Anche la Bielorussia, per bocca del suo presdiente Lukashenko, ha avuto qualcosa da ridire sull'attuale stato in cui versano le Nazioni Unite. Questi alcuni estratti del suo discorso, tenuto il 15 di Settembre, nella traduzione di Eurasia. "Quindici anni sono passati dalla fine del mio paese, l'Unione Sovietica. Quell'evento ha drammaticamente cambiato l'ordine mondiale. L'Unione Sovietica, nonostante gli errori e gli abbagli dei suoi leader, era una sorgente di speranza e supporto per molti stati e popoli. L'Unione Sovietica forniva il bilanciamento del sistema globale. Oggi il mondo è unipolare con tutte le conseguenze che ciò comporta. La prospera Jugoslavia è stata devastata ed è scomparsa dalla mappa dell'Europa. L'infinitamente sofferente Afghanistan è divenuto un focolaio di conflitti e traffico di droga. La macelleria irachena … … sta continuando anche oggi. Il paese si è trasformato in una enorme fonte di instabilità per la regione. Iran e Corea del Nord, Colombia, Cuba e gli altri stati sono continuamente sotto tiro. Se non ci sono conflitti, vengono inventati. Se non ci sono pretesti per interventi, ne vengono creati di immaginari. Per questo fine una bandiera molto conveniente è stata scelta, quella della democrazia e dei diritti umani. E non nel loro senso originale dei diritti dei popoli e della dignità personale, ma solamente ed esclusivamente nell'interpretazione della leadership degli Stati Uniti. Spiacevolmente, le Nazioni Unite, benché appartengano a noi tutti, vengono usate come uno strumento di questa politica. Sto dicendo questo con particolare amarezza e dolore come Presidente di una nazione co-fondatrice dell'ONU, che ha sacrificato le vite di un terzo del proprio popolo durante la seconda guerra mondiale per amore della nostra libertà e della libertà dell'Europa e del mondo intero. I leader di stati sovrani quali Jugoslavia e Iraq sono stati messi dietro le sbarre in seguito ad accuse infondate, assurde e inverosimili. Questa è una maniera comoda e opportuna per nascondere la verità sull'annientamento dei loro paesi. Il processo Milosevic è divenuto una farsa da molto tempo. Saddam Hussein è stato abbandonato alla mercè dei vincitori, come al tempo dei barbari. Essi dovrebbero essere rilasciati per poter difendere liberamente i loro diritti, l'onore e la dignità umana. Dobbiamo essere consci che la diversità delle vie per giungere al progresso è un valore duraturo della nostra civiltà, l'unico che può assicurare stabilità in questo mondo." Qui il testo completo in inglese. Su Eurasia la traduzione completa del medesimo. Grazie a Ernico Galoppini di Aljazira.it per la segnalazione.