Dopo la puntata introduttiva sul darwinismo, nessuno si è purtroppo presentato per difendere la tesi evoluzionista. Bellucci ha comunque risposto alle domande degli utenti.
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Dopo la puntata introduttiva sul darwinismo, nessuno si è purtroppo presentato per difendere la tesi evoluzionista. Bellucci ha comunque risposto alle domande degli utenti.
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Trovo che abbracciare Kant senza sottlineare dove il suo sistema mostra dei limiti sia un errore dato che si mettono alla luce i limiti degli evoluzionisti.
Kant nella critica della ragion pura afferma che alla base di tutta la sua filosofia c'è un qualcosa che è inconoscibile. Ma come dice simpaticamente il filosofo Nicola Donti per introdurre il pensiero di altri filosofi (come ad esempio Johann Gottlieb Fichte): "Se è inconoscibile, lui come fa a dire che c'è?"
Questo solo per dire: tutto molto interessante ma attenti a non finire a vostra volta in delle forche logiche.
Non vuoi fare un faccia a faccia, ti lamenti delle domande, vorresti che altri formulassero domande per te..
Perché allora non le tiri fuori tu queste fantomatiche domande che proverebbero lá tua tesi?
(.. ma che deve fare sempre tutto e solo Massimo??)
Ci manca ancora di avere il trollino fisso sul darwinismo.
M.M.
non è da buttare completamente..
il problema è che non si può applicare tout court al genere umano..
lì, senza scomodare biglino, ecc.
qualcosa non torna..
l'evoluzione repentina
non è spiegabile con le teorie della selezione della specie
viceversa sulle altre creature
la teoria secondo me regge..
è quello il punto, o l'errore,
mettere tutto nello stesso calderone..
è possibile separare le due questioni
e considerare la specie uomo
singolarmente o no??
possiamo separare il destino delle tartarughe
da quello dell'uomo
o no??
io dubito che Massimo faccia una cosa giusta a fare un documentario sul Darwinismo.
Da una parte è giusto ricordare che esso è una teoria inconsistente e per certi versi antiscientifica, ma d'altra parte questo è un tema sul quale è veramente difficile proporre una tesi alternativa.
Se facciamo il paragone con l'11 settembre, la storia dell'avvento della Marijuana, gli sbarchi sulla Luna e altri FATTI STORICI RECENTI, si può facilmente capire il problema: in un caso possiamo rifiutare la tesi ufficiale e sposare una tesi a noi più congeniale, anche se non avremo mai, forse, la certezza che sia la verità assoluta.
Nel caso dell'evoluzionismo parliamo di "fatti" avvenuti milioni di anni fa e che, ad onta di quanto ci fanno credere, conosciamo assai poco.
Ancora, in un caso parliamo di fatti, che possono essere veri o falsi; nel secondo parliamo di una teoria, che può essere giusta o sbagliata. Si tratta di un'intero livello di ragionamento in più in cui ci si può perdere. Sarebbe un po' come ragionare sul perché gli Americani si siano inflitti una cosa come l'11 settembre, che poi è la cosa più interessante, ma chiaramente suscettibile di discussioni infinite.
Come se ciò non bastasse, la realtà è che noi non abbiamo gli strumenti concettuali per rispondere alla domanda: "Com'è nata e come si è evoluta la vita sulla Terra?"
La scienza non ce li fornisce perché parte dal punto di vista che gli esseri viventi siano macchine che funzionano grazie a reazioni chimiche, e dubito che si assisterà mai ad un cambiamento di paradigma in questa civiltà, perché quello a cui sono interessati i finanziatori della ricerca scientifica è lo sfruttamento economico/militare della scoperta, non la comprensione.
Questo non significa che non sia possibile sviluppare concetti scientifici perfettamente legittimi per affrontare l'argomento, ma sicuramente tali concetti non saranno allineati con i presupposti materialistici che contraddistinguono la scienza moderna nel suo insieme. Ci vorranno anni di sforzi strenui per farli accettare, e il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto.
Uno dei capisaldi della mia teoria è che l'intera popolazione umana sia il corpo di un singolo essere vivente, la "specie umana", che convive assieme ad ogni essere vivente costituito dalle singole individualità. Lo stesso vale per tutte le altre specie animali, e con qualche adattamento per tutte le specie viventi in generale. Se avessi ragione si potrebbe facilmente capire come sia difficile propugnare una teoria del genere.
Io dubito fortemente che si possa fornire una spiegazione valida alle domande sull'evoluzionismo senza introdurre concetti molto lontani dalla mentalità attuale.
Se ci fate caso, l'intelligent design non propone nessun concetto "nuovo". Quello che fa è risolvere tutti i problemi che crea la versione materialista con l'intervento di un'intelligenza superiore(quale sarà mai?).
Va bene se uno vuole una ragione per credere in Dio (e ci sta...), ma non se uno in Dio ci crede già e vuole una spiegazione, cioè arrivare ad una comprensione più profonda del mistero della vita.
Grazie
(Manca il pulsante per ringraziare. Mi sono arrangiato.)
Dipende sempre dallo scopo che vuoi ottenere. Non puoi dimostrare chi e come abbia buttato giù le torri gemelle, ma puoi sempre dimostrare che non sono crollate da sole.
Ho cominciato a guardare il video… confesso che mi sono fermato subito. Quando Bellucci ha sostenuto che lo scienziato che propende per la teoria dell’evoluzione non studia e approfondisce il genoma umano, non studia le parti del dna le cui funzioni sono ancora sconosciute, ho imprecato e bestemmiato e ho chiuso il video. Si tratta infatti di una fesseria incommensurabile, di un insulto gratuito, di una falsità stratosferica che rivela solo una scorrettezza totale in questo soggetto. I neo-evoluzionisti non farebbero più ricerca: cazzata ridicola che si commenta da sola. (Nei prox giorni vedrò di farmi forza e guardare il resto).
Sulla Creazione o Disegno Intelligente poi mi vengono in mente le osservazioni che a 14 anni feci alla mia insegnante di religione: ma è intelligente chi sbaglia decine di ominidi (tutti estinti) per arrivare solo dopo tutti questi tentativi all’homo sapiens? È intelligente chi crea un universo pieno di miliardi di pianeti inospitali e privi di vita, di stelle che esplodono e distruggono, buchi neri che distruggono ancora di più, radiazioni cosmiche distruttive, asteoroidi e sciami di meteoriti che vagano per l'universo seminando distruzione, ecc. ecc.? Ma soprattutto è “buono" chi crea un sistema così crudele e distruttivo? Noi abbiamo infamato chi costruiva mine antiuomo con colori sgargianti per attirare i bambini, ma chi crea funghi velenosi simili a quelli commestibili? Le sabbie mobili? Insetti mortalmente velenosi? Terremoti, maremoti, fulmini, una crudelissima catena alimentare di cui l’uomo fa parte? L’uomo, progetto bellissimo e intelligente, con una mortalità natale enorme, colpito da malattie atroci nemmeno diagnosticabili? Beh se dietro tutto questo dolore e questa sofferenza c’e’ un Creatore Intelligente, costui è intanto mezzo scemo, e poi psicopatico crudelissimo, pezzo di merda assoluto, da bestemmiare, torturare e crocifiggere per l’eternità.
It's only my opinion.
Ciò che mi preme è che questa ipotesi possa essere formulata, che sia ritenuta possibile, che si possa pensare che chi ci governa è moralmente in grado di compiere un massacro.
Ho anche notato come le tesi complottiste siano ritenute più valide in contesti sociali di cultura media mentre sono respinte da persone più acculturate.
La guerra del debunking assume insomma, suo malgrado, i contorni della lotta di classe: come Pasolini, la working class «sa ma non ha le prove» e la borghesia colta fa da pompiere spegnendo la stessa legittimità di fare domande, e scavando un solco sempre più profondo tra le fazioni.
