si è semplicemente perso nel vuoto cosmico dell’egoismo e dell’indifferenza.
Ora starebbe ad ognuno di noi iniziare un percorso che cerchi di attuare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per fare in modo che le nostre azioni abbiano un impatto ambientale il meno gravoso e dispendioso possibile in termini di consumo di risorse, emissioni di gas serra ed inquinamento in generale.
Elia Dallabrida (Decalagon)
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Note:
1. Indice di conversione alimentare: http://www.agricoltura24.com/indice-di-conversione-alimentare/
2. “Necessaria una maggior efficienza dei sistemi zootecnici: http://www.fao.org/news/story/it/item/117111/icode/
3. “L’impatto ambientale della produzione di carne suina”: http://www.lescienze.it/news/2014/07/22/news/impatto_ambientale_alimenti_origine_animale-2220499/
4. “Farmageddon racconta l’orrore degli allevamenti intensivi”: http://www.repubblica.it/ambiente/2015/02/17/news/philip_lymbery_farmageddon-107532569/
5. “Antibiotic Overuse in Animal Agriculture ”: http://blogs.worldwatch.org/nourishingtheplanet/antibiotic-overuse-in-animal-agriculture/
6. “Antibiotici negli allevamenti”: l’utilizzo a scopo preventivo e di routine pone preoccupazioni sulla loro efficacia future: http://www.ilfattoalimentare.it/antibiotici-negli-allevamenti-rischi.html
7. Wwf: non “mangiamoci” l’Amazzonia “La soia per allevamenti è la causa della deforestazione”: http://www.lastampa.it/2014/06/03/scienza/ambiente/focus/wwf-non-mangiamoci-lamazzonia-la-soia-per-allevamenti-la-causa-della-deforestazione-HSPsQIi7wmHz2K9trOLS5M/pagina.html
8. “The 1 billion tonnes of wheat, barley, oats, rye, maize (corn), sorghum and millet poured annually into livestock troughs could feed some 3.5 billion humans” […] “Keep animals healthy. Sick animals can make people sick. In low- and middle-income nations, 13 livestock-related zoonoses (diseases that can infect humans and animals) cause 2.4 billion cases of human illness and 2.2 million deaths each year ”: http://www.nature.com/news/agriculture-steps-to-sustainable-livestock-1.14796
9. “Livestock’ s role in deforestation is of particular importance in Latin America […] In Central America, forest area has been reduced by almost 40 percent over the past 4 decades, with pasture and cattle population increasing rapidly over the same period”: http://www.fao.org/agriculture/lead/themes0/deforestation/en/
10. Pag. 131: ftp://ftp.fao.org/docrep/fao/010/a0701e/a0701e04.pdf
11. Most of the total volume of water (98%) refers to the water footprint of the feed for the animals: http://waterfootprint.org/media/downloads/Report-48-WaterFootprint-AnimalProducts-Vol1.pdf
12. http://waterfootprint.org/media/downloads/Report-48-WaterFootprint-AnimalProducts-Vol1.pdf
13. “ The livestock business is among the most damaging sectors to the earth ’s increasingly scarce water resources, contributing among other things to water pollution, euthropication and the degeneration of coral reefs. The major polluting agents are animal wastes, antibiotics and hormones, chemicals from tanneries, fertilizers and the pesticides used to spray feed crops. Widespread overgrazing disturbs water cycles, reducing replenishment of above and below ground water resources. Significant amounts of water are withdrawn for the production of feed. “: http://www.fao.org/newsroom/en/News/2006/1000448/index.html
14. “Il lago d’Aral è quasi scomparso” http://www.ilpost.it/2014/09/28/lago-aral/
15. “Biodiversità: http://www.treccani.it/enciclopedia/biodiversita/
16. “Il suolo è una risorsa non rinnovabile - la sua conservazione è fondamentale per la sicurezza alimentare e il nostro futuro sostenibile. “: http://www.fao.org/3/a-i4373o.pdf
17. “Il tasso di deforestazione più alto al mondo nel territorio degli Incontattati.”: http://www.survival.it/notizie/9918
18. “La comunità indigena cerca di rioccupare le terre che gli appartengono, ma proprietari terrieri e allevatori li tengono sotto assedio”: http://it.peacereporter.net/articolo/24158/Brasile,+Guaran%EC+assediati+dai+uomini+armati
19. ”Ordine di chiusura per un’agenzia di ‘sicurezza privata’ accusata di assassinare i Guarani”: http://www.survival.it/notizie/9541
20. “Cow 'emissions' more damaging to planet than CO2 from cars”: http://www.independent.co.uk/environment/climate-change/cow-emissions-more-damaging-to-planet-than-co2-from-cars-427843.html
21. “UN urges global move to meat and dairy-free diet - Lesser consumption of animal products is necessary to save the world from the worst impacts of climate change, UN report says ”: http://www.theguardian.com/environment/2010/jun/02/un-report-meat-free-diet
Come sempre le fedi "cieche" portano intolleranza,demonizzare una dieta e sacralizzarne un altra non sposta di una virgola la soluzione al problema,nella notte dei tempi forse eravamo vegetariani o fruttariani, con i secoli ci siamo a mio parere evoluti in onnivori e cioe' in una specie che sa adattarsi alle esigenze del luogo in cui si vive,se poi ci nutriamo all'80 o al 90% di un solo tipo di alimento e' per colpa senz'altro nostra,io continuo a reputarmi onnivoro,adoro la carne come la verdura e la frutta,ho imparato a mangiare di tutto,non si sa mai,debbo dire che non ho affrontato ancora il problema degli insetti,giuro! Quelli ancora non sono riuscito a mangiarli,altra cosa che non riesco a mangiare sono gli alimenti crudi,sopratutto carni,per un discorso igienico,batteri e parassiti sono sempre dietro l'angolo ma per il resto cerco di conoscere le varie cucine del mondo e anche di piu'.L'industria alimentare come tutte l'industrie e gli allevamenti/colture intensivi devastano il territorio e consumano materie prime,questo non lo scopriamo adesso,ma demonizzare solo un settore mi sembra esagerato o entriamo nell'ottica che dove entra il business entra la rovina o resteremo ancora agli schieramenti da curva che servono soltanto a mantenere le cose come stanno.
Sono uno scettico H24
Quando frequentavo un corso di Hata Yoga, l'insegnante ci parlava delle pratiche di purificazione del corpo, tra le quali c'è il basti (www.kriyayogaccademia.it/cerca_newsletter.asp?id=6).
Allora non coglievo il motivo della sua importanza. Addirittura sono pratiche preliminari.
Ricollegandomi al discorso sulla marijuana, la prima e unica volta che la consumai in completa solitudine, tra gli effetti che mi procurò andavano proprio in tal senso: andai a cagare almeno cinque volte, e "vomitai pure l'anima" altrettante volte.
Ovviamente, interpretai la cosa in maniera negativa. In realtà, la pianta mi stava purificando.
Oggi capisco che siamo tutti soggetti ad una cappa, che è peggiore di quella fatta di smog che avvolge in questi giorni le grandi città. Tanti mistici l'hanno identificata con la vita mondana.
L'umanità si identifica così tanto in essa in determinate fasi dell'esistenza, da alienarsi completamente dalla natura. E l'alienazione è così spinta, da produrre un completo rovesciamento della realtà.
Anche la scienza ufficiale sta scoprendo cose molto interessanti sul legame tra intestino e psiche. (www.repubblica.it/.../?ref=search)
Già un cambio del regime alimentare verso quello vegetariano, o addirittura verso quello pranico (www.youtube.com/watch?v=V3VoDbvVTVk), produce, senza rendersene conto, un mutamento psichico che viene subito percepito come deviante.
Non sono uno di quei vegani fondamentalisti, che buttano la questione della dieta in caciara politica.
Ho sempre pensato: "cazzi loro". E invece daje a prendermi come un fenomeno.
Ora, pensate voi cosa comporti avere idee che, seppure vere e reali, contraddicono i luoghi comuni riguardanti sopratutto la natura dell'essere umano. In futuro, per garantire la convivenza nelle nostre società così popolose, diventeranno degli psicoreati.
E psicocriminali saranno coloro che le incarneranno.
2) La carne è buona e nutriente, ed è molto meno dannosa della luce del sole...
Non sono io a dirlo, ma la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.
Infatti l'OMS colloca la luce del sole nella categoria "1" delle sostanze potenzialmente pericolose.
Mentre la carne rossa è soltanto nella classe inferiore, la "2A".
(en.wikipedia.org/.../...)
3) I vegani sono in diminuzione, anche e soprattutto in Italia.
Quindi il mondo non si convertirà mai ai dogmi della setta.
4) L'OMS ha parlato solo e soltanto di carne rossa, non di tutta la carne!
Non ha parlato né di pollame, né di suini e ovini, e nemmeno del vitello.
Quindi anche il titolo dell'articolo è sbagliato, a prescindere da quello che si pensa nel merito...
Come al solito susciterà solo la solita trita e ritrita serie di scuse ed egoistiche motivazioni per non cambiare nulla, e questo a discapito di prove sempre più evidenti e schiaccianti.
Fino ad oggi ho attraversato due diverse fasi di comportamento nei confronti degli onnivori da quando ho deciso di essere vegano: nel primo periodo, così come fa un ex fumatore, ho rotto le scatole a tutto il mondo per cercare di far capire a tutti quanto fosse importante fare una scelta di vita simile alla mia. Nella seconda fase, ho capito che non solo era uno sforzo inutile, ma ottenevo solo l'effetto contrario e quindi ho adottato la politica del "vivi e lascia vivere", convincendomi che ognuno doveva essere rispettato e lasciato libero di fare le proprie libere scelte. Oggi, nella terza fase, so che non esistono libere scelte, le persone ingurgitano quello che gli è stato insegnato di ingurgitare, senza pensare e senza coscienza. E so che queste stesse persone non meritano rispetto perché la loro ignoranza e la loro pigrizia danneggia anche me.....e questo mi fa abbastanza incazzare. Non mi rimane che cercare di fare del mio meglio nel dare il buon esempio e sperare di ispirare qualcuno tra quelli che conosco, ad uscire dal loro stato ipnotico.
Ad oggi tuttavia non riesco a non pensare di essere circondato da una quantità preoccupante di coglioni.....perché non riesco a trovare un termine migliore per chi continua a negare l'evidenza, distruggendo il pianeta sul quale vive, solo per dar retta alla gola, al pari di un tossicodipendente che si vota al suicidio per soddisfare la propria dipendenza.
Buone Feste a tutti!!
Leggere attentamente gli articoli, prima di intervenire, è considerata una buona abitudine su questo sito.
aldilà di hai ragione, hai torto, a me non interessa;avrei cortesemente bisogno di sapere invece se il punto 3 ha qualche link di riferimento oppure è una tua opinione.
Tnx
... Senza stare a controbattere alla nullità delle tue argomentazioni...
1) Come al solito si cerca di far passare una scelta di vita come una scelta sbagliata,dire che gli onnivori "ingurgitano" invece di mangiano sembra una sottile ironia che non serve a nessuno.
2) Scrivere che chi mangia differente condiziona le vita degli altri passa come un atto di fede incrollabile rispetto alle altre che non contano anzi sono pure dannose.
3) Prendersela con gli onnivori invece che con i carnivori sembra un tentativo mal riuscito di centrare l'obiettivo.
4) Essere onnivoro implica avere rispetto per le culture e le cucine degli altri,sopratutto di quelle che non possono vantare menu' variati e abbondanti, a questo riguardo cito un detto del mio nonno materno,reduce da due guerre con relativa fame da campo di prigionia annessa,di solito lo diceva quando qualcuno di noi rifiutava di mangiare qualcosa.....eh! I tedeschi!
Sono uno scettico H24
Così che ognuno possa decidere con maggiore coscienza come comportarsi durante la sua esistenza nei confronti del pianeta che lo ospita, o meglio, di cui è parte.
Oggi più che mai è il momento di abbandonare le abitudini imposte dal "sistema" e iniziare a fare ciò che giudichiamo giusto, naturalmente dopo averlo seriamente maturato...
Buone lenticchie a tutti per Capodanno!
Sono quindi OT anche TUTTE le repliche a quello che ha detto lui.
Questa NON E' una discussione fra vegetariani e carnivori.
Spero di essere stato chiaro.
"Tutte" significa tutte. Dar56 è stato il primo a cadere nella solita trappola del dualismo lanciata da Oldboy.
I prossimi OT non saranno tollerati. Non se ne può più di questa menata "bistecca sì" "bistecca no".
Volevo soltanto aggiungere che il mangiare consapevole puo' intaccare qualsiasi business sopratutto quello alimentare,mangiare variato, poco e sano non solo puo' portare alla riduzione significativa di allevamenti/colture intensivi,ma anche ad una maggiore qualita' della vita e di quello che usiamo per nutrirci.
Sono uno scetticoH24
complimenti condivido pienamente con tutto dar 56 sei in linea . scusate tutti ma anche se qualche post è ot credo che c'entri molto il modo in ci anno inculcato il modo di consumare delle popolazioni cosi dette civilizzate e rincotroglionate con lo stato attuale del pianeta, vale sempre "la qualità del cibo che mangi diventa la qualità della tua coscienza.un saluto a tutti
1) L'uomo è confuso per natura ancora oggi nel 2015 non si ha la più pallida idea quale sia l'origine delle razze umane sulla terra, figuriamoci poi se ha la più netta coscienza di cosa sia giusto corretto rispettoso salutare etico mangiare per vivere "BENE" in sintonia ed in rispetto della vita stessa un saluto
@dar56: io sono nella seconda fase dal 1987, e ti dirò che si sta bene. Ma condivido quello che dici sul resto.
Qui entrano in gioco la sensibilità personale così come l'etica, la conoscenza, la libertà, il benessere psico-fisico (lasciando stare lo spirito) e la coscienza; ah, dimenticavo la cultura dominante e in generale il sistema di credenze.
