di Marco Cedolin
E’ passata una sola settimana dagli incresciosi fatti di domenica scorsa, quando qualche centinaio di ultras del Napoli furono lasciati liberi dalle forze dell’ordine di creare il caos fra i passeggeri dell’intercity diretto a Roma e di devastare il convoglio occupato con la forza senza essere muniti di biglietto, suscitando una coda d’inevitabili polemiche, ma le forze dell’ordine sono già tornate a fare parlare di sé, questa volta per un pestaggio gratuito compiuto a Vicenza mandando all’ospedale alcuni fra i cittadini che manifestavano pacificamente contro la costruzione della base militare americana Dal Molin.
Le immagini del pestaggio, documentato almeno in parte in un video amatoriale che è stato pubblicato perfino sui siti web dei grandi quotidiani, sono le stesse che già abbiamo avuto occasione di apprezzare in molte occasioni, A Venaus come a Serre, come a Chiaiano. Poliziotti che si scagliano con violenza in un mulinare di manganelli contro cittadini pacifici con le mani alzate che stanno tentando pacificamente di difendere i propri diritti ed il proprio futuro, li bastonano, li trascinano via e una volta conclusa la mattanza provvedono perfino a denunciarli come si trattasse di pericolosi criminali.
Deboli con i forti, i tifosi violenti, i delinquenti, i trafficanti di droga, la mafia e la camorra. Forti con i deboli, ... ... i cittadini che tentano pacificamente di resistere alla costruzione delle grandi opere destinate ad avvelenare la loro salute ed il loro futuro.
Non si riescono a spiegare altrimenti quelle immagini tanto disgustose quanto terrificanti, così come non si sono riusciti a spiegare i pestaggi gratuiti di Venaus, di Serre e di Chiaiano. Cittadini onesti, disarmati e pacifici trattati molto peggio di quanto non avvenga a chi delinque, da forze dell’ordine trasformatesi in picchiatori di professione che infrangono la legge pur essendo tenute a rappresentarla.
Una nuova pagina di vergogna che sicuramente non chiuderà la bocca ai cittadini di Vicenza che si battono contro la base di guerra, né a tutti gli altri onesti cittadini che in ogni angolo d’Italia stanno iniziando ad alzare la testa per difendere con le braccia alzate il proprio diritto ad esistere e ad avere un futuro.
Marco Cedolin
Il
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