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Il suono: scienza da scoprire
3 Anni 1 Settimana fa #45229
da Bastion
Il suono: scienza da scoprire è stato creato da Bastion
IL SUONO: SCIENZA DA SCOPRIRE
Articolo di Massimo Lombardo e Mirella Santamato
Siamo abituati ormai, nella nostra societa supertecnologica ad essere sempre circondati da qualche suono che spesso non ce ne accorgiamo neanche. Se tornassimo indietro di un paio di secoli saremmo cosi immersi in un continuo silenzio e questo ci creerebbe una sensazione di vero disagio. Si narra ancora oggi che i piu grandi cantanti lirici della storia siano riusciti a rompere dei bicchieri di cristallo solo con la potenza della voce. Enrico Caruso era solito esibirsi con questo effetto clamoroso e forse la sua fama imperitura e anche legata a questo fenomeno. Si tratta di una possibilita reale o e solo una leggenda? La scienza afferma che e assolutamente possibile rompere un vetro con degli acuti vocali, ma esso deve essere molto sottile, proprio come spesso erano fabbricati nei secoli passati, con macchinari non precisi, che lasciavano piccolissime bollicine d’aria nel vetro durante la lavorazione. Che ogni oggetto vibri ad una particolare frequenza di risonanza e cosa risaputa. Tutto vibra nell’Universo e questa vibrazione, in ultima analisi, e cio che davvero distingue un oggetto dall’altro. La “frequenza di risonanza” e stata studiata approfonditamente ed ora sappiamo che per far si che un vetro si spacchi e necessario che il suono superi i 100 decibel.
La Levitazione dei Tibetani
Le antiche scritture affermano che il suono, ovvero la “parola”, il Logos, fosse all’origine dell’Universo, e pare che sia proprio cosi. Tutto, nel nostro mondo conosciuto, altro non e che suono. Il noto studioso giapponese Masaru Emoto ha dimostrato, con i suoi interessantissimi esperimenti sull’acqua, che i suoni delle parole cambiano la forma di cristallizzazione delle molecole. Alla luce di questa affermazione non appare cosi illogico pensare che anche qualche altro tipo di materia, non fragile come il vetro, o liquida come l’acqua, ma dotata di peso e massa molto maggiori, possa essere frantumata dal suono. Al di la del crollo delle mitiche mura di Gerico di biblica memoria, studi molto piu recenti hanno dimostrato che, in via teorica, questo sarebbe probabilmente possibile. Gia nel 1939, un ingegnere svedese, Henry Kjellson, scrisse di misteriose e sconosciute capacita possedute da alcuni Monaci Tibetani, descritte da un suo amico di nome Jarl, che assistette di persona. Jarl affermava che questi monaci erano in grado di sollevare grossi blocchi di pietra con la forza di particolari strumenti musicali e di trasportarli dove volevano. I monaci asserivano di aver costruito tutti i loro templi e monasteri in questo modo e che non potevano assolutamente rivelare il segreto, perche l’uomo occidentale avrebbe usato questa conoscenza in modo malvagio e distruttivo. Cosi il dottor Jarl descriveva gli avvenimenti a cui aveva assistito di persona. «Utilizzavano tredici tamburi e sei lunghe trombe, poste a semicerchio a circa sessanta metri da una enorme pietra piatta interrata, la cui superficie era stata resa concava di una quindicina di centimetri. La pietra distava duecentocinquanta metri dalla parete di roccia. Dietro ogni strumento, intervallati di cinque gradi l’uno dall’altro, si erano disposti i monaci, dieci per ogni fila. Ognuno in un punto preciso indicato da un monaco che prendeva accurate misure sul terreno. I tamburi erano aperti dal lato rivolto verso la pietra. Tutti gli strumenti erano puntati verso il blocco da spostare che era stato posto sulla pietra piatta. Un monaco con un piccolo tamburo inizio a battere il ritmo e gli altri strumenti si misero a modulare un suono ritmico, che aumentava d’intensita gradualmente. Quattro minuti di attesa, immersi in un mormorio, un ronzio, che non riesci piu a seguire nella sua velocita; poi il blocco inizia a ondeggiare, si solleva, mentre gli strumenti lo seguono nel movimento, accelera la sua velocita e si dirige, con un’ampia parabola, dentro la caverna ove atterra sollevando polvere e pietre. Un secondo blocco viene posto sulla pietra piatta e l’operazione si ripete. In tal modo ne vengono spostati sei ogni ora. Se