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Help film luna
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Ho notato diverse fotografie delle colline lunari, specialmente in Apollo 15, dove si vedono chiaramente i segni orizzontali di corrosione sulle rocce.
Come in questo caso:
Solo che sulla luna non c'è nè vento nè acqua,...
la foto è AS15-84-11250HR
Cosa ne dite?
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- Fabrizio70
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it.wikipedia.org/wiki/Limite_K-T
Con l'espressione limite K-T si indica il passaggio, datato a 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa[1][2] tra Cretacico e Cenozoico nelle successioni stratigrafiche. La lettera K è l'abbreviazione normalmente usata per il Cretacico, mentre la T fa riferimento al Terziario, nome con cui si indicano complessivamente il Paleogene e il Neogene.
In alcuni affioramenti tale passaggio è marcato dalla presenza di un livello, avente spessore massimo di un centimetro, che contiene una notevole quantità di iridio e di altri metalli solitamente rari in natura, ma assai comuni nelle meteoriti. In Italia è possibile osservare il limite K-T in varie località, tra cui Gubbio.
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
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Credo che intendesse dire "erosione", che in effetti è chiara nella foto di destra e mette a nudo gli strati sedimentari, altrimenti invisibili. Nella foto lunare sembrerebbe esserci qualcosa di simile, anche se io non riesco a percepite bene la pendenza del crinale della collina, l'impressione è che gli strati siano più orizzontali che verticali, mi ricorda un po' le dune del deserto:Fabrizio70 ha scritto: Massimo quella non è corrosione ma sedimentazione , poi si può discutere sulle cause ma il depositarsi dei detriti degli impatti potrebbe portare allo stesso risultato.
Le "ondine", nel caso delle dune, effettivamente sono create dal vento.
FranZη
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ma come fanno dei "detriti" a depositarsi in strati regolari, formando addirittura una montagna? Che differenza c'è con l'erosione terrestre (foto di dx) che è stata causata da vento/acqua?FABRIZIO: Massimo quella non è corrosione ma sedimentazione , poi si può discutere sulle cause ma il depositarsi dei detriti degli impatti potrebbe portare allo stesso risultato.
Qui vedi l'immagine completa. Qui l'originale.FRANZETA: non riesco a percepite bene la pendenza del crinale della collina, l'impressione è che gli strati siano più orizzontali che verticali, mi ricorda un po' le dune del deserto.
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I "detriti", o meglio, sedimenti (sabbia, gusci, plankton etc.), si depositano attraverso migliaia di anni sul fondo del mare formando degli strati - col passare degli anni (centinaia di migliaia/milioni, si pensa), gli strati vanno incontro ad un processo di diagenesi (pressione, temperatura, fluidi circolanti), in cui i singoli grani vengono uniti insieme formando delle rocce compatte, dette sedimentarie. In dipendenza della loro granulometria si possono poi avere rocce a grana media, fine o finissima. La foto sulla destra si riferisce al 90% (dare giudizi definitivi basandosi solo su una foto non e' professionale ma qui mi voglio sbilanciare...) a rocce sedimentarie e cioe' formate possibilmente in fondo al mare. I movimenti tettonici e i fenomeni di erosione, attraverso gli anni, portano queste rocce in emersione formando montagne. Il fatto che in mezzo ad esse si rinvengano fossili di animali marini e' la prova che l'ambiente di formazione e', appunto, marino. Fossili del genere vengono riscontrati sulle alpi o sulla catena himalayana, dimostrando cosi' la loro origine. Per rispondere alla domanda di Massimo, il tempo lunghissimo permette la formazione di questi strati e la loro successiva trasformazione in roccia solida e quindi montagna. Gli strati rimangono paralleli a se stessi solo se il fondo del mare resta tale; se si dovesse verificare un'inclinazione del fondo (dovuto a un movimento tettonico, terremoto, etc.) allora gli strati che si depositano successivamente saranno paralleli alla nuova pendenza. Questi episodi sono evidenti proprio nella foto di destra - se si osserva bene, si notera' che gli strati non sono tutti paralleli, andando dal basso verso l'alto, ma sono paralleli "a gruppi" con varie inclinazioni.
Capisco che la descrizione sopra provochi un'esaltazione per il complottista lunare, ma aspettate perche' c'e' dell'altro.