Vuoi vivere una vita di scelte consapevoli o di reazioni inconsapevoli?
Io ho scelto la prima (in generale, ovviamente) e supporto tutto ciò che rientra in questa visione del mondo, ciò che considero compatibile con la mia sfera; in questo modo contribuisco (non solo economicamente) allo sviluppo e alla diffusione di ciò che per me è giusto.
Quello che fanno gli altri lo rispetto, lo tengo alla larga, lo tollero, lo condanno intimamente e a meno che non mi venga richiesta una opinione o un consiglio, preferisco evitare ogni forma di confronto perché sarebbe inutile e dannoso. C'è un po' di arroganza e presunzione in questo, lo so, ma mai quanta ne puoi trovare dall'altra parte, per così dire.
Tutto questo per dire che oggi come oggi ci sono tutte le informazioni che servono per sapere e capire (a dire il vero c'erano già da un bel pezzo); quel che resta sono la responsabilità e la capacità di fare delle scelte.
Ma per la maggior parte delle persone è molto più facile e comodo non vedere, non capire, non ascoltare, fare come fanno tutti.
Quindi auguri.
www.cmu.edu/.../diet-and-environment.html
blitzquotidiano.it/.../...
In pratica tale ricerca dice che la verdura in genere per arrivare alle calorie della carne, ha bisogno di spazi,quantita', energie superiori e ad impatto ambientale peggiore degli allevamenti.
Io non sono un agronomo e non so dove stia la verita'. Ma se penso a cosa succede per la produzione dell olio di palma, qualche domanda me la faccio.
Di certo gli americani sono gli ultimi che possono disquisire di impatti ambientali. Ma anche la stessa Fao non e' certo un ente cristallino e immacolato che puo' essere preso come depositario della verita' assoluta.
Giustissimo.
Anche "New Scientist" ha pubblicato un lungo articolo, intitolato:
"Un mondo vegano: perché mangiare vegetali non salverà il mondo."
(newscientist.com/.../...)
Ma i dogmi vegani resistono facilmente alla realtà dei fatti...
(Come i dogmi di tutti i credo e di tutte le sette.)
Ma parliamo del nulla, comunque, visto che convertire l'umanità al veganesimo è una fantasticheria assurda, bambinesca e soprattutto irrealizzabile.
L'intervento dell'utente qilicado è molto più OT del mio, mi pare.
(Parla di un corso di "Hata Yoga" che ha seguito, e di come la dieta vegetariana sia benefica.)
Come mai lui non è stato ripreso?...
Io invece ho fatto notare che il titolo dell'articolo è sbagliato, qualunque cosa si pensi sull'argomento.
E' sbagliato perché parla di "carne" senza altre precisazioni.
Invece l'OMS ha parlato solo e soltanto di carne rossa e di carne processata.
Quindi già dal titolo si dà per scontata una premessa che non lo è affatto.
1- il discorso del fabbisogno calorico è fuorviante, ed a mio modo di vedere sorpassato.
2- Chiunque sa coltivare o sa fare un orto sa che la quantità di terreno necessario a produrre cibo vegetale è enormemente inferiore rispetto a quello necessario per l'allevamento.
3- il problema oggi è quello di riuscire ad introdurre MENO calorie, se proprio dobbiamo ragionare in questi termini.
Forse noi abitanti dei paesi più ricchi... ma vai a spiegarlo alla famiglia di un villaggio africano o asiatico, che deve rinunciare alle sue capre, o ai suoi due o tre bovini...
Il problema vero è la demografia: siamo già 7 miliardi, e secondo l'ONU fra pochi decenni saremo 10 miliardi.
E le risorse di questo pianeta non sono certo infinite.
Questo è il punto vero.
Anche se per ipotesi assurda il mondo diventasse vegano, questo non cancellerebbe né lo sfruttamento, né la speculazione, né la divisione in classi.
L'unico cambiamento sarebbe che gli interessi delle multinazionali si concentrerebbero sul mercato dei vegetali. Punto.
Inoltre, nascerebbe subito un mercato illegale di carne, in mano alle mafie di tutto il pianeta.
Una carne senza data di scadenza, senza controlli sanitari, ecc.
Quindi no: un mondo vegano non sarebbe migliore di quello attuale.
La legge di giustizia è implacabile e obbliga l’umanità a pagare versando tanto sangue quanto quello che gli uomini hanno fatto versare agli animali.
Quanti milioni di litri di sangue sparsi sulla terra gridano vendetta verso il Cielo! L’evaporazione di quel sangue attira non solo dei microbi, ma anche miliardi di larve e di entità inferiori del mondo invisibile.
…Uccidendo gli animali, si uccidono gli uomini Tutti dicono che deve regnare la pace nel mondo,che non devono più esserci guerre.
…Ma la guerra durerà finché noi continueremo a uccidere gli animali,perché uccidendoli,è in noi stessi che distruggiamo qualcosa».
"Si è parlato molto, di recente, dell’impatto della carne sulla salute umana, ma purtroppo si sono trascurati altri aspetti altrettanto importanti: il consumo delle risorse, l’inquinamento idrico, la deforestazione, la degradazione del suolo, la perdita della biodiversità, la violazione dei diritti umani per quelle popolazioni autoctone che vivono nei territori sfruttati dagli allevatori e dagli agricoltori, dello spreco delle risorse alimentari."
Il mio commento:
"Come al solito susciterà solo la solita trita e ritrita serie di scuse ed egoistiche motivazioni per non cambiare nulla, e questo a discapito di prove sempre più evidenti e schiaccianti.[...] E so che queste stesse persone non meritano rispetto perché la loro ignoranza e la loro pigrizia danneggia anche me....."
Mi sembra di aver capito che l'articolo denunci tutti i lati negativi dell'industria della carne in termini di danni al nostro pianeta, e infatti conclude così:
"Come abbiamo visto, continuare a sostenere un mercato come quello attuale non è possibile [...] Una persona che venga a conoscenza di tutto questo, anche pur non nutrendo alcuna empatia per la sofferenza psicologica e fisica a cui gli animali vengono quotidianamente sottoposti negli allevamenti intensivi, non può comunque ignorare il fatto che la sua scelta alimentare contribuisce a mantenere in piedi un mercato non ecosostenibile e non ecocompatibile, che contribuisce giorno dopo giorno a rendere questo pianeta sempre più inquinato e sempre più povero di flora e fauna."
Quindi il mio intento non era quello di avviare il solito inutile dualismo tra vegetariani e carnivori (in questo concordo totalmente con la redazione), ma semplicemente rimarcare quello che l'articolo spiega così bene e cioè che sono le nostre scelte personali a determinare il potere dell'industria degli allevamenti intensivi, ma anche che purtroppo servirà a ben poco in quanto i soliti "sordi che non vogliono sentire" (e che danneggiano anche me) sciorineranno le solite sterili scuse per non cambiare nessuna delle loro convinzioni.
E in questo non mi era sembrato di essere OT.....ma tant'è!!!
Ps: Ci tengo ad aggiungere una considerazione tra il serio e il faceto. Mi considero una persona abbastanza informata ed intelligente, mi piace leggere, informarmi e capire le cose e nel corso degli anni credo di aver sviluppato un discreto senso critico, mi capita di sovente di partecipare a forum di discussione (sempre meno in realtà), e incontro ovviamente commenti a volte favorevoli e altri invece contrari, ma comunque apprezzati per equilibrio e onestà intellettuale. Qui su LC invece sono particolarmente sfortunato, come mi muovo, immancabilmente "pesto una merda" : o una curiosità è scambiata per provocazione (il mio primo commento riguardo Simoncini mi costò l'espulsione - e qui ribadisco e giuro che non c'era la minima malizia nel mio intervento, forse solo un po' ingenuo), oppure finisco "redarguito" per commento OT. Non posso che promettere di fare più attenzione. Grazie
In breve: Che facciamo tutti per dare vita a una rinnovata educazione alimentare? Zero!!!
E tacitamente l'unificazione (sterminio della coltura locale) dei prodotti agricoli é stata/é/sará leva intoccabile del potere unificatore della gabbia che imprigiona l'europa da un po.
P.S. Parliam di cibo nelle feste?!? Il sistema ha segnato un'altro punto :)
Mettere fuori legge la produzione e il consumo di carne sarebbe causa di conseguenze gravissime (nell'ipotesi assurda in cui un simile provvedimento fosse possibile).
Come ogni proibizionismo, farebbe nascere un mercato illegale, in mano alle organizzazioni criminali di tutto il globo.
La carne continuerebbe quindi a essere prodotta e venduta, ma senza nessuna garanzia di qualità per il consumatore.
(Dubito che le varie mafie farebbero controlli di qualità, o che metterebbero la data di scadenza... )
Molte razze di animali da allevamento si estinguerebbero, se nessuno le allevasse più.
(Paradossalmente sarebbero tenute in vita solo dal mercato nero, clandestino, di cui parlavo.)
In natura non potrebbero mai sopravvivere.
E poi... in quale natura dovremmo liberare milioni e milioni di bovini, suini, polli, ecc.?
Ancora più assurda è l'idea di convincere 7 miliardi di persone a diventare vegane.
(O anche soltanto vegetariane.)
Forse sarebbe più facile convincerle a non praticare mai più sesso...
Quindi di che parliamo, del nulla?...
L'articolo dice: questo modello sta producendo tot tot tot. E' il caso, vista l'entità di ripensare alle nostre azioni. Punto.
Basta... rileggetevelo, prendetevi una pausa, ritornate fra 2-4 ore e rileggetevelo un'altra volta. Come fate a capire "frasca" quando si sta dicendo chiaramente "palo"?
Non si deve proibire assolutamente nulla, è solo un fatto di condizionamento e mancanza di coscienza. Quindi non occorre convincere 7 miliardi di persone a diventare vegani, basterebbe cominciare a crescere delle generazioni più sane ed informate e tutto si risolverebbe da se. Naturalmente ci vorrebbero anni ma sarebbe un inizio. In quest'ottica non ci sarebbero milioni di animali da liberare perché semplicemente gli allevamenti intensivi con gli anni chiuderebbero, sostituiti da altro così come è accaduto per i costruttori di calesse per cavalli (per fare un esempio)!!!! Quindi di che parliamo, del nulla?... in effetti si
Questa è una delle tante foto aeree scoperte per caso da Mishka Henner che stava ricercando giacimenti di petrolio, ed è in corrispondenza di un allevamento intensivo di bovini. In questa foto puoi vedere i recinti delle vacche e l’incredibile lago formato dalla fuoriuscita di sangue degli animali uccisi ed escrementi.
Lagune enormi di rifiuti, che diffondono pericolosi fumi di idrogeno solforato e contaminano le acque sotterranee con nitrati e antibiotici, assomigliano a ferite aperte infette della Madre Terra.
L’allevamento degli animali per macellazione e mungitura e la coltivazione dei cereali per la loro alimentazione costituiscono il problema n.1 per il nostro ambiente:
Da solo produce più emissioni gassose nocive di tutto il settore dei trasporti (auto, aerei, treni e navi);
La quantità di escrementi riversati nei fiumi e nei mari sono la prima causa di inquinamento delle acque;
La quantità di acqua sprecata per la coltivazione del cibo per questi animali e il loro sostentamento è incredibile: ci vogliono circa 3000 litri di acqua per ottenere un hamburger di 250 grammi che corrisponde all’acqua impiegata da una persona per farsi la doccia per 2 mesi;
Il 33% dell’acqua dolce del pianeta è usata dagli allevamenti intensivi;
Il 45% della superficie del pianeta Terra è usata dagli allevamenti di bestiame;
L’allevamento intensivo è la causa della deforestazione del 91% della foresta Amazzonica;
Per non parlare della crudeltà e delle condizioni da incubo in cui la maggior parte di questi animali vivono.
Chi mangia carne e derivati provenienti dalla grande distribuzione sostiene il massacro del pianeta che sta avvenendo sotto i nostri occhi, anche se nelle pubblicità sembrano allevamenti nel verde dove tutti sono felici, si mangia l’erba e si munge con le mani. Invece mangiano mangimi OGM mescolati agli scarti dei loro simili uccisi, pieni di ormoni e medicinali, non hanno mai visto l’erba e sono in un continuo stato di stress: tutte cose che vanno nella pancia di chi li mangia. Queste sostanze è stato dimostrato che abbassano il livello di energia dell’uomo e inibiscono le sue capacità mentali.
La verità è che si è arrivati ad un livello di disumanizzazione e assenza di emozioni che se continua così creerà una vera e propria estinzione del genere umano sulla Terra.
Se vuoi vedere le altre foto apocalittiche raccolte da Mishka Henner guardate qui. Le riprese aeree degli allevamenti industriali sono immagini satellitari open source, quindi Henner non deve preoccuparsi per il rischio legale di pubblicarle. Negli ultimi anni, il settore agricolo commerciale ha cercato di nascondere le sue pratiche vergognose dalla vista del pubblico, e i giornalisti che volevano fotografare gli allevamenti sono stati arrestati con accuse penali. Non è difficile capire perché preferirebbero nessuno sa cosa stanno facendo.
www.dionidream.com/.../
Così come gli atei sono noiosi perché parlano sempre di Dio (cit.), i vegani sono insopportabili perché parlano sempre di carne...
Comunque mangiare solo... i contorni, come vorrebbero i dogmi vegani, non salverà il mondo.
Illudersi non serve.
E comunque è una prospettiva che non ha nulla di realistico.
Oldboy:
Lo dicevo che l'articolo è (bello ma) inutile!!
Ovviamente "più sane e informate" significa vegane, secondo te, giusto?...
Ma la natura dell'uomo non si può cambiare: siamo onnivori, e la carne ci piace.
Punto.
Hai voglia a indottrinare le generazioni future!... Questo fatto non lo puoi cambiare.
Ma anche ammesso che il tuo progetto riesca, molte razze di animali si estinguerebbero, non essendo più allevate.
