E' cominciata la guerra della antenne. E a quanto pare non sarà facile vincerla.
Torniamo a parlare del caso di un maxi palo porta antenne installato nei pressi di una scuola di Frossasco, in Piemonte. Il Comitato Stefano Rodotà, presieduto dal giurista Ugo Mattei, si è assunto il compito di difendere in Tribunale le generazioni future. La causa è stata intentata da alcuni genitori nel Comitato Val Noce per salvaguardare l’interesse dei loro figli sulla base del principio di precauzione: l’onere di provare che un’innovazione tecnologica è innocua spetta a chi la produce. Oggi, però, il giudice Ludovico Sburlati con un’ordinanza ha respinto il ricorso del Comitati Rodotà contro il palo porta antenne di Frossasco. Non solo, il giudice ha anche emesso una condanna a 15.000 euro di spese. È stato, quello dell’arma delle spese legali, un modo per scoraggiare la cittadinanza attiva? Ne parliamo su #Byoblu24 con il giurista e presidente del Comitato Rodotà Ugo Mattei che chiede a gran voce che almeno le scuole siano: “Zone franche, un’oasi libera dai pericoli delle onde elettromagnetiche”.
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E'incredibile l'ingiustizia che dilaga in questo paese. La si capisce ancora meglio quando si sviscerano le questioni.
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Ma immagino che non sia possibile.
Purtroppo sembra che non ci sia alcuno spazio per un confronto sulle regole.
E quindi si assiste a scempi del genere, sperando che la situazione prenda una piega inattesa
Purtroppo non ho alcun precedente di penali o ammonizioni nei confronti di giudici "distratti" che non hanno svolto il processo in maniera corretta.
Siamo alle solite storie, molto simili a quelle dei medici che operano persone sane per mali che non hanno (rovinandole in molti casi) continuando successivamente a occupare il proprio posto senza alcun richiamo disciplinare.
Non ci resta che *donare* e non lasciare soli questi genitori e i loro avvocati. Questa battaglia è solo il fischio di inizio di una guerra nazionale che sembra solo apparentemente non toccarci. Poi quando metteranno le antenne sui nostri tetti dalla mattina alla sera senza che ci abbiano minimamente avvertito, sentiremo anche noi il morso del cane.
-ZR-
Si sega il palo.
-ZR-
In effetti la legge della giungla è sempre in vigore e non sevono giudici...
La normativa era quasi completamente a favore dei richiedenti; potevo fare poco o nulla. L'unica, era chiedere l'intervento dell'ARPAT, al quale però non fregava molto: tendenzialmente si affidavano ai dati di progetto, ovvero teorici. Nel caso, lasciavano che i rilievi di verifica li svolgessero direttamente gli stessi richiedenti (gli stessi tecnici che avevano firmato la documentazione per la domanda di installazione), che ovviamente disponevano gli strumenti nelle posizioni per loro più opportune (poi chissà...); l'ARPAT avrebbe (eventualmente) controllato i loro dati. Non hanno mai mosso il culo per andare a verificare con i propri strumenti. Non gliene poteva fregare di meno.
Il Comune, che non aveva molti strumenti per opporsi (rischiando oltretutto una causa contro un colosso, e i Comuni, economicamente, sono messi molto male) aveva un suo pro nell'affittare lo spazio per l'installazione dell'antenna.
Da parte mia, una guerra persa. Capii che c'era un Sistema, che partiva fin dagli interessi del Governo per l'affitto delle frequenze della telefonia e lo scambio di favori legislativo-esecutivo.
Una ventina di anni fa circa ci fu un referendum dentro il quale c'era anche la possibilità dei gestori telefonici,
o di qualsivoglia natura, di installare le proprie antenne sui tetti delle case.....
Ricordo che vi fu un accanito dibattito sulla questione,
si sollevava infatti il problema della possibilità che potessero essere dannose alla salute umana.
Cosa fecero allora gli italiani???????
Forse perchè a fine giugno, ma il referendum non raggiunse il quorum!
Perchè gli italiani preferirono andarsene al mare invece di pensare alla propria salute.
Quindi, ora, è da coglioni lamentarsi.
Le persone vanno considerate come tali, non come una massa monolitica.
Resta il fatto che la maggioranza della gente non andò a votare non facendo raggiungere il quorum.
Ricordo che fu un disastro il numero dei votanti (ridicolo).
Gli italiani preferirono andare al mare e questi sono ora i risultati.
Ora è da coglioni lamentarsi.