Sulla luna, proprio per la mancanza di acqua e aria, non esistono rocce sedimentarie (anche se alcuni tipi sono stati classificati come tali, ma il discorso diventerebbe troppo tecnico ed e' un tipo di sedimentazione dovuto alla particolare condizione della luna), vi sono per lo piu' rocce vulcaniche (o ignee) e cioe' create dal raffreddamento di magma o lava. A seconda delle condizioni, queste rocce possono dare luogo a formazioni indistinte ma anche a stratificazioni che somigliano a quelle delle rocce sedimentarie. Ad esempio, colate laviche particolarmente fluide che avvengono su una regione piatta formano uno strato di basalto. Se qualche anno dopo si verifica un'altra eruzione, un'altra colata puo depositarsi sulla prima formando quindi due strati distinti. E cosi' via, col passare degli anni puo' formarsi una montagna di strati, simile a quella che si vede nella foto a sinistra. Questo tipo di fenomeno non e' raro. Nel link sotto, potete vedere un esempio (Mt.Kirkjufell in Islanda).
Nella foto lunare in questione, non c'e' modo di sapere se quelle stratificazioni si riferiscano a rocce sedimentarie o vulcaniche - le rocce nella foto di destra sono piu' facilmente riconoscibili come sedimentarie, ma anche qui non si puo' dare una risposta definitiva se non si va sul luogo e si studiano i campioni.
Direi (opinione personale) che la formazione rocciosa che si vede nella foto lunare e' congruente con la spiegazione data dagli scienziati che hanno studiato i campioni di roccia lunare (o presunti tali) e non puo' essere presa come "prova" del fatto che quegli strati si siano formati sulla terra, perche' possono essere benissimo essersi formati sulla luna. In breve, non utilizzerei questo argomento a supporto della tesi complottista.
Se volete saperne di piu' non esitate a chiedere.
Breve chiosa: mi sono spesso scontrato in passato con alcuni utenti del sito/forum per il fatto che io propendo piu' verso il non complotto. Detto questo, anche io ho dei dubbi e supporto il lavoro di Massimo al 100%. A me interessa conoscere la verita'. Anzi, sto lavorando su una ricerca che riguarda sempre le rocce che potrebbe confermare le missioni o gettare un'ombra particolarmente scura su di esse. Riferiro' non appena avro' concluso questo studio.
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Aspetto il tuo lavoro di ricerca sulle rocce lunari, sono molto curioso. Fatti vivo appena l'hai completato, please.
Grazie
Massimo
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Redazione ha scritto: Giustur: Grazie per la spiegazione, estremamente chiara ed esaustiva. Non essendo utilizzabile come prova lascio da parte l'argomento, anche se il sospetto mi rimane. Curiosamente infatti avevo già trovato dozzine di montagne simili a quelle lunari, proprio in Islanda. E, altrettanto curiosamente, proprio in Islanda era andata la NASA per addestrare i futuri astronauti. (Era come se già sapessero che sulla luna avrebbero trovato montagne simili, prima ancora di andarci. E così magari, nel frattempo, hanno scattato qualche foto come souvenir :hammer: ).
Aspetto il tuo lavoro di ricerca sulle rocce lunari, sono molto curioso. Fatti vivo appena l'hai completato, please.
Grazie
Massimo
E' vero. Sono stato in Islanda qualche anno fa e ho visitato la zona di Myvatn-Askja, proprio quella dove sono stati gli astronauti per il training - il paesaggio e' impressionante, sembra proprio ... lunare. Per quanto riguarda il mio studio, sono in attesa di alcune risposte da un professore dell'Imperial College di Londra con cui ho buoni rapporti e che ha studiato le rocce lunari per anni.
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dal minuto 29:
- nessuna navicella della nasa oltrepassa l'atmosfera
- il disastro dello space shuttle challenger fu un falso e le persone date per morte sono tutte vive
Nasa=Grande Show
Video interessante.
Il video viene in continuazione cancellato per violazione copyright e continuamente ricaricato.
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Scusate la mia ignoranza sull'argomento.
Perche' nessuno parla della telefonata tra Nixon e Armstrong (Apollo 11).
Non ricordo che i collegamenti Terra-Luna-Terra, senza satellit(e)i , erano operativi (in multi-conference ? ...).
Ricordo pero' che rimasi sorpreso quando vidi Luca di Montezemolo con un antenato di smartphone ...per collegamenti Terra-Terra ...
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Questo e' il racconto:
La manovra di discesa fu più complessa del previsto: al momento dell'allunaggio, avvenuto alle 20:17:39 secondi del 20 luglio, il modulo aveva carburante solamente per altri 25 secondi. Non c'è modo migliore per descrivere quei concitati momenti che riportare le comunicazioni tra gli astronauti ed il controllo missione a Houston.
Controllo missione: 30 secondi [di carburante rimasto]
Eagle: Luce di contatto! Ok, stop al motore, spenta esclusione dei comandi del motore di discesa.
CM: Ricevuto, Eagle.
