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Reincarnazioni? No, ma multi-incarnazioni!
Questo è dovuto al fatto che la religione porta in se le indicazioni che arrivano dalla sorgente dell'intelligenza che ha creato il Tutto, e per cui è ovviamente qui che dobbiamo trovare riscontro di quel che osserviamo (ma l'ego degli uomini è troppo imperioso per capire questo concetto)
Se c’è una cosa che ci ha insegnato la minima nozione della Meccanica Quantistica (tramite l’esperimento delle 2 fessure, anche se ancora non pienamente compreso) è che non esiste una unica dimensione, ma ne esistono quantità ininmagginabili.
Certo a livello quantistico, cioè a livello micro [o appunto quantico], ma vale la stessa cosa per il livello Macro [ovvero il nostro], d’altronde quando parliamo di energia (o luce, che è l’espressione visibile dell’energia) parliamo di qualche cosa che non ha volume e per cui è un pò come se potessi contenere in un bicchiere di caffè la stessa quantità presente in un conteiner (teoria della relatività); di fatto qualcuno ci ha informato che nel piccolo c’è il grande, nel sopra il sotto, nel dentro ciò che è fuori e viceversa (invito a dare uno sguardo alla sequenza Mandelbrot set (zoom)mandelbrot per chiarire meglio questo concetto).
Se è vero che esistono multiple dimensioni, si può dire che queste siano slegate le une dalle altre, si può dire che la prima esiste fino alla nascita della seconda e cosi via (così come la Reincarnazione buddista predica)? Non credo!
Per far capire come questo concetto contraddica il moto della MQ, dobbiamo poter parlare della modalità di processo dei quanti e per farlo analizziamo come gli scienziati oggi studino la possibilità di creazione di un Computer Quantistico, ovvero di un processore che sfrutta le potenzialità della MQ.
La caratteristica in questione è la modalità di processione o meglio la modalità in cui i risultati di un processo vengono forniti:
- immaginate di voler “zippare” un documento di testo di circa 100MB con il vostro computer classico, bene otterrete il vostro risultato soltanto dopo circa 1 ora di elaborazione sequenziale, ovvero dopo che il processore ha analizzato uno ad uno i blocchi di byte interessati. Quindi vedrete passo passo il vostro file ZIP crescere nel tempo;
- nel processore quantistico invece questo processo fornirà il risultato finale nello stesso momento che inizia il processo, ovvero I vari passi di processione dei vari byte vengono scissi in miliardi di dimensioni parallele, per cui avremmo immediatamente tutti i risultati del processo, ovvero il risultato (simile al processo classico) sia dopo 10 minuti dall’avvio dello stesso e sia il tempo del processo ottenibile dopo 1 ora dall’avvio etc … quindi le dimensioni sono si temporali ma sono tutte presenti allo stesso momento (la difficoltà degli scienziati stà nel reperire la posizione dei vari risultati e quindi anche di quello finale).
Tutto questo ci indica che il tempo è un sistema vettoriale parallelo, cioè non è sequenziale-verticale ma randomico-contestuale, e quindi allo stesso modo (parlando dell'uomo) non posso parlare di una persona che è nata 2000 anni fà e si è rincarnata ancora oggi, perchè il tempo di 2000 anni fà è ancora presente nel vettore parallelo, ergo in una serie di dimensioni temporali quella persona è ancora li viva, in altre dimensioni parallele quella persona non c’è più [è morta].
Ora interviene il lato mistico, ovvero la conoscenza religiosa, data dalla lettura di testi sacri, ma anche e soprattutto dall'esperienza (che io chiamo Marif, che in arabo significa apppunto conoscenzaa diretta che oltreppassa il credo e lo rafforza).
La persona che è nata 2000 anni fà può tornare in questa epoca? No davvero, non sarà la stessa persona a tornare, perchè quella persona ha una sua memoria, una sua identità un suo volto. Ma l'uomo non è una cosa semplice, ma complessa ed è stratificata, porzionata o proporzionata (nel Corano Capitolo l-Shams, 7 si dice "And [by] the soul and He who proportioned it").
Quindi l'anima (che qui chiamo così, ma vi sarebbe da scomporre ulteriormente l'uomo in Anima e Spirito, ma è molto lunga la cosa, merita un capitolo a parte) dell'uomo ha porzioni e non tutte queste porzioni vengono sulla Terra, ma solo una di queste e tutte le volte che lo fà forma (nel grembo materno) un nuovo volto (divino ed immortale "Q3.6 He it is Who shapes you in the wombs as He pleases 28.8: Everything (that exists) will perish except His own Face").
Questo volto, questa persona è una nuova persona ed entra in un periodo ben preciso del tempo e dello spazio, non viene ovviamente mandato a caso ma la sua traiettoria è segnata (il destino di un Re non è MAI casuale).
Comunque è un'altra persona ma collegata a tutte le altre persone che sono state create dalla stessa anima per quell'anima.
Quindi in un’altra dimensione distante nel tempo vi sarà una persona che si “richiama” alla persona che vive in un’altra dimensione temporale, ovvero sono in qualche modo la stessa persona, ma hanno memorie differenti, hanno sembianze differenti e un ambiente [spazio-temporale] differente.
Per esemplificare ulteriormente rifacciamoci ad un esempio di madre natura, se vediamo un raggio di Sole, possiamo presupporre che quel raggio tornerà di nuovo ad illuminare la stessa posizione sulla terra? No, quel raggio una volta che colpisce il suolo non torna più, ma il raggio è stato scatenato da una zona ben precisa del sole, un area che tornerà ad illuminare la Terra, ma non più come lo stesso raggio precedente, stavolta invierà un raggio nuovo, che avrà una differente angolazione una differente sembianza [anche se difficile da verificare] e quindi un differente impatto nella Terra (o in altro ambiente), in una differente zona in un tempo differente.
Coloro che sono interessati ad un aspetto ulteriore della MQ, allora continuino a leggere qui, altrimenti passino oltre per alcune indicazioni religiose:
Il legame quantistio (entanglement)
Vi succede mai di sentirvi come cadere acqua o gocce di acqua gelata sul ginocchio o altrove ma non avete nessuna parte umida?
O di sentire un dolore acuto ad un dito e nulla vi ha colpito?
Per chi ha verificato questo, bhè la spiegazione è nell’entanglement, ovvero nel legame che vi è tra un Quanto e l’altro.
Nel fare esperimentazione sui quanti, si è verificato che i Quanti (o particelle quantistiche) sono più d’uno e sono misteriosamente collegati tra loro, anche se appaiono a eoni di distanza (anche se qui ci sarebbe da aprire un capitolo apparte, perchè la distanza all’interno di un atomo è nulla se vista da chi è fuori dall’atomo!).
Ovvero si è verificato che modificando le caratteristiche base di un Quanto, immediatamente anche l’altro Quanto subisce la stessa modifica, come se i due Quanti fossero uno solo.