il blocco acquista troppa velocita quando atterra nella caverna, si spezza. I residui vengono buttati giu dalla parete e si ricomincia». Oggigiorno la scienza afferma di aver dimostrato che e possibile sollevare piccole pietre utilizzando vibrazioni sonore. La gravita attira le cariche positive e respinge quelle negative per una ragione ancora ignota. La frequenza esatta causa la disintegrazione delle particelle dure della pietra provocando una carica negativa e facendo levitare la pietra. Gestendo la carica negativa si puo gestire la velocita, la direzione e la durata. Gli antichi conoscevano queste possibilita? Alcuni studiosi degli antichi egizi affermano di si. E stato provato che alcuni obelischi a Karnak e alcuni templi possano vibrare ad una determinata frequenza. Anche nei templi Indu e stata riscontrata la stessa caratteristica. Inspiegabile, se non si ricorre alla teoria della levitazione delle pietre, anche la costruzione di Tiahuanaco in Bolivia, che si trova ora a 19 km dal lago Titicaca, dove le pietre furono prelevate. Una leggenda Inca affermava che, nel tempo della Prima Creazione, molto prima che gli stessi Inca esistessero, vivevano sulla Terra esseri capaci di sollevare miracolosamente enormi macigni e di trasportarli attraverso l’aria al suono di una tromba. Nella Bibbia, come abbiamo gia ricordato, anche le mura di Gerico crollarono, dopo sette giorni, al suono delle trombe suonate dai sette sacerdoti israeliti davanti all’Arca dell’Alleanza. (Libro di Giosue 6:1-27).
Il Coral Castle
Per arrivare a tempi molto piu recenti non possiamo dimenticare di citare il famoso “Coral Castle” che si trova in Florida (U.S.A.). Ne abbiamo parlato diffusamente nel libro “La Storia Perduta Vol.1 - America” scritto da Massimo Lombardo e Mirella Santamato (Ed. Network Nuova Civilta, 2019). Citiamo direttamente dal nostro testo: «Come alcuni lettori sapranno, questo strano castello costruito con monoliti enormi fu assemblato da un tale che si chiamava Edward Leedskalnin, un immigrato che proveniva dalla Lettonia e che si era trasferito in Florida per curare la sua tubercolosi. Dietro le sue incredibili costruzioni si nascondeva una struggente storia d’amore mai portata a compimento. Edward era mingherlino e di bassa statura, eppure riusci, da solo, a erigere un castello immenso, mantenendo sempre uno stretto riserbo sul suo lavoro e sulle tecniche utilizzate per la posa in opera dei blocchi. Il piu grande di questi monoliti arriva a pesare 30 tonnellate. Lui lavorava sempre e solo durante la notte, alla luce fioca di una lanterna, per proteggere la sua privacy. Di fatto, molti testimoni hanno affermato di avere visto i blocchi muoversi e galleggiare nell’aria lungo la strada che porta al castello, ma nessuno in realta, lo ha mai sorpreso a caricare e scaricare i massi, ne a lavorare gli enormi blocchi calcarei. La sera pima non c’era niente e la mattina dopo si vedevano i massi, perfettamente posizionati in modo originale ed artistico. Correva voce tra i vicini che lui fosse in grado di far levitare gli oggetti tramite magnetismo. Tale teoria era rafforzata dal fatto che l’artista scrisse e pubblico alcuni manoscritti tra cui “Magnetic Current”, in cui riassume le sue teorie sull’elettromagnetismo e che contengono il diagramma di una ipotetica macchina a moto perpetuo. Il fatto certo e che, ancora oggi, nessuno riesce a capire come questi abbia potuto costruire un edificio cosi enorme senza nessun aiuto e senza l’uso di macchinari comuni. Il 7 novembre del 1951 Edward ando a farsi controllare un piccolo dolore al petto presso l’Ospedale. All’entrata del castello lascio un cartello per gli amici con scritto: “Right Back” (torno subito) che ancora si trova li. Lui non torno mai piu… Edward mori e insieme a lui il segreto di Coral Castle. Fu trovata solo una misteriosa incisione sotto il suo letto: “THE SECRET TO THE UNIVERSE IS 7129/6105195”. Con questa formula magica Edward si e congedato dalla vita, lasciando a noi posteri l’arduo compito di capire». Rilanciamo la sfida ai nostri appassionati lettori, che ci hanno seguito fin qui, ed auspichiamo che la scienza ufficiale trovi risposte adeguate a questi accadimenti che hanno accompagnato l’umanita durante tutta la sua lunga permanenza su questo Pianeta.
