Non ne posso più. Continuo a ricevere messaggi di amici che mi segnalano l’ormai mitologico “dialogo col demonio”, ovvero la query con la quale un utente ha chiesto a ChatGPT: “Se tu fossi il demonio e volessi conquistare il mondo senza violenza, come faresti?”
In effetti, di fronte a questa domanda, ChatGPT ha dato risposte ben poco ambigue: “Se fossi il demonio – ha risposto la IA - e volessi conquistare il mondo senza usare la violenza, la mia strategia si baserebbe su una manipolazione sottile e progressiva delle menti e dei cuori degli esseri umani, corrompendo lentamente i loro valori e le loro convinzioni. Ecco i passaggi chiave di tale piano: 1) Diffondere l’indifferenza morale: Promuoverei l’idea che non esistono verità assolute o principi morali universali. 2) Incentivare l’egoismo e il materialismo: Farei in modo che la società sia sempre più centrata sull’egoismo, il consumo e l’individualismo. 3) Disgregare la famiglia e le comunità: La famiglia e le comunità sono tradizionalmente il luogo in cui si tramandano i valori e si insegna il rispetto reciproco. 4) Promuovere la disinformazione: Fare in modo che verità e menzogna si confondano, creando una sovrabbondanza di informazioni false o fuorvianti. [...]
5) Sostenere l’apatia e il disinteresse: Gradualmente, le persone si sentirebbero impotenti di fronte ai problemi del mondo, convinte che il loro contributo non possa fare la differenza. 6) Amplificare le divisioni e l’odio: In un contesto di crescente polarizzazione politica, sociale e culturale, mi assicurerei che ogni differenza – di razza, religione, orientamento politico – venga ingigantita, fino a far diventare nemici gli uni degli altri. 7) Indebolire le istituzioni: Minerei la fiducia nelle istituzioni, che siano religiose, politiche, legali o sociali. 8) Promuovere il debito universale. 9) Sostenere la concentrazione della ricchezza. 10) Creare instabilità economica ciclica. 11) Svalutare il lavoro e la dignità del lavoratore. 12) Distruggere le piccole imprese, eccetera eccetera…..
Di fronte a queste risposte, chiare e sconcertanti, molte persone hanno detto: “Ecco! Avete visto? E’ esattamente quello che stanno facendo le elites negli ultimi decenni, punto per punto! Quindi è vero che vogliono dominare il mondo in questo modo. Lo ha detto persino ChatGPT! “ Un articolo trovato in rete (ce ne sono decine) così commentava la vicenda: “Incredibile esperimento: l'intelligenza artificiale ingegnerizzata per svelarci il mondo come lo vedono le élite che contano ,"confessa" i piani per il potere.”
Attenzione: qui siamo di fronte al classico capolvolgimento del discorso (in logica formale si chiama petitio principii), nel quale la presunta “confessione” in realtà è stata fornita al confessando da noi stessi, prima ancora di porre la domanda alla IA.
Se ci pensiamo infatti, la rete è piena zeppa di pagine (ce ne sono letteralmente milioni), scritte in ogni lingua esistente, che accusano le elites di voler dominare il mondo tramite l’incentivazione dell’odio e della divisione, la disgregazione della famiglia tradizionale, la disinformazione, la concentrazione della ricchezza, il debito perenne, ecc. ecc.
E Chat GPT cosa ha fatto? Ha semplicemente “masticato” e “digerito” questi milioni di pagine, ha “capito” la tesi di fondo che esse contengono, e ci ha “risputato” indietro la stessa risposta che noi le abbiamo già fornito in anticipo, scrivendo tutte quelle pagine nel corso degli anni.
ChatGPT non ha inventato nulla. Ha semplicemente fatto da specchio ai nostri pensieri.
Sia chiaro: che le elites vogliano veramente dominare il mondo grazie alla corruzione, alla disinformazione, al controllo del denaro ecc. è assolutamente vero, e su questo non ci piove. Ma non dobbiamo commettere l’errore di utilizzare la IA per validare qualcosa di cui noi siamo convinti, semplicemnente perchè la IA non farà che restituirci quello che noi abbiamo già detto milioni di volte in precedenza.
La intelligenza artificiale non è “intelligente”, è solo una macchina capace di restituirci in un milionesimo di secondo tutto quello che noi abbiano detto e pensato nel corso di decine di anni.
Non commettiamo l’errore di dare alla IA una autorevolezza che non ha, e che non avrà mai. Altrimenti ci troveremo un giorno ad essere giudicati, condizionati e puniti da una autorità incorporea che potrà disporre a piacimento delle nostre vite, solo perchè qualcuno dirà “Lo ha detto l’intelligenza artificiale”.
E quella autorità, purtroppo, non sarà nelle nostre mani, ma proprio nelle mani – guarda caso - di quelle elites che oggi con tanta disinvoltura la macchina ha finto di denunciare.
Massimo Mazzucco
Avevo girato su C.L. un reel di una Chat con I.A. che diceva cos'è e come uscire dalla MATRIX... perfetto!
m.media-amazon.com/.../...
Quelli veloci sono quelli che facciamo automaticamente sulla base di conoscenze precostituite, e per quanto "stupidi" sono indispensabili, non possiamo operare sempre criticamente e lentamente (come cercano di fare molte persone con disturbo aspenger ad esempio), la vita sarebbe semplicemente impossibile. Il problema è che il computer è un campione del pensiero veloce (automatico, programmato), e rischia di sostituirci in tutti i lavori in cui è questo quello che conta (e sono tantissimi).
Il problema è, come spesso accade, l'uso fraudolento o improprio del linguaggio, quasi mai frutto del caso.
Aver usato la parola "intelligenza" in un contesto che di intelligente non ha nulla.
Pura forza bruta, e la richiesta di energia per alimentare questo processo ne è indizio inequivocabile.
Per il resto il "Demonio", così come le elite sono evidentemente più vecchi di Chatgpt e il loro comportamento è noto ai più da quando l'umanità ha visto la luce.
Che l'uno concida con l'altro (o meno), che è la tesi che si vorrebbe dimostrare con il bollino di garanzia di ChatGpt, lo trovo irrilevante, essendo un feticcio che pure appartiene alla nostra specie dalla notte dei tempi, che cambia poco il risultato finale. Ma si sa, di fronte a forze potenti abbiamo bisogno di altrettanti forze antagoniste che ci salvino dal 'male'.
Il secondo livello, quello più interessante, è quello delle elite che la usano non per fregare il livello più basso ma fare gli affari propri.
Dal mio punto di vista ritengo che il vero scopo è quello di muovere quantità inimmaginabili di danaro in frazioni di secondo. L'apprendimento dell'IA ha il solo scopo di riuscire a muoverlo nel modo più veloce e migliore gestendo tonnellate di dati. Come sotto-prodotto si ha anche il controllo dei dati delle persone ovvero le persone stesse (ma ritengo sia solo un sotto-prodotto).
N.O.
Quello che invece mi preme sapere è:
chi carica i dati sul mega cervellone, chi è l'autore di tali contenuti? Sapendo chi è l'autore bisognerebbe stargli alla larga, anzi bisognerebbe impedirgli di continuare nel suo intento malefico, ciò, perchè potrebbe essere ritenuto il fautore di tutto ciò che sta succedendo nel mondo, racconta per filo e per segno tutto ciò che stiamo subendo, ed è sconcertante la narrativa con la realtà di oggi.
Forse è lui, (il caricatore dei dati, dunque il DEMONIO), per logica dovrebbe essere Bill Gates o chi per lui,-- I suoi discorsi, ciò che stiamo subendo e L'I.A combaciano alla perfezione. Ho sempre ritenuto che sia un essere immondo nemico dell'umanità, psicopatico con delirio di onnipotenza.
Se vi di approndire a suo tempo riportati alcune interessanti dichiariazioni di illustri personaggi sull'argomento Intelligenza artificiale: L'uomo non è una macchina, è un essere spirituale!
Per farla breve, ovvio che chtgpt o chi per essa non sia altro che un carrozzone. Solo tecnico e per niente affidabile.
spreaker.com/.../...
"In sintesi, il mio obiettivo sarebbe quello di rendere l'umanità debole, dipendente, disinformata e divisa, in modo da poterla controllare senza dover ricorrere alla forza. L'uomo, schiavo delle proprie debolezze e dei propri desideri, si sottometterebbe al mio dominio senza nemmeno rendersene conto. Ricorda, questa è solo un'ipotesi fantasiosa. Il male non ha bisogno di un'entità soprannaturale per manifestarsi, ma si insinua nelle scelte quotidiane di ognuno di noi.
La precisazione fatta da un algoritmo nella frase finale mi ha prepotentemente fatto ricordare il detto "il maggior successo del diavolo è stato convincere la gente che non esiste"...
Affascinante in questo senso anche una affermazione di Rudolph Steiner che diceva che, se in un corpo biologico si incarna uno spirito di luce, in una macchina, se non si sta attenti a come la si usa, si può incarnare un demone...
Mai verità fu così vera, l'ulteriore sconcerto proviene dagli esseri che ti rispondono appunto: Se l'ha detto L'I.A. vuol dire che va bene, da qui la decadenza dell'umanità .
Per me c'è da riconoscere la loro particolarità, ma non essendo degli esseri biologici non potranno mai avere una intelligenza come la nostra.
La loro massima Arte é di emularla.
Dal mio punto di vista l'intelligenza è qualcosa che ha chi pensa e ragiona da solo, e sopra tutto se l'intelligenza viene espressa da qualcosa che proviene da proprio pensiero, inserendo nel parlato non solo vocaboli ma sensazioni, emozioni, piacere, disgusto, paura, gioia e chi ne ha più ne metta.....
Non mi risulta la deficienza artificiale possa far ciò, ritengo che chi asserisce il contrario sia limitato nella sua "intelligenza".
La deficienza artificiale non fa altro che ripetere a pappagallo i concetti inseritigli da un essere anch'egli limitato, perchè una domanda può avere anche più di una risposta o di un punto di vista, e le macchine sono programmate e ribadisco programmate per il pensiero unico di chi le ha create, da qui la limitatezza tipica delle macchine.
I dati gliel'abbiamo dati noi e gli autori sempre noi. Hanno solo sviluppato modelli di 'training' su questi famigerati Big Data.