E di fatto è così, perchè il moto di particella quantistica è solo apparente, mentre ciò che si muove è l’onda che descrive la particella. Cioè io sò che la particella esiste perchè si muove, pulsa e crea un’onda, ma se questa onda si infrange contro qualcosa, spezzandosi, la parte di onda non più collegata al quanto originario, ma ricrea il Quanto stesso, una sua copia esatta (o quasi esatta, nel senso che la differente posizione ed ambiente, faranno si che la stessa particella riceva degli input differenti e quindi le sue risposte saranno differenti, ma la base è la stessa), ricreando la stessa particella questa avrà evidentemente un legame con il precedente.
Cosi questo legame fa si che quando cambio gli attributi base di una delle particelle, le altre cambino contestualmente (anche se ipoteticamente una si trova su Marte e l’altra sulle Pleiadi), il che rende la velocità della luce una lumaca rispetto alla velocità in cui accadono i cambiamenti quantistici.
Nel spiegarlo a mio figlio di 14 anni mi sono accorto che necessitava di un esempio, e sorprendentemente mi sono accorto che ero io a necessitarlo, di fatto lui lo ha spiegato a me alzando le mani in aria, entrambe chiuse e dicendo “come in questo modo?” e contestualmente apriva le mani e contestualmente le chiudeva.
ESATTO! Ho dedotto che il legame tra le particelle è il pensiero, ovvero la velocità di cambiamento delle particelle viaggia alla velocità del pensiero, è già perchè noi vediamo le particelle (o meglio le onde come risultanza delle particelle) come fossero le mani ma non vediamo le braccia che collegano le mani al corpo ed il corpo che è collegato alla testa e la testa sede del cervello e il cervello come ricettore della volontà o pensiero che poi scaturisce il movimento delle mani.
Insomma esiste un corpo invisibile che collega i vari Quanti, ed il pensiero che è una forma di velocità, rende la velocità della luce una vera lumaca al suo cospetto.
Bhe, pensateci, immaginate di essere a casa e davanti a voi avete una cartolina di Santorini (in Grecia) o una Cartolina fake del Rover su Marte, bene se riusciste a spostare il vostro corpo (di luce) da un posto all’altro alla velocità del pensiero, stareste li in un attimo, visto che il pensiero arriva immediatamente sul posto immaginato (ritornando a quanto detto prima della dinamica di suddivisione del tempo, questo deve valere anche per lo spazio, ovvero lo spazio è suddiviso in dimensioni vettoriali parallele, per cui basta saltare da una dimensione all’altra per poterci arrivare).
Ma questo presuppone una cosa, ovvero che il pensiero parte da un luogo che ha il dominio su tutte le particelle quantistiche, insomma il pensiero è immanente o inglobante tutte le particelle.
Se immaginiamo la cosa a livello umano, è come se tutte le nostre essenze fossero dominate dal pensiero di una sola persona (spirito) che è immanente e dominante, non lo chiamiamo forse Dio?
Per chi è interessato all’aspetto religioso di questo contesto, vi dico che una parte di ispirazione ma soprattutto di conferma di questo argomento, viene propria dai testi sacri della religione.
La mia attuale veste è quella islamica, e così prendo dal Corano, anche perchè è un Libro sicuro (ma anche di non facile interpretazione, ma a Dio piacendo in qualche caso vengo ispirato).
Il Corano: eridarietà (incarnazione)
Al Baqara Verso 21.
O uomini, adorate il vostro Signore Che ha creato voi e quelli che vi hanno preceduto, cosicché possiate essere timorati.
La prima parte descrive un tempo al presente, quindi Allah (Dio) chiede agli uomini di adorarlo (pregare, ricordarlo “ Dhikr ”, recitare il Corano e altro) perchè queste azioni fanno crescere nell’uomo quella energia che poi è chiamata fede o credo religioso.
Nel farlo fa riferimento a “voi”, cioè la gente del presente che sta leggendo o ascoltando il versetto coranico, ma si riferisce a quelli che ha creato, ovvero sia quelli del presente che “quelli che vi hanno preceduto” e nel dire “possiate essere timorati” anche in questo caso non specifica di parlare per solo coloro del presente, ma invero per tutti coloro che ha creato (ovvero tutti).
Ovviamente bisogna presupporre un legame tra le parti, quindi evidentemente con “gente che vi ha preceduto” si riferisce agli antenati o comunque alle persone che sono radicate alla nostra discendenza (gli avi).
Allah swt ci informa che esiste una diretta discendenza tra noi e chi era prima di noi, e non dal punto di vista “anagrafico”, nemmeno come discendenza di “sangue” (anche se immagino ci sia comunque relazione), ma la discenenza è animica (ma sarebbe meglio chiamarla spirituale).
Ovvero noi discendiamo da Noi stessi. Il nostro passato ci rappresenta.
Nei seguenti capitoli viene ulteriormente approfondito:
Al Baqara, verso 91. E quando si dice loro: “Credete in quello che Allah ha fatto scendere”, rispondono: “Crediamo in quello che è stato fatto scendere su di noi”. E rinnegano il resto, anche se è la Verità che conferma quello che già avevano ricevuto. Di' loro: “E se siete credenti, perché in passato avete ucciso i profeti di Allah?”.
In questo verso il Profeta Muhammad saws, parla con gli ebrei che erano presso Medina e che lo interrogano, così Allah swt gli fa notare che in passato loro hanno ucciso dei Profeti, ergo non sono credenti.
Cioè Allah swt ci sta dicendo, il fatto che voi abbiate ucciso dei Profeti è un atto grave, che ha indurito I vostri cuori ed ora voi come discendenti di voi stessi (degli assassini di profeti) non potete essere credenti per via di quello che avete fatto (azione, reazione).
Ma un'altra importante interpretazione (su cui è bene andarci cauti, ma si evince) è che Allah swt dice agli Ebrei, "perchè avete ucciso, se ora siete credenti", come a dire che la vostra situzione di credenti oggi, deve per forza di cose influire sulle azioni del passato. Questo di fatto conferma l'orizzontalità temporale e quindi la possibilità di redenzione passa per infinite possibilità di riabilitarsi, cioè di credere al fine di poter prendere strade più giuste anche nel "passato".
Il divenire credenti ovviamente vuol dire modificare lo status interiore, uno status base, che ovviamente 8come spiegato per l'entanglemet, modifica automaticamente sutti gli altri status delle altre particelle gemelle.
Al Tanf Verso 38. Di' a coloro che negano, che se desistono [dalla miscredenza], sarà loro perdonato il passato, ma se persistono, ebbene dietro di loro c'è l'esperienza degli antichi
Anche in questo caso si nota che le azioni del presente possano portare un “cambiamento” nel passato, e successivamente specifica che si intende il passato degli antichi (come si può perdonare il passato di un discendente con le buone azioni o meglio desistendo dalla miscredenza? Evidentemente colui che crede è la stessa cosa* di colui che non credeva.
