Da che modo è mondo, ormai lo abbiamo imparato, "regolamentare" significa controllare, così come "proteggere il cittadino" significa fare esclusivamente il proprio interesse. Ai governi non è mai importato un fico secco della salute dei propri cittadini, quando questa non comportasse anche un risvolto economico a loro vantaggio. "Siccome ci costi troppo in ospedali, per gli incidenti automobilistici, ti obblighiamo a mettere la cintura - ti dice il governo di turno - ma poi sei libero di sfondarti il fegato con dieci bottiglie di vodka alla settimana, perchè su quella ci guadagnamo invece una bella percentuale".
La quintessenza di questo meccanismo perverso - e la più grossa fregatura in assoluto che l'umanità si sia mai presa su questo fronte - si chiama Nazioni Unite. Nate appunto per proteggere i deboli dai forti, nel nome di un "governo mondiale collettivo", si sono lentamente trasformate in uno strumento di oppressione politica, applicata tramite il ricatto economico. Basti solo pensare alla infelice formula detta "Food for Oil", inventata appositamente per l'Iraq sotto embargo, ... ... per toccare con mano cosa l'ipocrisia globalista riesca a fare, nel nome stesso dell'umanità: prima metti l'embargo ad un paese di disperati, poi gli offri i prodotti primi di cui ha un estremo bisogno, in cambio del petrolio di cui è ricco, ma che nessuno può più comperargli. E se quello osa incazzarsi gli mandi pure i carri armati in casa, e gli radi al suolo la nazione.
Il nuovo regalo di cui stiamo per parlare, guarda caso, ci arriva proprio dalle Nazione Unite. Si chiama Codex Alimentarius 101, e proprio al summit di Roma del Luglio scorso, le autorità sanitarie delle nazioni leader ne hanno ratificato una sezione importantissima, senza che noi ce ne accorgessimo nemmeno. (I nostri giornalisti dov'erano, fra le altre cose? "Tutti a Capalbio"?)
Il Codex Alimentarius è nato da una commissione internazionale ONU che risale al 1962, con cui si intendeva regolamentare, a livello internazionale, l'intera catena di produzione/distribuzione/consumo dei supplementi vitaminici ed alimentari in genere.
Erano infatti gli anni in cui le grandi industrie farmaceutiche cominciavano ad avvertire i primi sintomi di quella che sarebbe stata una vera e propria esplosione del "supplemento naturale" alimentare, dalla semplice pillola di vitamina E all'alga australiana dai poteri miracolosi.
E tutti sappiamo che quando un rimedio "costa poco", all'industria farmaceutica ciò piace ancora meno. Perchè curare i malati di cancro con della semplice cartilagine di squalo, che costa dieci lire al chilo, quando ci sono costosissime macchine di radioterapia da ammortizzare, ingenti somme da accaparrare "per la ricerca sul cancro" (com'è che cercano cercano, ma non "trovano" mai niente, fra l'altro?), e lo Stato passa lauti rimborsi per ogni ciclo di chemio iniziato con un nuovo paziente?
Ed ecco spuntare il Codex, arma micidiale nelle mani delle farmaceutiche, poichè le metterà in grado di controllare il cento per cento del marcato "alternativo". Il Codex infatti è basato su un principio assolutamemte piratesco ed inaccettabile: quello di classificare i supplementi nutrizionali come "tossine", e non come alimenti. Se fossero "alimenti", infatti, non sarebbe lecito in nessuna nazione al mondo limitarne il consumo. Mentre se stabilisci che sono "tossine", puoi tranquillamente imporre una soglia minima di "dannosità", oltre la quale non è lecito andare, e lo fai pure nel famoso "interesse del cittadino".
L'altra metà della micidiale forbice del Codex è costituita dal fatto che si tratta di un vero e proprio codice di tipo napoleonico. Diversamente dalla "common law" (normalmente utilizzata in tutti i paesi occidentali), dove ciò che non è specificatamente proibito è lecito, nel diritto napoleonico tutto ciò che non è espressamente permesso è vietato. (Così almeno si sono tolti anche il problema di dover correre dietro a chissà quale altra scoperta "alternativa" che dovesse saltar fuori dopo l'uscita del Codex, prevista per il 2009).
L'unica consolazione, a quel punto, è che se l'umanità non si dà prima una bella svegliata, e impara a trattare i suoi governanti per quello che dovrebbero essere - gli umili servitori della comunità - nel 2012 dovrebbe esserci la fine del mondo. Così almeno un'altra volta impariamo.
Massimo Mazzucco