Un team di ricerca dell’Università di Surrey, con l’aiuto della fisica quantistica, ha scoperto che il tempo potrebbe scorrere ugualmente in entrambe le direzioni, senza alcuna differenza tra passato e futuro.
Il rapporto dell’essere umano con il tempo è stato complesso da sempre; fosse anche solo perché in esso si personifica la caducità dell’individuo. Prima divinità, poi dimensione, per alcuni filosofi un semplice flusso interiore, eppure il tempo noi lo percepiamo, ne avvertiamo lo scorrere come di un fiume in piena che inevitabilmente ci travolge. Un fiume che muove seguendo un flusso ben preciso, costante: dai ricordi del passato verso le incertezze e le aspettative del futuro. A darcene conferma sono le esperienze di vita quotidiana, un bicchiere che cade e si rompe, ad esempio, non può ricomporsi da solo. In altre parole, da sempre siamo portati a pensare che esista una «freccia del tempo» con un verso ben preciso e che essa sia una caratteristica fondamentale della natura. Eppure, la scienza sembrerebbe non essere d’accordo e si è chiesta se effettivamente non stessimo perdendo di vista un tassello fondamentale dell’intricato mosaico del tempo. Ma da dove nascono i dubbi?
Cosa dice la fisica?
Il problema principale è in realtà sotto gli occhi di tutti, ovvero le leggi della fisica non prevedono in alcun modo che esista un’unica direzione del tempo. Le leggi di Newton, che governano il moto dei pianeti, funzionano in egual modo indipendentemente da come facciamo girare le lancette dell’orologio. A cosa è dovuta, dunque, questa nostra diversa percezione, perché il tempo sembra scorrere solo in avanti? Questa è una delle domande a cui il team di ricercatori dell’Università di Surrey, in Gran Bretagna, di cui fa parte l’italiano Andrea Rocco, ha cercato di dare una risposta. Per farlo, come descritto nel loro lavoro pubblicato di recente su Scientific Reports di Nature, gli scienziati si sono concentrati sul problema della freccia del tempo all’interno dei sistemi quantistici, ovvero quel complesso mondo subatomico che risponde alle leggi della meccanica quantistica e che in gran parte è ancora avvolto da un alone di mistero.
Lo studio e le novità introdotte
In genere, si ritiene che l’interazione di un sistema quantistico con l’ambiente comporti inevitabilmente una perdita d’informazioni in relazione al tempo, generando così una direzione temporale preferita. Ma applicando specifici modelli matematici i ricercatori hanno notato che la perdita di informazioni avviene in ambedue le direzioni, sia all’indietro nel tempo che in avanti. Facendo supporre che, almeno sul piano quantistico, il tempo potrebbe non avere una sola direzione ma due opposte fra loro.
In altri termini, la freccia del tempo emerge solo quando prendiamo in considerazione specifici sistemi, caratterizzati da altrettanto specifiche condizioni di partenza e in una certa interazione con l’ambiente. Ergo non può essere considerata una proprietà fondamentale della natura, perché altrimenti dovrebbe essere vera indipendentemente dalla scala e dalla condizione fisica in cui si analizza. Ne è un chiaro esempio la velocità della luce nel vuoto, che resta sempre la stessa anche quando il punto di vista dell’osservatore varia. Altro esempio è la carica elettrica che possiede un elettrone, anche questa non varia al variare dell’esperimento. Nel lavoro, il team ha anche dimostrato come le equazioni che stanno alla base della quantistica (equazione di Pauli, Lindbland e Langevin) e che perciò descrivono il mondo subatomico, sono simmetriche rispetto al tempo permettendo, perciò, al sistema di evolvere sia in avanti che all’indietro del tempo senza perdere di validità fisica.
Un futuro tutto da scrivere
I risultati del lavoro sono certamente affascinanti, tuttavia resta da capire quanto ampio possa essere il loro angolo d’applicazione. Su larga scala, infatti, il tempo continua a scorrere in avanti. Va capito, perciò, se tali scoperte possano avere un’applicazione anche sul mondo macroscopico, dove a farla da padrone è la seconda legge della termodinamica, secondo la quale il livello di entropia è destinato a crescere nel tempo. Il passo successivo è dunque provare a sviluppare ulteriormente il lavoro in modo da poterlo applicare sul mondo macroscopico e capire se anche l’Universo si muove su due direzioni temporali opposte, se così fosse il nostro sarebbe un viaggio nel cosmo compiuto a metà.
Fonte AlmaNews
E quando spegni il proiettore la storia è ancora tutta lì, impressa sulla pellicola.
tomascipriani.it/kronosekairos/
La conseguenza è che si scambia la teoria, ovvero un modello sempre astratto e quindi limitato, per la realtà concreta che dovrebbe descrivere, a volte senza neanche porsi il problema di quali sarebbero gli esperimenti che dovrebbero confermarla (da qui la "teoria pura" di molta scienza contemporanea, che gioca appunto con funzioni matematiche facendo ipotesi indimostrabili buone solo per i film di fantascienza).
Su questo argomento rimando agli studi del grande fisico e storico della scienza Lucio Russo www.youtube.com/watch?v=j2GFK_g9zoQ, a quelli di Rupert Sheldrake, od all'eccellente libro di Adam Frank, Marcelo Gleiser ed Evan Thompson sulla pessima situazione in cui versa la scienza moderna: Il punto cieco. Perché la scienza non può ignorare l'esperienza umana.
Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri”. — Isaia 55:9.
Salmo 90:4. Mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri che è passato,
come una veglia della notte.
Ma sul tempo ci si scontra con dei paradossi macroscopici evidentissimi il cui principe è quello del nonno:
se potessi viaggiare a ritroso nel tempo e uccidessi mio nonno prima che generasse i miei genitori, io non nascerei e quindi non potrei andare indietro nel tempo a uccidere mio nonno.
In parole povere il nostro presente è determinato da accadimenti successi nel passato.
Andare a ritroso nel tempo comporterebbe l'alterazione di questi fatti, anche in maniera minimale, che avrebbero ripercussioni inimmaginabili sul nostro presente come oggi lo conosciamo.
La fantascienza è piena di queste situazioni più o meno paradossali.
La più "plausibile" è quella di considerare il tempo come un diario: è possibile consultarlo ma non alterarlo.
