LE STAMINALI NELLA MORSA RELIGIOSA
Arrivano dalla Corea del Sud notizie sui progressi che avrebbero fatto gli scienziati locali nel tentativo di clonare certe parti del tessuto umano (per ottenere cellule staminali di riserva), e subito Bush fa sapere che porrà il veto a qualunque nuova legislazione americana che intenda togliere le pastoie - che lui stesso ha fatto mettere - alla ricerca in quel senso negli Stati Uniti.
Noi ormai abbiamo imparato che raramente queste battaglie sono motivate da vere e proprie questioni di principio, ma che molto più spesso queste ultime servono a mascherare una lotta di interessi ... ... tanto meschina - poichè fatta sulla pelle di gente che soffre - quanto titanica, a livello trasversale.
Quello che stride però, in certi casi, è la pacchiana ipocrisia con cui ci si va a nascondere dietro tali principi. Come fa Bush a dire ''I'm very concerned about cloning. I worry about a world in which cloning becomes accepted'' ("Sono molto preoccupato per le clonazioni. Mi spaventa un mondo in cui un giorno le clonazioni fossero una cosa accettata"), quando è lampante come egli sia ostaggio della nuova alleanza cristiana, che ha recuperato il 52 per centro del voto cattolico (togliendolo a Kerry, candidato cattolico) a lato di quello, praticamente unitario, evangelico-protestante?
E come far finta di credere che a costoro interessi davvero il "rischio morale della clonazione", quando avallano moralmente - e appoggiano pubblicamente, invitando a votarla - una filosofia di vita che contempla le torture di Abu Grahib come le bombe a grappolo sui civili, la brutalità di Guantanamo come la stessa pena di morte degli Stati Uniti?
Ancora una volta la religione, nella storia umana, si sta dimostrando un sistema di produzione di consenso e di controllo delle masse mille volte piu potente ed efficace di qualunque esercito invasore o qualunque dittatura militare. Controlli il cittadino facendo scegliere a lui ciò che vuoi che faccia, invece di imporglielo con la forza.
A questo punto Bush, e tutti quelli come lui, possono solo augurarsi che il Dio in cui dicono di credere in realtà non esista, poichè al momento del trapasso rischierebbero davvero di passare i peggiori dieci minuti della loro esistenza.
Massimo Mazzucco