Partendo dalla recente denuncia di Roger Waters contro gli "Elmetti Bianchi", Red Ronnie compie un interessante excursus sul modo in cui il potere ha gestito la forza devastante degli artisti del rock negli ultimi 50 anni, e in particolar modo come è stata operata la lenta sostituzione fra artisti politicamente impegnati e semplici cantanti di facciata, che non rappresentano più alcun pericolo per lo status quo.
Fonte Byoblu
Direi che dal 1978 fino agli anni 90' c'è stato un picco notevole..gli stessi King Crimson o Pink Floyd..erano diventati decisamente più orecchiabili...e quanta scelta, immensa...
Oggi è decaduto perché non c'è il terreno alla genialità...ell'eventuale suo corrispondente...guarda che schifo, commento con una tastiera dell'ottocento...piuttosto che chiacchierare in piazza, vicino all'acqua, sopra un promontorio con una strana sigaretta...
..vah che schifo internet.!
..quello che forse ha ucciso la musica e i fumetti osé...naturalmente ben altro!
Per rilanciare la musica si va tra le persone...
PS...fossi "famoso" desidererei non certo apparire su un volgare foglio elettronico come Wikipedia, ma almeno citato nell'annuale WHO'S WHO.!.
.pollice verso..
Perché è successa questa cosa? Probabilmente i discografici hanno ritenuto che questo sistema di mungitura sia più conveniente rispetto al reclutamento di bravi autori e cantautori, perché magari i loro dischi venderebbero molto di più, ma
1) avrebbero costi di produzione più alti per via della ricerca degli arrangiamenti migliori (mentre oggi gli arrangiamenti dei vari brani sono molto simili)
2) alcuni cantanti aspettano molto tempo per far uscire un nuovo disco
3) cantanti del genere acquistano un potere indipendente dalla casa discografica
4) non puoi spremerli, difficilmente fanno qualcosa in più che produrre musica (pubblicità, gossip, libri)
5) e un'altra che non mi ricordo
... quindi io penso che i discografici abbiano preferito le vacche da mungere, ma non potevano permettere che questi animali si trovassero a competere contro autori bravi (non dico geniali, originali, scomodi e politicamente impegnati, dico solo bravi) altrimenti il pubblico si sposterebbe verso questi ultimi e gente come Emma Marrone non potrebbe emergere. Ma questo prescinde dall'impegno, per esempio se Laura Pausini esordisse oggi coi suoi brani degli anni '90 (non scritti da lei, ma questo non centra) sarebbe la fine di tutti o quasi gli altri cantanti famosi.
Quindi i discografici preferiscono le mucche, ma ovviamente tra le mucche non si trovano personaggi scomodi e anche se ce ne fossero non importerebbe a nessuno, perché quello che producono non ha nessun impatto, non essendo la loro musica abbastanza buona.
Gli autori anni '90 della Pausini non erano scomodi, ovviamente, erano solo bravi, ma è tra gli autori bravi che si possono trovare quelli che diventano scomodi.
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Ah, che coincidenza, proprio adesso a The Voice c'è una che sta cantando un brano politico su democrazia e stato sovrano, ma non importerà a nessuno!
Dopodichè si è arrivati al disastro in stile MTV, ninfette di vario genere e porcherie assortite, con stadi italiani riempiti da gente come Ligabue, che è una vergogna per la musica tout-court.
Di contro, a inizio mese sono andato a vedere a Trezzo un meraviglioso concerto di Angra e Geoff Tate, quest'ultimo icona vivente del metal progressive ed ex guida dei Queensryche, ed eravamo tristemente in quattro gatti e mezzo. Ma loro c'erano e noi, seppur pochi, c'eravamo (rockrebelmagazine.com/.../...)
E' quindi profondamente errato pensare che non esistano più fior di artisti, basta cercarli al di fuori dei canali mainstram, anche in questo caso.
Quanti di voi per esempio sanno che il gruppo americano degli Shadow Gallery, ha prodotto a fine anni '90 un meraviglioso e altamente qualitativo concept album, intitolato "Tyranny", con tanto di brano all'interno intitolato "New World Order" ?