Muoversi nel futuro ha ulteriori problemi.
Essendo generato da fatti del passato, al momento presente è del tutto inesistente e pertanto "viaggiare" nel futuro sarebbe un "salto nel buio" verso il nulla, un universo completamente vuoto nel vero senso della parola: privo di qualsiasi cosa. Un qualcosa di inimmaginabile perché anche ipotizzarne l'esistenza lo farebbe generare da un fatto passato: la nostra immaginazione.
Ma anche ammettendo l'impossibile possibilità (perdonate il gioco di parole) di potersi muovere nel futuro con una macchina del tempo e trovare un mondo avanti di decine di anni, come in "Ritorno al futuro 2" ciò comporterebbe l'inevitabile scelta fra miliardi di miliardi di miliardi di possibili "futuri" tutti diversi fra loro e non di uno solo.
Due viaggiatori nel tempo che si muovessero in avanti contemporaneamente su "macchine" diverse potrebbero terminare il loro viaggio in futuri completamente diversi fra loro, ma soprattutto non potrebbero avere la possibilità di ritornare alla realtà temporale di partenza in quanto, se un evento del passato può condurre a miliardi di realtà future, non è detto che miliardi di realtà passate non possano condurre allo stesso tempo futuro.
Un esempio semplificato per chiarire il concetto fumoso.
Se in una stanza ci sono molteplici porte per uscire, queste possono portare a altre molteplici stanze con altrettante molteplici porte, ma due porte di due stanze diverse potrebbero portare alla stessa stanza che potrebbe avere più di un ingresso.
Pertanto se il percorso in avanti può portare a miliardi di possibili "stanze" (futuri alternativi), altrettanto lo è il percorso a ritroso.
Insomma parlare di spostamenti temporali al di fuori della realtà canonica oltre che irrealistico è da mal di testa.
e se la matematica fosse a base duodecimale ossia a base di dodici cifre invece che dieci? (o meglio 11 cifre più uno 0 che si aggiunge).
La mia ipotesi non deriva solo dal fatto che a livello matematico certe operazioni sembrano essere avvantaggiate da un sistema duodecimale, ma anche perchè a livello esoterico l'universo sembra essere costruito sul 4 e sul 3 e su suoi multipli. (o meglio a livello geometrico sul quadrato e sul triangolo)
anche io mi rappresento il tempo come fai tu
il tempo che separa "un fotogramma" da un altro è il tempo di Planck, che è pari a 5.39 * (10 ^ -44) secondi (nella formula che lo definisce compare la velocità della luce, elevata alla 5 potenza, a denominatore di una frazione, sotto radice quadrata - tutte caratteristiche che lo rendo sempre più piccolo)
"il film" è l'akasha delle tradizioni esoteriche
Una eccellente esposizione del concetto di tempo, per umani, è in "Carlo Rovelli - L'ordine del tempo - Piccola biblioteca Adelphi"
Come già cittai una volta, il pensiero di un monaco shintoista convertito, "siamo schiavi eppur così liberi" perchè non possiamo cambiare il nostro "destino" se non affidandoci al volere del "regista" e "scenografo"
Per restare nell'esempio della pellicola, se la proietti a ritroso puoi vedere te stesso e tutte le tue azioni fatte fino a un determinato momento del passato e non potresti avere consapevolezza di esserti spostato nel tempo in quanto ogni momento per te diventerebbe il presente.
Per poter effettuare un ""vero"" viaggio nel passato sarebbe indispensabile"uscire dalla pellicola" e rientrare in un altro "fotogramma" con la generazione di miliardi di paradossi e problemi che non sto a elencare.
Il concetto di base di fisica quantistica è facilmente comprensibile (gli sviluppi no, ma intanto capiamo la base)
ci sono in gioco due strumenti per descrivere la realtà: la matematica e la fisica
per la matematica è perfettamente valido dividere ad es. per 2 un numero reale all'infinito, ottengo sempre numeri reali (non è preciso ma in questo ambito può essere accettabile)
per la fisica non è cosi, ad ogni maggiore "messa a fuoco" della realtà cambia la sua natura, dalla materia come la conosciamo alle molecole, poi agli atomi, le particelle, i quark, le stringhe, ... ma la messa a fuoco non può andare oltre un certo livello, detto di Planck
se ne erano già accorti gli i greci e lo avevano esposto nel Paradosso di Achille e la tartaruga: il ragionamento basato sulla matematica - suddivisione successiva di segmenti - porta alla conclusione logica che Achille non potrà mai superare la tartaruga, ma la gara avviene nella realtà. che va trattata con la Fisica, e quindi Achille supera la tartaruga.
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ammesso che la pellicola sia una: e se fossero più di una
il salto da una pellicola all'altra spiegherebbe elegantemente "i miracoli"
pare che questo salto possa avvenire mediante canti appropriati: il suono, il Verbo
per non parlare della pazzia: un pazzo che si crede Napoleone può essere uno che entra ed esce, suo malgrado, dalla Akasha di Napoleone (di una delle Akasha di Napoleone)
Mi sembra che un filosofo persiano islamico abbia detto che Dio crea e distrugge istante per istante la realtà.. Dunque una analogia con i fotogrammi di un film.. che sono tutti ben visibili al Dio regista e non a noi esseri umani che guardiamo la pellicola girare solo in un senso.
( Il riferimento del filoso persiano riguarda Achille e la tartaruga e del fatto che con i numeri e il successivo concetto di limite non si riesca a spiegare non solo che Achille non raggiungerà mai la tartaruga.. ma che Achille o la tartaruga manco riusciranno a muoversi.. Dunque la velocità continua non può esistere nella realtà se non come istanti creati e distrutti in sequenza da un DIO..
Invece i matematici sull'orlo della disperazione hanno inventato il concetto di limite e perfino di intervallo con un prima ed un dopo... cioè la sconfitta dell'intelletto umano davanti all'infinito.. con buona pace per Cantor ed il suo argomento diagonale ecc ecc..)
PS...Achille a un certo punto ovviamente raggiunge la tartaruga perché la somma delle infinite piccolissime parti di tracciato percorso dall'eroe alla fine daranno un numero finito preciso... ,ma questo è un controsenso perché Achille, in realtà, supera la tartaruga. Matematicamente e logicamente l'aiuto del concetto di limite per spiegare il "paradosso" è un paradosso esso stesso....Dunque quali sono le proprietà di un limite all'infinito .. si può raggiunge e superare ?
