Un pò come da noi, dove se non ci metti davanti un "avvocato" o un "cavaliere" non sei nessuno, anche nell'America ipocrita del formalismo di facciata la Signora Rice Condoleeza dell'Alabama, nubile, classe 1954, diventa per l'occasione "Dr. Rice."
Oggi tocca a lei, oggi è il momento della sua consacrazione suprema. Dopo una lunga rincorsa alle stanze del potere, la getto-girl in Saint Laurent (l'Alabama è conosciuto come lo stato razzista per eccellenza), si sottopone al finto fuoco incrociato che la sceneggiata democratica prevede per garantire ai cittadini l'equità nella scelta di coloro che vanno ad occupare i più importanti posti di governo: l'approvazione dell'apposita commissione senatoriale, composta naturalmente da cinque democratici e da cinque repubblicani, per il posto di ministro degli esteri lasciato vacante dallo spernacchiato Powell. Nel caso di parità, decide il presidente della commissione, in questo caso, altrettanto naturalmente, un repubblicano (è questo il vero vantaggio di avere la maggioranza al Senato: i presidenti delle varie commissioni, tutte di 10+1, diventano tutti tuoi).
Ovvero, fuochi d'artificio doverosi, scintille precalibrate, esito scontato. Il tutto naturalmente in diretta TV, per garantire al cittadino la trasparenza assoluta del nulla, e naturalmente... ... su canale pubblico (CSPAN), senza interruzioni pubblicitarie, per togliere all'evento qualunque sospetto di ambiguità. Ovvero, la presa per i fondelli diventa totale, poichè in questo caso la trasmissione la paga direttamente il cittadino, con i soldi della sue tasse, senza avere nemmeno la possibilità di non comprare i prodotti che la pubblicità gli propone.
Quando poi ti ritrovi nella commissione un Jo Lieberman, nominalmente un democratico (è l'ex-vice di Al Gore nel perdente pacchetto presidenziale del 2000), che dichiara serenamente "Our responsibility is to determine whether the nominee is fit for the position... And of course I conclude that Dr. Condoleezza Rice meets that standard at least and much more'' ("il nostro compito è di decidere se il candidato abbia i requisiti per occupare quell'incarico… ed io naturalmente concludo che Dr. Rice raggiunga, se non superi, quegli standard"), hai anche un favoloso esempio di ributtante ipocrisia politica: come riuscire a votare per ingraziarsi il nemico senza per questo divenire attaccabile dal tuo stesso partito. Io ho detto che gli attributi li ha - sembra cautelarsi Lieberman - ma non che per questo la Rice li sappia o voglia applicare. (Ma questo non equivale invece a riconoscere che non li abbia, visto che si presume nel candidato anche un'integrità morale di fondo?)
Con tali premesse, non c'è certo da aspettarsi che un repubblicano in cambio si opponga con veemenza alla proposta della signorina come ministro degli esteri della più potente nazione al mondo. Quel ruolo, di furente oppositore nel nome del popolo sovrano, è già stato assegnato da tempo a Ted Kennedy, come consolazione (punizione?) per la sua mancata carriera presidenziale, svanita nell'ombra dei due fratelli morti per averci provato davvero. Se c'è una "maledizione" storica nel clan Kennedy non è tanto quella delle troppe morti sospette, ma quella di esser passati alla storia come eroi di una democrazia che in realtà non sono mai riusciti a far applicare.
Il "furore" in lattina del Senatore del Massachussets si riduce oggi ad un vetriolico ''Dr. Rice was a key member of the national security team that developed and justified the rationale for war, and it's been a catastrophic failure, a continuing quagmire" ("Dr. Rice è stato un membro essenziale del team di sicurezza nazionale che ha generato e giustificato i motivi per l'entrata in guerra, portando un fallimento catastrofico ed un incubo senza fine"), che naturalmente, visti i recenti risultati elettorali, equivale più o meno ad una flatulenza in un tornado.
Mentre la voce opposta, resa pubblica per l'occasione dal senatore texano Bill Frist - rappresentante dei repubblicani al Senato e numero 3 dell'amministrazione - è di questo tenore: ''We are talking about the safety and security of this country, so I very much and very quickly want to move with Secretary Rice'' ("si sta parlando della sicurezza e della protezione di questa nazione, ed è per questo che desidero con forza vedere al più presto l'approvazione del Ministro Rice"). Nel ricorrere ancora una volta allo spauracchio che da quattro anni tiene sotto giogo la nazione, il buon Frist si è persino dimenticato che ufficialmente l'incoronazione non è ancora avvenuta.
Da parte sua la Casa Bianca ha ufficialmente invitato i vari personaggi in vista del partito ad accogliere dovunque la nuova regina con applausi e sorrisi. Il bello è che te lo fanno pure sapere pubblicamente.
Durante gli "interrogatori" preliminari, Condolezza Rice ha riconosciuto, bontà sua, che il "parziale" fallimento dell'operazione Iraq è stato dovuto ad errori che si potevano evitare. E' per questo che sarà di certo confermata.
Massimo Mazzucco
VEDI ANCHE:
DISASTRO CONDOLEZZA, l'esplosivo libro di Richard Clarke che ha svelato i retroscena della "mancata prevenzione" degli attacchi dell'11 Settembre.
"LADY ARROGANCE” SUPERA LA PROVA DEL FUOCO. ALMENO IN APPARENZA. Obbligata finalmente a testimoniare sotto giuramente, la Rice si difende dalle accuse del libro di Clarke.