E ormai a questo punto il divario è incolmabile il punto di non ritorno è raggiunto.Ognuno difenderà la posizione in una metaforica e logorante guerra di trincea, dove i soldati non sanno più nemmeno il motivo per cui si combatte.
Quindi, avresti ringraziato il creatore solo se ti avesse dato l'immortalità e l'assenza di malattie.
In pratica se tu fossi un Dio, ringrazieresti il creatore, invece sei un mortale e quindi è un bastardo.
Secondo me, se tu fossi Dio vorresti qualcosa in più e odieresti il creatore perché vorresti tu creare il tuo universo e giocare col destino.
Guarda te la faccio semplice. In qualsiasi società civile nell'arco di tutta la storia umana, se una qualsiasi coppia di genitori si fosse comportata con i propri figli come il tuo presunto creatore con i suoi, sarebbe stata severamente punita probabilmente con le massime pene previste da ciascun ordinamento giuridico...
Nelle camerette dei tuoi figli, costruite da te ex-novo, secondo un tuo progetto intelligente, metteresti trappole mortali indistinguibili? e alimenti velenosi? e scariche elettriche random mortali? e POTENDO SCEGLIERE creeresti una catena alimentare così crudele che comprendesse i tuoi stessi figli come pietanze? e infine, dopo questa tua fantastica creazione pretenderesti che i tuoi figli superstiti ti adorassero in via esclusiva? Se tu facessi tutto questo mi spiegheresti poi gentilmente il perché?
Ahahah
Ci penso
Il caso influisce ma in minima parte.
Quello che è sbagliato è il pensare che ci siano esseri viventi adatti e altri no.
In realtà TUTTI gli esseri viventi sono adatti al proprio ambiente (tranne l'uomo).
Sono le minime differenze riscontrabili anche all'interno di una stessa specie che fanno sì che chi si è maggiormente adattato sopravviva più di altri, e trasmette i propri geni alle generazioni future.
È assurdo pensare a una qualsivoglia intelligenza progettatrice.
Primo perché si entra nel loop del "chi ha creato il creatore", secondo perché questa intelligenza deve obbligatoriamente seguire e pilotare l'evoluzione di TUTTE le forme di vita esistenti sulla faccia della Terra, insetti compresi.
Prove che l'evoluzione procede per adattamenti successivi le abbiamo sotto gli occhi anche adesso.
Basta pensare ai batteri o ai virus.
Quando si combatte un virus c'è pure la possibilità che alcuni di questi sviluppino forme resistenti ai farmaci, senza che vi sia alcun intervento esterno.
Questo perché anche i virus di una stessa specie non sono tutti uguali fra loro, e se qualcuno è più resistente ai farmaci, sopravvive, trasmettendo il proprio patrimonio genetico alle successive generazioni, formando un nuovo ceppo virale resistente a quel farmaco.
Ciao Max!
Sì, l'universo è un luogo ostile alla vita e quando la vita si presenta deve affrontare tutte le difficoltà che hai elencato (e molte di più).
Ciò non toglie che tu, Maxximo, ed io, Giovanni, e (potenzialmente) tutti gli abitanti della terra dotati di raziocigno, godono del mondo per come è.
Dipende tutto dal punto di vista. E' un po' come decidere di concepire un bambino:
lo fai nonostante le ingiustizie nel mondo, consapevole che c'è qualcosa di positivo oltre ad esse, o decidi che non vale la pena rischiare di farlo soffrire e quindi decidi di non avere bambini? Se i nostri genitori avessero optato per la seconda ipotesi non esisteremmo nemmeno.
Rifletti questa domanda sulla tua esistenza: han fatto bene i miei genitori a volermi alla luce delle possibilità che ho di operare nel mondo?
Il passo successivo è domandarsi se un creatore, se esiste, ha fatto bene a volerci o no. Io la mia risposta ce l'ho ed ì "sì". Non fosse altro perché ho potuto conoscervi...e non è poco.
Ribalta tutto questo nella mente ed il cuore di un creatore. E' valsa la pena creare un universo così ostile alle creature che lo abitano? Io immagino che Dio si sia donato ed abbia donato: il frutto di questo dono è l'universo e la vita capace di riconoscerlo, o almeno di scorgerlo, il creatore.
Inoltre se il progetto è considerato solo "intelligente" manca di tutta quella gamma di concetti che sono insiti nell'uomo. Se metti al mondo un bambino non lo fai solo perché sei intelligente, ma anche e soprattutto perché vuoi donare qualcosa di te ad una persona, senza volere nulla in cambio. In sintesi la pura intelligenza tende ad essere fredda, l'intelligenza abbinata al sentimento e tutt'altra cosa.
Quindi in definitiva: perché malediresti un creatore che ti ha dato la possibilità di maledirlo? Già l'avere la possibilità di farlo denota un certo grado di libertà intrinseca. Non trovi?
Il mistero della sofferenza è grande, io personalmente non ce ne vengo fuori. Solo quando penso ai momenti difficili della mia vita e a come ne sono uscito intravedo un barlume della soluzione. Già il fatto di esserne uscito è un grande motivo di speranza. E poi mi chiedo quanto e cosa posso fare io per quelli che passano attraverso la sofferenza e così capisco ancora un po' di più sul suo significato.
Vuoi maledirlo e ripudiarlo? Benissimo, te ne è data ampia libertà di farlo, nessuno al giorno d'oggi te lo vieta.
Il rovescio della medaglia è che abbiamo la possibilità di ringraziarlo, per la felicità di ieri, quella di oggi e quella di domani. Ringraziarlo per averci donato una vita non solo piena di sentieri pianeggianti, ma anche per le strade in salita che (a ben vedere) sono quelle che danno più soddisfazione.
E' il punto di vista che fa la differenza.
Pace e bene.
Maxximo #11
Ti dà così fastidio essere al mondo?
Ricordati che, comunque, ci starai per un periodo relativamente breve, per cui ci sta se il Mondo e la Natura se ne fregano in qualche modo degli esseri umani.
In ogni caso, prima dovresti scoprire se Dio c'è, e in tal caso che cosa vuole da te, e poi, magari, chiederti le ragioni del Suo operato, tenuto conto che tu vedi le cose da un punto di vista estremamente limitato nello spazio e nel tempo.
macrolibrarsi.it/.../...
...tanto non sei mica mortale come credi, sai?!?
Perdonami ma parti da un concetto sbagliato.
Non c'è un mutamento spontaneo del DNA in termini migliorativi, ma numerosi mutamenti del DNA.
E' come fare dei tiri con sei dadi: nessun risultato è migliorativo o peggiorativo rispetto agli altri, ma tutti sono diversi.
Quello che si adatta meglio alle condizioni ambientali è quello che sopravvive più a lungo a discapito di quelli meno adatti che resistono di meno, ma è anche quello che trasmette i propri geni.
Di fatto si ottiene un DNA migliorato, ma non per tentativi o cause esterne, ma per adattamento e conservazione.
Esatto. Come quando i credenti mi parlano del miracolo "Terra", e di tutte le condizioni incredibili perché potesse ospitare la vita (distanza dal sole, dimensioni, componenti chimiche ecc ecc...) Si, in effetti è un insieme di circostanze incredibili... Poi vengo a sapere che ci sono miliardi e miliardi di pianeti inadatti alla vita... e quel "miracolo" assume tutto un altro significato.
Non ho detto che muta spontaneamente, ma che ci sono piccole differenze che comportano piccole differenze nelle caratteristiche.
Queste caratteristiche sono più o meno adatte alle condizioni ambientali, e quelle più adatte sopravvivono più di altre, proliferando.
Niente encefalizzazione, nessuno sviluppo di mezzi di comunicazione complessi e così via. Della serie i cavalli sono rimasti cavalli, i leoni sono rimasti leoni e così via.
E' esattamente il contrario.
