Dall'ANSA alla BBC, da Le Monde al New York Times, la notizia è su tutte le più importanti testate del mondo: "Scoperte le onde gravitazionali."
Ma c'è qualcosa che infastidisce nel leggere tutti questi articoli, tutti scritti in lingue diverse ma tutti sostanzialmente uguali fra loro: ed è quel sottinteso senso di "familiarità" che i giornalisti fingono di avere con la materia in questione, e che irrita profondamente il lettore.
Sembra quasi di sentire le "lezioncine" di Piero Angela, quando ti spiegano con tono paternalistico che "le onde gravitazionali sono le increspature dello spazio-tempo generate da eventi cosmici violenti, proprio come le onde prodotte quando si lancia un sasso in uno stagno."
Ma cosa vuol dire "increspature dello spazio-tempo"? Già io fatico ad immaginare uno spazio tridimensionale ma infinito, e fatico ancor di più ad immaginare un tempo del quale non mi è dato conoscere l'inizio, ma lo "spazio-tempo" esattamente che cos'è? E una increspatura nello spazio tempo, a sua volta, cosa dovrebbe essere?
Perchè finchè mi fanno vedere il disegnino con il reticolato che si deforma sotto il peso della sfera va anche bene, ma immaginarsi la stessa cosa nel mondo reale è tutt'altra faccenda.
Eppure loro ti parlano di "increspature" nello spazio-tempo come se stessero dicendo che il tuo tovagliolo è un po' stropicciato.
"Lo spazio è curvo" ti dice lo scienziato. "Certo, come no - gli rispondi tu - E mia sorella è un transatlantico".
E poi ci sono i buchi neri, altro noumeno con il quale i giornalisti di mezzo mondo sembrano avere una grande familiarità: "E' stata la collisione tra due buchi neri avvenuta un miliardo di anni fa a provocare il primo segnale delle onde gravitazionali mai scoperto" ti raccontano i giornalisti, come se si trattasse di un frontale fra due TIR in tangenziale. Ma che cos'è, esattamente, un buco nero? Certo, se dovessi chiederlo a Piero Angela, lui mi spiegherebbe che un buco nero è un punto dell'universo dove la gravità è talmente forte che nemmeno la luce riesce ad uscirne. Ma queste sono soltanto belle parole: chi riesce ad immaginarselo davvero, un luogo dal quale la luce non riesce ad uscire, non perchè ci siano delle pareti intorno, ma perchè la gravità la trattiene? E da dove viene questa gravità? E dove va a finire tutta la materia che cade nel buco nero? Che cosa succede a tutto quello che resta imprigionato lì dentro?
Perchè nessuno si preoccupa dell'aspetto misterioso e inafferrabile (e per questo meraviglioso) dell'universo, e fanno tutti finta di aver a che fare con un problema semplicissmo, come quello del rubinetto che versa un tot di litri d'acqua al minuto nella vasca da bagno?
In tutti questi articoli - di sapore molto più scientistico che non scientifico - manca lo stupore per la meraviglia inafferrabile del cosmo, e manca l'umiltà dell'essere umano, infinitamente piccolo di fronte a questa meraviglia.
Manca lo stupore e manca l'umiltà, mentre abbonda decisamente la saccenza. Esattamente come nelle trasmissioni di Piero Angela.
Massimo Mazzucco
Quella è la tua interpretazione del termine "intuizione", e non ho nessun problema a riguardo.
Ma se si vuole discutere su basi comuni, soprattutto quando si hanno convinzioni così distanti come sono quelle tra Manneron e me, è necessario usare gli stessi significati per certi termini. Per quello ho citato la Treccani, perché Manneron mi ha chiesto cosa intendo io per intuizione e per me quella definizione è corretta.
Infatti stavo scherzando
Evidentemente non hai espresso il problema nella sua interezza. Date le tue premesse.