Una cosa certamente si evince ineluttabile, il passato non esiste al pari del futuro, ma solo un indeterminabile presente!
* per poter specificare cosa significa essere la stessa cosa, dovrei aprire un capitolo a parte, dietro vi è celata parte della nostra natura, di come siamo fatti.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Sono giunto a considerazioni (non ancora conclusioni) analoghe.
Se interessa:
www.mezzacollina.it/Multiverso.htm
Approfondirei volentieri l'argomento.
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Ti risponderò in modo sintetico perché sono logorroico e finirei per scrivere un lenzuolo lungo quanto la Mahabharata, la sintesi è un dono che non ho!
Va da se che le risposte che leggerai potrebbero indurti a pensare che io voglia pontificare, come se dall'alto del mio scranno ti giudicassi: non è affatto così.
Tutto questo ci indica che il tempo è un sistema vettoriale parallelo, cioè non è sequenziale-verticale ma randomico-contestuale, e quindi allo stesso modo (parlando dell'uomo) non posso parlare di una persona che è nata 2000 anni fà e si è rincarnata ancora oggi, perchè il tempo di 2000 anni fà è ancora presente nel vettore parallelo, ergo in una serie di dimensioni temporali quella persona è ancora li viva, in altre dimensioni parallele quella persona non c’è più [è morta].
Sono totalmente d'accordo con te, niente muore o viene distrutto veramente, continua ad esistere in quello spazio-tempo, ciò che cambia nel caso degli esseri senzienti è la potenziale coscienza che si sviluppa all'interno di quel corpo.
L'anima in un essere è una componente che può essere presente oppure no, si amalgama in questo Universo come l'acqua con il cacao, la definisco il brutto anatroccolo della situazione nel senso che dispone di una capacità decisionale ed interventista minima, se legata ad un corpo poi è pari a zero o giù di lì.
Questa componente non garantisce la vita dopo la morte.
Quindi in un’altra dimensione distante nel tempo vi sarà una persona che si “richiama” alla persona che vive in un’altra dimensione temporale, ovvero sono in qualche modo la stessa persona, ma hanno memorie differenti, hanno sembianze differenti e un ambiente [spazio-temporale] differente.
Per esemplificare ulteriormente rifacciamoci ad un esempio di madre natura, se vediamo un raggio di Sole, possiamo presupporre che quel raggio tornerà di nuovo ad illuminare la stessa posizione sulla terra? No, quel raggio una volta che colpisce il suolo non torna più, ma il raggio è stato scatenato da una zona ben precisa del sole, un area che tornerà ad illuminare la Terra, ma non più come lo stesso raggio precedente, stavolta invierà un raggio nuovo, che avrà una differente angolazione una differente sembianza [anche se difficile da verificare] e quindi un differente impatto nella Terra (o in altro ambiente), in una differente zona in un tempo differente.
Hai valutato la possibilità che potremmo essere collegati alla coscienza di un essere evoluto, e che non è dio, e che “legge” tramite noi quanto avviene in vari punti dello spazio-tempo?
In pratica è come se alcuni esseri umani fossero dei terminali remoti, o meglio delle webcam che captano quanto avviene qui, il fatto che poi alcuni da desti si ricordino vite precedenti su questo pianeta od anche su altri, dipende dal grado di coscienza di cui dispongono, in pratica si sono conessi seppur per pochi secondi ad altri terminali remoti.
Generalizzando direi che sei riuscito a cogliere un aspetto che la matrice di questo luogo dell'Universo genera, ovvero hai scoperto un'armonica della frequenza principale.
I limiti scientifici della tua piegazione sono rappresentati dal fatto che vivi in un ambiente 3D, come tutti noi; le intuizioni che hai avuto associando religione e scientismo riflettono il tuo grado coscenziale che mi permetto di giudicare come ottimo.
Mi rincresce però che tu sia caduto nel tranello di considerare dio come una presenza inscindibile di questo Universo, l'interesse che egli dimostra per questa “bolla” è paragonabile all'interesse che tu potresti dimostrare per una colonia di batteri che vivono in uno degli infiniti specchi d'acqua presenti negli llanos venezuelani, ovvero è pari a zero, difatto noi per lui non esistiamo neppure.
E difatti così è.
P.s.: l'enfasi che hai profuso in questo post coniungando fra loro argomenti all'apparenza inconciliabili mi ricorda l'atmosfera magica che pervadeva un glorioso forum, Twilight Science, capitanato dall'impareggiabile genio di Molotov T.M.B.
Costui assieme ad un pugno di pochi utenti dettero vita ad una comunità virtuale senza eguali, costruivano marchingegni sensazionali rifacendosi agli studi di Tesla, Ighina, Schauberger ed altri cervelloni del passato.
Per motivi che ignoro dall'oggi al domani chiuse i battenti, rinacque qualche tempo dopo perdendo però il nocchiere del quale ho perso le tracce.
Il nuovo forum che sorse dalle ceneri del precedente non aveva però lo smalto del suo precursore, per quanto oramai abbandonato offre comunque molti spunti interessanti, ti lascio il link, è un buon posto dove attraccare
twilightscience.forumfree.it/
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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di un Maestro Sufi, non ricordo se Rumi o altro, "Non ti attaccare ad alcun Credo, così da non perdere tutto il resto. Ovunque volgi il tuo sguardo, ivi è il Volto di Allah. L'acqua prende il suo colore dal recipiente che lo contiene."
So che è inifluente nel discorso ma volevo dirlo
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Mirko_57 ha scritto: Interessante punto di vista.
Sono giunto a considerazioni (non ancora conclusioni) analoghe.
Se interessa:
www.mezzacollina.it/Multiverso.htm
Approfondirei volentieri l'argomento.
Ovviamente mi interessa, mi serve del tempo per leggere e far mio il tuo testo, poi magari torno a dirti qualcosa.
Comunque l'idea di un universo olografico (magari proprio dentro un ponte einstein-rosen) è un'ipotesi più verosimile che no, usciamone assieme presto .
Re: Peonia
un Maestro Sufi, non ricordo se Rumi o altro, "Non ti attaccare ad alcun Credo, così da non perdere tutto il resto. Ovunque volgi il tuo sguardo, ivi è il Volto di Allah. L'acqua prende il suo colore dal recipiente che lo contiene."
So che è inifluente nel discorso ma volevo dirlo
Cara Peonia, ho imparato nel mio percorso, che non si può imporre il proprio credo [o pu to di vista] a nessuno, nemmeno il non credere.
Sei sicura di aver capito il senso ultimo di quel che voleva dire Jalaluddin Rumi?
Essere musulmano innanzitutto vuol dire essere padrone di te stesso, cosi anche un Ebreo o un Cristiano o un indu, un Buddista o un ateo può essere musulmano, non vuol dire essere legato ad una delle religioni, ad un credo precostituito, ma utilizzare i contenuti di quella religione per conoscere e quindi comprendere chi sei.
