Provate ad immaginare se i tre più importanti quotidiani italiani - Corriere, Stampa e Repubblica -decidessero tutti insieme di scatenare una campagna mediatica di discredito contro un singolo personaggio politico: persino i morti si accorgerebbero che c'è qualcosa di poco "giornalistico" in un'operazione del genere.
Ebbene, è proprio quello che sta succedendo negli Stati Uniti in questi giorni: i tre più importanti quotidiani americani, e cioè il New York Times, il Washington Post e il Los Angeles Times, hanno deciso di sparare ad alzo zero contro Donald Trump.
Già da tempo il Los Angeles Times usciva con articoli apertamente denigratori contro il magnate americano, definendolo ripetutamente un ciarlatano, un buffone senza credibilità, oppure addirittura una star da soap-opera. Adesso si sono aggiunti il New York Times e il Washington Post, che in un'azione chiaramente concertata stanno cercando di distruggere la credibilità dell'uomo che nell'arco di pochi mesi ha completamente stravolto le regole delle elezioni presidenziali.
Il Washington post ha pubblicato un paginone nel quale raccoglie tutte le presunte bugie e false affermazioni pronunciate da Trump negli ultimi mesi. Naturalmente, pur di aumentare il volume delle presunte "bugie", il Washington Post non si fa scrupoli nell'elencare anche delle semplici opinioni di Donald Trump, che fa passare come "falsità" solo perché non sono supportate dai fatti ( "unsupported claim").
Il New York Times è andato addirittura oltre, mettendo insieme una squadra di 20 giornalisti che sono stati incaricati di scavare nel passato di Trump, pur di far saltare fuori qualcosa di spiacevole sul suo conto. Ne è uscita una lista con dozzine di donne che sostengono di aver avuto con Trump un rapporto "ambiguo", dove lui le avrebbe "usate" e contemporaneamente "denigrate" per il solo fatto di essere donne.
Naturalmente, a nessuno del New York Times è venuto in mente che in certi casi possa essere la donna stessa a cercare questi rapporti "ambigui", per ottenerne un chiaro vantaggio personale. Si chiama dare per avere. Berlusconi docet.
Insomma, lo sbilanciamento contro Trump da parte delle testate più importanti è talmente evidente che porta a fare una riflessione: come mai in media di sistema temono così tanto un personaggio come Trump? Lo detestano semplicemente perchè è razzista e maschilista, o c'è sotto qualcosa di ben più grosso? (Di certo una presidenza Trump metterebbe un grosso freno alla politica imperialista espansionistica di USA e Israele in Medio Oriente, tanto per dirne una).
Ma la cosa più divertente è che i direttori di tutte queste testate si sono dimenticati di una cosa fondamentale: chi vota Donald Trump non legge certo né il Los Angeles Times, né il New York Times o il Washington Post. All'elettore razzista e xenofobo dell'Alabama non può fregar di meno di come Trump tratti le donne, e gliene frega ancor di meno del fatto che racconti bugie, visto che queste bugie coincidono regolarmente con quello che l'elettore repubblicano vuole sentirsi raccontare.
Abbiamo quindi una totale spaccatura, sia a livello mediatico che a livello popolare, fra l' "intellighenzia" americana (localizzata sulle coste dell'Atlantico e del Pacifico) e il cuore profondo degli Stati Uniti, localizzato nel grande Mid-West, che ancora batte per veder sventolare in cima al Campidoglio la bandiera dei confederati.
In America la Guerra Civile non è ancora finita. Quella di novembre sarà certamente una elezione che va ben oltre la semplice scelta fra un candidato democratico e uno repubblicano.
Massimo Mazzucco
Segue forse una domanda:
- come possono i media non sapere o sottovalutare che all'elettore repubblicano, di queste blande forme di moralizzazioni nonché ipocrite, gliene freghi qualcosa?
Non solo, fossi in America, personalmente mi sarei rotto i coglioni di tutta l'importanza data al concetto di donna, che ancora un po' sembra il concetto di una santa, quando il mestiere più antico del mondo è la troia.