Articolo di Massimo Lombardo e Mirella Santamato
Siamo abituati ormai, nella nostra societa supertecnologica ad essere sempre circondati da qualche suono che spesso non ce ne accorgiamo neanche. Se tornassimo indietro di un paio di secoli saremmo cosi immersi in un continuo silenzio e questo ci creerebbe una sensazione di vero disagio. Si narra ancora oggi che i piu grandi cantanti lirici della storia siano riusciti a rompere dei bicchieri di cristallo solo con la potenza della voce. Enrico Caruso era solito esibirsi con questo effetto clamoroso e forse la sua fama imperitura e anche legata a questo fenomeno. Si tratta di una possibilita reale o e solo una leggenda? La scienza afferma che e assolutamente possibile rompere un vetro con degli acuti vocali, ma esso deve essere molto sottile, proprio come spesso erano fabbricati nei secoli passati, con macchinari non precisi, che lasciavano piccolissime bollicine d’aria nel vetro durante la lavorazione. Che ogni oggetto vibri ad una particolare frequenza di risonanza e cosa risaputa. Tutto vibra nell’Universo e questa vibrazione, in ultima analisi, e cio che davvero distingue un oggetto dall’altro. La “frequenza di risonanza” e stata studiata approfonditamente ed ora sappiamo che per far si che un vetro si spacchi e necessario che il suono superi i 100 decibel.
La Levitazione dei Tibetani
Le antiche scritture affermano che il suono, ovvero la “parola”, il Logos, fosse all’origine dell’Universo, e pare che sia proprio cosi. Tutto, nel nostro mondo conosciuto, altro non e che suono. Il noto studioso giapponese Masaru Emoto ha dimostrato, con i suoi interessantissimi esperimenti sull’acqua, che i suoni delle parole cambiano la forma di cristallizzazione delle molecole. Alla luce di questa affermazione non appare cosi illogico pensare che anche qualche altro tipo di materia, non fragile come il vetro, o liquida come l’acqua, ma dotata di peso e massa molto maggiori, possa essere frantumata dal suono. Al di la del crollo delle mitiche mura di Gerico di biblica memoria, studi molto piu recenti hanno dimostrato che, in via teorica, questo sarebbe probabilmente possibile. Gia nel 1939, un ingegnere svedese, Henry Kjellson, scrisse di misteriose e sconosciute capacita possedute da alcuni Monaci Tibetani, descritte da un suo amico di nome Jarl, che assistette di persona. Jarl affermava che questi monaci erano in grado di sollevare grossi blocchi di pietra con la forza di particolari strumenti musicali e di trasportarli dove volevano. I monaci asserivano di aver costruito tutti i loro templi e monasteri in questo modo e che non potevano assolutamente rivelare il segreto, perche l’uomo occidentale avrebbe usato questa conoscenza in modo malvagio e distruttivo. Cosi il dottor Jarl descriveva gli avvenimenti a cui aveva assistito di persona. «Utilizzavano tredici tamburi e sei lunghe trombe, poste a semicerchio a circa sessanta metri da una enorme pietra piatta interrata, la cui superficie era stata resa concava di una quindicina di centimetri. La pietra distava duecentocinquanta metri dalla parete di roccia. Dietro ogni strumento, intervallati di cinque gradi l’uno dall’altro, si erano disposti i monaci, dieci per ogni fila. Ognuno in un punto preciso indicato da un monaco che prendeva accurate misure sul terreno. I tamburi erano aperti dal lato rivolto verso la pietra. Tutti gli strumenti erano puntati verso il blocco da spostare che era stato posto sulla pietra piatta. Un monaco con un piccolo tamburo inizio a battere il ritmo e gli altri strumenti si misero a modulare un suono ritmico, che aumentava d’intensita gradualmente. Quattro minuti di attesa, immersi in un mormorio, un ronzio, che non