Strana sequenza di suicidi fra i poliziotti francesi. Addirittura 5 in una sola settimana, uno per ciascuno degli ultimi 5 giorni, secondo Le Figaro.
Padri di famiglia, con 20-30 anni di servizio, apparentemente tutti scollegati l'uno dall'altro - uno a Nimes, un altro in Val D'Oise, un terzo a Parigi - che tornano una sera a casa e decidono di spararsi un colpo con la pistola di ordinanza, senza motivo apparente.
Di fatto nel 2018 vi erano stati 68 fra poliziotti e gendarmi che si erano tolti la vita in Francia. E sono già 44 i loro colleghi che hanno fatto la stessa fine nei primi 6 mesi del 2019. Praticamente uno ogni 4 giorni.
Sono cifre chiaramente fuori dalla norma, al punto che i due sindacati francesi dei poliziotti hanno chiesto al governo "misure urgenti per fermare questo massacro". I sindacati citano, fra i motivi dei suicidi, "la fatica accumulata che continua ad affliggere quelli fra noi che sono più vulnerabili in termini di disponibilità di fronte ad un lavoro difficile".
Ma basta davvero la "fatica accumulata" per un "lavoro difficile" a portate tutte queste persone ad una scelta così drastica? Se uno non ce la fa più, non può semplicemente dare le dimissioni e cercarsi un altro lavoro?
Quale può essere la vera causa di un malessere così diffuso e così drammatico nelle forze di polizia francesi?
Massimo Mazzucco
[Grazie a munchmadon per la segnalazione]
Non certo il fatto di aver visto crollare sotto i propri occhi le istituzioni per come le credevano e per tutto ciò che significavano per loro a livello personale.
Non certo per il fatto (faccio il malizioso, probabilmente fuori luogo) di aver approfittato della propria posizione e della situazione "propizia" per sfogare un po' di malessere su qualche altro essere umano indifeso e poi aver scoperto che la coscienza, per quanto repressa, presenta sempre il conto.
Noi ci ritroviamo spesso a commentare le notizie da fuori, moltissimi fatti di cronaca non toccano direttamente la nostra pellaccia.
Ma esserne i protagonisti, nel bene e nel male, non deve essere affatto facile.
Sarebbe interessante sapere quanti altri poliziotti, a partire dal novembre dello scorso anno, hanno anche sviluppato dipendenze di qualsivoglia tipo.
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EDIT: niente, conclusioni affrettate a quanto sembra.
www.cerchioblu.org/osservatoriosuicidipolizia/
I media alterano la nostra percezione della realtà intorno a noi.
Le forze dell'ordine hanno una percezione reale e costante di questi cambiamenti.
Se noi le poche volte che riusciamo a squarciale il velo, ci indigniamo, immaginate chi ci è immerso ogni istante, come può reagire.
I media poi non mancano di accendere i riflettori quando qualcuno di loro sbaglia.
E' indubbio che in italia ci sia più tutela per i criminali che per gli operatori delle forze dell'ordine.
Qui i numeri dal 2006 al 2015
www.gendxxi.org/.../
Qui un grafico dal 2011 al marzo 2018
lefigaro.fr/.../...
Suicidi fra polizia e gendarmeria:
2011: 73
2012: 73
2013: 63
2014: 77
2015: 69
2016: 64
2017: 68
2018: 68 (prendo dal post originale)
2019: 44 in 7 mesi, sostanzialmente 6,28 al mese, quindi su 12 mesi farebbe in teoria 75.
Calcolando la media di 69.3 fra 2011 e 2018, non è un dato che si discosti tanto.
Anzi, a questo punto troppo reggono bene le sommosse.
