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Alleister Crowley tra Loch Ness e il vulcano Popocatepetl
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5 Anni 4 Mesi fa #29461
da Volano49
Alleister Crowley tra Loch Ness e il vulcano Popocatepetl è stato creato da Volano49
Alleister Crowley tra Loch Ness e il vulcano Popocatepetl
E' un titolone, ma forse pochi sanno che la tenuta di Boleskine, proprietà di Crowley era situata nei pressi del lago di Loch Ness, e che il famigerato "mago" scalò l'ufologico vulcano Popocatepetl nel 1900. Nel ritiro spirituale (demoniaco...) di Boleskine dette avvio alla prima e vera ricerca interiore per il "Conseguimento della Conoscenza e Conversione del Santo Angelo-Demone Guardiano"...Una sua metafora per indicare il raggiungimento di un'intima consapevolezza e comunione con il proprio SE' radicale attraverso tecniche personali, psichiche e cerimoniali. E' questo l'inizio di "evocazioni" da lui riprese dal "Libro della Magia Sacra di Abra-Melin", un trattato del XIII sec. scoperto nella biblioteca dell'Arsenale di Parigi, utilizzato anche da magisti di rilievo come E. Levi e G. Bulwer-Litton.
Crowley comunque lo si giri rimane indecifrabile, forse lo era pure lui di se stesso..."Celtizzò" il proprio nome Alexander in A-leìs-tèr assumendo il motto magico di Frater Perdurabo ("resisterò"...) dividendosi nel paganesimo delle confraternite iniziatiche inglesi del suo tempo: l'Ordine Ermetico dell'Alba d'Oro, scalando brevemente i gradi iniziatici fino, come già detto, a scalare le rocce messicane del vulcano Popocatepetl nel 1900, ma anche il K2 Himalaiano nel 1902 e il kangchenjunga in Nepal. Si vede che amava sollevarsi sempre più in alto. La stampa scandalistica lo definì "l'uomo più perverso del mondo", lui di contrasto si definiva il più grande poeta vivente.
A proposito di poeti, nella sua autobiografia si legge: "Ci voleva la strana coincidenza che i due più grandi poeti inglesi nascessero entrambi in una piccola contea perchè Shakespeare non venisse dimenticato..." in effetti lui nacque a Leamington nel Warwickshire, una cittadina vicina a Stratton upon Avon che dette i natali a Shakespeare. Scrisse libri e poesie, dipinse quadri e nel contempo si rimpinzava di droga dando l'esempio del suo motto "fa ciò che vuoi". Mancava totalmente di freni inibitori, realizzando le situazioni più degradanti e inverosimili. Nei riti omosessuali era passivo, mentre quando venivano ammesse le donne aveva un ruolo attivo.
Impiantò una base pure in Italia, a Cefalù, accompagnato dalla seconda moglie lady Leah Harcourt, e dalle concubine N. Froux, E. Fox, M. Butts, C. Maitland. Nella casa affittata si praticava l'arte magica. In breve tempo il suo problema principale era di tener lontani i maschi dell'isola che si volevano convertire...Crowley non li accettò mai anche se li scandalizzava mandando le donne da sole a fare il bagno in mare nude. Le orge arrivarono alle orecchie del potere fascista che lo espulse dall'Italia e dall'isola. Uno strano personaggio che giunse ad identificarsi anche con la grande bestia, imprimendo il numero 666 a se stesso e alle sue amanti. Le sue ultime parole furono: "sono perplesso"... Embè...
E' un titolone, ma forse pochi sanno che la tenuta di Boleskine, proprietà di Crowley era situata nei pressi del lago di Loch Ness, e che il famigerato "mago" scalò l'ufologico vulcano Popocatepetl nel 1900. Nel ritiro spirituale (demoniaco...) di Boleskine dette avvio alla prima e vera ricerca interiore per il "Conseguimento della Conoscenza e Conversione del Santo Angelo-Demone Guardiano"...Una sua metafora per indicare il raggiungimento di un'intima consapevolezza e comunione con il proprio SE' radicale attraverso tecniche personali, psichiche e cerimoniali. E' questo l'inizio di "evocazioni" da lui riprese dal "Libro della Magia Sacra di Abra-Melin", un trattato del XIII sec. scoperto nella biblioteca dell'Arsenale di Parigi, utilizzato anche da magisti di rilievo come E. Levi e G. Bulwer-Litton.
