(ANSA) - SANAA, 15 APR - E' di almeno dieci morti, tra cui tre capi locali di al Qaida, il bilancio di un raid aereo oggi a sud est di Sanaa, e di altri episodi di violenza attribuiti alla rete terroristica. Lo ha reso noto il ministero della Difesa. Nel raid, che i servizi di sicurezza attribuiscono a un drone Usa e' stata colpita un'auto dove viaggiavano i tre capi di al Qaida. Le altre vittime sono tre bambini uccisi da una bomba mentre andavano a scuola e quattro ausiliari dell'esercito morti in altri attacchi.
Da questa
"notizia" della gloriosa ANSA apprendiamo che a Sanaa i "capi" di al Qaida vengono su come i mandarini d'estate. Crescono a grappoli, cinque o sei alla volta, in modo spontaneo e rigoglioso.
Molti di loro marciscono addirittura prima di essere raccolti. Gli altri, più fortunati, vengono trasportati in un enorme pollaio sotterraneo, illuminato perennemente a giorno, dove crescono con rapidità impressionante. In due settimane il piccolo terrorista sa già recitare il Corano a memoria, ... ... e se gli chiedi "che ora è?" lui ti risponde senza esitazione "Allah Akbaru!" A cinque settimane è già capace di prepararsi da solo una piccola miscela di tritolo con marmellata di ciliegie. I più bravi riescono a mescolare il tritolo con la Nutella, e poi fanno le prove facendo esplodere la nonna sotto gli applausi di tutta la famiglia. Il vestitino della Prima Comunione se lo preparano da soli, ricamando con mani esperte un sottile filo di dinamite fra le pieghe del prezioso taffetà di Valentino. Poi collegano il detonatore alla lingua, e godono come dei pazzi pensando al prete - vittima prelibata dei terroristi - che gli offre l'ostia dicendo "Corpus Christi".
Appena diventano adulti i terroristi di Sanaa escono dal pollaio sotterraneo e cominciano a darsi da fare per organizzare attentati in tutto il mondo. Il problema è che sono moltissimi, vogliono tutti fare il capo, e la competizione fra loro diventa feroce: si candidano al ruolo supremo almeno un centinaio di terroristi al mese, ma soltanto una dozzina di loro ce la fa. Molti rimpiangono i tempi in cui "c'era lui": allora i capi di Al Qaida li potevi contare sulle dita di una mano, e persino nei periodi elettorali più bollenti non superavano mai la quindicina.
Oggi invece i capi sono talmente tanti che sono obbligati ad andare in giro in macchina in tre alla volta. E la scarsità di macchine a Sanaa è tale che i "capi" più potenti, per non rischiare di restare a piedi, hanno "marchiato" le loro auto preferite con le lettere "AQ" dipinte in rosso fosforescente sul tetto.
Tanto, anche se i droni dall'alto le bombardano, loro si rigenerano immediatamente: i brandelli di carne scagliati in aria dall'esplosione si trasformano in tanti piccoli turbanti con la barba mentre stanno volando dappertutto, e prima di toccare terra sono già diventati piccoli terroristi di tre anni, con tanto di mitra sottobraccio e kriss avvelenato nella cintura. Lo spawn ormai è inarrestabile.
E sono già tutti "capi", naturalmente. Oggi al mondo non c'è più nessuno che voglia fare il manovale.
Massimo Mazzucco