Calcoliamo anche fra questi morti coloro che scoprono qualche altarino sconcertante e viene fatto fuori, anche se le evidenze mostrano che il suicidio avviene, apparentemente di sua sponte. A una persona sotto ipnosi che si suicida le può essere additata una volontà, se proprio questa viene messa a tacere? L'ipnosi può indurre al suicidio in due modi: imporre direttamente all'individuo di suicidarsi (possibilità questa credo raramente praticata) oppure l'alterazione psichica e fisiologica da essa prodotta produce uno stato di costante malessere generalizzato, non ben definibile, non sopportabile...
Ma poi scusate, se le armi psicotroniche esistono da tanti anni, è praticamente impossibile che non vengano utilizzate massivamente, indiscriminatamente, ovunque e verso chiunque, in modo pervasivo e silente. Fanno troppo gola alle multinazionali! Non si tratta solo di qualche malintenzionato che si diverte nell'usarle ma una conditio sine qua non del sistema economico stesso. Costa poco e frutta molto.
Ricordiamo che l'ipnosi agisce sulle pulsioni umane (o anche animali): fame, sesso, aggressività, ecc. Il controllo del pensiero parte da queste, ne è una conseguenza o ne viene, ad ogni modo, di molto agevolato. Anche le nostre scelte sono dettate : quando crediamo di essere noi a scegliere, siamo scelti. Quando facciamo una scelta si è consci della scelta fatta non del soggetto che l'ha fatta.
Ora con il 5G e il 6G prossimo venturo cosa possiamo aspettarci?
L'ho già detto altrove. Io mi sono fatto questa idea (certezza): i carabinieri e la polizia di tutto il mondo utilizza l'ipnosi silente a distanza e le armi psicotroniche. Chi di arma colpisce di arma perisce, si direbbe. Il problema centrale riguarda la loro gestione e il sistema gerarchico che tiene in piedi questo sistema di controllo, il quale certamente è suddiviso in livelli di varia responsabilità, conoscenza e capacità di azione. La mano sinistra non deve sapere cosa fa la mano destra.
vedono troppo lavoro sporco fatto dai servizi e autorità
(testimonianze fasulle o costruite, ecc.
ricostruzioni di comodo)
e a un certo punto non ce la fanno più??
vedi anche commento #6
comunque pare che la media non si discosti
più di tanto rispetto agli altri anni
ma se i numeri sono quelli che ha trovato pencri, di che stiamo parlando?
Telecom condannata per i vari suicidi che sono successi all' interno
Renault condannata per il suicidio di ingegneri e collaboratori
Ora la Polizia che ha una media di suicidi a mio avviso molto alta....
Sarà l'aria???
Chiaramente il fenomeno va indagato e con esso le possibili cause.
Personalmente ne vengono in mente alcune che sono già state snocciolate.
Però il fatto è "curioso".
Non vorrei mai che qualcuno, per salvare la famiglia da minacce, ma non dei servizi e "balle varie"...
Dai i loro "compari" professionisti del crimine.
Per la serie: abbiamo fatto bisboccia insieme, tu mi hai coperto, io ti ho pagato, ma adesso mi stanno addosso.
O ti elimini da solo, oppure abbiamo un bel deterrente...
Jean Claude, che bella la tua figliola che esce da scuola ogni venerdi alle 13...
Oppure confrontare i dati con il numero di suicidi in Francia. O nel Mondo.
Magari usano questo dato, in linea con l'aumento del numero di suicidi in Francia, per farsi dare più soldi nel contratto.
Può anche darsi che LI suicidino.
Oppure semplicemente vedere un pianeta bellissimo come questo stuprato da interessi del cazzo, sta facendo passare la voglia di vivere sempre a più persone...
Varie possibilitá:
1- Non era il suo mestiere.
2- Non é un suicidio, ma lo fanno sembrare.
Per la terza possibilitá occorrono 3 premesse:
1- Esiste la corruzione anche tra le forze dell'ordine.
2- Se ho capito bene quando un poliziotto muore la sua famiglia riceve un aiuto economico dallo Stato.
3- La polizia non ama dare in pasto ai giornali la propria corruzione.