Se la velocità della luce non fosse un limite, non significa che non possa essercene uno. Non ho bisogno di esperimenti per questo, semplice logica. Però può significare che la luce non è il campione del nostro universo. Magari è Goku, o parlando più seriamente potrebbe essere una manifestazione differente dell'energia che noi non riusciamo ancora a misurare e/o percepire o magari non esiste.
L'unica cosa che non è conseguenza dalla tua premessa è perchè debba esser per forza infinita. Potrebbe anche essere infinita ma non è detto.
Secondo la fisica newtoniana allo zero assoluto (-273°) non dovrebbe esserci alcun movimento atomico e nessuna energia.
Il Dr Harol Puthoff è stato forse uno dei primi a scoprire che questo non è vero, probabilmente anche altri hanno fatto questa scoperta, comunque sta di fatto che anche allo zero assoluto è possibile misurare una energia dovuta un mare onnipresente di energia quantistica.
Il valore di questa energia emessa dalle particelle è pari a “e = hv/2” dove h è la costante di Planck è v è la frequenza emessa dalla particella.
Energia piccolissima, del’ordine di circa ½ watt, ma se consideriamo il numero di particelle del vuoto si ottiene un mare di energia, questo non vuol dire che sia facile (ma non impossibile) utilizzarla.
John Wheeler e Richard Feynman hanno calcolato che una tazzina di energia di punto zero è sufficiente a portare in ebollizione gli oceani della terra, applicando l’equazione di Einstein “E=M*C2”.
Vedi anche l’effetto Casimir ….
In merito alla equazione di Einstein, se vuoi, potresti leggerti l’articolo che segue:
La duplice soluzione dell’energia e la supercausalità
www.sintropia.it/italiano/2006-it-3-03.pdf
La non località dell’informazione (o entanglement), vedi esperimento di Alain Aspect, dimostra che l’informazione viaggia a velocità di gran lunga superiore o che l’informazione è disponibile ovunque istantaneamente.
Questo potrebbe essere una verifica sperimentale che, come afferma Invilibile :
“La mente intuitiva è un dono sacro, e la mente razionale è un fedele servo.
Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono …” Albert Einstein
Ti ringrazio per il link di approfondimento sull’esperimento che ha fermato la luce.
(…) per bloccare e recuperare impulsi di luce senza distruggerne la coerenza quantistica, lo stato di coerenza della luce deve essere convertito in uno stato di coerenza degli atomi che costituiscono la trappola in cui viene trattenuta la luce (…)
(…) In queste condizioni, i fotoni del secondo fascio laser, rimasti intrappolati nel cristallo, determinano uno stato di eccitazione collettiva degli spin atomici – le cosiddette onde di spin - negli atomi del cristallo circostanti.
Se in seguito il fascio di controllo viene nuovamente attivato, queste onde di spin tornano a essere convertite in fotoni, che ricominciano la loro corsa. (…)
Se ho compreso bene, in pratica i fotoni vengono fermati, restano intrappolati all’interno del cristallo eccitano gli spin atomici del cristallo, come dici tu vengono convertiti in “variazione delle onde di spin degli atomi del cristallo” che si riconvertano in fotoni, mantenendo inalterata la coerenza quantica iniziale, quando il cristallo diventa trasparente ed è solo allora che i fotoni (copia) riprendono la loro corsa ….
Come sia possibile solo immaginare un esperimento del genere, per me resta qualcosa fuori dalla mia comprensione … ma questo è il bello della scienza ed io posso solo restare positivamente impressionato …
che figata, mi rispondete con tutte le cazzate che leggete in giro su internet, che di per se sarebbero anche cose serie nel loro contesto e se foste fisici veri e aveste tutto il background, invece mi arrivano spezzoni di una cosa, spezzoni di un'altra, tutto pescato così, a cazzo. ci fosse un ragionamento sensato, una contestazione sulla logica del ragionamento di einstein.... macchè .... einstein ha torto percè tal altro ha detto che se un neutrino scorreggia la luce rallenta per non sentire la puzza, ma dai...
