CHERNOBYL: IL PIù GRANDE ERRORE UMANO DELLA STORIA

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7 Anni 5 Mesi fa #9660 da SEBIN
CHERNOBYL: IL PIÙ GRANDE ERRORE UMANO DELLA STORIA
26 Aprile 1986, un giorno che doveva essere tranquillo ma che poi si è trasformato in un
incubo nucleare che si fa sentire ancora oggi nonostante siano passati più di 3 decenni. Dopo
aver visionato svariati documentari, analizzato a fondo e nei minimi dettagli tutte le
testimonianze narrate dai superstiti ma sopratutto riflettuto sullo scenario e su cosa quel luogo
prosperirà nei prossimi anni, vedremo insieme uno dei disastri, o meglio, il peggiore dei
disastri nucleari riconosciuti nella storia dell'intera umanità
Al mondo vi si trovano moltissime centrali nucleari; il loro scopo pur essendo a basso costo, è
considerato come uno degli utilizzi più pericolosi al mondo nel quale richiedono molta
esperienza e tanta determinazione. Sappiamo, inoltre, che non è assolutamente facile saper
padroneggiare un reattore nucleare, per il semplice fatto che se si dovesse verificare una
catástrofe, sarebbe la fine di un'era o ancora peggio che porterebbe l'estinzione dell'intera
razza umana. Passiamo adesso allo volgimento di una centrale nucleare che è molto facile da
afferrare come concetto in sintesi:
1 il procedimento comincia con l'immersione delle barre di uranio all'interno del nocciolo del
reattore, e dato che sono molto roventi e l'acqua è fredda, quest'ultime evaporeranno l'acqua
per produrre vapore.
2 Il vapore viaggia attraverso un condotto che porta all'interno dello scomparto dove vi sono
situate le turbine.
3 Le turbine (a vapore) girano a loro volta producendo molta elettricità tutta destinata ad un
trasformatore...
4...e infine l'elettricità viaggia nelle case sul medesimo territorio.
Questo è per l'appunto il procedimento della centrale nucleare di Chernobyl, ovvero, un
processo normalissimo per tutte le altre centrali in circolazione.
A Prypiat la gente si stava godendo la bella giornata, c'è chi andava a scuola, chi a lavoro
ecc...ma è proprio durante quella fatidica notte che accadde l'impensabile. Verso sera, il
giorno 26 aprile del 1986, i tecnici avevano confermato l'avvio di un test (orrendo che
provocherà a sua volta molti morti) che riguardava la manutenzione del reattore e in più
volevano essere certi che il reattore potesse funzionare anche dopo un riavvio immediato del
sistema. All'interno del reattore numero 4 i tecnici erano pronti per il test e dobbiamo dedurre
che stava procedendo per il meglio e senza ulteriori problemi. La tensione, però, cominciava a
salire dopo che la temperatura del nocciolo si stava abbassando speditamente. Si pensava
che si era trattato di una svista e proprio quando pensavano di aver risolto il problema,
decisero innanzitutto di diminuire le barre di controllo a 6 (e 6 era un numero troppo basso per
condurre a tutta birra quel test che di per sé era difficoltoso)e nonostante alcuni credevano
che si era trattato di un maldunzionamento, così facendo, infatti, la temperatura del nocciolo si
alzò gradualmente e proseguì ad aumentare velocemente. Il sistema del reattore era entrato
in amalia, il reattore prima rullava come un boato durante un sisma e poi con una potenza alla
pari della bomba di Hiroshima, esplose. Erano saltati in aria ben 8 Tonnellate di carburante
altamente radioattivo provocando una nube che veniva dispersa nell'atmosfera a più di un
kilómetro d'altezza e spostata dell'Ucraina fino agli Stati Uniti. Anche L'Europa era coinvolta in
questa tragedia allucinante e terrificante. In seguito all'esplosione, partirono immediatamente i
soccorsi e i vigili del fuoco per recuperare feriti, vittime ed estinguere le fiamme del reattore
rovente. Ma questa impresa e questa esposizione rilasceranno in loro segni indimenticabili
che metteranno a rischio la loro vita anche con il passare degli anni. Il capo dei vigili del fuoco
infatti, non erano stati ben avvisati dell'imminente catastrofe nucleare e per questo si erano
recati sul sito dell'esplosione senza le adeguate precauzioni e attrezzature. Molti di loro
vomitavano, tossivano sangue e avevano gravi difficoltà respiratorie. Era un inferno
dannatamente orrendo. A poche migliaia dal reattore esploso, a Prypiat, I cittadini erano
sconvolti dalla portata dell'esplosione; in poco tempo si era verificato un caos totale tra la folla
nella cittadina e il presidente Borgaciof era costretto ad ammettere la gravità dell'incidente e di
avvertire tutta Prypiat. Erano arrivati sul posto ben 2000 autobus che dovevano raccogliere
una grande guanti di gente. Dopo 3 giorni sarebbero dovuti ritortare ma in realtà non
torneranno mai più. Dopo 3 ore, Prypiat è una città fantasma.