Ed è solo un esempio fra mille, grazie al cielo siamo ancora lontanissimi (almeno spero) da un sistema che sia in grado di azzerare in assoluto e alla fonte la creatività e la bellezza. Di sicuro le nasconderà, le umilierà, non le promuoverà, ma finchè non verremo ridotti, come da ben noti progetti, a zombie senza nè arte nè parte, l'arte continuerà a trovare degni interpreti e avidi appassionati in grado di apprezzarla.
Certo oggi artisti che possano essere considerati veri antagonisti al potere nel senso autentico del termine ce ne sono pochi e quei pochi sono cosiddetti “di nicchia” (penso ad esempio ad Alessio Lega, cantautore anarchico molto impegnato socialmente su vari fronti) ma sono in pochi a conoscerlo.
Per il resto…sono solo canzonette….
Un assaggio zappiano tanto per rendesi conto...
www.youtube.com/watch?v=KOVJpIa_SyY
Personalmente ebbi una discussione su questo argomento con una persona che guarda l'artista come cosa a se stante e libera di fare,scrivere,cantare quello che vuole,perche' tanto sono artisti e se c'e' qualche tredicenne deficente che dopo avere ascoltato "heroin" di lou reed o "brown sugar" degli stones,vuole provare e rimane ucciso tanto meglio, uno in meno!!!!
Scaricando la colpa sul tredicenne "deficente".
Proseguendo la discussione ed in particolare sui cantautori italiani che dopo l'impegno hanno cambiato immagine deludendo il loro vecchio pubblico che li aveva seguiti ed arricchiti comprando dischi e andando ai loro concerti,questa persona li giustifico' dicendo che all'epoca avevano vent'anni e potevano essersi sbagliati,del resto edoardo bennato lo ha scritto...sono solo canzonette!
Qui non si tratta di elevarli al rango di eroi,ma che abbiano forti influenze sul loro pubblico questo e' innegabile come forti responsabilita' su quello che propongono,fanno parte anche loro della societa' ed hanno un arma in mano molto pericolosa se usata male,se ne convincano le persone che pensano che gli artisti siano un'elite' a cui e' permesso tutto,anzi a costoro voglio proporre un brano che postero' molto spesso...a buon intenditor..
IN RED WE TRUST
Raymond "red" reddington,personaggio chiave della serie tv "the blacklist".
IN RED WE TRUST
Sempre premettendo che rispetto le opinioni altrui, dire però che gli autori che ho citato “fanno schifo musicalmente” mi pare un tantino esagerato. Capisco che a molti sono indigesti perché fanno parte di quegli artisti che o li si ama o li si odia. Non c’è via di mezzo. Io personalmente ho amato ed amo ancora soprattutto Gaber e De Andrè…Guccini effettivamente mi ha deluso parecchio perché nella sua sornioneria si sta conformando un po’ troppo al sistema che un tempo aveva combattuto (quando l'ho visto a San Pietro col Papa mi sono cadute le braccia per non dire altro). Riguardo al piano musicale, devi però considerare che specialmente Gaber faceva Teatro Canzone, quindi a volte la musica faceva da sfondo ai suoi spettacoli. Erano i testi ad essere importanti. De Andrè aveva invece molto a cuore la melodia ed era attentissimo non solo alle parole ma anche alla musica che rivestiva i suoi testi, indubbiamente molto affini alla poesia. Ovviamente sono punti di vista sui quali e comunque bello confrontarsi e ogni autore fa parte un po’ della nostra storia personale. D’accordissimo sulle voci di Mina e di Antonella Ruggero (Mina aprì la strada a De Andrè cantando in TV La canzone di Marinella). Sono voci inimitabili, uniche e credo irripetibili.
Ho capito: Per te gli intellettuali sono Odifreddi e Daniele Luttazzi ( che di originale non aveva neanche il cognome.. perché per me Luttazzi sarà sempre Lelio ).
Non ho mai capito se sia la propaganda a scegliersi le vittime o se siano i somari a scegliersi la propaganda..