Domanda; - Ma può essere mai che in ogni cazzo di politica ci deve essere in mezzo il valore di cosa è sesso e cosa no? Amico! ...dimmi il tuo cavolo di programma, e me ne frega di chi ti scopi, di chi ti scopa, con quanti scopi, o se ti fai le pippe vita natural durante, che per me puoi farti pure inchiappettare da un cammello o leccarla a una capra. A me interessa cosa vuoi in politica e/o se sei incensurato o meno. Punto.
Sai qual'è la soluzione, affinché tutto questo MERDAIO GIORNALISTICO DI SCIACALLI SCHIFOSI la smetta di riempire e di bombardare la testa dei popoli con stronzate del genere e trasformare sempre tutto in una fottuta novella 2000?
Una Legge che già da SEI MESI PRIMA della corsa alle elezioni, imponga che nessun apparato ho detto NESSUN apparato mediatico, possa disquisire delle parti in gioco se non di ciò che i candidati vogliono fare in politica e solo sulle questioni legate al fatto se siano incensurati oppure no. Il resto non sono affari del popolo. Perché comunque è il segreto di pulcinella: - della vita di un uomo e di cosa gli passi veramente nella testa e che cosa abbia veramente fatto nella sua esistenza, nessuno può avere certezza né può giudicare esaustivamente chi è veramente o cosa non è.
AH ... perché? nel resto del mondo?
C'è sempre un maledetto dualismo incartato nel DNA del volgo a mandare a farfalle qualsiasi raziocinio.
Quindi, diamo pure per scontato che gli stati degli un tempo sudisti vadano a Trump, la campagna mediatica potrebbe servire a vincere, per la Clinton, in un numero maggiore di stati del nord o del centro, insomma di tutte le altre aree geografiche, in cui i democratici non sono sicuri di vincere, ma in cui questa campagna può spostare dei voti "repubblicani", e farli quindi vincere.
Perché per Te il mondo della politica è bianco o nero?
Cos'è, un cartone animato?
Sinceramente io non lo rivaluto, il concetto è che non mi sono mai allineato a chi lo ha svalutato in maniera idiota. Insieme a tutti i polli che gli sono andati dietro, grazie, quella volta, all'ennesima macchina del fango che si mette in moto a seconda delle esigenze.
E che nel 1789 sia stato il popolo a voler prendere la Bastiglia
Voce del Sito
Infondo il succo è tutto qui
I media ci dicono chi vincerà...perché votare poi...caso mai lo ammazzano!
Non capisco quando ci sarà il giro di chiave...il popolo conta quanto un occhio in una serratura!
Slobbysta Ante◆Ater
Tornando in tema, alla foto di sopra di Trump manca il ciuffo.
D'altronde si nota da tempo una certa insofferenza nello stesso Partito Repubblicano verso la candidatura di Trump e le sue "stravaganze" tanto che ho sentito più volte ipotizzare azioni all'interno del GOP stesso per arginare la sua scalata, come ad esempio la candidatura di Casich ora ritirato o quella di Giuliani che qualche tempo fa mi pare di aver sentito fosse stata da qualcuno ventilata.
Il fatto interessante è che la candidatura Trump sta scuotendo e spaccando i Repubblicani; se in futuro avvenisse qualcosa di simile nel campo democratico forse potrebbe essere una buona notizia non solo per gli Usa ma per il mondo intero.
In questo contesto in cui gli USA presto rinunceranno all'unipolarismo (che per la verità è già finito), si inserisce Trump, I discorsi che anche qui dentro e nell'informazione alternativa si facevano sulle elezioni americane fino ad un anno fa, vedevano come candidati principali Jeff Bush e Hillary Clinton che in effetti erano i candidati preferiti dalle elite.
Il primo era il candidato repubblicano che ha ricevuto più finanziamenti dalle varie corporations (più di 100 milioni) alla pari di Hillary Clinton (117 milioni di dollari di cui il 77% proviene da banche e fondi di investimento), insomma follow the money.
