Ho ricevuto questa lettera da un ragazzo di 14 anni, che già in passato si era interessato di 11 settembre. La pubblico così come mi è arrivata, senza cambiare una virgola. (M.M.)
Ciao Massimo. Mi interessa sapere un tuo parere sulla scuola.
Per me è uno dei quegli strumenti come vaccinazioni e media per distruggere e rendere passivi la gente. Io sono quello di 14 anni (se ricordi). Passando al quattordicesimo anno sono maturato parecchio, e sto sentendo un contrasto tra la mia mentalità e quella della scuola. Tutte le volte sentivo che la scuola, lo studio, i fottuti compiti, i fottuti insegnanti stessero facendo una battaglia dentro la mia mente. È come un conflitto nella mia mente, difficile da spiegare. È come essere allegrissimi ma trovarsi nello stesso tempo in un funerale. La scuola mi respinge, come se fossimo due calamite.
Avrei centinaia di critiche concrete da fare....
I ragazzi rimangono preoccupatissimi e terrorizzati per una verifica. Parecchi hanno dovuto lasciare le proprie passioni per dedicarsi allo studio (piano piano insegnano ai ragazzi a subire e a distruggersi), tutti hanno centinaia di cose da dire in faccia ai professori. Ma hanno paura di essere considerati dei falliti, perchè chi critica la scuola è "uno che non vuole studiare", è uno che fallirà nella vita. [...] Quanti sono i "secchioni" che sono più ingenui di un bambino di 4 anni? Quanti sono quelli che hanno fatto della scuola il loro scopo di vita? Quanti stanno distruggendo se stessi?
Il fatto che tutti, media compresi, continuino a ripetere che la "scuola è importante" la dice parecchio sulla sua utilità.
La stessa cosa la stanno facendo con le vaccinazioni...
Gli insegnanti...sempre meno qualificati... Io non so quali licenze devono avere, ma ormai si sa: lauree, licenze, diplomi dicono troppo poco sulla reale bravura del "qualificato". A me sembra che basti che tu sai qualche cosa e poi la sai ripetere agli studenti e già sei "qualificato". Basta quello.
Sono felice di comunicarvi che siamo tutti insegnanti a questo punto.
Gli insegnanti sono tutti uguali, sembrano robot. E insegnano agli studenti ad essere robot. L'intero percorso scolastico è:
Il professore: ripete quello che sa, dà compiti e fa verifiche.
Il ragazzo: ascolta il professore e studia.
Aggiungeteci uno strano "obbligo" di studiare, che non si sa da quale cielo è caduto. È sempre così per 10 anni, sempre così. È un meccanismo per macchine. Semplice. Distrugge la tua umanità.
In più se l'insegnante annoia a morte perchè è incapace (ma scusa tanto, ma se vuoi insegnare devi almeno essere in grado di rendere il tuo argomento interessante, no? O basta saper parlare?) la colpa viene data ai ragazzi, perchè i ragazzi vogliono solo giocare.
Non importa se sei un vecchio bigordo freddo come un cubo di ghiaccio o un abilissimo oratore, tu rimarrai sempre quello "qualificato". Tu avrai "sempre ragione".
È colpa dei ragazzi.
Bene, sono felice di dire che se annoi è perchè non sai insegnare. Basta professori inqualificati!
E perchè t'incazzi coi ragazzi? Se tu li annoi a morte loro non ti ascolteranno mai. Perchè dovrebbero? Tu vorresti stare 6 ore rinchiuso in una prigione in cui sei obbligato ad ascoltare (ed a studiare) quello che dice ininterrottamente un pappagallo? No vero? Dunque perchè dai la colpa ai ragazzi? Dov'è la loro colpa? Sei un pappagallo inqualificato, punto.
Accettalo e smamma. La qualifica te la inficchi tu sai dove, tanto - come sospettato - non ha servito a niente.
Purtroppo io che ho 14 anni posso fare davvero poco su questo argomento. E la cosa mi pressa tantissimo.
P.S. Lo so che tutto è un po' disordinato, ma era più "uno sfogo" il mio.
Grazie in anticipo per la tua risposta.
M.E.
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Come vedi ho pubblicato la tua lettera, così la risposta la avrai da tutti gli utenti del sito, oltre che da me. (M.M.)
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