A livello microscopico lascio parlare chi ne sa più di me
A livello macroscopico, il tempo va solo in una direzione e come viene detto è legato indissolubilmente all'aumento dell'entropia
Invertire la direzione dell'entropia e quindi la direzione dello scorrere del tempo è un vero e proprio miracolo che non può in alcun modo essere spiegato dalla scienza
L'esempio più significativo è passare dalla morte alla vita
Se è ovvio a tutti che si tratta di qualcosa di impossibile, quasi tutti si dimenticano che in origine c'era solo la morte e miracolosamente è comparsa la vita
Quindi non importa quanto una cosa sia impossibile, c'è qualcuno che ha dimostrato di poter fare tutto anche l'impossibile
- lo scorrimento del tempo in due direzioni viola il secondo principio della termodinamica
- i fisici quantistici non scoprono niente: deducono da formule che sembrano spiegare una serie di fenomeni.
La quantistica ha ribaltato uno dei cardini della scienza, e cioè che la scienza è una descrizione della realtà per cui se tu sintetizzi questa descrizione in alcune formule e una delle conseguenze di queste formule è falsa (= non si osserva in natura/è contraddetta da esperimenti) significa banalmente che tale formula è sbagliata.
La quantistica non è disposta a fare questa ammissione e si rifugia in assunzioni magiche e fantasiose pur di non sconfessare l'impianto generale.
Questo arroccamento su conquiste che hanno più di cento anni è anche uno dei motivi per cui non si sviluppano nuove e migliori teorie (o tali teorie restano ai margini).
google.com/.../...
Un esperimento quantistico ci avvicina al viaggio nel tempo: scoperto il “tempo negativo”
Un concetto fondamentale che complica ulteriormente la questione è quello di sovrapposizione quantistica
google.com/.../...
Con la tua descrizione ti sei collocato tra gli eternalisti...
Che poi è la visione "maggioritaria" in fisica.
Il fatto che nelle leggi della fisica il tempo sia reversibile non è una novità della fisica quantistica.
Lo era già per le leggi di newton.
L'argomento però è estremamente complesso e variegato.
Fortunatamente CURIUSS ha creato una "opera omnia". Che gli è costata parecchie ore.
www.youtube.com/.../
Seguendo Corrado Malanga da diversi anni non mi ha sorpreso tale studio.
A livello di fisica si! Vorrei precisare, non è che questa ipotesi mi piaccia, anzi, prendendola come possibilità mi porta al concetto che questa vita sia uno scherzo di cattivissimo gusto, anche perchè quali colpe o meriti si potrebbe dare a una persona per i propri crimini o successi? Questo sempre pero se si considera questa vita come unica e sola, mentre se invece noi non siamo che gli sceneggiatori della nostra vita, ancor prima di vivere questa (concetto assurdo anche questo perchè al di fuori di questo sistema il tempo non esisterebbe e quindi potremmo analizzare questa vita prima mentre e dopo l'esperienza di viverla...o magari "ritoccarla") allora potrebbe diventare una sorta di scuola, o la visione di un film in un multisala. (molti sono amanti dei film splatter e horror del resto
Del resto mi sono messo anche a pensare ad un ipotesi futuristica assurda: diciamo che la VR aumenti esponenzialmente le capacita di simulazione tanto da essere, non dico perfettamente sovrapponibile a questa vita, ma perlomeno simile per l'interazione con tutti i cinque sensi. Giocando a tale gioco, ininterrottamente, per un tempo abbastanza lungo (esempio un anno) quanto sarebbe profonda la percezione e la senzazione di vivere una vita "vera" rispetta a quella fuori dal gioco vr, pur avendone un ricordo?
A livello filosofico ed esoterico di mio però ho sempre avuto la senzazione di essere una sorta di autista di un mezzo, che a volte non rispetta neppure con precisione i comandi che do dal vano guidatore, altre che alcuni eventi dovessero avvenire nella mia vita a prescindere dai miei desideri, dai miei pensieri, e da come avrei in ogni caso affrontato la cosa...insomma quando finirà questo film con una bella dissolvenza in nero e vedrò le luci dell'ingresso della biglietteria del cinema, non so se chiedero o meno la possibilita del rimborso del biglietto
Grazie della considerazione.
In questo momento non ho tempo (a proposito di tempo :-D).
Proverò a buttare giù qualcosa stasera dopo le 19
Il Tempo
La metafora della pellicola è molto suggestiva ma ha il sapore di chimera-filosofica. Certo il passato è sempre (o dovrebbe essere sempre) presente nei meandri della nostra psiche (e il futuro è in divenire e imperscrutabile), ma ciò che percepiamo è solo il presente e lo scorrere inesorabile degli eventi. Il desiderio di fermare il "tempo" è presente in tutti noi e soprattutto in chi, come me, ha raggiunto il crepuscolo. Ma è ineluttabile. Quindi l'aspetto quantistico del possibile scorrere inverso lo trovo solo una speculazione pseudo-scientifica, per quanto densa di suggestione. Rimango ancorato alla realtà che è quella del prossimo avvicinarsi del "trapasso". Comunque grazie, un afflato di speranza è sempre il benvenuto.
Prendi tale percezione ed organizzala, gestiscila e manipola per determinati interessi e le catene sono servite!
Inoltre, attaccandomi al lavoro di malanga ed altri, se esistesse il passato, come si spiega l'intervento tramite ipnosi che elimina (o meglio, non fa esistere) il problema alieno?
#26 catgarfield
alcuni libri di Luigi Fantappié sono stati recentemente pubblicati da una piccola casa editrice di Roma, si trova dalle parti di Stazione Termini, sono interessantissimi; alcuni, all'epoca, più avanzati di quanto affermava Einstein; molti matematici e fisici erano anche avanzati dal punto di vista morale : uno ha rifiutato l'invito ad andate negli stati uniti a collaborare alla creazione della bomba atomica, come ha fatto Majorana
Ma che viviamo costantemente sempre nello stesso momento .
Un loop infinito .
D'altronde il tempo è solo una nostra invenzione .
La sua esistenza e subordinata a noi.