Cazzo!! hai proprio ragione …..
Al di là della inconsistenza del ragionamento secondo il quale una cosa seria è tale se detta da un fisico e diviene una cazzata se letta in giro su internet da un agricoltore. Sorvolando ti è mai balzato in mente che più che una contestazione ad Einstein e il suo ragionamento, si contesta quello che tu ci hai capito?
Sai cosa è un postulato? E cosa è una teoria?
Il non fisico che estrapola dimenticando tutto il contesto, interpretando e salendo in cattedra sparando cazzate mi sembra un altro quà in mezzo.
Senza giri di parole, TU NON CI HAI CAPITO UN CAZZO del Ragionamento di Einstein.
Intanto per continuare la discussione ecco i postulati sul quale poi si discute.
-primo postulato (principio di relatività): tutte le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali;
-secondo postulato (invarianza della luce): la velocità della luce nel vuoto ha lo stesso valore in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalla velocità dell'osservatore o dalla velocità della sorgente di luce.
Ora prima di continuare è bene assumere una posizione comune sul termine postulato e cito:
Proposizione che, senza essere dimostrata, si assume, o si richiede all’interlocutore di assumere, come fondamento di una dimostrazione o di una teoria (in generale, di un sistema deduttivo). È termine in uso soprattutto nella matematica, mentre in fisica e nelle scienze applicate le proposizioni che hanno carattere di p. sono più comunemente ricordate con il nome di principi.
Il problema fondamentale del secondo postulato è quando introduce vuoto. Ecco l'approssimazione. E' il vuoto l'approssimazione accettabile di questa teoria. Il fatto è non sappiamo quando un sistema è completamente vuoto, ne se lo possa mai essere. Una valida riflessione la si può fare partendo dalla scoperta del Dr Harol Puthoff citata da @AL2012, dove si è scoperta energia dove si pensava non esservi, quindi tanto vuoto non è, così come possa esservi un altra forma di energia che non misuriamo. E non sappiamo affatto come questa energia possa interferire, ne quando ne dove si trova.
Pertanto Einstein come ogni altro vero scienziato (non gli scientisti) sa perfettamente che quando immagina una Teoria lo fa in un sistema che immagina "standard" ma non può essere Assoluto, altrimenti non sarebbe neanche una teoria :-D.
Più è generale, minore approssimazione contengono le premesse, maggiori saranno i casi in cui le teorie o la teoria che ne discendono saranno in grado di "prevedere" i comportamenti delle energia e della materia.
Ecco perchè è altrettanto privo di senso uscirsene intanto se oggi si produce l'energia nucleare questo dimostra che la teoria è vera. Dimostra invece che il contesto in cui viene applicata quella teoria è sufficientemente simile al postulato lasciando magari un margine d'errore tale che il risultato ottenuto è molto simile a quello atteso. O che gli elementi che potrebbero essere in errore rispetto alle condizioni di premessa in quella situazione non vi si manifestino, ma non è detto che in ogni momento e in ogni punto dell'universo ci siano sempre le stesse condizioni.
Non è "paragonabile", è proprio così perché quando si ha una intuizione si riceve una informazione.
Da dove provenga e come arrivi a noi, scientificamente, non è spiegato (e non è scientificamente spiegabile a mio avviso), ma è un fatto che una informazione si è spostata da un punto A (ignoto) ad un punto B (noi).
Eh no, se qualcosa ti crea dei problemi non è che puoi dare la colpa agli altri...
Vedi, a quella cosa dell'intuizione e dell'informazione che sembra viaggiare più veloce della luce, ci sono arrivato tutto da solo, usando la riflessione ed il ragionamento, ma anche intuizione e non "ho letto le cazzate in internet" come ti piacerebbe che fosse.
Capisco che la cosa ti mandi in crisi, perché potenzialmente smonta certi assunti sacri della scienza, ma questo non giustifica il tuo evitare di rispondere nel merito.
