LE TORTURE? GIOCHINI INNOCENTI. SONO IN ARRIVO STUPRI E OMICIDI IN DIRETTA
di Massimo Mazzucco
08.05.04 - Se le immagini dei prigionieri torturati ci hanno fatto passare la voglia di mangiare per un pò, sappiate che fra qualche giorno rischiamo tutti di andare a far concorrenza a Pannella per il record mondiale di sopravvivenza a cappuccini e brioches.
L’allegra notizia ce l’ha data un senatore repubblicano, al termine dell’acceso confronto (tutto è relativo, ovviamente) che ha visto da una parte la commissione governativa fingere di torchiare Rumsfeld, dall’altra lo stesso Rumsfeld recitare a perfezione la sceneggiata del padre addolorato-ma-deciso, pentito-ma-orgoglioso, che alla fine è scomparso con una giravolta, dimenticandosi completamente di rassegnare le dimissioni. Prima infatti si è “assunto tutte le responsabilità del caso” come se fosse una semplice formula di rito, poi ha definito “abominevoli, intollerabili ed imperdonabili” le azioni dei suoi soldati come se appartenessero ad un esercito sbarcato da Marte, dopodichè ha chiarito che “se io solo sentissi di non essere più in grado di occupare questa posizione, sarei il primo a dare le dimissioni, senza aspettare che nessuno me lo chiedesse”. Ma che stupidi, come abbiamo fatto a non pensarci prima? Bastava chiedere a lui se crede di aver sbagliato o no, e ci risparmiavamo un sacco di chiacchiere.
Ma il mormorio di malcontento, dovuto alla sua autoassoluzione, è stato presto sostituito da un lungo brivido lungo la schiena, quando un senatore repubblicano, parlando in diretta alla CNN ... .. ha avvisato l’America che “ci sono in giro altri materiali scabrosi, e che prima o poi salteranno di sicuro fuori. E di fronte a questi, le torture di questi giorni sembreranno uno scherzo di carnevale”. “Ma cosa può mai esserci – ha chiesto un giornalista che recitava anche lui il suo ruolo a comando – che superi l’abominio di quello che abbiamo appena visto?” “Stupri, e omicidi”, ha risposto gelido il senatore. “E sia ben chiaro - ha aggiunto – non ho usato il singolare”.
Va bè, vuol dire che almeno questa lezione – di mettere le mani avanti - i nostri falchetti compassionevoli l’hanno imparata. Si è infatti saputo - orrore nell’orrore - che il Pentagono sapeva da almeno due settimane che la CBS intendesse mettere in onda il filmato accusatore, ma che fino all’ultimo ha creduto con confidenza che sarebbe bastato esercitare un pò più di pressione del solito, e il tutto sarebbe finito nel solito cassetto dove tutto va sempre perduto.
Invece – chissà cosa è mai sucesso ai piani alti di palazzo – qualcuno ha deciso che era ora di far saltare un pò Rumsfeld sui carboni ardenti, e il fuoco è stato appiccato. (Chi sospetta Cheney è solo un malizioso svergognato, perchè ovviamente non ci può essere nessun legame fra questa trappola per Rumsfeld e il fatto che i due non si parlassero più da mesi).
E infatti Rumsfeld ancora proprio in salvo non lo è. Le prossime ore ci diranno se Cheney si accontenta o meno della “umiliazione” che gli ha imposto (per uno di “loro”, scusarsi – ovvero ammettere di avere sbagliato – è qualcosa che non è contemplato nemmeno a livello genetico). Chi invece, almeno per ora, l’ha fatta franca, è il burattino-cowboy, che probabilmente non si è nemmeno ancora accorto di essere diventato il presidente degli Stati Uniti d’America.
Va beh, aspettiamo allora questi stupri, e continuiamo intanto a chiederci come mai il nostro primo ministro non senta alcun bisogno di dissociarsi da azioni che sono state compiute, fino a prova contraria, dal “nostro più fedele alleato” nella liberazione della Terras... oooops, scusate, dell’Iraq.
Massimo Mazzucco