Morti noi il tempo non esiste più
"... Ma la storia è TUTTA presente contemporaneamente, sulla pellicola. Sia il futuro che il passato stanno lì, a pochissimi centimetri uno dall’altro. E’ solo il punto in cui la pellicola passa nella finestrella illuminata che determina “il presente”... "
è secondo me, un ottima metafora per descrivere l'elaborazione della "rappresentazione" generata dal cervello, quando quest'ultimo processa le informazioni disponibili.
e qui c'è il mio cruccio personale, ma queste informazioni nello specifico e nella forma codificata cosa sono a livello profondo elementare basilare?
La suddivisione infinita di segmenti produce una serie infinita di distanze da sommare assieme.
Gli antichi greci, che non conoscevano il calcolo infinitesimale (e quindi nemmeno il calcolo differenziale) immaginavano, sbagliando, che la somma di infiniti elementi facesse infinito.
Ma la matematica ci insegna che non é così, ovvero la serie delle distanze coperte da achille man mano che si sposta per raggiungere la tartaruga ha come somma esattamente il punto in cui achille raggiunge la tartaruga.
La matematica inventa mondi (algebre), la fisica sceglie i mondi che meglio si adattano a modellare i fenomeni.
Quando non c'é abbastanza matematica per modellare la fisica, si fa come Einstein: ci si sposa una brava in matematica it.wikipedia.org/wiki/Mileva_Marić che gli mette giù il supporto per prendere il nobel.
Eugenio
Lo stai chiedendo a me, per caso?
Si redazione sicuramente! Sicuro!! Ahahah
Questo discorso vale solamente per la FQ, cioè il mondo subatomicco.
Nella nostra realtà invece il tempo è diverso e lineare.
Questa è la "freccia del tempo" nella nostra realtà:
[youtube]https://youtu.be/AV-qMQPNyuo?feature=shared[/youtube]
youtu.be/AV-qMQPNyuo?feature=shared
È nato prima l'uovo o la gallina?
Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore."
Momo di Michael Ende
Un altro conto è essere parte della pellicola, ovvero essere parte dello spazio-tempo che scorre in una qualsivoglia direzione. Se il tempo scorresse al contrario, non credo ce ne accorgeremmo.
La "freccia del tempo" in fisica è il concetto che descrive la direzione in cui il tempo sembra scorrere: dal passato verso il futuro, in modo irreversibile. Anche se le leggi fondamentali della fisica (come la meccanica quantistica e le equazioni di Newton) sono in gran parte simmetriche nel tempo, cioè funzionano allo stesso modo sia avanti che indietro, nella realtà quotidiana osserviamo processi che avvengono solo in una direzione: una tazza si rompe ma non si ricompone, il calore fluisce da un corpo caldo a uno freddo, mai il contrario. Questa asimmetria è legata al secondo principio della termodinamica, secondo cui l'entropia (il disordine) tende ad aumentare nel tempo, e dà origine alla nostra percezione del tempo che “scorre”.
Vedi Carlo Rovelli, "L'ordine del tempo".
È possibile che in alcune regioni dell'universo il tempo abbia una freccia diversa dalla nostra regione? Se esistessero, potrebbero apparirci come zone anomale dello spazio, in cui oggetti “riemergono” invece di entrare, oggetti che appaiono all'improvviso o fenomeni sembrano svolgersi al contrario, come una supernova che implode silenziosamente o una galassia che si condensa da polvere invece di esplodere in essa.
Tuttavia, l'interazione tra una regione dove il tempo scorre normalmente e una dove scorre all'indietro porrebbe problemi enormi: la comunicazione tra le due violerebbe la causalità e genererebbe paradossi. La maggior parte dei fisici ritiene che se il tempo scorresse all'indietro in una regione dell’universo, quella regione sarebbe causalmente disconnessa dalla nostra, e noi non potremmo mai percepirla direttamente !
L'articolo parla di scoperte di meccanica quantistica, difficilmente apprezzabili nella vita quotidiana.
@ Pencri93
Premessa (doverosa. Puoi anche saltarla se vuoi ed andare direttamente alla "direzione del tempo")
Innanzitutto inizierei mettendo un po d'ordine sottolineando l'importanza della MQ (Meccanica Quantistica) e di come questa sia troppo spesso oggetto di "utilizzi" impropri da parte di una miriade di personaggi (non addetti ai lavori e totalmente ignoranti in fisica e matematica) con il solo scopo di promuovere le loro idee in campo esoterico, paranormale, di magia e addirittura di stregoneria.
No, la MQ non c'entra nulla con tutto questo.
La MQ è alla base della conoscenza in ambito atomico/nucleare, dell'elettronica moderna, della biologia e della chimica.
La MQ nasce da menti geniali come Planck, Bohr, Schrodinger, de Broglie, Dirac, Heisenberg, Fermi e lo stesso Einstein che diede diversi contributi come l'effetto fotoelettrico.
La MQ si rese necessaria in quanto la fisica classica e la stessa Relatività Generale (RG) di Einstein, che molto bene descrivevano (e descrivono tuttora) la meccanica del mondo macroscopico (cioè dell'universo visibile), se applicata all'atomo ed alle particelle subatomiche restituivano risultati senza senso.
Serviva dunque una fisica rivoluzionaria che descrivesse la materia su scala atomica e subatomica: la MQ appunto.
La MQ è una branca della fisica molto ostica, contro intuitiva e rigorosa.
Essa è riuscita sperimentalmente ad incorporare in un'unica descrizione fisica e matematica (rigorosissima) la forza nucleare forte (FNF), la forza nucleare debole (FND) e la forza elettromagnetica (FEM), ma non la forza di gravità (-FG- descritta dalla RG).
Immagina quattro grandi fiumi (FNF, FND, FEM e FG)
Grazie alla MQ ci si è resi conto che tre di questi fiumi (i primi tre citati) hanno in comune la stessa sorgente, mentre il quarto (forza di gravità) sembrerebbe derivare da una sorgente diversa.
Infatti, come per il discorso della fisica classica e della relatività Generale, se applichiamo la MQ per la descrizione del mondo macroscopico (ad esempio il moto dei pianeti del sistema solare) avremmo risultati fuori da ogni grazia di Dio.