State considerando come unità di misura temporale l'uomo, che è presente sulla Terra da pochissimo tempo rispetto a tutte le altre specie animali.
Tutti gli animali (escluso l'uomo) si sono LENTAMENTE evoluti da forme primitive a quelle che conosciamo oggi.
L'uomo invece ha subito una evoluzione anormalmente accelerata, prodotta "probabilmente" questa si, da una influenza "esterna".
Ed è un casino, non è una struttura ordinata e tantomeno una struttura atta a migliorare la specie.
Infatti porta alla non funzionalità degli organi e in seconda battuta alla morte.
Potrebbe rappresentare quei tanto decantati "tentativi andati a male" nelle teorie darwiniane.
Solo che nei secoli passati mica ce n'è tanto traccia.
Eppure lo sviluppo dell'essere umano, che è a tutti gli effetti un animale (checché se ne dica) mammifero, non porta alcuna traccia di tutti gli esperimenti andati a male.
In teoria il tumore avrebbe dovuto essere un male diffusissimo nel passato da cui è derivato l'uomo, ma sembra proprio non c'entrare, per non dire che è quasi l'inverso.
1) Qual è esattamente la critica che viene qui mossa alla teoria dell’evoluzione di Darwin? La scienza deve necessariamente escludere l’azione di un Dio o di un’intelligenza superiore, altrimenti non sarebbe scienza ma teologia. Il problema è quando tale esclusione viene assolutizzata e ideologizzata, ma questo Darwin non lo ha fatto, né mai ha affermato che l’evoluzione sia solo frutto del caso. Il caso – inteso come avvenimento accidentale, imprevisto – gioca un ruolo importante, ma da solo non può certo spiegare il fenomeno della vita.
2) Darwin può avere sicuramente commesso degli errori, ma ciò non basta a «demolire» la sua teoria, come afferma Valentino Bellucci, che pure è studioso preparato e intellettualmente onesto. La scienza – tutta la scienza – procede per emendamenti e correzioni, non per demolizioni: l’errore fa parte del suo statuto epistemologico.
3) Siamo proprio sicuri che non esistano fossili di transizione, come Bellucci afferma nel filmato (26:19 – 26:27)? Perché l’australopiteco, il sinanthropus pekinensis, il Neanderthal e via dicendo non possono essere considerati fossili di transizione attraverso i quali si è arrivati al sapiens? Cos’hanno che non va?
4) Trovo grave che in una discussione di questo genere non venga mai citato Pierre Teilhard de Chardin, il gesuita/paleontologo che nel XX secolo riuscì a conciliare Darwin con le Sacre Scritture: perché non prenderlo in considerazione?
Kosmo
Congo, scoperta la scimmia dal volto umano
www.repubblica.it/.../#1
cazzo, sembra patti
Questo è un malfunzionamento della cellula, niente a che vedere con l'evoluzione.
Vabbè che conto come il due di picche a briscola quando comanda denari , ma almeno leggetele le cazzate che scrivo.
L'ho già spiegato.
Non esistono "tentativi andati a male" ma solo piccoli adattamenti progressivi ai cambiamenti ambientali.
L'uomo fa storia (anomala) a se, e non può essere preso come riferimento principe per tutti gli altri miliardi di esseri viventi della Terra.
ma l'evoluzione dell'uomo presenta scalini genetici
non spiegabili razionalmente nè scientificamente
come frutto di evoluzione/selezione naturale
ma piuttosto di ingegneria genetica..
le tartarughe presentano lo stesso problema?
la selezione naturale/evoluzione di per sè ha senso..
non è una teoria illogica.
sulla nascita della vita
e del primo protozoo
quello è un altro discorso..
credere al caso è difficile,
ma parliamo di miliardi di galassie e miliardi di anni..
insomma dai e dai,
alla fine i dadi possono dare la combinazione giusta,
no?
forse basta un flusso elettrico e i mattoni giusti,
carbonio, magnesio, ecc. ecc.
(una volta lessi qualcosa del genere..)
poi c'è anche il discorso della memoria dell'acqua,
le comete, la panspermia..
insomma basta che il primo batterio
nasce per caso da qualche parte
poi si diffonde dappertutto..
e inoltre..
ok ammettiamo che il primo batterio
e la vita in generale
siano state create a tavolino
da qualche entità..
e chi ha creato il creatore del batterio?
che dice il filosofo?
come vedi,
ammettendo un qualche creatore
non si risolve il problema,
lo si posticipa..
come creatore io intendo un entità fisica,
se qualcuno intende manitù, brahama, javè, ecc. ecc.
allora non mi ritengo competente..
l'idea che tutte le mutazioni genetiche siano casuali, e degenerative, non mi convince per niente.
Non solo questo non é vero per i batteri (che mutano il loro DNA per adattarsi all'ambiente), ma gli scienziati stanno studiando il sistema di utilizzare virus per modificare geni malfunzionanti.
Ovviamente loro ti dicono che i virus sono "sempre esistiti" e non hanno altra ragion d'essere che ammalare la gente. Io la penso diversamente, e ho pure il sospetto che, per quanto riguarda i virus, ci nascondano alcune cose interessanti perché "segreto militare". Peraltro il problema generale delle conoscenze che ci tengono nascoste per ragioni economiche, militari, ideologiche non è da poco, e secondo me interferisce pesantemente nel presente dibattito. Per intenderci, se ci dicessero tutte le "cose interessanti" che scoprono l'evoluzionismo darwiniano sarebbe già obsoleto da tempo!
per esempio, Pietro Buffa VS xxxx ?
bellucci non essendo scienziato lo vedrei meglio in un dibattito con biglino fra eventuali affinità fra testi biblici e testi indiani.
ma il cavallo e il cane sono parenti,
mi pare, no?
partiti da un progenitore comune (topo)
chi è diventato cane, chi cavallo,
chi è rimasto topo..
ecc.
in ogni caso,
ammettiamo che il cavallo è stato progettato..
=hanno preso un topo e lo hanno fatto cavallo..
chi ha progettato il progettista??
Per chi è curioso: ingannati.it/.../...
Dai, su
Telmo Pievani, sarebbe come chiamare Burioni (o Lo Palco, o Pregliasco), a spiegarci per benino la santità dei vaccini
A me, invece, molto gradito risulterebbe essere un confronto Pennetta/Pievani; così come anche mi piacerebbe poter assistere ad un confronto Montanari/Burioni
Così come nel secondo è Burioni a rifiutarlo, altrettanto è vero nel primo caso ...
il ché, a mio parere, già di per sé dovrebbe risultare essere cosa molto significativa
ps
tengo a precisare che a me darwinisti e creazionisti (intelligent design incluso) stanno sul cazzo parimenti (per opposte ragioni ... a parte la hybris, che invece condividono: si tengono in piedi a vicenda, monopolizzando l'attenzione (è una delle tante pagliacciate della modernità))
questa chi te l'ha raccontata?
come mai non siamo tuttora tutti tolemaici?
come mai tutti gli epistemologi moderni di qualche peso sostengono l'opposto?
Feyerabend, Kuhn, Popper, ...
Curioso
Kant dice che c'è perché lui la conosce, sono gli altri che non lo sanno.
Adesso qualcuno dirà: ma se lui sa, perché non ce lo dice?
Risposta del saggio: ma perché Kant mica è scemo.
Già.
Ma non funziona. All'inizio sembrava una panacea per tutti i mali: provarono a pensare molto a questi retrovirus per veicolare pezzetti di DNA integro da far sovrapporre e riparare a quello malato, ma, nulla. Non funziona. Ci sarà pure un perché, no?
O, poi magari domani ce la faranno, ma allora vorrà dire che avranno trovato questo "perché".
Belin, se dicono così, bella spiegazione del menga che danno...
Probabile.
No, proprio si comprende che non è un buon modello.
