LA CATTEDRALE DELL'IPOCRISIA
Sull'Iraq, la coscienza dell'Europa non riesce a trovare pace. Sappiamo ormai tutti perchè ci siamo andati, così come sapevamo già da tempo che le armi di distruzione di massa di Saddam, paventate da Blair per accelerare i tempi dell'invasione, esistevano solo nel cervello di quei creduloni che si fidano ciecamente dei loro governanti.
Nonostante questo, pare che siamo ancora alla ricerca di una forma di legittimazione ufficiale, che ci permetta in qualche modo di lasciarci alle spalle uno dei più brutti gesti di prevaricazione compiuti dall'occidente verso il resto del mondo. E' in questa luce che ieri la BBC ha reso noto di essere venuta in possesso di un documento finora sconosciuto, datato 7 Marzo 2003, nel quale il Ministro di Giustizia inglese, Lord Goldsmith, avvertiva Blair che invadere l'Iraq, senza una seconda risoluzione ONU che autorizzasse specificatamente l'uso della forza militare, era illegale.
Non che ci volessero sette lauree per arrivarci, ma avere quella frase sul tuo tavolo, nero su bianco, ... ... firmata dal tuo Ministro di Giustizia, fa una bella differenza. Il problema infatti è che il 17 Marzo - 10 giorni dopo - Blair annunciò alla nazione che secondo Goldsmith non c'era nulla di illegale nel procedere anche in assenza di questa seconda risoluzione, che nel frattempo gli alleati cercavano disperatamente di strappare a Russia e Cina, ma che, come sappiamo, non ottennero mai.
Di fronte al documento appena reso pubblico ci si domanda ora in Inghilterra che cosa mai possa essere cambiato in quei dieci giorni, per rendere legale un'operazione che fino a quel momento non lo era stata. Sfortuna vuole, fra l'altro, che proprio in quei giorni Hans Blix, l'ispettore ONU incaricato della ricerca di eventuali ADM in Iraq, avesse informato le Nazioni Unite che Saddam stava collaborando in pieno con i suoi team.
Di fronte ad una richiesta di chiarimenti, ieri Lord Goldsmith si è esibito in un'acrobazia verbale degna del Cirque de Soleil, per spiegare come lui intendesse dire che la cosa era comunque legale, anche se nel frattempo scriveva che non lo fosse.
La meraviglia delle meraviglie - cioè l'ipocrisia dentro l'ipocrisia - è che in questo modo Blair, che si trova ora nel pieno della sua campagna elettorale, ha trovato la faccia per riuscire ancora una volta a negare di aver mentito sapendo di mentire.
Soltanto gli inglesi potrebbero riuscire a tenere in piedi una concatenazione di ipocrisie così complessa: inizialmente Blair mente al suo popolo, annunciando l'imminente pericolo delle ADM di Saddam, per cui "bisogna andare a toglierliele di mano a tutti i costi". Il popolo sa benissimo che Blair mente, che le ADM non ci sono, ma che abbiamo tutti un disperato bisogno di petrolio, e finge quindi di crederci perchè ha bisogno di un alibi - con se stesso, prima di tutto - per poter andare a rubare in casa altrui senza provare troppa vergogna. A sua volta Blair sa benissimo che il popolo lo sa, ma sa anche che ha bisogno di quell' alibi per sostenere l'invasione, e pensa quindi di far dire al suo Ministro di Giustizia che la cosa si può fare senza violare nessuna legge.
Fin qui, è più o meno quello che è successo in tutti quei paesi occidentali - come il nostro - che non hanno saputo resistere alla tentazione di andare ad accaparrarsi qualche goccia di petrolio che cascasse fuori dal barile americano. Alzi la mano chi ha mai creduto per un solo istante che davvero Saddam potesse colpire l'Europa con un missile in 40 minuti.
Ora però l'Inghilterra è passata al livello superiore, poichè lo scomodo documento ha di colpo rivelato quello che tutti già sapevano, ma che non si poteva dire apertamente. Il "buon cittadino" quindi, richiamato ai suoi doveri di guardiano del potere, si "indigna" pubblicamente e chiede a Blair, tramite la stampa, "ma come è possibile un cambiamento di vedute così improvviso in soli dieci giorni?"
Blair fa allora rispondere al suo pupazzo, come abbiamo visto, che non si era spiegato bene, e che in realtà la cosa era fattibile anche se lui sconsigliava di farla.
Blair può quindi continuare a sostenere di non aver mentito sapendo di farlo, mentre offre al suo popolo l'alibi che cercava per dire "Ah ecco, mi pareva. Così va meglio". E tutto torna come prima, in perfetto equilibrio sul vuoto di una menzogna storica di dimensioni mondiali.
Il popolo voterà di nuovo Blair, e tornerà tranquillo alle proprie attività, conscio di aver appena scacciato, per l'ennesima volta, un fantasma che evidentemente non accenna a lasciarci in pace.
E' infatti un fantasma che si va ingrossando di giorno in giorno, con le anime di tutti coloro che continuano a morire a causa del nostro vergognoso atto di prevaricazione.
Almeno i nostri governanti ci avessero abbassato il prezzo della benzina, dopo avergli avallato questa operazione ignobile. Invece niente: i sensi di colpa tutti a noi, i guadagni tutti a loro.
Massimo Mazzucco