riesci piu a seguire nella sua velocita; poi il blocco inizia a ondeggiare, si solleva, mentre gli strumenti lo seguono nel movimento, accelera la sua velocita e si dirige, con un’ampia parabola, dentro la caverna ove atterra sollevando polvere e pietre. Un secondo blocco viene posto sulla pietra piatta e l’operazione si ripete. In tal modo ne vengono spostati sei ogni ora. Se il blocco acquista troppa velocita quando atterra nella caverna, si spezza. I residui vengono buttati giu dalla parete e si ricomincia». Oggigiorno la scienza afferma di aver dimostrato che e possibile sollevare piccole pietre utilizzando vibrazioni sonore. La gravita attira le cariche positive e respinge quelle negative per una ragione ancora ignota. La frequenza esatta causa la disintegrazione delle particelle dure della pietra provocando una carica negativa e facendo levitare la pietra. Gestendo la carica negativa si puo gestire la velocita, la direzione e la durata. Gli antichi conoscevano queste possibilita? Alcuni studiosi degli antichi egizi affermano di si. E stato provato che alcuni obelischi a Karnak e alcuni templi possano vibrare ad una determinata frequenza. Anche nei templi Indu e stata riscontrata la stessa caratteristica. Inspiegabile, se non si ricorre alla teoria della levitazione delle pietre, anche la costruzione di Tiahuanaco in Bolivia, che si trova ora a 19 km dal lago Titicaca, dove le pietre furono prelevate. Una leggenda Inca affermava che, nel tempo della Prima Creazione, molto prima che gli stessi Inca esistessero, vivevano sulla Terra esseri capaci di sollevare miracolosamente enormi macigni e di trasportarli attraverso l’aria al suono di una tromba. Nella Bibbia, come abbiamo gia ricordato, anche le mura di Gerico crollarono, dopo sette giorni, al suono delle trombe suonate dai sette sacerdoti israeliti davanti all’Arca dell’Alleanza. (Libro di Giosue 6:1-27).
Il Coral Castle
Per arrivare a tempi molto piu recenti non possiamo dimenticare di citare il famoso “Coral Castle” che si trova in Florida (U.S.A.). Ne abbiamo parlato diffusamente nel libro “La Storia Perduta Vol.1 - America” scritto da Massimo Lombardo e Mirella Santamato (Ed. Network Nuova Civilta, 2019). Citiamo direttamente dal nostro testo: «Come alcuni lettori sapranno, questo strano castello costruito con monoliti enormi fu assemblato da un tale che si chiamava Edward Leedskalnin, un immigrato che proveniva dalla Lettonia e che si era trasferito in Florida per curare la sua tubercolosi. Dietro le sue incredibili costruzioni si nascondeva una struggente storia d’amore mai portata a compimento. Edward era mingherlino e di bassa statura, eppure riusci, da solo, a erigere un castello immenso, mantenendo sempre uno stretto riserbo sul suo lavoro e sulle tecniche utilizzate per la posa in opera dei blocchi. Il piu grande di questi monoliti arriva a pesare 30 tonnellate. Lui lavorava sempre e solo durante la notte, alla luce fioca di una lanterna, per proteggere la sua privacy. Di fatto, molti testimoni hanno affermato di avere visto i blocchi muoversi e galleggiare nell’aria lungo la strada che porta al castello, ma nessuno in realta, lo ha mai sorpreso a caricare e scaricare i massi, ne a lavorare gli enormi blocchi calcarei. La sera pima non c’era niente e la mattina dopo si vedevano i massi, perfettamente posizionati in modo originale ed artistico. Correva voce tra i vicini che lui fosse in grado di far levitare gli oggetti tramite magnetismo. Tale teoria era rafforzata dal fatto che l’artista scrisse e pubblico alcuni manoscritti tra cui “Magnetic Current”, in cui riassume le sue teorie sull’elettromagnetismo e che contengono il diagramma di una ipotetica macchina a moto