Il movimento del METTO-IN-DUBBISMO

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4 Anni 6 Mesi fa #34859 da Mig25
Il problema sono le fonti, le notizie che ti arrivano e il tuo senso critico.

Quando non c'era internet, pure io non avrei avuto il minimo dubbio sull'allunaggio!
Gli americani erano quelli che avevano battuto i Sovietici nella conquista dello Spazio, punto.
L'unica incertezza che potevo avere, in buona coscienza, era pormi la seguente domanda: - Come diavolo avranno fatto questi qui, che finora hanno preso solo delle gran mazzate nei denti, a sviluppare una tecnologia spaziale in grado di superare quella dell'Unione Sovietica?
A cui ovviamente rispondevo: - Beh, saranno stati senz'altro molto bravi.
E il discorso finiva lì.

Poi arriva internet.
Si diffonde la notizia che esiste una certa Mir (Sovietica) che poi sarà sostituita dalla Iss e ti chiedi come mai non l'abbiano realizzata quelli più forti, più bravi, più belli, più intelligenti, insomma, i più: gli americani. No, l'hanno fatta i Russi. Perché? Primo dubbio abbastanza consistente.
Gli usa praticamente non si sono mai visti nello Spazio, se non per secondi al limite, tranne che per la Luna, dopo la quale sono praticamente spariti di nuovo...
Poi arrivano le analisi critiche del video della missione: certi aspetti sono sconcertanti. Prendiamo per esempio la ripresa video della partenza della capsula del Lem per fare ritorno al modulo orbitale per il rientro sulla Terra... Chi diavolo può aver mai fatto quella ripresa? E.T.? Una ripresa non solo precisa, ma anche in movimento. Letteralmente impossibile, doveva esserci qualcuno a terra per poterla fare. E da lì tutti i dubbi sul famoso video ufficiale che è stato propinato in "diretta" mondiale sul quale in tanti hanno scritto fiumi di parole. E sul quale nutro seri dubbi circa l'autenticità.

Come puoi vedere si tratta di un processo vero e proprio, dove si parte da alcuni elementi e si arriva a delle conclusioni, alcune sicure (il video è un falso!) altre probabili (se ci avete propinato un video falso allora è anche probabile che la Luna non sia mai stata toccata da un astronauta).
Non si può, quindi, pretendere di trasmettere la conoscenza; essa arriva se si è predisposti ad accoglierla.

Ti voglio fare un controesempio, potrei scegliere la Terra piatta, ma ce ne sono a decine di questi casi complottisti privi, a mio modesto parere, di fondamento: il complotto del Columbia. Ricordo molto bene il primo viaggio del Columbia, ero piccolo, ma mi aveva colpito. Quando accadde la tragedia si capì subito che le cose erano andate come i media stavano dicendo. La navicella fu distrutta dall'attrito a causa del distacco di una piastra di protezione dello scafo ad opera dell'urto di un pannello del serbatoio ausiliario. Anche cercando bene non emerse alcunché circa possibili complotti per estinguere l'equipaggio e/o il contenuto della navetta.
Non c'era niente.
Non poteva che essere andata, grossomodo, come ci hanno spiegato.

Tutto parte dalle notizie che ci arrivano, da come ci arrivano e dalla nostra capacità critica.

:wink:

Mig25 foxbat

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4 Anni 6 Mesi fa #34867 da Jediel74

Mig25: Il problema sono le fonti, le notizie che ti arrivano e il tuo senso critico.


Dei 3 elementi che giustamente hai evidenziato, è il senso critico la vera discriminante nel processo di giudizio. E' vero che prima di internet circolavano solo le informazioni allineate al sistema e a quei tempi, anche il più accanito complottista odierno, avrebbe avuto meno certezze, ma unicamente perché non esisteva la possibilità di accedere a certi dati. Oggi che questa possibilità è disponibile per chiunque, sta a noi scegliere se sfruttarla al fine di sviluppare un'idea propria, oppure ignorarla e tenersi l'idea "già pronta" evitando la fatica di pensare. Ecco che in tale contesto, coloro che scelgono di "credere", poiché la credenza è un'accettazione passiva e incondizionata, non hanno avuto bisogno di usare il senso critico e quando poi diventano "anti-complottisti", lo sono in funzione dei complottisti, in mancanza dei quali non esisterebbero, a differenza dei complottisti che sono "auto-consistenti"
Ma se è vero che lo stato di anti-complottista, presuppone a priori lo stato di credente, anche in questo nuovo ruolo non avranno bisogno di usare il senso critico, avendo già rinunciato ad esso nel precedente momento, per loro sarà sufficiente rigettare qualunque obiezione esterna senza dimostrarne l'incorrettezza.
Forse sono andata un pò troppo sul filosofico :hammer: insomma alla fine quel che voglio dire è che gli scettici sono naturalmente portati a pensare e ragionare sulle cose, mentre i credenti no :wink:

