di NeWorld
Lo scorso 24 Aprile qualcosa mi ha spinto ad andare al funerale di una persona che non conoscevo, che non avevo mai incontrato. Una persona di cui avevo sentito parlare solo di recente, ma che grazie alle sue testimonianze in rete ho avuto modo di stimare a ammirare.
Sto parlando di Vittorio Arrigoni.
Arrivo sul posto e noto da subito che in quel piccolo comune della provincia di Lecco stava accadendo qualcosa di particolare. Strade bloccate, parcheggi strapieni e centinaia di persone che si dirigevano nello stesso posto: il Palazzetto dello Sport dove avrebbe avuto in inizio la cerimonia funebre.
All'esterno centinaia di persone che non potevano entrare, a causa del fatto che all'interno fosse gremito di amici, parenti e persone venute da ogni luogo d'Italia e anche dall'estero.
Ma cosa aveva portato persone che non conoscevano Vik (così amava farsi chiamare dagli amici) da differenti luoghi, di differenti nazionalità, religioni, ideologie (in un giorno assolato che sarebbe dovuto per molti essere di festa), da lui?
Penso che sia stato a causa dello stesso motivo … … che ha portato me ad onorarlo. Vik stava mostrando un sentimento che diventa sempre più raro: l'Amore.
Amore per persone che soffrono e patiscono ingiustamente solo per la “colpa” di essere nati in Palestina. Amore per Uomini, Donne e Bambini che non hanno chi li difenda. Amore per la Vita.
Questo sentimento nobilita l'Uomo più di ogni altra cosa.
E' una qualità Divina: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è Amore” (1 Giovanni 4:8). Lo stesso Cristo disse: “Nessuno ha amore più grande di questo, che qualcuno ceda la sua anima a favore dei suoi amici” (Giovanni 15:13). E ne fu un grande esempio.
E Vik sapeva a cosa andasse incontro, conosceva i rischi della sua scelta. Aiutava gli altri senza chiedere niente in cambio. Le sue parole erano “la voce dell'Amore”, e il suo motto “Restiamo Umani” ne rendeva pienamente l'idea.
La tristezza sul volto dei presenti, le manifestazioni in Palestina rendono evidente un risultato: l'Amore porta altro Amore.
Sono convinto di una cosa: Vik non odiava Israele o il suo popolo. Odiava le azioni malvage dei suoi governanti perchè causano morte e sofferenza. Quale persona che conosce l'Amore non odierebbe simili crimini?
Ma chiunque avrebbe notato ieri una cosa: la totale assenza delle istituzioni nazionali. Istituzioni che non perdono occasione per organizzare funerali di stato per chi muore in operazioni di guerra, motivate da interessi nazionali o sovranazionali.
Questo silenzio è una palese dimostrazione di quanto non siano gradite, ai piani “alti”, persone come Vittorio, persone che con i propri reportage fanno conoscere al mondo una realtà crudele e sanguinaria, che mettono di fronte alle coscienze più sporche il risultato del loro sostegno ad un governo che non ha pietà neppure per donne e bambini.
Un silenzio che uccide, il silenzio della vergogna.
Affinchè si possa dimenticare in fretta il ragazzo di Gaza, perchè ricordava a tutti che cosa volessero dire il dolore e la sofferenza dell'oppressione.
Perchè ricordava a tutti il significato dell'Amore, che molti uomini lontani da Dio hanno abbandonato, con le sua frase, che persone di tutto il mondo pronunciano in suo onore: “Restiamo Umani”.
NeWorld