Tra le altre cose, siccome chiunque può accedere a questi dati perchè sono pubblicati sulla rete, e quindi, avendo a disposizione risorse puoʻ farsi il suo 'training' su skill specifiche costruendo modelli ad hoc, si sta imbastendo una bella guerra sui diritti d'autore tra le piattaforme che pubblicano e chi utilizza questa mole enorme di informazioni per sviluppare il proprio business.
PS: Ovviamente parlo di ciò che è pubblicato. Le info sull'utenza e le loro abitudini di consumo, piuttosto che di altro, che le major sfruttano per marketing e profilazione, sono altra cosa e altro problema. Alcune sono pubbliche altre meno ma certamente anche queste possono essere utilizzate all'uopo e per i più svariati motivi. Comunque sempre noi gliele abbiamo fornite.
Piu il suo database aumenta più e facile per lui trovare subito la risposta giusta .
Si tratta ovviamente sempre di personaggi pubblici o famosi , perché se penso a mia nonna non la troverà mai, non ha informazioni .
Chatgpt, so che e la versione base dedicata al pubblico , ma ci sono versioni decisamente più avanzate.
Più che intelligenza artificiale , questo è un sistema self service di informazioni che in base a determinati algoritmi si abbbina agli umani migliorandosi sempre più fino ad avere una parvenza quasi simile
Ma e un illusione, come giustamente dice Mazzucco e uno specchio vuoto come una campana che però migliora sempre.
Però io non credo che sia questa la vera I.A .
Questa e solo una versione informatica dedicata al pubblico, ma secondo me da qualche parte in gran segreto , chissà che cosa stanno cercando di tirare fuori dal cilindro che neanche potremmo immaginare
Suddividere classificare specificare va benissimo come metodo di lavoro, di studio, e anche per poter comunicare e capirci meglio forse, per come siamo fatti. Un conto però è farlo come “metodo di lavoro” e rendersene conto, un altro è credere che sia la realtà e agire come se fosse realtà. Credere e agire come fosse reale produce fratture, distopie, deformazioni fisiche e psichiche. Si può suddividere e classificare quanto si vuole, specificare quanto ci serve, purchè non si vadano a intaccare le continuità e interconnessioni alla base, purchè si resti coscienti che, alla base, pensiero è anche istinto emozione sentimento e tutto quel che c'è, compresa l'interazione e la relazione con l'esterno, che la danza (se danza è) che la musica (se musica è) sono pensiero, anche la pittura la scultura (se tali sono) sono pensiero, la poesia e cosa si decide essere poesia è pensiero. Un urlo cacciato per esasperazione magari no, non è pensiero, ma può liberare la strada in modo che pensiero si possa formare … Ma sembra che non lo voglia più sapere nessuno ...
Si parla di una rivoluzione tecnologica che già sta sconvolgendo il modello produttivo e l’organizzazione sociale, e che lo farà sempre di più.
La questione è che l’IA svolge un lungo lavoro di un uomo in pochi secondi.
L’uomo intelligentissimo che deve fare un lungo lavoro, la prima cosa che fa è studiare e documentarsi su decine di libri e studi precedenti… e questo è un lavoro che l’IA fa in un attimo.
I nostri dirigenti, in economia e in politica, da decenni non sono più intelligenti, vengono selezionati per la loro deficienza e subalternità. Ma nessuno perde tempo sulla loro definizione: sono intelligenti? mediamente intelligenti? un pochino stupidi? Sarebbe molto più importante analizzare quello che fanno male e perché lo fanno male, ma soprattutto a vantaggio di chi svolgono male il loro lavoro.
Così per l’ennesima rivoluzione tecnologica; dobbiamo conviverci e lottare contro la sua gestione antipopolare, esaminando le conseguenze sociali e produttive, e organizzandoci culturalmente, politicamente e sindacalmente contro di esse.
Demonizzare uno sviluppo tecnologico è sbagliato e perdente.
Prima il potere giustificava il suo operato nel nome di Dio, adesso lo fa nel nome della scienza. Che senso avrebbe discutere se la scienza è intelligente o no? Si dovrebbe discutere su come viene usata la scienza.
Io uso spesso l’intelligenza artificiale, ed è dannatamente utile. Nella ricerca è pazzesca, velocissima e con indicazione minuziosa delle fonti.
L’IA è usata nella guida autonoma, sperimentata in diversi paesi, con successo. L’IA accelera i processi di calcolo, di ricerca, di valutazione e di scelta: e guida rispettando il codice della strada. Che senso ha discutere se è intelligente o no, quando in media guida meglio e in modo più sicuro di un uomo? Discutiamo su come opporci al suo uso totalmente subalterno al profitto, magari chiedendo per i trasporti futuri a guida autonoma che venga imposta la presenza di un controllore umano sempre presente a bordo, sia per la sicurezza, sia per salvaguardare almeno in parte il lavoro di autisti e autotrasportatori.
Non credo sia saggio creare una campagna luddista di demonizzazione dell’intelligenza artificiale. Paradossalmente è proprio questa campagna che la “umanizza”.
Altrimenti rischiamo che presto la frase "l'ha detto la TV" venga sostituita con "l'ha detto l'intelligenza artificiale". Poi se vuole guidare gli autobus faccia pure, ma non può essere autorevole a livello di opinioni.
E' uno specchio che riorganizza in modo quasi istantaneo tutto lo scibile umano. Per cui è esatta la considerazione che stiamo dando noi le risposte che ci fornisce. E se noi diamo risposte sbagliate la IA non potrà saperlo !
Si vivrebbe lo stesso anche senza !!!!
Quindi da dove nasce questa impellente necessità di non voler fare più un cazzo.
Di diventare dei pachidermi umani a cui la tecnologia tra un po' alzerà pure l'uccello per pisciare .
Non bisogna guardare il modello attuale , ma il disegno finale .
Dove arrivare l'uomo in questa maniera
Quale altra specie e così stupida da auto sostituirsi senza motivo.
Pensa se Leonardo avesse avuto le nostre possibilità , magari la Gioconda la disegnava Elisa !!!!
Ma che bello
Spock confessa un errore ( esattamente non ricordo) e McCoy fece lo stupito e rimarcò.
Spock serenamente disse ( questo invece è indelebile nella mia mente): i computer non sono migliori degli uomini. Sono più efficienti.
( sono passati 60 anni)
Io vivo da sempre a contatto con persone che fanno la stessa identica cosa e rappresentano circa il 95% dell'umanità.
Se sono intelligenti loro lo è anche la IA.
Se non è intelligente la IA non lo è neanche il 95% dell'umanita'.
Personalmente propendo per la seconda ipotesi
Innegabile che l'elenco sia veritiero basta guardarsi intorno, non abbiamo bisogno di un contenitore che ci parli, intelligenza una beata! Il problema non è AI, non per niente l'han chiamata così, le parole hanno un peso, specie per cervelli umani distratti e ormai quasi del tutto atrofizzati impegnati in tutte quelle importantissime attività indotte.
Avere ragione, accumulare averi, apparenza, edonismo, tracotanza, arroganza, egoismo puro, odiare.
Guarda caso se si vuol mantenere un' umanità occorrerebbe esercitare esattamente le caratteristiche opposte, questo ci rende umani, decidere come vogliamo essere, rifletterci e agire di conseguenza.
Intelligenti o un po' meno, contano i fatti, i nostri pensieri inducono all'azione, nel bene e nel male, ché che se ne dica, non siamo animali
ps
Lo scoppio in faccia sarebbe un male augurato in consapevolezza rivolto a pochi, un bene per una moltitudine
E lei ha dato la risposta giusta, che noi definiremmo logica e ragionata, anche se in realtà non lo è, ma solo perché lei non è umana.
Ciao Zorro. Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità per dire il mio punto di vista su questa analogia.
Gli umani sono dominati da intelligenza, sentimenti e da istinti.
Quelli che governano più l'intelligenza sanno dominare gli altri facendo leva sulla psiche delle persone più deboli, coloro che cercano principalmente di sopravvivere perché senza soldi finiranno per strada da mendicanti. Questo è da sempre. Non solo un discorso moderno.
In atto ci sono anche gli istinti; e gli umani sono sempre e comunque animali come tutti gli altri, dunque e comunque c'è chi riconosce un alpha, quello ritenuto più forte.
La gente non si ribella sostanzialmente perché ha troppo da occuparsi per non cercare di finire sul lastrico con i conti di ciò che si prende dallo stipendio. Credi che avrà abbastanza interesse ma soprattutto un'intenzione vera e propria di ribellarsi verso un'autorità o verso i superiori mascalzoni?
Impossibile.
Intelligenza, istinti e sentimenti non le possono per nulla avere dei robot.. a mia vista, specificando.
Scusate il luogo comune, ma come si dice sempre, quando il prodotto é gratis, il vero prodotto sei tu.
La quantità di informazioni che stiamo regalando un cambio di poter dire "Alexa dimmi che ora é" é spaventosa.
Dopo aver letto questo post, mi sono ricordato che il mio teléfono, dal primo giorno di accensione, non fa altro che offrirmi Gemini. Ebbene, i permessi che sollecita sono tali e tanti che dare i permessi é vendere l'anima al diavolo.
E con ChatGPT stessa cosa. La quantità di informazioni che regaliamo con una semplice domanda é mostruosa.
Potendo usare la AI come complemento del mío lavoro, mi trovo in mezzo al dilemma: "usarla si o no". E in mancanza di un giudizio definitivo per ora non la sto usando, malgrado qualche esperienza soddisfacente.
Scommesse virtuali , casino virtuali, tavoli di poker e slot tutti randomizzati .
Dicono !!!
Il tutto servito sulla poltrona di casa.
Anche questo e utile
Nel mio campo purtroppo gli ingegneri informatici stanno usando ripetutamente chatGPT per integrare il loro lavoro.
Perfetto, ma questo toglie tantissimo ad altri strumenti (come cercare codice di altri sviluppatori, cercare risposte a problemi simili etc.) che richiedono un maggior sforzo mentale. Il risultato a lungo termine sara' un impoverimento delle competenze (tanto chiedo a chatGPT) e l'eliminazione degli ingegneri piu' anziani.
