I tecnici in studio e i f.lli Cordiglia

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5 Anni 2 Mesi fa #31877 da dr.Zoidberg
Ciao a tutti,
Sono nuovo da queste parti, sebbene segua il lavoro di Massimo da molti anni e sia stato contributore per il suo ultimo film, che - tra tutti i suoi - è quello che mi ha appassionato e coinvolto di più.

Ho letto il libro di Kaysing e ho cercato di affrontare il problema sia dal punto di vista “complottista” (che poi, a ben vedere, il complotto non esiste: esiste una verità, che è sempre una sola, e come viene raccontata) che da quello “ufficiale”.
Le domande sono tante e molti più esperti di me, anche in questo forum, hanno già tentato di fornire le risposte, in un senso o nell’altro.

Mi sono rimaste in testa però alcune questioni che qui sul forum non ho trovato. Mi scuso se invece sono già state trattate e non me ne sono accorto.
Le domande sono queste:

1-Poniamo che gli astronauti fossero in orbita terrestre e che il filmato dell’allungaggio fosse stato girato in precedenza e trasmesso registrato a tutte le tv del mondo. Parlo proprio del 20 giugno 1969. Ecco, allora mi chiedo:
Ma tutti i tecnici che erano in sala controllo e che esultano nel momento in cui il Lem tocca terra, cosa facevano? Cioè, sono lì che pigiano tasti, controllano parametri, parlano in cuffia e tutto il resto, quindi cosa controllavano? Si limitavano solo a parlare con gli astronauti? Eppure ci sono centinaia di schermi e computer e tutti sembrano molto indaffarati a fare qualcosa.
Come si concilia questo con il fatto che invece stavano (ovviamente ignari) vedendo un filmato registrato e che l’unica cosa che potevano fare in diretta era parlare con i tre in orbita?

2-I fratelli Judica Cordiglia. Storia affascinante (penso che qua dentro quasi tutti la conoscano e che non valga la pena riassumerla). Ci sono alcuni filmati su youtube davvero molto belli e loro due sembrano autentici appassionati. Insomma, hanno fatto da amatori un lavoro straordinario, venendo persino chiamati alla Nasa per capire fin dove si fossero spinti nello “spiare” le missioni russe.
Mi chiedo: loro dicono di aver smesso dopo il primo allunaggio e di averlo seguito con la loro strumentazione. Quindi la domanda nasce spontanea: cosa hanno seguito? Solo una registrazione che veniva in realtà dall’orbita bassa? Riuscivano a capire se una trasmissione veniva da (relativamente) pochi km o da quasi 400.000? Credo di sì. Quindi cosa hanno ascoltato, misurato, controllato? Erano in combutta anche loro dopo la visita alla Nasa, oppure erano in buona fede e sono stati ingannati? C’erano tecnici americani nel loro laboratorio (so che la Nasa andò a presidiare un osservatorio, mi parte in Australia, qualche giorno prima dell’allunaggio)?

Avrei altre domande e considerazioni, ma queste sono le mie principali, almeno al punto in cui sono arrivato nello studiare il tema.
Grazie a tutti per il tempo che vi prenderete per rispondere.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #31885 da CharlieMike
Ciao e benvenuto.
Non sono molto esperto come Massimo, ma provo lo stesso dire la mia opinione.

1 - Non penso affatto che il filmato dell’allunaggio sia stato girato in precedenza e trasmesso registrato a tutte le tv del mondo, ma piuttosto che fosse realmente una diretta ma che le trasmissioni partissero dalla Terra e fatte rimbalzare su di un satellite.

I veri astronauti sono stati effettivamente lanciati, ma non sono mai andati oltre l'orbita bassa (vedi intervista a Alan Dean), e tutte le loro trasmissioni partivano da li.
Le trasmissioni dalla Luna invece probabilmente partivano da qualche luogo sulla Terra, fatte rimbalzare sui satelliti in orbita e ricevute dai tecnici ignari di Houston.
Di fatto non ci sono primi piani dove gli astronauti possono essere riconoscibili, e un ritardo temporale nelle trasmissioni non è impossibile da realizzare artificialmente.

Non potevano essere trasmissioni registrate in precedenza, dato che i tecnici di Houston dovevano dialogare con gli "astronauti" e ricevere informazioni in tempo reale.


2-I fratelli Judica Cordiglia molto probabilmente hanno ricevuto le stesse trasmissioni fasulle che hanno ricevuto i tecnici di Houston provenienti dai satelliti.

Erano in combutta anche loro... ?

Questa è la solita domanda tendenziosa già abbondantemente sfruttata dai debunker per dimostrare l'inconsistenza del complotto.
Ripeto quello che è già stato ripetuto ad nauseam:
Non era necessario e/o indispensabile che tutte le persone che hanno lavorato alle missioni Apollo fossero a conoscenza dell'intero complotto, anzi meno persone ne sono al corrente e meglio è.
Sono bastate poche decine di persone fidate nei punti chiave in grado di controllare le operazioni.
Tutte le altre centinaia di migliaia erano al corrente solo di quello che succedeva nel ristretto ambito della loro competenza, e stra-convinte di lavorare per la riuscita delle missioni.
Le persone che hanno realizzato le tute, ad esempio, si limitavano a questo e non era indispensabile che sapessero dell'effettivo uso che ne sarebbe stato fatto.