Il primo (Bush) ha fatto una fine barbina ed è stato cacciato proprio perchè oltre a non avere carisma, stava mettendo in imbarazzo l'estabilishment con l'affaire 11 settembre (vedere quello che sta emergendo in questi giorni e digitate su google il dibattito trump vs bush 11 settembre). Nonostante centinaia di milioni di dollari non hanno cavato niente da Bush a dimostrazione di come questi parrucconi siano ancorati ad un mondo che non esiste più e dove nell'informazione conta poco il denaro (tranne per la parte più tradizionale e comunque numerosa della società, che però non è più maggioranza assoluta).
La Clinton ora è tallonata dall'fbi per lo scandalo mail, ma stanno emergendo altri fatti e oltretutto non ha una vera e propria base popolare che ha votato per lo più Sanders (a cui pochi davano una lira), tanto che molti democratici in varie interviste hanno affermato che piuttosto che votare Sanders si tapperanno il naso e voteranno Trump, questo per farvi capire come sia amata la Clinton, ma certamente un presidente che è implicata in un'inchiesta giudiziaria non sarebbe di buon auspicio.
Donald Trump è straricco tanto che (cosa mai avvenuta nelle elezioni presidenziali moderne) ha rifiutato i finanziamenti alla sua campagna elettorale (mmm mi ricorda qual cosa, leit motiv presente in tutto il mondo, l'm5s senza cartelloni pubblicitari, senza banche dietro e contro i media è diventato il secondo partito italiano, appunto questi parrucconi lo capiranno troppo tardi che oramai i metodi vecchi di affiliazione in un mondo liquido e post-ideologico non valgono più ed è strano che non se ne parli molto nei siti alternativi sempre pronti come un normale tg a parlare di quanta merda c'è nel mondo e poche volte a cercare di anticipare i nuovi trend mondiali).
E' naturale in questa fase, solo i ricchi (Grillo e Trump, anche se esistono anche esempi opposti per fortuna), possono permettersi di aggirare i normali metodi di pressione e finanziamento, ma è un piccolo seme verso una specie fundraising politico di massa che sarà la frontiera del futuro, visto che i partiti sono morti e decrepiti e obiettivamente stanno perdendo forza. Non servono più in un mondo post-ideologico.
Proprio perché trump tutto sommato repubblicano non è, proprio perchè stanno emergendo questi partiti al di fuori delle logiche dell'estabilishment, comunque vada, vedo questi processi in prospettiva futura in modo positivo.
Tutti devono adattarsi ai cicli, persino le elite.
Non solo, fossi in America, personalmente mi sarei rotto i coglioni di tutta l'importanza data al concetto di donna, che ancora un po' sembra il concetto di una santa, quando il mestiere più antico del mondo è la troia.
Piccola precisazione, forse volevi dire la puttana. La troia lo fa per piacere e non con tutti. La puttana lo fa per lucro e con tutti. La differenza è notevole. A mio parere
Ciao, hai fatto confusione con un quote, il primo non è mio e il secondo che è mio, non l'hai messo in quote
... io la vedo diversamente, ed è vero che in America non c'è una sola fazione di potere che controlla tutto, ti dirò di più, non c'è neanche nessuno che controlla tutto, e qui apro una parentesi ...
...c'è un controllo che chiamiamo cardine, che controlla i punti cruciali. Un po come dire quando ai tempi, chi avesse posseduto il controllo - che so io - di uno stretto marittimo, nonostante non controllasse né influenzasse le forze interne e dall'interno, comunque poteva far sì che si facesse in maniera sufficientemente valida "Il bello e il cattivo tempo" ...
... quindi, tornando al discorso, per come la vedo io, il concetto non è nella metafora di "trono" (che è una metafora per nulla stupida, sia chiaro) ma nel concetto semplicemente di: - Agenda.
...che poi è un po' il discorso di Craxi, della serie, ok, avete vinto, mi avete fatto il culo, però io adesso vado in pensione e vedete di non rompermi troppo il cazzo, sennò ...