Eagle: Houston, qui Mare della Tranquillità. L'aquila è atterrata.
CM: Roger, Tranquillity. Vi riceviamo a terra. Qui avete un mucchio di tizi che stanno per diventare blu. Stiamo nuovamente respirando. Grazie molte.
(...)
CM: Sappiate che ci sono un sacco di facce sorridenti in questa stanza, ed in tutto il mondo.
Eagle: Ce ne sono due quassù.
Michael Collins: E non dimenticate quella nel modulo di comando.
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Ci fu anche il tempo per una breve telefonata con Richard Nixon, direttamente dallo Studio Ovale della Casa Bianca. L'allora presidente degli Stati Uniti aveva pronto sulla sua scrivania il discorso che avrebbe fatto in diretta televisiva nel caso qualcosa fosse andata male sulla Luna. Era stato anche studiato un protocollo secondo il quale prima del discorso Nixon avrebbe dovuto telefonare alle vedove degli astronauti, e successivamente un sacerdote avrebbe pregato per le loro anime, con un rituale solitamente riservato agli uomini dispersi in mare.
"Il destino ha voluto che gli uomini andati sulla Luna per esplorarla in pace restino sulla Luna per riposare in pace", esordiva il discorso. "Questi uomini coraggiosi, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, sanno che non c'è speranza per il loro recupero. Ma sanno anche che c'è speranza per l'umanità nel loro sacrificio".
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La discesa dalla scaletta del Modulo lunare fu trasmessa in diretta da Voice of America negli Stati Uniti e, attraverso la BBC e altre stazioni, in tutto il mondo. Si è stimato che l'ascolto globale del momento dello sbarco fosse di almeno 450 milioni di persone, su una popolazione mondiale totale di 3 miliardi e 631 milioni
Venti minuti dopo lo sbarco di Armstrong, Aldrin lo raggiunse sulla superficie diventando il secondo uomo a mettere piede sulla Luna; una volta insieme, i due iniziarono le operazioni previste durante la EVA. Per prima cosa posizionarono una placca commemorativa del volo e, subito dopo, piantarono la bandiera degli Stati Uniti. Dopo queste operazioni, il presidente Nixon parlò con loro telefonicamente. Il presidente parlò per circa un minuto, la risposta di Armstrong durò 30 secondi.
Dopo aver aiutato Aldrin a sistemare l'ALSEP Armstrong si incamminò verso quello che è ora indicato come East Crater, a circa 60 metri dal modulo lunare, la più lunga passeggiata dell'intera missione. L'ultima operazione di Armstrong sulla superficie fu la posa di alcuni oggetti in memoria dei cosmonauti defunti Yuri Gagarin e Vladimir Komarov e degli astronauti deceduti nell'incidente dell'Apollo 1 Grissom, Chaffee e White. Il tempo totale dell'EVA sulla superficie lunare fu di circa due ore e mezza, la più breve passeggiata fra quelle delle sei missioni che raggiunsero il satellite-
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Il Presidente Richard B., durante l'ultima Avventura Spaziale Apollo 2009,
ha chiamato direttamente dallo Studio Ovale il suo astronauta Massimo T.
per complimentarsi della riuscita del "lancio" e dell'intera "missione".
...Mi fanno segni che ci sono problemi nel collegamento con il satellite...( † )
Da Nuova York e' tutto, un saluto dal confuso: Alighiero Orlando.
p.s.: Normalmente, in un format, le cose che funzionano si ripetono.
Non sarà che si sono accorti di aver fatto una stupidaggine con quella telefonata di Richard Watergate ?
Vabbe' ... poi ha avuto il perdono presidenziale da Gerald Ford ...
( † ) Comunque, con una regolatina all'azimuth, potrebbero comunicare con l'aldilà "nel" Mare della Tranquillità.
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Intanto devo qualche spiegazione ai miei 2 post precedenti sull'argomento.
Non credo alla diretta TV dalla Luna per Apollo 11, perche' la tecnologia delle telecomunicazioni non aveva supportato pienamente la missione e non e' detto che sarebbe disponibile attualmente per la medesima impresa.
Per verificare tutte le connessioni/collegamenti, occorreva e occorrerebbe provare, testare, e non e' stato fatto "sul campo", non hanno mai informato di eventi o esiti positivi al riguardo.
Certo, le prove, pero' per ogni ripresa "in vivo" c'e' sempre una preparazione ambientale, con connessioni provate.
Sulla Luna tutto ha funzionato perfettanente, al primo tentativo, senza la cosiddetta "troupe" televisiva e relativa attrezzatura.
Ammettiamo anche la fortuna della prima volta, pero' mi manca un passaggio in un collegamento satellitare.