In quasi tutti gli ambiti, in special modo quelli militari, si lavora a compartimenti stagni e spesso uno non sa cosa sta facendo l'altro.
Solo poche persone agli alti livelli sono a conoscenza del progetto completo.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.
I seguenti utenti hanno detto grazie : dr.Zoidberg

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5 Anni 2 Mesi fa #31887 da Pigna
@Charliemike
parliamo dei soli campioni lunari riportati a terra. Sono 382 kg di rocce e polvere che sono stati analizzati da centinaia di laboratori e geologi di tutto il mondo.
Ci sono 2 possibilità per chi non crede agli allunaggi:
1) Sono meteoriti raccolti sulla terra (da cui la missione in Antartide di Von Braun). Come sai però i meteoriti per arrivare sulla terra devono sopportare le altissimi temperature da attriti mentre attraversano l'atmosfera modificando pesantemente la loro struttura esterna e interna, impossibile fregare un geologo. Non basta, da Wikipedia:
"nel Meteoritical Bulletin Database sono elencate infatti solo 155 meteoriti di questo tipo (agosto 2012), per la maggior parte di massa totale conosciuta inferiore ai 100g.[2] La più grande meteorite lunare classificata è Dar al Gani 400, una singola roccia del peso di 1425g trovata nel Sahara libico."
Un po' difficile arrivare a 382 kg se sono state ritrovate ad oggi solo 155 sassi lunari da meno di un etto e 1 solo che non arriva a neanche un chilo e mezzo. Il campione lunare più grande riportato dalla missione Apollo 16 pesa quasi 12 kg.

2) Sonde automatiche sono andate sulla Luna e hanno riportato indietro i 382 kg di campioni lunari.
E qui dovremmo incominciare a parlare di quante sonde automatiche ci vogliono per portarsi indietro tutta sta roba, tenendo presente che i russi riuscirono a riportare sulla terra solo qualche grammo di suolo lunare. Facciamo 10 sonde che portano ognuno 38 kg? Ok, anche se siamo già molto ottimisti.
Quanto personale (e quanto tempo) ci vorrebbero per progettare, organizzare e produrre 10 razzi, 10 lander capaci di atterrare sulla luna, 10 bracci robotici per la raccolta dei campioni e 10 moduli di risalita ingrado di ritornare sulla terra con il loro carico? Quanti tecnici dovrebbero seguire queste missioni cosi complesse per renderle attuabili?
Se pensiamo che nel 2019 sia Israele che India sono solo riusciti a far schiantare 2 lander sul suolo lunare con le tecnologie attuali (benchè con fondi decisamente meno consistenti della NASA) direi che la risposta logica dovrebbe essere migliaia di persone. E dovrebbero essere tutte colluse con la grande farsa perchè sarebbero tutte missioni non pubblicizzabili.

Se poi non basta dovremmo cominciare a contare anche tutto gli altri uomini che hanno dovuto taroccare tutto il resto.

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5 Anni 2 Mesi fa #31889 da Ghilgamesh
Ipotesi 3:
Hanno mandato delle sonde a prendere campioni per loro e da distribuire in giro ... il resto mica deve essere vero.
Tu mica puoi analizzare 382kg di campioni!
LORO hanno dato qualche campione sparso da analizzare, il resto se lo son tenuto per i loro esperimenti, ciao ciao bello.
^__^

Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #31890 da CharlieMike
@Pigna

dr.Zoidberg ha fatto due domande ben precise che riguardano le trasmissioni radio.
***zo c'entrano le rocce lunari?

Sei leggermente OT.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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5 Anni 2 Mesi fa #31891 da Pigna
@CM
"Solo poche persone agli alti livelli sono a conoscenza del progetto completo."

Rispondevo a te. Io non credo a questa tua affermazione

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5 Anni 2 Mesi fa #31892 da Pigna
@Ghilgamesh
Bene, puoi aver ragione. Torniamo indietro al mio discorso allora. Il 10% dei reperti lunari (fonte: it.wikipedia.org/wiki/Campioni_lunari ) sono stati dati a un centinaio di laboratori nel mondo. Quindi quasi 40 kg. Senza contare tutti quelli esposti nei musei e donati ai governi di tutto il mondo (ti prego non mi parlare del legnetto olandese, triste bufala più volte documentata).
Tenendo presente che i russi (più avanzati degli americani nella costruzione delle sonde robotiche) hanno portato 326 grammi da 3 missioni, dovremmo quindi ipotizzare che per portare 40 kg dalla Luna ci siano volute 40 missioni robotiche che trasportavano 9 volte il carico massimo dei russi, senza contare la solita roccia da 12 kg per cui bisognerebbe fare un discorso a parte.

Comunque la metti ci vogliono molte missione robotiche con annessi e connessi di cui ho parlato, ingegneri, tecnici, razzi, lander, robot, ascend stage, software, telemetria, mission control e via dicendo.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #31895 da CharlieMike

Pigna ha scritto: @CM
"Solo poche persone agli alti livelli sono a conoscenza del progetto completo."

Rispondevo a te. Io non credo a questa tua affermazione


Prova a dare la tua opinione, allora.
Perché non credi alla mia affermazione?


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da CharlieMike.

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5 Anni 2 Mesi fa #31898 da Pigna
@CM
L'ho fatto! Leggi sopra. #31887

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5 Anni 2 Mesi fa #31899 da CharlieMike

Pigna ha scritto: @CM
L'ho fatto! Leggi sopra. #31887

Non hai fatto proprio nulla.
Il titolo del thread parla di "tecnici in studio e i f.lli Cordiglia" non di rocce lunari.
Apriti un forum dedicato al riguardo.

dr.Zoidberg ha chiesto come sia stato possibile ingannare i tecnici del centro di controllo, e io ho dato la mia versione.