Questo è in linea con l'amore per gli animali e la natura di cui i vegani si vantano?...
Inutili sono le persone che vanno in OT per sostenere l'antiveganesimo
L'importante è ripetere che IL PROBLEMA è solo uno è quello che dico io, che dici tu. Ognuno che inizia sempre il discorso con IL PROBLEMA E' come se ce ne fosse uno solo....
Il mondo non cambierà mai, contento? Ti senti soddisfato di aver continuato a perpetrare il pensiero assolutista che il "mondo" non cambierà mai? Well done, good job! Vuoi una pacca sulla spalla?
Che l'uomo sia onnivoro lo sostieni tu, io sono di diverso parere (e non ho voglia di spiegare perché).
L'indottrinamento è quello in atto adesso, io auspico un ritorno ad equilibri più naturali.
E l'estinzione delle mucche da latte con mammelle grosse il triplo di quello che dovrebbe essere in natura, non mi preoccupa affatto.
Buona serata
E quando mai ho detto una cosa simile?...
Al contrario: il mondo cambia continuamente, e spesso non ce ne accorgiamo neanche!
Ma ciò che non lo cambierà è la dottrina vegana.
Se non altro, perché è e sarà sempre sostenuta da un'infima minoranza della popolazione terrestre.
L'umanità non si convertirà mai alla religione vegana, e nemmeno introdurrà mai leggi proibizioniste in materia di carne e salumi.
O vogliamo davvero pensare che succederà?...
E chi la pensa diversamente non è abbastanza "informato"?...
Ti illudi, credimi.
Ti sbagli anche sul secondo punto. Leggi un po' qui:
"Nel non troppo lontano 2003, alcuni scienziati hanno stabilito che i nostri antenati mangiavano carne già 2 milioni e mezzo di anni fa.
In altre parole, il consumo di carne non è il manifesto della decadenza moderna: è parte della nostra dieta tradizionale e ha origine nella notte dei tempi."
(gizzeta.it/.../
newscientist.com/.../...)
Questa di abbattere il consumo di esseri viveni animali è una semplice constatazione basata sulle risorse che questa spreca per essere sostentata. E' un abominio che si utilizzi così tante risorse per una cosa così, tra l'altro non necessaria alla nostra esistenza.
Perfino le Nazioni Unite sono arrivate a dire di consumare meno prodotti di origine animale per ridurre i danni che il settore zootecnico provoca al pianeta. Qualcosa significherà...
I tuoi esempi non c'entrano davvero una beneamata, quindi se permetti li lascerei cadere nel silenzio che meritano...
Non hai letto questa discussione?
L'utente bushfamilyguy ha linkato questo articolo:
"Vegetariani inquinano: per ambiente lattuga peggio di bacon"
(blitzquotidiano.it/.../...)
E l'articolo originale in inglese:
"La dieta vegetariana e 'sana' potrebbe essere più dannosa per l'ambiente."
(www.cmu.edu/.../diet-and-environment.html)
Quindi no: non tutto è chiaro come l'acqua.
Non ci sono dogmi, e dare per scontato il contrario è la cosa più sbagliata in assoluto.
Ci sono posizioni diverse, in ambito scientifico. Ed è lecito averle.
Certo che anche i nostri antenati consumavano carne, ma sai in che percentuale? Vuoi davvero offendere la tua intelligenza paragonando la situazione di 2 milioni e mezzo di anni fa con oggi? I nostri parenti più prossimi del mondo animale, gli orango, consumano carne di quando in quando ma è stato provato al di la di ogni ragionevole dubbio che in condizioni di possibilità di scelta, scelgono SEMPRE la frutta come loro alimentazione........
......comunque, aveva ragione Mazzucco, questa discussione mi ha già stancato. fai quello che vuoi non mi interessa convincerti di nulla. Non ti disprezzo per le tue idee (così come non disprezzo i miei parenti uguali a te) e non voglio imporre niente a nessuno, ma si, credo che chi la pensa come te sia poco informato e sono profondamente convinto che sei in errore e covo la speranza che un giorno non ci saranno più persone come voi, così come non esistono più i venditori di schiavi in piazza!
O succederà questo o saremo destinati all'estinzione.
Buonanotte e tante buone cose, ciao
Se niente importa di Jonathan Safran Foer
Quindi hai sottomano statistiche sul consumo di carne 2 milioni e mezzo di anni fa?...
Interessante..
Allora vivevamo di caccia e di raccolta.
Ti rendi conto?... Di caccia.
Me lo immagino, quanto fossero morigerati nel consumo di carne i nostri antenati...
Arrivava al villaggio un bisonte catturato, o addirittura un mammut (o almeno pezzi di mammut, perché intero sarà stato un po' difficile da trasportare... ).
Ma loro, i nostri antenati, si limitavano a spiluccare di malavoglia...
Le vere abbuffate le facevano solo e soltanto con le bacche e le radici!
Ah, quelle sì che erano una gioia per il palato e per lo spirito!...
Vegani ante litteram, ecco quello che erano!...
Ciao Dar.
nature.com/.../beyond_the_headlines_clarifying_the
Per quanto riguarda l Onu lascia perdere. Si tratta di una vera e propria associazione a delinquere di stampo massonico che non puo ne deve avere nessuna credibilita' (suggeritomi anche da chi ci lavora dentro).
Non sarebbe credibile neanche se dicesse che l' acqua e' bagnata
researchgate.net/.../...
Paleolithic diets have become all the rage, but are they getting our ancestral diet all wrong?
Right now, one half of all Americans are on a diet. The other half just gave up on their diets and are on a binge. Collectively, we are overweight, sick and struggling. Our modern choices about what and how much to eat have gone terribly wrong.
blogs.scientificamerican.com/.../...
Rilassatevi,in fondo siamo tutti su...l'highway to hell
Sono uno scettico H24
Noi esseri umani per certi versi siamo decisamente strani.
Forse nessuno ve l’ha mai detto, ma il nostro cervello non dovrebbe essere così grande e complesso.
Di norma nel regno animale la complessità e le dimensioni cerebrali crescono di pari passo con la stazza.
Ma cosa ci rende così speciali? Secondo uno studio del 2011, sarebbe stato merito del nostro appetito per la carne.
L’assunzione di carne, soprattutto cotta, ha favorito lo svilupparsi del cervello umano, fino a farci diventare come siamo oggi.
Se potete anche solo pensare o decidere di voler diventare vegetariani, è merito della carne, che vi ha reso intelligenti e senzienti.
(gizzeta.it/.../)
Questa è la fonte in inglese: "Sorry, vegani: mangiare carne e cucinare ci ha resi umani."
(www.nbcnews.com/.../#.Vn8Wk1LeK1J)
Poi certamente c'è un problema di popolazione, ma c'è in tutti i settori, così come nelle auto non possiamo avere 1 auto a testa tutti quanti o facciamo tutti un ingorgo che non finisce più. E' chiaro che il passaggio a : "tot". Deve essere centellinato. Anche perché agricolture ogm e intensive comunque ci sono anche nella frutta e nella verdura, bisogna cambiare anche le nostre abitudini. Cioè per me è una follia che ci siano persone che si devono mangiare per forza le banane in inverno... farle venire dal Sud America... le regole devono comunque cambiare anche sul come vengono allevate certe culture. La coltivazione intensiva come accade nell'allevamento annienta la terra.
Confrontate carne, pollo e pesce col gruppo "noci, semi e soia" e col gruppo "cereali", che sono calorici, non con la verdura!!
Sarà per questo che dopo Berlusconi abbiamo avuto Renzi, per la nostra palpabile intelligenza.
Cazzo 2000 anni di guerre, stermini e barbarie innominabili che non sono ancora finite ma che non sembrano essere nemmeno lontanamente in procinto di finire, sarà dovuto alla nostra incommensurabile intelligenza.
Chiedo scusa per il triplo post.
La battuta è buona.
Però a parte gli scherzi noi bipedi umani siamo gli unici animali pensanti.
Siamo i soli in grado di pensare, suonare uno strumento, scrivere, costruire i computer che stiamo usando in questo momento, dipingere, e un milione di altre cose.
Tutte cose che nessun animale può fare.
Al massimo può... scimmiottarle, come si dice non per caso.
E siamo i soli a porci problemi etici: se sia giusto mangiare carne (spoiler: sì ), e tantissimi altri.
Quindi sì, siamo superiori a qualsiasi animale.
E secondo gli studiosi il merito sarebbe del mangiare carne...
1) ci sono pochi cazzi, considerando SOLO un alimentazione carnivora servono piu risorse del pianeta , è una questione termodinamica.
il sole fornisce enegia a TUTTO. le piante convertono tale energia in zuccheri , nessun animale superiore è in grado di farlo. gli animali mangiano le piante ma per una nota legge della fisica non possono tradurre tutto in carne/calorie ,indi per cui c'è uno spreco ...e parecchio grande.
2) la questione alimentazione è un ginepraio da cui non ne usciremo mai fuori , ognuno è convinto di avere la verità in tasca (fruttariani, vegani, carnivori, crudisti,vegetariani, ecc)
3) gli americani (come al solito) hanno sconvolto i cicli naturali FINANZIANDO (leggi andando contro le leggi di mercato) gli allevamenti. il risultato di tutto questo è sotto gli occhi di tutti: la carne in molti casi costa meno della verdura e questo sta cominciando ad essere evidente anche qui in italia.
4) gli allevamenti intensivi sono un abominio in termini di insalubrità ma purtroppo anche le coltivazioni intensive le accompagnano.
finisco l'esposizione dei fatti e do i miei PARERI dopo un piccola premessa:
tutta la pippa della carne si carne no moralmente parlando in un ottica mondiale è una stronzata pazzesca.
è realisticamente IMPOSSIBILE pensare di convincere 7 miliardi di persone a mangiare come dice qualcuno, posto che sia anche il migliore dei modi possibile.
il punto 1 è una semplice descrizione da cui non si può prescindere
il punto 2 è meglio lasciare perdere
per il punto 3 è molto semplice agire: finiamola di finanziare gli allevamenti, magari per bilanciare la situazione si potrebbero finanziare le coltivazioni
magari quelle a rotazione (e quindi biologiche) e non quelle intensive che fanno largo uso di sostanze chimiche (senza parlare degli OGM)
il punto 4 invece merita piu attenzione perche lì si annida tutto il busillis
per quanto riguarda i paesi sviluppati le logiche del profitto hanno creato abomini in termini di salubrità di prodotti.
oggi il pollo non sa piu di un cazzo come d'altronde le verdure.
quello che proviene dalla grande distribuzione è per la maggior parte merda
se qualcuno fa notare che potrebbe essere una questione solo gastronomica è in errore.
sia a livello di terreni che di aria e acqua gli allevamenti intensivi/coltivazioni intensive sono diventate una pazzia non piu sostenibile.
parassiti sempre piu aggressivi hanno dato il via libera a usi di sostanze sempre piu inquinanti fino ad arrivare al buco nero degli OGM.
la carne è cosi piena di antibiotici e gli animali sono cosi allevati contro natura che hanno dato il via a cose come "la mucca pazza".
gusto e salubrità stanno su piani paralleli (mi direte che oggi abbiamo i gusti alterati dai vari mac donald ma questo è un altro problema ancora)
a mio avviso nel punto 4 c'è tutta l'intelligenza e la tecnica che l'uomo deve mettere in campo per adeguare l'alimentazione di miliardi di persone
a un pianeta con risorse finite.
quanto può sostenere il pianeta e come dipende in larga misura dalle logiche di profitto che ci sono dietro...come al solito.
Ma hai letto l'articolo? Se sì, mi spieghi questo cosa c'entra?
Straquoto tutto il tuo intervento, pur partendo da un punto di vista diametralmente opposto al tuo (sono vegetariano): fortunatamente le affermazioni intelligenti possono essere ancora apprezzate per la loro validità al di sopra degli "schieramenti".
@Decalogon
Peccato che la discussione sia stata deviata (come facilmente prevedibile) nel solito attacco al vegetarianesimo, peraltro con le solite affermazioni presuntuosamente idiote, come "l'uomo onnivoro per natura"...
Comunque vedo con piacere che chi ha minimamente riflettuto sull'argomento è senz'altro d'accordo con l'articolo, e particolarmente con le implicazioni "etiche" riguardo alla responsabilità delle nostre abitudini, in questo caso alimentari, verso il pianeta.
Se siamo 7 miliardi di individui a vivere sulla superficie terrestre, la regola di base sarebbe di dividere equamente le risorse tra tutti, facendo attenzione a non distruggerle e tenendo in conto che non siamo l'unica specie vivente ad avere il diritto di uso di queste risorse: chi per alimentarsi consuma quantità di risorse decine o centinaia di volte superiori a chi invece agisce in maniera moderata, si trova in debito verso i suoi simili e verso le altre specie viventi, e sarebbe ericamente corretto che possa in qualche modo risarcire questo debito.
È vero che è un principio impensabile per la maggioranza orientata a difendere ad ogni costo i privilegi a cui anela, ma credo sia bene dirlo in maniera esplicita: le risorse del pianeta non sono infinite e bisogna gestirle con equità e intelligenza, e chi ne abusa commette un crimine verso gli altri.
@Antdbnkrs
Leggo che secondo qualcuno l'uomo sarebbe diventato intelligente ed evoluto grazie alla carne...
Ma nessuno si è mai posto una domanda in merito: se fosse stata la carne a permettere l'evoluzione dell'uomo, come mai la stessa cosa non è successa ad altri animali che si cibano di carne, soprattutto quei vari primati che ne fanno uso e che sono più vicini all'uomo? Invece no: nessun altro animale nel corso dei millenni è diventato più intelligente ed evoluto grazie al fatto di consumare carne. Nemmeno i primati.
Perché il cibarsi di carne avrebbe fatto evolvere l'uomo e non altri animali che mangiavano carne? Sarà che la carne non c'entra niente con l'evoluzione l'intelligenza umana?