Qualcuno che sta discutendo sui francobolli riesce sempre ad infilarci le critiche alla Chiesa.. Critiche che mettono in risalto i propri pregiudizi..
De Andrè ( ho visto un paio di concerti negli anni 70 e 3 o 4 sue canzoni sono veramente stupende.. ) musicalmente è forse un po' sopra al livello di un Ligabue.. ma per i fan di De Andrè contano i testi delle canzoni.
Beh, la santa inquisizione non è una leggenda e parecchi liberi pensatori sono finiti arrostiti pur avendo detto cose “buone e giuste”. La vogliamo vedere questa realtà si o no?? A volte si tranciano giudizi gratuiti sugli altri (oltretutto dando gratuitamente del somaro). Ok sono uno dei tanti tantissimi somari, ignoranti che vaga per il mondo, ma non mi sembra di avere mai insultato nessuno qui su LC… comunque vedo che qualcuno non perde l’abitudine. Ho solo espresso quello che penso e non mi vergogno. Sono ateo, detesto l’istituzione chiesa e allora? Cosa dovremmo ascoltare “Bianco fiore simbolo d’amore”? Che la chiesa abbia tentato e tenti tuttora di mettere laddove è possibile dei paletti è un dato di fatto. Che la politica se ne sbatte della cultura è un’altra realtà penosa. Come diceva quell’imbecille di Tremonti? “Con la cultura non si mangia”. Pensiero stupendo da prendere ad esempio, un meraviglioso messaggio per i posteri…
PS: detesto Daniele Luttazzi e la sua ironia scurrile e imbecillesca....
Ai tempi della Santa Inquisizione la Chiesa non ha mai condannato a morte nessuno.
Non poteva condannare a morte nessuno il tribunale ecclesiastico.
Solo i tribunali civili avevano questo potere.
I tribunali ecclesiastici sono stati una necessità per limitare la follia dei tribunali civili che si non facevano problemi a condannare al rogo .. una causa per il rogo il tribunale civile la trovava sempre.. magari strumentalizzando in maniera impropria la religione..
Nei paese protestanti la caccia alle streghe ha causato almeno 50.000 morti accertati e documentati.. l'inquisizione Cattolica ( che non poteva condannare a morte ma solo dichiarare l'eresia ) ha sulle spalle la "colpa" di un centinaio di roghi.. quasi tutti in Spagna.
P.S lascia stare Wikipedia come fonte..
Un esempio: Se cercate qualcosa sulla GHISA ( siderurgia ) su Wikipedia Inglese scrivono che sono stati i cinesi a scoprirla per primi
Su Wikipedia Italia non c'è nessun accenno alla Cina..ma solo all'Europa ed Italia.
Veramente non è proprio così, comunque come mio stile rispetto le tue vedute…
cristianesimo.it/inquisizione.htm
Si, ok hai reso bene l’idea…
Comunque d'accordissimo con te soprattutto su Pasolini, un autore quanto mai attuale che andrebbe maggiormente rivalutato se non altro per i contenuti dei suoi scritti che sarebbero un toccasana per le giovani generazioni....
Sembra di assitere piuttosto ad un film già visto. La stessa vicenda è già accaduta molto tempo fa in Grecia, nei secoli che seguirono alla nascita della tragedia.
Il socratismo, come allora, ha semplicemente avuto la meglio sullo spirito dionisiaco. Di conseguenza l'artista politicamente impegnato, piuttosto che rappresentare un passo verso l'arte, è stato in realtà un momento di normalizzazione dell'arte.
Mi spiego. L'artista deve essere a-morale, altrimenti non sarebbe più un artista. L'artista politicamente impegnato ha contribuito invece al sorgere di una nuova morale, che alla fine è scaduta nell'immoralità più idiota e degradante dei nostri tempi.
