"ANIMAL HOUSE"
di Massimo Mazzucco
Un'altra tonnellata di sabbia è stata rovesciata sulle sofferenze dei mille poveracci che non contano nulla, per proteggere l'interesse personale di quei pochi al mondo che credono di essere gli unici a contare qualcosa.
La Commissione Indipendente sui fatti di Abu Grahb, presieduta da James Schlesinger, ha concluso i suoi lavori consegnando un verdetto tanto ambiguo da un punto di vista morale quanto inaccettabile da quello logico: un unico condannato, il Sergente Fredrick (foto) ad otto anni di prigione, all'interno della premessa che tutto ciò che è avvenuto fra quelle mura sarebbe stato primariamente il risultato del comportamento irregolare di chi vi lavorava.
Ovvero, in gran maggioranza dei semplici riservisti, che servono sia da carne da macello per le missioni… … come quella che ha portato al recente ammutinamento del convoglio di Tillin, sia da capro espiatorio quando si tratti di salvare l'onore dei "militari" veri e propri. Perchè sentire ammettere che un vero militare - anche uno solo - sia marcio fino al midollo, non accadrà mai. Non è soltanto orgoglio, è che in realtà l'errore non fa parte di certe mentalità. Lo abbiamo già verificato tante volte nello stesso Bush, e in tutti coloro che gli stanno attorno.
Il rapporto naturalmente è tornato anche sugli "usi e costumi" di quella prigione, che ha letteralmente definito "animal house", e lo ha fatto senza risparmiare molti dei dettagli che già conosciamo: prigionieri costretti a vestirsi con biancheria intima femminile, a masturbarsi pubblicamentre o a partecipare ad orge sessuali messe in scena per il puro divertimento del fotografo di turno. Oltre naturalmente alle "normali" torture, alle quali va ad aggiungersi - mai sentito prima - l'obbligo per i prigionieri di dormire nell'acqua, in celle mezzo allagate, con il rischio costante di annegare se per caso fossero riusciti davvero a prendere sonno.
Sembra quasi che chi ha redatto il rapporto sia convinto che più si riesce a far apparire rivoltanti i comportamenti degli addetti, più ci si possa in qualche modo dissociare dalla responsabilità che ciò sia avvenuto.
Ma una tiratina d'orecchi a Rumsfeld, in realtà, Schlesinger non ha potuto non darla, anche se è ovviamente la classica mossa "sacrifica il pedone, salva la regina": "Certo - dice in sintesi il rapporto - gli alti comandi avrebbero dovuto esercitare un controllo più accurato", e non si esclude che per Rumsfeld sia in arrivo un richiamo ufficiale. "Ma se solo Rumsfeld dovesse dimettersi in seguito a questo - si è affrettato ad aggiungere Schlesinger - sarebbe per l'America un disastro inaccettabile, e per il terrorismo una vittoria totale". (Chissà perchè, poi, non l'esatto contrario?)
Per la Palma d'Oro assoluta dell'ipocrisia, riveliamo ora da chi era stata nominata questa commissione indipendente, guidata dall'ex-Ministro della Difesa James Schlesinger: dall'attuale Ministro della Difesa, Donald Rumsfeld.
Si può solo aggiungere che di fronte alla bassezza morale di questi personaggi, le torture di Abu Grahb non sono davvero niente al confronto.
Massimo Mazzucco
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