Inoltre, quella della carne non è altro che un'ipotesi come tante, non una certezza. Ad esempio, secondo altri studi l'uomo si sarebbe evoluto grazie al consumo di cibi amidacei, secondo altri grazie alla presenza dei nonni all'interno del nucleo familiare.
L'uomo poi sarebbe onnivoro? E in base a cosa? Cos'ha l'uomo che lo qualifica tra gli animali onnivori? A me risulta che tutti gli animali definiti onnivori la carne la consumano così com'è, cruda con budella e sangue annessi, anche se di carogne morte da tempo. L'uomo invece non lo fa, perché rischierebbe grosso in termini di salute (batteri patogeni derivanti dalla decomposizione, eventuali parassiti) deve dissanguare, frollare, trattare, marinare, cuocere la carne, altrimenti sarebbe immangiabile in quanto dura come una suola di scarpe e dal sapore sgradevole, metallico (tutte cose che trovate in rete, anche su siti di macellai che spiegano cos'è la frollatura e a cosa serve), e anche così facendo dal consumo di carne ne ricava danni.
Di più: se la carne fosse un alimento adatto all'uomo, se ne dovrebbe trarre giovamento in termini di salute, invece se ne traggono patologie. Tutti gli studi esistenti dicono che i rischi per la salute salgono al salire del consumo di carne (e proteine animali in genere) e diminuiscono al suo diminuire. Caratteristiche non propriamente tipiche di un alimento adatto alla salute di un organismo.
Mentre, per contro, tutti gli studi dicono che la salute migliora all'aumentare di frutta e verdura, e viceversa peggiora al loro diminuire nella dieta. Anche in questo caso, direi che è ben chiaro quale sia il cibo a noi destinato e quale invece non lo sia.
Con tutte le informazioni oggi a disposizione solo chi sceglie di rimanere sordo e cieco potrebbe avere qualcosa da obiettare in merito.
Quanto al post, commenterei lapidariamente così: il mondo va a rotoli a causa (anche e soprattutto) del consumo di carne? Non gliene frega un accidente a nessuno, guai toccare il cibo nel piatto alla gente. Se ci sono persone che piuttosto di smettere di mangiare carne e derivati animali preferirebbero morire di infarto con le arterie intasate (giuro che più volte ho letto commenti del genere), figuriamoci se a questo genere di persone (che reputo siano la maggioranza) può fregare qualcosa se il pianeta va a farsi benedire... Non gliene frega della loro stessa salute, tanto da essere disposti ad andare incontro a patologie terribili pur di continuare a soddisfare il palato, figuriamoci quanto gliene fregherà della salute degli altri e del pianeta. Ti risponderanno che "di qualcosa si deve pur morire". Questo è il loro più alto grado di responsabilità raggiungibile, per il resto siano gli altri ad agire.
Qualcun altro nei commenti scriveva una citazione riguardo al mangiare carne e alle guerre: se ricordo bene, già Socrate sosteneva che la guerra è nata a causa dell'allevare gli animali, cosa che ha richiesto sempre più spazi costringendo l'uomo a litigare per accaparrarsi terre e quindi a farsi guerra, più o meno era così.
Non volevo mettere troppa carne al fuoco e mi pareva di andare OT, ma sono pienamente d'accordo: ad esempio il professore di chirurgia vascolare diceva che già nei ragazzi di 10-12 anni all'interno delle arterie si trovano strie di grasso adese alle pareti delle arterie (grasso che col tempo stratifica, calcifica e provoca arteriosclerosi e trombi, i quali se si staccano dalla sede dove si trovano e vengono immessi nel circolo sanguigno possono provocare ischemie, tra cui infarti e ictus). E pare che seguendo un'alimentazione vegana queste strie regrediscano.
L'uomo è onnivoro per natura.
Prendine atto, e fai pace con la realtà.
Gradisce la carne, la digerisce, la consuma da sempre.
Sì, anche cruda, se lo vuoi sapere: mai sentito parlare di carpaccio e bistecca alla tartara?...
Invece non digeriamo la cellulosa, guardacaso... che è una delle principali componenti dei vegetali.
E non abbiamo né lo stomaco, né l'intestino, né la dentatura di un erbivoro.
E indovina un po'? Moltissimi vegetali non li possiamo mangiare crudi (cereali, patate, fagioli, ecc.)!
A noi bipedi umani la carne piace, punto.
E ci fa bene.
Leggi qua:
1) Dà energia al cervello: questo organo, spiega al Daily Mail Robert Pickard della Meat Advisory Panel, consuma da solo il 20% dell’energia totale e la carne rossa è un ottima fonte energetica.
2) Fornisce DHA, un grasso omega3 che aiuta lo sviluppo delle attività cognitive.
3) Contiene vitamina B12, responsabile della capacità replicativa delle cellule del DNA (uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition ha dimostrato che non assumere prodotti di derivazione animale come carne, latte o uova, potrebbe portare a una carenza di vitamine B12).
4) Fornisce carnosina, che si trova principalmente nei muscoli e nel cervello e aiuta a prevenire alcuni morbi seri, come quello di Parkinson e l’Alzheimer, oltre a contrastare l’invecchiamento.
5) Contiene selenio: secondo uno studio del Journal of Trace Elements in Medicine and Biology, aumenta la produzione di spermatozoi e, di conseguenza, la fertilità maschile.
(www.scattidigusto.it/.../carne-rossa-fa-bene)
Innanzitutto, non spieghi perché l'uomo sarebbe onnivoro. Perché può mangiare carne? Se è questo il metro di giudizio, allora vanno considerati onnivori anche animali quali il cavallo, il cervo o le renne, dato che (come è documentato) in mancanza di cibo possono mangiare carne, la digeriscono e ne traggono sopravvivenza. Ma nessuno si sognerebbe di definire questi animali come onnivori solo perché all'occorrenza possono sopravvivere mangiando carne.
Carpaccio e tartara non sono la carne al naturale, ma per essere commestibili subiscono quella che è chiamata "cottura a freddo", ossia la marinatura, ovviamente dopo aver subito la frollatura, senza la quale la carne non è commestibile.
Il non digerire la cellulosa è un vantaggio, dato che ci permette di eliminare efficacemente le scorie del corpo (le feci), e non è che non la digeriamo per niente, in verità viene parzialmente digerita (fermentata) e ciò contribuisce a una buona flora batterica intestinale.
Tu mica non mangi frutta e verdura perché hanno cellulosa,, no?
Inoltre, gli erbivori (mai detto che l'uomo è un erbivoro, o meglio un ruminante) digeriscono la cellulosa per ricavarne glucosio e quindi energia, noi per ottenere il glucosio non abbiamo bisogno di digerire la cellulosa, dato che lo assumiamo tranquillamente attraverso la frutta in primis.
Patate e fagioli li possiamo mangiare crudi, l'importante è che le patate non siano verdi per la solanina e che i fagioli siano germogliati.
Mi parli di energia? L'organismo umano sai da dove la trae? Dagli zuccheri, dai carboidrati. La carne di carboidrati non ne ha.
Dha... i soliti omega3... che semmai sono reperibili nel pesce, più che nella carne... e che è preferibile ottenerli da fonti vegetali, che non mancano affatto. Questi acidi grassi sono degradabili con la cottura e attraverso di essa si trasformano in grassi trans nocivi. Per cui o ti mangi il pesce crudo (rischio per la salute a causa di parassiti e batteri patogeni) o il pesce lo cuoci (rischio per la salute a causa dei grassi che con le alte temperature diventano dannosi). Direi che per gli omega3 è molto più intelligente avere come fonti i vari vegetali.
B12: direi che praticamente nella totalità della carne e dei prodotti animali reperibili in commercio questa vitamina è presente sotto forma di integratore. Difatti negli allevamenti viene somministrata attraverso il mangime e, se necessario, direttamente iniettata come integratore. Direi che anche in questo caso la soluzione più intelligente sarebbe piuttosto prendere direttamente l'integratore (cosa che io non ritengo necessaria) che prenderlo assieme a un alimento malsano quale la carne.
Carnosina: abbiamo un enzima che è in grado di sintetizzarla autonomamente, senza introdurre carne. Per cui il problema non si pone.
Selenio: presente in svariati vegetali, come le noci o i cereali. Anche qui il problema non si pone.
Se la carne facesse bene, qualcuno dovrebbe spiegare perché anche il più retrogrado dei medici ne consiglia un uso sporadico e moderato. A me risulta che i cibi che fanno bene vadano assunti quotidianamente e in buone quantità, cosa che viene consigliata per frutta e verdura. Ancora è difficile fare due più due e capire quale è il cibo dell'essere umano?
Ma perché la carne ci piace e ci nutre; la consumiamo e la digeriamo da quando la nostra specie cammina su questo pianeta.
E non nelle situazioni di emergenza, ma come normale alimentazione, da sempre.
Da sempre andiamo a procurarcela, cacciando, con grande sforzo e anche a rischio della vita.
Lo facevano perfino i nostri antenati ominidi, 2 milioni e mezzo di anni fa:
"Meat eating is an old human habit"
(newscientist.com/.../...)
Anche i vegetali non li possiamo mangiare così come sono, di norma... quindi questo tuo argomento non vale niente.
(Hai mai visto esseri umani mangiare cereali crudi, fagioli crudi, broccoli crudi, ecc.? )
La carne è ricca di vitamine del gruppo B (dall'1 alla 6, e la 12, totalmente assente nelle verdure), vitamine E, K e J ed è ricca di molti amminoacidi.
Fornisce energia al nostro cervello, e forse è anche la causa del suo sviluppo evolutivo così particolare.
Insomma, l'alimentazione onnivora è quella normale per noi umani.
Quella che corrisponde alle nostre caratteristiche fisiologiche e alla nostra cultura, dall'alba dei tempi.
Prendi atto di questa realtà (anche se evidentemente non ti piace ).
Il problema non è essere onnivori o meno, IL PROBLEMA E' CHE L'INDUSTRIA DEI CIBI ANIMALI E' UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DI INQUINAMENTO E SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE IDRICHE, DEFORESTAZIONE SELVAGGIA, PERDITA DI BIODIVERSITA', SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE ALIMENTARI, DIFFUSIONE DI MALATTIE E BATTERI ANTIBIOTICO-RESISTENTI, PRODUZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA.. ECCETERA.
Vogliamo parlare DI QUESTO?
Grazie.
Oldboy, prima che tu ribatta con altre cose facilmente smentibili e smontabili (fidati, ne ho sentite e lette di tutti i colori): mettiti l'anima in pace, dato che non esiste una sola valida ragione per continuare a mangiare animali mentre, per contro, ci sono tutte le sacrosante ragioni per non farlo, da quelle relative alla salute, a quelle relative all'ambiente, a quelle relative all'etica).
Tutto il resto sono solo tentativi di scuse, giustificazioni, tristi arrampicamenti sugli specchi che hanno la facoltà come poche altre cose di svilire la dignità dell'umano che ne fa uso, per quanto siano beceri e privi di senso. E lo sai. Così come lo sapevo io quando ancora mangiavo carne e cercavo a tutti i costi scuse per continuare a farlo.
Ma cosa vuoi "smentire e smontare", non farmi ridere...
La carne è buona, uccidere gli animali per mangiarli è semplicemente naturale.
Punto.
200.000 anni di storia dell'homo sapiens (cioé noi) lo dimostrano.
Non sarà certo la religione vegana a cambiare questa realtà.
O davvero ti illudi del contrario?...
Visto che l'argomento è altro vorresti evitare di buttare in caciara anche questa discussione?
Non mi illudo certo che tutti diventeranno vegetariani o vegani, visto che la maggioranza delle persone piuttosto che cambiare le proprie si lancia in delle capriole logiche così carpiate che nemmeno i tuffatori olimpionici. Se un giorno tutti saranno vegetariani o vegani, succederà non certo per una volontà dell'umanità ma per cause di forza maggiore, una delle quali è la questione ambientale.
Il punto di tutto ciò, e anche dell'articolo sotto cui stiamo commentando, è proprio che la gente, anche una volta informata che se non cambia abitudini si scaverà la fossa con le proprie mani (in questo caso coi propri denti), invece di comportarsi di conseguenza cambiando le proprie abitudini, il proprio stile di vita, cerca a ogni costo delle scusanti per non cambiarle, queste abitudini. O si rifugia nel cosiddetto "benaltrismo".
Il consumo di carne sta devastando il pianeta (e con esso l'umanità)?
Eh, ma siamo onnivori, la carne è buona, e quella setta dei vegani non riuscirà ad averla vinta. E in ogni caso, ad inquinare ci sono anche le fabbriche, le macchine, ecc ecc ecc.
In sostanza, si ritorna sempre lì, alla scusante principale : non si può raggiungere l'optimum in ogni aspetto? Allora, chi me lo fa fare (anche se lo potrei tranquillamente fare)?
Detto questo io chiudo qui, non vorrei inoltrarmi ancora in discussioni trite e ritrite sull'argomento. Esiste internet, esistono i libri, basta informarsi bene prima di scrivere cose false o non aggiornate.
Buona serata
Tralasciando le altre problematiche su questi allevamenti...Che la carne rossa faccia male si sa dagli anni 40 e 50 (a momenti, un secolo). Ci sono prove scientifiche e pratiche. Le proteine animali sono deleterie per la fisiologia umana...compresi i prodotti caseari.
Aggiungete a tutto questo gli ormoni, i vari farmaci e i mangimi dalla dubbia provenienza e composizione che vengono dati al bestiame è avete ottenuto una fabbrica di cancro.
Latticini e carne andrebbero mangiati con molta moderazione...non più di 1 volta a settimana...prediligendo la frutta e la verdura (meglio se di stagione), anche se ormai sono pieni di diossina anche i vegetali, e la più grande fonte di proteine vegetali...i legumi...