Nell'islam si accettano gli insegnamenti di tutti i Profeti, e se vedi ogni profeta come un libro, una parte di conoscenza, puoi ben capire che privarsi di uno di questi libri vuol dirsi privarsi di una parte di conoscenza.
Re Azrael_66:
Abbiamo evidentemente una nozione dell'Anima differente, io mi rifaccio alla conoscenza portata da Gesù (così viene chiamato generalmente) o portata da Mohammad nel libro sacro dell'islam, ovvero il Corano. Ed ovviamente alla conoscenza diretta che ho ricevuto.L'anima in un essere è una componente che può essere presente oppure no,
Tutto, anche gli oggetti hanno uno spirito e tutto è vivo,ml'anima è un'altra cosa ed essa è certamente presente in tutti gli animali (il cui nome dovrebbe farci intendere anche qualcosa in più di essa in noi) e negli uomini, ma è una cosa che si può perdere, non credo ci siano uomini senza, ma sò che ci sono uomini "poveri".
Hai valutato la possibilità che potremmo essere collegati alla coscienza di un essere evoluto, e che non è dio
Questa tua domanda mi fà intendere che hai una visione alquanto discordante dalla mia di Dio/Allah.
Spesso molta gente, dice di non credere in Dio perchè pensa a Dio come un uomo. Questo è i, caso dei Buddisti, che parlano di forza immanente, energia che tutto pervade (Buddah) e quindi dicono che Dio non esiste, eppure l'energia (o coscienza evoluta, come hai scritto te) immanente è Allah nell'islam, i, profeta stesso tornando dal viaggio nel loto divino, e quindi tornando dalla presenza divina, descrisso Dio come un energia (cosciente ed intelligente ovviamente), che non può essere descritta (questo il motivo per cui nell'islam è vietato dargli una immagine, per evitare di delimitarlo).
ce ne è tanto immagino, si, e ce ne può essere molta di più.bel post ma quanta carne al fuoco che hai messo!
il mio fine è cercare di mostrare (nel limite di quel che possiamo intendere noi poveri umani in 3D) qualcosa in più o di diverso che evidentemente è stato passato a me.
ovviamente il mio consiglio è quello di non soffermarsi alle etichette, ma ad i contenuti.
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In effetti già questo differente punto di vista condiziona tutto quanto il resto.Abbiamo evidentemente una nozione dell'Anima differente, io mi rifaccio alla conoscenza portata da Gesù (così viene chiamato generalmente) o portata da Mohammad nel libro sacro dell'islam, ovvero il Corano. Ed ovviamente alla conoscenza diretta che ho ricevuto.
A differenza tua non ho nessun referente al quale appellarmi, nelle tante fantastiche/terribili avventure occorsemi c'ero solo io, della serie “esperisci questa avventura e poi...arrangiati!”
Da quello che mi è stato dato modo di osservare dio è una cosa a se, né organico, né inorganico ma giusto per trovargli un termine che possa seppur lontanamente descriverlo lo definirei Coscienza all'ennesima potenza, e poiché è fatto così ogni suo pensiero genera inevitabilmente un Universo.Questa tua domanda mi fà intendere che hai una visione alquanto discordante dalla mia di Dio/Allah.
Spesso molta gente, dice di non credere in Dio perchè pensa a Dio come un uomo. Questo è i, caso dei Buddisti, che parlano di forza immanente, energia che tutto pervade (Buddah) e quindi dicono che Dio non esiste, eppure l'energia (o coscienza evoluta, come hai scritto te) immanente è Allah nell'islam, i, profeta stesso tornando dal viaggio nel loto divino, e quindi tornando dalla presenza divina, descrisso Dio come un energia (cosciente ed intelligente ovviamente), che non può essere descritta (questo il motivo per cui nell'islam è vietato dargli una immagine, per evitare di delimitarlo).
Dio è così diverso da tutto il resto che per quello che ne so potrebbe anche essere una sorta di strana macchina che da sempre e per sempre si trova lì.
Un giocherellone cosmico.
Un dj chiuso in se stesso.
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Vi riporto un paio di esperienze, una più datata accaduta a me, una di un paio di giorni fa accaduta all amia compagna.
la mia di un 6/7 anni fa:
stavo facendo il mio solito lavoro e guardo l'orologio. Premetto che in quell'orologio non c'è la lancetta dei secondi.
Erano le 3 del pomeriggio, le lancette formavano una L chiara come il sole. Il lavoro che avevo appena iniziato necessitava di 15 minuti. Collegavo l'ora al lavoro da fare perchè alle 15.20 dovevo andare a prendere il bimbo all'asilo.
Finisco il lavoro senza intoppi, tutto liscio, guardo l'orologio ed erano le 15.00....azzz s'è fermato l'orologio....guardo il cellulare erano le 15.00...
l'unica risposta che mi sono riuscito a dare è che avevo guadagnato, in qualche modo , 15 minuti di vita...
la seconda, della mia compagna 2 giorni fa:
a cena, ad un certo punto prende un cracker e rimane sbalordita dicendomi: ma se era rotto com'è che è tutto intero?
cazzo sono sicura perchè volevo metterlo a panino con del formaggio...mio figlio: non era quello sotto?? controlla ma erano tutti interi...
Gli ho detto: hai vissuto 2 momenti diversi nello stesso momento e li ricordi entrambi...forse in 2 vite diverse....abbiamo accettato la cosa senza più discuterne come se fosse stata una cosa normale.
La vita comincia ad essere un argomento sempre più interessante e curioso
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juss ha scritto: non so se centra ma forse un minimo di attinenza c'è
La vita comincia ad essere un argomento sempre più interessante e curioso
Se vuoi possiamo farcelo entrare, e ti spiego il perchè, però è solo una parte di quanto ho scritto:
Nella quantistica c'è il famoso "problema dell'osservatore", ovvero chi osserva la realtà la compromette, cioè le tue idee, la tua dogmaticità o al contrario elasticità mentale, il tuo imprinting, fanno si che il risultato sia condizionato da ciò che ti aspetti. Quindi può darsi che tua moglie avesse voluto che il cracker fosse intero ed ecco fatto. Lo si può fare coscientemente? Si, devi annullarti.
Ma potrebbero esserci tanti altri motivi: l'ego a volte ti mostra una cosa che non è quella, i perchè possono essere molti; esistono i jinn o spiriti maligni, che a volte (soprattutto in questo periodo) vengono ad interferire, ma è una rarità comunque; allucinazioni; oppure quello che dici te, noi come esseri straordinari possiamo vedere il futuro, ovvero vediamo noi in un time lapse differente, qua do il cracker sarà rotto o una dimensione in cui effettivamente il cracker si è rotto.