Però, a meno di voler credere al vecchietto con la barba pronto a perdonare tutti e a offrirci un'altrettanto improbabile vita eterna, al momento è l'unico che abbiamo.
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Il tumore è una replica del DNA che non segue l'ordinamento di quella dalla quale ha avuto origine. Quindi, se applico i principi di Darwin, dico che la natura sta tentando nuove strade.
Spiegati meglio.
Di nuovo: cosa intendi con i "piccoli cambiamenti progressivi per adattarsi ai cambiamenti ambientali"?
Se prendo una tigre dai denti a sciabola (smilodonte, ne parlavo in MP con altro utente) seguendo il tuo ragionamento sarebbe stato sufficiente perdere man mano i lunghi canini.
Invece si è estinta.
Il ragionamento non quadra.
Non sono d'accordo e comunque il tumore colpisce indistintamente tutti gli animali o quasi.
Infatti.
La tigre dai denti a sciabola si è estinta in favore della tigre nostrana.
Se quei dentoni, inizialmente utili per azzannare grosse prede, fossero diventati più di intralcio che d'aiuto, le tigri che li avevano più corti sarebbero state favorite, e così via, fino ad arrivare alla nostra tigre con denti corti.
Certo è che non li hanno persi nell'arco di una settimana, ma in milioni di anni.
« Gli smilodonti erano diffusi da 2,5 milioni a 10.000 anni fa, fino al tardo Pleistocene, nel Sud, Centro e Nord America. » (wikipedia.org)
« Lo smilodonte si estinse verso la fine dell’ultima glaciazione, quando, anche per mano dell’uomo, scomparvero molti dei grandi e lenti erbivori che era solito predare.» (parcodellapreistoria.it)
quindi è almeno molto probabile che la causa della loro estinzione sia la solita …
(quella solita, da circa almeno 100mila anni a questa parte)
quindi, lo smilodonte non può venire utilizzato
(né dai darwinisti, né dai creazionisti)
"Anche" significa che è una ulteriore causa.
Oltre che per la mano dell'uomo, si estinsero per il fatto che vennero a mancare i grandi e lenti erbivori che era solito predare.
E questo concorda con quello che affermo: venendo meno le prede solite, i grossi canini diventarono poco alla volta di intralcio, favorendo gli individui con denti più piccoli.
Ecco, potrebbe costituire, uno dei chè lo si "ideò" per ultimo.
Occorreva l'orrido l'enigma e la bellezza di un habitat a sua immagine e somiglianza.
quando anche i delfini verranno estinti, altra 'conferma' del tuo tipo di darwinismo?
caspita, che gran teoria ...
(è come il prezzemolo: può andare d'accordo con tutto)
Cosa intendi?
(Io non mi chiamo Darwin, ergo la teoria non è mia).
Il tuo ragionamento regge ma solo da un punto di vista umano e individualista nonchè filtrato da un ragionamento "bene versus male".
La natura non opera secondo tali concetti.
L'individuo conta poco o nulla mentre appare piuttosto importante la specie. Le "catastrofi cosmiche" (come tutte le catastrofi) da un lato distruggono ma dall'altro creano. Gli "errori" come le malattie e le imperfezioni genetiche possono avere anch'esse il loro senso e la sofferenza che generano spesso è dovuta all'accanimento terapeutico di noi umani, per natura un essere malato o imperfetto semplicemente muore, ma la morte non è quella cosa orribile che tutti temiamo. La morte è parte della vita ed è indispensabile alla vita stessa.
Considera che la maggior parte della sofferenza che esiste in questo mondo è generata soprattutto dal punto di vista di noi umani, appunto individualisti e inconsapevoli.
Cordialmente
Kosmo Valimar
Da un lettore di LC mi aspettavo più apertura e meno pre-giudizio.
Ciao Charliemike #46:
Veramente l'idea che le creature modifichino gradualmente i loro tratti (gradualismo) è uno dei talloni d'Achille dell'evoluzionismo darwiniano ed è stato contestato, senza uscire dall'ortodossia scientifica, da famosi evoluzionisti come Gould nella Teoria degli Equilibri Punteggiati (di cui il link).lescienze.it/.../l_equilibrio_punteggiato-4210873
Nel caso delle tigri dai denti a sciabole e delle tigri "moderne" l'idea è che entrambe abbiano convissuto, ma le seconde fossero, all'epoca, esigue in numero perché confinate in nicchie ecologiche (ergo l'assenza di fossili). A seguito dell'estinzione della specie dominante (a causa di una catastrofe ambientale), la "specie di nicchia" prende il sopravvento. Nel caso della tigre dai denti a sciabola potrebbe essere che la scomparsa dei grandi erbivori ne abbia provocato l'estinzione. La tigre moderna, che viveva di piccoli erbivori (troppo veloci per l'altra), ha soppiantato la specie più lenta e pesante. L'idea è che le nicchie ecologiche siano più protette dalle catastrofi ambientali perché più difficilmente accessibili (montagne in caso di alluvioni), oppure sono occupate da specie adattate a condizioni estreme (gli orsi polari si espandono ad ogni glaciazione e si ritirano ad ogni periodo interglaciale).
Questa teoria, secondo me valida, non è comunque in grado di spiegare la cosiddetta "macroevoluzione" (com'è che i rettili siano diventati uccelli, per intenderci), che tuttora appare come "istantanea" nella stratificazione fossile.
Stai dicendo quello che ho detto e ripetuto io più volte.
Io dicevo infatti che all'interno della stessa specie esistono individui con caratteristiche diverse.
Se tutti gli animali esistiti sulla Terra si fossero trasformati in fossili ora cammineremo su un tappeto spesso centinaia di metri di ossa fossilizzate, non credi?
Il processo di fossilizzazione avviene solo in determinate e particolari condizioni.
it.wikipedia.org/wiki/Fossile
Normalmente le carcasse degli animali vengono distrutte dal tempo e dalle intemperie, e le ossa si polverizzano.
Concorda con quello che ho detto io.
Quelli con le caratteristiche più adatte all'ambiente sopravvivono di più rispetto ai meno adatti.
I grandi rettili preistorici erano molto pesanti e necessitavano grandi quantità di cibo per sopravvivere.
Inoltre non potevano competere in agilità con le prede ben più piccole.
Se un cambiamento climatico avesse ridotto drasticamente le prede, questo fa capire come animali più piccoli possano essere sopravvissuti e i dinosauri estinti.
Inoltre considera che dei grandi rettili siamo in grado di stabilirne solo la conformazione fisica per via dei fossili, ma sappiamo poco o nulla della loro pelle.
Qualche scienziato ha pure azzardato l'ipotesi che alcuni grandi rettili, come il T-Rex, fossero piumati.
io contestavo l'idea che le tigri riducessero le dimensioni delle zanne nel corso di "milioni di anni".
Per quanto riguarda i dinosauri, i velociraptor erano decisamente uccelli.
Un altro problema che si frappone nella conoscenza di tali epoche è l'idea che l'ambiente naturale fosse sostanzialmente simile a quello attuale, quando tutto lascia pensare che fosse completamente diverso. Per esempio io penso che i Brontosauri vivessero con il corpo sommerso la maggior parte della loro vita, ed è per questo che potevano sostenere i loro immensi corpi. Parlo di paludi di dimensioni e profondità enormi (pensa le zanzare...)
Inoltre io contesto la fissità delle leggi della fisica, nel senso che non credo che la velocità della luce sia sempre stata quella attuale, come pure la temperatura di ebollizione dell'acqua.
Di prove non ne ho, ma al contempo trovo ridicolo che gli scienziati mi dicano che le leggi della fisica siano rimaste immutate da 2 secondi dopo il Big Bang a oggi!
Se un ambiente dove ci sono solo tigri con i denti a sciabola, lentamente muta diventando più arido, con la conseguente scomparsa dei grandi erbivori, non è difficile pensare che chi ha i canini più piccoli ha più facilità di procacciarsi il cibo (piccole prede) rispetto a altri, e a lungo andare si arriverebbe ad animali con i denti più modesti se questi sono più un vantaggio che svantaggio.
