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vitalizi vampiri
6 Anni 4 Mesi fa #18320
da padegre
vitalizi vampiri è stato creato da padegre
- vitalizi vampiri -
di Paolo De Gregorio, 29 giugno 2018
Credo che molti siano curiosi di sapere come sia stato istituito il privilegio per gli ex parlamentari denominato “vitalizio”
In una riunione segreta tenutasi negli uffici del Presidente della Camera, nel 1954, presenti i rappresentanti di TUTTI i partiti si decise, all’unanimità, di istituire un trattamento di fine rapporto, il famoso vitalizio, con una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera, che suscitò la protesta e le dimissioni di un solo parlamentare, tale Veronesi, e anche l’Ufficio di Presidenza del Senato adottò uguale delibera.
Nel 1968, il 6 marzo, negli uffici della Presidenza della Camera, tale delibera fu modificata con regole più favorevoli ai deputati e, progressivamente si è andati nella direzione di accollare l’intero onere al bilancio della Camera e del Senato, che ha adottato le stesse modalità.
La nostra Costituzione non prevede alcun vitalizio per i parlamentari, il vitalizio non è un diritto, e può essere modificato, con le stesse modalità con cui fu istituito: una delibera della Presidenza della Camera e di quella del Senato.
Per l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge il giusto trattamento per i parlamentari è quello derivante dall’iscrizione all’Inps , con le regole contributive previste per tutti i lavoratori dipendenti.
Comunque a fronte della protesta degli ex-parlamentari che invocano inesistenti diritti, nessuno parla di doveri e responsabilità verso l’enorme debito pubblico che hanno contribuito a creare (governi e finte opposizioni) per il quale dovrebbero essere perseguiti in tribunale e vergognarsi di continuare a succhiare denaro pubblico.
Paolo De Gregorio
di Paolo De Gregorio, 29 giugno 2018
Credo che molti siano curiosi di sapere come sia stato istituito il privilegio per gli ex parlamentari denominato “vitalizio”
In una riunione segreta tenutasi negli uffici del Presidente della Camera, nel 1954, presenti i rappresentanti di TUTTI i partiti si decise, all’unanimità, di istituire un trattamento di fine rapporto, il famoso vitalizio, con una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera, che suscitò la protesta e le dimissioni di un solo parlamentare, tale Veronesi, e anche l’Ufficio di Presidenza del Senato adottò uguale delibera.
Nel 1968, il 6 marzo, negli uffici della Presidenza della Camera, tale delibera fu modificata con regole più favorevoli ai deputati e, progressivamente si è andati nella direzione di accollare l’intero onere al bilancio della Camera e del Senato, che ha adottato le stesse modalità.
La nostra Costituzione non prevede alcun vitalizio per i parlamentari, il vitalizio non è un diritto, e può essere modificato, con le stesse modalità con cui fu istituito: una delibera della Presidenza della Camera e di quella del Senato.
Per l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge il giusto trattamento per i parlamentari è quello derivante dall’iscrizione all’Inps , con le regole contributive previste per tutti i lavoratori dipendenti.
Comunque a fronte della protesta degli ex-parlamentari che invocano inesistenti diritti, nessuno parla di doveri e responsabilità verso l’enorme debito pubblico che hanno contribuito a creare (governi e finte opposizioni) per il quale dovrebbero essere perseguiti in tribunale e vergognarsi di continuare a succhiare denaro pubblico.
Paolo De Gregorio
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