Il mondo di oggi vive nella più completa incertezza ma, grazie all'incessante campagna mediatica in atto ormai da molti mesi, avevamo tutti maturato almeno una solida certezza; che il nemico numero uno, per gli Stati Uniti d'America, fosse l'Iran.
Gli scritti di
Michael Ledeen parlavano chiaro:
E' giunta l'ora di agire contro l'Iran e la sua sorellastra Siria, per le stragi che hanno scatenato contro di noi e contro gli iracheni.
Se lo dice lui, non ci resta che credergli sulla parola.
Ma stamattina qualcosa è cambiato. Come un fulmine a ciel sereno è giunta la
notizia che a Musudan-Ri, un remoto villaggio nella costa orientale della Corea del Nord, un missile intercontinentale Taepodong-2 attende sulla rampa il countdown per il suo test di lancio. Sono terminate stamattina, … …infatti, le operazioni di preparazione e di rifornimento
Questo tipo di razzo ha una
gittata stimata tra i 3500 ed i 4300 km e potrebbe raggiungere, potenzialmente, gran parte dell'Asia e ......... l'Alaska.
Un successo nell'effettuare il test mostrerebbe al mondo, quindi, che il piccolo paese asiatico ha la possibilità teorica di colpire gli Stati Uniti d'America, anche se in una zona relativamente periferica, con un missile, eventualmente armato con testata chimica o nucleare.
La Corea del Nord, infatti, a differenza dell'Iran del diabolico Ahmadinejad, la tecnologia nucleare la possiede davvero.
Le reazioni sono state subito decise e preoccupate.
Il primo a farsi sentire è stato
Junichiro Koizumi, primo ministro giapponese, il quale ha dichiarato: "
Speriamo ancora che non lo vogliano fare ma, se ignoreranno i nostri avvertimenti e lanceranno il missile, il governo giapponese, consultandosi con gli Stati Uniti, risponderà in modo deciso"
Thomas Scheffler, ambasciatore americano in Giappone, gli ha fatto eco dicendo che "
dovrebbero essere considerate delle sanzioni economiche, ma non voglio descrivere quali azioni potremmo intraprendere. Penso che considereremo in modo molto, molto serio la questione, che merita una discussione e necessita una risposta da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu"
La stessa Condoleeza Rice
ha avvertito la Nord Corea, invitandola a non effettuare questo lancio considerato "
davvero un atto di provocazione"
La Corea del Nord ha una finestra temporale di circa un mese per decidere di effettuare, o meno, il test di lancio. Il processo di rifornimento di carburante è difficilmente reversibile e quindi è molto probabile che, nonostante tutto, esso abbia luogo, prima o poi.
Ci aspetta dunque un'estate molto calda, almeno sul campo diplomatico.
Come osservava Tucidide "
nei ragionamenti umani [..] i più forti esercitano il loro potere e i piú deboli vi si adattano".
Visto il trattamento riservato all'Iran, a Pyongyang avranno voluto garantirsi una posizione di forza da cui trattare?
Marco Bollettino (Ashoka)
...gli uomini, come chiaramente si vede, tendono sempre, per necessità di natura, a dominare ovunque prevalgano per forze. Questa legge non l'abbiamo istituita noi , non siamo nemmeno stati i primi ad applicarla; così, come l'abbiamo ricevuta e come la lasceremo ai tempi futuri e per sempre, ce ne serviamo, convinti che anche voi, come gli altri, se aveste la nostra potenza, fareste altrettanto...
Tucidide, La guerra del Peloponneso (Dialogo dei Meli)