Sarebbe interessante sapere quali sarebbero le conseguenze per la famiglia di un poliziotto se si suicida oppure se viene arrestato per corruzione.
Magari qualcuno gli fa una telefonata e "gli da una scelta?"
Anche le ipotesi prospettate dagli altri utenti sembrano buone, come il crollo degli ideali di giustizia con cui magari uno entra in polizia, o il ritorno di fiamma di tutte le nefandezze che qualcuno compie in servizio. Obiettivamente i piccoli numeri fanno pensare a "casi-limite" piuttosto che a qualcosa di sistematico.
Importunare picchiare e vessare il prossimo (perchè questo è il "lavoro" che fanno,uguale per i gendarmi di tutto il mondo) prima o poi fa cortocircuitare l'anima, ed ecco che si sparano, ponendo fine alla loro insignificante e sbagliata esistenza.
R.I.P.
Proprio pochi giorni fa leggevo dei suicidi nella NYPD, credo che sono al settimo suicidio dall'inizio dell'anno. Nei numeri siamo piu' o meno li come in Francia (in rapporto alla popolazione). Sarebbe interessante sapere quale categoria lavorativa ha piu' suicidi, forse potrebbe rivelare qualcosa in piu' sulla nostra societa' malata. Ma non nutro forti speranze che verra' fatto uno studio approfondito.
da chi è stato sostituito?
Erano tutti francesi i suicidi?
Con francesi intendo dei François e non Mohammed
Lo so sono un po xenofobo, non mi vergogno della paura, chiedo scusa preventivamente
Messo così, chi ci ha garantito che sono suicidi?
devi usare esche migliori
questo
#17 clausneghe
Macron USA questi ragazzi come braccio armato
Fa caricare donne ed anziani perché protestano li mette al confine di Ventimiglia e fa caricare donne incinte e bambini a manganellate addirittura li fa sedare e portarli notte tempo dentro i nostri confini.
Alla fine tutto questo ha un peso psicologico
Innanzitutto, molto plausibile che lo stesso mestiere di poliziotto, fra il contatto continuo con la parte peggiore dell'animo umano, la possibilità/opportunità di sfogare i propri istinti più violenti, uniti alla dispersione sempre maggiore dei valori individuali e del rispetto per la vita nella società di oggi, possano indurre a pensieri suicidi.
Del resto, anche chi non riesce più a pagare l'affitto, chi si ammala e non ha i mezzi per sfuggire all'inferno della sanità pubblica, chi è soverchiato da angherie e ingiustizie, può sviluppare pensieri autodistuttivi...
Ma fra il pensare ed il mettere in pratica, c'è (per fortuna) un tempo di latenza più o meno lungo, dettato soprattutto dal fatto che commettere fisicamente l'atto non è per niente facile. Vi risparmio le varie possibili ipotesi per non andare sul macabro, ma avete capito.
A meno che... non si abbia in casa un'arma pronta a sparare con poche mosse, e alle spalle un addestramento di anni ad usarla.
E' facile, è lì nel cassetto, l'effetto è sicuro e veloce. Ecco che un momento di sconforto o disperazione si può trasformare con *facilità* in un suicidio.
Del resto non succede solo nel puntarla contro se stessi; quante volte leggiamo cose tipo "spara con la pistola d'ordinanza alla fidanzata che voleva lasciarlo", etc.
Il fatto è che l'arma è lì, e in un momento di parossismo, quando si è comunque abituati alla violenza e alle situazioni estreme, qualcuno decide di usarla.
non credo max, è vero che la tentazione fa l'uomo ladro (in questo caso suicida)
ma è una corruzione dell'animo dell'uomo , un buco nero in cui cadi
poi ti spari, ma sei già morto dentro
hai centrato il punto.
