Tramite la rete è possibile contattare e aiutare direttamente la gente di Gaza.

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Comments  
Ovviamente sarebbe fantastico poter aiutare direttamente queste persone. Per quanto mi riguarda finalmente potrei fare qualcosa di concreto. Devo dire però che ci vedo qualche difficoltà. Per esempio (non giudicatemi) io non uso i social... oppure, non c'è il rischio che su x persone che possono essere aiutate alcuni di noi finiscano per aiutare sempre le stesse? E poi altro, ma per il momento mi limito a questo.

EDIT: riguardo ai social, sto dicendo che sarebbe più facile se "qualcuno" si prendesse l'onere di organizzarli questi piccoli aiuti. Qualcuno di noi.
Avrei già pronto anche lo slogan dell'iniziativa che ho letto in un messaggio sotto al video di Massimo su YT:
BOMBARDIAMOLI DI AMORE
:)
la Nadia intervistata nel video ci vuole provare. Per questo abbiamo messo i suoi contatti.
Ah perfetto, non lo avevo capito. Grazie!
Sotto il video ho letto dei commenti vergognosi...
Massimo, se puoi, magari scrivi qui l'indirizzo della signora.
Io le scriverò, anche se sono pensionata e non posso donare grosse cifre.
MATEDENA:

nadialigato@yahoo.it

Anch'io ho letto dei commenti deprimenti. Sembra quasi che nel momento in cui ti si chiede di rimboccarti le maniche e fare qualcosa, la gente trovi mille scuse pur di non doversi scomodare.
Grazie Massimo e grazie a Nadia per questo bel video, che ho condiviso!

Io su FB ho 3 gruppi:
GAZA NOW www.facebook.com/groups/gazanow
GAZA FOREVER www.facebook.com/groups/6999945636708796
IL FARO SUL MONDO www.facebook.com/groups/1559702951393794

Speriamo di riuscire a far felice qualcuno, anche se momentaneamente... :cry:
Massimo, certa gente vede il marcio che ha dentro di sé.
Sono ritornata per leggere i commenti al video... In effetti comunque alcune perplessità vengono rispetto al cibo che ha comprato.. e alla disponibilità di alcune cose di cui ancora poteva usufruire la mamma, però a parte il fatto che noi sappiamo solo quanto girano le notizie ma non abbiamo davvero una reale visione della situazione lì, macerie a parte :cry:
Ciò non toglie che possiamo comunque darci da fare per qualche opera buona!
Non usando i social, per partito preso, io mi sono affidato alla Onlus Gazzella, devolvendo il 5 per mille con causale apposita. Mi sono fidato di questa Organizzazione, poichè consigliata da L'Antidiplomatico; testata che leggo spesso e di cui mi fido.
se si potesse contattare la mamma di Vittorio Arrigoni....
se avesse lei un canale per donare, io mi fiderei
Si può fare, e complimenti a Nadia e a tutti quelli che seguiranno, non lasciamoli soli.
UN DROPS BOMBSHELL REPORT ON ECONOMY OF GENOCIDE

A new United Nations report by Special Rapporteur Francesca Albanese has named more than 60 multinational corporations as complicit in what the report calls Israel's "genocidal campaign" against Palestinians in Gaza and the occupied West Bank. The 27-page document, presented to the United Nations Human Rights Council in Geneva, alleges that these companies - which span the arms, technology, construction, finance and tourism sectors - profit directly or indirectly from and aid Israel's ongoing military operations.

www.youtube.com/watch?v=Nz_aCqTufJM
Nadia potrebbe aprire un crowdfunding e poi contattare le varie persone per distribuire i soldi
(sarebbe meglio una persona di Gaza che distribuisse lui i soldi alle varie famiglie).
Non ho sentito il nome della signora pronunciato nel video........

