È O NON È TERRORISMO? DIPENDE DAL GIORNALE CHE COMPRI
A volte "il caso" sembra volerci mandare dei messaggi precisi, che siamo pronti a recepire in misura diversa, a seconda del livello di attenzione che ciascuno di noi porta su un determinato argomento.
Ma mai e poi mai ci sfiora il dubbio che, in quei casi, di "caso" in realtà non si tratti. Ed invece, a giudicare dalla stessa fotografia, pubblicata dal "Corriere" e dal "Giornale", scopriamo che nemmeno più della casualità ci si può fidare. O forse, è meglio dire, ... ... è dei giornalisti che non ci si può più fidare, se mai lo si è potuto fare davvero in passato.
La foto in alto è quella pubblicata dal Corriere, quella in basso dal Giornale. Che cosa è successo alla seconda, prima di andare in stampa, lo potete capire anche da soli.
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Chi poi si diletti di fotoritocco digitale, potrà farsi due belle risate di fronte all'inettitudine del falsario di turmo: nel ricostruire alla bell'e meglio la parte sinistra della foto, si è addirittura dimenticato di prolungare la linea chiara (sotto il piede sinistro dello "scomparso", quello appoggiato a terra), che separa il selciato vero e proprio dal cemento che corre accanto al muro.
Al di là della meschinità dell'operazione, viene da chiedersi questo: al "Giornale" sono davvero così furbi da non aver pensato che la foto sarebbe potuta uscire anche altrove?
Massimo Mazzucco
Segnalato da Giovanni Giavelli (Padre Aldo)