L'arte ha origine dalla natura per questo non apparterrà mai all'uomo. Ha origine dalla fonte originaria della creazione: dal suono; e via via che si allontana da questa fonte primaria, prima con l'uso dei fonemi, poi con i significati, poi con l'uso dei segni grafici e dei simboli, poi con le immagini e infine con il sentimento di pudore che sorge inevitabilmente dal loro moltiplicarsi; smarrisce completamente la fonte di qualsiasi esperienza estetica/estatica.
Guarda che la Chiesa è stata fonte di ispirazione per capolavori assoluti, nel tempo riadagiati e divulgati a giovamento dei fini di padiglione... prendi per es. il contributo delle suore carmelitane con Meno male che Cristo c'é... è stato rivisitato persino in politica!
Cmq sullo scadimento generale di testi e musica ci ha speso qualche parola recentemente anche il Pennetta, è evidente che ormai siamo all'ammazzacaffé.
Paolo Mieli EBREO e storico ed uno dei direttori giornalistici più influenti in Italia è uno dei tanti studiosi che hanno obiettivamente ridimensionato alla storica realtà l'inquisizione ed i roghi della Chiesa.. CHE TI RIPETO NON AVEVA IL POTERE DI CONDANNARE MA SOLO DI DICHIARARE L'ERESIA.. per evitare che fossero i contadini del villaggio a processare il primo che passava inventandosi motivazioni di tutti i tipi.. e quella religiosa era la preferita dai contadini..
Comunque tu sei libero di restare vittima della propaganda.. Te la meriti.
Lasciamo stare Paolo Mieli per favore un voltagabbana di proporzioni galattiche, che negli anni della contestazione faceva parte di quei gruppettari denominati “Molotov e Champagne” e che hanno abiurato il loro passato in modo indegno. Capisco che si possa cambiare idea ma rinnegare del tutto ciò che è stato è pietoso (ciò vale anche per Giampiero Mughini, uno dei fondatori del Manifesto) che ora si indigna quando sente parlare di lotta di classe perché suo dire fa parte di un linguaggio obsoleto….Mah! A me sta gente che rivista la sua vita a 360 gradi non è mai piaciuta, soprattutto sti pseudorivoluzionari che ora fanno parte di quei radical chic e impartiscono lezioni di bon ton politico, storico ecc… agli altri.
Tornando a Paolo Mieli e co. Massimo Fini che non mi pare sia uno sprovveduto e secondo me è uno dei pochi intellettuali degni di questo nome presenti attualmente nel panorama italiano scrive:
Potere Operaio, Potop per gli amici, era un minuscolo gruppuscolo della sinistra extraparlamentare, il più estremista di tutti se si eccettuano le Brigate Rosse che però allora erano ancora agli inizi, formato dai figli dell'aristocrazia e dell'altissima borghesia, prevalentemente romana (oltre a Diana Perrone, figlia dell'allora proprietario del Messaggero e del Secolo XIX, c'era, fra gli altri, Paolo Mieli, attuale direttore del Corriere della Sera) e da qualche sottoproletario raccattato nelle borgate e usato come manovalanza.
Qui l’articolo completo di Massimo Fini
www.massimofini.it/2004/champagne-e-molotov
I cattolici sono da sempre reazionari per definizione, sono assolutamente privi di tolleranza e di serenità perché non si accontentano di esercitare quello che è un loro sacrosanto diritto – che è quello di credere – ma pretendono di essere i depositari di una verità che va imposta agli altri e che non può assolutamente essere messa in discussione. E comunque, per tornare a bomba sui cattivi maestri e propagande varie, forse pochi sanno che le canzoni di Fabrizio De Andrè vennero trasmesse anche dalla Radio Vaticana in tempi non sospetti…
A me piace documentare sempre quanto affermo….
La strana situazione di FABRIZIO DE ANDRE’ cantautore dei poveri: LE SUE CANZONI CENSURATE DALLA RAI-TV, PIACCIONO IN VATICANO
qui un articolo completo per chi fosse interessato
www.viadelcampo.com/bolero_5_5_68.htm
La "disco" ebbe un tracollo qualitativo negli anni 90'...cominciò con la House/Ibiza, per appiattirsi nel nonnulla.