Ai di la di questo, deve essere la stessa mamma di Gaza a cercare altre persone lì con lei per essere aiutate.
Se un piccolo collegamento è stato fatto tra noi e loro "utilizziamo" la signora perché diffonda questa possibilità ad altri suoi conoscenti.
Ci dobbiamo mettere a cercare su internet? Chi?

-ZR-
E da dove preleveranno quei soldi? Ci sono ancora bancomat a Gaza? Tutti hanno un conto in banca e una carta di credito ancora in tasca?
Niente messaggio vocale, tipo: Thank you, Nadia?
Ciao Massimo,
ho visto il video che hai postato e ... sono rimasto molto perplesso!
L'iniziativa sembra a prima vista bellissima e lodevole ... però:
1) innanzitutto non riesco a capire perché l'invio tramite organizzazioni "note" sia meno sicuro! Si certo ti affidi ad altre mani, non hai coscienza diretta di dove arrivano i tuoi soldi e se arrivano. Però ti appoggi ad organizzazioni che hanno una credibilità ed anche una etica riconosciuta oltre che avere una visione della situazione sul campo sicuramente superiore alla nostra. Mi riferisco, nel mio caso, ad Emergency, a PCRF-Italia, a Gazzella Onlus, ed infine anche a MSF - alla quale SCHIERARSI e L'Indipendente hanno dedicato una raccolta fondi specifica.
2) inoltre, perdonami, ma come è possibile non rendersi conto dei potenziali pericoli insiti in questa forma di aiuto. A parte il fatto che nel caso il sistema prenda piede, la disponibilità economica dei beneficiati creerebbe una spinta inflazionistica alla quale solo loro potrebbero reggere ma non gli altri, con evidente creazione di tensioni interne fra i gazawi difficilmente gestibili; tuttavia l'aspetto più pericoloso è però rappresentato dall'esercito di Israele. Con tutto quello che hanno dimostrato essere capaci di fare, soprattutto nel campo delle IT, è così difficile pensare che potrebbero in breve tempo realizzare una miriade di profili Instagram, X o altro, fasulli in modo da fare convergere gran parte di questi fondi a loro stessi? Con il bel risultato di pensare di aiutare gente disperata ed invece finire per finanziare i loro carnefici?
nvm73: Certo che ci sono dei rischi. Ma nemmeno affidarsi alle ONG è sicuro.
Domanda correlata:
visto il periodo di dichiarazione dei redditi potete consigliare delle ONG 'meno peggio' delle altre?
Esempio pratico: ricevo un sacco di pubblicità da parte di Oxfam che sembra una delle Associazioni 'famose' più in prima linea per la questione Gaza
Contestualmente nell'ultimo periodo ho sentito peste e corna su Save the Children
A Roma si dice 'Er più pulito c'ha a rogna" quindi non è mio interesse stilare classifiche
Grazie
Siate onesti, se vi trovaste a Gaza e foste affamati, comprereste patatine, cioccolata e solo un chilo di patate con i soldi che vi ha regalato uno sconosciuto?
E io che credevo che a Gaza non si potessero trovare nemmeno i generi alimentari di prima necessità.

Le ONG sono il peggio del peggio e poi c'è quella fogna di fejsbuk e Instagram, dove la maggior parte della gente non capisce una mazza o cerca di fregare il prossimo.
Siate sempre prudenti e usate la testa.
Per quanto mi riguarda, considerando la situazione dei Palestinesi, i rischi non li prendo neanche in considerazione, un tentativo di aiuto (sempre per chi ha disponibilità ovviamente) è comunque importante. Il problema è tecnico, non ho instagram e su facebook ho provato a cercare un po' a caso e la cosa è un po' complicata, provo a scrivere alla mail di Nadia per qualche dritta.

Concordo con #13 Roberto70, faciliterebbe non poco le cose.

