Ieri mattina Carlo Brevi (per noi Santaruina) ha partecipato alla trasmissione di Rai Utile dedicata alla Massoneria.
La discussione, corretta e pacata, è stata a tratti interessante, e può anche aver fornito al pubblico meno esperto in materia alcuni “sprazzi” utili ad inquadrare in qualche modo la questione generale, mentre ha sicuramente fornito ai più esperti degli “sprazzi” in senso opposto: parlare di Massoneria dall’interno di un paese profondamente cattolico come il nostro significa partire già da certi presupposti che possono anche non essere corretti.
Non solo la professoressa de La Sapienza, che “da 30 anni studia la Massoneria”, è riuscita a sconcertare il conduttore al punto da fargli prendere un “cazziatone” dalla regia, ma lo stesso conduttore ha esordito con una frase che la dice lunga sulla angolazione – palesemente, profondamente, inconsciamente cattolica - con cui viene recepita nel nostro paese la tradizione esoterico-massonica: “Papa Woytila e il Cardinale Ratzinger – ha detto all’inizio Andrea Piersanti - hanno scritto nel 1983 che i principi della Massoneria sono considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa. Ecco, che bisogno abbiamo oggi in Italia della Massoneria?”
Perchè non fare invece un giorno una bella trasmissione in cui si discuta, ad esempio, “che bisogno abbiamo oggi in Italia della Chiesa cattolica?" Ma questa è una domanda che, evidentemente, non viene in mente a nessuno.
Non a caso Carlo Brevi, cristiano ma non cattolico ... ... (e nemmeno protestante, sia chiaro) è stato l’unico a presentare gli argomenti da un punto di vista “esterno” rispetto all’infinita diatriba fra Massoneria e Chiesa di Roma.
M.M.
Quello che segue è l’estratto dei suoi interventi. Qui invece potete vedere l’intera puntata. (Grazie a Pier69 per aver fornito la registrazione)
Di Carlo Brevi vedi anche:
Massoneria (Scheda storica)
La Chiesa greco-ortodossa (Scheda storica)
Verso il Governo Mondiale. Il volto oscuro delle Nazioni Unite (Forum)
E' necessario essere iscritti e loggati per postare commenti.