La Grande Opera

Tolgo il disturbo

Dai che ci siamo. Non che la tua confusione si sia attenuata di molto, ma almeno mi parli di donne, anzi della donna, si, perchè Shakti è LA donna, LA DEA madre in confezione terrestre che, in visuale più ampia va considerata, nelle confessioni Shivaistiche che ti piacciono tanto, la sposa dello stesso Shiva e che in sancrito significa potere, forza, energia, capacità. Una gran donna, mi consenta... Una personificazione dell'energia primordiale femminile dell'Universo.

Tolgo il disturbo

Toh! Come apro, chi ti ritrovo? Ma lui, il bluastro moon.
Moon, Moon, vecchio mio, a Trieste dicono "ma va in mona" . Citi troppo. A furia di Cita-re, vai in tilt, mi stai confondendo la splendida Jane con la scimmietta Cita. NON si fa, NON si fa.

Shakti devi considerarla la manifestazione dei poteri della coscienza, simbolizzata dal dio che ti piace tanto, suo consorte. Shakti costituisce la forza efficiente della divinità e quindi la Dea Madre. Ti dirò di più, nelle confessioni religiose shivaitiche, la shakti più importante è, come detto, la sposa dello stesso Shiva, ossia Pàrvati (la figlia del monte). Devi sforzarti di far mente locale, fino a considerare che il culto di Shakti sia nato presso gli ambienti culturali pre-ariani (vecchi come il cucco) e sia stato successivamente MESCOLATO (l'ho scritto in maiuscolo in modo che tu possa considerarlo...) con elementi diversi e a volte anche ESTRANEI (estranei in maiuscolo, idem come sopra...) alle religioni primitive e al pensiero dell'India.

A buon intenditor (ma tu sei buon... o sbaglio?)

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Calò Calò, non dare sempre una tantum ai tuoi innumerevoli fans, un tanto al kilo. Che miscugli dottrinali mi combini? Purtroppo pà ttia accà nisciuno khapishiattèh... Che peccato... San Matteo, Shiva e l'Ispettore Coliandro per te PARI sono... Prova ad apportarti un popò di fosforo, dicono che ne detiene il frutto tipico della tua zona, il fico d'india, mi raccomando però, prima di abbuffarti sbucciali...

Tolgo il disturbo

Calò Calò, cala un pò. Ancora con la stessa vista sat. ma è una mania... Sei concisamente esagerato... Per inciso, sono stato a Verbania, via terra che acquea, in nave da Arona a Locarno e ritorno. Ho un amico scrittore che li vive. Bah! Alla fin fine non sei nemmeno un povero diavolo, ma un impreparato simpaticone. Potrei prenderti in parola, ma il luogo a cui alludi non m'intriga affatto.

Se fossi certo che le tue mutande non cambiassero di colore, a mia volta potrei farti partecipare a qualche seduta medianica in due distinte chiese sconsacrate, una nelle vicinanze di Milano, regno a suo tempo del prèt de Ratanà, e l'altra sulle colline di Casteggio (Pv). Nelle vicinanze di questa, seguendo le indicazioni di un'entità dichiaratesi suora morta suicida nel '600, trovammo delle ossa umane (le sue?) che ebbero in seguito degna sepoltura. Roba che ai non addetti potrebbe far gela-re, ancor più per uno nato a Gela...

Sui rosacroce che nomini a piè sospinto, devi credermi che ho provato sempre a non intromettermi. Ma tu insisti, e allora... I Rosa+Croce, hanno in verità goduto una popolarità esagerata, troppo vasta per non risultare inquinante, incarnando agli occhi di gente come te, il fascino del mysteryoso e del fiabesco. Ma non è tutta colpa tua, ancor oggi benchè si disponga di studi accurati, si continua a parlare dei Rosacroce con scarsa consapevolezza e talora con toni come i TUOI che sfumano nel grottesco.