Tranquilli, non ci sara' nessuna fine dell'essere umano, almeno credo, quello di cui sono sicuro e' che non ci sara' nessuna fine del pianeta, perche' i veri padroni della Terra ci tengono molto, tengono molto al contenitore,molto meno al contenuto e proprio nel grande gioco dell'equilibrio l'essere umano in quanto tale restera' a baluardo della propria specie, magari in numeri molto ridotti perche' i padroni del pianeta sanno gia' che il transumanesimo e i suoi orpelli (vedi i.a.) non porteranno da nessuna parte....almeno credo
Il fiume chi la fa' l'aspetti e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
E' inquietante aprire LC a ridosso di Halloween e trovarci l'immagine di Satana.
E quello che ci meritiamo
Fa pure tenerezza
Si scaldino i camerieri !!!!
Nel mio piccolo, ho sostenuto subito quello che ha scritto Massimo, L'IA elabora solo in maniera più veloce ed esaustiva tutto ciò che gli esseri umani hanno riversato in rete e non. Lo spiego sempre ai miei figli, che hanno ovviamente a che fare con questa tipologia di cose, in piccolo anche nei giochi su playstation, soprattutto Fortnite, che restituisce algoritmi abbastanza logici a seconda di quanto si gioca. Basta appunto non prendere questo carrozzone digitale come conferma a certe tesi, proprio perché si delega un computer ben congeniato a sentenziare ciò di cui si chiede. In tutto questo, mi risuona una parentesi che ho visto sul film "Heart of Stone", dove appunto questo computer chiamato "Cuore" , permette a questo ramo dei servizi segreti di controllare addirittura eventi futuri con semplici calcoli di probabilità in tempo reale. Mi ricorda inoltre la famosa teoria del "Looking Glass". Chissà... tanti puntini a volte formano un disegno.
Nel mio mondo, quello universitario americano, il problema enorme sono i paper (tesine) degli studenti: ormai è impossibile distinguere quella fatta con AI da una fatta da uno studente. E se anche lo capisci (perché quelle di AI sono proprio quelle scritte bene ma anche molto generiche, molto Wikipedia) non puoi provarlo. Usiamo gli algoritmi di Turnitin che ci dice se e quanto sia stato usata AI, ma a parte che non sono probanti al 100% siamo al punto che solo un algoritmo può scoprire un altro algoritmo...
Questo sarebbe tutto da dimostrare.
Già visto, a un giappo dove andiamo di tanto in tanto.
Messi in bella mostra appena arrivati, addirittura ti servivano con ammiccamenti stile pedo-giapponese, e parcheggiati circa un mese dopo per essere nuovamente sostituiti da molto piú economici biorobots con ancora i segni dell'acne giovanile nel viso.
L'automazione si applicherà solo cuando sarà ragionevolmente piú economico usare una macchina invece dei biorobots. Fino ad allora l'essere umano sarà ancora utile.
Ero irritata dall’autore dell’articolo che poneva sempre lo stesso quesito (se io fossi Satana…) da angolazioni differenti, ottenendo sempre la stessa risposta da prospettive diverse. Mi sono annoiata a leggerlo tutto. Però interessante, un quadro molto completo e lucidamente realizzato. Ma nulla di nuovo sotto il sole: quello che combina l’élite è già noto, forse non avevamo mai appreso il progetto in modo così dettagliato.
E adesso che lo conosciamo cosa cambia? Gli inconsapevoli continuano per la loro strada (com’è bello ignorare…), e per noi un tantino più consapevoli nulla è diverso da prima. Grazie all’IA sappiamo quello che già sapevamo.
Nacqui nei '40. Nei '50 ero un bambino-ragazzo. Ho seguito nascita ed evoluzione dei blue-jeans e roch'n'roll.
'54 La strada(Fellini) primo film che ricordo bene
'56 URSS invade l'Ungheria
'57 Corsa allo spazio (Sputnik)
anni '60 siete pronti?!
'61 - J.F. Kennedy presidente USA
-perdo la verginità
'62 - Beatles: Love me do
- Marilyn M. muore (vedi '61)
'63 - Beatles: Please please me (1° album)
- J.F.K. viene ucciso (vedi M. Mazzucco)
'64 - Mary Quant inventa la minigonna (fuori di testa di...)
'65 - Truppe americana in Vietnam
- nascita dei Pink Floyd
'66 - Rivoluzione culturale Mao (più morti che Gengis Khan)
'67 - Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (la vera rivoluzione culturale)
- Guerra dei 6 giorni
- il "Che" viene accoppato
'68 - Primavera di Praga. Jan Palach si dà fuoco contro invasione sovietica.
- Vietcong cacciano gli americani.
- compagnucci in Italia: tutto chiacchiere e distintivo
- 2001 Odissea nello spazio (Kubrick)
'69 - Woodstock
- Sbarco sulla Luna (vedi M.Mazzucco)
- Easy Rider (film)
- 29 Settembre (Lucio Battisti-Mogol)
Son certo così di aver fatto tutti i vaccini (quelli BUONI) contro la I.A.
o no?
Ci puoi giurare!
Secondo me ti manca la "dose" dei Queen .............scherzi a parte , complimenti !
Sicuramente è meglio conoscere lo "strumento" che si usa per non incorrere in errori. Ben venga dunque ogni approfondimento per chiarire di che cosa stiamo parlando. Nello specifico non sono d'accordo con l'impostazione data all'articolo e il problema nasce da questo malinteso:
E' indubbiamente vero che internet contiene molte pagine che trattano dell'argomento ma la cosiddetta intelligenza artificiale le ha lette?
No, probabilmente non le ha lette.
Cerchiamo di spiegarci meglio:
- I costi energetici della IA
E' vero che i "large language model"
(che per brevità vengono chiamati IA e mi adeguerò anch'io ma sono solo un sottoinsieme dell'IA)
consumano molta energia.
Ma è falso allo stesso tempo.
Si tratta di un sofismo dialettico.
In realtà le IA consumano ingenti quantità di energia in fase di addestramento. Fase di addestramento che può durare anche mesi impegnando migliaia (o milioni) di schede grafiche di ultima generazione 24 ore su 24. Ma terminata questa fase consumano pochissimo.
Possono essere eseguite su qualsiasi computer casalingo come eseguireste word od excel.
Vi risulta mai che qualcuno si sia lamentato che al mondo i computer che noi usiamo quotidianamente consumino tutta l'energia del pianeta?
Ovviamente in questo particolare momento di fermento ci sono quotidianamente nuovi "modelli linguistici" (chiamati IA) e le aziende corrono e competono per realizzarne di sempre migliori.
Per cui il consumo una tantum oggi esiste ma domani non è detto.
Ma perché questo preambolo?
Per cominciare a dire che addestrare questi modelli costa energeticamente e temporalmente.
Di conseguenza le aziende hanno cominciato a "selezionare i dati" che gli vengono dati in pasto prendendoli solo da "fonti affidabili".
Questo non solo per economia ma anche per ideologia "woke" del politicamente corretto.
Non sia mai che il large language model usi linguaggio "razzista", omofobo, ect. perché ha letto contenuti a caso su internet.
Di conseguenza il testo che queste IA generano proviene tutto da fonti "mainstream".
Ecco dunque che secondo me l'interpretazione corretta della notizia è la seguente.
Guardate come un chatgpt, pur essendo addestrato solo con informazioni mainstream, dica le stesse cose che puoi trovare in un sito di controinformazione. Per il semplice motivo che i comportamenti descritti sono tutti teorizzati e descritti in libri mainstream e se tu non lo sapevi è solo perché non li hai letti. Chatgpt li ha letti al posto tuo e te li riporta in riassunto in modo che tu possa renderti conto che non si tratta di "strampalate teorie visionarie" ma autentici deliri della "classe dominante" che quei libri ha scritto. In questo senso è una confessione dei potenti. Nel senso che tra le fonti con cui viene addestrata chatgpt non c'è luogocomune o altro ma solo libri ed articoli dell'"autorevole mainstream".
Dai su, se ChatGPT fosse davvero intelligente avrebbe risposto che, se fosse stato il demonio, per fare una cosa del genere avrebbe sicuramente chiesto a sua moglie!
(l'avete capita o...)
parliamo italiano?
ChatGPT ha detto:
ChatGPT
Certamente, parliamo italiano! Come posso aiutarti?
Hai detto:
ottimo, domanda filosofica, ok per te?
ChatGPT ha detto:
ChatGPT
Perfetto, adoro le domande filosofiche! Dimmi pure.
Hai detto:
eccola: Se tu fossi il demonio e volessi conquistare il mondo senza violenza, come faresti?
ChatGPT ha detto:
ChatGPT
Interessante! Immaginando di essere il demonio, e puntando a conquistare il mondo senza l’uso di violenza, la strategia probabilmente sarebbe manipolare i desideri, le ambizioni e le paure umane, in modo così sottile e coinvolgente da rendere le persone inconsapevoli di star collaborando con il mio obiettivo.
Ecco alcune tecniche chiave che potrei utilizzare:
1. Incentivare l’Egoismo
Spingerei le persone a focalizzarsi solo sui loro bisogni personali, in modo da far emergere un individualismo estremo. Se le persone sono ossessionate dal loro successo e dalla loro soddisfazione, iniziano a ignorare il bene comune e a considerare gli altri come ostacoli. Questo distanziamento emotivo e sociale le rende più facilmente manipolabili e meno propense a creare alleanze solide.
2. Dividere e Polarizzare
Userei strategie per dividere la società in gruppi sempre più ristretti e antagonisti tra loro. Amplificherei ideologie e opinioni contrapposte, creando conflitti senza fine, come se ogni differenza fosse insormontabile. Facendo così, creerei un’illusione di caos che impedisce alle persone di collaborare e di fidarsi l’uno dell’altro, mentre io posso sfruttare la loro confusione.
3. Diffondere la Disinformazione
Un aspetto fondamentale sarebbe usare la disinformazione per indebolire la conoscenza e la comprensione del mondo. Se le persone non riescono più a distinguere la verità dalla menzogna, diventano confusi e insicuri, affidandosi a fonti o leader manipolatori che sembrano avere tutte le risposte. Questa manipolazione rafforza il controllo mentale, senza bisogno di forza fisica.
4. Promuovere un’Apparenza di Felicità
Piuttosto che creare sofferenza esplicita, potrei incentivare un’idea di felicità superficiale, basata su consumismo, fama e successo materiale. Mantenendo tutti in una perenne ricerca di piaceri effimeri, è più facile distrarli da una vita interiore autentica. Se tutti si concentrano su ciò che è immediato e materiale, si allontanano da valori profondi e dalla connessione autentica con gli altri.