La verità è che l'uomo non è onnivoro (slogan ormai inflazionato)...non lo siamo mai stati...siamo nati primati arboricoli e mangiavamo solo frutta e foglie....la carne nella nostra dieta è solo una forzatura evoluzionistica frutto del caso e della necessità e che, come si vede, dopo 2,5 milioni di anni ancora ci fa male.
Che ridere... "babytrollboy"?...
Storpiare il nickname altrui è davvero una pratica molto adulta e intelligente, bravo!
Sentivi proprio il bisogno di fare questo intervento spiritosissimo?
Hai fatto un figurone...
Se ti interessa, sono iscritto a questo sito dal 2007 (tu soltanto dal 2013, tanto per dire).
E ho scritto su tanti altri argomenti.
Se ultimamente sono intervenuto quasi solo su questo, è perché mi dà fastidio la predicazione vegana, che trovo infondata e bambinesca.
Di certo non devo chiedere il permesso a te, per esprimere il mio pensiero su qualsiasi tema.
La ciccia è buona, poche storie...
La carne se la gustavano anche i nostri antenati ominidi, 2 milioni e mezzo di anni fa:
"Mangiare carne è un'antica abitudine umana"
(newscientist.com/.../...)
Siamo sempre andati a procurarcela, cacciando.
Con grande sforzo, e anche a rischio della vita.
E ancora oggi ci piace, parecchio: questo è un fatto.
Prenderne atto con realismo mi pare la cosa migliore.
Purtroppo c'è gente che pur di mangiarsi una bistecca in santa pace è pronta a rovinare un'intera discussione.
Non vedo il nesso fra le due cose...
La bistecca me la mangio comunque, e in santa pace, a prescindere dalla direzione che prendono le discussioni...
Non so dove vogliano andare a parare, però temo il giorno in cui questi ragionamenti sulla produttività, sull'utilità intrinseca e sulla sostenibilità verranno applicati al genere umano.
Ciao
P.S. Mi piacerebbe avere un po' di statistiche sulla resa delle cavallette tanto pubblicizzate in questo periodo. :)
Indipendente dal fatto che sia naturale o meno uccidere animali come facciamo per nutrirci, resta il fatto che il settore zootecnico è fra i più inquinanti e devastanti al mondo, risultando palesemente non ecosostenibile e non ecocompatibile. Dato che sicuramente avrai letto l'articolo e verificato le fonti, tu come pensi si possa risolvere questo enorme problema, se non cercando di ridurre drasticamente se non del tutto il consumo di prodotti di derivazione animale?
O per te non è un problema e possiamo continuare in questo modo?
circa 5 anni fa iniziai a provare un fastidioso formicolio a mani e piedi... quando mangiavo carne "bianca" (Pollo, Tacchino).
Dopo qualche mese lo stesso effetto iniziarono a provocarlo anche tonno fresco (non in scatola) e salmone.
Feci qualche esame anche se il medico interpellato la classificó genericamente come "intolleranza"
Un nutrizionista fece una diagnosi più approfondita: non sono, ovviamente, intollerante alla carne in sé ma alle "schifezze" che contiene, principalmente ormoni della crescita e antibiotici.
Da allora non mangio praticamente più nessun tipo di carne bianca a meno che non sia da allevamenti biologici (in quel caso niente formicolii) o se sento il desiderio di mangiare carne vado al ristorante argentino dove so che la qualitá è alta e la carne non proviene da allevamenti intensivi.
Ho ridotto drasticamente il consumo di carne, quasi senza accorgermene, e non posso dire altro che la mia salute ne ha giovato, in generale.
Quindi, credo che la chiave dell'articolo, ma anche dell'intelligente commento di Natalino Balasso postato da Decalagon, non è tanto smettere del tutto di mangiare carne, chi lo vuole fare bene, ma chi volesse continuare a godersi la sua bistecca dovrà accettare, prima o poi, che non è possibile farlo tutti i giorni e che magari bisogna fare un "passo indietro" e riconsiderare le nostre esigenze alimentari in base alle QUANTITÁ.
Oggi è uno sproposito di carne e insaccati a tutte le ore, ed è ovvio che le leggi del mercato impongano ai produttori di cercare un prezzo di vendita al pubblico sempre più basso a indubbio discapito della qualità (per non parlare dei controlli).
Quando entreranno in vigore gli accordi commerciali tra UE e USA (TTIP?) e questi ultimi saranno autorizzati a vendere da noi la loro carne di merda poi ne riparliamo.
Si può produrre energia con gli escrementi, fertilizzanti naturali, ci sono leggi cretine che impediscono di dar gli scarti dei supermercati e tanto altro, ma quanto il cibo finisce nella spazzatura e non certo ai maiali galline....
Il problema è l'atteggiamento verso le cose viventi...vegetali compresi...poi l'acqua a mio avviso non scappa dal pianeta...la gestione dell'acqua va fatta almeno da chi ha capito ciò...
Alteater
Si può produrre energia con gli escrementi, fertilizzanti naturali, ci sono leggi cretine che impediscono di dar gli scarti dei supermercati e tanto altro, ma quanto il cibo finisce nella spazzatura e non certo ai maiali galline....
Il problema è l'atteggiamento verso le cose viventi...vegetali compresi...poi l'acqua a mio avviso non scappa dal pianeta...la gestione dell'acqua va fatta almeno da chi ha capito ciò...
Alteater
Vi sono poi i vari tipi di avvelenamento, inquinamento, erosione e distruzione di ogni tipo di risorsa commerciabile, dal suolo, alla fauna, alla vegetazione, tutto SEMPRE spinto dalla malefica legge del profitto, con il denaro come fine ultimo al posto del benessere reale.
Sarebbe il caso di rimettere al suo posto la moneta come strumento di scambio ed iniziare a valutare le varie attività in base al benessere e ai danni che realmente producono, giudicarle, promuoverle o bocciarle. Cosa che non faranno mai i politici e i centri di potere, ma che può fare ogni cittadino con le sue scelte.
Chi ad esempio è convinto che mangiare carne sia giusto, cerchi almeno di procurarsene di buona qualità boicottando quella commerciale da allevamento intensivo, magari moderando la quantità a vantaggio della qualità, e chi è convinto che mangiare carne non sia giusto, continui a farlo e acdiscutere delle sue scelte con la controparte carnivora.
Essendo poi il pianeta un bene collettivo e non privato, così come la sua terra, la sua acqua, la sua fauna e la sua vegetazione, oggi che le risorse iniziano a scarseggiare seriamente, sarebbe molto interessante stabilire dei limiti al loro consumo pro-capite uguali e validi PER TUTTI, in modo che nessuno possa continuarne lo spreco e lo sperpero attuale ai danni di chi le usa con maggiore coscienza.
In altre parole, sarebbe il caso di iniziare a fare un inventario del patrimonio ambientale tuttora esistente nel pianeta per poterlo gestire in modo equo e controllato sulla base di quote individuali, ognuno ha lo stesso diritto di accesso alle risorse, e sopprimendo una volta per tutte la depredazione selvaggia operata dai pochissimi grandi gruppi privati su fette sempre più scandalosamente grandi di superficie terrestre.
Non sarebbe così difficile, anche se ogni servo del sistema additerebbe la cosa come un'imposizione da regime comunista, prendendo come sempre le parti di chi lo sta derubando.
www.imdb.com/title/tt3302820/
Non posso che quotare...
Siccome la stragrande maggioranza di coloro che mangiano carne è convinta che sia giusto farlo, come potrebbe questa maggioranza procurarsi la carne boicottando quella commerciale da allevamento intensivo?
In pratica, se chi mangia carne oggi intende continare a farlo, le cose non cambierebbero di una virgola, dato che per soddisfare la richiesta di carne di questa maggioranza servono per forza gli allevamenti intensivi, che appunto sono nati per soddisfare la domanda sempre maggiore. Alternative non ce ne sono. O meglio, se si volessero eliminare gli allevamenti intensivi una fetta bella grossa di chi oggi mangia carne dovrebbe diventare vegana (non vegetariana, dato che anche per ottenere latticini o uova per tutti servono gli allevamenti intensivi). QUalcuno potrebbe dire che invece di ottenere carne dagli allevamenti la si potrebbe ottenere andando a caccia: solo che se se così si facesse, per soddisfare la richiesta di carne di tutti nel giro di poco tempo scomparirebbe la fauna selvatica.
Quindi, le uniche soluzioni realistiche sono due: o si diventa tutti (o quasi) vegani, oppure si riduce la popolazione a un numero che sia sostenibile. Visto che la seconda soluzione non è attuabile nel breve termine (a meno di genocidi di massa commessi deliberatamente), non rimane altro che diventare vegani come unica soluzione.
Va da sé che il post di Elia è interessante, è importante e tocca questioni che "gli addetti ai lavori" già ben conoscono.
Era inevitabile che si aprisse la scontata diatriba fra coloro che si alimentano in un determinato modo e coloro che lo fanno agli antipodi.
L'efficacia di un post del genere si determina, a mio parere, nel momento in cui, coloro che non si sono mai posti domande di un certo tipo sul personale comportamento quotidiano, iniziano a porsele, mentre coloro che già da tempo si pongono tali domande, provano ad introdurre qualche consiglio su come sia possibile invertire la rotta.
L'orrore della situazione vuole che, coloro i quali sono ammaestrati ad essere ciechi e sordi di fronte all'evoluzionistica esigenza di porsi e convivere con questioni profondamente imbarazzanti, continueranno ad esserlo.
D'altro canto, i pionieri fra coloro che si "abbandonano" alla spinta verso la riscoperta di sé stessi, devono costantemente fare i conti col fatto che la forza necessaria a procedere nella giusta direzione non può arrivare da altri se non da quell'amico che dentro di noi stiamo imparando a conoscere.
Questi ultimi, prodi e valenti viandanti, che saggiamente raccolgono solo le sfide per cui vale la pena combattere, lasceranno un solco per coloro che oggi non sono pronti, ma domani forse sì.
I maestri insegnano che non c'è nulla da trasmettere a colui che prima non mostri la volontà di imparare.
Fra coloro che mostrano la volontà di imparare si può stabilire un linguaggio comune attraverso il quale tutti possono remare sulla stessa barca, verso la stessa meta.
Diventare esseri umani degni di tale definizione non ci spetta per diritto di nascita, ma viene da un intimo desiderio, una profonda esigenza.
Senza la fortuna di avvertire tale esigenza ed il coraggio di fare un salto nel buio, non siamo nulla più che foglie al vento, mostri dotati di intelletto, parassiti del creato, indisciplinati animali da allevamento per il pianeta che ci ospita.
I temerari che piangono la mancanza di sé stessi e osano rimboccarsi le maniche, accedono invece alla possibilità di iniziare a scegliere.
A costoro dico ciò che già sanno ma che è importante ribadire sempre: "NON SIETE SOLI".
E' l'abuso che distrugge il mondo non il consumo.
Sarebbe invece molto più sensato per chi vuole salvare il mondo combattere la sovrappopolazione non facendo figli ecc. perché in una società del sovraconsumo e della sovrapproduzone servono sempre di più consumatori. Quindi magari i vegani dovrebbero impegnarsi per primi a non figliare anche perché non potranno garantire che tutti i loro discendenti siano vegani ed innocui sull'ambiente.
Se vuoi "banalmente smontare" il mio articolo inizia a parlare dei suoi contenuti piuttosto che delle tue opinioni. Discuti le fonti e i dati ufficiali, e vediamo se sei capace di "smontare" quelli ti va?
ora non ho mai negato i dati nego soltanto il volo pindarico di collegare i dati ad una presunta gravità nel consumo della carne. Basterebbe capire la differenza fra uso e abuso.
Non c'è da contestare i dati ma solo l'uso che tu ne fai e mi dispiace non ci vuole uno studio per dimostrarti che il tuo uso è parziale e fallato.
I dati vanno interpretati, ma tu lo fai per dare acqua al tuo mulino.
Quindi?
Ma va bene, hai ragione tu: ti chiedo allora di interpretameli, visto che io evidentemente non sono capace.
Cosa vuol dire ad esempio la FAO quando afferma che "il 51% di anidride carbonica, metano e protossido d’azoto è emesso dagli allevamenti contro il 14% determinato da attività di trasporto via terra, acqua e mare"?
www.fao.org/news/story/it/item/41374/icode/
Allevamenti intensivi - La maggior causa di inquinamento al mondo
www.youtube.com/watch?v=mBItu19Ijlk
Infatti il problema è demografico, non alimentare.
Mangiare carne è giusto e naturale. Il fatto è che siamo oltre 7 miliardi.
Bisogna legiferare in modo che gli animali siano allevati in modo corretto, a beneficio del consumatore.
Inoltre, bisogna educare la gente a conoscere e apprezzare il cibo di qualità.
(Quindi non i fast food, ovviamente.)
Ogni altra soluzione non è tale, perché utopica e illusoria.
La setta vegana resterà sempre un'infima minoranza, per quanto rumorosa e presuntuosa.
Nulla fa pensare il contrario.
Comunque visto che sei riapparso ti rifaccio la domanda che hai elegantemente eluso all'inizio: Indipendente dal fatto che sia naturale o meno mangiare carne, resta il fatto che il settore zootecnico è fra i più inquinanti e devastanti al mondo, risultando palesemente non ecosostenibile e non ecocompatibile. Dato che sicuramente avrai letto l'articolo e verificato le fonti, tu come pensi si possa risolvere questo enorme problema, se non quello di ridurre drasticamente se non del tutto il consumo di prodotti di derivazione animale?
Sentiamo la soluzione.
La Terra è sovrappopolata, e le risorse sono sempre più rare e preziose.
Il punto è questo.
O vuoi davvero illuderti di poter imporre i tuoi gusti e le tue opinioni vegane all'umanità intera?...