Vuoi dire cosa pensi della mia ultima risposta a te sull'intuizione-informazione, o ti accontenti di dire che "noi" ""copiamo le cazzate da internet"?
Poi l'appello ai "veri fisici" fa pena eh...cos'è, se un "falso fisico" ha una intuizione corretta, non va tenuto in considerazione perché non fa parte della curia?
Questo è ovvio, ma vale anche per te sai? cioè, io non mi vanterei tanto dicendo che gli altri sono scemi di internet, quando è palese che non sai cosa replicare su certi temi... e vale anche per i "fisci veri", quelli con il background che poi se ho capito bene cosa intendi, tra questi ci sarebbero anche quei fanfaroni che dicono di aver scoperto le onde gravitazionali, mentre in realtà è una balla.
Tu l'hai mai misurata al di fuori di esse?
Lui sì...
respingiamo la relatività dicendo che è solo una teoria e poi usiamo una teoria ancora più teorica per confutarla.
oppure usiamo una "teoria dell'intuizione" non ben definita per dire che la teoria della relatività è solo una teoria, robe da non credere, se non fossi insonne e non c'avessi un cazzo da fare manco vi cagherei, ma mi aiuta a dormire il pensare alle vostre cose senza fondamento, è una preparazione all'onirico.
@manofmonk
cos'è la confutazione per ragionamento patetico?
dovreste aprire un thread filosofico e discutere tra di voi. forse ne esce qualcosa dopo un poco, però fatemi la cortesia di non farmelo sapere, nè dove discutete nè le vostre conclusioni. tenetele per voi e sfruttatele voi alla faccia mia. io me ne farò una ragione e creperò di invidia un giorno sapendo che cosa siete riusciti a concludere. vi prego, fatelo.
Io non ho formulato nessuna teoria dell'intuizione, ho solo esposto dei fenomeni che tutti abbiamo vissuto, per evidenziare come il ritenere che la velocità della luce sia una costante universale sia un errore, in aggiunta a quanto già detto sulla impossibilità della verifica empirica.
Io non ho nessun bisogno di dimostrare che quella di Einstein sia una teoria, perché che lo sia é un fatto.
Questi tuoi post vuoti di argomentazioni sono una evidente difesa d'ufficio del sacro dogma e così non fai altro che confermare come ormai la scienza sia diventata una religione.
Infatti è evidente che tu credi alle teorie di Einstein senza mettere in discussione assolutamente nulla.
Per quanto mi riguarda puoi credere a quello che ti pare, ma non è accettabile che tu dica agli altri che dicono stupidaggini, perché tu non stai dicendo assolutamente nulla se non l'esprimere il tuo scandalo verso chi osa mettere in discussione il dogma in cui credi.
perchè c'è sempre il "mona" che deve dire la "sua" verità invece di capire quello che han detto persone di levatura straordinaria, ti devono appioppare le cazzate che gli passan loro per la testa e cercano di fare passare per verità straordinare delle minchiate colossali, che tu ti vergogneresti a dire anche durante una sbronza, pensando che a qualcuno interessino minimamente.
Ora è tutto chiaro, chi non ti da ragione è un cazzaro e riempie la discussione di merda, e poi hai il coraggio di dire che sono gli altri che rovinano il thread... che roba...
Guarda che chi si è messo ad insultare sei tu e gli altri fedeli scientisti eh.
Così cercando a casaccio...mi sembra coerente malgrado non sia un fisico...spesso gli "esperti" non sanno rispondere a cose di tutti giorni...tipo: cosa contengono le bolle che si formano nell'acqua a 100°?
Oppure si può superare il freddo assoluto? Esiste il caldo assoluto? Ecc... Manneron ...le basi si...ma anche l'intelligenza, l'intuito, e mica solo la didattica memoria...
books.google.ch/.../
Anteater
www.astronomia.com › ... › Astrofisica
29 mag 2007 - Ricordò di essersi trovato a bordo di un tram a Berna, e di aver visto la famosa torre ... Einstein aveva compreso la contraddizione tra la fisica newtoniana (in cui la ...