A te non torna?
Benissimo. Motiva il perché ma lascia stare le rocce lunari.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 2 Mesi fa #31911 da Pigna
Ok, Charlie. Niente sassi.
Vediamo come mettere in piedi la farsa.
Hai detto che i 3 astronauti venivano mandati in orbita bassa e li rimanevano per circa 10 giorni cioè la durata di tutta la missione.
Diciamo che li parcheggiavano a circa 200-300km dalla terra con tutto il modulo di comando e quello di servizio sperando che in tutti quei giorni nessuno li vedesse, dato che con un normale telescopio si può inquadrare agevolmente la ISS che sta a circa 400km anche se di dimensioni più generose.
Dal centro di controllo ricevevano la telemetria vera del Saturn fino all’orbita prestabilita (diversamente, qualsiasi cosa fosse successa al razzo non avrebbe avuto corrispondenza con i dati simulati, tipo il fulmine che colpi uno dei Saturn e che mandò in palla diversi sistemi elettronici), poi con un interruttore si doveva passare alla telemetria simulata. Quindi si doveva prevedere tutto un sistema di trasmissione dati dal simulatore al centro di controllo che non era proprio nella stanza accanto. Chissà quanti ingegneri e tecnici ci vogliono per farlo...
Quando si passava alla telemetria simulata doveva per forza subentrare un altro centro di controllo per il monitoraggio della navicella in orbita e per la gestione delle comunicazioni su canali diversi che nessuno avrebbe mai dovuto intercettare.
Intanto i 3 astronauti comunicavano con il centro di controllo ignaro seguendo la telemetria simulata per rimanere in linea con i dati taroccati. Quindi la navicella in orbita bassa avrebbe dovuto ricevere i dati simulati, avrebbe dovuto trasmettere i propri dati al centro di controllo secondario (quello colluso con la farsa) e trasmettere la voce e i video al centro di controllo ignaro. Inoltre avrebbe dovuto ricevere le immagini in diretta dello studio dove 3 attori simulavano tutte le EVA, per sincronizzare la loro voce con le azioni degli attori.
Quindi lo studio cinematografico doveva ricevere la voce da centro di controllo ignaro, mandare le immagini dell’allunaggio al centro di controllo ignaro attraverso un satellite in orbita lunare e mandare le immagini alla navicella in orbita che a sua volta mandava la sua voce al satellite in orbita lunare che rimandava i segnali al centro di controllo ignaro. Il simulatore doveva trasmettere i dati telemetrici al satellite sulla luna.
Devo ancora risolvere un altro po’ di robetta, tipo le trasmissioni in diretta dal rover e i comandi della sua telecamera radiocomandata che sarebbero dovute anch’esse passare dal satellite sulla luna
Moltiplica tutto per le 6 missioni.

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5 Anni 2 Mesi fa #31912 da dr.Zoidberg
Grazie per le risposte, ma le mie domande toccavano in realtà aspetti più specifici.

Ok, mettiamo che il video fosse in diretta, quindi avremmo tre astronauti in orbita bassa + 2 finti astronauti su un set predisposto sulla terra. Tutte queste 5 persone avrebbero dovuto interagire in diretta con Houston, chi per parlare al microfono, chi per agire sul suolo lunare, giusto?
Ecco. Insomma lo scenario si complica perché con 5 persone coinvolte in due “set” diversi il rischio di errore aumenta. Ora, a parte questo aspetto, ciò che volevo sottolineare con il mio post era invece un’altra questione: cosa diavolo facevano i tecnici a Houston? Nei video li si vede tutti impegnati davanti ai computer. Un sacco di persone che pigia tasti, che controlla cose al computer, che parla in cuffia con questo e quell’altro. Mi immagino avessero dei dati di telemetria, no?
Ma se in realtà gli astronauti sono o sulla terra (set) o in orbita bassa, che diavolo controllano? Cosa fanno per ore e ore seduti al computer se non c’è nessuna astronave che si muove nello spazio, se non quella in orbita bassa, che però rimanderebbe indietro dati diversi da una ipotetica nave che orbita intorno alla Luna?
Presumo avessero anche i dati e la telemetria del Lem. Ma se nessun Lem è mai sceso sulla Luna, che dati controllavano? Cosa vedevano nei loro monitor, con cosa interagivano?

2-Non ho detto che i Cordiglia fossero in combutta. O espresso un dubbio. La spiegazione che hai fatto tu e che ha fatto Massimo nel film la conosciamo bene e ci sta tutta, ma il punto era un altro.
Loro ricevono dati dallo spazio (come nel caso degli astronauti sovietici intercettati) e hanno detto di aver seguito tutta la missione verso la Luna. Allora mi chiedo: se il segnale è lanciato da un satellite, non sono forse in grado di accorgersene? In un loro video parlano proprio del fatto che riescono a capire più o meno da che distanza arriva un segnale radio. Se arriva da un satellite relativamente vicino alla Terra avrebbero potuto accorgersene?
La parte della “combutta” è solo una considerazione pruriginosa, solleticata dal fatto che furono contattati dalla Nasa prima della missione Apollo. Non mi stupisco di niente, anche se venisse fuori che furono in realtà uomini della Nasa ad andare da loro e a prendere in mano le redini dell’operazione, non mi stupirei affatto.

Le mie sono solo considerazioni per cercare di capire e per tentare di sciogliere dei dubbi. Non sono un debunker, non mi interessano le polemiche infantili e i mezzucci dialettici per combatterle. Tendo a essere più “complottista” (se mai questo termine abbia un senso) che “ufficialista”. Tuttavia sui due aspetti menzionati sopra, mi sono sorte le domande che ho espresso e le ho riportate qui, dato che da nessun’altra parte ho trovato discussioni riguardo queste due cose.

