……..al microscopio la scienza ha scoperto ogni più piccola composizione della cellula…ma ancora non sa cosa la faccia funzionare….
Nella mia carriera di medico arrivò un giorno in cui avevo “tutto”, carriera, una buona economia e tempo libero, ma non mi bastava; c’era qualcosa che mi faceva sentire incompleta.
Cominciai ad osservare meglio i miei pazienti, e notai che le persone con cui mi soffermavo a parlare un po’ di più uscivano dallo studio in migliori condizioni di quelle a cui mi ero limitata a dare una adeguata terapia.
Nello studio di medico di base mi accorsi che le persone mi dicevano tutte che ero diversa perché le stavo ad ascoltare, ed i bambini erano felici di farsi visitare da me, mi portavano tanti disegni e mi riempivano di baci, e mai nessuno ha pianto durante le mie visite che per loro diventavano sempre un gioco.
Non si parlava più solo di sintomi, ma di vita, relazioni, sofferenze, e diventai sempre più attenta al vissuto del paziente piuttosto che al suo sintomo finale.
Iniziai così il mio percorso verso medicine naturali come la fitoterapia, l’omeopatia, le medicine vibrazionali e numerose e meravigliose altre discipline, difficili da catalogare in modo razionale, che mi hanno aperto sempre più la mente - ma soprattutto il cuore - fino ad arrivare allo studio della Fisica Quantistica e delle Cinque Leggi Biologiche.
Avevo trovato il Filo di Arianna che univa in modo mirabile tutte le innumerevoli conoscenze che avevo accumulato, ma che fino a quel momento erano rimaste scollegate tra loro.
SOFFERENZA E MALATTIE: SI POSSONO VEDERE CON ALTRI OCCHI?
Nell’essere umano, al giorno d’oggi, la parola “sofferenza” evoca concetti come punizione, castigo, pena da espiare; sempre qualche cosa che viene dal di fuori.
Viviamo la nostra vita sperando che “a noi non capiti” di ammalarci, nè tanto peggio di soffrire; allontaniamo questi pensieri … … fino a che la stangata di una diagnosi non ci colpisce facendoci smarrire e confrontare con la paura; improvvisamente non siamo più padroni della nostra vita e deleghiamo a qualcun altro, il medico, la possibilità di guarire e ritornare come prima.
Ma come possiamo catalogare quelle guarigioni miracolose ed inspiegabili, specialmente quando la persona prende in mano la direzione della propria esperienza?
Per capire quello che succede in questi casi dobbiamo ampliare le nostre conoscenze limitate, ed andare oltre l’apparenza.
Lo studio di scienze come la Fisica Quantistica ha aperto nuovi orizzonti ed ha permesso di riconoscere e spiegare meccanismi di guarigione già predisposti nel nostro corpo. Basta solo capirli, assecondarli ed evolvere tramite essi.
Ogni cosa che ci accade è solo qualcosa che ci può permettere di andare oltre, di non restare impantanati nei nostri schemi e soprattutto è ciò che ci aiuta a superare eventi altrimenti impossibili da risolvere.
L’evoluzione del mondo moderno ha permesso di inserire concetti innovativi nello studio profondo di cos’è veramente la Vita. Le applicazioni della Fisica Quantistica, modificando il “modo” di osservare le cose ed interessandosi sopratutto dello sconosciuto mondo ultramicroscopico, hanno permesso di spiegare fenomeni che fino a poco tempo fa andavano sotto il nome di “magia” o “miracolo”.
La semplice osservazione che Energia e Materia sono solo due estremi della stessa cosa - l’Energia è solo Materia rarefatta e la Materia Energia condensata - permette di addentrarsi in sfumature della vita che la rendono magica; luce e materia si intersecano continuamente per creare le innumerevoli sfaccettature della vita.
Addentrandoci nell’osservazione del mondo dell’infinitesimale troviamo un universo sconosciuto, non misurabile con le tecniche classiche, che non obbedisce alle leggi a cui è sottoposta la materia macroscopica.
Solo quando l’Energia collassa nella materia diventa visibile e misurabile, ma non per questo non conserva le sue caratteristiche primordiali.
Partendo da questo nuovo punto di vista, non è più possibile concepire “sbagli della Natura/Energia”, ma solo adattamenti funzionali affinchè il sistema, in questo caso il “sistema Uomo”, con il minor dispendio energetico possibile possa evolvere ed automantenersi.
L’Uomo è un sistema aperto, dinamico, in continua evoluzione, in continuo scambio con l’esterno, non lineare, non prevedibile secondo dei rigidi schemi cartesiani.
La VITA è un continuo scambio energetico dato da uno “squilibrio”ciclico e continuo tra momenti di Ipo ed Iper-funzione ed il classico modello materialistico è inadeguato a descrivere la “Realtà Quantistica”; occorre invece rivolgersi a modelli che concepiscono l‘Universo in termini di "Informazione" piuttosto che di “Materia".
Pertanto se ri-analizziamo il concetto del perché ci si ammala e si soffre, lo dobbiamo riportare a concetti di squilibrio energetico, campi informazionali morfogenetici, momenti di caos che precedono dei riallineamenti funzionali.
La moderna Epigenetica ci spiega che i nostri pensieri, emozioni, stati mentali che creano dei veri e propri campi elettromagnetici, influenzano lo strato proteico determinando modificazioni nel nostro DNA.
L’applicazione delle 5 leggi biologiche partendo dalla DHS, un evento improvviso, inaspettato non prevedibile che innesca un meccanismo compensatorio di simpaticotonia, ci spiega modelli sensati di risposte corporee e non sbagli della natura.
Lo studio dei campi morfogenetici ci porta addirittura a “compensi energetici” effettuati dal sistema per riallineare strutture scompensate nel nostro albero genealogico.
Tutto ciò ci fa quindi riappropriare della nostra meravigliosa vita, non c’è più castigo da espiare, non c’è chi ci giudica e punisce tramite la sofferenza, ma solo evoluzione ed esperienze di cui ognuno di noi è artefice e co-creatore.
Capendo la nostra vera natura di “Esseri Complessi”, composti da materia ed energia, possiamo riprendere in mano le nostre storie senza più delegare completamente la nostra guarigione al di fuori di noi.
Prendere in mano la propria vita non vuol dire essere soli, ma affiancarsi a persone con ampie vedute che già da tempo hanno compreso questa meravigliosa complessità umana e non trascurano l’attenzione per quella parte energetica che anima la materia.
Se rappresentassimo la scienza come una sorta di circonferenza, potremmo talvolta osservare che più il sapere avanza facendo crescere tale circonferenza, più si allargano i confini e gli orizzonti dell'ignoto !
Il nostro compito è quello di aprire le menti e portare a conoscenza ciò che la maggior parte di noi ignora, con professionalità, serietà e senza pregiudizi. La Nuova Scienza ci aspetta, con tutta la sua meravigliosa complessità e miriadi di sfaccettature, rendendoci sempre più liberi.
Dott.ssa. Luciana Maria Cantafio
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