David Puente deve passarsela veramente male in questo periodo. A quanto pare infatti la sua ultima trovata per raggranellare un pò di soldi è quella di mandare delle corpose “richieste di risarcimento” a tutti quelli che lo offendono in rete. (Se dovessi fare io una cosa del genere diventerei milionario in tre giorni).
Sono in possesso di svariate lettere, mandatemi da diverse persone, nelle quali l’avvocato di Puente chiede espressamente di rimuovere i contenuti offensivi, di porgere le “scuse immediate al mio assistito”, e di “prendere contatto con lo scrivente … onde pervenire alla risoluzione stragiudiziale della controversia … mediante la corresponsione da parte sua di un giusto risarcimento a ristoro di tutti i danni cagionati”. (Non posso mostrare i documenti, ma almeno in un caso la cifra richiesta supera i 5.000 euro per Puente, più le spese per l’avvocato). Se non pagherete, conclude l’avvocato, “si darà corso nelle competenti sedi … con aggravio di costi … anche e soprattutto in ragione delle inequivocabili prove documentali a mie mani.”
Calcolate che le “gravi offese alla reputazione” di Puente sono dei post che vanno da “bravo idiota” a “pagliaccio” a “andasse affanculo Puente e Mentana”. Roba gravissima, ripeto, che in rete non si era mai vista prima.
Deduco quindi che il povero Puente sia messo veramente male, dal punto di vista economico, per ritrovarsi costretto a minacciare di trascinare in tribunale chi gli ha dato del pagliaccio o dell’idiota. Per questo propongo di fare una colletta a suo favore, sperando di raggranellare una cifra sufficiente da evitargli di rendersi ancora più ridicolo di quanto abbia fatto fino ad oggi.
Scrivetegli, sulle sue pagine social, e chiedetegli dove potete mandargli i soldi. Sono certo che apprezzerà l’iniziativa.
Per concludere, faccio notare che uno degli insulti contro Puente (“bravo idiota”), è comparso come risposta ad un post dello stesso Puente intitolato “Il video di Mazzucco è una cagata pazzesca”. Ovviamente, anche questa è una offesa nei miei confronti (vigliaccamente mascherata da citazione filmica), che lede profondamente la mia reputazione di regista professionista. Chissà se l’avvocato di Puente sa suggerirmi qualche suo collega che voglia aiutarmi a fare causa a Puente per il suo insulto diffamatorio?
Massimo Mazzucco
Sei sospeso da questa discussione
M.M.
Sognare non costa nulla
Sei e sei sempre stato un esempio per tutti noi.
La tua indipendenza unita al rifiuto di prostrarsi ai poteri forti sono fonte d'ispirazione per noi tutti che, nonostante rimaniamo ammaliati dalle tue lotte per la verità in barba alla narrazione ufficiale, siamo certi che nei piani alti ci sia solo gente che vuole il nostro benessere e la nostra felicità!!
Ti prego continua così e regala al mondo, assieme al tuo amico Attivissimo, quelle perle di saggezza che hanno aperto gli occhi a noi sprovveduti.
Nel nome di Piero Angela
Amen
io fossi in te non starei tranquillo.
Il passato ci insegna che certi gruppi di influenza utilizzano la persecuzione giudiziaria come arma.
Sanno di avere torto e che perderanno la causa, ma qualcuno abbastanza in alto nella "catena alimentare" li finanzia a oltranza (un Soros della situazione) sapendo che anche tu dovrai spendere in avvocati e alla fine sarai rovinato, oltre a farti perdere un sacco di tempo che ti impedirà di lavorare.
Non conosco i meandri della legge, ma credo che rispondere punto su punto sia esattamente quello che vogliono.
Credo che si debba contrattaccare, accorpare i processi, mostrare che il tutto è una specie di stalking.
Il personaggio che ha preso l'iniziativa non è mai stato mosso da amor di verità ed è sempre stato subordinato ad altri personaggi e centri di maggior levatura.
E' uno Zelensky dell'informazione, il classico prestanome incaricato di fare una guerra per procura.
meno male che c'è gente che ti fa vedere quanto sopra in maniera decisamente più rosea!
Occhio all'effetto Marcianò
A proposito, si hanno novità da Rossi o dall'avv. Fusillo in merito a quella grana?
Massimo, sarebbe importante conoscere dall' avv. Fusillo, se effettivamente vi siano i crismi per poter essere denunciati e/o condannati a risarcire, o se sia solo un modo per mettere paura ai rivali.
Dante Bertello.
Mi dispiace tanto.....