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5 Anni 2 Mesi fa #31913 da Pigna
Per il punto 1, l’ipotesi è che i dati di telemetria venissero trasmessi da un simulatore che in realtà esisteva e funzionava perfettamente. Ci dovevano essere altre persone colluse nel simulatore che operavano per mandare in tempo reale i dati telemetrici al centro di controllo ignaro al posto di quelli veri. Le complicazioni stanno nel realizzare e coordinare tutte le trasmissioni da e per: centro di controllo ignaro, centro di controllo colluso, simulatore di volo, studio cinematografico, navicella in orbita bassa, satellite in orbita lunare, radiotelescopi in giro per il mondo. Tutto in tempo reale sperando che niente si fosse inceppato, sempre moltiplicato per 6 missioni.
Per il punto 2 mi sembra chiaro che i vari radiotelescopi in giro per il mondo dovessero essere tutti collusi con la NASA in quanto hanno dovuto mentire sui dati, voce e foto (perché alcuni di essi hanno riprodotto foto delle navicelle in viaggio verso la luna, ovviamente non dei primi piani ma solo dei punti di luce tipo stelle) che immancabilmente la navicella in orbita bassa doveva trasmettere al centro di controllo colluso per coordinare la permanenza di 10 giorni e il risolvere le varie problematiche come lo sbarazzarsi del LEM e del carburante inutilizzato nel modulo di servizio, già, perché poi alla fine dei 10 giorni bisognava ripassare dai dati del simulatore a quelli reali della navicella in orbita bassa facendo in modo che la telemetria simulata e quella reale fosse coerente e procedere finalmente al rientro sulla terra.
Moltiplica tutto per 6, anzi fai anche 9 perché è questo il numero di moduli mandati intorno alla Luna con equipaggio.

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5 Anni 2 Mesi fa #31914 da Cum grano salis
Ipotesi 4 (che essendo OT la butto solo lì, giusto perché mi son chiesto che avrei fatto io per costruire una montatura) :
le rocce sono false ma chimico-fisicamente vere.

Studio i meteoriti lunari e ne cerco di nuovi, analizzo ciò che la comunità scientifica ha già dimostrato e cosa verosimilmente si aspetta di trovare sulla Luna nei siti di allunaggio, ci aggiungo i dati delle mie sonde e quelle russe (fin dove posso arrivare con metodi "vari"), poi realizzo in laboratorio diversi campioni che sottopongo alla verifica virtuale dei dati sopra acquisiti per testarne la verosimiglianza all'interno di parametri di cui ho ricavato gli intervalli di confidenza statistica di una grandezza chimico-fisica.

Se non ho niente che non riesca in qualche modo a riprodurre in laboratorio ma di già accertato su tutti i campioni terrestri e delle sonde, allora sto a cavallo, ma questo lo saprò già prima di alzare il tendone del circo, e quindi posso cominciare la produzione dei campioni che farò distribuire, e che avrò cura di rendere a prova di un esperto che comunque non ha altri dati di confronto se non quelli che ho già anche io.

Se invece nei dati noti c'è qualcosa che non posso riprodurre in laboratorio, sono fottuto. Se c'è qualcosa ad esempio che solo milioni e milioni di anni di radiazioni varie può generare, o la vado a cercare nelle più antiche rocce terrestri pre-campo magnetico schermante e vedo che si può fare, o cerco di inventarmi qualcosa.

Se, nonostante tutto, sono in un vicolo cieco, allora chi di dovere farà chiedere agli omini verdi amici di Eisenhower di andare gentilmente a farci un salto per fare un po' di spesa sulla Luna.
www.universo7p.it/laura-eisenhower-il-mi...ieni-ultime-notizie/ .
Io saprò pure del complotto di cui facevo parte, ma non sapendo degli alieni, non essendo uno di quelli "in the know", di fronte a 300 kg di rocce che non ero riuscito io stesso a realizzare, penserò che devono essere vere per forza (come infatti sarebbero), come le relative missioni.
Mi batterò quindi a morte per sostenere la V.U., nonostante io stesso sapessi e facessi parte del complotto, che già non potevo svelare, ma che ora riterrei impossibile, salvandomi inconsapevolmente la vita.

Discorso paradossale che è inutile sviluppare in altri possibili risvolti da poterci fare un film, ma è solo per evidenziare che se si mette su un gioco degli specchi fatto bene, anche chi ne fa parte ad alti livelli non è detto che alla fine non rimanga a guardare (anche lui) solo un riflesso parziale della verità.
Altro che 400.000 tecnici!!

Detto questo, fossi invece a capo della Nasa, eviterei tutto 'sto casino ed altra gente a conoscenza della cosa, con i relativi ed esponenziali possibili problemi : gli farei fare le stesse identiche cose di cui sopra, ma ufficialmente solo per ricreare l'ambiente per le esercitazioni, mentre mi rivolgerei subito ai fattorini spaziali.
E se avessi una crisi di coscienza e non volessi farlo? Se non volessi essere complice di questa presa per il culo mondiale?
Vabbè, mi dimetto e tanti saluti, come ha già fatto il vice direttore qualche mese prima, ché tanto se sto bello zitto zitto ho visto che non sono mica scemi da farmi fuori, dopo l'Apollo 1 poi, e rischiare di alzare più polvere di quella che solleveranno (forse) sulla Luna, soprattutto se a dimettermi in quattro giorni non sono solo io, ché poi bisognerebbe farne fuori un altro :laugh:

Chiuso OT

"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)

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5 Anni 2 Mesi fa #31921 da Pigna
@CGS
Il tuo nome non ti appartiene se credi che si possano realizzare sulla terra le rocce lunari.
“Gli esami chimico fisici effettuati dalla comunità scientifica internazionale, hanno rilevato anomalie che solo una roccia extraterrestre può avere. Un esempio è l'alta concentrazione di Elio3, un isotopo dell'Elio espulso dal Sole, che si è accumulato in grandi quantità sulla Luna, proprio per l'assenza di un'atmosfera (sulla Terra l'Elio3 è raro come lo sono le mosche bianche). Un'altra, è la densità dei minerali che compongono le rocce. Essa è molto ridotta rispetto a quelle terrestri. Questo denota, che quei minerali si sono aggregati in condizioni di gravità molto inferiori a quelle che si hanno sulla Terra (e naturalmente anche in Antartide). Un'altra prova sull'autenticità delle rocce dell'Apollo è la mancanza TOTALE in queste, di composti idrati (o tracce di acqua). Il vuoto spinto dello spazio che ha assistito alla formazione di queste pietre, ha contribuito alla loro completa disidratazione. Va detto inoltre che esse sono fortemente microcraterizzate, ovvero se osservate al microscopio, si mostrano martoriate dai continui e violenti impatti con i micrometeoriti, caratteristica compatibile con la permanenza per lunghissimo tempo all'ambiente spaziale, dove mancando completamente la protezione di un'atmosfera, lo scontro con il pulviscolo che cade liberamente al suolo dallo spazio, avviene alle alte velocità orbitali.”