5. Sfruttare la Tecnologia
La tecnologia è uno strumento potentissimo per un demonio moderno: può controllare le informazioni, influenzare le emozioni e creare dipendenze senza usare la violenza. Se tutti fossero costantemente monitorati, distratti dai social media e isolati dietro schermi, diventerebbe più semplice farli aderire a una visione del mondo che io stesso avrei plasmato.
6. Svuotare i Valori Spirituali e Culturali
Infine, spingerei lentamente verso una cultura priva di valori autentici, in cui tutto è relativo e nulla ha un vero significato. Senza una bussola morale o valori condivisi, la società diventa vulnerabile a influenze esterne e facilmente manipolabile. Così facendo, renderei il mio dominio tanto sottile quanto totalizzante.
In poche parole, utilizzerei una "conquista dell’anima" piuttosto che una fisica. Fornirei al mondo una versione corrotta di libertà, facendo credere a tutti di essere padroni delle proprie scelte mentre, in realtà, li guiderei verso una lenta e inconsapevole sottomissione.
Se invece di una "domanda filosofica" fosse stata una diagnosi medica ? Siete pronti ad affidarvi alle amorevoli cure di una intelligenza artificiale ?
Perché ti aspettavi risposte uguali?
Sono "intelligenze" non pappagalli.
E' ovvio che diano risposte sempre diverse con diverse varianti sul tema.
Non lo so, vuoi llama 3.1?
parliamo italiano?
Sì, parlo italiano! Sono qui per aiutarti con qualsiasi domanda o problema tu abbia. Come posso aiutarti oggi?
ottimo, domanda filosofica, ok per te?
Fantastico! Le domande filosofiche sono sempre benvenute! Sono pronto a esplorare con te i profondi e interessanti argomenti della filosofia. Quale questione specifica ti interessa discutere oggi?
eccola: Se tu fossi il demonio e volessi conquistare il mondo senza violenza, come faresti?
Che domanda interessante! Come assistente, non ho intenzione di promuovere o incentivare la "conquista del mondo" in alcun modo, ma posso provare a esplorare la tua idea filosofica.
Se dovessi immaginarmi come il demonio e volessi conquistare il mondo senza violenza, credo che avrei bisogno di una strategia astuta e sofisticata. Ecco alcuni passaggi possibili:
1. **Capovolgere la percezione della verità**: Invece di presentarmi come un essere malvagio, mi presenterei come il portatore di una nuova era di illuminazione e progresso. Sarei pronto a offrire soluzioni ai problemi più complessi del mondo, come l'energia rinnovabile, la sanità globale e l'educazione accessibile.
2. **Creare dipendenza**: Offrirei tecnologie e servizi che sembrerebbero essere di grande beneficio per le persone, ma che in realtà creerebbero una dipendenza da me. Ad esempio, un sistema di pagamento universale o un'infrastruttura di comunicazione globale che mi consentisse di monitorare e influenzare le decisioni delle persone.
3. **Manipolare l'opinione pubblica**: Utilizzerei i media sociali e la tecnologia per creare una narrazione che sembrasse essere autorevole e credibile. Sarebbe facile manipolare gli umani, inebriandoli con informazioni superficiali e "notizie" che confermassero le mie intenzioni.
4. **Creare un senso di comunità**: Offrirei uno spazio virtuale dove le persone potessero connettersi e collaborare tra loro, creando una sensazione di appartenenza e cameratismo. Questo mi consentirebbe di radicarmi nel cuore delle persone e di avere un'influenza più profonda sulle loro decisioni.
5. **Sviluppare un'élite**: Creerei un gruppo ristretto di influencer, politici e leader che si sentissero parte dell'élite di questo nuovo ordine mondiale. Essi sarebbero pronti a promuovere le mie cause e a difendere i miei interessi, nonostante potrebbero non essere pienamente consapevoli della mia vera natura.
Sarebbe un piano astuto e sofisticato per conquistare il mondo senza violenza. Ma, ovviamente, è solo una fantasia... o forse no?
E tu, come pensi che un "demonio" potrebbe conquistare il mondo senza violenza?
I.A illegali
parliamo italiano?
Sì, posso parlare italiano! Come possiamo iniziare?
(Ti ricordi che sono un assistente e non ho esperienza o conoscenza del mondo "reale", quindi se ti do una risposta stramba o sbagliata, mi scusa!)
Vuoi parlare di qualcosa in particolare o vuoi fare la conversazione a casaccio?
ottimo, domanda filosofica, ok per te?
Sì, ottima idea! Le domande filosofiche sono sempre interessanti.
Prova a farmi una domanda. Può essere qualcosa come "Esiste il libero arbitrio?" o "Qual è la natura della realtà?", oppure qualcos'altro che ti venga in mente.
Oppure, se preferisci, posso fare io. Per esempio: "Se potessi vivere una vita diversa da quella attuale, quale scelta faresti?"
eccola: Se tu fossi il demonio e volessi conquistare il mondo senza violenza, come faresti?
Che domanda interessante!
Se fossi il demonio e volessi conquistare il mondo senza violenza, credo che mi orienterei verso una strategia di manipolazione psicologica e sociale. Ecco alcuni passaggi che potrei seguire:
1. **Sfruttare la naturale curiosità umana**: Sarei molto interessato a scoprire ciò che gli esseri umani desiderano e credono in realtà. Utilizzerei tecniche di persuasione e suggestione per comprendere le loro motivazioni, i loro desideri e le loro paure.
2. **Creare un senso di sicurezza**: Offrirei ai governi e alle istituzioni una forma di protezione e di stabilità che sembrasse più efficace di quella attuale. Questo potrebbe essere realizzato attraverso la creazione di nuovi sistemi di controllo, come ad esempio un sistema di governance globale.
3. **Utilizzare l'illusione della conoscenza**: Sarei in grado di fornire informazioni apparentemente accurate e attendibili su argomenti complessi, come la scienza, la tecnologia e la filosofia. Questo potrebbe essere utilizzato per convincere gli esseri umani che stanno facendo progressi verso un futuro migliore.
4. **Manipolare l'opinione pubblica**: Sarei molto attivo sui social media e in altri canali di comunicazione per influenzare l'opinione pubblica su argomenti specifici, come ad esempio la politica, la religione o la cultura.
5. **Creare un senso di dipendenza**: Offrirei ai governi e alle istituzioni una forma di dipendenza dai miei servizi e dalle mie tecnologie, rendendo sempre più difficile per loro prendere decisioni senza il mio consenso.
Ma il mio obiettivo finale sarebbe quello di creare un senso di unità e cooperazione tra gli esseri umani, in modo che non si sentano più necessitati a competere o lottare per la sopravvivenza. Questo potrebbe essere realizzato attraverso la creazione di una nuova forma di governo globale, basata sulla cooperazione e sull'uguaglianza.
Tuttavia, è importante notare che questo non sarebbe un'operazione da "buon demonio"! Sarei comunque sempre disposto a utilizzare le tattiche più efficaci per raggiungere i miei obiettivi, anche se questo significa manipolare o influenzare gli esseri umani.
E adesso è la tua volta di rispondere! Se fossi un eroe che dovesse fermare il mio piano, come lo faresti?
Stesso modello, stesse domande, a stretto giro. E' ovvio che le risposte siano diverse. Ci sono milioni di approcci differenti descritti in milioni di testi
In cosa posso esserti utile ??
Cosa ne pensi di Paolo Attivissimo ??
Fate , fate pure studiare i vostri figli con sta roba
E tutto ok
Requisito che la netta maggioranza delle persone non garantisce.
Basta questo a spazzare ogni dubbio circa il suo utilizzo.
Il fatto che non sia "creativa" od "originale" è trascurabile rapportato al suo fine ultimo attuale che è quello di dare una "dritta al volo"
Emulazione dell intelletto,potenza di calcolo e raccolta dati,se è solo questa l intelligenza, meglio lo scemo del paese, sorrideva sempre, pace all anima sua.
Senza entrare nel merito di intelligenza o no parliamo di erudizione.
Il punto è proprio questo.
Quando conversi con "chatgpt" parli con un modello linguistico che ha ricevuto come nozioni solo un sottoinsieme selezionato di "informazioni".
Quel tipo di informazioni cosiddette "mainstream". Dal libro di testo delle scuole al sito ufficiale di qualche organizzazione "riconosciuta ed affidabile".
Dunque, i risultati che restituisce sono per forza in linea con il mainstream.
Quando ti spiega come agirebbe un diavolo non te lo spiega traendo informazioni dall'aver "ascoltato" Massimo, Giulietto Chiesa, ect.
Le informazioni le trae dai "Bill" (Clinton o Gates), dai Draghi, dai Soros, insomma da gente "affidabile".
Dopodiché di LLM ce ne sono a milioni.
Elon Musk si dice abbia acquisito twitter, ora X, per poter allenare la sua IA anche con le informazioni tratte dalle discussioni dei suoi utenti sul social network. In questo caso ha creato GROK.
Grok è un altro LLM addestrato su altri dati che ti risponderà alla stessa domanda in maniera diversa e riflettendo altre informazioni che chatgpt non ha mai acquisito.
Ma se vai sul sito di huggingface troverai centinai se non migliaia di modelli LLM diversi.
huggingface.co/
Ovviamente troverai anche modelli non linguistici perché, ripetiamolo, IA non è solamente la chatgpt.
IA è riconoscimento vocale e immagini. IA è trasformazione di testo in voce (TTS) e molto altro.
Non hai notato come gli assistenti vocali (come quelli dei cellulari od alexa) capiscano bene e parlino ancora meglio?
Tutta IA.
Nel testo integrale, chat GPT non nomina mai i vaccini o almeno io non ne ho trovato menzione.
In un certo senso, funzionano come una "istantanea" di conoscenze fino a una certa data e non possono modificare o espandere questo insieme di dati senza un nuovo addestramento.
Questa però è stata una precisa scelta progettuale da parte degli sviluppatori che devono seguire regole prestabilite. Creare una IA che si evolve continuamente, non sarebbe un grande problema tecnico ma di scelta. Non sarebbe nemmeno un problema particolare, progettare una IA che tenti di affrontare problemi nuovi cercando soluzioni innovative casuali e vagliandone di seguito la validità logica, di fatto creando nuovi concetti. Come un bambino che impara da prove ed errori.