Stessa cosa per il tuo orologio, ma con una possibilità in più: se per qualche motivo riesci a fermare il battito del tuo cuore, fermi il tempo... dubito che sei riuscito a farlo, anche involontariamente, per 15 minuti [ma c'è chi riesce in questo].
Mia personale opinione, lascia perdere questi eventi, non ti ci fissare, ma appunto prendili come spunto per conoscere meglio la REaltà.
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Quello che non capisco è: se tutte le incarnazioni avvengono contemporaneamente, non essendoci passato e futuro, tutto è come già accaduto, no? Mi viene in mente chi dice che l'universo, cioé l'intero multiverso, dura quanto il Tempo di Planck ( Malanga ). In qualche "vettore parallelo", quindi, io sono già morto, io sto nascendo, io sono ""un altro volto".
Che scopo ha una vita del genere? Stiamo modificando qualcosa di già successo? Stiamo rivivendo l'accaduto? Perché trasportare la coscienza/anima in una simulazione spaziotemporale non locale?
Che dice "allah" al proposito? Che dovremmo fare?
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Tonki ha scritto: Tutto molto interessante e bello; e di difficile comprensione. Ed è curiosa questa interpretazione mistico di tipo orientale/scientifica partendo dal corano.
Quello che non capisco è: se tutte le incarnazioni avvengono contemporaneamente, non essendoci passato e futuro, tutto è come già accaduto, no? Mi viene in mente chi dice che l'universo, cioé l'intero multiverso, dura quanto il Tempo di Planck ( Malanga ). In qualche "vettore parallelo", quindi, io sono già morto, io sto nascendo, io sono ""un altro volto".
Che scopo ha una vita del genere? Stiamo modificando qualcosa di già successo? Stiamo rivivendo l'accaduto? Perché trasportare la coscienza/anima in una simulazione spaziotemporale non locale?
Che dice "allah" al proposito? Che dovremmo fare?
Ciao Tonki,
che senso ha leggero un libro?
Con questa retorica domanda, ho risposto a quasi tutte le tue domande, ma questo tipo di risposte sono quelle che noi dobbiamo trovare da soli, altrimeni sarebbe come accettare un dogma senza avere una propria critica su questo.
Comunque su qualcosa posso risponderti senza privarti del tuo personale ragionamento, spero.
Quello che puoi modificare sono le tue personali scelte in momenti critici della tua vita passata [non vissuta ancora in altre dimensioni], che comunque non avranno un effetto sulla storia che attualmente ricordi, cioè sulla memoria, ma sul tuo personale benessere interiore. Se stai bene, di certo le scelte future sarano anch'esse migliori.
Il momento più importante di una gara quale è?
La penna ha scritto, l'inchiostro si è seccato. Questo detto, del Profeta Mohammed (in realtà più ampio ed interessante) sintetizza quello che ho scritto, ed è esattamente ciò che la MQ descrive. Ripeto, cerca da te il "senso della vita", se lo trovi da solo, il beneficio è nettamente maggiore.
Allah queste risposte le dà, in continuazione, ma non sono esplicite, sono insite nei segni che riscontri nella vita di tutti i giorni.
ti dò 3 film da guardare, ma stavolta se li hai già visti, sotto un ottica differente:
The Mud (questo, forse, non lo capirai se non hai approfondito il 'come son fatto')
Mr.Nobody (questo in italia qualcuno... lo ha tenuto fuori 7 anni, e 7 non è un numero casuale.)
Interstellar (questo, spiega parte di quello che ho scritto assieme a mr.nobody).
Ricordati, la guerra non è tra buoni e cattivi, ma tra pigrizia/staticità e curiosità/evoluzione.
gli ebrei sono i più pigri.
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Bella domanda, ero indeciso tra darti la risposta corta oppure quella lunga, buon per te che ho scelto la prima(!), ovviamente è un mio pensiero quindi opinabile.Che scopo ha una vita del genere? Stiamo modificando qualcosa di già successo? Stiamo rivivendo l'accaduto? Perché trasportare la coscienza/anima in una simulazione spaziotemporale non locale?
Tutto questo ambaradan, vita, morte, pensieri, emozioni, rabbia, amore ecc. serve per fornire energia al sistema Universo, se nessuno credesse in lui collasserebbe in un istante.
Hai citato malanga dunque dovresti avere dimestichezza con i termini forme pensiero ed eggregore, orbene l'Universo è un'eggregora polidimensionale all'ennesima potenza, ogni essere per piccolo che sia, fa la sua parte.
E così l'eggregora Universo non implode su se stessa.
L' Universo è una bolla di sapone dove la tensione superficiale resiste grazie alla coscienza degli esseri che dentro vi prosperano.
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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Molto bene. Mi guarderò i film consigliati e vediamo. Ma da un punto di vista pratico il Corano ( o persino la fisica moderna? ) presenta delle tecniche/modalità di accrescimento della coscienza, per avere esperienza diretta di questa multidimenzionalità?
In un articolo in homepage sul sogno qualcuno ipotizzava che lo stadio onirico fosse un punto di contatto tra diverse dimenzioni, una sorta di finestra su altri mondi o, quindi, su altre dimenzioni spaziotemporali.
Circa gli ebrei, perché sono pigri? Per la loro staticità? Per la loro azione involutiva sul mondo?
@Azrael66
E' una visione molto cupa la tua, ricorda un po' l'aquila di Castaneda ma con un accezione più negativa. Malaga se non sbaglio diceva che erano certi parassiti multidimenzionali a nutrirsi di quello che tu chiami ambaradam di emozioni, esperienze etc, non un'immensa eggregora. Questo perché non avendo "anima" non potevano avere esperienza e energia. E aggiungeva che più questa era negativa, più era appetibile. Un po' lo stesso concetto dei Voladores di Castaneda. Ma ritieni non ci sia nulla al d la di questa "piramide alimentare" elevabile fino all'"eggregora universo"?
Adesso ho visto qualche conferenza e Malanga parla di altre cose, dando quell'impostazione come vera ma superata. L'ho citato perché parla continuamente di fisica quantistica e del fatto che l'universo non è locale e ha la durata, dice lui, inferiore all'intervallo di plank.
Interessante il "se non si credesse in lui collasserebbe all'istante". La fisica quantistica, con la questione dell'osservatore, in fondo dice anche che a creare la realtà è l'osservatore stesso, in una certa misura. Ma se collassa l'universo virtuale cosa resta?
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il Corano contiene tutto, è un libro multidimensionale per eccellenza, ma siccome lo è, è anche molto difficile estrarne contenuti.Tonki ha scritto: @Mikahel
Molto bene. Mi guarderò i film consigliati e vediamo. Ma da un punto di vista pratico il Corano ( o persino la fisica moderna? ) presenta delle tecniche/modalità di accrescimento della coscienza, per avere esperienza diretta di questa multidimenzionalità?
Si, nell'Islam vi sono tecniche per elevarsi spiritualmente che possono portare a vedere le dimensioni parallele "chiudendo gli occhi".