Ti prendi la briga di rispondermi Manneron...e quando stai per finire parli di maestra senza obblighi....? impersonificandoti in essa....
Mi "consigli" di lamentarmi, buttarmi per terra, piangere....? E chiaramente attaccarmi al tram...probabilmente senza biglietto...
...sembri un po' giù di nervi...o sbaglio?
Mah...che palle la GENTE suscettibile...almeno ci hai dato un occhio al "mio" link Einstein vs Tesla?....è serio abbastanza?
...io ne mi butto per terra, ne piango...a comando...puoi sempre trasformati in una cipolla...hanno un bel fiore...ricorda un fuoco d'artificio...chissà.. una lagrima scenderà!
Anteater
Fonte: www.trecimedilavaredo.eu/index.htm
L'ETERE DI EINSTEIN
Einstein con la sua relatività speciale del 1905, scrisse che dato che all’etere mancava una proprietà direttamente osservabile diventava un’aggiunta metafisica che doveva essere eliminata dalla fisica.
Pertanto Einstein eliminò il termine “etere” dai suoi lavori, anche se continuò a parlarne per rifiutarne l’idea, soprattutto con Lorentz. Fino al 1916.
Infatti da allora in poi, espose ben tre nuove concezioni di etere.
La prima fu quella della relatività speciale, dove Einstein lo identificò con lo spazio-tempo e lo denominò come “etere inerziale”, rigido e assoluto. Cioè la presenza della materia e dei suoi movimenti non esercita alcuna influenza sulla sua natura.
La seconda fu quella della relatività generale, dove l’etere non è né rigido né assoluto e dove la presenza della materia con i suoi movimenti esercita sulla sua struttura un’influenza che è variabile nel tempo. Einstein lo definì come “etere gravitazionale”.
Infine la terza concezione fu di un etere basato sui suoi tentativi di formulare una teoria di campo unificato. Questo modello ha una versione diversa per ciascuno dei suoi tentativi di realizzare l’unificazione e cioè ha ben sette versioni.
In conclusione, nonostante ciò che viene normalmente creduto, si può affermare che anche Einstein non poté fare a meno dell’etere, come risulta dalle seguenti sue parole.
“ … non potremo fare a meno dell’etere, cioè di un continuo fornito di proprietà fisiche; perché la teoria della relatività generale, i cui punti di vista generali i fisici di certo terranno sempre ben fermi, esclude un’azione a distanza diretta. Ma ogni teoria di azione per contatto presuppone dei campi comuni, dunque anche l’esistenza di un ‘etere’”.
“Possiamo magari continuare ad usare la parola etere, ma soltanto al fine di designare le proprietà fisiche dello spazio. Nel corso dell'evoluzione della scienza la parola etere ha più volte cambiato di significato. Attualmente non sta più a denotare un mezzo formato di particelle. La sua storia, anziché essere terminata, si prolunga nella teoria della relatività” (traduzione di Ludwik Kostro da "A. Einstein e L. Infeld, Physik als Abenteuer der Erkenntnis, Leiden 1949, pp. 99-100").]
Per approfondimenti:
''Einstein e l'etere: relatività e teoria del campo unificato'' di Ludwik Kostro
books.google.it/.../
ahahhahhahaha, albert einstein . ahhahaAHAHAHHAAHAHHAHAHAHAHHAHAHA
il solito italianuccolo furbo che arriva a fine discussione e posta una risata senza alcuna spiegazione, come se scarabocchiasse sui muri che il solito idiota è passato di lì e lascia la sua inutile e stupida testimonianza della sua presenza di cui tutti fino ad ora hanno fatto a meno e vorrebbero fare a meno per sempre. sei il classico idiota, e scusa se ti ho detto "classico" non era mia intenzione riferirmi a nulla di buono con quel termine.