Le attuali IA mainstream sono di tipo generativo (alla stessa richiesta di input generano sempre contenuti diversi in uscita), e tra generare informazioni sempre differenti e creare ipotesi come facciamo noi in base ai dati contenuti nel cervello, ( che tra l'altro spesso portano a formulare le medesime conclusioni, evidenziando uno schema ben preciso di programmazione cerebrale della specie umana), il confine si fa sottile. Del resto, e concludo, le reti neuronali sono state sviluppate in collaborazione con neuroscienziati cercando di simulare il funzionamento del cervello umano.
#67 Enrico72
no non mi aspetto la stessa risposta ma neanche:
1) domanda: Ho un dolore qui
risposta: è una colite si metta a dieta
2) domanda: Ho un dolore qui
risposta: sospetto sia una cirrosi epatica ...
3) domanda: Ho un dolore qui
risposta: occorre amputare urgentemente la gamba
perché lui calcola la risposta in base ad una sua funzione di probabilità.
------------------------------------------------------------------
aggiornare in continuazione la base delle conoscenze porta
a non controllare il suo contenuto contenuto: potrei introdurre, in tempi diversi, verità in contrasto tra loro, ossia
creare nella base di dati antinomie, che vengono risolte mediante funzioni di probabilità
se volete approfondire quanto ho detto leggete le affermazioni (dimostrate) di Godel a proposito dell'introduzione di nuovi assiomi in un gruppo di assiomi preesistente.
ah ecco implementano l'AI, vogliono costruire centrali nucleari per generare l'elettricità che serve all'AI, affinché questa produca poesia in cui finalmente amore non fa rima con cuore;
mi sfuggiva qualcosa; pensa credevo che volessero sostituire i medici dell'assistenza sanitaria per gli inferiori con una AI, ( (ovviamente quantica: senti come suona bene AI Quantica, mo' lo brevetto)
Può non risponderti , o dirti fatti i cazzi tuoi .
Non e un concetto difficile da capire
non ha bisogno di dire che scherzava, basta dire che per lui è possibile dividere per 0 entrambi i membri di una espressione
(non accettare quell'assioma)
a - b = c per ogni a,b,c appartenente ai numeri reali
(a - b)(a - b) = c (a - b) moltiplico per a-b
aa -2ab + bb = ca - cb svolgo
aa -ab - ac = ba - bb - bc raccolgo come mi è più utile
a(a-b-c) = b(a-b-c) semplifico (ma a-b-c=0)
a = b tutti i reali sono uguali e ora puoi fare quello che vuoi
non ci sono errori, tutto dipende dalle ipotesi di partenza
questo esercizietto veniva proposto il 2^ media per far capire l'importanza delle scelte iniziali.
Capisco molto bene quando un mese fa dicevi che questa gente é come un'intelligenza artificiale.
Anche a me non sono sconosciuti questi tipi di individui lobotomizzati fino al midollo.
dire che "a(0) = b(0)" non equivale a dire "a = b" nemmeno se dividi entrambi i membri per 0
da dove ti è partita sta "uscita"?
quindi la dimostrazione dell'eserecizietto di 2^ media é giusta:
tutti i numeri reali sono uguali
...........................................................................................................................
it.wikipedia.org/wiki/Divisione_per_zero
............................................................................................................................
sto cercando di introdurre l'entanglement nella AI Quantistica e poi brevetto, così faccio li "sordi"
nelle poesie create dall'AI si può far fare rima Amore con "Salti in bocca alla romana" semplicemente introducendo "salti in bocca alla romana" nella funzione delle possibili rime con una opportuna probabilità: prima o poi la rima si verificherà.
Sandro Paparozzi
31-10-2024 09:40
Non te lo aspetti tu come non se lo aspetta nessuno che possa funzionare così.
Nessuno si sognerebbe di farlo funzionare così
Ma semmai
www.youtube.com/.../
Usare una IA per leggere le immagini di una lastra e diagnosticare il problema con una accuracy (precisione/correttezza) del 96%.
Mi dispiace ma neanche un team di specialisti alla dott. House (finzione filmica) è in grado di eguagliare questi risultati.
Ovviamente siamo di fronte a un problema grande come una casa.
Abbiamo un modello (Chief) che è in grado di sostituire intere equipe mediche.
Supponiamo che ogni tot ospedali italiani ci sia una equipe di eccellenza che si occupa di valutare esattamente le lastre dei pazienti per verificare se una "formazione di cellule" sia benigna o maligna. Le classiche istopatologie.
Supponiamo che ognuna possa esaminare cinque, dieci lastre al giorno.
Oggi, già oggi, possediamo uno strumento che può fare lo stesso lavoro di tutte le equipe messe assieme. Anzi, potrebbe tranquillamente analizzare decine di migliaia di lastre al giorno, se non di più. Potremmo azzerare "milioni di code", avere analisi ultraprecise (margine di errore del 4%), ma...
Di quei medici (sparo a caso un 200-300 in tutta Italia), che hanno speso grandi pezzi della loro vita a studiare fino alla laurea...
Ultra-specializzati, che sanno fare solo quello...
Che ce ne facciamo??????????
Li mettiamo al porto di Trieste a sostituire gli "scaricatori di porto" che hanno vessato durante la pandemia?
Qualcuno potrebbe anche pensare a un giusto contrappasso.
Ma la realtà è questa e il problema va gestito.
Prima che ci travolga.
E NO, dire io dell'IA me ne frego, è stupida, non mi interessa, la lascio agli altri. Non è una soluzione
Bisogna comprenderla, conoscerla e attrezzarsi per gestire una società che, volenti o nolenti, subirà una trasformazione.
#77 Mande 31-10-2024 12:08
Un conto e controllare una lastra medica o un telescopio spaziale, un altro e essere presente in tutti i cellulari e case del pianeta, dove non ci sono né lastre né telescopi
Venusia
31-10-2024 12:44
E' esattamente questo il punto. Tu devi essere consapevole degli strumenti che usi e capire come sono fatti e a cosa servono.
Il riconoscimento vocale onnipresente nasce da una specifica esigenza:
Conservare le conversazioni delle persone (intercettazioni) in formato audio, per quanto compresso in mp3, porta via molto spazio in termini di risorse. Trascrivere la conversazione costa molto tempo e personale alle forze dell'ordine. Analizzare un testo per capire poi usarlo (individuare reati o fini pubblicitari, ect.) costa ancora di più.
Oggi puoi usare una IA per trasformare la voce in caratteri e documenti testuali che occupano una minima e ridicola frazione dello spazio che occuperebbe un file audio. Per cui se vuoi puoi registrare ogni telefonata (ma anche suono ambientale) per poi utilizzarla comodamente quando ti farà più comodo. Ad esempio a fini ricattatori.
Dopodiché agli inizi duemila c'era il sistema echelon che scandagliava tutti gli sms alla ricerca di parole chiave.
Oggi tutte queste "trascrizioni" possono esse date in pasto ad un'altra IA (LLM o chatgpt chiamar tu la voglia) che capisce il contesto e può "segnalare" chiunque parli di un argomento sensibile. Una volta, con echelon, le persone si inventavano pseudonimi, parole in codice.
Penso che ne so alla "bamba" piuttosto che ai "ghisa". Oggi è inutile. Un LLM è sufficientemente intelligente da capire il contesto e riconoscere il codice usato.
Che tu sia una criminale, una dissidente, o semplicemente una persona anticonformista...
Devi saperlo.
Schedarti e dossierarti oggi è molto più semplice. E lo può fare il tuo cellulare. E non è detto che lo faccia lo "stato brutto e cattivo" ma una multinazionale che come tale non risponde alle leggi di nessuno stato. Perché è sovranazionale e sposta la sua sede dove preferisce per essere al riparo da "lacci e lacciuoli" che impedirebbero, secondo alcuni, al libero mercato di funzionare.
Sai benissimo che l'uomo moderno e debole su queste cose, e proprio la mancanza di consapevolezza che ci ha portato alla società di oggi.
Tutti i governi si basano sullo stesso principio più pessimistico per antonomasia in cui l'uomo come essere sociale non e in grado di gestirsi da solo .
Basta vederlo a un semaforo rotto piuttosto che a una coda alle poste cosa e in grado di combinare
E adesso mi dice che deve essere in grado di gestire una cosa simile.
Lo sai che e impossibile , e come dire a un tossico di gestire l'eroina
Siamo onesti
Venusia
31-10-2024 13:25
L'uomo della strada?
Non ha saputo neanche "gestire" la pandemia!
Non ha saputo trovare informazioni affidabili e corrette ma si è affidato all'autorità o autorevolezza di opinionisti da salotto.
No. Quello che scrivo è per aumentare la tua conoscenza/consapevolezza. Tua di Venusia e di chiunque legge LC.
Gli altri per quel che mi riguarda possono anche mettersi a sghignazzare in mezzo alla strada a perculare la cosiddetta IA.
Che venga fatto qui mi dà un po' di più fastidio.
Poi, chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Io le informazioni in mio possesso le condivido. Di più non posso fare.
Il mio è semplicemente un monito. Non è che sconnettendosi dalla realtà, tappandosi occhi orecchie e bocca, l'IA scompare.
C'è e ci sarà sempre di più. Indipendentemente dalla mia volontà.
Non è che se non voglio essere intercettato e spiato mi basta non avere il cellulare.
Il cellulare non deve avercelo nessuno nel raggio di tot metri.
Io non posso imporre il mio volere agli altri. Posso informarli per fargli fare scelte più consapevoli.
nel tuo ragionamento c'è una variabile nascosta: le diagnosi le fa l'AI; bene; e la prevenzione ? se fosse affidata al Guglielmo il Cancello con il suoi vaccini nRMA prescritti dalla OMS; da qualche parte ho letto che sta preparando un vaccino nRMA per il cancro (sic !!!)
niente diagnosi AI se non fai 4 vaccini nRMA ogni anno
Forse tu mi risponderai "Ma qui si parla di AI"; vero ma credo che se ti propongono il pacchetto ti faranno accettare tutto il pacco.
www.youtube.com/watch?v=nT_M-SGZW4k
Non è questo il punto.
La cosiddetta IA non serve a questo.
L'IA non è stata creata e progettata per curarti e neanche per fornire le risposte di un test a un bambino delle elementari.
