Vi avevamo parlato nel mese scorso del rilascio delle registrazioni del NORAD dell'11 Settembre, dicendovi che vi avremmo aggiornati con le critiche che sarebbero arrivate dagli esponenti del Movimento per la Verità sull'11-9.
Con il succedersi delle varie versioni si è creata molta confusione, per cui come prima cosa vi proponiamo uno spezzone tratto da una conferenza che si è tenuta a Copenhagen il mese scorso, in cui David Ray Griffin ha riassunto vari problemi della versione ufficiale: il segmento che abbiamo sottotitolato è appunto quello relativo alla mancata reazione dell'esercito e alle giustificazioni che sono seguite, l'ultima delle quali è analizzata nella nuova traduzione scaricabile in PDF nell'articolo che segue il video. Buona visione. (Se non vedete il filmato embedded, andate QUI)
I nastri del NORAD sono solo l'ultimo aggiornamento – a distanza di oltre cinque anni - della reazione dell'esercito la mattina dell'11 Settembre, ed hanno fondamentalmente validato la terza versione ufficiale, quella fornita dalla Commissione 11-9.
Le registrazioni sono state rese note dal giornalista Michael Bronner (uno dei co-produttori del film United 93) che ha redatto un articolo sul magazine Vanity Fair, poi ripreso dalla stampa al completo, dal Washington Post al New York Times, in modo del tutto acritico: come per ogni cambiamento nella versione ufficiale, i grandi media si sono semplicemente limitati a prendere per buone le nuove informazioni, incuranti delle contraddizioni e delle incongruenze, oltre che al loro stesso interno, con i dati precedenti.
La prima risposta del Movimento per la Verità sull'11-9 è venuta dal gruppo di vedove del New Jersey, vale a dire quegli stessi familiari delle vittime che guidarono il comitato che portò alla creazione della Commissione 11-9, e di cui ne contestano sin dall'uscita del Rapporto Finale la sua validità, cosa che hanno ribadito in una lettera appunto dopo il rilascio di questi nastri.
Negli Stati Uniti, tra gli organi di informazione di una certa rilevanza è stato solo il sito Raw Story ad averla pubblicata, noi l'avevamo tradotta nei commenti al nostro articolo sul rilascio dei nastri, “Commissione 11-9: ci eravamo sbagliati”, e per l'occasione la riproponiamo scaricabile in PDF.
Mandato della Commissione 11-9 – Jersey Girls (tasto destro - salva oggetto con nome; chi non ha Acrobat Reader può scaricarlo a questo link).
Ma la critica più approfondita è arrivata dal solito David Ray Griffin, che già aveva analizzato la seconda versione dell'esercito nel suo libro “La nuova Pearl Harbor” e la successiva fornita dalla Commissione in “The 9/11 Commission Report: Omissions e Distortions”: di entrambi i libri latita ancora una recensione nella stampa Statunitense.
Griffin ha fatto notare, in un'intervista allo show Guns and Butter del 30 Agosto 2006, di aver inviato la sua ultima analisi proprio a Vanity Fair, e non sorprenderà che non sia neanche stata presa in considerazione. Così come per tutti i suoi scritti ci auguriamo che verrà diffusa dal basso come è stato fatto in modo encomiabile in tutti questi anni - dovendo sopperire alla costante indifferenza o peggio ridicolizzazione mostrate dai media ufficiali - e con ottimi risultati, visti gli ultimi sondaggi di opinione che suggeriscono che ormai gli americani convinti della veridicità della versione ufficiale dell'11 Settembre siano in larga minoranza, ed in continua diminuizione.
L'articolo è molto lungo ma merita di essere letto e riletto e, come già consigliato, diffuso:
I nastri del NORAD - 11 Settembre Live o falsificazione ?
Per una piena comprensione degli argomenti trattati, consigliamo ai nuovi arrivati di leggere prima anche il precedente articolo di Griffin sull'argomento, che riguardava le conclusioni della Commissione 11-9, ed a cui per l'occasione abbiamo aggiunto un nuovo documento riassuntivo, incluso nello speciale estivo 2006 del magazine ufficiale del Movimento 11-9, Global Outlook.
Le incredibili storie della Commissione 911: I voli 11, 175, 77, 93
Cronologia riassuntiva
I documenti sono molti e l'argomento non è dei più semplici, ma rimane uno dei più importanti per comprendere quanto è avvenuto l'11 Settembre, il comportamento dei mass-media, ed il modus operandi delle indagini ufficiali che sono state avviate con grandi reticenze.
In un'intervista all'Alex Jones Show (qui l'MP3) di pochi giorni fa, il noto ed influente scrittore e pensatore Americano Gore Vidal ha ripetuto le sue perplessità sulla mancata reazione dell'esercito, che va denunciando da tempi non sospetti: nel 2002 aveva infatti raccomandato la lettura del libro “Guerra alla libertà” scritto da un giovane e promettente ricercatore inglese, Nafeez Ahmed, e che si concentrava sopratutto su questo particolare aspetto dell'11 Settembre.
“Quello che non ha avuto senso è aver visto la CNN ignorare la questione del perchè i caccia non fossero stati inviati subito a fermare i dirottamenti – è la legge vigente e non serve un'autorizzazione Presidenziale per ordinarlo, né serve un Generale – quelle sono le procedure – lo so bene, le ha scritte mio padre.” (Gore Vidal)
Buona lettura.
Roberto Toso (goldstein)