Il resto che dici, vien da sé
Il problema è che l'adattamento è calcolato in lungimiranza, mica sul presente; è questo che il volgo non comprende e mai comprenderà. Quello che accade adesso è già stato messo a conto una decina d'anni fa. Qualsiasi potere che sa il fatto suo, qualsiasi, non temerebbe neanche Superman e Hulk messi insieme, se questi volessero cambiare il presente. Per le élite, come le hai chiamate, il presente è già una conseguenza
Calvé... é domenica... non ho voglia.. peró so che mi hai capito...
Se il mio tono ti è giunto provocatorio perché pensi che sottovaluti il tuo pensiero, non ho problemi a chiederti scusa, poiché non sono queste le mie intenzioni; però non sbagliarti, perché l'argomento che hai toccato l'ho preso severamente perché sono stanco forse più di Te, e non per fare a gara, poiché delle etichette (tanto per rimanere nel tema di questi giorni) appioppate ad cazzum, addosso a personaggi che sono stati certo un problema in Italia, mi sono appunto stancato ...
... per la precisione, quello che sfugge tuttora a molti, è che anche coloro che non hanno mai votato Berlusconi, lo hanno votato. Che qui su LC si perda ogni tanto ingenuamente la visione di insieme, mi fa specie, cosa vuoi che ti dica Come l'italiano ha seguito le sue ambizioni, aprendo il suo portafoglio e come ha investito per il suo piacere, ha costruito la realtà che ora detesta. Poverino. Che gli brucia il culetto. Costruita anche dall'ultimo radicale comunista, radicale quanto il mio testicolo destro. Sarebbe ora di svegliarsi. Ma non accadrà. Non sono un ottimista come Etrnchild
Non a caso prego ogni giorno la Natura, che ci renda Atlantide e le sue meraviglie e si prenda in cambio l'America e le sue merde.
In quanto all'apporto al tema del posto odierno, lascio parlare Blondet, che sa farlo sicuramente meglio di me www.maurizioblondet.it/.../
Domanda...secondo voi parlare male di un soggetto come trump serve al dibattito politico?
Assolutamente no!Infatti di tutto si sta parlando negli states meno di quello di cui bisognerebbe parlare,cioe' dei problemi reali di un paese,della politica interna ed estera,del lavoro e del futuro delle generazioni che verranno.
Invece il dibattito sta scadendo nel pettegolezzo e sugli scandali,si fanno titoloni di quello che dice un soggetto funzionale al potere,che avra' il suo tornaconto personale sia che venga eletto o meno, si sta alzando una cortina fumogena tale da coprire le alternative al trump di turno e cioe' il nulla!
La stampa e l'informazione in genere in tutto questo e' piu' che complice!Se lo ricordino i signori giornalisti la prossima volta che qualcuno avra' il coraggio di attaccarli,come diceva il buon Gaber..avete troppa sete e non sapete approfittare delle liberta' che avete,avete ancora la liberta' di pensare ma invece pretendete la liberta' di scrivere e di fotografare..ecc.
Il fango su trump e' un fango curativo, per loro si intende, scemi noi che ancora ci infiliamo le magliette della squadra del "cuore" e "tifiamo" fino a farci del male.
Ovunque si vada si trovera' sempre qualcuno che fara' il leader di qualcosa,questo e' indubbio,la politica non fa' differenza,che siano leader "conservatori" o "riformisti" o "libertari" sempre leader rimangono, ripeto sono inevitabili purtroppo,ma da questo ad andarseli a cercare ce ne corre!!
NO FAITHS NO PAIN
Questa è una triste verità, l'antiberlusconismo ha preso più polli del berlusconismo.
it.wikipedia.org/.../...
