(Segue comunicato della Associazione Antiplagio sulla effettiva tossicità dell'ITX)
Il mattino di un paio di mesi fa, una radio romana lanciava un appello urgente: astenetevi dal bere l'acqua del rubinetto, fino a nuovo ordine, perchè c'è il rischio di un inquinamento a monte dell'acquedotto municipale. Il panico si diffondeva subito in città, ma poco più tardi si veniva a sapere che la notizia era infondata. Controallarme, scusate tanto, e tornate tranquillamente a bere l'acqua di casa.
Era successo che una giornalista di quella radio, trovandosi nella situazione di non poter nè confermare nè smentire la notizia, aveva scelto di dare comunque l'allarme, piuttosto che venire a sapere in seguito che un suo pur piccolo ritardo era costato la vita ad altri concittadini. Se l'acqua della condotta fosse risultata davvero inquinata, la reporter avrebbe come minimo ricevuto la medaglia al valor civile da Ciampi in persona, "per aver saputo prevenire, con lucido tempismo e generosità d'animo, una tragedia incalcolabile". Invece è stata sbeffeggiata, derisa e insultata da tutti, e ora ci pensa due volte anche prima di confermare che il sole è alto in cielo verso mezzogiorno.
In tutto questo ben pochi si erano accorti che la notiza dell'inquinamento circolava già dalla sera precedente, ... ... ma che, per qualche strano motivo, nessuna delle autorità competenti era intervenuta per le debite verifiche.
Ma nessuno dei responsabili è mai stato multato, nè insultato, nè licenziato per questa negligenza, mentre la giornalista alla fine si beccava pure un avviso di garanzia, della serie "non ci provare mai più". Dura lex - quando fa comodo agli altri - sed lex.
Oggi siamo di fronte alla vergogna nazionale della Nestlè: la settimana scorsa ci fu il latte per neonati avariato, di cui pare tutti fossero al corrente (secondo voi, il presidente della Nestlè se la inventa mentre è seduto al gabinetto, la storia dell'accordo col Ministero per lasciar smaltire le riserve sugli scaffali dei supermercati?) E ieri è stata la Altroconsumo, associazione indipendente per la difesa del consumatore, a far sapere che secondo i loro esami non solo il latte Milupa, ma tutto quello che viaggia nei contenitori Tetra-Pack è contaminato dall'ITX. Stiamo parlando quindi di prodotti comunissimi, che vanno dal succo di frutta al latte condensato UHT (certo che ragazzi, ITX, UHT …. ma la mucca c'è ancora, da qualche parte?)
Per quanto ora la Forestale [?] si stia occupando delle indagini [!], si colgono nella parole dei politici e degli industriali coinvolti soltanto preoccupazioni per la loro poltroncina, da una parte, o per il loro portafoglio, dall'altra. I primi appaiono tutti occupati a pararsi il culo, in caso il bubbone diventi incontenibile, i secondi sono invece occupati a mentire spudoratamente, negando ad alta voce la tossicità dello stesso ITX, senza accorgersi che in quel modo ne confermano implicitamente la presenza, mentre altri in quello stesso momento la "negano con assoluta certezza". Mettetevi almeno d'accordo, santoddìo!
Che dite, mentre la nostra reporter di Roma deve ancora riprendersi dallo spavento che le hanno fatto prendere "quelli della giustizia", per aver cercato - anche sbagliando, magari, ma in totale buona fede - di evitare possibili avvelenamenti ai suoi concittadini, fra tutti costoro ci sarà uno soltanto che si farà almeno venti minuti di galera?
Massimo Mazzucco
Dall'Ufficio Stampa della Associazione Antiplagio abbiamo ricevuto la seguente comunicazione:
Negli USA l'ITX (la sostanza trovata nel latte Nestlè) e dannosa, in Europa no!
Dirigenti di multinazionali, uomini politici ed esperti della salute, tra cui l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l'Istituto Superiore di Sanita' hanno affermato che l'Itx, la sostanza brevettata dalla General Electric che il Corpo Forestale dello Stato ha trovato nel latte per neonati Nestle', in quantita' pari a 250 microgrammi per litro, penetrata attraverso i contenitori Tetra Pak, non costituisce un rischio per la salute dei bambini.
Alla nostra associazione e' stato segnalato invece che l’agenzia governativa USA di protezione ambientale E.P.A. (Enviromental Protection Agency), nella pubblicazione 'Human Health and Ecological Hazard Results', in particolare alla tabella 3-B.4 (Environmental Hazard Ranking of Flexographic Ink Chemical), elenca una serie di sostanze chimiche, tra cui l'Itx: alla voce 2-isopropyl thioxanthone (Itx) dice che il 'Lowest chronic value' (il valore cronico piu' basso) e' 0,004 mg/L, che corrisponde a 4 microgrammi per litro; alla voce 4-isopropyl thioxanthone (Itx) e' 0,030mg/L, ovvero 30 microgrammi. Il rischio (hazard rank) e' evidenziato con la lettera H, che significa alto (High). Per approfondire vi invitiamo ad entrare nel sito: www.epa.gov/dfe/pubs/flexo/ctsa/App3-b.pdf .
E' molto improbabile che in Italia e in Europa 250 microgrammi siano innocui, mentre negli Stati Uniti valori che oscillano tra 4 a 30 microgrammi rappresentino un rischio elevato. In realta' l'Itx, secondo la rivista americana 'Pesticide and toxic chemical news', puo' provocare irritazioni alla pelle, macchie e arrossamenti; quindi non si puo' escludere a priori che tali danni colpiscano anche chi la ingerisce.
Telefono Antiplagio chiede urgentemente al signor Ministro della Salute che vengano fatti gli opportuni confronti e controlli, per mettere i cittadini nelle condizioni di essere informati e tutelati.
Ufficio Stampa Antiplagio 3388385999
www.antiplagio.org - www.antiplagio.it
Prof. Giovanni Panunzio, coord. naz.
Cagliari 30/11/05
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