Ti svegliano al mattino presto. Fuori c'è una ressa eccezionale. Gli amici ti tirano fuori dal letto, ti vestono di gran corsa, e ti trascinano in strada, dove vieni accolto da un applauso fragoroso, assordante, interminabile.
Ieri ci sono state le elezioni, e hai vinto tu. Non sapevi nemmeno di essere candidato, ma la stragrande maggioranza del paese ha votato per te. Per te, personalmente. No, non stai sognando, è proprio il tuo nome quello che leggi sulle prime pagine di tutti i giornali. Sarà stato un caso, una coincidenza inimmaginabile, uno scherzo del destino, poco importa ormai: la folla ti acclama, ti applaude, ti lancia fiori e baci, ti esorta a fare del tuo meglio, e ripone tutta la sua fiducia in te.
Sei tu il nuovo presidente dell'Italia, con pieni poteri. Ma attenzione, avrai solo 24 ore per governare. In quelle 24 ore potrai fare tutto quello che vorrai, come se avessi una bacchetta magica, ma allo scadere del termine … … l'Italia tornerà quella di prima, col suo banalissimo, insignificante governo di centro-destra-sinistra, e non si ricorderà nemmeno più chi sei. Ma i cambiamenti che tu avrai effettuato in quelle 24 ore rimarranno, e da lì si ricomincia.
Il gioco è questo: quali sono le tre cose che cambieresti dell'Italia, in quelle 24 ore, tenendo però presente che tutto il resto deve armonizzarsi, e continuare a convivere, con i cambiamenti apportati?
(Esempio: puoi benissimo decidere, se ti va, di abolire le autostrade, ma devi anche tener conto dei problemi che deriverebbero dal rallentamento delle consegne delle merci su trasporto gommato. Puoi obbligare tutti gli italiani a fare un salto mortale prima di entrare in ufficio, ma devi anche tenere conto dei costi maggiorati di ospedali e ambulanze per tutti quelli che si rompono una caviglia nel farlo. Puoi proibire ai preti di dire Messa su tutto il territorio italiano, ma devi anche prevedere le conseguenze di tutte le nuove catacombe che verrebbero scavate dalla gente come Crociato).