PRYPIAT: LA CITTÀ FANTASMA
« Non ritorneremo.
Addio,
Pripjat, 28 aprile 1986 »
A distanza di 3 decenni dalla più grande esplosione nucleare della storia, Prypiat è oggigiorno
una città abbandonata. Quella che prima era l'immensa città dei fiori (che deriva dal nome
oltretutto) oggi non rimane nulla se non che una devastazione totale. L'assenza totale degli
esseri umani in questo posto vuole solo dire che quella cittadina è condannata a scomparire
progressivamente nel tempo, con un degrado lento e costante. Inoltre, secondo alcuni studi, le
radiazioni che avvolgono Prypiat saranno nella gran parte assopite ed eliminate nel giro di
20.000 anni e ancor prima di arrivare così a tanto abbiamo già avuto un'idea di come la città
stia lentamente scomparendo dalla faccia dell'Ucraina. Un particolare però l'abbiamo notato,
la città è abitata ma dalle varie specie animali che prosperano in questo paradiso abbandonato
che prima era frequentato dall'uomo; ma non è il caso di stare calmi, poichè molti di essi sono
molto feroci per poter visitare la cittadina e incontrare: lupi, orsi, volpi, cani... non è una rarità
data la loro continua presenza. Per quanto riguarda le origini della cittadina risalgono agli anni
70 e comprendeva ben 47.000 abitanti. In seguito al disastro nucleare però, la città venne
immediatamente evacuata e senza dare la possibilità ai cittadini di prendere i loro ricordi visto
che rientreranno dopo solo 3 giorni (ma che in realtà non torneranno più...) e quindi
nellevacuare l'intera cittadina si era verificato appunto questo caos di tali dimensioni. Oggi per
poter accedere all'area bisogna essere muniti di permessi speciali e all'uscita bisogna essere
sottoposti ad una doccia contro le radiazioni. L'intero complesso urbano venne lasciato così
com'è anche se a causa dei vari sciacallaggi la città viene depredata in continuazione. Nella
ricorrenza del giorno 1° maggio, i residenti della cittadina possono ritornare a visitare le loro
case abbandonate ormai al loro destino. Si possono visitare una vasta gamma di edifici a
Prypiat, uno di questi è il parco abbandonato, con una ruota panoramica (simbolo della città)
che sarebbe dovuta essere inaugurata il 1°maggio per l'appunto ma che in seguito alla
catastrofe non era più stata inaugurata. Si può visitare la foresta rossa, e il colore di essa va
attribuito all'eccessive radiazioni che con il corso degli anni la possiamo dichiarare "morta".