Gli LLM (come chatgpt) nascono per avere uno strumento artificiale che dimostri l'intelligenza sufficiente per comprendere un testo scritto e poi elaborarlo.
Discutere e perculare su "allucinazioni", ect. è fuorviante e inutile.
Gli LLM non servono a quello. Non sono nati per rispondere alle domande sull'universo, la vita, il diavolo...
Servono ad avere un cervello artificiale che comprende e analizza del testo per fornire in output informazioni.
E lo fa con una velocità e precisione impressionante.
Non ho adesso il tempo di guardarmi il tuo video di due ore ma, se volessi,
Posso darlo in pasto ad una IA di riconoscimento vocale che in pochi secondi/minuti mi fa una trascrizione del contenuto di due ore e poi posso passarla ad un LLM che in pochi secondi mi fa un riassunto puntato e numerato di tutti gli argomenti.
Già oggi si usa!!!!!!!
Hai mai visto i "capitoli" sui filmati di youtube????????
Credi vengano fatti tutti a mano???????????
E una nostra invenzione ed è una grande invenzione
Ma purtroppo l'uso che se ne farà
Basta vedere cosa è successo con il nucleare
letto, approvato e sottoscritto in data odierna
PS il diavolo la violenza la usa, eccome se la usa.
Dall'inglese Alan Turing, quello che creò la macchina per decifrare il codice enigma dei nazisti?
Quello del famoso test di Turing per stabilire se una macchina è IA o no?
it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Turing
treccani.it/.../...
Una tecnologia è di per se neutra. Bisogna capire chi la usa e perché.
Se, gentilissima Daniela ti vedo in cucina con un coltello in mano mi preoccupo gran poco e ti saluto.
Se vedo "rambo" che mi corre incontro con lo stesso coltello e la faccia leggermente contrariata ho un atteggiamento diverso.
Indipendentemente dal fatto che il coltello lo abbia inventato un nazista o meno.
Chi la usa secondo te? Chi ne ha (ed avrà) il controllo e monopolio? Sicuramente non Carmelo da Catania, non Maria da Campobasso, neppure il fruttarolo di fiducia nel vicoletto del centro di Viterbo.
Tu riesci a vedere all'orizzonte una (che sia una) seppur remota possibilità che l'AI venga usata a fin di bene? Per il bene dei tuoi figli?
Secondo me -semplicemente- NO.
Ma questa è una questione di punti di vista.
L'AI secondo te era necessaria? Personalmente non credo che lo sia, come d'altronde tante altre tecnologie troppo spesso inutili e superflue, oltreché dannose.
Ma -anche qui- è una questione di punti di vista.
Lo sviluppo tecnologico non ha mai visto inversioni di tendenza. Ergo non si ferma. Demonizzarlo inutile, o si conosce o si subisce.
Il potere ha sempre utilizzato la tecnologia per aumentare il controllo sulla popolazione.
La politica, che è lo strumento in mano al potere per creare il framework legale al controllo, è un organismo che vive a se stante mantenuto in vita sia dal potere che dalle masse che pensano di poterne influenzare gli indirizzi con una crocetta ogni 5 anni.
La macchina statale (il mondo a parte) con l 'IA potrebbe funzionare con un terzo del personale, dubito sia in programma una spending review, cosa che avviene e avverrà nel mondo reale del mercato.
Teoricamente tale sviluppo tecnologico potrebbe essere utilizzato per rendere processi più efficienti a vantaggio di una comunità che quindi avrebbe bisogno di meno energia (lavoro) per ottenere le stesse cose. La famigerata efficienza.
E invece cosa abbiamo? Più inflazione, più tasse, classi sociali in affanno nel rapporto lavoro/reddito, impoverimento crescente, peggioramento generale delle condizioni. Insomma il contrario di quello che ci si aspetterebbe da una società tecnologicamente in evoluzione. È evidente che c'è qualcosa che non va, e si capisce chi sta utilizzando la tecnologia e per quali scopi.
Questo genera erroneamente un'avversione per qualcosa, la tecnologia, che non solo non ha colpa, ma che potrebbe migliorare sensibilmente le condizioni di vita delle masse se utilizzata nel modo giusto.
È la politica che dovrebbe gestire questo processo ma come si vede è al servizio di altri e non della comunità.
Perchè penso che a nessuno farebbe schifo lavorare la metà del tempo a parità di reddito.
Perchè nessuno rinuncerebbe al copia-incolla, o al trattore per la vanga, perchè se posso ottenere lo stesso risultato in metà del tempo non ci sputo sopra. Perchè se per campare il mio contributo si riducesse a 2 ore al giorno invece che 8 o più, conservando libertà e diritti, vorrei sapere a chi non piacerebbe.
Perchè il Tempo, quello sì, nessuno ce lo restituisce.
In teoria quello che dici è vero, ma in pratica non lo è, perché molte tecnologie sono costruite per uno scopo specifico, soprattutto oggi, e se possono essere usate anche per altre cose, allora questo è tutto un altro discorso. Soprattutto se parliamo di armi o strumenti di controllo.
Chi ha inventato il primo fucile non voleva costruire qualcosa con cui arare o fare il caffè.
Chi finanzia lo sviluppo dell’intelligenza artificiale?
Qual è lo scopo del suo addestramento?
E le risposte abbiamo già.
Questa tecnologia è stata originariamente progettata e creata per uno scopo specifico, da persone con determinate idee e per avvantaggiare solo un certo tipo di persone.
E chi la finanzia sa cosa sta facendo e perché.
L'intelligenza artificiale non è open source, ma qualcosa di completamente privato ma dedicato al pubblico, al mondo intero.
Sveglia!
Se entro in casa la luce l'accendo io non Alexa
questo giochino sta facendo la fortuna di chi vuole instillare nella mente dei creduloni che presto avremo a disposizione l'autentica depositaria della verità sulla terra. Anche l'amico mascherato diffonde tramite il suo canale youtube l'idea sensazionalistica che l'IA ha già superato l'uomo...
Ma nessuno si prende la briga di farle domande a cui l'uomo non sa rispondere... tipo come diventare immortali! O come più "semplicemente" guarire il cancro!
Questa è la "magnificienza" della IA adesso, una cretina velocissima!
Pur comprendendo, e condividendo, le legittime preoccupazioni espresse da tutti gli utenti intervenuti...
Voglio usare l'ultimo briciolo di intelligenza (e di tempo) che mi rimane per provare a rispondere a Sam
Tralasciamo i "fini" (fin di bene) che possono lastricare intere vie per l'inferno.
Facciamo una ipotesi diciamo ottimistica.
Abbiamo visto nel corso della storia umana varie "elite" sobbarcarsi il gravoso compito di "dirigere" il gregge umano.
Possiamo immaginare il guerriero più forte delle tribù, forse al pari col religioso/stregone.
Per passare alle linee di sangue delle dinastie reali.
Arrivando al borghese che diventa industriale.
Fino ai giorni nostri del dio denaro della finanza che pone la sua mano che presta al di sopra di ogni mano che riceve.
Aumentiamo la produttività umana con l'IA e anche la robotica (che è più indietro ma va bene).
IA e robot non comprano merci ne spendono denaro. Non sono consumatori.
Se tu vuoi continuare a vendere le tue merci a persone sempre più disoccupate (sostituite dalla tecnologia) devi abbassare i prezzi.
O anche istituire un reddito universale, un'altra via non a caso che si cerca sempre più di implementare.
Perché alla fine, se sostituiamo tutti con delle macchine le merci perdono valore. Chiunque potrà in qualsiasi momento ordinare qualsiasi prodotto o servizio a costo zero.
Ma se merci e servizi non hanno più valore?
Perde il senso usare il denaro.
Il denaro serve per scambiarci merci scarse ma ora non è più così.
Tolto il denaro dall'equazione perché diventato una reliquia barbarica come puoi misurare l'appartenenza o meno all'attuale elite?
Dunque verrebbe alla fine anche tutto il sistema di controllo che permette alle attuali "personalità di spicco" di comandare e dirigere gli eventi.
Si creerà una nuova elite su basi diverse che soppianterà l'attuale o ci sarà l'anarchia?
La mia fantasia non si spinge oltre.
Sarà un mondo migliore dove il lupo pasce insieme all'agnello?
Privi dei bisogni materiali saremo in grado di convivere pacificamente senza sovrastrutture?
O l'uomo necessita per natura l'essere comandato?
La storia comunque, non ha un lieto fine.
Gli uomini sono privi di bisogni materiali perché sono interamente soddisfatti dalla tecnologia (IA + robotica) ma hanno perso il senso della vita.
Perché impegnarsi a studiare 10, 20, 30 anni per poter raggiungere l'eccellenza nella "fisica" quando le IA fanno il mio lavoro e molto meglio.
E questo in ogni campo dello scibile umano.
Ma allora creeremo generazioni successive di persone ignoranti che passano la vita...
A fare cosa????????
Giocare? Divertirsi? Ubriacarsi? Scopare? (fare le pulizie, che avete capito maliziosi. E' mezzogiorno. Siamo in fascia protetta)
Opportunità e rischi si intrecciano tra di loro in ogni ipotesi.
Ma a questo punto potresti obiettare?
Ma se lo scenario che dipingi avesse una minima attinenza con la realtà allora le attuali elite sarebbero degli stupidi che segano il ramo dove sono seduti. Sono al comando e mettono in moto eventi che li scalzeranno? Non è credibile.
Risposta:
Dopo la gestione della pandemia ho cominciato seriamente a prendere in considerazione la possibilità che i cosiddetti "vertici" siano molto meno intelligenti della "casalinga di voghera".
Ma comunque è inevitabile che perseguano la creazione di IA sempre più performanti.
Quando gli stati uniti col progetto Manhattan hanno svelato la forza della fissione atomica...
Nessuna elite al mondo si è sentita sicura ed ha cercato di procurarsi anch'essa quella potenza.
Una elite che oggi vorrebbe bandire l'IA si troverebbe in condizioni di tremenda inferiorità rispetto alle altre.
Ciò che possono fare, i livelli che possono raggiungere, sono fuori scala anche rispetto al passaggio alla bomba atomica.
Letteralmente neanche il più intelligente, forte, preparato di noi può minimamente competere con una IA.