In sostanza, tre delle quattro forze fondamentali della natura sono fisicamente e matematicamente incompatibili con la quarta, ovvero la forza di gravità.
Ovvero: MQ e RG non sono interscambiabili pur funzionando entrambi perfettamente nei loro rispettivi ambiti.
Infatti la sfida più accattivante della fisica moderna (in realtà già da oltre 70 anni) è proprio quella di riuscire a descrivere con un'unica equazione l'universo in tutte le scale, dall'infinitesimamente piccolo (atomo e particelle sub atomiche) all'immensamente grande (sistemi solari, galassie, ammassi di galassie ecc).
Parliamo cioè della celebre teoria del tutto e dunque del tentativo -tornando all'esempio dei fiumi- di indagare ed eventualmente scoprire se anche il quarto fiume (forza di gravità) condivida in realtà la stessa sorgente degli altri tre oppure no.
PS: nell'articolo si cita Newton.
Vale la pena ribadire che la dinamica newtoniana e l'interazione gravitazionale di Newton, sono state soppiantate rispettivamente dalla dinamica relativistica (relatività Ristretta o Speciale) e dalla Relatività Generale di Einstein. Ogni qual volta che parliamo di incompatibilità con la MQ e della direzione del tempo, bisogna fare riferimento alla RG, non a Newton.
Tra l'altro l'articolo scrive "Le leggi di Newton, che governano il moto dei pianeti". Il moto dei pianeti è descritto dalle leggi di Keplero.
Riguardo la MQ mi fermerei qui, mi sono dilungato già abbastanza.
Direzione del tempo:
Qui bisogna necessariamente introdurre il secondo principio della termodinamica:
Esistono almeno tre formulazioni dello stesso principio, ma a noi interessa questo:
nella Fisica moderna, l’enunciato del 2° Principio della termodinamica è il seguente:
“In un sistema isolato l’ENTROPIA è una funzione non decrescente nel tempo”.
Per Entropia si intende una funzione di stato che rappresenta il grado di DISORDINE di un sistema fisico qualsiasi, incluso l’Universo.
Essendo una funzione di stato, l’Entropia dipende esclusivamente dallo stato INIZIALE e dallo stato FINALE di un sistema, e non dal percorso seguito nel passaggio fra uno stato e l’altro.
A seguito di una trasformazione in cui un sistema chiuso passa dallo stato “A” allo stato “B”, si osserva che il suo grado di disordine resta costante o aumenta in maniera del tutto spontanea.
L' entropia non diminuisce MAI rispetto allo stato iniziale. L’Universo è l’unico vero sistema chiuso che conosciamo. Il fatto che il suo grado di disordine tende ad aumentare spontaneamente significa che molti dei processi che conosciamo sono irreversibili.
Per riportare un po di ordine dobbiamo necessariamente spendere energia.
Molto sinteticamente quindi cos'è l'entropia?
Entropia vuol dire tendenza all'equilibrio, fino a raggiungere l'assenza di cambiamento, la cessazione del divenire.
Un macro-stato ad alta entropia noi lo consideriamo "disordinato".
L’entropia termina quando il macro-stato (un sistema visibile) raggiunge l'equilibrio spontaneamente.
Per "equilibrio" non si intende una situazione positiva, in quanto questo comporta la cessazione di cambiamento, che in termodinamica è chiamata "morte termica".
Facciamo qualche esempio:
la batteria carica di un telefono è considerata un sistema ORDINATO, dunque l'entropia del sistema è BASSISSIMA
(la batteria è in condizione di massima differenza di potenziale tra fase e neutro e tutte le cariche elettroniche sono accumulate tutte da una parte del sistema, mentre l'altro polo contiene solo lacune, ovvero "posti vuoti" pronti a ricevere l'elettrone)
Lo smartphone funziona.
A mano a mano che la batteria si scarica il sistema sta passando da ordinato a DISORDINATO, dunque l'entropia sta AUMENTANDO
(nella batteria le lacune si stanno colmando. Gli elettroni, passando da un polo all'altro andando ad occupare le lacune, generano energia elettrica)
Lo smartphone ancora funziona.
La batteria è scarica, il sistema è DISORDINATO, dunque l'entropia è ALTA
(le lacune sono state tutte colmate, dunque le cariche sono ora accumulate tutte nel polo opposto all'origine. Non c'è più passaggio di corrente).
Lo smartphone non funziona più: equilibrio spontaneo, MORTE TERMICA.
Tale processo è spontaneo, senza l'ausilio di una fonte di energia esterna, ed è IRREVERSIBILE.
L'entropia non diminuisce MAI spontaneamente, ma tende SPONTANEAMENTE ad aumentare. Per riportarla indietro (ovvero per abbassare il livello di entropia e riordinare il sistema), abbiamo bisogno di spendere energia dall'esterno, ovvero abbiamo bisogno del carica batterie.
Anche il corpo umano o il corpo di qualsiasi altro essere vivente animale o vegetale è un sistema isolato soggetto all'entropia.
Un neonato è considerato un sistema ordinato a bassa entropia.
La persona anziana invece è un sistema disordinato ad alta entropia.
Tutte le funzioni interne dell'organismo a livello atomico, molecolare e cellulare funzionano spontaneamente tendendo a disordinare il sistema e dunque all'aumento dell'entropia.
L'invecchiamento rispecchia l'aumento dell'entropia e del disordine.
Con la morte termica (cessazione del divenire, raggiunto equilibrio energetico e dunque l'equilibrio delle forze in gioco) si ha la morte del soggetto: sistema disordinato, massima entropia.
Volendo dare una risposta più razionale possibile (non necessariamente giusta altrimenti non sarei qui)
Il tempo non è altro che il verso dell'entropia
Senza tempo non ci può essere evoluzione
È nato prima l'uovo o la gallina?
L'uovo
Illuminante, mia hai dato una risposta che forse tu non puoi nemmeno immaginare, eccellente come sempre SAM
Questo però non mi dice che il tempo possa scorrere all'indietro, è solo la nostra consapevolezza che può ripercorrere mentalmente ciò che è già stato vissuto. Possiamo ricordarci di quando eravamo più giovani, rivivere certi momenti con la memoria, ma purtroppo non possiamo tornare realmente più giovani. Con buona pace dei fantasy quantici.