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5 Anni 2 Mesi fa #31923 da Cum grano salis
Tornando in topic, questa è una bozza al volo di ciò che avrei fatto sempre io se me lo avessero chiesto per Apollo 11.

Innazitutto, semplicità estrema ed assunzione di rischi accettabili.
Bozza di strategia :

1 Niente orbita bassa. Ci sono tante di quelle cose che possono andare storte da così vicino alla Terra che il rischio di essere beccati è troppo alto. Fino alla Luna si deve andare. Ci siamo già fatti un giro con l'Apollo 8 ed un altro con il 10, il rischio è accettabile e mi consente di eliminare una miriade di variabili già evidenziate.

2 Niente simulatore in real time. Altre persone da coinvolgere, altri casini ed altri rischi software ed hardware dietro l'angolo. Follia pura. Quello che mando in onda in sala controllo è assolutamente già validato e verificato. Zero imprevisti su quei dati.
Che mando in onda? Una simulazione costruita ad hoc? No, mando la vera telemetria, troppe incognite in questa fase fino alla Luna, ma ci siamo già andati due volte, mi gioco la carta. Se qualcosa va storto in questa fase, ci può stare, e la gente neanche è alla tv. Se addirittura morissero, sarebbero sempre degli eroi e bla bla, ed altri dollaroni per gettare il cuore oltre l'ostacolo, ormai ad un passo. Gli americani adorano la simbologia dello rialzarsi dalle cadute.

3 La magia comincia con la fase di discesa. Son tutti lì alla tv, niente fallimenti in diretta mondiale, ma che scherziamo? Lì mando in onda la simulazione, riveduta e corretta sulla base della discesa reale di Apollo 10, che i tecnici già conoscono, non posso di certo buttare dentro dati che si fossero già notati discordanti con le simulazioni precedenti, cioè finché veramente un Lem non sia andato fin lì.
Come faccio con le immagini? Semplice, errore al computer e zero video. Per non farla sporca faccio un video al simulatore dall'interno del Lem, ma solo da pochi minuti prima dell'arrivo, in modo che non si veda troppo il set, con la telecamera già vicinissima al modello.
E i dati di telemetria? I nastri costano, no? Quelli veri saranno persi, per non dire spariti che mi vergognerei, e le copie degli originali di cui parlerà il futuro Attivissimo, saranno piene dei dati che voglio io, ovvio. Poveraccio, sono proprio un bastardo dentro :hammer:

4 Per la camminata sulla Luna prendo degli agenti ultrafidati, tanto non è che devono fare roba che serve la laurea e che non può essere fatta addestrandoli un minimo sul set. Se ho la sfiga che gli ultrafidati e che poi posso fare sparire tranquillamente perché non hanno famiglia e relazioni sociali capita che poi ci navighino dentro la tuta perché hanno diversa altezza e corporatura degli astronauti o fra loro, allora devo sperare che nessuno noti ad esempio quanto è più basso Armstrong rispetto agli stessi pioli della scaletta del Lem sulla Luna che nelle foto sulla Terra nella stessa posizione.
Il video in diretta già farà talmente cagare che i pioli neanche si vedranno, mentre per le poche foto il rischio è accettabile : ammesso che mi sgamino, basta una supercazzola sulla prospettiva della macchina fotografica o le ginocchia piegate o la luminosità all'ombra...lancio un osso ed i cani si sbraneranno fra loro invece di sbranare me.
Le voci, ovviamente, come le teste pensanti che devono rispondere, saranno quelle degli astronauti che stanno ancora girando intorno alla Luna.

5 A questo punto, anche se non dovessero riuscire a tornare sani e salvi, ormai l'impresa storica è fatta, e senza fare figuracce o, peggio, morire durante un fallimento in tv in diretta, con in ballo il prestigio degli USA. Dovessero morire dopo, ne faranno degli eroi col rango di dei, con relative piazze, statue, monumenti, ma soprattutto merchandising e giro di soldi, come da sempre nell'umanità per dei ed eroi.

Se tutto è andato bene, spero tanto mi faranno fare il sequel con l'Apollo 12.
Ma l'apoteosi ce l'ho in mente col 13, dove tutta l'America scaramantica si aspetta la sfiga all'azione, ma io gli farò credere di essere più forti di tutto, compresa la sfiga.

Del resto serve la grana per arrivare al settimo episodio, ed il colpo di scena a metà serie per rialzare gli ascolti, non l'ho certo inventato io.:hammer:

"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #31924 da Cum grano salis
Pigna

Rileggi bene cosa ho scritto e come l'ho scritto, insomma non mi sembra affatto di aver affermato di credere proprio a niente. Mi sembra più che evidente che ho fatto "finta che".

Il mio nick me lo tengo ben stretto!

E' il tuo che invece trovo interessante dopo ciò che hai scritto tu :hammer:

"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Cum grano salis.