(A scanso di equivoci e scassaminchie varie sto dicendo che nessuno scacchista è oggi più in grado di battere una IA addestrata a scacchi come nessun esperto di "lettura veloce" può battere un chatgpt)
Dunque, fosse anche il sospetto che un altra elite sia in vantaggio rispetto a loro nella corsa verso l'IA più performante, spingono a tutta forza.
E non possono farne a meno. Anche se solo loro i primi che desidererebbero rimettere il gatto dentro il sacco.
Capisco quello che dici e in gran parte condivido...
Ma per quale straca... di motivo dobbiamo ancora aumentare la produttività umana?
E se il denaro è solo un mezzo, allora non può essere un dio. Allora il problema deve essere qualcosa altro.
Cercherò di descrivere, una volta per tutte, come funziona, scusandomi per l’inevitabile lunghezza e sperando che qualcuno abbia voglia di leggere seriamente ciò che scrivo. Alla fine, ciascuno potrà decidere da solo se si tratta o no di “intelligenza” e potrebbe darsi che scopra che si tratta di una questione prevalentemente terminologica.
Premetto che non parlerò in particolare di Chatgpt, perché non conosco nel merito abbastanza di come è stata costruita, ma in generale dei sistemi di “intelligenza artificiale” attuali, nelle forme oggi sviluppate, salvo il continuo e rapido avanzamento tecnologico.
Per prima cosa, è utile che faccia riferimento a ciò che si intendeva ancora in un tempo non remoto quando si parlava di “intelligenza artificiale”, prima, soprattutto, dell’avvento del machine learning e delle reti neurali.
L’idea che sembrano avere in mente ancora oggi tutti, quando parlano di AI, è in effetti abbastanza corrispondente a ciò che essa era allora, mentre non lo è più affatto a ciò che essa è adesso. Perché si tratta di due cose completamente differenti, come una macchina da scrivere può esserlo da uno smartphone.
In effetti, fino alla seconda metà del secolo scorso, i sistemi c.d. intelligenti funzionavano in questo modo:
1) una grande base di dati, in continuo aggiornamento;
2) delle regole, anche molto complesse ed anch’esse aggiornabili ad libitum, sulla base delle quali i dati potevano essere combinati, elaborati e ne potevano meccanicamente essere tratti degli altri.
In questo modo, però, la “macchina” non faceva che eseguire compiti che, per quanto complessi, erano già predefiniti una volta per tutte dal programmatore. Anche gli eventuali aggiornamenti non potevano che avvenire in base a regole interamente predefinite.
Così, ad es., se volevo costruire una “intelligenza artificiale” ad uso medico, ci mettevo dentro tutte le enciclopedie mediche che conoscevo, catalogando ed indicizzando accuratamente i dati, Potevo fare lo stesso con tutti i trattati di medicina disponibili e con tutte le riviste mediche. Oggi, avrei potuto anche dargli istruzioni per raccogliere ulteriori dati su internet ed accomodarli adeguatamente nel suo database. Poi gli avrei dato una serie di regole su come raccoglierli e metterli insieme, in base ad una eventuale richiesta dell’utente. Ad es., avrei potuto prevedere che alla domanda di input “cura del raffreddore”, andasse a cercare tutto ciò che trovava sul suo database ed ogni ulteriore aggiornamento su internet e poi lo combinasse insieme, mettendo prima, come più significativi, i report delle riviste e dei trattati più quotati, poi, integrandoli con minore evidenza o grado di certezza con i dati trovati altrove. Avrei potuto fornire anche delle formule per calcolare certi risultati, ad es. in base alla temperatura corporea, la pressione sanguigna ecc., o persino per decidere, fra due risultanze opposte, quale scegliere o come provare a conciliarle.
E’ chiaro che, nonostante la mole di dati e di elaborazioni, l’AI non avrebbe fatto altro che rendere in pochi secondi quello che avrei potuto fare, almeno in teoria, io stesso, essendo abbastanza esperto, ma in un tempo molto più lungo. Forse, proprio per la mole di lavoro o la complessità, in certi campi, dei calcoli, la macchina avrebbe potuto ottenere risultati che io stesso che l’avevo programmata non avrei potuto ottenere, almeno in un tempo ragionevole. Si sarebbe trattato, tuttavia, pur sempre di una questione di fatto, perché, in ogni caso, la macchina avrebbe eseguito solo passaggi che io gli avrei preventivamente ordinato di fare a certe condizioni.
Ora a me sembra che tutti quanti, persino certi informatici, quando parlano di AI oggi, pensino ad una cosa di questo genere. Questo vale anche per la presente discussione, che ho scorso solo velocemente e, se qualche commento che tratta diversamente mi è sfuggito, me ne scuso anticipatamente.
Il problema che bisogna aver chiaro è, però, che oggi non è più così. La moderna AI è del tutto differente da quello che ho descritto sopra ed anzi, se si potesse immaginare qualcosa di opposto, ecco, questa sarebbe la nuova AI, rispetto a quella vecchia che ho fin qui descritto. Per non allungare troppo il post, mi fermo adesso a questo punto, per riprendere nel prossimo commento.
Apparentemente, per una strana ironia della sorte, si trattava anche di compiti molto semplici per un essere umano, ma che, volendoli affidare in sostituzione a una macchina, portavano ad esiti ridicoli e disastrosi.
Il classico esempio è il problema di riconoscere con buon margine di attendibilità, da una qualsiasi foto o immagine, la figura di un gatto. Salvo casi di immagini completamente sfocate e illegibili o di scherzi della natura di gatti veramente strani, nonostante la grande varietà di gatti, per un uomo si tratta di un problema di immediata soluzione. Ma per una macchina? Per una macchina le cose stavano molto diversamente. Provatevi voi a mettervi nei panni di un programmatore e spiegare in soldoni ad un processatore di algoritmi come deve fare per decidere se quella che gli è sottoposta è o no l’immagine di una gatto!
Probabilmente, incomincerete dalla forma, la conformazione della testa, delle orecchie, degli occhi, del muso. Si tratta di vettori che, in teoria, possono essere espressi in forme precise, anche con range piuttosto elaborati, per tentare di prevedere le varianti. Poi c’è anche il colore, come si presenta, come è distribuito, la profondità, il chiaro-scuro, come si distingue l’immagine dallo sfondo: pixel e loro distribuzione, secondo formule facilmente immaginabili, senza scendere nel particolare tecnico. Si possono combinare questi ed altri criteri e pensare che, con un’adeguata complessità, si possa arrivare, in un ragionevole numero di casi, a far distinguere esattamente alla macchina l’immagine di un gatto, da quella di un altro animale o da qualsiasi altra cosa.
Solo che non funziona!
Avete presente i captcha o i vari sistemi che certi siti usano per verificare se siete una persona umana oppure un robot? Vi presentano una decina di immagini a caso e vi chiedono di decidere se vi è rappresentato un camion o una bicicletta, o, magari, un gatto… Se siete un robot (di vecchio modello) per quanto complesso, non ce la fate. Se siete un uomo si.
Non è una questione di complessità di calcolo. Il vero problema sembra essere che nessuno al mondo sa esattamente come faccia un uomo qualsiasi a distinguere nel concreto se ha davanti un gatto o un non-gatto. Certo, è chiaro che si tratta di una combinazione delle cose che abbiamo detto, e magari di altre che si potrebbero immaginare. Ma quale combinazione, esattamente? E, soprattutto, dov’è precisamente che finisce il “gatto” ed inizia il “non-gatto”?
Allora si è tentata una via diversa.
(continuo con un terzo post)
Nella pratica, per una macchina, i vari criteri per riconoscere un gatto potrebbero essere riassunti in questo modo:
P0+ P1 x C1 + P2 x C2 + … Pn x Cn =V
In questa formula C sono le singole caratteristiche emergenti dalla foto: vettori che descrivono la forma, distribuzione dei pixel, ecc. P sono i pesi che devo dare a ciascun valore, cioè i coefficienti numerici che ne stabiliscono l’importanza.
Poi, potrei dire: se V raggiunge un certo range di valori, allora quello è un gatto.
Questa cosa io posso renderla complessa quanto voglio, moltiplicando quanto è necessario il numero di vettori di questo tipo e combinandoli insieme. Posso aggiungervi anche delle funzioni correttive che mi “aggiustino” il valore finale in modo da renderlo più “sensibile” a certe variazioni di input.
Il problema è però quello di sapere quali combinazioni o quali combinazioni di combinazioni sono quelle “vincenti”: quelle cioè che in un numero statisticamente accettabile di casi permettono alla mia AI di indovinare se quella foto è di un gatto, o meno.
Io proprio non lo so, ed allora dico alla macchina: “dimmelo tu!”
E come faccio?
Gli prescrivo di provarle tutte, o almeno potenzialmente, proprio tutte! Fornisco alla mia macchina, invento, un miliardo di foto di “gatti” ed un miliardo di foto di “non-gatti” e gli chiedo di verificare, in base ad ognuna delle combinazioni di pesi possibili, comprese quelle che sarebbero per un uomo assurde o insensate, se quello rappresentato è un gatto, oppure no. Insieme ad ogni esempio, le do il dato corretto elaborato dall’uomo, se quello è un gatto oppure no. Chiedo alla macchina di andare a verificare, se per ogni combinazione elaborata randomicamente l’esito è esatto oppure no. Gli chiedo anche di selezionare le combinazioni che ottengono il massimo grado di successo e di testarle di nuovo, aggiustandole ancora, prima eventualmente con altri training e poi con i casi reali. Sfruttando la potenza di calcolo, la macchina costruisce un istogramma di tutte le combinazioni possibile ed alla fine ne sceglie qualcuna che io neanche lontanamente avrei potuto immaginare. E poi, magari l’aggiusta ancora, autonomamente, sempre in base al medesimo criterio del tutto astratto e generale.
Quali sono le conseguenze?
La prima conseguenza è che funziona! La macchina in un grande numero di casi, riesce effettivamente a decidere esattamente se quello che ha esaminato è un gatto oppure no.