Concordo in pieno.
Non so cosa rispondere. Va un po' troppo oltre la mia capacità di ragionamento.
ammettiamo che tutto sia stato progettato,
ecc.
mi piacerebbe che chiedessi al filosofo intervistato,
dotto in citazioni illustri,
feuerbach, schopenauer, kant, hegel, aristotele, galileo,
ecc. ecc. ecc. ecc.
cosa intende lui per "disegno intelligente"
e chi sarebbe il progettista..
(dio? budda? quetzacoatl? anunnaki?)
e quindi chi avrebbe progettato il progettista.
vorrei tanto saperlo..
mettiamola così:
nel caso di un gioco a dadi (cubici: 6 facce) io magari potrei puntare sull'uscita del 3; un altro, invece (credendosi furbo), dice di voler puntare sull'uscita o del 1 o del 2 o del 3 o del 4 o del 5 o del 6
la prima è una scommessa
(comportando un rischio ed il corrispondente eventuale premio)
la seconda non è affatto una scommessa (è fuffa!)
nel campo scientifico, normalmente, si dovrebbe cercare di trovare almeno qualche nuova scommessa vincente
almeno in teoria, ovviamente, se è scommessa (qualsiasi ipotetica scommessa) vincente, poi dovrebbe poter almeno venire statisticamente o validata o invalidata
(potendo almeno chiarire cosa possa falsificarla, almeno in linea di principio)
la fuffa, invece, almeno in campo di teoria scientifica, neppure dovrebbe venire ammessa
#53 Kosmo Valimar
dunque nel tuo precedente commento le 'fasi rivoluzionarie' te le eri forse un po' dimenticate? ...
nell'ottocento se ne ebbero almeno 3
nei primi trent'anni del novecento forse una o forse nessuna
nei successivi sicuramente nessuna
immagino la tua propensione a rassegnarti, ad un intero successivo sterile millennio ...
(l'anarchico Feyerabend; il Kuhn amato soprattutto a 'sinistra' (evviva il pensiero unico; le rivoluzioni sono cose ... diciamo fastidiose ? ...); il Popper amato soprattutto a 'destra' ...)
Perdonami ma non ci arrivo.
La mia intelligenza è limitata.
se il darwinismo (o il neo darwinismo) potesse andare bene in ogni caso, allora sarebbe come puntare su ciascun possibile esito del lancio di un dado
sarebbe fuffa anche per il solo fatto di non poter venire falsificato (mai, in nessun possibile caso)
insomma, sarebbe conferma definitiva (ed inconfutabile) della tesi di chi lo paragona ad una religione
suggerisco di provare a pensare, prima di tutto, a cosa potrebbe eventualmente confutarlo
Io ho una mente semplice. A certi ragionamenti complessi non ci arrivo.
Facciamo così, tagliamo la testa al toro restando nel campo delle ipotesi:
Elimina il darwinismo, e dammi tu una spiegazione alternativa, possibilmente plausibile.
"Personalmente apprezzo la varietà della natura e lascio ai politici e ai predicatori la chimera della certezza." S. J. Gould.
Io personalmente le odio, ma indubbiamente hanno la loro funzione.
Lo si ideò per primo, ma lo si produsse per ultimo.
...si vede che non siete avvezzi a progettare.
Basta che una autorità gli vesta l'idea con paramenti complicati, quindi nel contempo misteriosi, che lui subito CREDE!!!
I processi complessi sono semplici e per questo sono eterni, mentre quelli complicati no e vanno spiegati con la logica (tanto amata dai materialisti/riduzionisti/complottari dei miei stivali).
questa è la mia risposta a tutti quelli che chiedono teorie alternative a Darwin "altrettanto valide":
1) la teoria di Darwin non è valida: per quanto mi riguarda la Genesi è altrettanto valida perché non lo è;
2) per proporre una teoria valida occorre che certi paradigmi su cui si fonda la scienza attuale siano rivisti: in particolare bisogna tenere in considerazione che non esiste vita priva d'intelligenza, e finché gli scienziati non mettono l'intelligenza nell'equazione e non producono teorie INTELLIGENTI al riguardo, rimarremo sempre al punto di partenza. I batteri sono forme di vita, e come tale sono intelligenti. Non molto, ma lo sono. E hanno una forma d'intelligenza che ha ispirato gli algoritmi genetici di tipo evolutivo, che stanno creando alcune delle più spettacolari tecnologie sul mercato, incluse tutte le forme di IA.
Basterebbe solo capire come la vita possa implementare lo stesso tipo di "ragionamento" (o una versione persino più evoluta) di quello attuato dagli algoritmi genetici, che si avrebbe una teoria alternativa all'intelligent design che non metta di mezzo Dio (che infatti agisce, in quanto "creatore", a livelli ben più alti).
3) bisogna inoltre che gli scienziati mettano a disposizione dei "profani entusiasti" le loro ricerche, senza censure, pregiudizi e segreti militari; questo però aprirebbe sinistre crepe nell'ideologia materialista dominante, su cui fondano il loro potere (ma che è insostenibile, come il nostro modello di vita e la nostra civiltà);
4) bisogna accettare che una teoria alternativa, per essere valida, non possa essere considerata scientifica fino a che gli scienziati non ampliano i loro criteri di scientificità; il ché potrebbe perfettamente verificarsi se si venisse a creare una teoria confermata da studiosi indipendenti, ma dovrebbe superare le maglie della censura politica e ideologica;
5) infine, e non voglio offendere nessuno, sul tema "origine ed evoluzione della vita sulla Terra" vi sono dei concetti veramente difficili da capire alla base di una qualunque possibile spiegazione. Questo non semplifica affatto la questione...
A proposito: la Genesi non è una teoria sulla creazione della vita sulla Terra e neanche sulla creazione dell'uomo. Vederla come tale è, in realtà, pura follia. In questo caso, come pure nel caso dell'evoluzione, dire "Non so", è la soluzione più responsabile, ma la conoscenza è potere, e se uno non ce l'ha, pretende di avercela per via del potere che genera.
Io tutto sono, tranne che religioso.
Mai detto di "credere" a qualcosa. Ho detto che non ho capito i post di Gino Sighicelli.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia, amico dei miei stivali.
Io una spiegazione ho cercato di darla, ma scusami, nel tuo post non ho visto risposte. (Probabilmente sono io a non vederle).
Io chiedevo una cosa molto semplice e quindi riformulo la domanda in modo (spero) più chiaro:
A chi non crede nel Darwinismo, come spiega la morfologia attuale della p.es. giraffa, o dell'elefante, o del rinoceronte?
Non pretendo una spiegazione filosofico scentifico arzigogolata, ma qualcosa che anche un cretino come me possa capire.
Ps mi associo all'odio
Caro Giovanni, non so perchè voi credenti dovete sempre e comunque avere una risposta a difesa del vostro Dio, e non ammettete mai le sue colpe (dato che pensate che esista davvero) ora arrivo al dunque.
Ognuno ha il potere che ha, ora, prendiamo i poteri dell'essere umano e quelli di un ipotetico Dio, chiaramente Dio (secondo voi) ha molti più poteri ovviamente, tra i quali quello di aver creato la terra i pianeti etc etc etc etc, tante cose, e poi noi, gli esseri umani!