Direi che anche il Rap ha contribuito a rendere "ripugnante" i messaggi sociali...
Non credo proprio che un testo "intelligente" spodesti il suono in sé...anche perché chi capiva le parole inglesi in una canzone, erano pochi...Che delusione Red red whine(UB40)..che parla di vino rosso..musica potente comunque...
Il reggae...fu sostituito dal pasticciato reggaeton...il dub, la musica elettronica di qualità, sparita...
C'era Vangelis, Sakamoto, Oldfield, Jarre, Kraftwerk,Tangerine Dream, Moroder, Isao Tomita.. eccetera...che senza parole erano comunque rivoluzionari...
Peonia Peonia, spesso mi sento un 90enne, altre 16enne, fai una media...l'età è importante per la consapevolezza, quando ascolto coetanei che sottolineano una bella giornata di sole...quando è zeppa di scie chimiche, velato ed accecante, e il cielo blu in cartolina...mah
Piccolo OT
Paolo mieli e' stato uno dei fondatori di potop, dall'ultimo saggio di Fasanella su Moro e sui documenti desecretati sia britannici che statunitensi, risultano insieme a lc,lotta continua non luogocomune ,infiltrati manovrati e finanziati da servizi segreti della nato e nel caso Moro anche dal patto di varsavia!
Per quanto riguarda il padre di mieli ( famoso ebreo anglofilo) e' stato uno dei fondatori dell'ansa e uno degli organizzatori del convegno all'hotel parco dei principi di Roma del 1965,convegno che pose le basi per l'inizio della strategia della tensione degli anni 70 del secolo scorso.
Quello che a me fa rodere il culo che al signor mieli paolo e' stata affidata la conduzione di un canale "sensibile" come rai storia e questa la dice tutta su come intendono l'informazione i signori del mainstream.
P.S. Dimenticavo un altro "pilastro" del canale rai storia, tal massimo bernardini, a suo dire frequentatore negli anni 70 sia di stampa alternativa sia del macondo, locale anni 70 fondato anche da quel Mauro Rostagno deluso a abbandonato nonche' venduto dai suoi ex compagni e assassinato dalla mafia "versione ufficiale",dai servizi "versione ufficiosa",(ma dov'e' la differenza?), perche' non voleva che la sua comunita'diventasse come tante altre,merce di scambio per spie e trafficanti vari.
Altro che voltagabbana!
IN RED WE TRUST
Adonis - Sì, le melodie degli altri
E qui sono pienamente d'accordo con te, perfettamente in sintonia. Non mi addentro più di tanto perché si rischia sempre di essere tacciati di antisemitismo, quindi sorvolo....
29 peonia
Grazie a te per averlo apprezzato.
Negli anni '50-'60 i giovani emersero come una categoria di consumatori diversa rispetto ai più grandi. Nella musica questo stato di cose ha significato che, fino ai primi anni '00, i giovani ascoltavano musica diversa da quella che i loro genitori ascoltavano alla loro età.
Poi si sono diffusi i cellulari con lettore mp3 e youtube. In quegli anni gli adolescenti hanno cominciato a collezionare musica di ogni epoca. Iniziavano con brani contemporanei, poi, per darsi un tono coi loro amici, inserivano brani più vecchi in numero sempre maggiore, ma questo dalla terza superiore in poi.
Per esempio, tempo fa ho accompagnato in macchina 4 ragazze quattordicenni e loro durante il tragitto hanno ascoltato diverse canzoni degli 883, risalenti a più di vent'anni fa. Una volta i quattordicenni non ascoltavano musica di vent'anni più vecchia.
Di conseguenza per un autore che si rivolge ad un certo tipo di pubblico è difficile competere con l'enorme mole di brani rivolti allo stesso tipo di pubblico prodotti in passato, a cui tutti hanno accesso oggi ancora più che ai loro tempi. E i discografici probabilmente lo sanno si comportano di conseguenza.
Fino alla diffusione di internet questo problema non c'era.
