Di Rino Fossi
E' a Roma che si svolgono le maggiori manifestazioni pubbliche, di sostegno o di protesta. E' a Roma che si è svolta la manifestazione per l'abrogazione del progetto di riforma Moratti.
Oltre 100 mila, tra studenti, docenti, laureandi, specializzandi, dottorandi, ricercatori, si son dati appuntamento per far sentire la propria voce, se non il proprio lamento, ad un governo sordo, che approva una riforma tanto radicale, in un settore che era tra i migliori al mondo per grado di preparazione, contro il parere di chiunque sia occupato in questo settore.
Il governo ha risposto, a me sembra, con gli insulti di Ignazio la Russa, che urla "andate via buffoni" e della Santanchè, che con fare principesco alza il dito medio ... ... con un sorriso compiaciuto di chi realmente sta lavorando per il paese. (più altri interventi, nemmeno degni di nota).
Il risultato è stato accendere gli animi, scatenare reazioni, istigare la violenza.
Prima gli insulti si sono sostituiti agli slogan, poi le forze dell'ordine hanno caricato, ferendo alcuni ragazzi. (nella migliore delle ipotesi, visto che questo è quello che dice la questura, mentre per i manifestanti l'aggressione è stata gratuita.)
Chi reclama una dignità per il lavoro di 5 anni di studio (se tutto va bene), che è costato fatiche e spese folli, viene picchiato e insultato, nonchè reso precario per i prossimi 20 anni.
Depressi e confusi, chiediamo scusa per la nostra ambizione, magari un bel condono sulle conoscenze accademiche, mentre stiamo in coda in un'agenzia di viaggi per un biglietto di sola andata per altrove.
Come disse una volta Grillo....importiamo piedi per il calcio, ed esportiamo cervelli.
Ma dove vai, Italia?
Rino Fossi ("ilrosso")