Non mancano poi, veicoli abbandonati (civili e militari). All'interno del sito colpito, i livelli di
radiazione si aggirano tra i 15 e i 300 microroentgen, non superando la dose letale di oltre 300
microroentgen. La cittadina inoltre era modernissima, tanto che possedeva molti hotel, due
ospedali, un parco giochi e naturalmente una piscina, lasciata fino al 2000 da parte del
personale. Oggi, visitare la città è altamente sconsigliato poichè a causa del degrado di alcuni
edifici, alcuni di essi dimostrano di non essere stabili tanto che nel 2013 si sono verificati dei
crolli e vari cedimenti strutturali, rendendo impossibile (momentaneamente) la visita del sito,
ma non è solo questo il problema. Le radiazioni sono molto frequenti anche dentro gli edifici,
rendendoli molto radioattivi e impraticabili. In seguito al giorno fatale, alcune porte vennero
lasciate aperte per disperdere le radiazioni e così facendo, potevano inquinare altre stanze.
PRYPIAT come città nella cultura di massa e nella filmografia è apparsa nel film: Chernobyl
diaries: la mutazione.
LA "COSA PIÙ PERICOLOSA DEL MONDO"
Ultimamente i media stanno descrivendo al pubblico di tutto il mondo dell'esistenza di un
composto di materiali radioattivi molto dannoso alla salute umana. Viene comunemente
chiamato "elephant foot" ovvero piede di elefante e la sua collocazione risiede nelle viscere
del reattore andato distrutto quel giorno dopo la fatidica esplosione. I tecnici e gli esperti lo
hanno descritto come un qualcosa di così terribile che anche un essere umano può morire nel
giro di pochi minuti e un macchinario si disintegrerebbe come se viene colpito dalle
microonde. Se andiamo a visionare la scala delle radiazioni e tenendo presente la loro
pericolosità, tra tutti i valori a noi conoscenti, ossia: 25, 50, 100, 300 ecc... un essere umano
dovrebbe restare nei paraggi e sopratutto restare al di sotto della suddetta "dose letale"
ovvero, non deve andare oltre ai 300 perchè nel caso dovesse succedere, la vittima porterà
ustioni di 2° grado, lacerazioni, vomito, diarrea, convulsioni e per finire il decesso. Si stima
inoltre che le radiazioni rilasciate da questo composto superino i 10.000 mila, quindi molto
lontano e pericolose dalle altre dosi alla quale siamo sottoposti. Sono state rinvenute delle foto
scattate da alcuni esperti che sono morti poco tempo dopo. Sembra strano vero? Ma questa
purtroppo è la realtà, la realtà dell'esistenza di un qualcosa di ancor più pericoloso e ostile
delle armi create dall'uomo stesso.
LA SCALA DELLA RADIOATTIVITÀ
La scoperta della radioattività era stata resa fattibile a partire dal 1895 quando Wilhelm venne
a conoscenza dell'esistenza dei Raggi X e nel 1896, Antoine Becquerel, scoprì la radioattività
dell'uranio. Ovviamente, tale scelta di quell'esperimento cadde sul solfato di uranio che
sviluppava una fosforescenza molto viva di cui gli esperimenti mostravano che la stessa lastra
fotografica veniva impressionata dopo una debita illuminazione, il che confermava l'ipotesi di
Becquerel. Egli ipotizzò che la sostanza continuasse a emettere radiazioni derivate
dall'illuminazione anche dopo la fine dell'esposizione ai raggi solari. Dopo ripetuti esperimenti
con materiali diversi, si verificò che le radiazioni non dipendevano dalla caratteristica della
fosforescenza della sostanza ma dall'uranio. Grazie a Marie Curie che iniziò a misurare la
radiazione dell'uranio mediante la piezoelettricità, aveva scoperto dal marito Pierre che
facendo ionizzare l'aria tra due elettrodi e provocando il passaggio di una piccola corrente di
cui misurava l'intensità in rapporto alla pressione su un cristallo necessaria a produrre un'altra
corrente tale da bilanciare la prima. Nell'anno 1898, isolò una piccola quantità di polvere nera
avente radioattività pari a circa 400 volte quella di un'analoga quantità di uranio e nella
polvere era contenuto un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al tellurio che fu chiamato
polonio in onore della Polonia, paese natale di Marie. Tale scoperta fu annunciata dal suo
amico Gabriel Lippmann con una nota all'Accademia delle Scienze di Parigi.