Sono un po' rinfrancato che qualcuno presti attenzione a questa annosa questione dell'ipnosi silente a distanza che si tende a svalutare come possibilità di poter essere usata all'occorrenza o in certi ambiti e non come una realtà già onnipresente e pervasiva. In effetti nel valutare noi, tendenzialmente, forse anche per una questione di autodifesa (sperando in cuor nostro che una cosa apparentemente così assurda e ingestibile a livello emozionale e psichico non sia vera), ci rifacciamo al vecchio paradigma, come se certi progressi in campo scientifico-tecnologico siano ancora di là a venire. A margine, volendo fornire una spiegazione psicoanalitica a questo dramma interiore, potremmo dire di trovarci nella medesima paradossale situazione, veramente ingrata, di Peppino (Io) che viene ripreso da Totò (Super-Io): «quante volte te lo devo dire che a Milano quando c'è nebbia non si vede, ooh!...»
L'uomo è sempre lo stesso: se può sfruttare una risorsa a proprio vantaggio non ci pensa due volte, figuriamoci le élites, le multinazionali, le forze dell'ordine dei governi (che dipendono comunque invariabilmente dal sistema economico).
Siamo consci delle nostre pulsioni-azioni ma non del soggetto che le compie il quale, falsamente, identifichiamo nell'Io: io faccio questo, io faccio quello, io penso in questo modo o in quell'altro, io mangio questo o quello, ecc... Chissà dove sarà mai il soggetto-agente di quest'Io. Quando l'ipnosi diventa pervasiva notte e giorno, come fa la pubblicità, non c'è riparo. In una società controllata come la nostra, non credo che la responsabilità di certe azioni, specialmente estreme, possa essere ricondotta all'individuo; essa è sempre, o almeno il più delle volte, sociale ed economica, in quanto viviamo come cani pavloviani in una società omologata nei comportamenti e nella cultura.
On n'échappe pas à la machine. Basta porre attenzione ai nostri comportamenti quotidiani per accorgersi che viviamo (?) di riflessi condizionati, ovvero di pulsioni (sesso, fame, sete, aggressività, formanti il castello di carte delle nostre emozioni e della nostra personalità) le quali, essendo facilmente condizionabili, e dunque inevitabilmente condizionate, diventano esse stesse riflessi condizionati.
A me francamente puo fare solo un estremo piacere, sia che siano franceso o italiani.
#29 fefochip
Beh, meno occasioni si hanno e più è facile sfuggire, se non alla tentazione, almeno al tentativo. Nonostante "sei morto dentro", se non hai un'arma a portata di mano, pronta per l'uso, continuerai magari ancora a vegetare e chissà la vita cosa riserva sulla via di Damasco...
Bisognerebbe inoltre comprendere come nella "radiosa civiltà occidentale" straliberista, e sostanzialmente nichilista, il suicidio non sia per nulla raro. Si consideri ad esempio un dato: in Italia, nel periodo dell'adolescenza, il suicidio è annoverato, dati statistici alla mano,tra le prime cause di morte.
Una nota per chi, anche su questo sito, insulta i poliziotti in quanto poliziotti, cosa che mi sembra una stupidata. Io auguro a tutti costoro di non aver mai bisogno dell'aiuto delle forze dell'ordine, di vivere in un'Italia ideale. Perché se invece vivete nell'Italia reale, di quest'epoca caotica, potreste aver a che fare con trogloditi, ladri, accoltellatori, spacciatori che spacciano dove pare a loro, vicini di casa psicopatici e violenti, assassini e quant'altro, e allora dovreste provare a cavarvela da soli..
il mese scorso ho fatto amicizia con un carabiniere che conosce e stima il lavoro di Massimo, pur senza aver mai frequentato il sito. Spero non legga ciò che hai scritto.
#28 redazione
#29 fefochip
#30 BRASA
#33 carlog
Un'arma pronta a sparare ce la puo avere chiunque, il coltello da cucina, la finestra, ma una situazione a carattere professionale definibile "epidemica", non capita in altre professioni!!