L'allarme arriva da un alto funzionario delle Nazioni Unite che, in un'intervista al The Guardian, avverte i cittadini europei sulle conseguenze dell'approvazione del Trattato di libero scambio fra Stati Uniti ed Europa, i cui negoziati sono entrati nella fase cruciale.
"L'Onu non vuole un ordine internazionale post democratico - dice il rappresentante dell'Onu Alfred de Zayas - Bisogna fare tesoro delle lezioni passate. Già in altri trattati internazionali le multinazionali sono riuscite a bloccare le politiche dei governi grazie all'aiuto di tribunali segreti che operavano al di fuori della giurisdizione nazionale. Lo stesso meccanismo si vuole riproporre con il Ttip".
Si contano ben 600 casi in cui queste "corti" sono intervenute scavalcando la libera volontà dei rappresentanti dei cittadini.
Fra le più clamorose quella del gruppo svedese Vattenfall, attivo nella produzione di energia nucleare, che ha fatto causa al governo tedesco contro la sua decisione di dismettere le centrali nucleari a seguito del disastro di Fukushima.
Altra causa è stata intentata contro il governo egiziano dal gruppo francese Veolia, leader mondiale nel trattamento dei rifiuti. La ragione? Con una legge ha alzato la soglia del reddito minimo e non potrà più sfruttare i lavoratori egiziani. [...] Il Ttip deve essere sospeso perché le multinazionali lo userebbero per indebolire i diritti umani. L'articolo 103 della Carta delle Nazioni Unite è chiaro: a dirimere i contrasti tra i suoi membri c'è la stessa Carta e non segreti Tribunali che rispondono non si sa a chi...
Nessun giornale ospiterà questo monito dell'Onu contro il Ttip. Il Movimento 5 Stelle è l'unica forza politica italiana a denunciare tutto questo. Il Ttip è dannoso non solo per la democrazia, ma anche per la salute dei consumatori e per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese, vera ossatura dell'economia europea.
Una vittoria dei pro-Ttip darebbe carta bianca alla Commissione europea. Ecco perché è importante far sentire forte la voce dei cittadini all'interno del Parlamento europeo, dove adesso la battaglia politica entra nel vivo. Bisogna stare col fiato sul collo dei negoziatori.
Molte Commissioni del Parlamento europeo hanno già espresso pareri che sconfessano, di fatto, i negoziatori. In quattro Commissioni - Affari costituzionali, Ambiente, Petizioni e Giuridica - sono stati votati pareri in cui è esplicitamente inserita la contrarietà all'ISDS (l'arbitrato che dovrebbe dirimere le discordie fra le multinazionali e gli Stati).
Adesso tocca alla Commissione Commercio Internazionale decidere. I portavoce che ne fanno parte, David Borrelli e Tiziana Beghin, hanno già presentato 44 emendamenti per smantellare il Ttip, Il 28 maggio questa Commissione voterà il testo finale che verrà poi discusso in plenaria a Strasburgo nella sessione di Giugno.
Fonte:
5 Stelle Europa.
Articolo Originale
The Guardian.