L'interno di ogni atomo è formato prevalentemente da neutroni, protoni e una piccola quantità
di elettroni che tendono a respingersi grazie alla forza di Columb. Ma a rendere invece stabili i
nuclei atomici è la cosiddetta forza nucleare forte. All'interno del nucleo non vi sono però, le
forze perfettamente bilanciate e questo tende spontaneamente a raggiungere uno stato stabile
attraverso l'emissione di una o più particelle. Molti degli isotopi esistenti in natura sono stabili,
però alcuni isotopi naturali e buona parte degli isotopi artificiali sono instabili. Essi sono
principalmente contenuti in una stretta fascia di rapporti Z/A (numero atomico su numero di
massa, cioè numero di protoni su somma di neutroni e protoni) risulta invece stabile. In
particolare, per numeri atomici bassi (fino a circa Z=20) sono stabili gli isotopi che hanno un
rapporto Z/A di circa ½ (cioè hanno lo stesso numero di protoni e neutroni). Parlando appunto
di radiazioni, i vari raggruppamenti sono disposti in 3 punti:
-Decadimento alfa
-Decadimento beta
-Decadimento gamma
Se notiamo i due Decadimenti alfa e beta, che cambiano il numero di neutroni nel nucleo, il
Decadimento gamma avviene tra gli Stati eccitati dello stesso nucleo.
Il tempo di Decadimento può essere descritto con la legge dell'equazione differenziale:
(Ň= - \N) che ci fa notare solamente una soluzione approssimata. Oltre alla sua costante, il
Decadimento radioattivo è caratterizzato dalla "vita media" ovvero un'altra costante. Altro
parametro utilizzato per descrivere il Decadimento è il dimezzamento:
(t 1= 1n 2)
2 \
Per avere un'idea degli ordini di grandezza, possiamo esprimere questo fattore in vari
radionuclidi che può variare da 10^9 a 10-6.
Gli effetti causati dalle radiazioni nucleari sono molteplici tanto che la possiamo esporre su
due scalette:
IMPATTI SU MATERIALI: A prescindere dalla struttura è opportuno fare molta attenzione al
tipo di acciaio utilizzato perché in caso si riscontri un accumulo radioattivo ne cambia a sua
volta la composizione facendo perdere le caratteristiche di resistenza meccanica, chimica,
fisica e va incontro a vari problemi.
IMPATTI AMBIENTALI: Se si ha a che fare con l'ambiente, l'effetto macroscopico può
provvedere nel rallentamento della velocità di produzione e in questo caso assistiamo ad un
vero e proprio invecchiamento precoce sia negli esseri umani, fauna e flora.
IMPATTO SULL'UOMO:
- Ossa e sangue: questo tessuto sarà il primo ad essere colpito e quando ciò accade, si nota
una progressiva diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia) e un fattore altrettanto grave per i
globuli rossi (anemia).
-Sistema digerente: l'intestino tenue è radiosensibile mentre l'esofago e lo stomaco lo sono da
meno. Produrrebbe più muco e dará origine alle occlusioni.
-Organi genitali: sterilità e problemi con mutazioni alle generazioni successive.
-Sistema nervoso: con dosi forti assorbite si può avere una ischemia subito dai capillari
cerebrali.
-Tiroide: per motivi metabolici la Tiroide concentra in sé tutto lo iodio presente nell'organismo.
-Occhio: il cristallino se colpito dalle radiazioni non sarà più riparabile, mentre se assorbe dosi
massicce di radiazioni si sviluppa una cataratta.
-Fegato, Reni e Cuore: sono tutti poco radiosensibili ma con dosi elevate possono riscontrare
problemi.