Con la scomparsa della cultura giovanile è scomparsa anche l'offerta di artisti che la rappresentino. Oggi i giovani hanno la stessa cultura dei loro genitori, non ascoltano musica diversa, non hanno tagli di capelli diversi, non indossano abiti più succinti, non hanno costumi più o meno liberi...
Esticazzi!!
Ricordo di averlo incontrato una volta ad un mercatino del vinile moltissimi anni fa, che si aggirava tra i banchini, cercando i dischi di Charlie Parker,
ma... QUELLI BELLI!!!!
Un genovese (grande esperto e appassionato di jazz) che aveva appena comprato una collezzione dagli eredi di un appassionato defunto, (40.000 dischi)
lo prendeva per il culo, e lui nemmeno si rendeva conto della cosa.
Per farla breve un povero coglione.
Detto questo, tanto per focalizzare il personaggio, non è che ci voglia tanta scienza per sapere che il mondo della musica rock, dalla seconda metà degli anni 60 in poi è stato sostanzialmente stars sistem, con praticamente un unico imperativo: fare soldi.
Se il nostro amico, lo scopre soltanto ora significa che per tutti questi anni ha dormito sonni profondi.
La cosa più divertente cmq resta il nome che si è scelto, un trombettista bianco che suonava con Charlie Parker, uno a cui lui, non assomiglia proprio per niente.
Così il più idiota fra gli imbecilli potrà essere scelto da lor signori per intrattenere le folle di coglioni urlanti.
Nel teatro abbiamo il grande fratello
anche qui il più imbecille scelto questa volta da una folla di coglioni urlanti e non da lor signori potrà essere il prescelto per la produzione di nuove fantastiche pellicole cinematografiche.
Quando la folla deve scegliere tra Cristo e Barabba , sceglie sempre Barabba
www.illuminati-news.com/articles2/00201.html
mi sembrerebbero una serie di minchiate sparate cosi', a muzzo di mulo, tanto per scrivere qualcosa "controcorrente".
Conoscendo la vita di quelli che tira in mezzo, non è difficile capirlo.
Che poi la storia del rock da un certo punto in poi ,abbia preso una piega ben precisa, in cui l'imperativo principe fosse il dio denaro non c'è dubbio.
Pensare pero' che anche questo faccia parte di un complotto soprannaturale, ha la stessa fondatezza del macchinario che provoca i terremoti.
è dal 70 dopo Cristo che stanno meditando una vendetta contro Roma. Nei confronti di Bagdad poi hanno covato la vendetta per quasi 3000 anni prima di riuscirci.
Sono quasi sicuro di aver letto questo articolo appena uscito, e avevo avuto la tua stessa impressione.
A rileggerlo oggi, con la consapevolezza guadagnata dai vari dibattiti su 11 settembre, sbarchi lunari, messagi di Bin LAden, attentati & stragi vari questa raffica di coincidenze mi lascia quantomeno sospetto...
Mica solo lui, è successo a chiunque avesse un messaggio (compresi i Nomadi con "Dio è morto").
Probabilmente continuavano a ragionare per inerzia con la mentalità preconciliare.
Dimentichi i figli dei 68ini. La loro (ehm, nostra...) crescita è stata un continuo revival degli anni 60. E infatti mi ricordo che ogni programma di Red Ronnie era sacro in casa nostra!
Pensare che stiano cercando possibili musicisti,in grado di diventare qualcuno nel panorama musicale è una sciocchezza.
Cercano il personaggio che possa funzionare in quel contesto, ben sapendo che fuori di li', durerà quanto il flash di una fotocamera.
I meccanismi in cui si muove la promozione musicale ormai sono totalmente al di fuori da qualunque spazio televisivo o radiofonico,
ma vanno cercati nei vari canali youtube, dove girano nuove proposte musicali, a volte anche molto sorprendenti.
mediterraneoantico.it/.../...
ad esempio qui Dioniso non assomiglia molto a...
E gli Hippie non assomigliavano tanto a questi
mediterraneoantico.it/.../...
commons.wikimedia.org/.../...
ps: non sapete le madonne che ho detto per postare due immagini da mediterraneoantico!