@aironeblu
anche kennedy non esce bene da come ha trattato (e ribaltato) i giovani governi del sud america e del sud est asiatico , colpevoli di aver intrapreso la via della non sudditanza dagli stati uniti (non la via del comunismo)
Grande Manofmonk
Il problema, come sempre, è cercare i voti del centro - e il nuovo aplomb presidenziale cui tende la più recente campagna trumpista lo conferma - ossia di quella poltiglia informe e manovrabile che non rientra nelle appartenenze consolidate dei clientes né nello zoccolo inscalfibile del cowboy o del loser. E nulla come il moralismo d'accatto è efficace su quella poltiglia. Il problema del mondo è sempre e solo il MODERATISMO, come splendidamente delineato da Il Pedante:
ilpedante.org/post/i-moderati-sive-de-grege
2. Nonostante Trump abbia di scheletri un'invidiabile collezione, almeno presumo, mi pare difficile che il livello della macchina del fango salga granché dalle questioni di mutande o poco più. E ciò per il semplice motivo che Trump conosce tutti i segreti dei Clinton di cui, non dimentichiamolo, è stato amico personale per decenni. In quel caso il piano dello scontro diventerebbe davvero pericoloso, finendo presumibilmente in cacca nel ventilatore. Una prospettiva mai amata dall'establishment e che si può considerare possibile solo se dovessero saltare tutti i giochi, in un'accelerazione finora mai vista.
Credo quindi che questa manovra sia un estremo tentativo di dissuadere Trump con un bluff, oltre che un fin troppo precoce tentativo di guadagnare i voti del gregge. Se infatti fosse stato SOLO quest'ultimo il fine, la bomba sarebbe scoppiata più in là, ossia più a ridosso delle Presidenziali.
3. Qualora Trump non abbocchi all'amo - e credo non lo farà - e qualora non si decida di arrivare alla (finora mai vista) cacca nel ventilatore, il passo successivo sarà neutralizzare Trump facendogli capire che comunque deve sottostare ai diktat fondamentali - al di là dei dettagli di facciata - se non vuol fare una brutta fine. Anche perché, una volta eletto, Trump non avrebbe più l'arma di rivelare a sua volta gli scheletri nell'armadio della Clinton, ormai battuta. Per salvarsi, dovrebbe puntare molto più in alto, a far saltare tutti i segreti dell'establishment - cosa cui, da buon pokerista, allude peraltro di frequente con messaggi in puro stile mafioso, i cui destinatari non sono la gggente bensì le élite detentrici di tali segreti.
Ma credo invece che piegherà la testa, ottenendone in cambio la dovuta ricompensa.
Come sempre, l'escalation è: ignorare - ridicolizzare - attaccare - cooptare.
Tutto ciò partendo dal presupposto che il fenomeno Trump non sia invece, sin dall'origine, un geniale diversivo strategico del vero potere, i cui spin doctors non sono nuovi a creazioni audaci quanto inattese. Ed è ancora tutto da dimostrare che non sia proprio così.
Mi son stancato di essere d'accordo con Te, in più hai anche spiegato per bene e meglio i passaggi che io ho preso a malapena di striscio, sarebbe ora di litigare ogni tanto
La domanda che faccio ora, forse è retorica, non lo so.
Cosa ci fa credere che dopo un tentativo portato avanti con forza e intelligenza, con carisma e determinazione, con alle spalle una famiglia che la possiamo definire, anche quella, una sorta di impero, e finito in tragedia, guidato da ben DUE (no uno) da ben DUE Kennedy, possa essere eguagliato oggi e in qualche modo riuscirvi - senza ritrovarsi punto a capo e con oltretutto un Trump che, a confronto dei due fratelli Kennedy, è una sorta di cartone animato?
Non la vedo facile trovare un motivo di litigio ma se vuoi potremmo prenderci un caffè - reale e non solo virtuale - per capire finalmente su quale tema possiamo riuscire ad azzuffarci un po'.
In effetti la speranza è poca, anche alla luce della giusta osservazione dell'abisso tra i due Kennedy e Trump. E io, confesso, non ne ho molta. L'unica speranza è infatti nell'inesplicabile complessità della storia e dei processi - cui anche i più fini cervelli da spin doctor non possono fornire risposte esaustive - nonché nell'eterogenesi dei fini che ogni tanto illumina il proscenio con un coup de théâtre. E' poco, lo so, siamo ridotti maluccio...