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5 Anni 2 Mesi fa #31934 da Pigna
@CGS
Carina la tua ricostruzione ma purtroppo non funziona. Innanzi tutto stai ammettendo che 27 umani hanno passato le fasce di Van Allen e quindi questo già andrebbe contro la tesi di tutti quelli che dicono che non si può fare. Poi hai solo escluso dalla mia ricostruzione (fantascientifica) solo il satellite in orbita lunare. La telemetria del simulatore deve essere per forza in diretta perché deve esserci interazione tra il centro di controllo ignaro e la navicella. Se qualcuno dal centro di controllo diceva di impostare un parametro su uno dei moduli sulla Luna, questo doveva essere fatto in real time e lui doveva leggere il dato conseguente sul suo monitor.
Questi dati di telemetria del simulatore comunque dovevano essere trasmessi alla Luna, quindi sempre un satellite in orbita, oppure alla navicella per poi ritornare al centro di controllo.
Durante la discesa di Apollo 11 ci sono stati anche i noti errori 1201 e 1202 del computer di bordo. Perché questa inutile complicazione inventata se nessuno poteva prevedere il tipo di reazione del centro di controllo ignaro?

Eppoi mi sembra veramente al limite della ragione arrivare a 13km dalla superficie lunare e taroccare tutto il resto quando tutto quello che era stato costruito poteva benissimo finalizzare la missione.

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5 Anni 2 Mesi fa #31957 da Cum grano salis
Pigna

Beh, per essere una bozza di un moon hoax scritta al volo prima di uscire di casa, posso ritenermi soddisfatto di non aver fatto errori logici macroscopici. Ci potrebbe lavorare su un team adeguato per qualche anno, non è troppo campata per aria!

Comunque, prima potevo avere solo un dubbio, ma ora per la seconda volta segui un filo logico che non comprendo : il tuo ragionamento è che siccome X persone sono convinte che non si possono superare le fasce di Van Allen, il che quindi basterebbe per essere uno scoglio insormontabile per ragionare di tutto il resto perché a quel punto, per loro, sarebbe inutile, allora io già sono in fallo nella mia bozza perché altri, la cui numerosità e percentuale ti è ignota, non fanno le stesse ipotesi di superabilità delle fasce che faccio implicitamente io, sulla base quanto meno dell'Apollo 8 e 10.

Quindi, tu difendi la V.U. perché le fasce, tra le altre cose, non sono un problema, mentre io, che faccio la stessa assunzione tua, invalido la mia ipotesi sulla base di assunzioni fatte da imprecisati altri (ai quali, non si sa perché, dovrei uniformarmi), pur facendo la stessa tua sulla fasce e che ritieni corretta.

A questo punto, dopo il tuo precedente post, ho tutti gli allarmi accesi che mi segnalano l'alto rischio di "Inutile perdita di tempo in corso".
Abbi la bontà...ma come ragioni???

Altra cosa : io non ho escluso niente dalla tua ricostruzione (il satellite o altro) perché non l'ho considerata affatto, altrimenti ti avrei tirato in mezzo, citandoti. Ho invece esordito dicendo, sia nel primo che nel secondo post, che cosa avrei fatto IO se me lo avessero chiesto, e poi ho buttato lì due pensieri in libertà in base ad altre storie sentite negli anni, ma che messe insieme potevano forse avere un senso, ad esempio per le rocce, a seconda che si verificasse l'una o l'altra cosa.

Appena mi si spengono gli allarmi che adesso mi suggeriscono caldamente di fare altro, tornerò a completare la mia bozza con elementi che so che avevo già in testa per non avere buchi di sceneggiatura, ma che non ho scritto per brevità, tipo gli allarmi.

"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)

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5 Anni 2 Mesi fa #31960 da Pigna
@CGS
Ciò che ho scritto nei post precedenti voleva solo dimostrare che il taroccamento delle missioni apollo avrebbe previsto una infrastruttura tecnica enorme e una regia così complicata che avrebbe coinvolto cosi tante persone da far cadere il discorso che sarebbero bastate poche decine di uomini per mettere in piedi la farsa e mantenere il segreto per mezzo secolo.
Non basta dire che gli astronauti sono rimasti in orbita bassa o, come te, arrivati alla luna ma poi mai sbarcati. Se, come ipotizzato, hanno usato dati telemetrici dal simulatore e video da un set cinematografico, bisogna anche ipotizzare come questo progetto sia stato messo in piedi tecnicamente e quante persone avrebbe coinvolto.

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5 Anni 2 Mesi fa #31965 da Ghilgamesh
In teoria non serve nemmeno una persona in più.

Incarichi del personale di fare il software per le telemetrie .. .e loro lo fanno e non sanno NULLA!
Poi chiedi al capo progetto di farti una backdoor, nel caso ci siano problemi e devi resettare tutto.

NOTA BENE, non hai detto al capo progetto il vero motivo per cui vuoi avere accesso al software, quindi nemmeno il capo progetto sa che si tratta di una farsa.

A questo punto tu, ideatore del piano, hai accesso al software che altre persone stanno controllando e che pensano stia funzionando correttamente e, nel corso della "diretta", ti basta inserire i dati di una delle simulazioni precedenti.

Nessuno tranne l'ideatore ha la necessità di sapere.

Poi il capo può avere dei dubbi... MA con i contratti di non divulgazione che hanno firmato, temo che in pochi rischierebbero 45 anni di galera per dei "dubbi".

Sicoro che servono 400 mila persone tutte consapevoli?

Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...

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5 Anni 2 Mesi fa #31996 da CharlieMike
@Pigna

Ok, Charlie. Niente sassi.
Vediamo come mettere in piedi la farsa.
Hai detto che i 3 astronauti venivano mandati in orbita bassa e li rimanevano per circa 10 giorni cioè la durata di tutta la missione.
Diciamo che li parcheggiavano a circa 200-300km dalla terra con tutto il modulo di comando e quello di servizio sperando che in tutti quei giorni nessuno li vedesse, dato che con un normale telescopio si può inquadrare agevolmente la ISS che sta a circa 400km anche se di dimensioni più generose.


