di Marco M.
Le polizie di tutta Europa avranno libero accesso ai database di DNA, impronte digitali e autoveicoli degli altri paesi europei, una mossa denunciata come l'inizio della creazione di un Big Brother Europeo.
In un incontro a Bruxelles, riporta il Telegraph[1], anche l'Home Office britannico (il ministero degli interni) ha dato il suo assenso ad un accordo che prevede una rete di registri criminali nazionali di 27 stati europei.
Tutti gli stati membri avranno accesso ai database di DNA e impronte digitali degli altri paesi e l'accesso diretto online al registro veicoli.
L'accordo dà il via ad una serie di procedure che porteranno entro il prossimo anno ... ...alla creazione di un unico database europeo.
Per fare un esempio, prendiamo il nostro amico inglese James Brown[2], ovviamente schedato nel database criminale nazionale, che va in vacanza in un altro paese europeo, …
… fa colazione in un bar, lascia le sue impronte in giro. Nel pomeriggio, in quel bar, una rapina finisce con l'uccisione del barista. La polizia rileva tutte le impronte, accede ai database di tutta Europa e toh!, guarda cosa abbiamo qui... un'impronta corrispondente ad un cittadino inglese schedato nel database criminale.
Per James, non sarà una bella notizia l'essere finito in un'indagine di polizia internazionale.
La polizia britannica, ricorda il Telegraph, ha già milioni e milioni di impronte schedate, e queste aumenteranno ancora dal 2009, quando saranno obbligatorie per i passaporti e le intenzioni sono di rendere obbligatoria la schedatura di impronte e possibilmente iride per tutti i cittadini dai 16 anni in poi[3]. Limitandosi solo al database criminale, quello inglese è il più grande al mondo, grande 50 volte quello francese.
Per finire nel database criminale britannico, basta essersi trovati sulla scena di un crimine, magari come testimone o anche solo di passaggio ore prima del crimine stesso ed aver lasciato impronte. Non esiste la rimozione da tale database, nè per i semplici testimoni nè per indagati che poi risultano innocenti nè per le persone finiteci "per sbaglio", che sono 140000.
Nel 1997, con l'avvento di Blair al potere, il database criminale conteneva 700.000 schedati. Ora ne contiene 4 milioni e 200 mila, il 7% della popolazione (una percentuale spaventosa, per darvi un'idea in Europa al secondo posto c'è l'Austria con lo 0.9% seguita dalla Germania con lo 0.4%), e crescono al ritmo pazzesco di mezzo milione l'anno. Un milione degli schedati nel database criminale sono minorenni.
Non era difficile immaginare che il sistema britannico avrebbe fatto scuola, estendendosi in tutta Europa.
La solita frasetta di patetica giustificazione del progetto stavolta ce la fornisce il ministro tedesco degli interni, Wolfgang Schäuble, che ha affermato: "Il nostro scopo è creare una moderna rete di informazioni per la polizia per un efficace controllo del crimine su scala europea". Ed il governo inglese sostiene come il database sia un preziosissimo sistema da condividere.
L'ultimo tassello del Big Brother inglese diventa il primo di un Big Brother europeo.
Marco M.
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Note:
[1] http://urlin.it/b2ea
[2] http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1591
[3] http://www.pressante.com/content/view/392/32/