Il magnate newyorchese in un’intervista alla radio del National Border Patrol Council, il sindacato della polizia di frontiera Usa:
“Accadranno cose brutte, un sacco di cose brutte. Ci saranno attacchi che non potrete immaginare. Ci saranno attacchi da parte delle persone che in questo momento stanno entrando nel nostro Paese”, ha detto rispondendo ad una domanda sui rischi di attentati simili a quelli organizzati nel 2001 da Al Qaeda. Il magnate ha anche suggerito che lo Stato Islamico si faccia carico delle bollette telefoniche dei telefoni cellulari dei rifugiati. “Hanno tutti dei cellulari, ma non hanno soldi, non hanno niente, ma hanno i cellulari. Chi paga le bollette? Hanno i cellulari con sopra la bandiera dell’Is”.
www.ilfattoquotidiano.it/.../2733805
A quanto pare il salvatore della patria diffonde senza vergogna la vulgata per cui 19 terroristi armati di tagliacarte sono stati gli autori degli attentati dell'11/9.
E lui sarebbe quello anti-estblishment?
Non anti-esteblishment ma estraneo (in parte, solo in parte) all'establishment.
Se non riusciranno a fermarlo, lo coopteranno. A pieno titolo.
PS: sempre ammesso che non si tratti invece di un geniale diversivo strategico etc etc
libreidee.org/.../...
Edit - 17,13, ho dato una sistemata
Mi sono fatto una scorpacciata storica in questi anni, facendo convergere letture - (posso osare nell'espressione, di tutti gli orientamenti, principali voglio dire) soprattutto intese e analizzate da prospettive che non volevano essere né conclusive, né imperative; senza porre lo sguardo con pregiudizi e, soprattutto, distanti dal concetto di ideologia... e che Dio ce ne scampi dalle ideologie!; insomma quella piccolissima parte di scibile - ma cruciale, mi ha detto qualcosina; grazie alla quale si può dare un occhio al nostro cammino passato e - ahinoi - temo che neanche l'eterogenesi possa venire in soccorso.
Sono arrivato a un punto, per quel che posso permettermi, che Sì: certo, l'eterogenesi è un fatto e ha il suo perché (Machiavelli docet) ma la medesima non ha mai avuto la forza di rigenerare e riconfigurare ciò che è sempre stato prioritario.
Da qui, poi, si aprono un altra serie di problemi per chiarire i punti, per identificare cosa è prioritario, cosa significa/significherebbe rivoluzionare, ma anche solo: cambiare. Ebbene. In realtà non è mai successo. Innanzitutto siamo traviati da una serie di conoscenze le quali posano, per quanto sia un adagio stereotipato, sul fatto che la storia è scritta dai vincitori. Perché è così, senza se e senza ma. Un luogo-comune banale, certo, ma vero quanto la pioggia cade all'ingiù, invece che all'insù. E in questa sede di passaggio, non per sostenere che i poteri mentano o si facciano propaganda su "quanto sono buoni taluni e quanto cattivacci gli altri" - ma proprio in ragione di realizzare [come la battuta di Lonewolf prima ha ben inquadrato] che anche quelle che noi consideriamo rivoluzioni, e che noi crediamo siano state guidate da una qualche fantomatica dignità del popolo o dei popoli, o di eventi scatenatisi inaspettati: sono processi organizzati e adattati all'uopo. Di volta in volta.
Gandhi potrebbe - chi lo sa - apparirci un'eccezione, probabilmente rarissima; anche se pure per lui vi sarebbero delle riserve, però, dai - prendiamola come positiva e, di fatto, come è sotto il naso di tutti, della reale sovranità/indipendenza/libertà - in realtà, al volgo, gliene importa la famosa beata fava. Lezione mancata. Nulla insomma che possa parificarsi ed eguagliare il resto dei fenomeni sociopolitici che disprezziamo (e pretendiamo allo stesso tempo) ma che sono trascendenti. Questo è il punto.