Se segui un raggio di sole, ti accorgi che questo è distaccato dagli altri sulla terra, ma salendo, inerpicandoti su esso, vedrai che il suo principio è in comune a tutti gli altri raggi di sole, per cui come puoi ben capire, salendo spiritualmente, ti allacci completamente a tutti e tutto.
Queste tecniche non si fanno per quel motivo [ma per avvicinarsi al divino], ma può succedere, non è detto succeda a tutti, siamo tutti diversi per cui a qualcuno possono aprirsi porte differenti.
i sogni sono di vario tipo, alcuni sono psichici, alcuni vengono da Allah o i tuoi maestri [per insegnarti o avvertirti...], alcuni sono nella tua dimensione ma in ambiti completamente differenti [altri mondi o nello spazio remoto...], altri da altre dimensioni con te come soggetto o altri.Tonki ha scritto: In un articolo in homepage sul sogno qualcuno ipotizzava che lo stadio onirico fosse un punto di contatto tra diverse dimenzioni, una sorta di finestra su altri mondi o, quindi, su altre dimenzioni spaziotemporali.
Il nostro spirito assieme all'anima (una parte di questa) scorrazza volentieri quando si libera dal corpo (che lo costringe), e và dove gli serve e preferisce, a volte anche a coabitare in esperienze altrui (ti sei mai visto allo specchio in un sogno?).
Si,,non hanno intenzione di evolversi e si legano al mondo.Tonki ha scritto: Circa gli ebrei, perché sono pigri? Per la loro staticità? Per la loro azione involutiva sul mondo?
Chi non eleva la propria energia spirituale, lo spirito o intelletto, rimane [credimi] legato all'energia che compone questo mondo, come un crostaceo rimane legato allo scoglio, anzi diviene lo scoglio.
Tonki ha scritto: Interessante il "se non si credesse in lui collasserebbe all'istante". La fisica quantistica, con la questione dell'osservatore, in fondo dice anche che a creare la realtà è l'osservatore stesso, in una certa misura. Ma se collassa l'universo virtuale cosa resta?
A questa domanda, se mi permetti, rispondi anche io.
Siccome mi sono non da molto imbattuto in un passo coranico molto sottovalutato o mal interpretato da molti traduttori e scolari, allora posso adesso avere un idea migliore, anche coadiuvato da ciò che ho carpito dal mio Maestro e da quello che ho visto:
il passo recita [a memoria] più o meno così: "vi abbiamo creato da un unico essere [entità]", ma la parola essere è stata impropriamente tradotta in "persona", così da far sottointendere Adamo, che è anche vero, ma la parola Araba utilizzata è Nafs, ovvero Anima (più propriamente Ego) che nel film di Sidarta (se non erro "il piccolo Buddah") viene anche chiamato l'architetto [come anche in Matrix compare questa figura.].
Ora questo cosa implica? Implica che l'ego o anima è una sola e tutti gli esseri o spiriti (volti divini) che vengono al mondo (ma anche animali e jinn), ne ereditano un pezzettino, come un ombra che è risaltata dalla luce [dell'intelletto]. Ed è l'ego, quel pezzettino sottratto all'anima che tutti abbiamo in comune, che ha in se gli archetipi della conoscenza storica del mondo nei suoi vari passaggi e soprattutto dell'altro mondo che noi chiamiamo "paradiso o vita eterna", ovvero l'ego-universale crea la realtà e ne detta le regole (ecco che, chi mette l'ego sotto i propri piedi, lo sottomette ( ovvero Islam ) allora può cambiarne le regole e ad esempio camminare sulle acque... ti ricorda qualcuno?).
Questa cosa che ti ho scritto, è preziosa, non lasciartela scappare, le perle vanno custodite.
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Quando si accorge di tale limitazione, supponendo, senza prove, d'esser limitato, ne estende la natura e l'origine fin dove non è più possibile indagare, pretendendo così di dimostrare l'autenticità della propria creazione.
È un bel trucco, ma è solo un trucco.
Cercate di capire: dio è come il tempo.
Il tempo, in realtà, potrebbe non esistere (molti indizi in tal senso) e, comunque, è una variabile del tutto incontrollabile che subiamo, volenti o nolenti, a meno di non riuscire ad ignorarla (roba da iniziati! ...non è vero: banali considerazioni e semplici constatazioni bastano a renderla del tutto ininfluente).
Trovo che l'analogia con qualsiasi declinazione del termine "dio" sia pressoché perfetta.
Posso dimostrare qualcosa al proposito? No. Ma è possibile argomentare intorno a qualcosa che non esiste? Questo potrebbe ben essere un altro interessante spunto di discussione.
Ma non sono così radicale. Il tempo probabilmente non esiste, ma tutti noi sperimentiamo le conseguenze di qualcosa che definiamo con quel termine.
Esiste "Dio"? Probabilmente no, ma ci misuriamo comunque con il concetto, con l'idea, con gli effetti della convinzione diffusa che esista e questo è indubitabile. Dimostrare il nesso fra la nostra convinzione/opinione in relazione ad un fatto e il fatto stesso sarebbe un altro interessante spunto per una accesa, e probabilmente non conclusiva, discussione, ma ci allontaniamo dal tema principale del post.
Incarnazioni...morte... Davvero pensate di essere in grado di trovare una risposta anche solo lontanamente assimilabile alla "realtà" all'interno di sistemi culturali e politici nati e sopravvissuti per scopi ben diversi da "dire la verità"? Le religioni, i miti, i testi sacri, le tradizioni, perfino, come detto, le descrizioni di Dio e le interpretazioni della Sua (presunta) Volontà sono TUTTE creazioni umane e noi umani, ad esser pignoli, nemmeno possiamo dirci del tutto sicuri di esistere (come intendiamo correntemente l'esistente). Davanti ad uno scenario di una tale vastità e complessità (il Multiverso e le implicazioni sospettabili) comprendo che vi sia la tentazione di rifugiarsi in "soluzioni banali" (...ha fatto tutto Dio...). Ma se proviamo a elaborare una domanda fondamentale, o almeno rappresentativa del problema fondamentale, vedrete che qualsiasi risposta che contenga u accenno alla divinità, risulterà insoddisfacente, inutile e autoreferente (la prova dell'esistenza di Dio saremmo noi in quanto creati da Dio) e, provocatoriamente vi chiedo: cosa sono i sogni? Esistono, ne abbiamo esperienza, talvolta li ricordiamo e capita perfino che influenzino la nostra vita cosciente, eppure spessissimo descrivono situazioni, ricordi, esperienze, ambienti del tutto estranei e sconosciuti da svegli, sebbene naturali e comprensibili durante il sogno. Nessuno di voi è mai morto durante uno dei suoi sogni?