Crowley comunque lo si giri rimane indecifrabile, forse lo era pure lui di se stesso..."Celtizzò" il proprio nome Alexander in A-leìs-tèr assumendo il motto magico di Frater Perdurabo ("resisterò"...) dividendosi nel paganesimo delle confraternite iniziatiche inglesi del suo tempo: l'Ordine Ermetico dell'Alba d'Oro, scalando brevemente i gradi iniziatici fino, come già detto, a scalare le rocce messicane del vulcano Popocatepetl nel 1900, ma anche il K2 Himalaiano nel 1902 e il kangchenjunga in Nepal. Si vede che amava sollevarsi sempre più in alto. La stampa scandalistica lo definì "l'uomo più perverso del mondo", lui di contrasto si definiva il più grande poeta vivente.
A proposito di poeti, nella sua autobiografia si legge: "Ci voleva la strana coincidenza che i due più grandi poeti inglesi nascessero entrambi in una piccola contea perchè Shakespeare non venisse dimenticato..." in effetti lui nacque a Leamington nel Warwickshire, una cittadina vicina a Stratton upon Avon che dette i natali a Shakespeare. Scrisse libri e poesie, dipinse quadri e nel contempo si rimpinzava di droga dando l'esempio del suo motto "fa ciò che vuoi". Mancava totalmente di freni inibitori, realizzando le situazioni più degradanti e inverosimili. Nei riti omosessuali era passivo, mentre quando venivano ammesse le donne aveva un ruolo attivo.
Impiantò una base pure in Italia, a Cefalù, accompagnato dalla seconda moglie lady Leah Harcourt, e dalle concubine N. Froux, E. Fox, M. Butts, C. Maitland. Nella casa affittata si praticava l'arte magica. In breve tempo il suo problema principale era di tener lontani i maschi dell'isola che si volevano convertire...Crowley non li accettò mai anche se li scandalizzava mandando le donne da sole a fare il bagno in mare nude. Le orge arrivarono alle orecchie del potere fascista che lo espulse dall'Italia e dall'isola. Uno strano personaggio che giunse ad identificarsi anche con la grande bestia, imprimendo il numero 666 a se stesso e alle sue amanti. Le sue ultime parole furono: "sono perplesso"... Embè...
I seguenti utenti hanno detto grazie : Azrael66
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5 Anni 4 Mesi fa #29497
da Azrael66
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
Risposta da Azrael66 al topic Alleister Crowley tra Loch Ness e il vulcano Popocatepetl
Per quanto una parte della gesta che Crowley ha compiuto nel corso della sua esistenza, fossero a dir poco deprecabili, ha sempre esercitato una forte attrazione su di me.
Racconto un aneddoto che lo riguarda, ne narrerò una sola parte la restante capirete perché la terrò per me.
Una trentina di anni fa conobbi una coppia, lei tedesca, lui italiano.
Lei era una tipa di piccola statura, minuta ma tostissima, tra l'altro guidava una Yamaha XT 550, chi ha posseduto una moto del genere sa quanto difficile fosse metterla in moto, il rinculo della manovella era tale che non di rado qualcuno si troncava qualche osso della gamba.
Preamboli a parte mi raccontarono che quando risiedevano in Germania, per sbarcare il lunario svuotavano le cantine in cambio di un piccolo gruzzolo.
Non di rado celati nella mobilia o nei vecchi abiti trovavano dei piccoli tesori tipo monete antiche, catenine d'oro, anelli e via dicendo.