Quindi, tornando alla eterogenesi:
- il problema, a mio avviso, risiede in un errore prospettico, e cioè: si dà ingenuamente per scontato che vi sia un'indole reale da parte dei più (della cosiddetta "massa" - oggi siamo gentili a chiamarla così) i quali desidererebbero e vivificherebbero ambizioni valide che possano trascendere, quanto trascendono invece le logiche del potere e della supremazia, quelle radicate in ognuno di noi e di cui il Potere è la precisa manifestazione (e non riflesso, attenzione alla differenza).
Ed ecco che quegli eventi inaspettati, qualora vi fossero (e ve ne sono certo stati) che si muovono e improvvisamente fanno capolino invece da movimenti lineari e previsti (siano essi d'azione o di pensiero), se ci dice bene, ruberanno lo spazio di un singhiozzo, di un singulto, di una sbandata improvvisa - che verrà comunque reindirizzata dalla forza cinetica sin lì caricata dalla massa stessa.
Vero che gli spin doctor non hanno e non avranno mai - chiamiamola così - la sfera di cristallo, ma è un problema sempre più blando, poiché il movimento dell'economia, della massa, del grande villaggio globale è spinto ad amare questa realtà.... e l'amore è cieco. Come i fatti dimostrano.
In realtà l'eterogenesi perderà (se non l'ha già persa) anche la sua forza primigenia, poiché il concetto di reale progresso verrà esautorato e mistificato nel concetto di comfort - sotto ogni accezione, magheggio e filosofia possibile; poiché - è lì - che l'umanità SPINGE e vuole spingere: poiché le ambizioni sono state spostate contro natura in ambizioni che irretiscono senza riserve. In occidente, come disse qualcuno, è in atto l'idiotizzazione dei popoli, e l'oriente lo stanno occidentalizzando. Fai tu.
C'è stato un periodo storico [tanto tempo fa in una galassia lontana lontana...] in cui si era andati vicini vicini, e se non ce la si è fatta lì! ... quando ancora esisteva una "regione" (la chiamo regione per comodità) detta Occitania. Realtà quelle - che lì (limitrofe e meno limitrofe) si stavano formando velocissimamente; materializzandosi stupendamente sia a livello religioso (parlo di spiritualità reale, non la merda che vendono oggi) che filosofico che sociologico, che pratico. Dentro e vicino a quei secoli, erano giunti a maturazione progressi REALI e, grazie ai vincitori, queste conoscenze - "ora" sono state rielaborate indebitamente nei testi scolastici e non solo lì. In quei secoli, e parliamo ancora di lustri e lustri e LUSTRI prima degli avvenimenti che avrebbero portato le élite - di qua e di là dell'atlantico - a formulare la "rivoluzione" francese (non riesco a stare serio a pronunciarla), aveva preso forma una civiltà che era antitetica alla nostra ... nascosta alla nostra consapevolezza storica
... sono riusciti a fermarla, che mancava tanto così. Quindi. Fai tu (e due). Oggi dove vuoi andare? guardati intorno Esiste ancora gente che parla seriamente di destra e sinistra. Solo un Reset può dirci ancora qualcosa. Quale tipo di Reset, non saprei.
Il Reset è in primo luogo interiore e spirituale. E qui iniziano i problemi grossi, più grossi di quelli (pur enormi) delle battaglie di potere.
Condivido il tuo rammarico e la tua nostalgia per la croce nestoriana e poi catara d'Occitania. Quella dei puri di cuore era, infatti, era una rivoluzione interiore che diventava di massa, anzi di popolo, per moto spontaneo - dall'interno all'esterno.
Purtroppo vinse Filippo di Francia invece del tollerante (pur vassallo papale!) Pietro d'Aragona, e fu la fine.