Per Massimo:
Su Telegram ho visto scene da horror che mi hanno turbato veramente tanto, per questo ti voglio ringraziare per lo spazio che dedichi a questo argomento.
#19 kent12

Io ho gli stessi dubbi che hai tu, ma questi sono messi talmente male che non vedo molte alternative. Lo considero come un tentativo alla (spero in dio che arrivino), pure perché, se spedisci alimenti li intercettano alla frontiera.

Considerando che non sono cifre enormi se vengo scammato me ne frega relativamente, il problema è che facebook è una giungla, e non sono convinto che sia fattibile, molti scrivono arabo altri non capisco se sono abitanti del luogo o stanno mettendo fotografie del luogo, ecc... ecc... un conto è avere dei contatti diretti, un altro è cercare a caso su facebook.
L'ho già postato nei CL il 30-06-2025
#239 kent12

Per chi volesse aiutare i palestinesi
In ogni caso è un'intervista molto interessante.




#21 CheckMate

Quote:

questi sono messi talmente male che non vedo molte alternative. Lo considero come un tentativo...

Capisco, ma inviare soldi in questo modo, a cazzo di cane, senza sapere esattamente dove andranno, solo per il bene della coscienza pulita, non è un'alternativa, non è niente.

Ascolta l'intervista qui sopra e ti farai un'idea di come dovrebbe essere fatto.
#22 kent12

Grazie!
Ciao a tutti:

io ho trovato su Facebook questo profilo:
www.facebook.com/hind.khoudary.15920
Si tratta di una giornalista palestinese (a me pare affidabile).
Io le ho inviato 30 euro e non ho chiesto di spenderle come voglio io.
Lei si appoggia su di un amica (Clara Santos) che ha un account Paypal. Questo mi ha lasciato un po' perplesso, ma lei mi ha scritto che era l'unico modo per ricevere donazioni, in quanto tutti i canali sono bloccati.
Lei peró mi ha chiesto di arrivare a $100, e io adesso non posso.
#24 Davide71

Ho fatto una ricerca su Internet su Hind Khoudary e ho visto che su Instagram ha oltre 1 milione di followers, su Facebook invece ci stanno diversi profili



Cercando su Google "Hind Khoudary" esce una sezione con i suoi social, ma da telefono non riesco a visualizzare il suo profilo ufficiale (riportato da Google).

Mi dispiace dirlo così schiettamente ma probabilmente hai buttato 30 euro, il fatto che ti chieda 100 dollari, che il profilo che hai linkato ha pochi follower e che ce ne stanno decine mi fa pensare questo.

Ragazzi purtroppo dobbiamo accettare che donare soldi a persone nascoste dietro un profilo social è rischioso. Se va bene e riesci a dare qualche soldo ad una mamma allora salvi la vita di qualche bimbo, altrimenti si regalano soldi a truffatori. Creare un account social è facilissimo, gratis e non richiede verifiche.
Grazie Dragonborn,
il profilo facebook che ho contattato io era il primo.
Da quello che mi dici non posso dedurre sia una truffatrice (i video su Gaza ci sono e mi sembrano reali), ma neanche il contrario.
Un'altra cosa che mi rode dentro é che con 30 euro a Gaza ci compri 2 chili di patate.
Da un certo punto di vista, aiutando le famiglie di Gaza contribuiamo ad arricchire delle persone che per me sono gentaglia (peró anche lí non so, ho sentito anche apologie della borsa nera...)
Davide, non metto in dubbio che i video siano reali ma scaricarli e ripubblicarli facendo finta di averli pubblicati per primi è facile. Massimo ne è l'esempio. C'è gente che "duplica" i suoi profili social o se li inventa di sana pianta su Facebook e Telegram e compie truffe.