Indipendente dal fatto che sia naturale o meno mangiare carne, resta il fatto che il settore zootecnico è fra i più inquinanti e devastanti al mondo, risultando palesemente non ecosostenibile e non ecocompatibile. Dato che sicuramente avrai letto l'articolo e verificato le fonti, tu come pensi si possa risolvere questo enorme problema, se non quello di ridurre drasticamente se non del tutto il consumo di prodotti di derivazione animale?
Invece ho risposto: disinnescando la bomba demografica.
Così ci sarà meno domanda di generi alimentari, carne compresa.
Ma tu che cosa intendi per "ridurre drasticamente se non del tutto il consumo di prodotti di derivazione animale"?
Non dirmi che vorresti proibire per legge la produzione e la vendita della carne e dei salumi...
Se anche fosse realistico, un simile provvedimento avrebbe conseguenze catastrofiche.
Per dirne solo una: devo davvero spiegarti che nascerebbe subito un mercato illegale di carne, in mano alle mafie di tutto il mondo?...
Con grave rischio per il consumatore. Visto che di certo il prodotto non avrebbe data di scadenza, non sarebbe soggetto a controlli sanitari, ecc.
Oppure ti illudi di imporre le fisime vegane a 7 miliardi e passa di umani?...
Non scherziamo.
Quella che proponi è una soluzione che in realtà non è tale, perché del tutto irrealistica e irrealizzabile.
(Oltre che non auspicabile.)
Interessante. Vai pure avanti nel ragionamento per favore, che sono curioso di capirne i meccanismi.
Le idee assurde, innaturali e irrealizzabili le lascio volentieri ai vegani.
Io ho solo messo in evidenza che la Terra non è mai stata così sovrappopolata, e che le risorse sono limitate.
Dunque il problema è demografico.
Disinnescare la bomba demografica può essere difficile (specie se nessun governo ci prova).
Ma di sicuro è mille volte più realistico che imporre al mondo intero la religione vegana.
I macelli abusivi devono essere chiusi, e infatti così avviene.
Nessuno sostiene il contrario. Anzi io inasprirei moltissimo le leggi contro ogni sofisticazione alimentare.
La domanda quindi resta: come si risolve il problema, se non limitando il consumo di prodotti di derivazione animale?
Unica soluzione proposta: "Disinnescare la bomba demografica". Cioé?
Dai per scontato che un mondo vegano sarebbe più pulito, più giusto, più sano ecc.
Ma è solo che ti piace pensarlo.
E ti piace sentirti portatrice della verità, e quindi in qualche modo superiore al 99,99% (quello non vegano) dell'umanità.
In realtà, se anche domani mattina sparissero tutti gli allevamenti, il problema della fame nel mondo resterebbe immutato.
La speculazione delle multinazionali si sposterebbe solamente dalla carne ai prodotti vegetali.
Punto.
E nutrire l'intero pianeta con l'agricoltura richiederebbe fertilizzanti, pesticidi, anticrittogamici, in quantità inimmaginabili.
Secondo alcune ricerche sarebbe comunque un vantaggio, secondo altre no.
I campi coltivati con metodi biologico-naturali hanno una resa bassissima e costi altissimi.
Quindi nutrire l'intera popolazione mondiale con campi coltivati in tale maniera sarebbe probabilmente impossibile.
Di sicuro sarebbe un salto nel buio.
Cito da un report dell'United Nations Environment Programme (pagina 82):
Impacts from agriculture are expected to
increase substantially due to population
growth, increasing consumption of
animal products. Unlike fossil fuels, it is
difficult to look for alternatives: people
have to eat. A substantial reduction of
impacts would only be possible with
a substantial worldwide diet change,
away from animal products. .
(UNEP 2009).
link: greeningtheblue.org/.../...
Stiamo parlando di una questione estremamente complessa, che certo non si può esaurire con due link e qualche slogan vegano.
La soia che piace tanto ai vegani non inquina?
Forse non si disbosca l'Amazzonia per coltivarla? (Mi risulta di sì.)
E quanto petrolio ci vuole per alimentare le navi che la portano qui da noi?...
Sei tu che non hai risposto alla mia domanda: ti illudi davvero di proibire per legge la produzione e la vendita della carne?
Ma stai scherzando o cosa?...
Se anche fosse realistico - e non lo è - un simile provvedimento avrebbe conseguenze catastrofiche di ogni tipo.
O pensi di convincere 7 miliardi di persone che... la carne non è buona, e il tofu sì?...
Entrambe le soluzioni sono ridicole e irrealizzabili.
Intanto ti domando nuovamente: Oldboy, ti sto dicendo che hai ragione e che il modo migliore per far fronte al problema sarebbe quello di "Disinnescare la bomba demografica". Cioé? Cosa vuol dire?
Me lo spieghi per favore, o devo supplicarti?
link: www.lastampa.it/.../pagina.html
Ma lo hai letto il mio articolo, o commenti solo per partito preso?
Dai ben.
Nessuna.
Vedo solo due modi, per far diventare vegano questo pianeta.
(Correggimi se sbaglio.)
E cioé: costringere il mondo a non mangiare più carne, con leggi proibizioniste, oppure convincerlo a non farlo.
Entrambi sono così ridicoli che nemmeno tu, mi sembra, osi proporli in modo esplicito.
Quindi stai parlando del nulla, fin dall'inizio.
Hai ragione tu, e il modo migliore per far fronte al problema sarebbe quello di "Disinnescare la bomba demografica". Cioé? Cosa vuol dire? Come lo attueresti?
Al contrario di moltissimi vegani, non pretendo di avere la verità in tasca.
Sono scettico su leggi come quella sul figlio unico in vigore in Cina: il proibizionismo non funziona, di solito.
Più utile sarebbe diffondere l'uso degli anticontraccettivi e dell'educazione nei paesi di più alta natalità.
Di sicuro è più facile convincere la gente a non procreare "ad muzzum" che convincerla che la carne e i salumi non sono buoni, mentre i tortini di tofu color escremento sì...
Quindi non hai sottomano soluzioni ai mali del mondo?
Buono a sapersi...
Quindi la soluzione del consumare meno prodotti di origine animale (proposta anche dalle Nazioni Unite per limitare inquinamento e sfruttamento di risorse alimentari) è una cosa stupida e irrealizzabile, mentre quella di "disinnescare la bomba demografica" è semplicissima e più logica, anche se non riesci a spiegare come potrebbe funzionare e/o essere messa in atto.
Grazie comunque del tentativo.
Non ho mai detto che sia "semplicissima", al contrario.
Più logica e naturale del veganesimo senz'altro, e mi sembra evidente.
Non riprodursi, o farlo in modo limitato e responsabile, è possibilissimo, realistico e auspicabile.
Convincere l'umanità che la carne e i salumi non sono buoni, invece... è fuori da ogni realtà.
Soprattutto se l'alternativa sono i tortini di tofu color escremento, vegan style, e simili prelibatezze...
Comunque tu hai poco da sfotticchiare, visto che hai dato a questo articolo un titolo a dir poco sbagliato (per essere gentile).
Nessuno, tantomeno l'OMS, ha detto che la carne di per sé faccia male.
Fa male il suo abuso, come in tutte le cose di questo mondo.
E l'OMS ha parlato solo di carne rossa, non di carne in generale.
Niente dati, niente fonti... Solo la tua opinione; non è che sia molto scientifico
Fino adesso la soluzione più valida proposta, che vada a toccare il problema nell'immediatezza piuttosto che i decenni di attesa per un'eventuale riduzione demografica che probabilmente mai arriverà, è quella proposta anche dalle Nazioni Unite e riguarda il limitare il consumo di prodotti di origine animale. Che tu sia d'accordo o meno, è quella che maggiormente è supportata dai dati scientifici ufficiali
repubblica.it/.../...
[In molti ormai dicono no allo sfruttamento animale in nome del pari diritto alla vita, e abbracciano la soluzione vegana o vegetariana; Lymbery propone un compromesso: "Sostenere una produzione di cibo che sia in grado di rimettere gli animali all'aria aperta, al pascolo, anziché dentro capannoni; un allevamento estensivo connesso alla terra, in grado di fornire cibo più nutriente con metodi che risultano migliori sia per il territorio che per il benessere animale. I governi di tutto il mondo possono contribuire a migliorare la salute delle loro nazioni e salvaguardare le future scorte alimentari basandosi su risorse naturali come i pascoli. Cibo che insomma provenga da fattorie, e non da fabbriche].
Articolo interessante in cui si citano alcuni studi sull'allevamento brado:
dottorperuginibilli.it/.../...
Mettiamo che le fattorie andranno poco a poco a sostituire gli attuali allevamenti intensivi, come faranno queste per soddisfare le stesse richieste di alimenti animali come carni e derivati? Avranno bisogno delle stesse risorse che attualmente consumano gli allevamenti intensivi.
Spostare il problema da un capannone a una fattoria sinceramente non mi sembra la soluzione
Puoi anche spostare gli animali dai capannoni ai pascoli, ma così facendo non si limiterà di certo il consumo di carni e derivati.
C'è di certo bisogno di un consumo più consapevole, ma prima di fare questo è necessaria l'informazione e l'educazione, cosa che ora mancano alla stragrande maggioranza della popolazione. Per esempio basta pensare a tutte le volte che mi sento dire "eh la mucca se non la mungi scoppia".
Se siamo ancora fermi a questi luoghi comuni figuriamoci sul resto...
"Non riprodursi, o farlo in modo limitato e responsabile, è possibilissimo, realistico e auspicabile."
E' possibilissimo, realisticio e auspicabile anche un passaggio a un'alimentazione vegetale che risolverebbe i problemi in questione, il problema è vedere chi sarebbe disposto a farlo.
C'è comunque poco da fare: se chi oggi mangia carne intende continuare a farlo, servono gli allevamenti intensivi, coi relativi disastri che comportano. Altre vie per garantire la bistecca nel piatto a tutti? O procurarsi la carne dalla fauna selvatica, facendola così scomparire nel giro di poco tempo dal momento che nemmeno riuscirebbe a riprodursi per riuscire a garantire l'attuale richiesta, oppure... scegliere di smettere di consumare carne e derivati animali, la cui attuale produzione richiede gli allevamenti intensivi.
Un'ulteriore soluzione? Far calare la popolazione mondiale. Ma come? E quanti decenni o secoli ci vorrebbero? Nel frattempo l'umanità sarà forse già stata irrimediabilmente devastata dall'inquinamento e dai disastri ambientali da essa stessa messe in atto. A meno che non si decida di compiere delle stragi di massa, dei genocidi per arrivare a un numero di abitanti terrestri sostenibile.
Forse non si disbosca l'Amazzonia per coltivarla? (Mi risulta di sì.)"
Certo, ma ti sfugge che la maggior parte della soia prodotta al mondo serve ad alimentare gli animali degli allevamenti ( circa l'80% dei mangimi utilizzati in italia sono mangimi ogm importati dalle americhe), e soprattutto che non è affatto automatico che un vegetariano o vegano mangi soia, anzi.
Non ne azzecchi una che sia una, Oldboy. E vai pure avanti, sarò lieto di smentire ogni teoria a favore del cibarsi di animali, dal momento che le tue argomentazioni in tal senso sono deboli e poco razionali. Tanto sono sicuro che saranno le solite quattro idiozie che da sempre sento dire come giustificazioni, le ho già sentite tutte e nessuna ha uno straccio di validità.
Dalla carne l'uomo non trarrà mai beneficio, essendo un alimento che gli danneggia la salute. Anche se l'animale verrà trattato nel migliore dei modi e alimentato nel migliore dei modi, mangiare la sua carne sarà ugualmente dannoso per l'organismo umano.
Conterrà ugualmente quelle sostanze che una volta ingerite dall'essere umano gli saranno di danno.
Con grave rischio per il consumatore. "
Il grave rischio per il consumatore esiste già, anche con tutti i controlli sanitari del caso, sussiste dal momento in cui il consumatore si ciba di carne, che gli rovina la salute. Come evidenziato dalla letteratura medica (e dalla realtà dei fatti che ci circonda).
"E vai pure avanti, sarò lieto di smentire ogni teoria a favore del cibarsi di animali,"
No no no fermo! Per carità... cosa mi è venuto in mente! Ne ho le sfere piene di sentire sempre le stesse cose, per l'amor di Dio.
Segui il consiglio che ti ho dato (che ti ho dato io, che mangio solo vegetali!): mangia che cacchio vuoi e non stare a impantanarti in gironi infernali di astio, odio, insofferenza, disagio, fastidio.
Beh non ti devi convincere di niente, però credo sia un'ipotesi seria, da tenere a mente e da approfondire nelle sue possibilità etiche, economiche e ambientali.
Probabilmente va presa in considerazione anche nella sua necessità in riguardo alla vita stessa degli animali in questione; infatti, sul piano ipotetico (tra il serio e l'ironico): una volta cancellata l'industria intensiva dell'allevamento, ci sarebbero comunque qualche decina di miliardi di animali in circolazione e... non vorrai macellarli tutti prima che vedano la luce del sole . Un pascolo bisognerà pur concederglielo, a prescindere.
Le teorie farlocche sono quelle vegane, a cui sei tanto affezionato.
Farlocche in quanto contrarie alla natura umana, che è onnivora.
L'homo sapiens ha 200.000 anni alle spalle, ed è sempre andato a caccia per nutrirsi.
Così come facevano i nostri antenati ominidi, 2 milioni e mezzo di anni fa.
(Fonte: newscientist.com/.../...)
La carne è buona e piace a (quasi) tutti i bipedi umani.
Cibarsi degli animali è assolutamente giusto e naturale, per la nostra specie.
Punto.
Dicesi realtà: prendine atto, una buona volta.
O davvero ti illudi di poter convincere l'umanità del contrario?...
O il gatto, che mangia regolarmente legumi, cereali e frutta, contenuti nel cibo per essi prodotto.