Fa tanta pena....
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra
D.Risi
Mandalo in pensione anticipata a Mazzucco, così senza di lui finiranno tutti i complotti e noi potremo finalmente vivere felici e contenti!
Che simpatico il Puente, se non ci fosse quasi quasi bisognerebbe inventarlo... Si scherza ovviamente. :D
Domanda.
Ma perché se ad un esperto gli dico pubblicamente che è un incompetente è diffamazione, ma se chiamo simpatico uno che non fa ridere non è altrettanto diffamazione?
Probabilmente Rossi non era un assistito "statico", forse era troppo propenso a "viverla social" (sono mere ricostruzioni mie), il Fuse "lo scaricò" dopo poco.
fine (semi)fuori tema.
Cosa che il linea di principio potrebbe forse avere anche logica (soprattutto quando era stata pensata, che forse un po' di senso morale e dell'onore esisteva), ma che - lasciata alla gestione dell'etica del singolo...
Quando eravamo più in dittatura di oggi (cioè ieri l'altro) bastò un "m€rd€!" su FB, in commento a un video che ritraeva FdO, per ricevere querela.
E addirittura anche chi aveva messo "piace" al m€rd era stato denunciato. Un fume di carte bollate.
Per la cronaca, quelli stavano portando via una che non voleva mettere la mascherina (e neanche dette documenti, sbagliando lei!). Mi pare in centro a Firenze, dovette lasciare il cane a qualcuno..
Ecco, avete capito perchè Max ci fracassa il menga e rimette in carreggiata quando capita che oriniamo fuori dal vaso, con i termini, qui!
Cosa scrive lo sappiamo, non scriverà mai frasi del tipo " il covid non esiste", quindi?
Piuttosto perculatelo con la frase di BFG 12
Forse sarebbe il caso di "vedere" e portare avanti la questione per tutti i gradi di giudizio possibii.
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Esclusione della prova liberatoria
Da Wikipedia
L'esclusione della prova liberatoria è un istituto giuridico previsto dall'ordinamento penale italiano e regolamentato dall'art. 596 del codice penale.[1] Esso prevede che l'accusato dei delitti di ingiuria e diffamazione non è ammesso a provare, a sua discolpa, la verità o la notorietà del fatto attribuito alla persona offesa.
L'art. 596, comma terzo, prevede un'eccezione: quando l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la prova della verità del fatto medesimo è sempre ammessa nel procedimento penale. A norma del quarto comma, se la verità del fatto è provata o se il fatto ha successivamente determinato la condanna della persona a cui è stato attribuito, l'autore dell'imputazione non è punibile, salvo che i modi usati non integrino di per sé stessi il reato di diffamazione. Si fa riferimento a tale eccezione con la locuzione latina exceptio veritatis.
Eccezioni
Quando l'offesa consiste nella attribuzione di un fatto determinato, la prova della verità del fatto medesimo è però sempre ammessa nel procedimento penale in uno fra i seguenti casi:
se la persona offesa è un pubblico ufficiale e il fatto a esso attribuito si riferisce all'esercizio delle sue funzioni;
se per il fatto attribuito alla persona offesa è tuttora aperto o si inizia contro di essa un procedimento penale;
se il querelante domanda formalmente che il giudizio si estenda ad accertare la verità o la falsità del fatto ad esso attribuito.
Se la verità del fatto è provata, o se per esso la persona a cui il fatto è attribuito è per esso condannata dopo l'attribuzione del fatto medesimo, l'autore della imputazione non è punibile, salvo che i modi usati non rendano per sé stessi applicabili le disposizioni dell'articolo 594, comma primo, ovvero dell'articolo 595 comma primo.
Con una formula che riprende tradizioni del codice cavalleresco al tempo dei duelli, il secondo comma ammette tuttavia che «quando l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la persona offesa e l'offensore possono, d'accordo, prima che sia pronunciata sentenza irrevocabile, deferire ad un giurì d'onore il giudizio sulla verità del fatto medesimo».
La Corte Costituzionale, in data 5 luglio 1973, ha confermato la legittimità di tale normativa.[2]
Per quello che riguarda il web, la Cassazione è però in questo momento orientata a letture meno restrittive della norma,[3] ammettendo la facoltà di dimostrare anche quei fatti che rispettano i criteri richiesti dalla legge sulla stampa, ossia
rilevanza sociale e interesse pubblico alla divulgazione.
rispondenza dell'informazione alla verità obiettiva (nei limiti in cui ciò sia accertabile);
correttezza espressiva (continenza verbale tollerabile in conformità con i correnti livelli di “decenza espressiva”);
pertinenza, ossia stretta attinenza a questioni di notorietà attuale (fatti di cronaca che hanno subito un determinato riscontro mediatico).
azz'....gli ho dato dell'infamone mangiacristiani....mo' so xxazzi miei allora...