Ok, in un mondo ideale l'uomo vivrebbe in pace col la natura con gli animali e con i propri simili, sarebbe un mondo stupendo, tutti bravi e buoni, ognuno con il suo carattere, ogni tanto si litiga, tutto nella norma. Ma tra i poteri dell'essere umano c'è anche quello di essere dei grandissimi pezzi merda, di distruggere il mondo, di violentare, di torturare di uccidere senza pietà etc etc.....insomma ci sono gli esseri umani bravi e buoni e ci sono i cattivi pezzi merda in questo mondo, giusto?!. SE, esistesse questo ipotetico Dio che ha avuto il potere di creare cose pazzesche, complicatissime, i pianeti il sole l'acqua, la vita etc etc......io mi aspetto come minimo che abbia anche un po di coscienza, che abbia un criterio per punire, insomma avrebbe di sicuro la capacità di fulminare un pedofilo o un bastardo serial killer o di guarire una brava persona da una brutta malattia e via dicendo......quindi tornando al discorso del perchè maledirlo (sempre nel caso in cui uno ci creda) perchè io non maledico proprio nessuno, perchè secondo me non esiste un Dio come lo intendete voi, ma dovessi crederci, lo maledirei eccome! Penserei: ma brutto stronzo, sarai un po sadico?! Hai creato tutto, hai un potere immenso che neanche ci immaginiamo e poi permetti alle persone buone, innocenti di morire tra atroci sofferenze per mano di esseri umani che non sono degni di vivere?! Beh hai ciccato qualcosa nel tuo progetto, e comunque se non ti sei accorto, potresti fare una correzione, dacci un segnale, facci vedere che ci sei, io invece continuo a vedere gente brava che ama la vita morire tra atroci sofferenze, soffire anni e anni con delle malattie incurabili e vedo gente di merda che invece continua a vivere tranquillamente e a rovinare questo mondo. Ora, la mia piccola analisi è obiettiva e incontestabile, perchè i dati di fatto sono questi.
Domanda1: Come spieghi il fatto che il sig. Dio onnipotente (tra l'altro) non fa una piega contro le ingiustizie insopportabili?! Quando teoricamente, avrebbe la facoltà di farlo!?
Domanda 2 : Perchè ogni volta che si supera una difficoltà nella vita o si guarisce da qualche malattia è sempre grazie a Dio, ma quando una brava persona muore prematuramente soffrendo (per esempio) come un cane, non è grazie a Dio?
Gli eventi belli e positivi sempre attibuibili a Dio, le catastrofi , le ingiustizie, le cose brutte, lui non centra mai.....
Non mi pare di aver mai sentito dire: Grazie a Dio mi sono preso il cancro al cervello e morirò tra meno di un anno. Poi uno muore, si piange, ed è finita li, dovesse mai guarire, allora è grazie a Dio e alla fede.... ma va va ...
In definitiva, voi che ci credete, perchè non siete critici col vostro Dio?! Perchè non dite: beh si è stato un grande ha creato tutto gli dobbiamo tutto, però non capisco questa sua vena sadica e maligna, effettivamente è anche un pò stronzo...?!
Invece guai, sempre a difenderlo.....boh non vi capisco.
Non tirarmi fuori la bibbia etc etc perchè quelli sono libri scritti da altri esseri umani come noi, modificati nel tempo e perfezionati, scritti a tavolino, hanno il valore che hanno insomma, quindi non mi interessa cosa ci sia scritto in un libro......non ha nessun valore quello che ha scritto un mio simile migliaia di anni fa, nessuno.
Sicuramente avrai la risposta anche alle mie supposizioni, ne sono certo :)
Ma quando si domanda se Jesu Cristo era vegetariano mi fa cadere le braccia, per non dire altro.
Il miracolo della moltiplicazione dei pesci Jesu, da buon ebreo, l'ha fatta per i soli ''gentili''?
Italofranc
sott.net/.../...
Come spieghi la morfologia attuale della p.es. giraffa, o dell'elefante, o del rinoceronte?
Se estendessi tale metodo alle giraffe.. ( molto molto più grandi del pollo ) la savana africana avrebbe dovuto essere grande come Giove solo per avere lo spazio necessario per farcele stare.... ed anche con questo. i 2.000.000 di miliardi di anni-giraffa non sarebbero bastati per trasformare la giraffa in maniera sostanziale ( lasciamo perdere organi nuovi ecc ecc )...
Fammi capire,
vorresti paragonare 200 anni con i miliardi della presenza della vita sulla Terra?
Senza contare che in un allevamento le modifiche, quando ci sono, sono indotte, non certo naturali: si chiamano incroci o OGM.
ecco un caso reale di "evoluzione" (adattamento) per selezione "quasi naturale".
Elefanti che stanno cominciando a nascere senza zanne per non essere uccisi dai bracconieri.
ansa.it/.../...
Quello che mi preme far notare è come non sono affatto necessari "milioni di anni" per cambiare un tratto come la lunghezza delle zanne. Basta una "quasi-estinzione"
Un articolo sullo stesso tema si propone di fare chiarezza, ma secondo me è imbarazzante:
ansa.it/.../...
Va bene, non è vero che gli elefanti "si sono fatti furbi" (ma questo lo sappiamo già), ma non è seriamente possibile mettere in dubbio che si tratti di "evoluzione" per selezione. L'articolo lo definisce "deriva genetica", ma è la stessa identica cosa. Esattamente la stessa identica cosa! O, se vogliamo essere precisi (ma precisi precisi), la deriva genetica è uno dei principali tipi di evoluzione per selezione naturale.
Può sembrare assurdo, ma senza andare a scomodare per forza quello (Dio, Tutto Ciò che E', ecc..), in definitiva cosa ne sappiamo della coscienza, umana e non? Un atomo, una cellula, una specie, un pianeta, un sistema solare ecc.., hanno una coscienza? Di che tipo, con quali potenzialità? Esiste la coscienza collettiva? La coscienza può avere effetti sul DNA? La coscienza origina dalla materia (o è vero il contrario)? Cos'è il tempo? Ecc.. ecc..
Solo una cosa sembra certa: che la ricerca sulle origini e sullo sviluppo della vita, attraverso qualunque ipotesi la si voglia spiegare, pare sempre suscitare più domande che risposte..
Come spieghi la morfologia attuale della p.es. giraffa, o dell'elefante, o del rinoceronte?
Ci sono più cose in Cielo e in Terra che in tutti i tuoi libri di scienza.
Tu devi fare una scelta: preferisci una spiegazione falsa oppure un semplice "Non lo so?". Se preferisci una spiegazione falsa allora puoi ben capire il bisogno delle religioni (che sono una cosa ben diversa dalla spiritualità, la quale non si accontenta di becere semplificazioni).
Se invece non sei disposto ad accettare nessuno dei due, allora comincia a leggere e documentarti. Forse fra 30 anni riuscirai a venirne a capo. Se ci riesci, vedi un po' come fare a proporre alla comunità scientifica i risultati delle tue ricerche.
in realtà gli scienziati stanno cercando di attribuire una sorta d'intelligenza alle cellule.
Lynn Margulis, che ha studiato i meccanismi attraverso i quali le cellule procariote si sono evolute in Eucariote, ha di recente (2001...) pubblicato i risultati di una ricerca scientifica "The conscious cell", in cui esplora questa possibilità.
Tuttavia esiste anche lì una differenza tra quello che gli scienziati sono autorizzati a sapere e quello che possono dichiarare "scientifico" al grande pubblico. Nel secondo caso la cosa deve passare il vaglio della "comunità scientifica", che secondo me non è affatto una comunità, ma un'elite controllata dall'ideologia dominante.
Un "non lo so" è sempre ammesso: nessuno sa tutto.
Una spiegazione falsa non ha senso finché si parla di teoria, che per essere vera deve essere dimostrata.
Io ho chiesto una spiegazione plausibile (non vera, perché è sempre tutto da dimostrare) con le nostre limitate conoscenze (per lo meno le mie).
Io ragionando mi sono fatto un idea che mi trova d'accordo con Darwin.
Potrà essere giusta o sbagliata, ma a me sembra plausibile.
Ma d'altro canto, se come dite l'evoluzione (cit. Fantozzi) "è una cagata pazzesca", qualcuno mi dovrebbe spiegare allora come si sono formati gli animali che conosciamo oggi.