Mi fa davvero molto piacere giancarloc
Non ho mai digerito la storiella quantistica del mondo sub-atomico che si comporta secondo leggi diverse dal mondo super-atomico... e ammettere invece che è la teoria atomica ad essere difettosa, proprio no?
Magari potremmo verificarne insieme la paternità,
-se trattasi di assunzioni della MQ (quella vera)
-oppure trattasi degli esaltati truffaldini di cui parlavo prima (totalmente ignoranti in materia).
Aironeblu
Per non parlare dei super conduttori, il grafene ecc.
Non insistere su questa strada, hai solo da perderci.
Al limite potremmo dire che la teoria è incompleta, ma non difettosa. Funziona cazzo.
Le persone intelligenti all'occorrenza sono capaci di fare anche un passo indietro.
E secondo me tu sei una persona intelligente altrimenti non ti avrei manco risposto (anche stolypin)
Io potrei ad esempio credere che la fotosintesi delle piante sia un fenomeno generato da microbi invisibili che dormono di notte e producono glucosio durante le ore diurne, e in base a questa convinzione errata potrei coltivare le mie piantine esponendole alla luce naturale o artificiale per tenere attivi i miei microbi: poco importa che quei microbi esistano solo nella mia immaginazione e che il processo di fotosintesi sia un processo chimico prodotto direttamente dalla pianta, il risultato è che le mie piantine cresceranno bene e produrranno frutti succulenti e io darò il merito ai miei microbi immaginari… proprio come fanno certi “scienziati” quando attribuiscono certe malattie ai loro virus immaginari.
Ecco, credo che con la teoria atomica succeda qualcosa del genere, i risultati ci sono, ma mentre noi li descriviamo attraverso teorie contraddittorie, in realtà rispondono ad altri processi di cui non siamo a conoscenza:
ci sono in gioco due strumenti per descrivere la realtà: la matematica e la fisica
#17 Stolypin
- lo scorrimento del tempo in due direzioni viola il secondo principio della termodinamica
Premesso che non sono nemmeno laureato, ho solo il diploma, quindi potrei dire qualche castroneria esagerata.
Ma a noi chi ce lo dice che non esistano altri modi o altre leggi per descrivere la realta o per avere maggiore comprensione di cio che ci circonda.
Quello che voglio dire è che noi basiamo i nostri ragionamenti solo sulle informazioni (matematica, fisica, termodinamica...ecc) di cui crediamo di essere in possesso, senza mai pensare in modo "fantasioso" (passatemi il termine). Per "fantasioso" intendo dire aperto a cose di cui non conosciamo, forse, l'esistenza.
Per esempio, quando noi parliamo di Dio, lo pensiamo e raffiguriamo come una figura umana che fa cose umane, ma anche speciali come i miracoli ecc. Quindi tutte le nostre supposizioni partono da questo presupposto, ma chi ce lo dice che Dio, nel caso esista, non sia come un polipo gigante?! Perche se fosse come un polipo gigante, tutte le teorie su quell'aspetto dovrebbero cambiare totalmente.
È come se al tempo di Darwin tutti avessero dato ragione solo a lui e tutti i libri fossero stati scritti solo su quelle che si consideravano le "uniche fonti conosciute" (la sua teroia appunto). Tutte le nostre teorie sarebbero derivate solo da quella base, ma sarebbero state limitate, se non totalmente falsate...aspetta un'attimo...ma è prorpio cosi che è andata!!!!
E qui mi fa saltare fuori un paradosso mostruoso del DNA, perchè se la cellula più semplice che conosciamo ha 600.000 coppie di base, abbiamo un sistema mostruosamente complesso che per milioni di anni ha mantenuto un'entropia prossima allo 0, questo perchè equivale ad un mazzo di carte con 4 semi di 600000 carte che rimane, sempre perfettamente ordinato e funzionale.
Rimango a pensare quando una cosa, all'apparenza innocente che senza sapere quando e perché, scopro in momenti successivi che è divenuta così esponenziale. Penso ad esempio alla storia del coronavirus quando nei giorni venti di gennaio della notizia cinese, sembrava essere talmente irrilevante credendo che fosse una cosa essenzialmente di passaggio (circa sull'idea di film di bassa statura), immaginando che al massimo poteva essere una cosa mediatica di un clamore temporaneo in quanto forse ristretto entro un certo raggio di coinvolgimento.
Dopo tante notizie che ne ripetevano del caso, ho potuto vedere nel frattempo un cambiamento sorprendente del clima comunicativo. Una cosa che mentalmente immaginavo essere solo una 'stronzata', nell'idea che manco avrebbe visto l'Italia perché umanamente non sentivo nessi che lo avrebbero portato qui. Solo un mese dopo quasi tutto il paese era in allarme e tanta gente forse intanto si immedesimava psicologicamente in quei attori, intanto che comunque c'era chi faceva il lavoro sporco, di omini non volenti e tanti ragazzini che hanno ormai conclamato de facto la nuova società collettiva della mentalità "teknosocial" (prima infatti rimaneva ancora una cosa interiore ancora non palesata).
Ma non è solo questione di effetto farfalla, ma anche di idee di "blocchi temporali".
Solitamente sono rimasto interiormente a restare bloccato (o sospeso) per "frammenti" allorquando sono rimasto particolarmente coinvolto. Ho parlato di "frammenti" perché stando in tante idee si è spontaneamente asimmettrici, e non tutto è propriamente coerente nella vita. Nella vita ordinaria si sarà nel tempo presente, ma in tantissime altre, io almeno, sento di stare ancora al 2023, altre 2022, 2020, 2017 e pure 2016. Ma è più di venire a ricordarsi di cose passate, ma proprio di sentire nel proprio Sé di avere quelle parti di vita passate ancorate in quei momenti vividi.
Persino concatenato c'è il cosiddetto "effetto Mandela", seppure non per le persone ma per momenti cronologici.
Il tempo è certamente un argomento interessante.
La Scienza non è mai definitiva per fortuna, si aggiorna sempre nel Tempo, man mano che NOI ci evolviamo e siamo pronti a capire meglio certe cose e che creiamo strumenti sempre più sofisticati per progredire nelle ricerche.