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Non ho guardato il video, ma tracciando una linea tra diversi commenti autorevoli che si vede che sanno di ciò che scrivono, credo che Ronnie, appunto, abbia detto cose giuste sin dove ha scoperto l'acqua calda e poi, invece di proseguire su quella strada, ha continuato nella miopia ... perché dire Status Quo, è troppo facile a volte, troppo.
Tirerei solo le orecchie su Moroder, ma ci vorrebbe Pike a spiegarla questa cosa. Non mi prendo io la briga.
Tornando al discorso, qualche giorno fa parlando di Jovanotti e la propaganda, avevo rivangato vecchi discorsi. I nuovi sacerdoti dell'Ordine, saranno loro: gli "artisti", la politica mano a mano scomparirà, non rimarrà neanche come teatrino, quale adesso è.
Sull'Arte il discorso è assai complesso. Ad esempio ci sono state molte ingiuste ghettizzazioni sulla musica elettronica e, allo stesso tempo, essa è comunque e rimane responsabile di alto degrado e decadenza. Non è semplice tracciare i confini.
Quello che conta è che oggi letteralmente delle troie o meglio sgualdrine, sono a modello esistenziale per le bambine e degli invertebrati sono a modello per i bambini. Questi sono i fatti. I nuovi sacerdoti poi si muovono trasversalmente attraverso diversi medium, vengono coltivati e indirizzati durante il loro stadio - prima infantile, poi adolescenziale, poi pseudo maturo, poi pseudo intellettuale, poi pseudo impegnato, poi diventa arbitro e saggista di Rito ... nel frattempo è un influencer indiretto di determinate tecnologie e di determinate morali politiche..
... per tutto il resto consiglio il video di Bill Hicks ... uno degli ultimi, mi pare fosse a Londra, quando è vestito tutto di nero, e c'è la scena del cavallo bianco all'inizio e poi alla fine se ne va attraverso il monolite ...
... lì c'è tutto quel che vi serve sapere.
Kind of blue, penso che sia il disco che ho ascoltato di più in assoluto, anche se ora, forse saranno mesi che non lo rimetto sul piatto del giradischi.
In effetti si dice che sia stato Evans a comporre blue in green anche se per come è stato concepito quel disco, a parte le iniziali tracce indicative che aveva in mente Miles, tutti hanno contribuito in egual misura a renderlo cosi' com'è, uno dei capolavori della musica di sempre.
Le storie su Miles sono innumerevoli e variegate, e fanno parte dell'aura mistica che ha finito per circondare il personaggio, che tecnicamente probabilmente non è stato il miglior trombettista mai sentito, ma che ha sempre avuto un intuito e un genio musicale fuori dal comune.
Tony Williams, che Miles prese a suonare nel suo gruppo quando era ancora un ragazzeto, gli diceva sempre, "ragazzo non ti impegni abbastanza, con quella tromba potresti fare meglio". Tanto per dire di che gente sapeva contornarsi. Non so nulla della telefonata a Evans perlomeno non ne ho mai sentito parlare,posso pero' dire che il Miles elettrico è quello che ancora ascolto, ogni tanto metto su il tributo a Jack Johnson a tutto volume, e penso che sia avanti anni luce a qualunque gruppo rock che abbia mai sentito.
Sulla questione del gusto musicale, ma anche in generale, si potrebbe davvero aprire un dibattito, vista la vastità di sfumature che l'argomento porterebbe con sè. Per restare nei confini della tua metafora, direi che la merda è tanta e non costa nulla, o molto poco, e le mosche sono milioni.
Chi però ha avuto la fortuna di assaggiare il risotto con i tartufi conosce la differenza e la merda non la mangia di sicuro.
Visto che l'ho citato, mi sento responsabile, poi Pike, non s'è fatto vivo...Branduardi Cocciante dopo i successi, hanno "nicchiato" come "collaboratori" e sperimentazione, ciò che ha fatto Moroder, tutto sommato...