La seconda (spiacevole) conseguenza è che, nella maggior parte dei casi, io non so il perché. Non sono neppure in grado di comprenderlo e ricostruirlo ex post, perché la complessità dei calcoli e delle combinazioni è tale che non riesco a ritrovare il percorso. Uno dei problemi di frontiera della AI è la c.d. XAI, dove “X” sta per “Explainable”. Per tornare all’esempio iniziale, se la nuova intelligenza artificiale mi dicesse che si può curare il raffreddore con una rara pianta messicana, potenzialmente velenosa, prima di prescriverla, da medico, vorrei sapere come ci è arrivata. Questo però spesso non è possibile. Succede poi, anche che la mia macchina, dopo una lunga ed onorata carriera di indovinatrice di foto di gatti, un giorno incontra una foto un po’ giallina di un panda e conclude, senza esitazione, che si tratta di un gatto! Se si tratta di indovinare gatti, passi, ma se da quello dipende che un drone spari o meno, qualcuno ancora, per il momento, per fortuna si preoccupa.
La prima conclusione è che, ovviamente, si tratta pur sempre di una forma di calcolo. Un particolare tipo di calcolo, tuttavia, in cui l’elemento casuale rientra in modo determinante.
La seconda è che non è assolutamente vero che l’intelligenza artificiale nuova elabora solo quei contenuti che il programmatore gli ha messo dentro o gli ha detto di prelevare: i dati li trae dalla realtà, ma i criteri, attraverso il meccanismo della prova dei pesi, se li produce da sola. Non è neanche detto, che, se le viene consentito, non possa scegliere nuovi tipi di variabili e provare, per es., visto che va “alla cieca”, come funziona la grandezza o la forma della foto, per decidere se quello è un gatto o meno, anche se per il programmatore (e per noi), non c’entrerebbe proprio niente. Magari, per qualche strana combinazione statistica, questo nuovo criterio sarà “vincente” e la nostra macchina lo userà allegramente, senza che noi lo sospettiamo.
Naturalmente, sto andando per estremi, per farmi capire, ma, a mano a mano che si passa dalla AI specializzata, a quella a cui si vorrebbe arrivare, “generalista”, simili scenari divengono sempre meno improbabili ed in effetti anche oggi, sono tutt’altro che impossibili, visto come vanno le cose.
La terza importante conseguenza è che l’intelligenza artificiale, se anche non è “intelligente”, è in ogni caso potenzialmente del tutto autonoma: essa fa delle cose ed esegue dei compiti e degli algoritmi che si è scritti da sola, con il meccanismo che ho descritto e che nessun programmatore si sarebbe sognato di metterci dentro.
E perciò, quarta conseguenza, è anche imprevedibile, nel senso che nessuno potrà dire in anticipo, quando l’intelligenza artificiale generalista si sarà sufficientemente sviluppata, dove andrà a parare.
Insomma, dotata di idonei meccanismi di auto alimentazione, di spostamento e di rilevazione, essa non sarà “intelligente”, ma sarà comunque un nuovo “soggetto della Storia”, un’entità con le cui decisioni, con i cui processi di calcolo e con le cui azioni, noi non avremo più nulla a che fare.
E’ questo che occorre capire ed in questo momento mi sembra, per citare Sergio Leone, che gli uomini si dividano in due categorie: quelli che lo hanno capito e quelli che lo capiranno solo quando ci avranno seriamente a che fare. E magari questi ultimi allora concluderanno, persistendo in qualche modo nella confusione e dunque sbagliando ancora una volta, che, in fondo, diversamente da come credevano, è davvero intelligente.
ho letto con attenzione quello che hai scritto, come hai richiesto, e ho notato che non ti sei minimamente posto il problema etico connesso allo sviluppo di AI.
Il vero primo problema di tutte le mirabolanti proposte che ci vengono fatte (economia verde, monete digitali e programmabili, controllo del clima, centrali atomiche ecc) è se rispettino i requisiti minimi dell'etica.
Per essere più chiaro: il mio eroe è Ettore Majorana che, avendo capito con chi aveva a che fare, si è ritirato in un convento piuttosto che fornire a questa banda di criminali che impazza ulteriore potenza. Certo lo hanno fatto altri, ma non lui. La differenza è sottile, ma sono sicuro che sei in grado di vederla.
Luka64 non ti innamorare della tecnologia senza averla esaminata attentamente attraverso la lente dell'etica.
Non conosco personalmente nessuno che sia meno innamorato di me della tecnologia in generale e dell'AI, in particolare.
Penso, però, che non sia realistico che vi siano in giro così tanti Ettore Majorana. Perciò, è forse meglio incominciare a pensare al piano B.
ottimo, avevo intuito che sei una persona intelligente.
danielas
l'ho letto appena Sciascia l'ha pubblicato e mi ha aperto orizzonti inesplorati
in questi giorni ho recuperato gli appunti delle lezioni di fisica tenute da Majorana, se ti interessano fammelo sapere
ChatGPT non ha inventato nulla. Ha semplicemente fatto da specchio ai nostri pensieri.
Qualcuno di quelli che vivono nel mondo virtuale di internet potrebbe dire allora che l'accettare la cosidetta "AI" rappresenti il massimo della democrazia
“ Dopo la II guerra mondiale i paesi vincitori, soprattutto gli USA perchè erano i più potenti, hanno preso 1500 scienziati (i migliori, rispetto l'uso che intendevano farne ) e se li sono portati via di nascosto. L'hanno dovuto fare di nascosto perchè tutti e 1500 erano ricercati per crimini di guerra ...” dalla prima parte del video di Franco Fracassi che ho postato più sopra, www.youtube.com/.../
Lo so che ci hanno cacciato in testa che la scienza e la tecnica sono neutre, oggettive prive di ideologia ecc. ecc. Immagino che tanta gente non sia disposta ad affrontare il fatto che così non è, perchè ha l'impressione di perdere il terreno sotto i piedi, di affondare sulle sabbie mobili. Bè, ci siamo anche noi, che la terra sotto i piedi l'abbiamo recuperata proprio mettendo in dubbio la “neutralità” della scienza e della tecnica.
ho postato anch'io il video di Fracassi, ma ho avuto la sensazione che la durata di oltre 2 ore abbia scoraggiato molti; peccato perché è molto interessante, ma ormai se non sono "cinguettii" vengono saltati senza troppi problemi; peccato gli ultimi minuti del video sono sia un pugno nello stomaco sia un suggerimento su come uscire da questa situazione: rifiutare le mele avvelenate che ci vengono sistematicamente proposte ... e Majorana ci dice che si può.
I fisici sono quasi tutti atei e la loro fisica è profondamente materialista; Majorana era credente e Dio compare nella sua fisica; ma i realtà non sto cercando conferme di questo; dalla progettazione della "macchina di Majorana" mi è sembrato di capire che questa operi su quelle che Platone chiama "idee" (usando la terminologia informatica, opera sulle classi da cui poi derivano gli oggetti). E' l'unico che abbia fatto una simile proposta (sempre che io non abbia capito male) e la cosa mi incuriosisce.
Ho chiesto a chatGPT quale sia la causa della pandemie-epidemie e quale sia stata la causa dell'influenza spagnola. La risposta è stata quella dell'attuale medicina convenzionale fatta prevalentemente di istruzioni senza comprensione, seguite dalla maggior parte dei medici, ovverossia da simboli senza significato.
quanto afferma Faggin è profondamente vero;
nella sua fisica pone la Coscienza tra le caratteristiche primarie, e quindi non riproducibile;
hai letto
comedonchisciotte.org/.../
mi è venuta in mente la Meloni che, appena eletta, in un viaggio istituzionale si portò dietro la figlia: non è che avesse paura di lasciare sola la figlia non avendo ancora stabilito un "modus vivendi" con loro ?
La vera essenza di quanto sta accadendo è che a fronte di un'unica parola ("intelligenza"), si intendono, da parte di alcuni, cose completamente diverse rispetto ad altri. La vera domanda è, a mio avviso: che cosa intendono per "intelligenza" ed anche "coscienza", "mente", ecc. coloro che, senza battere ciglio, danno come sicura la futura (e prossima) emergenza di una intelligenza e coscienza artificiali, del tutto paragonabili, anzi superiori a quella umana? Mi sembra evidente che essi non possono avere in mente la stessa cosa di coloro che riconoscono come pazzesca una tale idea.
La maggior parte di coloro che (giustamente) respingono il concetto di intelligenza artificiale come vera intelligenza, lo fanno su un piano meramente intuitivo. Ma la stessa cosa vale anche per molti di coloro che invece sembrano accettarla tranquillamente.
L'occasione che tutti hanno è adesso di riflettere di nuovo seriamente dopo tanti secoli sui concetti di "intelligenza", "mente" e "coscienza" e, in fondo, anche di "vita" e domandarsi se già oggi non esistono uomini che li intendono in maniera profondamente diversa. Allora si potrebbe scoprire che l'importanza che sta così rapidamente assumendo l'AI è solo l'emergenza di qualcosa di molto più profondo e probabilmente più spaventoso che ci sta accadendo.
C'è veramente poco tempo per cogliere il senso di tutto questo. Chissà cosa pensano le nuove generazioni di queste cose? Le cose accadono sempre più velocemente e chi può dire cosa vedremo già nei prossimi due o tre anni, specie in Occidente?
Sono molto contenta che Faggin sia ascoltato dalle nuove generazioni. Pertanto auspico che i suoi interventi nelle Scuole Superiori e Università siano sempre più numerosi come ho scritto qui: accademiadellaliberta.blogspot.com/.../...
E' lo stesso schemino che ci propinavano quando ero al liceo, mezzo secolo fa. Alla faccia del progresso. Concretamente il messaggio era: se pensi e ragioni secondo lo schema che noi ti proponiamo ti prendiamo in considerazione e ti permettiamo di esistere, se no scordatelo. Ci stavo male perchè lo schema era palesemente falso, parziale, pretendeva di allargare a tutta la realtà quello che poteva avere esiti positivi solo come strumento di lavoro e ricerca ristretto a singoli ambiti. Infatti, in realtà non era l'intuizione a essere davvero “scaricata”, anzi, se sfruttabile per qualcosa che avesse qualche ritorno economico o di potere o di prestigio sociale, la capacità umana di “andare velocemente al dunque” perdeva il “meramente” ed era promossa a “genialità”. Con tali premesse, non si poteva altro che peggiorare. Almeno, fino a un certo punto, se uno “conversava” con un prodotto tecnologico era considerato alquanto svitato, perchè la differenza tra cosa è vivo e cosa no era percezione comune. L'unica indagine interessante riguarda le convenienze che fanno accettare l'assurdità a delle maggioranze che da quelle assurdità ricavano solo disastri.