-Cute e cuoio capelluto: se la Cute non è protetta riceve un danno maggiore dai 3 tipi di
radiazioni, specialmente dalla terza in quanto può riscontrare ustioni che variano dalla potenza
della radioattività. Se il danno è lieve si sviluppa un'eritema mentre se è potente si sviluppa
una neoplasia epiteliale.
-Apparato muscoloscheletrico: lo stronzio e il plutonio si concentreranno sul midollo osseo nel
caso il danno sua grave. Tra tutti gli insetti che riescono a sopportare una dose tale di
radiazioni, quello è lo scarafaggio.
SCALETTA DELLE RADIAZIONI
Vediamo ora in dettaglio la scaletta delle pericolosità delle radiazioni:
NORMALE: Un valore approssimativo al 25, ovvero un valore al quale siamo sottoposti tutti i
giorni e senza riscontrare problemi vari.
LIEVE: Un valore che si avvicina a 50 ed è possibile riscontrarlo nei laboratori dove si
svolgono i vari esperimenti. Non devono mancare le protezioni.
FORTE: Verso il 75 le radiazioni sono forti e possono causare nausea, vertigini e vomito.
MOLTO FORTE: A 100 l'essere umano perderà il proprio cuoio capelluto in modo
permanente.
LETALE: Con il 300, le radiazioni saranno letali entro poche ore.
MOLTO LETALI: Approssivamente al 400 le speranze di vita si riducono tra le 2-8 settimane.
MORTALE: Con il livello 600 si subiscono danni a livello celebrale e gravi ustioni di 3° grado
alla Cute.
MOLTO MORTALE: A 1000 avviene il decesso.
È opportuno ricordare che l'éléphant foot possiede un valore di radioattività pari a 10.000.
Concatenazione degli eventi (sintesi)
Venerdì 25 aprile
13:00= diminuzione della potenza fino allo spegnimento dell'impianto.
14:00= sconnessione del sistema di raffreddamento (potenza scesa di 1600 mw)
23:00= diminuzione continua fino al raggiungimento di un valore compreso tra 700 e 1000 mwt
Sabato 26 aprile
00:00= passaggio dal controllo automatico a quello manuale (30 mtw di potenza/comparsa
dello xenon/inserimento di 30 barre).
1:00= potenza raggiunta: 200 mwt con sole 11 barre.
1:10= accensione di 2 pompe di riciclo portandole a 8 trasgredendo il flusso stabilito
(Formazione di bolle/6 barre rimanenti/blocco di segnali Di protezione)
1:20= Aumento anómalo della radioattività. Scatta l'allarme ma i tecnici lo ignorano
procedendo con il test.
1:22:30= diminuzione del flusso d'acqua
1:23= innalzamento della temperatura all'interno del reattore
1:23:04= chiusura delle valvole di immissione di H2o. (crescita repentina della potenza del
reattore/conclusione del test/ uno dei tecnici avverte il movimento delle barre di controllo)
1:23:40 Azionamento del sistema di spegnimento di emergenza AZ-5. All'interno del reattore, i
frammenti di combustibili causano il vuoto nei tubi aumentando la potenza dello stesso.
1:23:45 la potenza aumenta progressivamente per l'effetto positivo del vuoto e per la velocità
dell'inserzione delle barre di uranio anch'esse deformate a causa del calore emesso.
1:23:48 il vapore acqueo scatena un'enorme boato e un'esplosione poderosa che scaglia il
tetto del reattore.
Risultato:
-8 Tonnellate di carburante altamente radioattivo innalzato per 1 km di altezza e disperso fino
agli USA.
-50.000 persone evacuate da Prypiat
-Danni ingenti all'ambiente e alla stessa cittadina e 31 morti tra cui pompieri, soccorritori e
tecnici.
Uno dei disastri più pericolosi e terrificanti che la storia ci abbia mai raccontato.
-Sabino Lamonaca-

SABINO LAMONACA

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