Partendo dalla palla di fango primordiale, escludendo l'evoluzione (vedi citazione precedente), sono spuntati dal nulla già formati come il popcorn?
I tempi necessari all'evoluzione dipendono dalle condizioni ambientali e dalla durata della vita degli animali coinvolti
Una glaciazione ad esempio impiegherà qualche migliaio di anni a trasformare il pianeta.
Nel caso citato degli elefanti invece, secondo il mio punto di vista, la cosa è così spiegabile.
I bracconieri sono interessati alle zanne, e più sono grosse e più sono appetibili.
Va da se che gli elefanti con zanne più corte hanno scarso interesse.
Di conseguenza questi ultimi hanno maggiori possibilità di vivere più a lungo, di riprodursi, a scapito degli altri.
Le caratteristiche genetiche delle zanne corte vengono trasmesse ai figli che quindi nasceranno con denti più piccoli.
E' un evoluzione/adattamento, ma forzata dai bracconieri.
Quello che il bracconaggio ha fatto è stato portare un gene recessivo come predominante ma semplicemente perché gli elefanti con le zanne magari non riescono a procreare. Il che lo fa ricadere in adattamento all'ambiente, perché il DNA è sempre quello.
Non solo, probabilmente con un paio di generazioni senza bracconaggio e le proporzioni tornerebbero quelle di un tempo.
Io di mio non metto in discussione l'evoluzione, ma le spiegazioni che la scienza moderna fornisce su di essa. Per essere chiaro, anch'io sono convinto che la vita sia iniziata con un batterio (o simile...), e poi si sia evoluta. Ma non per caso, e soprattutto non attraverso mutazioni genetiche che, mai in nessun caso e per nessuna ragione al mondo possono portare all'evoluzione di alcunché.
Sono stati fatti milioni di esperimenti, e nessuno ha mai portato ad un risultato classificabile come "evoluzione" perché i geni non sono importanti di per sé, ma come sono ESPRESSI dalla cellule. Sull'espressione genica ti rimando ad un testo di biologia.
Perché gli scienziati non lo ammettono? Mettiamola così: se ammettessero che tutti i soldi che i contribuenti spendono per le ricerche genetiche sono in parte buttati dalla finestra perché NON SONO I GENI a determinare la forma di un essere, magari la gente gli darebbe meno soldi.
Sarebbe un po' come se la Chiesa ammettesse che tutti i soldi spesi per pregare per i nostri defunti (che vadano in Paradiso) non servano (quasi) a niente perché quello che conta è quello che hanno fatto in vita.
Dico "quasi" perché l'amore che dimostri pregando per qualcuno qualche effetto deve per forza avercelo...
Quello che dici è corretto.
Sarebbe come fare dei tiri con dei dadi: ogni tiro rappresenta un elefante e la somma dei valori rappresenta la lunghezza delle zanne.
Il bracconaggio, e quindi la selezione degli animali con le zanne più o meno appetibili, ha fatto si che ci fosse una diversa sopravvivenza.
Non credo che la presenza delle zanne influisca sulla procreazione, ma generazioni senza bracconaggio riporteranno la situazione a uno stato di equilibrio, che dipende dall'utilità delle zanne.
Ma se non è per caso, e nemmeno tramite mutazioni genetiche, cosa rimane? Non c'è molta altra scelta.
Un intervento esterno, ma questo intervento avrebbe dovuto occuparsi contemporaneamente dei miliardi di esseri viventi sulla faccia della Terra (batteri, virus e insetti compresi), e seguirne lo sviluppo.
Il caso c'entra solo nel fare uscire diverse combinazioni genetiche.
È l'ambiente che determina quale mutazione è favorevole o no.
Ad esempio una folta pelliccia e uno strato di grasso sono più favorevoli per gli animali che vivono nelle regioni artiche, ma estremamente dannose nell'Africa equatoriale.
(Qui ho estremizzato perché ovviamente tra un animale con la pelliccia e uno senza ci sono stati migliaia di passaggi intermedi).
Ma se non è nessuna delle due cose, allora sarà una possibilità che non abbiamo ancora esplorato. Anche io escludo "un intervento esterno", nel senso che il numero di evoluzioni è tale da rendere praticamente necessaria una spiegazione "interna".
Pelliccia? Posso anche capire che il freddo possa stimolare la crescita della pelliccia, ma crearla...
I fossili non mostrano affatto "migliaia di passaggi intermedi", ma in generale gli esseri appaiono in uno strato completamente formati e rimangono tali fino allo strato successivo.
Ma allora, ripeto, cosa rimane? Quale potrebbe essere, per ipotesi, la possibilità che non abbiamo ancora esplorato?
E cosa intendi per intervento "interno"?
Quello che tu e molti altri continuate a non considerare (senza offesa) è che le (eventuali) mutazioni avvengono in tempi lunghissimi (migliaia se non milioni di anni) e non dall'oggi al domani.
Non è che il freddo stimola la crescita della pelliccia ne tanto meno la crea, ma semplicemente gli esseri con più pelo degli altri hanno maggiori possibilità di sopravvivere, e trasmettono questa caratteristica genetica alle generazioni successive.
Dopo decine se non centinaia di generazioni si arriva ad un equilibrio: un animale con il pelo sufficientemente folto e uno strato di grasso cutaneo sufficiente per resistere al freddo.
Al contrario in Africa c'è il procedimento inverso. Animali più predisposti a smaltire il calore corporeo sono più avvantaggiati rispetto ad altri che avranno difficoltà a sopravvivere.
Per assurdo (ma non credo poi così tanto), se tu metti lo stesso animale al Polo e in Africa e ritorni dopo qualche migliaio di anni, scoprirai due specie diverse da quella originale in quanto si sono adattate, generazione dopo generazione, ad habitat diversi.
(Non credo che un orso polare messo in Africa dopo qualche migliaio di anni si trasformi in un leone, assolutamente no, ma trovo curioso che tutti i mammiferi, di qualunque specie, abbiano quattro arti, una testa e una coda.
La fossilizzazione, come ho già detto, è un fenomeno raro che si verifica solo in determinate circostanze.
Non succede sempre. Normalmente le carcasse e le ossa vengono distrutte da altri animali e dalle intemperie.
Fosse così noi oggi cammineremo su un tappeto alto decine di metri di fossili.
Se (cit.) "in generale gli esseri appaiono in uno strato completamente formati e rimangono tali fino allo strato successivo" cosa significa? Che p.es. una giraffa nella preistoria, dalla sera alla mattina si è ritrovata il collo lungo 3 metri? O le si è allungato nell'arco di una settimana?
Scusami la battuta e non ti offendere , ma questa affermazione mi ricorda il popcorn.
E' un concetto che va oltre la nostra normale comprensione umana, abituati alla nostra vita di meno di un secolo.
Continuiamo a parlare di eventi accaduti milioni di anni fa come se fosse successo l'altro ieri.
Quanto a lungo vivevano quelli lì? Che parentela avevano con l'uomo?
TUTTI i testi antichi ne parlano, testi che originariamente costituivano, semplicemente, i libri di storia.
Riguardo l'uomo, a livello concreto, mi sembra che esistano più corrispondenze su quei libri, che su quelli che vengono spacciati nelle nostre aule (in molti casi catacombe) del sapere..
Grazie Massimo Mazzucco per aver scelto come interlocutore un filosofo della scienza (piuttosto che uno scienziato), una persona in grado di fare analogie tra varie branche di studio e dalla mente aperta.
Beh, l'intervento esterno, mi sembra ovvio. Forse il racconto dell'arca di Noah, anzichè una favoletta per i poveri di spirito critico, potrebbe essere la cronaca dello sbarco una nave di esseri intelligenti con un corredo fornitissimo di DNA "importato" per un'azione di terraforming. Questa ipotesi risolve "la questione del collo della giraffa"...