Strano onnivoro l'uomo: mentre tutti gli animali onnivori in natura la carne la mangiano così com'è, cruda, con sangue e budella attorno, anche da carogne non proprio fresche, l'uomo se lo fa rischia grosso per la sa salute e quindi deve dissanguare, frollare, trattare e cuocere la carne, e anche così ne ricava danni alla salute. Si vede un casino che siamo fatti per mangiare carne, e soprattutto dopo 200mila anni se non di più si vede un casino quanto il nostro organismo si sia adattato, se mangiando carne si va incontro a patologie varie. Mentre per contro i cibi che proteggono la nostra salute sono frutta e verdura: questo ovviamente non ti suggerisce niente di niente su quale cibo dovremmo mangiare e quale sia la nostra natura, vero? Ovvio che no, immagino.
Quindi stai dicendo sul serio?...
Non ci credo...
Pensi davvero che si debbano proibire per legge la produzione e la vendita di carne?
Tanto per te "il grave rischio per il consumatore esiste già", quindi non farebbe differenza...
Poi magari pretendi che uno ti risponda seriamente, come la tua fosse un'idea sensata...
Va be', per stavolta ci provo.
E' chiaro che un tale proibizionismo farebbe subito nascere un traffico illegale mostruosamente proficuo, in tutto il mondo.
Ed è ovvio che tale traffico sarebbe nelle mani delle organizzazioni criminali di tutto il globo.
Allora sì che il consumatore correrebbe rischi.
Perché i prodotti non sarebbero soggetti a controlli sanitari, non avrebbero data di scadenza, ecc.
Non vedi quanto siano ridicole, infantili e assurde le idee vegane?
Eh? Dove avrei scritto questa cosa?
Piantala di farti viaggi tutti tuoi.
Ancora con questa cretinata?...
Ti prego...
L'homo sapiens è sempre andato a caccia per procurarsi il cibo.
E non nelle situazioni di emergenza, in mancanza di meglio.
(D'altronde, che cosa può essere meglio di un succulento cosciotto di cinghiale allo spiedo?... )
Ma come normale alimentazione.
La carne ci piace, ci soddisfa e siamo perfettamente in grado di digerirla.
E grazie alla carne il nostro cervello si è sviluppato, secondo gli studiosi.
Leggi qui:
"Sorry, vegani: mangiare carne e cuocere il cibo ci ha fatto diventare umani."
(www.nbcnews.com/.../#.Vn622VLeK1J)
Ma questo dove l'hai letto?
L'OMS ha detto solo che l'abuso di carne rossa - non di carne in generale - può essere dannoso.
L'abuso di qualsiasi cosa può essere dannoso.
Secondo te adesso i rischi non ce ne sono? Ho documentato nel mio articolo che il consumo di carni di animali malati provocano 2.4 miliardi di problematiche di salute nei consumatori, e 2.2 milioni di morti l’anno. Come te lo spieghi? Mica c'è il proibizionismo vegano...
Comunque per ritornare al discorso di prima, che hai lasciato a metà, ti ripeto le mie domande sulla proposta che hai avanzato:
Ma il punto è che ogni proibizionismo genera criminalità e tragedie di ogni tipo.
Se anche oggi esiste illegalità nel settore, figurati quello che succederebbe se lo gestissero le mafie di tutto il globo!...
L'illegalità va perseguita, ma proibire per legge un'attività naturale e normale, come l'allevamento, sarebbe catastrofico.
Ma parliamo del nulla, come al solito, perché leggi del genere non esisteranno mai nel mondo reale.
Io per quelle cifre ho messo i riferimenti scientifici ufficiali, quindi prendine semplicemente atto
Infine ti rimetto le mie domande riguardanti le tua proposta di ridurre la "bomba demografica".
Tu hai scritto che non farebbe poi molta differenza, per la sicurezza del consumatore, se la carne fosse prodotta e venduta illegalmente dalle mafie.
Devo davvero commentare un'idea del genere?...
Però mi fa piacere che tu sia contrario a leggi proibizioniste sulla carne.
Allora come pensi che trionferà la causa animalista?
Ti illudi davvero di poter convincere 7 milioni di terrestri che la porchetta non è buona, e i tortini di tofu color escremento sì?...
Dimmi, sono curioso.
C'è qualcosa di concreto oltre alla tua opinione?
Che sia una cretinata è solo una tua opinione da persona disinformata.
"L'homo sapiens è sempre andato a caccia per procurarsi il cibo.
E non nelle situazioni di emergenza, in mancanza di meglio."
Non saprei, gli studiosi dicono che ha cominciato a mangiare carne in seguito a una glaciazione, con la quale il suo cibo naturale era scomparso. Poi, come dicevo in un altro commento, non vedo molta utilità nel guardare a millenni fa ma andrebbe osservata la situazione attuale: e la situazione attuale ci mostra che mangiare carne ci espone a rischi di salute mentre mangiare vegetali protegge la nostra salute, sia che 200mila anni fa i nostri antenati mangiassero carne sia che mangiassero bacche.
"La carne ci piace, ci soddisfa e siamo perfettamente in grado di digerirla"
Anche vari cibi spazzatura ci piacciono, ci soddisfano e li digeriamo perfettamente (ho i miei dubbi), ma questi non sono parametri per determinare se un alimento è adatto all'organismo umano.
"E grazie alla carne il nostro cervello si è sviluppato, secondo gli studiosi.
Leggi qui:"
Che si sia sviluppato grazie alla carne è solo un'ipotesi tra le altre. Ad esempio, questo studio dice che il cervello umano si sarebbe sviluppato grazie all'amido che di certi cibi che abbiamo cominciato a mangiare:
www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5499
Secondo quest'altro studio, la nostra evoluzione in esseri intelligenti sarebbe dipesa dalla presenza dei nonni all'interno del nucleo famigliare:
www.nextme.it/.../2425-evoluzione-nonni
E, se fosse stato il consumare carne ad aver permesso lo sviluppo dell'intelligenza umana, come mai non è successa la stessa cosa ad altri animali che mangiano carne? Ad esempio i primati, gli animali più simili a noi: come mai nessun primate mangiatore di carne si è evoluto per il fatto di mangiarla?
"L'OMS ha detto solo che l'abuso di carne rossa - non di carne in generale - può essere dannoso.
L'abuso di qualsiasi cosa può essere dannoso."
Per abuso si intende? Mi pare d'aver capito di consumare al massimo 300/500 grammi a settimana: alla faccia dell'abuso, una bella bistecca e hai raggiunto quelle quantità! Decisamente caratteristiche di un alimento salutare e adatto al nostro organismo, non c'è che dire!
La carne bianca fa semplicemente meno male di quela rossa per il fatto di contenere meno grassi e meno ferro-eme, ma non è che per questo si possa definire salutare.
L'abuso di qualsiasi cosa può essere dannoso? Tipica frase senza senso usata da chi mangia carne quando discute con uno che non la mangia, dal momeno che gli abusi con la carne e i derivati animali consistono nel mangiarne veramente pochi, con frutta e verdura in cosa consisterebbe l'abuso, quando ne vengono consigliate ALMENO, COME MINIMO, 5 porzioni al giorno?
Vorresti mettere le due cose sullo stesso piano forse? Quante persone vengono ricoverate o prendono farmaci per patologie legate al loro consumo di prodotti animali? E quante a causa di questi famosi eccessi di frutta e verdura?
E' una cretinata, e smettila di insultare.
Ci stiamo scambiando opinioni, cerca di capirlo e di accettarlo.
Non hai la verità in tasca, e nessuno è qui a prendere lezioni da te.
Punto (spero).
Andavano a caccia i nostri progenitori ominidi, già 2 milioni e mezzo di anni fa, e siamo sempre andati a caccia per nutrirci anche noi sapiens.
Perché la carne ci piace, ci nutre e quindi vogliamo procurarcela anche con grave sforzo, e a rischio della vita.
E poi mi dici che non parli per slogan?...
Alla faccia...
Questa che cosa sarebbe, secondo te... forse scienza?
L'abuso di carne (rossa, non carne in genere) può essere dannoso.
Questo ha detto l'OMS, e non altro.
L'abuso di qualsiasi cosa non è consigliabile.
Il resto è ideologia, o religione, vegana. E te la lascio tutta, molto volentieri.
Ma tu sei fuori: io avrei scritto questo? Io parlavo in termini di salute, che cazzo c'entrano le mafie e il resto, che sono cose che hai tirato fuori solo ed esclusivamente TU!
"E' una cretinata, e smettila di insultare."
Non è una cretinata e non ti sto insultando, dato che in merito sei effettivamente disinformato. Piuttosto, sulla base di cosa affermi che si tratta di una cretinata? Ti sei informato in merito per poter negare che cavalli, cervi o renne se le circostanze lo richiedono mangiano anche carne o lo dici per il gusto di contraddire a priori?
"Ci stiamo scambiando opinioni, cerca di capirlo e di accettarlo."
A te piacerebbe che io esprimessi solo mie opinioni, poichè non ti aggrada che le cose non stiano come vorresti tu.
"Andavano a caccia i nostri progenitori ominidi, già 2 milioni e mezzo di anni fa, e siamo sempre andati a caccia per nutrirci anche noi sapiens."
Potremmo anche esserci nutriti per fotosintesi, ma per me continua ad essere rilevante solo l'oggi e non delle ipotesi su un milione di anni fa. E l'oggi ci dice che la nostra salute è messa a rischio dai prodotti di origine animale mentre è preservata da frutta e verdura. Questi sono i fatti, poi puoi ricamarci sopra quello che vuoi, come ben sai fare.
"Alla faccia...
Questa che cosa sarebbe, secondo te... forse scienza?"
Cioè? Vorresti negare ciò che ho detto, ossia che mangiare carne ci espone a rischi di salute mentre mangiare vegetali protegge la nostra salute? Guarda che è quello che esce da tutti gli studi effettuati in materia eh, non sono mie opinioni come vorresti far credere e come piacerebbe a te.
"L'abuso di carne (rossa, non carne in genere) può essere dannoso.
Questo ha detto l'OMS, e non altro."
Abuso che, come dicevo, consiste in quattro bocconi nell'arco di una settimana: un cibo veramente adatto all'uomo, stando a tali caratteristiche, non c'è che dire.
Ci sono studi che mostrano come un'alimentazione tipo la mediterranea (poca carne e poco pesce con molti vegetali) sia peggiore di una senza carne e pesce. Poi una vastità di studi che evidenziano come chi evita prodotti animali nella sua alimentazione corra molti meno rischi di andare incontro a patologie rispetto a chi ne consuma (prodotti animali in genere, non solo carne rossa).
Studi scientifici, non dogmi vegani. Ripeto: fattene una ragione.
Fonte CICAPedia: it.wikipedia.org/wiki/Ammine_eterocicliche
Quindi se non si vogliono assumere sostanze cancerogene, la carne deve essere mangiata cruda
"Quindi se non si vogliono assumere sostanze cancerogene, la carne deve essere mangiata cruda"
E anche così non si risolverebbero i problemi, dato che la carne anche da cruda contiene grassi saturi e ferro-eme, i primi che hanno azione infiammante e il secondo con potente azione ossidante, entrambi fattori che favoriscono l'insorgenza di patologie e anche tumori. Ma cosa vuoi farci, mangiamo carne da millenni, ci piace e ci soddisfa, per cui non è vero che non è un cibo adatto a noi e che fa male...
Esatto
Scusate ma questa menzogna è davvero pericolosa, qui non stiamo parlando di abuso ma di uso: già le misure standard di consumo di carne nei paesi industrializzati creano rischio.
Vorrei rammentare che:
1) L'OMS ha concluso che ogni porzione di 50 grammi di carne rossa / carne lavorata mangiata ogni giorno aumenta il rischio di cancro colorettale del 18%.
2) Il rapporto Fleischatlas 2013 che ci dice che in un paese industrializzato la media di consumo di carne è 80kg all'anno, cioè circa 250 grammi al giorno.
Questi dati non li cambi con una tua opinione, nè con una frase fatta.
Al limite ti puoi chiedere quanta della carne mangiata in un anno è carne rossa / carne lavorata, ma anche lì se facciamo una stima, dicendo "circa la metà", stiamo ammettendo di mangiarne 2,5 volte la quantità che ci da un rischio aggiuntivo del 18%, cioè che a mangiare carne rossa/lavorata ci assumiamo tranquillamente il 45% di chance in più di sviluppare il cancro colorettale rispetto a non mangiarle.
Non ti scuso per niente.
Non ti permettere più di dire cretinate del genere (in grassetto, poi, giusto per sottolinearla di più...).
Le cose stanno come ho detto: l'abuso di carne (rossa) può essere dannoso, non l'uso.
Informarsi, prego.
Leggi che cosa dicono le FAQ redatte nientemeno che dalla IARC:
"E' noto che mangiare carne porta benefici alla salute".
(www.iarc.fr/.../Monographs-Q&A_Vol114.pdf)
L'abuso di qualsiasi cosa è da sconsigliare, ma non ci voleva l'OMS per scoprirlo.
Cerca di essere educato e mantieni la calma.
Io ti ho fatto notare che mettere fuori legge l'allevamento sarebbe folle, perché nascerebbe subito un mercato nero gestito dalle mafie.
Tu hai ribattuto che tanto il consumatore corre rischi anche adesso, nonostante i controlli sanitari sugli animali, sui prodotti ecc.
(Il problema è che le dici seriamente, queste genialate! )
Ma ti sbagli anche su questo: un proibizionismo in materia di carne avrebbe conseguenze catastrofiche, quanto ovvie, di tutti i tipi.
Senti chi parla!...
Lo vedi che non riesci nemmeno ad accettare che gli altri abbiano idee diverse dalle tue?...
Tu sei davvero convinto di possedere la Verità (almeno in campo alimentare).
Non sei in grado di tollerare nessuna idea che possa mettere in dubbio i dogmi della tua Fede.
Ma le questioni che abbiamo dibattuto sono estremamente complesse.
Non le puoi esaurire con tre link e qualche slogan vegano...