Dalla Luna, le immagini della ripresa, devono essere inviate (upload) a un satellite in orbita lunare e non mi risulta che c'erano le condizioni per soddisfare questa necessita' (Quale satellite ?).
Non credo che qualcuno possa dire che il satellite era il modulo di Comando con il terzo membro della missione, Michael Collins, rimasto in orbita lunare, pilotando il modulo per riportare gli astronauti a casa.
Quindi, il satellite (che non c'e') avrebbe dovuto ricevere (download), perche' programmato ad hoc, tramite protocollo e modem, questo archivio video !!!
E questo che funzioni al primo tentativo (per tutti i treni di bit, controllati e ricevuti) lo vedo improbabile, ma lo concedo (per proseguire ...).
Ora sorge un problema. Il satellite (che non c'e') ha i dati della ripresa video ricevuti.
Le immagini devono essere inviate (upload) al satellite in orbita terrestre.
Non mi risulta che siano mai stati fatti tentativi per un collegamento multi-satellitare interplanetario.
Questi 2 satelliti per telecomunicazioni, avendo orbite distinte, dovrebbero dialogare attraverso i loro modulatori/de-modulatori di frequenza, con un protocollo ?
Considerata la distanza fra i 2, l'assenza di ripetitori intermedi (dove ?), antenne per amplificare (dove ?), e' possibile che se orientati opportunamente potrebbero riconoscersi casualmente (ma quando ?).
Risolto questo, in tempo reale senno' la trasmissione si perde, il satellite terrestre avrebbe ricevuto (download), perche' programmato ad hoc, tramite protocollo e modem.
Dal satellite terrestre, le immagini devono essere inviate (upload) a NASA's Mission Control Center in Houston "ri-orientandosi" ad hoc (?), infine, da qui in poi le procedure funzionano correttamente, sono affidabili.
Per quelli non "orientati" in tempo reale, c'era la trasmissione in differita, in bianco e nero, la tecnologia per gli utenti era quella.
---
Tutto cio' per dire che nonostante queste "evidenze" io non avevo confutato la prova TV.
Io avevo fatto riferimento all'audio con la telefonata di Nixon di 1 minuto e la risposta di Armstrong di 30 secondi.
Perche' ?
Perche' il video e' unidirezionale, come una pellicola cinematografica o film.
La telefonata e' bi-direzionale, full-duplex, molto piu' complicata da implementare per i 2 astronauti.
-:
C&P Telephone Co. provided telephone service to Washington, D.C.
In July 1969, President Richard Nixon's telephone call to astronauts on the moon originated from C&P Telephone Co. equipment.
La chiamata sicuramente non raggiunge il destinatario al primo tentativo.
Se poi predisponiamo il tutto, con i satelliti, (orbite e condizioni ambientali permettendo ...) ripetitori e antenne al posto giusto, ...inviando manodopera adeguata ed equipaggiata, chissa' ... !!!.
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Con quanto carburante atterrò sulla Luna il modulo lunare di Apollo 11?
Secondo calcoli fatti al momento dell'allunaggio ne rimaneva ancora per soli 15 secondi. Calcoli successivi calcolarono carburante per ulteriori 30 secondi. In ogni caso poco mancò che la navicella sarebbe potuta rimanere senza carburante durante gli ultimi secondi prima dell'allunaggio
Quanto era potente il computer di bordo del Modulo Lunare?
Non più di un cellulare dei nostri giorni.
Vi fu qualche inconveniente in fase di atterraggio sulla Luna da parte di Apollo 11?
Si, un computer andò in tilt per un sovraccarico di informazioni. Obbligò Armstrong a prendere i comandi manuali
E' vero che tra l'allunaggio e la passeggiata lunare gli astronauti di Apollo 11 dovevano dormire?
Si è vero, ma chiesero di saltare tale turno di riposo, richiesta che venne concessa dal centro di controllo di Houston
Per quanto tempo l'astronauta in orbita lunare rimaneva sul lato oscuro del satellite?
Per circa mezzora, durante la quale era l'uomo più isolato nell'Universo, perché non poteva parlare con la Terra
Quanto pesava lo zaino di sopravvivenza che gli astronauti portavano sulle spalle durante la passeggiata lunare?
Pesava 38 kg. Era alto 66 cm, largo 46 e profondo 25.
Cosa mangiavano gli astronauti?
Per la prima volta gli astronauti delle missioni Apollo mangiarono cibi caldi. Sulla Luna Armstrong e Aldrin mangiarono hot dog, pancetta, pesche in scatola, biscotti e bevvero caffé caldo
Come fecero ad arrivarci le immagini in diretta della discesa di Armstrong dal modulo lunare?