La Fisica Quantistica è un ampliamento della Scienza e della Meccanica Quantistica...
quantisticamente.it/.../
Aggiungo che mi sa che sia spesso malvista, ancora, perchè sottende una visione spirituale del Mondo...
hai ragione mi sono espresso male, non solo non ci sono solo due linguaggi per descrivere la realtà, ma addirittura, secondo me, manca proprio un linguaggio, direi un metalinguaggio, per descrivere compiutamente il "territorio" (la realtà), come manca un linguaggio per descrivere l'altro aspetto quello spirituale.
Il problema è la riproducibilità di quanto descritto, altrimenti si ricade nell'ipse dixit pitagorico (l'ha detto lui, Pitagora, e allora è necessariamente vero)
E non pensare che sia un problema peregrino:
pensa all'entanglement quantistico, si legge sovente "si stabilisce tra sistemi anche separati da anni luce" : come si fa a fare una simile affermazione se ancora strisciamo sulla superficie terrestre (certo voliamo - con l'aiuto di macchine - ma l'altezza relativa è insignificante, in realtà strisciamo, facendo ogni tanto uno zompetto, sulla superficie)
Inoltre matematica e fisica hanno il pregio di poter essere ampliate; per es. Dirac, per rendere più efficiente il linguaggio matematico, utilizzato nella fisica quantistica, ha introdotto due "spazi" lo spazio di Ket e quello di Bra, (Ket-Bra ossia Bra-Ket, Dirac era uno zuzzurellone, perchè basato sull'utilizzo delle parentesi angolari ) e utilizzando questo sistema di notazione effettivamente la descrizione dei fenomeni quantistici migliora, diventa più compatta ed efficiente.
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Ci sono tante cose che non fanno parte della grammatica elementare del mondo, e semplicemente emergono in qualche modo. Per esempio un gatto non è parte degli ingredienti dell'universo. E' qualcosa di complesso, che emerge, e si ripete,
in varie parti del nostro pianeta. Un gruppo di ragazzi su un prato. Si decide una partita. Si Fanno le squadre. Noi facevamo così: i due più intraprendenti sceglievano a turno i compagni di squadra, giocandosi a pari e dispari il diritto di iniziare.
Alla fine della solenne procedura c'erano due squadre, Dov'erano prima della procedura ?
Da nessuna parte, Sono emerse dalla procedura.
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In questi esempi, qualcosa di reale - un gatto, una squadra, ... - emerge da un mondo in cui ad un livello più semplice non ci sono né gatti, né squadre, ... Il tempo emerge da un mondo senza tempo ...
da "L'ordine del tempo" di C. Rovelli pag. 115 e seguenti
segue se vi interessa
In elettrodinamica quantistica la precisione percentuale tra la previsione matematica ed il risultato sperimentale è del 99.99999999%.
Un po' difficile da spiegare con "funzionicchia" oppure "è difettosa".
Per estrarre energia dalla materia si bombarda il nucleo atomico del plutonio o dell'uranio attraverso neutroni ad alta energia, spezzando in 2 o più parti il nucleo stesso liberando un energia pari a mc^2 ALLA VIRGOLA.
E siamo ancora qui a sostenere che tutto ciò funzioni a culo?
Inoltre da ciò che ne deduco sconosci i principi fisici di funzionamento dei ritrovati tecnologici che ti ho elencato nel post precedente. Se vuoi posso spiegarteli a grandi linee.
Tutto ciò non nasce... così, come nasce un fiore o una rosa, bensì nasce dalla profonda conoscenza dell'atomo.
Resta comunque il fatto che MQ e RG non sono conciliabili pur funzionando alla virgola nei loro rispettivi ambiti (rispettivamente: infinitesimamente piccolo ed immensamente grande).
Da ciò se ne deduce (e non sono io ad affermarlo) che una delle due teorie è incompleta e/o molti aspetti sfuggono alla nostra comprensione.
Sul tempo, per tornare all'articolo nello specifico, penso che si possa dire tutto e il contrario di tutto a proposito delle "dimostrazioni scientifiche" citate nell'articolo (che per ora sono solo calcoli basati su concetti conosciuti). Sicuramente penso che non ci sia 1 soluzione, se rapportiamo tutto all'universo conosciuto, nel senso che magari nella nostra galassia il tempo puo andare avanti e indietro, ma magari in un'altra galassia o addirittura un altro universo il tempo potrebbe andare solo indietro (al contrario del nostro che va, forse, solo avanti). Lo so che sto parlando di fantascienza inspiegabile, ma a volte sognare aiuta a sopportare questo mondo disastrato.
A proposito, grazie a Massimo di aver pubblicato l'articolo!
Ti ringrazio molto, ho trovato il post davvero interessante e l'ho salvato.
Quindi, il tempo è solamente una convenzione che noi adottiamo per avere dei punti di riferimento?
il tempo può andare solo in avanti perchè emerge (nel senso che ti ho spiegato precedentemente, con le parole di Rovelli) dall'entropia e dalla conservazione d'energia, e l'entropia aumenta sempre (solo localmente e in certe occasioni particolari e momentanee può decrescere, ma non complichiamoci troppo la vita).
Provo a spiegarti con parole più semplici:
prendi una manciata di riso, buttalo sul tavolo; ripeti questa operazione, quante volte vuoi; ogni volta ottieni sempre dei mucchietti equivalenti tra di loro: sono tutti mucchietti di riso e non ce n'è uno più mucchietto dell'altro, passami questo concetto; ora decidi di tornare indietro ad es. vuoi tornare indietro al primo; ora i mucchietti non sono più equivalenti, se vuoi ritornare al primo devi ritornare proprio a quello, con quella particolare disposizione dei chicchi; ora c'è un mucchietto più mucchietto degli altri, il primo, tra mucchietti tutti equivalenti;
nella direzione del tempo ogni mucchietto è quello giusto, tornando indietro devi tornare ad un mucchietto particolare.
il tempo è la misura della nostra ignoranza (del sistema sottostante)
La misura del tempo è una convenzione
Il tempo credo sia una grandezza fisica. All'aumentare della velocità il tempo si dilata e lo spazio si restringe
I buchi neri evaporano e si ricomincia.
Non c'è reversibilità temporale.
Sulla percorribilità temporale sono un pò scettico al netto della "simmetria direzionale" rilevata dalla quantistica.