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La faccenda è un po' più complessa; ero un utente della comunità virtuale di “Alienati”, il forum del Gruppo Stargate sul quale scriveva anche Malanga, all'interno di essa sviluppavamo le informazioni che emergevano dalle ipnosi nonché dalle esperienze individuali condivise, quindi quanto maturava dalle nostre elucubrazioni talvolta si discostava dalle versioni ufficiali.Malaga se non sbaglio diceva che erano certi parassiti multidimenzionali a nutrirsi di quello che tu chiami ambaradam di emozioni, esperienze etc, non un'immensa eggregora.
L'errore consisteva nell'attribuire alla componente animica un'importanza strategica e vitale, il casino è partito tutto da lì.Questo perché non avendo "anima" non potevano avere esperienza e energia. E aggiungeva che più questa era negativa, più era appetibile.
Circa i presunti “parassiti” di cui si sarebbero liberati gli “addotti”, nutro l'atroce dubbio che abbiano eliminato ben altro del quale, almeno ufficialmente, si sa ben poco.
Ho assistito alla parabola discendente di numerosi “addotti liberatisi”, che se da una parte hanno trovato una sorta di pace interiore, dall'altra hanno perso capacità artistiche notevoli, e se anche ti sarà difficile crederlo, di capacita esp non indifferenti, diventando in seguito persone anonime che ora con leggerezza fanno chiacchiere da bar; meritano di essere menzionati alcuni casi di individui che ne sono usciti energeticamente distrutti, devastati e che venivano relegati ai margini della comunità con l'ipocrita scusante che non volevano liberarsi, di fatto erano dei dead men walking...Sono in contatto con alcuni di loro, e solo un paio pare siano riusciti a ricostituirsi energeticamente parlando.
Ribadisco quanto ho scritto in questo thread, ovvero sono certo che esista un Dio dal quale si è generato come atto involontario questo Universo, sono altresì certo che Dio si disinteressi totalmente di esso così come di tutti gli altri Universi.Ma ritieni non ci sia nulla al d la di questa "piramide alimentare" elevabile fino all'"eggregora universo"?
Paradossalmente mi sento più vicino agli atei che ne negano l'esistenza piuttosto che a tutti i credenti che hanno antropomorfizzato ed adattato ad usum delphini la vaga idea che di esso si sono fatti.
Dio è l'archetipo dell'egoismo.
Grazie per la segnalazione, sono almeno sette anni che mi disinteresso in modo totale di tutto ciò che costui produce traendone un immenso beneficio!Adesso ho visto qualche conferenza e Malanga parla di altre cose, dando quell'impostazione come vera ma superata. L'ho citato perché parla continuamente di fisica quantistica e del fatto che l'universo non è locale e ha la durata, dice lui, inferiore all'intervallo di plank.
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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Mirko_57 ha scritto: L'Uomo ha creato Dio a sua immagine e somiglianza.
Quando si accorge di tale limitazione, supponendo, senza prove, d'esser limitato, ne estende la natura e l'origine fin dove non è più possibile indagare, pretendendo così di dimostrare l'autenticità della propria creazione.
È un bel trucco, ma è solo un trucco.
Cercate di capire: dio è come il tempo.
Non hai letto una cippa lippa di tutto quello che ho scritto, vero?
Le tue considerazioni personali su Dio, qui sono fuori tema ed inappropriate.
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Dunque, troppo carne al fuoco ovviamente, e ho sempre da vedere i films avendo poco tempo. Ma vediamo se riesco a prendere giusto qualche frammento, perdonate se salto alcuni tratti, sicuramente fondamentali.
il Corano contiene tutto, è un libro multidimensionale per eccellenza, ma siccome lo è, è anche molto difficile estrarne contenuti.
Io sono un piccolo estimatore di insegnamenti religiosi, diciamo su un piano intellettuale perlo più, ma mi sono sempre dedicato all'oriente, al cristianesimo, all'alchimia e altre correnti. L'islam l'ho sempre accantonato per una ragione o un'altra. Ma la tua è un interpretazione personale o è derivante da una qualche corrente islamica/scuola? Giusto per capire, è molto interessante.
Si, nell'Islam vi sono tecniche per elevarsi spiritualmente che possono portare a vedere le dimensioni parallele "chiudendo gli occhi".
Tecniche affini al mondo yogico indiano per esempio? Te che consigli daresti a chi voglia mettere in pratica un percorso più "esperenziale"?
ovvero l'ego-universale crea la realtà e ne detta le regole (ecco che, chi mette l'ego sotto i propri piedi, lo sottomette ( ovvero Islam ) allora può cambiarne le regole e ad esempio camminare sulle acque... ti ricorda qualcuno?).
In altri termini, quando si vuol sostenere che "noi siamo i creatori della realtà", come lo è in un certo senso l'osservatore in fisica quantistica, è questo "frammento di anima" sul quale non abbiamo controllo/consapevolezza che la genera, non noi. Come se ne prende coscienza a tuo parere?
Forse sono domande molto complesse, ma colgo l'occasione già che si presenta. Non se ne parla certo tutti i giorni.
@Azrael66
A me Malanga non mi è mai piaciuto: lo è sempre considerato una sorta di terrorista mentale, utile a terrorizzare. Alien cicatrix e buona parte della sua prima produzione poteva avere al massimo il valore di una parabola favolistica sulle entità che vivono in qualche dimensione astrale, al limite e se lo si vuol credere possibile.
Sicuramente molti che si sono rivolti a lui sono impazziti o ne sono usciti male, è noto. Lui stesso non è che fosse messo benissimo...non l'avrei consigliato a nessuno.
Ma non l'avrei appunto mai citato se non fosse per questa nuova parentesi dove non parla più di alieni ma di fisica quantistica in relazione a scienze dello spirito. Ora che parla di matematica è più innoquo e profiquo, direi. Ma possiamo benissimo metterlo da parte, meglio così.
Paradossalmente mi sento più vicino agli atei che ne negano l'esistenza piuttosto che a tutti i credenti che hanno antropomorfizzato ed adattato ad usum delphini la vaga idea che di esso si sono fatti.
Beh, forse cioè che riunisce più gli atei tra loro non è tanto il non credere in Dio. Ma il non credere a uno scopo dell'esistenza e alla necessità di evolversi in qualche modo spiritualmente. In un certo senso, non abbiamo il libretto delle istruzioni nè di questo corpo né certamente dello spirito e del senso delle cose. Quindi è giusto chiedersi se non ci è stato dato per disinteresse, per qualche ragione diversa a noi avversa o meno, o perché è solo senza che si possono acquisire certe capacità.
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numero le risposte in base alla cronologia delle tue domande
1. La mia interpretazione deriva da esperienza personali, io ho avuto (prima di giungere all'islam) la prova concreta dell'esistenza delle multidimensioni, in particolare una volta ascoltai un notiziario (dopo che mi ero svegliato) che non poteva essere trasmesso dove ero (cioè Abu Dhabi), e la notizia si verificò da noi 3 mesi più tardi, ma era leggermente differente, il nome della persona che ricevette il nobel alla letteratura nell'altra dimensione era diverso da quello di questa dimensione, ma la notizia è stata data successivamente in modo del tutto simile.
