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ALIEN
Questa è stata la mia iniziazione a quel film che poi divenne culto, che divenne storia, che divenne anche una rottura di coglioni.... sopravvalutato e sottovalutato, il fatto però rimane: ALIEN è trasceso dal cinema alla consapevolezza comune, così come Marilyn Monroe in un bianco e nero da favola a cui si alza la gonna gonfiata dal vento di una griglia della metropolitana, imprime una femminilità e un divismo mai più eguagliato; non è più cinema ma, ormai a prescindere, sono momenti che in modo imperituro segnano le coscienze e l'immaginario collettivo - per sempre ....
... ma ora silenzio, le bare d'ibernazione si aprono sulla Nostromo. Non era una cosa prevista, qualcosa di strano sta accadendo a bordo (cosa sarà successo?) e, soprattutto, ricordatevi sempre
Alien e un film del '79 e io lo vidi la prima volta che non mi ricordo più quando, sicuramente avevo affittato una videocassetta anni dopo quel racconto nella cabina di un camion. Portai con me sempre le impressioni di quella trama raccontata con tanta teatralità da mio padre e ovviamente tutta la curiosità che mi era rimasta e mi rimase addosso. Così quando lo vidi, come tutti (e non certo con la consapevolezza di adesso sul Cinema) rimasi stupefatto.
Oggi come oggi, così come per l'Esorcista (CAPOLAVORO), non si può comprendere quale effetto abbia fatto sul pubblico l'Alien di Ridley Scott, che, insieme al primo Blade Runner, ritengo siano gli unici due film che abbiano un senso fatti da lui: il resto dei suoi film, li aborro.
Mi piacerebbe parlarne in modo più tecnico, ma non ho tempo per una recensione ben impostata come avrei voluto, quindi sarà quel che sarà.
Chi è cinefilo certe chicche le saprà, quindi le riporto per i meno smaliziati. Interessante sapere che Scott ottenne un aumento del budget notevolmente maggiore rispetto al primo deciso dalla produzione, semplicemente prendendo carta e matita e abbozzando quelli che poi sarebbero diventati a pieno titolo nel cinema i cosiddetti storyboard ...
... in realtà nonostante la trama intrigante, i produttori non vedevano il potenziale del film fino a quando una semplice matita è diventata e si è trasformata in un milione di dollari in più (se ricordo bene questa era la cifra; portate pazienza, io scrivo tutto e vado a memoria, a meno di dover veder come si scrive un cazzo di nome straniero o citare informazioni specifiche, come incassi o data di morte di un attore .. vado senza googlare... eccetera). Questa chicca non è fine a se stessa, in realtà l'ho riportata scegliendo così la prospettiva per inquadrare questa sottospecie di recensione e filtrare centinaia di altre cose che dovrei e vorrei dire ma non riesco (magari più avanti) ...
... il mitico fermo immagine del mostro che io, come credessi di avere fatto una magia, bloccai in pausa sul mio videoregistratore ...
Ma torniamo alla chicca che ci dice a quale livello sperimentale giocò tutto il film, sempre in bilico e sulla lama del rasoio per creare un film di fantascienza valido e che per avere una valenza innovativa, si prestò alle più divertenti delle furbizie e barbatrucchi. Ad esempio, per rendere la grandezza dell'astronave, nella scenografia gli astronauti erano dei bambini (i figli di Scott); le persone dell'equipaggio, che si intravedono dietro gli "oblò", inquadrate da fuori, erano una ripresa in VHS su di una TV a tubo catodico, altrimenti impossibile da inquadrarsi essendo che l'astronave scesa sul satellite misterioso era ovviamente un modellino. Queste cose le riporto non tanto per capire come si faceva cinema quella volta, che poi non è nemmeno una novità, visto che di questi trucchi se ne dovevano studiare a bizzeffe affinché rendessero gli effetti speciali sin dagli anni '50, ma perché ALIEN si è posto senza saperlo come spartiacque tra Cinema e Cinema ...
... in che modo? Alien in realtà ha il suo valore non tanto nel film in sé, ma nella furbizia di aver stravolto i canoni e, nel contempo, approfittato di un'intuizione sempre mal sfruttata, tra l'orrore degli orrori: UN PARASSITA CHE VIVE DENTRO DI TE E A TUA INSAPUTA
... poi si sono allineati tutti i pianeti per questa pellicola commerciale e proviamo ad elencarne qualcuno degli effetti, e di come questi effetti abbiano saputo anticipare temi e paradigmi e irretire un pubblico, quella volta, abbastanza assonnato:
- I camionisti dello Spazio, perché in realtà questo era l'equipaggio :wink: quindi dissacrando una certa fantascienza "aristocratica" (a meno che fosse fantasy, come con Guerre Stellari, ma è un altro discorso ancora);
- Un'astronave che è in realtà una raffineria volante che si muove nel cosmo;
- Il concetto di equipaggio scientemente sacrificabile e quindi una trasposizione della classe operaia nello spazio quale merce di scambio;
- La genialata che, oltre al prevedibile computer (MOTHER) che ricalcava le reminiscenze di HAL9000, distraendo così il pubblico di ODISSEANA memoria, ti piazza la sorpresa (allora impensabile) dell'androide traditore camuffato da umano in un fantastico doppio-gioco (e magnificamente interpretato dal futuro "Bilbo Baggins" de Il signore degli anelli) e così, per soprammercato, la sequenza stupefacente di come viene eliminato, con sprangata e distaccamento della testa che poi viene fatta parlare per indagare la cospirazione;
- l'uscita dal torace del mostro (c'era bisogno di ricordarlo?)
