Il democratico popolo d'Islanda festeggia una grande vittoria: con la maggioranza delle famiglie sommerse dal debito - a causa dalla bolla finanziaria esplosa tre anni fa - il governo islandese ha preso una decisione salomonica, ed ha azzerato per molti dei suoi cittadini il debito sul mutuo delle case.
Per la precisione, i debiti sul mutuo non saranno completamente cancellati, ma ristrutturati in base all'effettivo valore di mercato delle abitazioni. In altre parole, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, da oggi si torna in contatto con la realtà e i "numeri" gonfiati ad arte non hanno più nessun valore.
Tutti applaudono a questa vittoria popolare, e sottolineano che quando le esigenze della gente vengono messe al di sopra delle esigenze dei plutocrati, la giustizia trionfa sempre.
In realtà, basta leggere le dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale (il "salvatore" accorso in aiuto della nazione in default), ... ... per capire che si tratta soltanto di una scelta obbligata. Il FMI
sottolinea infatti "la nota relazione fra alti livelli di debito familiare acquisiti durante un boom immobiliare e gli effetti del debito prolungato sulla ripresa economica"
"La causa principale della recessione prolungata - dice il FMI - è che le famiglie cercano di ridurre il livello del proprio debito spendendo il meno possibile, causando in questo modo una recessione ancora maggiore."
"Poichè il debito agisce da freno - conclude il FMI - è importante prima di tutto rimuovere quel freno."
Insomma, è un pò come il punta-tacco nell'automobilismo. Se non freni entrando in curva l'auto esce di pista, ma se nel frattempo non tieni su i giri da quella curva non esci più.
Curioso come la "giusta misura" sia quella che tiene la popolazione "abbastanza felice" da continuare a lavorare (e spendere) spensieratamente, ma non troppo felice da ritrovarsi magari con qualche migliaio di euro in eccesso alla fine dell'anno.
Se invece esageri col freno, e ti dimentichi di accelerare, ti ritrovi a fare i conti con il noto Paradigma di Rockershield : "Se i denari non li hanno, restituirli non potranno."
Tanto vale quindi fare buon viso a cattivo gioco, fingersi democratici e disinteressati, e ricominciare a mungere quel poco che la vacca riesce ancora a dare. Col tempo riusciremo sicuramente a convincerli a farsi prestare altri soldi, ma per ora la cosa più importante è che il giocattolo non si rompa.
Massimo Mazzucco