Quote:

Un'altra cosa che mi rode dentro é che con 30 euro a Gaza ci compri 2 chili di patate.
Da un certo punto di vista, aiutando le famiglie di Gaza contribuiamo ad arricchire delle persone che per me sono gentaglia

Se avessimo la certezza di pagare 15 euro un chilo di patate ed arricchire uno speculatore ma anche di salvare un bambino credo che tutti saremmo disposti a donare, e lo faremmo con piacere.
Ma io in questo modo non riesco a fidarmi.
Facebook e Instagram sono “luoghi” pericolosi.
Noi ci immaginiamo singoli hacker col cappuccio in testa che cercano di carpire denaro in vario modo ma in verità ci sono organizzazioni con decine e decine di persone che continuamente, h24, fanno attività di phishing & C per “agganciare” malcapitati che in buona fede danno soldini a questa o quella iniziativa o persona (fanno anche molto altro come sextortion, grooming, romance scam, deepfake e avanti Savoia)…
Non è “probabile”, è “sicuro” che ci siano organizzazioni che speculano sulle disgrazie di Gaza e raccolgono denaro per tenerselo, ed è anche certo che tra queste ce ne siano di israeliane.
Sai quanto ci mettono con l’AI (ma anche senza AI) a dirti “grazie Toni”, “grazie Bepi” ogni volta con un video diverso di bimbi.
In questa giungla dare del denaro è come metterlo in una bottiglia e mandarlo alla deriva. Sì, potrebbe arrivare sulla spiaggia di Gaza.
Ciao a tutti:
in effetti ho il sospetto che il profilo che ho contattato io sia scam.
Di profili con quel nome ne ho contati 42, sul cellulare.
Facebook non mi fa nessuna lista, ma m'indirizza su quello che é probabilmente quello originale! E questa non chiede soldi (ha pure ricevuto minacce da Israele, che l'accusa di essere una spia di Hamas).
Utilizzate la testa, facebook e instagram sono una giungla. In passato rimasi fregato, me ne accorsi in tempo, per me hanno chiuso.
#22 kent12
Grazie kent12, una intervista molto significativa.

L'indirizzo per inviare denaro indicato nel video è paypal.me/apocalissegaza
Atterrate su www.paypal.com/paypalme/apocalissegaza
Per inviare occorre ovviamente un conto Paypal, che se non avete potete aprire in breve tempo.
Cliccate su "Invia" sotto il nome "Michelangelo Severgnini @apocalissegaza" e indicate l'importo che volete.

Da quello che so di Severgnini lo ritengo un giornalista in gamba e una persona affidabile, penso che i suoi collaboratori facciano il possibile per aiutare direttamente i gazawi.

Dopo aver letto questo articolo ho cercato un po' in giro e ho visto che le possibilità di aiutare sono sostanzialmente 3:
- contattare i gazawi direttamente via social come ha fatto Nadia
- affidarsi ad una ONG che già opera sul territorio
- trovare interlocutori affidabili come Severgnini
Il contatto diretto è esposto ai rischi che altri hanno evidenziato.
Le ONG sono medaglie con un grande rovescio e spesso tendono ad un comportamento mainstream che mi lascia la bocca alquanto impastata.
L'intervista a Severgnini mi ha convinto che lui sia il canale giusto.

Grazie Massimo e a Nadia Ligato per averci dato la possibilità di concretizzare un impegno.
Buongiorno a tutti, io vorrei condividere la mia esperienza, dopo aver ascoltato l'intervista dì massimo a Nadia mi sono precipitato nella mia ricerca iniziata così: su insta e face inserendo Gaza come luogo di ricerca mi comparivano molte agenzie fotografi e sospetti, allora ho iniziato a cercare tra i follower dell' università di Gaza. La maggior parte dei follower sono abitanti diretti del posto, attualmente sto aiutando 2 ragazzi diversi, ho la certezza tramite videochiamata che le persone che sto cercando di aiutare siano veramente bisognose. Vorrei condividere i loro nomi perché: 1) non ho la forza economica per restargli vicino sempre, magari una staffetta tra noi potrebbe essere veramente la loro speranza. 2) magari evitiamo tutti di aiutare la stessa persona ma ci dividiamo un po' le famiglie. Saeed.als7arawi. SafaHammad