- il concetto di una creatura che crescesse velocemente e inaspettatamente, così per i personaggi, così per il pubblico :popcorn:
- l'eliminazione inarrestabile dei protagonisti, che fin qui, non è chi sa che novità, ma la forza del crescendo è insita nella maestria del soggetto/sceneggiatura che vede i personaggi in balia di una doppia e tripla e quadrupla angoscia nell'angoscia, il tradimento della loro Compagnia, il doppio-gioco dell'androide, i dissidi ben orchestrati tra chi propendeva per la quarantena della prima vittima e chi no, l'autodistruzione dell'astronave, il mistero rimasto irrisolto della misteriosa astronave sul satellite, la ricerca dell'alieno attraverso gli scanner e un "Bip Bip" al cardiopalma, la maestria con cui hanno celato nel buio l'alieno ... e, non ultimo .... :omg:
... la prima donna della fantascienza con mutande innominabili per bruttezza e senza il minimo culo, più piatto delle tette di Patty Pravo, questa Sì che - quella volta - era veramente fantascienza.
E non le abbiamo dette tutte.
Abbiamo saltato l'analisi di come sono gestiti i tempi per quello che comunque è un film d'azione. Un film fondamentalmente "lento", ma strepitosamente precipitoso verso il tragico epilogo, dove anche il lieto fine, non è che in realtà sia poi così lieto.
ALIEN è stato un crogiolo di anticonformismi e conformismi mascherati genialmente, e una storia horror innovativa, quella di operai imbruttiti e sfruttati dalle multinazionali, anche se nello spazio, e in un futuro un tantinello lugubre, che, in realtà, con la cosiddetta fantascienza, di là di intravvedere mondi sconosciuti, ha una beata fava.
In ultimo - SU TUTTI - e i pianeti si sono finiti di allineare con questo tipo qui: LUI
che qualche problemino doveva averlo ....
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Calvero ha scritto: una storia horror innovativa
Un'altra genialata. Facendo il corso di sceneggiatura, ci fecero notare che Alien NON è un film di fantascienza, MA un Horror con ambientazione fantascientifica!
Oggi stratagemmi simili sono parecchio utilizzati, ma per i tempi era decisamente avanti.
Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...
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Beh, direi che sono d'accordo su tutto...
Io vidi il film la prima volta in un cinema di seconda visione... allora esistevano
Concordo sul director's cut, così come se vi è piaciuto il secondo (Aliens - scontro finale... certo che per un film che ha avuto altri due sequel, due prequel e un paio di spin off, sembra "le ultime parole famose" della settimana enigmistica...!) ritengo il director's cut imprescindibile per dare un senso completo alla storia.
Se è piaciuto, eh?
Ps: qualche problemino deve averlo avuto si... ma evidentemente per creare degli incubi, devi viverci dentro tu stesso... quantomeno aiuta
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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- il concetto di una creatura che crescesse velocemente e inaspettatamente, così per i personaggi, così per il pubblico :popcorn:
______
Chi, cosa, causa il caso di sentirsi un caso inarrivabile a sè , non tutti i giorni i nostri respiri, le nostre vite, i nostri passi, i nostri pensieri collimano, quel che importa è che uno di noi ne sia al corrente quando l'altro appare scarico, saturo di inconscio dispensante emozioni incontrollate; mi avverto asimmetrico, sto diventando un mostro, ora.
Perdonami il fuori tema, in sè riporta bozze partorite prima della tua "avvincente" recensione.
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Aigor ha scritto: Grazie Calvero, sapevo che non avresti deluso
Figurati, visto il periodo stressato della mia vita, ho adottato un approccio più spicciolo toccando i temi in punta di piedi. D'altronde di Alien si è detto di tutto e di più, meglio forse darne una lettura più ballerina. L'importante è che ti sia piaciuta.
così come se vi è piaciuto il secondo
Assolutamente Sì. Anzi, per il seguito, il Directors Cut vale cento volte di più, e non è un'esagerazione. Ne avrei da dire.
Se avessi tempo farei una recensione a tutti gli Alien, tranne Prometheus.
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Aigor ha scritto: Grazie Calvero, sapevo che non avresti deluso
Beh, direi che sono d'accordo su tutto...
Io vidi il film la prima volta in un cinema di seconda visione... allora esistevano
Ps: qualche problemino deve averlo avuto si... ma evidentemente per creare degli incubi, devi viverci dentro tu stesso... quantomeno aiuta
li ricordo bene quei cinema
Li hai visti ogni volta che uscivano al cinema ai tempi?
Io vidi Alien 1 - 2 quando uscirono
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