Quando Armstrong uscì dal boccaporto tirò una cordicella che mise in azione una telecamera che lo riprese durante la discesa
Selezione da Repubblica.it
Le telecamere dell’Apollo
“E’ quasi incredibile che la missione verrà ripresa in modo così scarso.”
Così si esprimeva qualche tempo prima del lancio di Apollo 11 Max Faget, il brillante progettista che aveva collaborato a ideare praticamente tutte le capsule dei programmi Mercury, Gemini ed Apollo. Il commento era diretto alla decisione di affidare le riprese della prima passeggiata dell’uomo sulla Luna solo ad una cinepresa ed ignorare la possibilità di riprese televisive. Dal suo commento si vedono trasparire l’incredulità di fronte a questa scelta progettuale (dopo aver superato una mole di altri problemi tecnici ben più impegnativi) e al fatto di trascurare l’importanza di trasmettere in Tv immagini di buona qualità (se non per la storicità dell’evento quantomeno per l’effetto sulle pubbliche relazioni della NASA).
Le telecamere utilizzate nel costo delle missioni del progetto Apollo (incluse quelle dei successivo programma Skylab e della missione congiunta ASTP) sono cambiate, apportando significativi miglioramenti nella qualità delle immagini ad ogni evoluzione.
Le missioni, previdero sempre una telecamera da utilizzare a bordo del CSM. Le missioni lunari videro anche il LM dotarsi di una telecamera, conservata nel Modularized Equipment Stowage Assembly (MESA) nel Quadrante 4 del Descent Module: questa telecamera era posizionata in modo da riprendere gli astronauti mentre scendevano per la prima volta la scaletta del modulo lunare. Successivamente la telecamera veniva rimossa e posizionata su di un tripode in modo da riprendere le attività durante la EVA nei pressi del LM. Nelle missioni di Tipo J venne aggiunta alla dotazione una telecamera sul LRV, radiocomandata da terra.
Dopo il successo delle trasmissioni a colori della missione precedente, anche Apollo 11 venne dotata della stessa telecamera ma solo a bordo del CSM.
Per le riprese sulla superficie inizialmente si pensava di utilizzare solo una cinepresa da 16mm, oltretutto senza dotarla di abbastanza pellicola da riprendere tutta la EVA prevista. Ma visto l’entusiasmo generato dalle immagini delle missioni precedenti e vista la disponibilità della telecamera Westinghouse in bianco e nero, si optò per utilizzare quest’ultima.
P.S.: Aldo, Giovanni & Giacomo sono un popolare trio comico di attori e registi teatrali, televisivi e cinematografici italiani. Il trio è formato da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti.
Ah, se fossero nati qualche tempo prima, NOI l'avremmo "fatto" meglio.
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A bordo della "navicella", causa un lieve sobbalzo, un cellulare (di R.Giacobbo?) è caduto dall'oblò incautamente socchiuso.
Per fortuna nostra aveva una custodia protettiva e comunque è avvenerato, tra l'indifferenza degli indigeni, nella sabbia della spiaggia del "Mare della Felicità".
Poichè era stato "istruito per scattare" il 5° giorno di ogni settimana, oggi, 2017, gennaio, venerdi' 27
(ma non era 17 ? bah ! ...) è arrivata la prima delle telefoto programmate:
in avvicinamento a "Venere"
"The Curiosity is", contrariamente a quanto si deduceva dalle missioni Apollo (11...ecco il riferimento !), non è necessario ritrasmettere sulla terra, evitando quelle noiose procedure di upload/download, protocolli, formati, modem, frequenze, antenne, satelliti orbitanti, rotazione sincrona lunare, ecc. ecc.
Infatti per fortuna nostra, "i dati" si propagano "automaticamente" via etere cosmico tramite le onde fotoniche/gravitazionali presenti dovunque, tranne che sulla terra
(dove sono "neuralizzate" dalle "onde gravidazionali").
Per essere la prima foto in vivo da Venere non è male vero ?, la risoluzione è 500 x 334 in formato jpg, scaricabile da internet senza l'autorizzazione della N.A.S.A., fruibile per tutti gli "utonti" nell'universo, altro che balle spaziali !
P.P.S.: Non riesco a spegnerlo. Riproverò' venerdi prossimo, ma temo che le onde ...
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Mitico7948
Pubblicato il 12 mag 2016
Attraverso questo documentario capiremo che tutto quello che la NASA (National Aeronautics and Space Administration) ci ha fatto vedere e sentire per decenni, è un FALSO. L'uomo NON E' MAI STATO SULLA LUNA. Ad oggi non abbiamo le tecnologie che ci consentono di allontanarci dalla Terra in modo significativo, figuriamoci se le avremmo mai potute avere, più di 45 anni orsono.
