di Roberto Toso
Anche quest'anno, il "Quinto dopo la Nuova Pearl Harbor," anche noto come “2006 Dopo Cristo,” il Ministero della Paura si è solertemente attivato per informarci dei rischi in cui noi infedeli Occidentali, soprattutto se Britannici o Statunitensi, potremmo imbatterci mentre presumiamo piuttosto ingenuamente di poter trascorrere delle tranquille festività Natalizie.
Questi pericoli possono essere i più svariati, ci viene ripetuto, considerata l'ormai proverbiale fantasia dei nemici del momento, i terroristi islamici.
Secondo la nuova Direttrice dell'MI5 Eliza Manningham-Buller, evidentemente in vena di dimostrare sin da subito le sue capacità analitiche, loro... ...“avendone la possibilità, userebbero ordigni chimici, biologici o nucleari,” insomma intende le famose “armi di distruzione di massa”, un'espressione però caduta in disgrazia perchè, se anche Goebbels insegnava a ripetere una bugia sino allo svenimento, tuttavia anche alla propaganda c'è un limite.
Poco conta ad esempio che gli ordigni nucleari portatili che i fondamentalisti sottrarrebbero, non si sa come, a non si sa quale potenza atomica, “sono equipaggiati con certi dispositivi di protezione... rendendo il loro utilizzo non autorizzato difficile se non completamente impossibile," secondo il Centro per gli Studi sulla non Proliferazione, o che le buste all'antrace di Al Qaeda (ricordate i messaggi che contenevano? Non potete fermarci ora, abbiamo l'antrace. Morte all'America! Morte a Israele! Allah è grande...) propagandate come la prova del collegamento tra Saddam e l'11 Settembre siano state in realtà un piano del Governo Statunitense, per non parlare poi degli esplosivi liquidi al Gatorade.
Quello che importa è diffondere paura, tanto al giorno d'oggi non si usa più pubblicare rettifiche o “collegare i puntini”. Le parole, poi, sono gratis.
Già da Novembre, com'è ormai tradizione consolidata, sono iniziati gli allarmi strombazzati dai media all'unisono. “Al Qaeda starebbe preparando una nuova ondata di attentati con cui prendere di mira l'Europa durante il periodo delle vacanze natalizie,” avvertiva la Repubblica, riportando, in questo caso, non meglio precisate “informazioni di intelligence” le quali, a seconda delle necessità e dell'umore del Ministro della Paura possono essere generiche, precise o precisissime.
A metà Dicembre si cominciava a dare i numeri.
John Reid, Ministro degli Interni Britannico, informava il pubblico che erano in corso almeno “30 piani terroristici su grande scala”, e ci dovremmo anche considerare fortunati che sono solo poche decine; ricordate le “migliaia di cellule in sonno di Al Qaeda pronte a colpire” con cui veniva tormentata l'opinione pubblica americana dall'indomani dell'11 Settembre?
Ancora Reid sottolineava che lo stato della minaccia al momento era “grave”, il gradino immediatamente al di sotto di quello più alto, che preannuncia un attacco imminente.
Non può che tornare alla mente un'altra celebre minaccia Natalizia, quella del 2003, quando il Dipartimento della Sicurezza Nazionale Statunitense innalzava con grande fanfara il livello di rischio da giallo (elevato) ad arancione (alto), parimenti il gradino sotto il livello massimo, ovviamente contraddistinto dal colore rosso; per la cronaca, la volta precedente che il livello di rischio era stato innalzato ad arancione era stato, curiosamente, il 7 Febbraio 2003, il giorno dopo la truffaldina presentazione di Colin Powell alle Nazioni Unite sulle “armi di distruzione di massa Irachene”...
La controparte Americana del Ministro Reid, Tom Ridge, avvertiva: “credibili fonti di intelligence rivelano la possibilità di attacchi contro la madrepatria, nel periodo delle vacanze...” ed il comunicato sul sito del Dipartimento rendeva chiara la portata della minaccia: “Il rischio è forse il più grande dal Settembre 2001. [...] Ci sono indicazioni che gli attacchi imminenti... saranno pari o maggiori a quelli dell'11 Settembre.”
