L’uomo è seduto in una toelette dell’aeoporto. Sotto la parete di separazione, vede il piede di un altro uomo, che sta seduto nella toelette accanto. L’uomo avvicina il piede alla zona di separazione, e vede che anche l’altro avvicina il proprio piede al limite del suo “territorio”. A quel punto l’uomo invade leggermente il territorio dell’altro, e sfrega gentilmente il suo piede con il proprio. Sono i segnali convenzionali fra due omosessuali che, in una situazione del genere, desiderano avere un rapporto sessuale fra di loro. A questo punto la procedura prevede che l’altro segnali, con la propria mano, l’invito ad essere raggiunto nel proprio cubicolo.
Quello che invece il nostro uomo ha visto comparire, sotto la paratia di separazione, è stato il distintivo del poliziotto in borghese che si apprestava ad arrestarlo per “proposte oscene in luogo pubblico”. Ma la sorpresa maggiore era destinata allo stesso poliziotto, quando si è accorto che l’uomo che aveva appena pizzicato a fargli le avances era il senatore Larry Craig, noto repubblicano dell’Idaho.
“Non sono gay - ha dichiarato il senatore dopo che la faccenda è diventata pubblica - e non ho commesso niente di illegale in quella toelette”. E si potrebbe pure aggiungere, volendo, che il senatore avrebbe tutto il diritto di essere gay, come ha tutto il diritto di cercarsi le proprie avventutre sessuali dove e come meglio crede.
Il problema si pone casomai quando si scopre che il senatore è stato uno dei più impietosi fustigatori di Bill Clinton, durante lo scandalo Lewinsky:
Craig inoltre è un attivista anty-gay di peso notevole, all’interno della cosiddetta “Christian right”, ... ... la destra conservatrice americana che si ritiene, per qualche curioso motivo, anche portatrice del messaggio di Gesù Cristo.
Solo un mese fa un altro repubblicano, David Vitter – altettanto inflessibile nel fustigare i costumi altrui quanto tollerante, evidentemente, verso i propri - aveva visto il proprio nome comparire fra quelli dei frequenatori di una nota casa di appuntamenti di Washington. Il suo vizietto personale? Pagava le prostitute fino a trecento dollari, purchè si presentassero con indosso dei pannolini da neonato.
Per non parlare poi dello scandalo dei “valletti” del Senato, esploso un paio di anni fa, sempre in casa repubblicana, oppure del gravissimo scandalo homosex che vide coinvolti grossi nomi repubblicani, sul finire degli anni 80, ma che fu messo a tacere dai media con grande rapidità ed efficacia.
Ormai dicono che GOP non significhi più “Grand Old Party” (la definizione corrente del partito repubblicano), ma “Grand Old Perverts,” grandi vecchi pervertiti.
E nonostante questa nuova, disgustosa ondata di ipocrisia, generata dal caso Craig, c’è stato a Washington persino chi ha osato difenderlo, dando tutta la colpa – ovviamente – ad un complotto dei media. Proprio a loro, una volta tanto che ci azzeccano, e fanno il proprio dovere!
Se a difendere Craig fosse un certo nostro amico – uno di quelli che difendono sempre “le istituzioni”, senza se e senza ma – molto probabilmente arriverebbe a sostenere che “Craig non stava affatto facendo le avances al poliziotto in borghese, nella toelette dell’aeroporto, ma è semplicemente una persona affetta dalla cosiddetta restless leg syndrome, la sindrome della gamba inquieta”.
Massimo Mazzucco
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