"Chi ha capito ha capito e non ha bisogno di consigli, chi non è in grado di capire non capirà mai"

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4 Anni 6 Mesi fa - 4 Anni 6 Mesi fa #34869 da Mig25
No, secondo me no.
Perché nessuna discussione, nessun ragionamento (anche fatto tra sé e sé) è possibile se non si parte da dei pregiudizi.
E i pregiudizi equivalgono alle certezze.

Vedere nella parola "pregiudizio" tutta questa negatività è infatti poco opportuno; è opportuno invece saper riconoscere prontamente i propri pregiudizi e usare la propria intelligenza per capire se è il caso persistano o meno.

Significa sapersi mettere in discussione. Che è una cosa molto importante della vita.

Il 95, il 98, anzi, secondo me il 99% delle cose che sappiamo sono basate sul "sentito dire" per cui gli atti di fede [credenze] sono molto elevati, perché arrivano direttamente dalla sintesi delle notizie che ci giungono, quelle stesse notizie che costituiscono il 99% della nostra informazione del mondo.

Ecco perché non può essere solo e unicamente il senso critico a "salvarci", ma occorre anche una certa componente dell'informazione corretta, altrimenti ci ritroviamo nella situazione pre era internet per quanto riguarda i viaggi lunari.
E sui viaggi lunari gli usa ci hanno battuto l'Unione Sovietica, pensa te che se veramente lo sbarco è falso come il filmato che ci hanno propinato, questi qui hanno battuto una delle più grandi Potenze della Storia unicamente sulla base del nulla...

O del sistema pregiudizio-informazione?

:wink:

Mig25 foxbat

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Ultima Modifica 4 Anni 6 Mesi fa da Mig25.

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4 Anni 6 Mesi fa #34870 da Jediel74
Ma se le informazioni che arrivano fossero corrette non ci sarebbero nemmeno magagne da scovare, a quel punto il quadro della situazione sarebbe perfettamente coerente e nessuno lo metterà in dubbio. Le informazioni possono essere corrette solo nel caso in cui ci stiano raccontando una cosa vera, mentre per raccontare una bugia si deve per forza dare informazioni sbagliate od ometterne altre.
Come nel caso dell'11/9 quando ci dicono che le torri sono crollate perché l'incendio da cherosene ha ammorbidito l'acciaio oltre alle migliaia di altre assurdità per cui la VU fa acqua da tutte le parti, e qui chi continua a credere nella VU o è in malafede, oppure soffre di importanti carenze intellettive, altre spiegazioni non ce ne sono.

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4 Anni 6 Mesi fa #34871 da Mig25
Si, ma non si può usare un purismo totale per ogni concetto.
Che cos'è l'informazione corretta?
Chi stabilisce che cosa sia corretto o meno?
Ok, nei problemi tecnici dell'11/9 possiamo contare sulla Scienza, che ha un linguaggio che consideriamo univoco.
E però, proprio perché si tratta di Scienza, dobbiamo essere un po' tecnici per comprenderlo.
Così infatti è, almeno per me, che non sapevo la temperatura di fusione dell'acciaio (che presumevo comunque abbastanza alta) ma che sapevo, per mia passione personale sugli aerei, che il kerosene certe temperature non le raggiunge e che il fumo nero è un fumo da pessima combustione, dove il combustibile brucia male (quindi scalda ancora di meno).
Certo, nel caso dell'11/9 ci sono state anche alcune contraddizioni tecniche palesi, tipo la conoscenza che le due torri avrebbero resistito, per progetto, agli impatti di più di un aereo... e poi invece sono cadute entrambe; resistere agli impatti è una verità scientifica di progetto, allora perché son venute giù visto che erano progettate per resistere?
Ecco, questa è una contraddizione molto forte, talmente forte che anche un non tecnico dovrebbe notarla.
Però va anche detto che noi viviamo una realtà che non può abbracciare tutto lo scibile. Siamo presi dalle nostre cose di tutti i giorni, come faremmo ad approfondire tutto? È chiaro che qualcosa dobbiamo lasciare indietro.
E lo facciamo sulla base di priorità che colpiscono il nostro senso critico, in base alle notizie che ci arrivano.

Mig25 foxbat

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