Luna, le prove della messinscena. Hanno sbagliato il loro sole!
Lorenzo Acerra
Pubblicato il 26 gen 2013
«Vuoi davvero sapere come la penso?»
«Si, mi interessa molto.»
«Bene, allora io credo che abbiano fatto partire l’Apollo 11 con i tre astronauti a bordo e poi abbiano deviato la rotta della navicella verso il Polo Sud per farla finire in mare e poter recuperare l’equipaggio lontano da occhi indiscreti. Devi sapere che, a differenza di quello che comunemente si crede, le comunicazioni in diretta fra l’Apollo 11 e Houston avvenivano soltanto per i primi quindici minuti subito dopo il lancio del razzo. Dopodichè il ponte radio veniva rilevato da una misteriosa stazione secondaria lontana da Houston, che rimandava a sua volta le comunicazioni alla sala di controllo. Così le centinaia di persone che hanno applaudito entusiaste al touchdown lunare in realtà guardavano lo stesso nastro registrato che abbiamo visto tutti noi. Al rientro della missione l’equipaggio ed il modulo di comando venivano caricati su un aereo militare e lanciati nel Pacifico per essere recuperati da una portaerei americana al momento giusto. Poi venivano immediatamente trasferiti e isolati dal mondo esterno per diciotto giorni consecutivi, una quarantena motivata dall’assurda necessità di possibili contaminazioni da germi, batteri o da altra improbabile forma di vita nello spazio cosmico. Questo era uno stratagemma molto utile per giustificare la totale mancanza di entusiasmo durante le prime interviste. Nulla era stato lasciato al caso e tutti i campioni delle rocce lunari che erano stati preparati in un laboratorio geologico della NASA avrebbero confermato l’unicità delle caratteristiche geologiche. Pochissime persone del progetto Apollo erano al corrente dell’inganno visto che tutti ricevevano solo le informazioni limitate allo stretto necessario. In sostanza ogni reparto funzionava a camera stagna e riferiva solo ad un unico responsabile. Lo stesso Wernher von Braun, sei mesi dopo l’ultimo sbarco dell’Apollo 17 nel dicembre 1972, rassegnò le proprie dimissioni per presunte e mai chiarite divergenze con in vertici dalla NASA
(tratto dal libro: http://ilgiornodellaverita.blogspot.d...)
SUL VIDEO: Jack Schmitt si accorge di aver lasciato cadere un campione dietro di se', si ferma per riprenderlo dopo aver esclamato “Damn”.
A quel punto la voce dal controllo a Terra Parker si rivolge all’altro astronauta, Eugene
Cernan, che è già arrivato al Rover e si è fermato. “You got another one dropped there,
Gene. Jack got it.”
Cernan risponde “Another one?” e si volta. La voce da Terra risponde “Jack’s getting it”.
Anche Jack arriva al Rover con il campione e dice “Have a sample”.
E’ una scena dell’Apollo 17.
1. una caduta di un sacchetto rivela reazioni in tempo reale di Houston e dei due astronauti.
2. i video di Apollo 11 in viaggio sono un falso, erano in orbita e si vede!
3. il sole che appare sulla Luna è completamente inesistente!
4. c'è un pannello nero illuminato da un faro.
5. un sobbalzo della camera rivela il falso avvicinamento alla Luna!sbarco sulla luna
P.S.: Vorrei che i protagonisti odierni pensassero con nostalgia a queste vicende.
Magari tentassero di seguire le orme dei grandi sognatori del passato.
Che andassero a fare i loro casini nello spazio a caccia di guerre stellari.
Almeno per un po' (FORSE) le loro risorse andrebbero altrove e (FORSE) i terrestri vivrebbero meglio.
Magari i sogni si avverassero ...
Comunque tanto normali non lo erano e tanto normali non lo sono.
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Il giorno x (20:17:39 secondi del 20 luglio) tutto e' andato come previsto.
Tutto perfetto il giorno piu' importante nella storia dell'umanita'.
Al primo tentativo tutto OK, come da copione.
Tutti felici, in primis i tecnici della NASA, gli operatori, tutti.
Perfetto il collegamento in mondovisione, con tutti i corrispondenti ben sincronizzati pronti a commentare in "diretta" il film piu' visto contemporaneamente nella storia del cinema.
Stiamo parlando di un film d'autore, perche' Stanley Kubrick nel campo gia' era una superstar.
... Poi con sponsor "rampanti" e tutto quel ben di dio che aveva a disposizione ...
