Pochi avrebbero potuto immaginare che il tentativo di “chiudere in bellezza” la grande menzogna del 9/11, propinandoci la falsa uccisione di bin laden, si sarebbe trasformato in un boomerang clamoroso per l’intera amministrazione americana.
Ma ora che inizia a dissolversi il polverone sollevato dalla improbabile “morte” di bin Laden, si cominciano ad intravvedere le conseguenze a lungo termine che questo clamoroso infortunio mediatico potrà avere sul futuro complessivo della vicenda 9/11.
Se infatti la morte di bin Laden è falsa, bisognerà dedurre che anche colui che è stato spacciato per bin Laden in tutti questi anni fosse un falso. E se costui era un falso, bisognerà concludere che l’intero apparato di “distrazione di massa” che ruotava intorno a questo personaggio – AlQueda compresa - non fosse che una grandiosa messinscena, creata ad arte per giustificare guerre, invasioni e massacri di portata globale di fronte alle masse più credulone.
In altre parole, la falsa morte di bin Laden conferma fin dalle radici la falsità dell’intera versione ufficiale sul 9/11. Non a caso gli amici debunker si stanno arrampicando sugli specchi, ... ... in questi giorni, pur di sostenere che la recente uccisione di bin Laden sia stata un fatto vero.
Ma non è così, e ormai lo hanno capito moltissime persone. E di questo non possiamo che ringraziare Internet.
E’ stato infatti grazie ai vari siti Internet, prontissimi a sottolineare tutte le incongruenze della fantomatica uccisione di bin laden, che i media mainstream hanno potuto aprire i loro telegiornali dicendo “in Internet c’è già chi non ci crede”. A siccome “a pelle” ci credevano comunque in pochi, ecco che l’argomento si è trasformato in una valanga mediatica internazionale, della quale per ora non si vede la fine.
Sembra quindi essersi verificata la storica inversione di polarità che da tempo andavamo aspettando: all’inizio furono i media mainstream a diffondere la grande bugia del 9/11, mentre i siti internet inseguivano affannati, nel tentativo di contestare quella bugia. Ora invece sono i media mainstream che iniziano ad inseguire i siti internet, alla ricerca della “nuova” verità.
Speriamo che quello che sta accadendo in questi giorni sia davvero la conferma che questo meccanismo è stato finalmente messo in movimento.
Massimo Mazzucco