Ciò conferma una regola dura da accettare: pur essendo i potenti TUTTI dei "nemici di classe" e anzi "di spirito", certe volte occorre dolorosamente scegliere tra i vari potenti coloro che sono meno funzionali a (o meno efficienti nel) combattere la rivoluzione interiore. Ci sono momenti in cui non scegliere, perché giustamente schifati da tutte le alternative sul piatto, è miope prima che vile. E scegliere significa correre il rischio - anzi avere la quasi certezza - di sbagliare. Fai tu.
PS: pensa che adesso stanno facendo scempio proprio delle terre dove i nestoriani avevano prosperato, e con loro la croce poi trasposta nella bandiera occitana: Siria, Iraq e affini.
PS2: quanto all'eterogenesi dei fini, so bene che i più lesti ad adattarsi agli eventuali esiti imprevisti, modificando alla bisogna le proprie strategie, sono i detentori delle conoscenze e delle leve del potere. La mia era solo una difesa di bandiera, nella speranza che qualche manipolo di nuovi catari possa essere in futuro più lesto… Dobbiamo allenarci?
Tranne che il passaggio in cui mi parli di nostalgia termine che non mi appartiene (a meno si parli di magnifiche femmine) sono conscio di quanto hai scritto.
Non solo la battaglia è interiore, ma ritengo vi sia una guerra degli spiriti millenaria, tuttora in corso.
Ma qui veramente rischiamo che eroici cavalieri si rivoltino nella tomba se vengono a sapere che si parla di loro dove si parla di Donald Trump...
... volevo rimanere nei cardini di quello che è il succo dell'articolo, anche se lo abbiamo spostato in eventi lontani, il problema è ancora quello. Da una parte s'inneggia sempre al cambiamento e si focalizza la coscienza collettiva su determinati babbei e anti-babbei, e dall'altra la coscienza collettiva rimane ancora imprigionata...
... il parallelo dei Kennedy non era casuale, c'è stato molto in quella tragedia di molto vicino a creare uno spartiacque decisivo ...
... ma poi si sa, un cecchino fa miracoli, anche se non ha la visuale libera.
Un cecchino fa miracoli SOPRATTUTTO se non ha la visuale libera.
Altrimenti che miracolo sarebbe?
Un esempio della dialettica babbei anti-babbei lo abbiamo in casa, giacché più idioti dei (già idiotissimi) berlusconiani programmatici sono stati solo gli anti-berlusconiani programmatici.
E non significa certo di rivalutare quel piccolo servo delle élite che è stato il berlusca (illuso peraltro di esserne una parte, seppur di secondo piano!) il ribadire che costui è stato cacciato non per le sue nefandezze - e non parlo di quelle di letto, ovviamente - ma per le uniche cose buone che gli erano venute fuori, sia pur come conseguenze accessorie, ossia: come effetto collaterale dei suoi magheggi personali, gli accordi di fornitura petrolifera con Russia e Libia; la sua titubanza ad applicare alla lettera la letterina della BCE, poi applicata dai successori, per paura di perdere popolarità presso il popolo bue e quindi potere politico e quindi tutela delle sue aziende. Non è che dire queste cose evidenti significa iscriversi alla contesa babbei vs anti-babbei.
Peraltro, alla loggia P2 appartenevano i vicepresidenti e i sottosegretari. Ma nessuno si è chiesto chi fosse affiliato alla P1 che, per logica, doveva pur esistere!
Si è indagato dalla P2 alla P4 o P5 (o P38) ma nessuno a chiedersi della P1
Forse è della P1
(se, hai visto mai, così non fosse, okkio alla P38 )
Me ne sono accorto troppo tardi di aver creato un nuovo tipo di ossimoro
Ormai non potevo più editarlo
Sul mitico Berlusca e la sua mitica frase: - ... sono invincibile ... - sono anni che mi domando se effettivamente abbia avuto ragione oppure no...
... e non so se il buon Trump sia dello stesso stampo. Boh.. Non seguo (figurati, poi io - con l'inglese) la politica oltremare
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