(La clip video è tratta da www.grilliromani.it)
Passeggiavo. Con una giornata così bella, sarebbe stato un peccato prendere un mezzo a motore. In fondo sono solo 40 minuti di camminata da casa mia fino in Piazza San Carlo.
Oggi è festa anche per me che lavoro tutti i giorni della settimana. Io che corro sempre ... ... oggi me la sono presa con calma. Era tanto che non giravo tranquillo per Torino.
Salendo su dai Giardini Reali, mi ritrovo in Piazza Castello, e subito mi accoglie la musica di un gruppo che si esibiva in Capoeira. Ecco che subito dopo fanno capolino i primi striscioni inneggianti al 25 aprile Festa della Liberazione.
A volte la mente è davvero beffarda. Fa della associazioni mentali che sono ironiche anche quando l'argomento non è così divertente.
Leggevo "Liberazione" e pensavo "da chi?", se stavo proprio andando a firmare per la liberazione dell'informazione.
Alzai gli occhi al cielo e mi resi subito conto che il sole era un po' pallido perché imbiancato dalle scie chimiche. Libero "da cosa?"
In un mondo dove un ciclista viene suicidato di overdose perché non sta più alle regole del gioco del doping (Si, mi riferisco a Pantani). Libero "grazie a chi?"
Sto per svoltare in via Roma quando intuisco: "Liberazione" è il termine che il nuovo padrone usa per liquidare quello vecchio e contare gli anni del suo padronato.
Pochi passi e un'incoerenza fa capolino tra le sinapsi del mio cervello. Se la massoneria esiste da 1776, e ha in mano i personaggi di potere, di destra, di sinistra di centro, di sopra e di sotto, siamo sicuri che esiste un nuovo padrone e uno vecchio? O "è solo tutto cambiato affinché nulla cambi?"
Continuai verso i banchi delle firme. Ancora poche centinaia di metri e potevo mettere anch'io il mio suggello di protesta.
Camminavo tra la folla. Giovani e anziani, famiglie e single, eleganti e trascurati.
A torto o a ragione mi sentii uno schiavo consapevole in mezzo a "Liberati" felici.
SILVER