perpetuo. Il fatto certo e che, ancora oggi, nessuno riesce a capire come questi abbia potuto costruire un edificio cosi enorme senza nessun aiuto e senza l’uso di macchinari comuni. Il 7 novembre del 1951 Edward ando a farsi controllare un piccolo dolore al petto presso l’Ospedale. All’entrata del castello lascio un cartello per gli amici con scritto: “Right Back” (torno subito) che ancora si trova li. Lui non torno mai piu… Edward mori e insieme a lui il segreto di Coral Castle. Fu trovata solo una misteriosa incisione sotto il suo letto: “THE SECRET TO THE UNIVERSE IS 7129/6105195”. Con questa formula magica Edward si e congedato dalla vita, lasciando a noi posteri l’arduo compito di capire». Rilanciamo la sfida ai nostri appassionati lettori, che ci hanno seguito fin qui, ed auspichiamo che la scienza ufficiale trovi risposte adeguate a questi accadimenti che hanno accompagnato l’umanita durante tutta la sua lunga permanenza su questo Pianeta.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
3 Anni 1 Settimana fa #45251
da danielas
Risposta da danielas al topic Il suono: scienza da scoprire
" ... auspichiamo che la scienza ufficiale trovi risposte adeguate a questi accadimenti che hanno accompagnato l’umanita durante tutta la sua lunga permanenza su questo Pianeta."
Grazie, bello e interessante questo articolo, cercherò il libro citato.
L'unica che non mi va è la frase che ho citato sopra: a questo punto bisogna chiarirsi cosa è, cosa si intende per "scienza ufficiale", ne va della nostra sopravvivenza.
La "scienza ufficiale" ha dimostrato nei secoli dei secoli di essere la scienza che chi ha il potere economico e militare ha deciso debba chiamarsi "scienza", insistere a sperare che "dia risposte adeguate" non ci permette di afferrarci neanche a una pagliuzza per cercare di uscire dalla palude in cui siamo infognati.
Sull'importanza del suono sì, quel che so per esperienza è che il ritmo fornisce un grosso, a volte decisivo aiuto per guarire, curare e comunque migliorare tante malattie.
Fa parte dei saperi antichi, nati e sviluppatisi presso tanti popoli in tante diverse parti della terra, sapevano benissimo che il suono "trasforma e cura". No, non sono capacità che si improvvisano, non servono meno studio, impegno dedizione e talento rispetto a quanto viene richiesto per accedere alla "scienza ufficiale", anzi di più e nessuno si arricchisce in quel modo.
Per questo la "scienza ufficiale" li dichiara non scientifici.
Grazie, bello e interessante questo articolo, cercherò il libro citato.
L'unica che non mi va è la frase che ho citato sopra: a questo punto bisogna chiarirsi cosa è, cosa si intende per "scienza ufficiale", ne va della nostra sopravvivenza.
La "scienza ufficiale" ha dimostrato nei secoli dei secoli di essere la scienza che chi ha il potere economico e militare ha deciso debba chiamarsi "scienza", insistere a sperare che "dia risposte adeguate" non ci permette di afferrarci neanche a una pagliuzza per cercare di uscire dalla palude in cui siamo infognati.
Sull'importanza del suono sì, quel che so per esperienza è che il ritmo fornisce un grosso, a volte decisivo aiuto per guarire, curare e comunque migliorare tante malattie.
Fa parte dei saperi antichi, nati e sviluppatisi presso tanti popoli in tante diverse parti della terra, sapevano benissimo che il suono "trasforma e cura". No, non sono capacità che si improvvisano, non servono meno studio, impegno dedizione e talento rispetto a quanto viene richiesto per accedere alla "scienza ufficiale", anzi di più e nessuno si arricchisce in quel modo.
Per questo la "scienza ufficiale" li dichiara non scientifici.
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