Un enorme grazie a Massimo e Nadia.
Anche qui sto leggendo qualche commento assai deprimente. Di quelli che scrivono, si va beh ma è troppo rischioso, come se esistesse qualche attività umana non sottoposta a rischio. Probabilmente queste persone, che ritengono che ci siano delle possibilità che la loro offerta si perda, non escono nemmeno di casa pensando all'eventualità che qualcuno rubi loro i 10 euro che hanno in tasca.
#33 Melville

Quote:

come se esistesse qualche attività umana non sottoposta a rischio

Certo che esiste. Pensare non comporta alcun rischio.
Attenersi a principi o linee guida già collaudati non comporta rischi.

Affidarsi al caso, invece, comporta dei rischi, proprio come uscire di casa con gli occhi bendati.

Qui non si tratta di buttare nel water 5 o 1.000 euro, ma di buttare nel water il buon senso, e tutto per un solo motivo: sentirsi meglio con sé stessi e poter dire: io, qualcosa, l'ho fatta, anche se non è servito a niente.
Filosofeggiare su cose ovvie o banali è deprimente.

Quote:

Pensare non comporta alcun rischio

Nel tuo caso ne comporta parecchi...
Grazie.
Almeno loro avevano l'erba...

Campo di fame presso Jaslo
una poesia di Wislawa Szimborska


Scrivilo, scrivilo. Con inchiostro comune
su carta comune: non gli fu dato da mangiare,
morirono tutti di fame.
Tutti? Quanti?
E’ un grande prato. Quanta erba
è toccata a testa? Scrivi: non lo so.
La storia arrotonda gli scheletri allo zero.
Mille e uno fa sempre mille.
Quell’uno è come se non fosse mai esistito:
un feto immaginario, una culla vuota,
un sillabario aperto per nessuno,
aria che ride, grida e cresce,
scala per un vuoto che corre giù in giardino,
posto di nessuno nella fila.

Siamo su quel prato, dove si è fatto carne.
Ma il prato tace come un testimone corrotto.
Assolato. Verde. Non lontano un bosco
Di legna da masticare, da bere sotto la corteccia -
una razione di vista giornaliera,
finché non si diventa ciechi. In alto un uccello
traversava le labbra con l’ombra
d’ali nutrienti. Le mascelle si aprivano,
dente batteva contro dente.
Di notte nel cielo brillava una falce
e mieteva per il pane sognato.
Da icone annerite arrivavano in volo mani
con calici vuoti fra le dita.
Sullo spiedo di filo spinato
ondeggiava un uomo.
Si cantava con la terra in bocca.
Una leggiadra canzone
sulla guerra che colpisce dritto al cuore.
Scrivi che silenzio c’è qui.
Sì.

Jaslo: cittadina della Polonia meridionale, a sud est di Cracovia. Durante la seconda guerra mondiale fu sede di una prigione nazista per cui passarono migliaia di prigionieri polacchi e di altre nazionalità. Dei tremila ebrei rinchiusi nel ghetto parte venne fucilata e parte trasferita nei campi di sterminio.

Quote:

#33 Melville
...non escono nemmeno di casa pensando all'eventualità che qualcuno rubi loro i 10 euro che hanno in tasca.

Ma io non credo che quando si parla di rischi ci si riferisca al rischio di perdere 10 euro.
Questo tipo di persona si sarebbe astenuto dallo scrivere o interessarsi all'argomento.
Credo ci si riferisca al rischio di non essere riusciti a raggiungere lo scopo e ad aver elargito denaro a persone disoneste.
Se c'è una anima buona che mi dice come si fa con una carta MIR, son felice di dare il mio contributo.
#39 audelmar
Se la carta MIR funziona come carta di credito puoi associarla ad un conto Paypal
Edit: vedo adesso che il circuito MIR è tagliato fuori dal circuito occidentale. Niente da fare con Paypal.