La ISS ha dimensioni (109 metri per 73 metri) ben maggiori rispetto al modulo di comando e servizio (10.5m).
Già individuare la ISS è un impresa, un oggetto di 10m a 200000km è quasi impossibile.

Dal centro di controllo ricevevano la telemetria vera del Saturn fino all’orbita prestabilita (diversamente, qualsiasi cosa fosse successa al razzo non avrebbe avuto corrispondenza con i dati simulati, tipo il fulmine che colpi uno dei Saturn e che mandò in palla diversi sistemi elettronici), poi con un interruttore si doveva passare alla telemetria simulata. Quindi si doveva prevedere tutto un sistema di trasmissione dati dal simulatore al centro di controllo che non era proprio nella stanza accanto. Chissà quanti ingegneri e tecnici ci vogliono per farlo...

Non vedo cosa ci sia di così complicato.
Bastava attendere il momento dell'accensione dei motori per l'uscita dall'orbita terrestre.
Ovvio che doveva esserci un centro di controllo esterno che doveva trasmettere i dati a Houston.
Non avrai mica pensato che sarebbe bastato un tecnico nascosto dietro la porta di uno sgabuzzino?
(sulla questione "ma quanti tecnici e ingegneri..." non replico più)

Quando si passava alla telemetria simulata doveva per forza subentrare un altro centro di controllo per il monitoraggio della navicella in orbita e per la gestione delle comunicazioni su canali diversi che nessuno avrebbe mai dovuto intercettare.


Ovvio... ma su canali diversi (magari criptati) sarebbe stato difficile scoprirli se non sai che ci sono e dove cercare, e a Houston non avevano motivo di pensarlo (avevano altre cose ben più importanti a cui pensare).

Intanto i 3 astronauti comunicavano con il centro di controllo ignaro seguendo la telemetria simulata per rimanere in linea con i dati taroccati.

I tre astronauti dovevano semplicemente recitare una parte con Houston senza dire cose compromettenti.
(Peccato che sono stati sgamati quando per fotografare la Terra da lontano hanno fotografato l'oblò spegnendo le luci interne: le hanno accese troppo presto e si è visto il trucco).

Quindi la navicella in orbita bassa avrebbe dovuto ricevere i dati simulati, avrebbe dovuto trasmettere i propri dati al centro di controllo secondario (quello colluso con la farsa) e trasmettere la voce e i video al centro di controllo ignaro.
Inoltre avrebbe dovuto ricevere le immagini in diretta dello studio dove 3 attori simulavano tutte le EVA, per sincronizzare la loro voce con le azioni degli attori.
Quindi lo studio cinematografico doveva ricevere la voce da centro di controllo ignaro, mandare le immagini dell’allunaggio al centro di controllo ignaro attraverso un satellite in orbita lunare e mandare le immagini alla navicella in orbita che a sua volta mandava la sua voce al satellite in orbita lunare che rimandava i segnali al centro di controllo ignaro. Il simulatore doveva trasmettere i dati telemetrici al satellite sulla luna.

Sarebbe stato del tutto inutile e anzi controproducente utilizzare il modulo di comando e servizio per ritrasmettere a Terra i dati della simulazione: un semplice satellite in orbita lunare sarebbe stato sufficiente.
Addirittura attivissimo ha dimostrato che è pure possibile fare rimbalzare un segnale audio sulla stessa luna, cosa migliore dato che un satellite orbitante si sarebbe trovato periodicamente sul lato opposto della Luna.
La distanza e la scarsa qualità delle trasmissioni avrebbero contribuito a dare credito alla messinscena.
Come puoi distinguere la voce di Armstrong in una voce gracchiante?

Devo ancora risolvere un altro po’ di robetta, tipo le trasmissioni in diretta dal rover e i comandi della sua telecamera radiocomandata che sarebbero dovute anch’esse passare dal satellite sulla luna
Moltiplica tutto per le 6 missioni.

Risparmiati la fatica.
Le trasmissioni potevano essere fatte a/da un set sulla Terra.
E se ti complica la vita spiegare il ritardo a causa della distanza, ti faccio sapere che sarebbe stato possibile registrare su un nastro e posizionare la testina di lettura poco più avanti sullo stesso nastro.
E' un sistema arcaico che veniva utilizzato, prima dell'avvento del digitale, per realizzare artificialmente gli echi audio, posizionando più testine di lettura sullo stesso nastro.

Fatto una volta, replicarlo per altre sei volte è routine.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 2 Mesi fa - 5 Anni 2 Mesi fa #31997 da Cum grano salis
Pigna

Il mio è un tentativo di vedere per sommi capi e a grandi linee se la cosa sarebbe fattibile o no.

Quello che intendo dire è : il thread nasce per domandarsi come i tecnici che guardavano i monitor avrebbero mai potuto non avere un feedback negativo tra le loro letture dei dati ed i comandi impartiti.

Faccio un giro largo. Mettiamo che noi due simuliamo insieme mille volte il percorso che dovrai fare in macchina per andare in un posto X e, nella mia ipotesi, ci soffermiamo sugli ultimi minuti del tragitto, sempre e solo lo stesso (e chiaramente senza altre automobili, semafori ecc. che non ci interessano perché non ci saranno dove andrai), e che non cambierà quando lo andrai a fare davvero tu.

Quando sarai al posto Y vicino ormai al posto X, allora dovrai per esempio sterzare a destra di 30 gradi a velocità 1, poi dritto per 20 secondi a velocità 2, poi rallentare a velocità 3 tot metri prima dello Stop, e così via.
Avendolo noi già simulato mille volte e stabilito la sequenza più corretta di manovre, tempi e gas, quando poi dirai a tutti che lo farai tu di persona il tragitto, che fai, ti metti ad improvvisare??? Una curva la prendi più larga a più alta velocità rischiando il testa coda sul brecciolino o di uscire di strada, o ti fermi 2 metri dopo lo Stop?