Una volta stabilizzata la vita organica, anche attraverso ulteriori tentativi e manipolazioni genetiche (anch'esse narrate nei testi per i poveri di spirito), in modo da innescare il "circuito energetico" del pianeta si passa allo stadio successivo: l'intelligenza superiore (a quella degli animali...), l'Homo. Questo sì, a mio avviso, è stato derivato da una forma di vita terrestre, molto probabilmente un primate (ma anche il maiale è un buonissimo candidato; forse un mix dei due). Le mutazioni genetiche del nostro DNA rispetto a quello degli scimpanzè sono impossibili in Natura, il che se non è una prova è certamente un indizio pesantissimo di manipolazione genetica. Ma un altro indizio pesante, che vedo trascurato ovunque, è la manipolazione svantaggiosa della sintesi dell'acido ascorbico nella specie Homo, a differenza di quanto avviene in TUTTI i mammiferi (tranne il porcellino d'India e il coyote, se non ricordo male, su migliaia di specie viventi). Immagino che su LC praticamente tutti sappiano quale ruolo fondamentale svolga la vitamina C nella gestione dello stress (e molto altro) e come la sua carenza, anche a livello sub-clinico, contribuisca grandemente a ridurre la durata media di vita del Sapiens. Vogliamo attribuire questa "fregatura" invece che alla manipolazione del DNA alle conseguenze della neotenia che sembra contraddistinguere la nostra specie? Il punto non si sposta di un millimetro: intelligenza "altra" che coordina il pianeta.
Del resto, basterebbe leggersi "La vita delle api / delle termiti / delle formiche" del Maeterlinck (lettura sublime, che consiglio spassionatamente) per giungere alla ragionevole conclusione che i processi vitali, i manufatti, le politiche di gruppo esibiti da questi esserini non possono in alcun modo essere frutto di evoluzione, nè di adattamento.
Una nota OT, giusto per ribadire che le teorie approvate dal sistema non devono mai essere abbracciate senza un indomabile spirito critico: la teoria endosferica del campo di Paolo Emilo Amico-Roxas è matematicamente equivalente a quella insegnata nelle scuole: l'ipotesi di una terra cava, con tutte le sue implicazioni, risponde ad un rigoroso concetto scientifico, basato sulla trasformazione per raggi vettori reciproci già applicato dalla Analisi matematica alla Teoria dei Potenziali, che permettono il passaggio dalla sfera convessa alla sfera concava.
Ok. Finalmente una teoria alternativa.
In effetti può avere un senso.
Dato che l'arca non poteva contenere fisicamente una coppia di tutti gli animali è logico supporre che contenesse qualcos'altro di più piccolo che li rappresentasse, ed essendo il DNA una doppia elica lo si può interpretare come una coppia di eliche.
Tuttavia c'è un problema.
Ammettendo che sull'arca ci fosse il DNA di tutti gli animali già formati come li conosciamo noi oggi, questo quantitativo doveva essere comunque enorme, dato che le specie animali sulla Terra e tutte le loro variazioni sono miliardi, considerando ovviamente anche gli insetti.
Inoltre dal DNA di ogni animale avrebbe dovuto essere generato una serie infinita di cloni per ogni esemplare e successivamente distribuita nelle migliaia di habitat del nostro pianeta.
Credo che sia un lavoro impossibile da gestire anche per esseri con conoscenze tecnologiche superiori.
Voglio dire che dopo 2.000.000 di miliardi di anni-pollo.. il pollo è rimasto il pollo..
Se aumentiamo il tempo da 200 a 2000 anni dopo 200.000 miliardi di anni pollo.. il pollo è rimasto il pollo... se aumentiamo il tempo a 2.000.000 di anni dopo un miliardo di anni pollo... il pollo è rimasto il pollo... Se aumentiamo il tempo a 20 milioni di anni dopo 100 milioni di anni pollo.. il pollo è rimasto il pollo.
Ora immagina, al posto del pollo con le sue moltitudini, un gigantesco dinosauro o un gigantesco mammifero.. ( che ovviamente non potranno mai avere i numeri degli anni pollo.. nemmeno se vivessero 1000 anni ..) .. che si trasforma nell'arco di 20 milioni di anni.....
Non sono un genetista, per cui esprimo solo un opinione da ignorante.
Il DNA è estremamente complesso e determina TUTTE le caratteristiche di un essere vivente, che sono milioni.
La differenza di lunghezza nelle zanne quindi, deve per forza essere codificata nel DNA.
Anche se cambi l'unità di misura, stai sempre parlando di 200 anni nell'unità standard terrestre.
Per le farfalle, che vivono solo 24h, 200 anni in anni-farfalla sono numeri a 24 zeri, ma 200 anni restano 200 anni che sono paragonabili ai miliardi della presenza della vita sulla Terra come una goccia negli oceani.
Scusa tanto, ma tu hai evidenza di com'era fatto il pollo miliardi di anni fa?
Come fai a dire che non è mai cambiato?
Degli animali preistorici abbiamo le testimonianze dei fossili, per cui possiamo risalire alla loro forma (anche se siamo sempre nel campo delle ipotesi), ma del pollo nostrano abbiamo delle testimonianze simili che ci garantiscano che non è mai mutato dalla forma originale?
Se si introduce la statistica come fa Darwin, il numero di generazioni conta quanto il numero degli anni che passano. È per questo che i genetisti lavorano con insetti perchè così non devono aspettare milioni di anni.
OK.
Allora vediamola da un altro punto di vista.
Nei 2.000.000 miliardi di anni-pollo (corrispondenti a 200 anni standard terrestri) quanti cambiamenti ambientali hanno subito i polli?
Ci sono state glaciazioni, surriscaldamenti globali, precipitazioni meteoritiche, eruzioni, inversioni dell'asse terrestre?
I polli sono stati spostati da un habitat ad un altro e lasciati a loro stessi senza controllo per 200 anni standard?
Per farla breve, nell'arco di 2.000.000 miliardi di anni-pollo, i polli hanno dovuto adattarsi a ambientazioni diverse da quella originale?
Il gallus bankiva. Le modifiche del DNA possono avvenire solo quando il DNA maschile si unisce al DNA femminile... e in 2.000.000 di miliardi di anni-pollo che si incrociavano tra di loro.. non è cambiato niente a livello di DNA.. Forse bisognerebbe ampliare gli anni-pollo.. a 2 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi.. PER SPERAR IN QUALCHE "EVOLUZIONE"..
Ripeto:
Non è vero: il pollo si è evoluto nel tuo interlocutore!!!
Massimo, veramente io mi ero presentato! L'ho scritto chiaramente. Forse non sono nessuno ed in fatti non ho insistito pretendendo di avere spazio. Sicuramente non hai visto il mio post, ribadisco la mia disponibilità. Libero di non accettare, ma per favore non dire che "nessuno si' e' presentato".
Ieri ho visto un documentario (che fa parte di una serie) che spiegava come le piante siano state indispensabili per la vita sulla terra.
A un certo punto al minuto 43 parla della scoperta del grano e come i semi della pianta fossero difficili da raccogliere, dal momento che la pianta appena toccata disperdeva i suoi semi, strategia indispensabile per poter portare avanti la specie.
Il divulgatore a un certo punto afferma che la pianta di grano si modificò geneticamente, una "mutazione" per far si che il chicco di grano rimanesse attaccato alla pianta, in modo da poter essere raccolta dall'uomo. Inoltre afferma che la pianta, dal momento che in questo modo si sarebbe estinta, avesse scelto l'uomo come "seminatore" un po come fanno gli insetti.
La cosa mi ha molto incuriosito, il fatto che la parte che tiene il chicco si sia modificata per non farlo staccare al primo contatto, appoggia la teoria di una progettazione della vita, sempre che sia vera la descrizione che ha dato il divulgatore.
www.youtube.com/watch?v=NtzmmgO6pJc