Se il programma era perfetto, ed e' stato rispettato, verificato e verificabile, dove sta l'inganno ?
La risposta e' semplice:
sta nei presupposti.
In tre semplici mosse:
1. La missione e' segreta (condivisibile). Pertanto la fonte dei collegamenti e' "filtrata".
I 64 metri di antenne di Parkes e Goldstone cosi pure i 26 metri di antenna a Honeysuckle Creek.
Le immagini convertite vengono inviate a Paddington, a Charlie Goodman (Sydney Video) del Centro impiegati della NASA Goddard Spaceflight.
Charlie Goodman seleziona le immagini con miglior qualita' dai segnali di Parkes e Honeysuckle Creek, e finalmente li passa alla TV di Houston.
A "Houston TV" vengono selezionate le immagini con miglior qualita' da Australian e Goldstone immagini.
La selezione fu diffusa tramite "US television networks" per trasmissioni internazionali.
Questo era il filtro, da qui proveniva il "segnale", ma non si doveve sapere, top secret.
Anche perche' i dialoghi interattivi tra Houston e gli astronauti sarebbero stati immediatamente sbugiardati.
2. Tutti al Centro di Houston sanno perfettamente di questo filtro
Non hanno alcun motivo di dubitare sulla fonte delle immagini che ricevono. Sono ordini superiori che rispondono a principi di segretezza, condivisibili.
La connessione con l'interfaccia ha funzionato perfettamente, chi dice il contrario ?
3. Tutto il resto del pianeta terra sapeva dei principi di segretezza della missione, condivisibili.
Quando Armstrong uscì dal boccaporto tirò una cordicella che mise in azione una telecamera che lo riprese durante la discesa (la telecamera della TV ?!?!).
Le prime immagini vennero ricevute al "Goldstone Deep Space Communications Complex" negli USA, ma quelle con miglior definizione si videro a Honeysuckle Creek in Australia. Qualche minuto più tardi le immagini furono mandate anche nel normale circuito televisivo, grazie al radiotelescopio del Parkes Observatory in Australia.
Il radio telescopio divenne famoso per un preciso motivo: fu proprio quello a mandare le immagini e i video sulle televisioni di tutto il mondo nel 1969 dello sbarco sulla Luna da parte dell'Apollo 11, in particolare di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Inizialmente si era pensato infatti che la NASA avrebbe mandato le immagini ma, per un problema tecnico, fu Parkes a dover mandare il segnale radio.
...!!!...
Così, malgrado le difficoltà iniziali, le prime immagini in bianco e nero di un uomo sulla Luna vennero viste in diretta da almeno 600 milioni di persone sparse in tutto il mondo.
Armstrong e compagni, hanno dovuto capire che il film trasmesso era stato montato e liberamente tratto dalle prove di simulazione (necessarie).
... ragioni di Stato (condivise) ...
Quello che il resto del pianeta terra non sapeva era la storia dell'interfaccia e di come poteva essere "gestita".
Il dettaglio ve lo risparmio, che ci voleva ad avviare un video ?
Certo, con il senno di poi, dopo le bufale della commissione Warren (JFK), quelle delle torri gemelle (11S).
Certo i film hanno avuto successo e per questo sono stati riproposti.
Poi la tecnologia ha fatto passi importanti, pero' la conquista della luna e' un capitolo da riscrivere,
Le sinergie da una cooperazione internazionale vanno "liberate" dalla menzogna che non possono rivelare.
Meditate.... Chiamate Luna 3 1 3 1. Che prefisso avra' fatto il buon Richard Nixon quel giorno ?
In teoria il prefisso di Houston (+713), oppure quello dell'interfaccia australiana (+61).
Ma no, aveva il filo diretto, magari come con la Lewinsky di turno (sto scherzando Richard), ma questa e' tutta un'altra storia.
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Ho conosciuto quello che i greci ignorano: l'incertezza.
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- kamiokande
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Ho iniziato uno studio delle orbite di trasferimento attraverso le fasce di cui ho riportato i primi risultati al post #439 della discussione "Trump chiede di mandare uomini sulla luna"
Se hai qualche domanda in particolare sarò lieto di risponderti.
"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
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Mi spiego meglio : esistono delle sonde mandate in orbita tipo l'Explorer 1 che hanno misurato la radioattività o per lo meno qualunque altro tipo di misura nelle fasce di van allen ?
Quando le hanno scoperte hanno visto che il contatore geiger andava a zero in alcuni punti. È possibile riuscire ad avere dati in quel senso ? Avranno fatto una sorta di mappa delle radiazioni per capire dove fossero più elevate ma non sanno l'entità delle radiazioni ?
Grazie ancora !