Tutti quelli che seguono la tua telemetria sanno già cosa dovrai fare, quando farla e come. Quando io manderò in onda la telemetria fake figlia di mille simulazioni, tu avrai già fatto in quella telemetria tutte le correzioni ed i controlli che ti sarebbero chiesti al verificarsi di alcune condizioni.
Nella simulazione finale stai sterzando di 30,5 gradi invece dei 30 stabiliti, allora il tecnico te lo dice in tempo reale come aveva fatto in tutte le simulazioni perché quello deve fare ogni volta che lo vede sul suo monitor, ma tu hai già fatto quella correzione (e nei tempi e modi dovuti) nella simulazione che mando in onda, e per il tecnico che riceve poi il dato aggiornato, va tutto assolutamente liscio.

Dove sta il mio colpo di genio del male? E' sapere che il diversivo è fondamentale nel distogliere l'attenzione! Dal cavallo di Troia in poi, o forse da prima, lo abbiamo visto descritto in infiniti modi nei libri, film ecc.
Ed allora, che mi invento? Mi invento degli allarmi mai visti o, se sono furbo come sicuramente sono :hammer: , visti una volta sola (per non destare sospetti).
Nei concitati momenti finali, in cui ognuno deve monitorare il suo ma contemporaneamente capire che sta succedendo per decidere se abortire o meno, allora creo tensione, aggiungo pressione su tensione e caos mentale.
Il direttore delle operazioni di volo, che è mio compare, ha l'ultima parola su come procedere mentre i tecnici possono dire quello che vogliono, e se non è mio compare nel fake allora la avrà il comandante sul Lem, il quale deve dire 'sti cazzi ed andare in manuale, tanto sa già che la simulazione in onda andrà bene, e tutte le sue scelte che poi saranno soggette a debriefing, avranno le pezze d'appoggio tecnicamente ragionevoli o che rientrino nei margini della discrezionalità e responsabilità del comandante sul campo, in base agli imprevisti ed il poco tempo per decidere (sotto il costante contdown dei secondi rimasti di autonomia).

Del resto, poi, alla fine sarà andato tutto bene... : chi mai metterebbe sotto accusa l'eroe di una missione di successo di importanza storica e planetaria? Mal che vada mi gioco gli allarmi ed i sottostanti ignoti problemi che li hanno causati, e buona notte al secchio! Se anche si mettesse davvero male, mi basta instillare il dubbio che chissà cosa non ha funzionato : chi torna lì su a fare la controprova?
E poi le cose hanno funzionato, perché investire ulteriore tempo e risorse come se fossero morti tutti in diretta tv? Alla testa calda di turno si fa arrivare un ordine diretto di non sollevare polveroni inutili per il bene del Paese, e se insiste si passa man mano a vie sempre più "convincenti", non necessariamente solo maniere forti : può bastare una promozione a più prestigioso incarico e meglio remunerato.

Il succo è : se lo studio di fattibilità resiste a stadi di sempre più dettagliata analisi, e dice che il progetto nei minimi particolari non sarebbe campato per aria, allora si procede con la strategia e si cercano i punti deboli, le contromisure, fino ad un ottimo fra costi, rischi e benefici, in funzione del tempo disponibile per pianificarli.

L'Apollo 1 non è stato il mese prima, e di sicuro un piano b si stava studiando dal giorno dopo le dichiarazioni di Kennedy che impegnavano il prestigio di un'intera nazione in piena guerra fredda e che, visto l'imbarazzo iniziale della Nasa, deve aver preso tutti in contropiede, facendo i conti senza l'oste.

Sono cose talmente fuori dal mondo che non valga la pena nemmeno immaginarci su? Siamo al livello delle mille prove contro come la Terra piatta, a cui, nonostante tutto, sospendendo il giudizio a priori, mi ci son pure a lungo dedicato per valutarne la solidità, come ha fatto Mazzucco?

Per me, no.

Ma se non fosse che è anche divertente ragionare interpretando il ruolo di un dottor Male, non me ne fregherebbe assolutamente nulla :hammer:

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(C.G.S. - Motto del complottista)
Ultima Modifica 5 Anni 2 Mesi fa da Cum grano salis.

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5 Anni 2 Mesi fa #31998 da Pigna
@CM

La ISS ha dimensioni (109 metri per 73 metri) ben maggiori rispetto al modulo di comando e servizio (10.5m).
Già individuare la ISS è un impresa, un oggetto di 10m a 200000km è quasi impossibile.


Ma no, se i 3 astronauti sono rimasti in orbita bassa allora erano a circa 200-300km dalla terra, e un oggetto di 10 metri a quella distanza è visibilissimo.
Questa è una foto della ISS fotografata da un astronomo dilettante olandese, vedi i dettagli della cupola e pensa con attrezzatura professionale dove si può arrivare.



@CM e CGS
siamo d'accordo sul fatto che la telemetria del simulatore dovesse essere trasmessa in diretta al centro di controllo ignaro? Ripeto ancora: la missione era un continuo svolgere check-list e monitorare i parametri di telemetria, se un tecnico disponeva una qualsiasi operazione da svolgere sulla navicella, questa doveva venire fatta dagli astronauti e il tecnico doveva vedere il risultato sul monitor.
Non sarebbe possibile in alcun modo poter mandare una registrazione quando il centro di controllo in qualsiasi momento può interagire con i dati di telemetria in arrivo.

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5 Anni 2 Mesi fa #32000 da Pigna
Se la prima foto vi sembra un po' sfocata...

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