MA COME FUNZIONANO LE "GRANDI COSPIRAZIONI"?
Come si fa a mettere d’accordo centinaia di persone, ai più diversi livelli di gerarchia, affinchè recitino tutte la stessa bugia, e questa rimanga intatta anche per dei decenni? Anche chi fosse pienamente convinto che l’omicidio Kennedy, o i viaggi sulla Luna, o gli stessi attentati alle torri gemelle, siano stati in realtà delle cospirazioni di marchio governativo, trova sempre un ostacolo notevole nello spiegarsi come sia mai stato possible che nessuna fra le centinaia di persone che, in ciascun caso, debbono avervi partecipato, abbia mai sentito il bisogno di svelare prima o poi la verità al mondo intero. Mica si può pensare di ammazzarli tutti, d’altronde. Facciamo una premessa: quando si dice, ad esempio, che a uccidere Kennedy “è stata la CIA” (oppure L’FBI, o tutte e due insieme), non si intende certo dire che tutta la CIA, o tutta l’FBI abbiano partecipato come corpo unico all’operazione. Solamente gli elementi strettamente necessari a portarla a termine debbono esserne informati, e non mezzo uomo in più. Ma gli altri, allora? Come fanno, tutti gli altri - colleghi, amici, familiari - a non accorgersi di quello che succede sotto i loro occhi, o al massimo nell'ufficio accanto? Come fanno, ad esempio, i membri della Commissione Warren (su nove, ce ne sarà pure uno onesto, no?), o i poliziotti che hanno raccolto le mille testimonianze, o i detective che hanno eseguito i rilievi, o i medici che hanno fatto l’autopsia a Kennedy, a non capire prima o poi che Oswald non poteva essere stato l’assassino del presidente? Come fanno i pompieri che sono accorsi per primi al Pentagono, tre anni fa, e che hanno visto con chiarezza assoluta che lì di aerei commerciali non c’era nemmeno l’ombra, ad andarsene a casa la sera tranquilli, invece di telefonare subito allarmati ai giornali di mezzo mondo? Come fanno i tecnici, gli scienziati e i mille collaboratori della NASA, che sono stati a stretto contatto con l’equipe di lancio delle varie missioni, a non accorgersi che quella capsula più alto della ionosfera non c’è mai andata? Certo che se ne accorgono. Ma a loro si racconta un’altra bugia. Una bugia piccola, fatta apposta per loro, che si incastra a perfezione nella bugia più grande. Dev'essere, inoltre, una bugia che li convinca... ... della necessità di custodire gelosamente quel segreto, costi quel che costi. Perchè solo ciascuno di loro, lasciato libero nel corso del tempo, potrà essere il perfetto garante di una segretezza a cui, a quel punto, dovrebbero tenere indistintamente tutti. Torniamo all’omicidio Kennedy. Man mano che nuovi personaggi nell'investigazione inciampavano nei vari elementi che non combaciavano, e sollevavano legittime obiezioni, li si prendeva da parte, e si confidava loro “in gran segreto” che a compiere l’attentato erano stati in realtà i russi, ma che se l’America l’avesse saputo si andava dritti verso una guerra nucleare. Ecco che allora quelli cominciavano a mentire, perfettamente convinti, nel crocefiggere il buon Oswald, di fare addirittura un piacere alla nazione. (Il problema, caso mai, sta nel fatto che ancora oggi l’ex-presidente Ford, unico superstite della Commissione Warren, continua a dirsi pienamente convinto della colpevolezza di Oswald. Forse non gli hanno detto che la guerra fredda è finita da un bel pò). Discorso simile per la Luna: “Dobbiamo riuscire ad ingannare i russi – ci si confidava l’un l’altro nei corridoi della NASA - e far vedere loro di averli battuti con un tale distacco, nella corsa allo spazio, da fargli passare la voglia di spendere ancora un solo rublo nella ricerca spaziale. Altrimenti, essendo loro in realtà molto più avanti di noi, entro poco tempo sarebbero in grado di metterci sotto ed impadronirsi del mondo.” Ecco che allora astronauti, tecnici e scienziati si sintonizzavano tutti sullo stesso obbiettivo, e la bugia degli allunaggi riusciva non solo ad essere raccontata al mondo intero, ma a sopravvivere (almeno nella “cultura popolare”) abbastanza a lungo da assistere al crollo del muro di Berlino. Mentre in realtà, come si seppe in seguito, i russi non erano affatto più avanti di nessuno, i rubli li avevano già spesi tutti, e la bufala ripetuta degli allunaggi servì alla NASA, nel corso del tempo, ad accaparrarsi tanti di quei miliardi di dollari che ancora oggi ci finanzia i suoi giocattolini da mandare su Marte. (Sempre che, almeno quelli, ci vadano davvero, fuori dalla ionosfera. Io non ci giurerei). In realtà, ovviamente, le cose non sono mai state così semplici e lineari, poichè non tutti accettavano con la stessa allegria di partecipare alla menzogna collettiva, vuoi perchè non credevano alla bugia secondaria, vuoi perchè semplicemente non gli andava di mentire. E a quel punto purtroppo, non potendo permettersi di rischiare, diventava necessario “intervenire”. Guardate solo cos’è la lista delle morti sospette collegate al caso Kennedy, oppure andate a vedere che strana fine hanno fatto gli astronauti Grissom e company (bruciati vivi durante una esercitazione nella capsula, a terra, davanti ai tecnici che “non riuscivano” ad aprire quel maledetto portello), ed avrete un’idea di quante persone al mondo ci debbano essere, al corrente delle varie cospirazioni, che si sono “convinte” da sole a portarsi il segreto fin nella tomba. |