ITALIANI COGLIONI
Questo non lo leggerai mai nelle istruzioni del modem non è compito di chi te lo vende terrorizzarti. I telefonini stessa zolfa, i bambini ne devono stare alla larga il più possibile e gli auricolari con il filo non quelli bloothot dovrebbero essere la regola fissa da utilizzare per ogni telefonata.
Il punto secondo me sta nel capire che la potenza emessa tra un ripetitore ed un telefono tenuto a distanza o un modem WiFi che deve far attraversare al proprio segnale vari ostacoli casalinghi non è da paragonare a quello che un corpo assorbe sotto a queste antenne.
Poi magari questi genitori non hanno WiFi a casa, questo non lo possiamo sapere. Come magari hanno il WiFi e ne sono preoccupati da sempre.
Siamo alle solite storielle all'italiana. C'era un paese, che è diventato anche un servizio delle iene di molti anni fa (se non ricordo male) in cui bambini e adulti si ammalavano di tumori o provavano malesseri terribili come mal di testa, vomito, ecc. Tutto questo era riconducibile ad un traliccio dell'alta tensione che passava sopra le loro case.
Ovviamente non c'era niente di vero in questo presunto collegamento tra il malessere e il traliccio, per chi gestiva la linea elettrica.
-ZR-
Vogliono introdurre i tablets in sotituzione dei libri (...e faranno campagna green per dire usiamo i tablets così non buttiamo giù gli alberi, come se i tablets si costruissero con l'aria...la tecnologia ha un processo industriale molto più inquinante) pertanto se potessero metterebbero le antenne una su ogni testa di studente.
Ho conferme di tablet forniti insieme agli zaini richiesti dalle famiglie in difficoltà, di fondi per i pc e la tecnologia in generale arrivati in tempi insoliti rispetto ai classici tempi.
I €500 resi disponibili dalla EU per acquisto di PC (max €300) + wifi (max €200) servono proprio per supportare questo passaggio. Del resto che PC puoi comprare con soli €300?? niente monitor, niente tastiera,niente mouse, per cui sicuramente in quella cifra così bassa un tablet a basse prestazioni, ma che offre tutte le funzionalità per leggere,scrivere ed usare software di simil office, è compreso.
E' inaccettabile che per motivi finanaziari le società che si fanno pagare gli abbonamenti della PAY-TV per le partite di calcio pur di non dover restituire i soldi dei loro abbonati riescono a tutelare i LORO interessi, mentre i cittadini-genitori che vogliono tutelare i diritti dei propri figli abbiano un trattamento differente.
Le partite di calcio si disputano a stadi chiusi con i giocatori che non indossano mascherine, ma che possono fare contatto fisico infrangendo la distanza minimo di 1m e i bambini invece DEVONO indossare la mascherina e rispettare 1m di distanza in un banchetto di plastica, in pratica un seggiolone super economico, ma acquistato a peso d'oro.
Chiedo a tutti quelli che leggeranno questo mio commento di SENSIBILIZZARSI e di avviare una protesta e diffondertla di ANNULLARE l'ABBONAMENTO a qualsiasi PAY TV abbiano.
Se avete l'abbonamento e non lo disdite non siete migliori di LORO oltre ad essere degli ipocriti e non ha senso che continuate a scrivere e blaterale contro i gironalisti venduti e i gruppi elitari. DISDITE ABBONAMENTO!
LORO hano interesse a mantenere calma la gente con le partite di calcio, ma non frega nulla di bambini che svengono causa tossicità/anidride carbonica accumulati nelle mascherine, anzi lo negano con il supporto di medici prezzolati!
E ora di dire BASTA e ora di colpirli laddove fa LORO più male...nel portafogli.
Poi con gli anni ci ho avuto a che fare professionalmente e personalmente.
Ad oggi è una delle cose che più temo. Non esistono, se non certezze, almeno poche sicurezze.
Alcuni Motivi:
- “ogni giudice fa come cazzo gli pare”
- esistono risposte ragionate ma non ragionevoli
- troppi giudici sono politicizzati
- tante, troppe leggi, spesso contorte
- troppi privilegi portano i giudici a perdere il contatto con la realtà
In conclusione, una frase semplice ma non banale: una cosa è la giustizia, un’altra è la legge.
Si può aggiungere che:
- i magistrati non rispondono con il loro patrimonio dei danni causati nell'esercizio delle loro funzioni;
- è difficilissimo trovare avvocati disposti ad intentare una azione giudiziaria contro magistrati dei tribunali dove svolgono la propria attività.
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