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Qui è stupendo come la NASA dica che c'è bisogno di studiare cosa succede quando si attraersano le fasce di van allen...
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Raudh1 ha scritto: Grazie mille ho dato un occhio; ma tu sai se esiste un qualche modo per capire le misurazioni che hanno portato alla stessa scoperta delle fasce di van allen ?
Mi spiego meglio : esistono delle sonde mandate in orbita tipo l'Explorer 1 che hanno misurato la radioattività o per lo meno qualunque altro tipo di misura nelle fasce di van allen ?
Quando le hanno scoperte hanno visto che il contatore geiger andava a zero in alcuni punti. È possibile riuscire ad avere dati in quel senso ? Avranno fatto una sorta di mappa delle radiazioni per capire dove fossero più elevate ma non sanno l'entità delle radiazioni ?
Grazie ancora !
Di nulla.Esistono diverse "mappe" delle fasce di Van Allen create con modelli basati sulle misurazioni di satelliti in orbita, per esempio la AP8 della fascia interna e la AE8 della fascia esterna
ma sono espresse in termini di flussi di particelle con un energia minore di un determinato livello. Ora, anche grazie ai dati fornite alle sonde Van Allen A e Van Allen B del video che hai postato, stanno sviluppando il modello AP9 e AE9.
Per quanto riguarda la dose radioattiva assoluta non si può dire molto visto che serve conoscere l'orbita, la schermatura ed il tempo di volo attraverso le fasce per avere un idea dei livelli di radiazione. Un esperimento interessante è stato il RADOM montato sul satellite indiano Chandrayaan-1 che ha misurato una dose di 130.000 uGy/h nella fascia interna e 40.000uGy/h nella fascia esterna.
Gli ultimi dati del primo flight test della capsula Orion hanno dato un totale di 17.5mGy per un passaggio orbitale che ha attraversato la fascia interna due volte con un tempo totale di permanenza di 40 minuti circa (di cui 30 di attraversamento della parte più interna). Partendo da questo dato, l'Apollo 14, che nel trasferimento Terra-Luna ha percorso all'incirca la stessa orbita con un tempo di volo di circa 20 minuti, avrebbe assorbito, se avesse avuto la stessa schermatura di Orion, circa 11mGy. La radiazione totale assorbita dall'Apollo 14 comunicata dalla NASA è stata circa 11.4 mGy, ma considerando la permanenza nello spazio aperto, il rientro attraverso le fasce(anche se non conosco ancora la traiettoria di rientro) e soprattutto la schermatura inferiore rispetto all'Orion, è assai improbabile che tale valore fornito dalla NASA sia realistico.
Ma questi calcoli sono comunque affetti da incertezza. La prova, a parer mio certa, che le missioni Apollo si sono svolte in un orbita terrestre bassa sono le misurazioni dei flussi di atomi pesanti (HZE) avvenuti durante le missioni, in nessun caso si è andati oltre le 2/3 particelle /cm² giorno, un valore che è circa 1000 volte più basso del valore atteso per la permanenza nello spazio aperto.
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Tu come pensi di procedere ? Pensavo prima di capire quale sia la misura della radioattività o dei flussi di particelle nelle varie zone delle fasce di van allen, spiegando da dove arrivano i dati, e poi si analizza una missione di cui è nota l'orbita e la si confronta con questi dati e si vede il livello di compatibilità ?
Perchè chiaramente bisogna ridurre il numero di dati per iniziare, e poi magari andare sempre più in dettaglio. Forse appunto partirei dalle misure di flussi di atomi pesanti, che mi sembrano convincenti...
Poi dimmi tu..
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La questione fasce è molto interessante e vasta ma per questo anche molto complessa, quindi il rischio di impelagarsi in discorsi controversi e non dimostrabili al 100% è molto alto, anche se di discrepanze ce ne sono parecchie.
Rispetto ai nuclei pesanti il discorso, pur rimanendo non banale, presenta una certa linearità e chiarezza "di per se" che può facilmente dimostrare come ci sia un grosso buco tra quel che è stato misurato e quel che avrebbe dovuto essere misurato. Esempio:
Dove si vede come nonostante il flusso di particelle calcolato per l'Apollo 17 sia maggiore rispetto a quello misurato dello Skaylab, rispetto al flusso previsto di nuclei di Ferro nello spazio profondo c'è un abisso. Considerando che i nuclei di Fe sono circa 10 volte inferiori a quelli di Carbonio ed Ossigeno,se andassimo a presentare lo spettro completo dei raggi cosmici andremmo fuori dalla scala mostrata.
Il discorso shielding poi è facilmente neutralizzabile, quindi non ce trippa per debunkers.
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