Al momento per quello che riguarda la nostra dimensione fisica sicuramente è stato sperimentato, secondo la relatività generale, il rallentamento del tempo di un osservatore in funzione delle forze gravitazionali e velocità a cui è soggetto. Più gravità e/o più velocità rallentano il tempo rispetto a chi viaggia più lento e in quota
Non avendo a disposizione buchi neri nelle vicinanze si può stare con i piedi per terra e correre veloci se si vuole campare di più
Io però non ho dubbi su quale delle due teorie sia incomplete o inesatta, dal momento che le cose grandi e possiamo osservare empiricamente in maniera diretta, mentre sulle cose infinitamente piccole possiamo fare solo ipotesi basate sulle reazioni conseguenti ai nostri esperimenti, possiamo misurare gli effetti empirici causati da un’azione, possiamo ipotizzare, ma non possiamo certo misurare direttamente l’eccitamento di un elettrone… (senza doppi sensi…
La teoria atomica e probabilmente molto vicina alla realtà, ma è altrettanto probabile che sia imperfetta essendo completamente basata sull’osservazione indiretta di effetti.
Per cui quando vengono a dirmi che secondo la fisica quantistica il tempo scorre anche all’indietro…
la teoria atomica è abbastanza stabile, mancano pochi tasselli, rifinitura; tutte le teorie quantistiche, circa 30, poco meno di una all'anno sono tutte congetture, ossia teorie incomplete o indimostrabili (es. teoria della variabili nascoste: se sono nascoste come le osserviamo, come le rendiamo riproducibili ?) questo non vuol dire che certi aspetti non funzionino, anzi funzionano benissimo ... e questo rende più intrigante il problema (un po' come la coccinella che con la ali che si ritrova non potrebbe volare, ma non lo sa e vola). Personalmente sono affascinato dalla teoria gravitazionale quantistica a loop, ma non mi soddisfa appieno perché gli aspetti etici, spirituali sono ignorati - almeno per quel poco che so -, mentre lo sono in Majorana e Faggin.
Per smorzare i toni della ricerca nelle leggi della fisica, che tempo addietro avevo letto, che tutti noi viviamo in uno spazio ad 11 dimensioni e che a leggere Rovelli, lui dice che il tempo nelle sue formule non esiste, vi voglio sottoporre la visione di un bel film: Moebius, l'edizione del 1996. Io l'ho trovato fantastico nella sua realizzazione scenica direi rudimentale, senza le ultime pretese dell'intelligenza artificiale. In Russia quando ancora era aperto youtube, si poteva vedere completamente gratis. Ma si sa che in Italia, noto paese che si tiene su con tasse, balzelli e gabelle di ogni genere, sara' difficile non trovarlo a pagamento. Qui pongo la traccia wikipedia: en.wikipedia.org/wiki/Moebius_(1996_film)
e un indirizzo dove ripete i dati essenziali in russo: www.kino-teatr.ru/kino/movie/latin/34255/annot/
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Inoltre per coloro che sono inclini per vocazione alla ricerca applicata e che hanno dimestichezza all'uso di un programma di modellazione solida, tempo fa per caso trovai in rete e acquisii una discreta quantita' di informazioni grafiche su un supposto apparato di Pelizza-Mayorana. se siete interessati qui a tergo pongo l'indirizzo della fonte: rinodistefano.com/.../...
cosi' vi divertite un po' anche voi.
saluti.
grazie per i link su Majorana; avevo già visto il film, altro mi è nuovo;
mi sono procurato gli ultimi appunti delle lezioni di fisica (ancora non quantistica) e ho trovato un concetto molto interessante (utilizzando il linguaggio informatico) introduce la Classe atomi da cui derivano gli Oggetti atomo: utilizzando la classe si passa da un oggetto all'altro (Semplice a saperlo fare)
qui si dovrebbe vedere
samax63.lol/.../Y2J1dXVCNzZZWFd6WU1razBOVnhJQT09
mo me lo guardo...
E non tiriamo in ballo maghi maghetti diffidenti e matematici incompiuti perché se Silvan non ha mai visto Rol... Tony Binarelli invece lo ha conosciuto eccome.
Io gli scritto molto anni fa una email per chiedergli quello che centinaia di altre persone gli avevano già chiesto.
Mi rispose gentilmente e scrisse: Quello che ho visto fare da lui... non si spiega con nessun trucco conosciuto o da inventarsi in futuro.
Non c'è nessun trucco se nel foglio che tu tieni in mano ( lo teneva Binarelli ) si materializza il dipinto che tu hai scelto casualmente.
Non c'è nessun trucco se qualcuno ti cambia tutte le 52 carte da poker che tu tieni in mano..nel seme che tu scegli.
E teletrasportare teiere da Roma a Torino in un baleno non può essere un trucco come ha testimoniato l'autore di Contessa e regista del Maurizio Costanzo Show Paolo Pietrangeli
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Magda Olivetti, nipote del fondatore, e allieva laureata in fisica quantistica ( ed amica di Tulio Regge sbalordito da quello vedeva in casa di ROL, rimanendo sempre scettico perché pensava che il trucco c'è ma non si vede)... è stata testimone di altre cose straordinarie a casa sua o di Rol.
I partigiani comunisti gli hanno dedicato una targa per aver salvato dalla fucilazione nazista alcuni poveri innocenti perché ROL è riuscito a sbalordire gli ufficiali nazisti con le straordinarie capacità...
Questa è una posizione filosofica moderna annidata nei meandri della nostra mente, che si chiama utilitarismo e confonde l'utile con il vero.
Comunque, riguardo al tempo, una bella definizione mi sembra quella aristotelica:
"Il tempo è il numero del movimento secondo il prima e il poi."
Poi chiarisce che, per numero intende dire che il tempo, come il numero, è lo stesso per tutti gli esseri a lui soggetti.
Razionalmente non significa appoggiare o supportare l'idea commerciale, quando si sta confermando che porta dei risultati.
Pencri mi aveva chiesto:
Se do una risposta in tal senso credo che a te ed airone cadano i capelli dalla testa (se non siete già calvi).
E dunque cerco di prevenire le obiezioni potenzialmente oltraggiose come un rutto... tipo questa:
Chiedere?
Assimilando le mie posizioni alla mera filosofia spicciola significa chiedere?
Ok, allora ho frainteso.
Di cosa vorresti parlare?