Ma sottolinerei il Rap, come decadenza comunicativa...piace ad una nicchia, ma musicalmente (con qualche eccezione) il Rap, fa schifo! Fa diventare addirittura Guccini un eroe...nella tristezza di un fiasco..magari di vino..."sbronza" anche quello!
Intanto non è una decadenza comunicativa, ma è un linguaggio musicale, con i propri schemi e le proprie regole, che possono anche non piacere, ma che per quel che riguarda gli interpreti migliori non son nè facili nè tantomeno banali.
Che poi nel "calderone" del rap (o hip hop) ci siano finiti anche personaggi come fedez o jovanotti non significa che il genere di per sè sia una schifezza tot cour.
Provare ad ascoltare i tre dischi "Jazzmatazz" di Guru, oppure Black Star di Mos Def & Talib Kweli per ricredersi.
Sul Gusto musicale concordo, le sfumature sono moltissime ma ne esistono di due tipi: quelle che appartengono alla Musica (con la M maiuscola) e quelle che ne compongono gli olezzi del letame.
Discorso Evans ha a che fare con un post-concerto che Davis ha concluso nel suo camerino, buttando giù dal letto Evans e facendolo suonare il piano per mezzora sul viva-voce del telefono che avevano nel camerino dicendo "Questa è Musica!!". Il gruppo che aveva con sé era quello jazz-rock (e comunque concordo jazz-rock a quel livello non ne senti in giro - Weather Report a parte che sono stati, a mio avviso, il pinnacolo del genere - per complessità dei temi/forma/assoli collettivi che riconducono al Dixieland ma con suoni elettrici trattati come fossero strumenti acustici, nonché le orchestrazioni magistrali di Zawinul che si formò, appunto, sotto Davis e Adderley). Per la cronaca, quando vivevo in Italia a 20 anni suonavo pezzi di Davis e Zawinul con il mio quintetto e li conosco bene.
L'unicità del suo suono si sublima secondo me nei dischi con l'altro grande Evans (Gil) della sua carriera.
La sordina abbinata al "suo" fraseggio, con gli arrangiamenti ipnotici di Evans(Out of the cool uno dei più bei dischi che ho sullo scaffale) hanno
scolpito un sound unico e irripetibile.
Sui jazzisti moderni poi hai straragione, sopratutto (e paradossalmente) quelli made in usa, mentre per fortuna in Europa(ma anche altrove) gente
che propone sonorità nuove esiste.
Beh i Report del trio Pastorius Zawinul Shorter davvero tanta ma tanta roba......
Tra i cantautori che non temono di dire lo stato delle cose mi viene in mente di aggiungere Povia e Piero Pelù.
Pieranunzi è davvero di un altro pianeta.
E in effetti gli accostameti a Evans non sono per nulla esagerati.
Mi stavo ascoltando poco fa il disco con Lee Konitz e Ada Montellanico.
Ha quella grazia che solo i grandi riescono ad avere.
Molto ma molto più bravo del tanto osannato Bollani........
p.s. Ma tu cosa suoni?
Di Bollani non rimarrà nulla. È un talento sprecato - peccato perché avrebbe i numeri ma fa troppo il giullare.
Io suono il pianoforte, ho studiato assieme ad Antonio Sanchez (da allora non riesco a suonare più con nessun batterista!! è come quando ti trombi la donna più bella del mondo, poi che fai?). Con Antonio abbiamo pure suonato in America i 'Three Quartets' di Chick Corea... non ti dico che sballo!! Ho suonato diverse volte dal vivo su RaiTre (radio) col mio trio ecc. Oggi dirigo le orchestre più grosse del mondo. PS anche con Chick si era parlato di fare il suo concerto per pianoforte e orchestra con la LSO qui a Londra (ai Proms), poi però lui è sempre preso!! PPS Non voglio fare lo snob ma quando sento 'cantautori' 'canzonette' 'Sanremo' ecc... ho perdite di liquido intestinale...
Apperò!! Complimenti.
No io sono un semplice appassionato, che ha preso lezioni di solfeggio e per un po' di anni ha suonato a livelli molto dilettanteschi la chitarra.