Questa fù la prima prova concreta, ne succedettero altre, da cui poi approfondì etc... ma questa cosa, la persi in un certo modo (in realtà ho poi scoperto di non averla persa, ma la soffocò il mio ego).
All'islam sono arrivato perchè dentro di me chiedevo di essere aiutato a riavere lo status di grazia in cui ero prima che l'ego mi sormontasse di nuovo, ed incontrai un Maestro Sufi.
2. Il modo migliore per fare esperienza è buttarsi nelle braccia di un Maestro, ma siccome bisogna essere sicuri del proprio Maestro, prima bisogna frequentarlo e poi convincersene. Veniamo in questo mondo senza memoria, il Maestro anche, ma lui ha incontrato un'altro Maestro sulla sua strada che a sua volta aveva un Maestro e così via finonall'inizio dei tempi. Senza un Maestro devi fare tutto da te, ed è per pochissimi.
I Sufi usano varie tecniche che sono tutte nell'islam, Dhikr, Preghiere, Lettura del Corano, Meditazione.
Ma io queste cose le ho accettate facilmente perchè avevo capito e studiato me stesso, ovviamente non è facile che l'ego accetti di fare queste cose, in particolar modo le preghiere, percui uno deve sforzarsi un pochino.
3. No no, noi possiamo essere i manipolatori della realtà. Noi veniamo calati in un mondo ed universo non nostro, ma ne assumiamo le caratteristiche, per cui se capiamo questo sin in fondo [sottomettendo l'ego] allora possiamo controllarlo.
Non c'è altro modo per farlo che contrastare il tuonego: ad esempio, desideri la moto, non la compri; vuoi guardare un film (che non ti sia stato consigliato o non hai ricevuto invito a farlo) non lo guarderai, vuoi mangiare una cosa, non lo farai etc... se fai cosi, in tutte le cose anche senza islam ti puoi elevare grandemente, ma poi l'islam ti servirà, per andare oltre.
Provaci, ti accorgerai della difficoltà e l'ego ti si può girare contro, perciò il Maestro, la persona a cii ti affidi, è necessario.
Qualsiasi altra domanda, falla non ti preoccupare, per quello che posso risponderò.
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Totalmente d'accordo con quanto hai scritto!A me Malanga non mi è mai piaciuto: lo è sempre considerato una sorta di terrorista mentale, utile a terrorizzare. Alien cicatrix e buona parte della sua prima produzione poteva avere al massimo il valore di una parabola favolistica sulle entità che vivono in qualche dimensione astrale, al limite e se lo si vuol credere possibile.
Sicuramente molti che si sono rivolti a lui sono impazziti o ne sono usciti male, è noto. Lui stesso non è che fosse messo benissimo...non l'avrei consigliato a nessuno.
Ma non l'avrei appunto mai citato se non fosse per questa nuova parentesi dove non parla più di alieni ma di fisica quantistica in relazione a scienze dello spirito. Ora che parla di matematica è più innoquo e profiquo, direi.
Hai un nuovo amico: me!Ma possiamo benissimo metterlo da parte, meglio così.
Spero tu ti renda conto di quanto hai scritto, e per quanto lo condivida solo in parte, denota una profonda capacità introspettiva nonchè un'alta dote di sagacia: very good!!Beh, forse cioè che riunisce più gli atei tra loro non è tanto il non credere in Dio. Ma il non credere a uno scopo dell'esistenza e alla necessità di evolversi in qualche modo spiritualmente. In un certo senso, non abbiamo il libretto delle istruzioni nè di questo corpo né certamente dello spirito e del senso delle cose. Quindi è giusto chiedersi se non ci è stato dato per disinteresse, per qualche ragione diversa a noi avversa o meno, o perché è solo senza che si possono acquisire certe capacità.
Ho finito!
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
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1) Sì, non è che chieda prove di questi fatti. A me pare quasi un'evidenza e probabilmente lo sarebbe per molti se si fosse più recettivi e non spaventati da rappresentazioni più complesse della realtà.
Anchio ho esperienze personali che mi spingono ad avvalorare la tesi come vera, almeno sotto certi aspetti. Come quando sogni qualcuno che non vedi e pensi da anni e lo incontri il giorno dopo: trovo strano vederlo un caso. O altre sincronicità particolari, ad esempio in questi giorni pensavo a questo tema ( per ora ho visto solo interstellar! ) e girando su netflix è uscito maniac e mi ha folgorato perché praticamente nei sogni mi succede cose molti simili a loro attaccati a quel computer. E' persino frustrante sognare gente che non conosci e a cui vuoi bene. Certo, lo si potrebbe vedere come un vuoto psicologico colmato da sogni, ma è riduttivo. SI trattasse di una donna capirei, ma avendo buoni e ottimi amici, figure amiche che mi mancano al risveglio e rapporti di un sapore particolare, diverso, assente in questo piano, non sono spiegabili.
Tuttavia non capisco cosa vuol dire, che ci devo fare, quale lo scopo.
2) Sono un po' scettico sui maestri. D'altro canto non saprei neppure dove trovarne uno. E se è vero che il maestro appare quando l'allievo è pronto...vedremo. In ogni caso, con un approccio diverso alla vita sono abbastanza convinto che in qualche modo si possano avere progressi anche da soli, cioé apparentemente soli.
3) La lotto contro l'ego che descrivi mi ricorda un po' certe regole gurdjieffiane, che infatti aveva studiato con i sufi e magari le trae da li. D'altro canto ci sono anche desideri che non sono capricci, ma ordine di vita, come mi pare dicesse anche Lacan. Un uomo forse in cuor suo lo sa quando un azione è mossa dal capriccio e dall'ego, ed è quindi eterodiretta da qualcosa di esterno o di introiettato, e quando è mossa da un centro più reale, chiamiamolo anima.
@Azrael66
Grazie, e no. Sicuramente non mi rendo conto totalmente di quello che scrivo. Forse li per li, poi la coscienza si ottenebra di nuovo.
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E si, non c'è bisogno di alcun maestro per aprirsi al mistrro ed illuminarsi, il maestro è quello che ti accompagna nei mondi invisibili e in quello visibile, ma ti lascia a te fare il lavoro.
Inoltre il Maestro ti purifica, ciò che da solo non puoi fare o non in profondità. Ma io parlo dei maestri che conosco, ovviamente è pieno di falsi maestri.
Arriverà il maestro, a Dio piacendo, quando sarai pronto, ma soprattutto quando lo chiederai.
Gurdjeff è stato allievo del Maestro del mio Maestro ed iniziato ad alcune conoscenze esoteriche segrete, la disciplina dell'ego è quella islamica, ma non c'è solo nell'islam.
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