Come conseguenza di quegli annunci, il Pentagono dichiarò di aver attivato le batterie anti-aeree della capitale, caccia da combattimento furono mandati in ricognizione sopra città scelte, con le basi aeree in stato di massima allerta, numerosi voli transatlantici vennero annullati, e vennero prese tutta un'altra serie di contromisure estremamente scenografiche, manco il Presidente Bush avesse ricevuto un memorandum urgente intitolato “Bin Laden determinato a colpire negli Stati Uniti”.
Come andò poi a finire, ce lo spiega Michel Chossudovsky nel suo fondamentale articolo “Gridare al lupo: allarmi terrorismo basati su intelligence inventata”:
Gli ordini di rimanere a terra dati ai voli della Air France nel periodo di Natale da Parigi a Los Angeles, che furono utilizzati per giustificare l'Allarme Arancione durante le vacanze di Natale, erano basati su informazioni inventate. Dopo l'investigazione Francese condotta in collaborazione con ufficiali Statunitensi, venne fuori che l'allarme terroristico era una bufala. L'informazione non era “molto molto precisa” come preteso dall'intelligence Statunitense. I sei membri di Al Qaeda risultarono essere un bambino di cinque anni, un'anziana signora Cinese che mandava avanti un ristorante a Parigi, un rappresentante assicurativo del Galles e tre cittadini Francesi. (Le Monde e RTBF TV, 2 Gennaio 2004)
Informazioni di intelligence “molto credibili e precise” che andavano benissimo per terrorizzare milioni di persone in viaggio per le vacanze e per perpetuare così la nemesi del terrorismo islamico che odia le nostre libertà, ma che si trasformavano come niente fosse in informazioni “completamente inventate” e che praticamente nessun “giornalista” si prendeva la briga di riportare, se non in un trafiletto nelle ultime pagine, a fronte di settimane intere di titoloni a caratteri cubitali.
La tecnica è sempre la solita.
Prendiamo ad esempio due delle ultime veline, entrambe del 23 Dicembre 2006, giorno in cui gli infedeli Occidentali pensano di averla fatta ormai franca sopravvivendo alla corsa ai regali nei centri commerciali, ma nuove insidie sono dietro l'angolo.
Il Capo della Polizia Londinese Ian Blair, di recente scagionato per il caso dell'omicidio De Menezes, ha dichiarato ai microfoni della BBC: “La minaccia di un altro tentativo dei terroristi è sempre presente. Natale è certamente un periodo in cui potrebbe accadere. Non abbiamo nessuna informazione precisa a riguardo.”
Nessuna informazione precisa, ma non ci si azzardi a pensare di potere stare tranquilli.
Tuttavia secondo il Mirror sempre del 23 Dicembre non solo c'è di che preoccuparsi, ma dovremo ringraziare Dio – pardon, i servizi di intelligence che vegliano su di noi - se non accadrà nessuna tragedia:
“Agenti dell'antiterrorismo Britannico riconoscono che sarà “un miracolo” se Al Qaeda non lancerà un attacco in Inghilterra durante le festività di Natale”, hanno affermato ieri fonti Statunitensi.[...]Secondo le affermazioni Statunitensi, almeno 18 kamikaze stanno pianificando di lanciare fino a sei attacchi nei prossimi giorni.”
E la paura è servita anche per queste festività.
Quand'era stata la volta precedente in cui gli aerei, come i treni, brulicavano di persone desiderose di passare giornate di divertimento o di riposo, con gli amici o con i familiari ?
Ah si certo, l'estate.
Pochi giorni fa è stato silenziosamente prosciolto Rashid Rauf, “la mente” del "piano sventato" il 10 Agosto per far saltare in aria voli transatlantici con gli esplosivi liquidi.
Ma non ditelo a nessuno.
Roberto Toso (goldstein)