In un'occasione trovarono un cassetto segreto all'interno del mobile, dentro di esso un piccolo libro.
Era in lingua tedesca, non compariva il nome della casa editrice tantomeno l'autore del tomo, sembrava fosse una copia destinata a pochi “eletti”.
In esso si narravano le pratiche che Crowley assieme ai suoi adepti compivano per raggiungere determinati scopi; le pratiche duravano settimane e contemplavano l'uso di particolari droghe, nonché posizioni yoga, la recitazione di complicati mantra ed altri accorgimenti adatti all'uopo.
L'ambizioso scopo che si erano prefissati e che ometto volutamente era tutt'altro che facile, ed accadeva spesso che qualcuno non tornasse, ciò che restava sulla Terra era l'involucro di un corpo in stato vegetativo, non importa vi dica che fine faceva.
Di tutti i partecipanti sopravvisse solo Crowley, e stando a quanto scritto nel libro, pare che ottenne quello a cui ambiva.
Affascinante era il paragrafo dedicato all'amicizia che lo legò in giovane età ad hitler, dei loro esordi nel campo dell'esoterismo nonché dei metodi impiegati per circuire gli ignari spettatori (difatti si esibivano in contesti quali feste rionali, in teatro et similia).
Una particolare danza che ritmavano in perfetta sincronia è quella che da il titolo al libro, titolo che ometto.
Ho fatto così tante ricerche sul web che ne ho perso il conto, trovando il niente...
Racconto un aneddoto che lo riguarda, ne narrerò una sola parte la restante capirete perché la terrò per me.
Una trentina di anni fa conobbi una coppia, lei tedesca, lui italiano.
Lei era una tipa di piccola statura, minuta ma tostissima, tra l'altro guidava una Yamaha XT 550, chi ha posseduto una moto del genere sa quanto difficile fosse metterla in moto, il rinculo della manovella era tale che non di rado qualcuno si troncava qualche osso della gamba.
Preamboli a parte mi raccontarono che quando risiedevano in Germania, per sbarcare il lunario svuotavano le cantine in cambio di un piccolo gruzzolo.
Non di rado celati nella mobilia o nei vecchi abiti trovavano dei piccoli tesori tipo monete antiche, catenine d'oro, anelli e via dicendo.
In un'occasione trovarono un cassetto segreto all'interno del mobile, dentro di esso un piccolo libro.
Era in lingua tedesca, non compariva il nome della casa editrice tantomeno l'autore del tomo, sembrava fosse una copia destinata a pochi “eletti”.
In esso si narravano le pratiche che Crowley assieme ai suoi adepti compivano per raggiungere determinati scopi; le pratiche duravano settimane e contemplavano l'uso di particolari droghe, nonché posizioni yoga, la recitazione di complicati mantra ed altri accorgimenti adatti all'uopo.
L'ambizioso scopo che si erano prefissati e che ometto volutamente era tutt'altro che facile, ed accadeva spesso che qualcuno non tornasse, ciò che restava sulla Terra era l'involucro di un corpo in stato vegetativo, non importa vi dica che fine faceva.
Di tutti i partecipanti sopravvisse solo Crowley, e stando a quanto scritto nel libro, pare che ottenne quello a cui ambiva.
Affascinante era il paragrafo dedicato all'amicizia che lo legò in giovane età ad hitler, dei loro esordi nel campo dell'esoterismo nonché dei metodi impiegati per circuire gli ignari spettatori (difatti si esibivano in contesti quali feste rionali, in teatro et similia).
Una particolare danza che ritmavano in perfetta sincronia è quella che da il titolo al libro, titolo che ometto.
Ho fatto così tante ricerche sul web che ne ho perso il conto, trovando il niente...
Mi risulta che fu lo stesso mussolini che si mosse apposta da Roma invitandolo ad andarsene, ma con fare cortese...:wink:Le orge arrivarono alle orecchie del potere fascista che lo espulse dall'Italia
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca sempre l'infinito.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
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