Gli ambienti interessati all'esoterismo pullulano di individui che si spacciano per Rosacroce autentici, dicendosi in possesso di straordinari segreti sul come conseguire "poteri" e "sapienza". Peggio ancora , c'è chi offre tutta la "saggezza Rosacroce" condensata in qualche decina di fascicoli. Non significa che la confraternita sia un bluff perpetrato nei secoli, perchè sappiamo bene dell'esistenza dei POCHI ma inoppugnabili documenti : la "Fama Fraternitatis", la "Confessio Fraternitatis" e, in parte, "Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz". ma da qui a Farne una Grande Opera come tu aspiri, ce ne corre. Medita Gela, medita...
Alla prossima e c'ha tuaga ben tut

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Tolgo il disturbo

Moon vecchio fulmine. Dagli sproloqui del Baphomet e della Qabbalah... Tutto il discorso andrebbe incentrato su quest'ultima, ancor prima degli Esseni e dei templari, ma alla stesura in lingua etiopica e slava del "Libro di Enoch". Brevissimamente (si fa per dire) dovresti renderti edotto che la Qabbalah è REALMENTE un insieme di dottrine mistiche-cosmologiche-angelogiche-magiche. Considera (la Qabbalah) la divinità per sè stessa con un completo AGNOSTICISMO, affermando che essa è inaccessibile allo spirito umano, mentre accessibile è la manifestazione della divinità NEL creato. Cosa mai vuoi che ne tragga Ugo (Schonfield) con i suoi vari libri (fumetti impaginati...) da tutta una serie di tradizioni testamentarie e testi apocalittici e nelle interpretazioni della scuola giudaica-alessandrina.

Il baffetto Baphomet... ci vuol ben altro che Ugo per definirlo, dal momento che tuttora si discute sulla sua enigmatica figura dai contorni incerti. Viene nei secoli indifferentemente trattato sia per il bene che per il male. Non che le versioni, e le testimonianze, anche autorevoli, non siano prive di fantasia, dal momento che lo distinguono come un demone in forma caprina, testa mostruosa, divinità androgina, capro di Mendes, Grande Pan degli gnostici, bizzarro idolo con la capoccia dorata, e via via cantante...

Tra queste, e con l'incerta etimologia del nome, si arriva perfino a vedervi una deformazione deel nome di Maometto, "Mahomet". Per questo (FORSE) nella regione della Linguadoca, le moschee sono appunto chiamate "Baphomeries". Forse risulta più verosimile l'ìipotesi di una derivazione dall'arabo "Ouba el Phoumet" che letteralmente vorrebbe dire "la bocca del Padre"Il che è tutto dire. Ti arrendi Calò? Non ancora? Ebbene allora ti cito il maestro dell'occultismo che certamente conosci (eeeeh! Come no!), Eliphas Levi, che compone il mostriciattolo in tre abbreviazioni: "Tem Ohp Ab" ossia "Templi Omnium Hominum Pacis Abbas" (il Padre del Tempio della pace universale fra gli uomini). Soluzione questa suggerita anche da quella capa tanta di Robert Ambelain che leggendo inversamente Baphomet, lo traduce in ebraico con "il doppio uccello del Padre.

Postscrittopoidopo: Te lo riporto anche nella tua grande ed enorme OPERA, sia mai che...

Tolgo il disturbo

 

Calò Calò, schersa minga, tu per me eri un toccasana mi rendevi ilare, mi hai fatto sicuramente buon sangue, nun me poi lassà... Figurati che invece di guardare Totò compartivo con Calò. Spassosissimo.

Seriamente, se temi di perdere il lavoro affidati a me, un impiego da glucchista te lo posso offrire. Per i veri amici questo ed altro.

Cancellato

Viganò ha citato una mia frase che ho scritto su Luogocomune: "Non accettare le regole dell'avversario"

Sta girando molto questa frase, forse l'ha letta da te, forse da un meme di una falsa citazione da Sun Tzu che sta girando su facebook in questi giorni:



In ogni caso l'idea è giusta, Mazzucco già lo fece agli inizi della sua esperienza internet quando i debunker pretendevano a gran voce che i complottisti dicessero la loro versione alternativa, mentre Mazzucco ribadiva che noi ci limitavamo a demolire la versione ufficiale.

Ma sia come sia, ci hai preso in pieno Moonchild, bravo

(Agliè) Ci offrì dei sigari cubani, di forma curiosa, non diritti, ma contorti, arricciati, benché corposi e grassi. Emettemmo alcune esclamazioni di ammirazione e Diotallevi si avvicinò agli scaffali. "Verità?" rise Agliè, aprendoci di nuovo la scatola dei suoi sigari rachitici e deliziosi. Stava sorseggiando il suo cognac, traeva da un portasigarette di metallo quasi bianco dei cigarillos di foggia inusitata ("me li confeziona il mio tabaccaio di Londra," diceva, "come i sigari che avete trovato a casa mia, Prego, sono eccellenti..."), parlava con gli occhi perduti nei ricordi. Sto spiegando privatamente le Ottave interne e interiori de La Grande Opera. Se qualcuno è interessato, mi scriva un P.M.