#38 Eco3
Qui il Codice Penale non centra nulla.
Il problema non è la diffamazione (art 595 C.P.) perché ci sono solo 90 giorni per presentare querela e i termini sono scaduti (almeno nell' esempio visto).
Qui siamo nell’ambito molto più scivoloso e pericoloso (dal punto di vista economico) del Codice Civile.
Il problema è il risarcimento dei “danni ingiusti” che non necessariamente derivano da un reato; è l’art 2043 C.C:
“Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”
Il “danno ingiusto”, in questo caso, credo faccia riferimento all’onorabilità, rispettabilità e reputazione ovvero siamo nell’ampio campo dei “diritti inviolabili” della persona (art 2 Cost.).
Ti ringrazio per il chiarimento.
Potrebbe essere comunque importante, penso anche in ambito civile, citare sentenze che ammettono la facoltà di dimostrare la verità di quanto affermato nel caso riguardi fatti
Specie il punto 3.
Ma non essendo un avvocato, mi taccio.
Ma se ricevi solo una marea di offese,.vorra pur dire qualcosa,ho pensi di essere Gesu Cristo sceso in terra ma incompreso da tutti
La maggior parte di noi, sta prendendo calci nel culo da anni dalla gente per cui tu lavori ma fai attenzione,quando non gli servi piu,prenderanno a calci nel culo anche te, e il loro stile
Non credo che il problema sia la terminologia che non mi sembra neppure particolarmente scurrile.
Il problema è che c'è un riferimento diretto alla PERSONA e alle sue qualità intellettuali che vanno a colpire la sua dignità e la sua reputazione.
Nota bene la differenza fra il ns amico e quanto scritto da Puente: "Il Video di MM è una cagata..." cioè lui ha esercitato un diritto di critica, sempre legittimo, pur se espresso in modo indegno del vivere civile (ma, non a caso, cita Fantozzi). NON ha scritto MM è uno str... o simile
Il ns amico invece ha scritto "Bravo idiota" riferendosi alla persona Puente e non a quanto aveva scritto; se avesse detto " Hai scritto un'idiozia perché...." FORSE sarebbe stato legittimo diritto di critica perché si sarebbe riferito SOLO al contenuto del post e non alla persona.
Comunque, seconde me (che non sono un avvocato), una possibile difesa sta nella provocazione di Puente ovvero nell'art 599 C.P che esclude i reati di ingiuria e diffamazione in caso di provocazione per "fatto ingiusto".
Ora che l'ingiuria non è più un reato penale, la stessa esimente dovrebbe valere anche in sede civile di risarcimento danni.
Il "fatto ingiusto" dovrebbe configurarsi anche in comportamenti che "non trovano giustificazione ...........nelle regole comunemente accettate della civile convivenza" (Cass Pen 13570/2008 - Cass Pen 635/1969) ovvero Puente che definisce " cagata pazzesca...." il video di MM non rientra, secondo me, nelle regole di una civile convivenza e Puente non è certo un comico a livello di Villaggio...
Bisogna solo collegare la " provocazione" a MM con la reazione del ns amico che non è MM ma spero sia un parente o almeno un amico.......e spero che, in tal caso, il principio della provocazione esimente regga (ma questo è troppo per le mie competenze)
PS. Tieni conto che, sotto i 5.000€, si va dal Giudice di Pace che è un avvocato, lavoratore autonomo che fa questo lavoro 2 giorni a settimana, con contratto di 4 anni e che, se non sbaglio, è pagato con un fisso molto basso e poi in base al numero di sentenze e si occupa di tutto e di più, per cui non ci sono grandi possibilità di “spaccare il capello in quattro”.........
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(Per rimanere in tema )
Sotto AM e altri tuoi video ci sono centinaia di insulti.. io fossi in te la contatterei per qualche dritta.. te ce fai la pensione per te e per le generazioni successive
A questo punto, perche' non ci mettiamo noi a dare i voti ai siti di fact checking...
Svelato chi e' il droghiere che ha mandato il garzone di bottega (puente) ad incassare i sospesi.
Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo iniziato a perdere la guerra
D.Risi
Sicuro sulla Balanzoni? Seguo il suo canale telegram e non ne accenna.
Lo aveva scritto su twitter..