La scienza, di cui parli, non può avere né dogmi né verità definitive e indubitabili.
L'ideologia vegana, al contrario, vive di presunte certezze.
E tu l'hai dimostrato, con i tuoi interventi.
E allora come spieghi il fatto che anche un normale uso (e non abuso) fa correre più rischi per la salute rispetto al totale non-uso?
"L'abuso di qualsiasi cosa è da sconsigliare."
Banalità detta a quale scopo? Forse nel tentativo di equiparare la carne con i vegetali, di metterli sullo stesso piano?
"E' noto che mangiare carne porta benefici alla salute"
Quali sarebbero? E perchè non lo spiega nel dettaglio?
E poi, poco sotto:
"Q. How much meat is it safe to eat?
A.
The risk increases with the amount of meat consumed, but
the data available for evaluation
did not permit a conclusion about whether a safe level exists."
Il rischio aumenta all'ammontare di carne consumata, e non si è riusciti a stabilire se esista un livello di sicurezza"
Esattamente ciò che dicevo io, ossia che all'aumentare del consumo di carne (e di prodotti animali in genere) aumentano i rischi e viceversa. Ma siccome lo dicevo io erano solo "mie opinioni personali e nient'altro", adesso che hai letto che lo dice anche lo IARC sostieni ancora che siano solo mie opinioni personali, sì?
Ma accontentiamoti e consideriamo l'ipotesi di un eventuale proibizionismo in tal senso: siccome saresti al corrente che in tal caso comprare e consumare carne di contrabbando, per i motivi che tu stesso hai citato, sarebbe ancora più rischioso allora scegliere di mangiarla sarebbe ancora più stupido! Invece di considerare l'opzione più sensata, logica e intelligente (ossia evitare la carne in toto) tu la compreresti di contrabbando cosciente dei rischi che corri e soprattutto sapendo che non è un alimento necessario (anzi) per la tua salute? E tutti quelli che mangiano carne sarebbero così stupidi da comprare e mangiare carne di contrabbando pur sapendo dei rischi? Io non credo proprio.
E questa dove l'hai letta?...
L'OMS non ha detto nulla di simile.
Poi sono io quello che non vuole accettare la realtà perché non si accorda con le sue idee, vero?...
Leggi qui:
"I vegetariani hanno una salute peggiore e una più bassa qualità di vita, secondo gli studiosi."
(independent.co.uk/.../...)
Chi non mangia carne si ammala di più (anche se ha uno stile di vita sano).
Questa la conclusione di una ricerca dell'Austrian Health Interview Survey.
Qui la tabella ingrandita: 1.bp.blogspot.com/.../...
Non sei in grado di accettare nessuna idea che possa mettere in dubbio i dogmi della tua Fede"
E daje... ci tieni proprio a travisare per far dire all'interlocutore cose mai dette, eh? Credi di essere furbo e di prendere per il culo le persone, ma ti sbagli. Ti ho detto e ripetuto che non è che sono io a credere che le cose stiano così per una mia ideologia, sono i fatti, i dati, gli studi scientifici che lo dicono.
"Non sei in grado di accettare nessuna idea che possa mettere in dubbio i dogmi della tua Fede."
Eh no, questo casomai è quello che fai tu, di fronte a dati e fatti. E non opinioni. Non proiettare su di me i tuoi comportamenti.
"La scienza, di cui parli, non può avere né dogmi né verità definitive e indubitabili."
Ah beh se la mettiamo così allora niente è vero e niente è falso, allora cosa stiamo qui a discutere? Direi invece che una frase così torna molto comoda quando non si hanno argomenti.
"L'ideologia vegana, al contrario, vive di presunte certezze.
E tu l'hai dimostrato, con i tuoi interventi."
L'ideologia vegana vive di certezze, sì, appurate dalla scienza e non presunte, la più importante delle quali è che mangiare animali e loro prodotti non è necessario (anzi è deleterio). Per cui chi vuole evitare di farlo (che sia per motivi etici, ambientali o di salute) può farlo tranquillamente. Sempre che lo voglia fare. Nel caso contrario, camperà ogni tipo di scuse e giustificazioni fino eventualmente a ingaggiare battaglie coi vegani, tutto per un sapore in bocca.
Detto da te, che dal primo commento hai ostentato strafottenza e nervosismo, pare una barzelletta. Certo che hai una faccia tosta come poche.
Le matte risate...
Più scrivi e più confermi tutto quello che ho detto finora sulla religione vegana.
Anzi, sai una cosa?
Forse avevo un'opinione un po' meno negativa, del veganesimo, prima di leggere i tuoi sproloqui presuntosetti.
Forse ti sei perso il mio ultimo commento (a proposito di scienza...).
Lo so che è tardi per intervenire, ma questo ti valga come avviso per la prossima volta.
"1) L'OMS ha concluso che ogni porzione di 50 grammi di carne rossa / carne lavorata mangiata ogni giorno aumenta il rischio di cancro colorettale del 18%."
forse sarebbe meglio, anche se molto più lungo da leggere, specificare bene il senso del risultato di quella ricerca, come da citazione del sito airc:
"Un'analisi condotta nel 2011 dal World Cancer Research Fund ha stimato che un consumo elevato di carni rosse lavorate aumenta del 17% il rischio individuale di ammalarsi di cancro del colon. Si tratta però del cosiddetto rischio relativo, che va cioè rapportato al rischio reale (rischio assoluto) del singolo individuo. Facciamo un esempio: se una persona non ha familiarità per il cancro del colon e per il cancro in generale, ha abitudini di vita salutari (non fuma, fa esercizio fisico) ma è consumatrice frequente di salumi, accrescerà il suo rischio di ammalarsi del 17%, ma il suo rischio resterà comunque molto basso per tutte le ragioni esposte. Il 17% di un numero piccolo è un numero ancora più piccolo, e quindi in termini assoluti quella persona non avrà modificato di molto il proprio rischio di ammalarsi di cancro al colon.
Viceversa una persona che ha una malattia infiammatoria dell'intestino o una elevata familiarità per cancro del colon (due condizioni che accrescono di molto il rischio individuale), mangiando insaccati senza limiti accrescerà il proprio rischio del 17%, ma in termini assoluti quella percentuale è più grande di quella della persona che non è, di partenza, ad alto rischio.
Le indicazioni dello IARC vanno quindi considerate in chiave di salute pubblica (cioè su tutta la popolazione) più che dal punto di vista del singolo. Per tradurle in indicazioni individuali, è bene valutare insieme a un medico il proprio rischio di ammalarsi che dipende anche da altri fattori, come appunto la familiarità e l'insieme degli stili di vita. Può darsi che per qualcuno sia opportuno ridurre o eliminare del tutto la carne rossa mentre per la maggior parte delle persone basta consumarne con moderazione.
Non dimentichiamo ciò che gli epidemiologi dello IARC hanno detto chiaramente nel presentare i risultati della loro analisi: mai, nella storia dell'umanità, si è consumata così tanta carne e in modo così diffuso. Ciò significa che ci sono margini per una ragionevole riduzione, senza arrivare necessariamente a scelte drastiche."
L'OMS non ha detto nulla di simile."
Tutti gli studi in materia lo confermano.Qui una raccolta di studi in merito (ah, ti anticipo: la pagina è di parte ma ciò non significa che siano cose inventate dagli autori di quella pagina, sono invece tutti studi tratti da fonti ufficiali, riportate di volta in volta):
www.facebook.com/.../149652678520589
Ah, lo studio austriaco! Hahahaha! E' uno studio farsa e ridicolo, da tempo sbufalato per mari e monti e ti spiego perchè: innanzitutto non considera i vegani ma i vegetariani, che consumano prodotti animali (latte, latticini, uova), dunque non si discostano granchè da chi mangia carne. E già questo fa storcere il naso.
Inoltre le persone chiamate "vegetariane" nello studio erano persone che già soffrivano dei disturbi riscontrati e che in seguito erano diventate vegetariane (anzi molti di loro nemmeno erano vegetariani ma mangiavano pesce, ma sono stati messi ugualmente tra i vegetariani), dunque già soffrivano di quei disturbi e non erano dovuti al fatto di essere vegetariani.
Come se ciò non bastasse, il campione considerato era statisticamente irrilevante.
Impara a verificare prima le informazioni e leggi qua, invece di credere alle boiate che i siti anti-vegani vanno diffondendo e da cui evidentemente prendi spunto per le tue bizzarrie:
eticamente.net/.../...
"Le matte risate..."
Più scrivi e più confermi tutto quello che ho affermato finora sulla religione vegana."
Ridi ridi, dopotutto stai ridendo di ciò che conferma la scienza, se non l'avessi capito. Vai, ridi ridi che ti fa bene!
"Più scrivi e più confermi tutto quello che ho affermato finora sulla religione vegana."
Sei tu che più scrivi e più dimostri di non avere argomenti e di continuare a fare lo gnorri e quello che cerca di mettere in bocca agli altri cose mai dette, nel tentativo di incasinare la discussione.
"Forse avevo un'opinione un po' meno negativa, del veganesimo, prima di leggere i tuoi sproloqui presuntosetti."
Sì, prima che qualcuno ti venisse a togliere il prosciutto dagli occhi, vorrai dire, perchè i miei non sono sproloqui presuntuosetti ma mi limito a riportare ciò che la letteratura medica afferma in proposito. Se questo ti disturba perchè dà ragione ai vegani e a te la cosa non va giù perchè i vegani ti stanno sul cazzo, è solo ed esclusivamente un tuo problema personale. Se non riesci a risolverlo fatti tuoi, ma non è certo venendo a scrivere quattro cagate e un paio di anatemi contro i vegani all'interno di discussione serie che ti aiuterà..
Dai, adesso citami anche lo studio che Federcarni aveva fatto stampare sulle sue borse della spesa, secondo cui la carne rossa fa benone (studio finanziato da un ente statunitense i cui obiettivi sono quelli di diffondere il consumo di carne sia nel paese sia all'estero)... tanto ormai...
In ogni caso, l'argomento dell'articolo è stato ampiamente esaurito.
La discussione è chiusa.
Allora discorso chiuso, per me è ok.
Allora puoi:
- Non tirare lo scarico del water per 6 mesi
oppure
- Evitare di fare la doccia per 3 mesi
oppure
- Non mangiare un hamburger oggi
Meat eaters are destroying the planet, says report
'The world is consuming more animal protein than it needs and this is having a devastating effect on wildlife,' says WWF
link: independent.co.uk/.../...
siamo sostanzialmente fatti di proteine.
Tutto il nostro meccanismo vitale sopravvive grazie alle proteine, e ad un paio di vitamine.
Per assume le proteine di due uova(l'alimento più proteico in assoluto) bisogna mangiare chili di fagioli o pasta o pane.(le verdure e la frutta tranne qualche raro caso non ne contengono).
Non solo; di quelle poche che ne contengono, l'organismo ne assimila solo una minima parte, mentre sempre per esempio nelle uova, la quasi totalità.
I vegani di lungo corso iniziano ad avere i primi problemi, e molti so che assumono integratori di proteine.(che chissà da dove vengono prese...)
L'idea di procurare tutto questa quantità di proteine per sette miliardi di persone, attraverso delle coltivazioni di soia o di grano, mi sembra molto più invasiva e inquinante degli allevamenti.
Non siamo ruminanti mettetevelo in testa.
Qui con quattro galline e un maiale mi procuro le proteine per due per tutto l'anno.
Quando faccio l'orto inizia il dilemma acqua.
Avete idea di quanta acqua occorre per tenere in vita un orto nei mesi estivi?
Mi sa di no.....
Poi diecimila anni fa qualcuno ha inventato l'agricoltura e ci siamo dati ai carboidrati e di conseguenza agli zuccheri.
Che sono la vera spina nel fianco della nostra alimentazione.
Anche se per ovvi motivi (l'indotto del carboidrato è mille volte maggiore di quello delle carni) nessuno lo dice.
È quanto emerge da uno studio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha analizzato i dati su Pm 2,5 e Pm10. Il riscaldamento è responsabile del 38% del particolato, mentre gli allevamenti lo sono del 15,1%. Tra le soluzioni più efficaci, secondo Ispra, c’è la riduzione del numero di animali negli allevamenti intensivi
ilfattoquotidiano.it/.../...
Il quadro è preoccupante: il 35% della superficie terrestre, dove vive il 55% della popolazione mondiale, potrebbe essere investita per almeno venti giorni all’anno da terribili ondate di calore; il 30% della superficie terrestre potrebbe essere destinata a diventare arida; le zone del Mediterraneo, dell’Asia occidentale, del Medio Oriente, del sud-ovest degli Usa e dell’entroterra australiano potrebbero diventare inabitabili; la scarsità di acqua finirebbe per affliggere due miliardi di persone e l’agricoltura mondiale imploderebbe.
Tutto questo potrebbe portare ad almeno un miliardo di “profughi climatici”. Gli scienziati ipotizzano che guerre e carestie potrebbero portare alla fine dell’umanità. I climatologi hanno infatti calcolato che, entro il 2050, dovrebbe verificarsi un fatale innalzamento della temperatura globale che andrà oltre i 3 gradi centigradi.
Nel rapporto Breakthrough National Center for Climate Restoration si afferma, per esempio, che città densamente popolate quali Mumbai, Giacarta, Hong Kong, Canton, Shanghai, Bangkok e Manila sarebbero abbandonate per l’aumento del livello del mare e per le difficili condizioni climatiche che si andrebbero a creare.
L’ipotesi degli scienziati è che esistano rischi di riscaldamento globale non presi correttamente in considerazione dagli Accordi di Parigi. Gli Accordi, infatti, hanno previsto un aumento di 3 gradi entro il 2100, senza tenere in conto il processo di “long term carbon feedback” per cui la Terra tende ad amplificare i cambiamenti climatici in negativo, accelerando i tempi del riscaldamento globale.
huffp.st/lLGmNML