Cosa è l'ACIDO ASCORBICO (vitaamina C)?
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Mi permetto di riportare il pensiero di Donatella Strippoli sull'uso del CAFFE', la quale condivide il mio personale pensiero in merito.
9 COSE DA NON FARE MAI A STOMACO VUOTO
1 - ASSUMEERE ANTI-INFIAMMATORI
ASPIRINA, PARACETAMOLO E ALTRI FARMACI ANTI-INFIAMMATORI NON VANNO PRESI A STOMACO VUOTO PERCHE' POSSONO CAUSARE PROBLEMI DI SALUTE
2 - BERE CAFFE'
IL CAFFE' ANCHE QUELLO DECAFFEINATO STIMOLA LA PRODUZIONE DI ACIDO
CHE PUO' PROVOCARE BRUCIORE E DISTURBI ALLO STOMACO
3 - BERE ALCOLICI
A STOMACO VUOTO IL TASSO DI ASSORBIMENTO DELL'ALCOL AUMENTA
E QUESTO PROVOCA OLTRE AD UNA SBORNIA CONSEGUENZE NEGATIVE SUI RENI, CUORE E FEGATO
4 - MASTICARE UNA GOMMA
L'ACIDO PRODOTTO MASTICANDO UNA GOMMA HA EFFETTI NEGATIVI SULLO STOMACO
QUESTO A LUNGO ANDARE PUO' PORTARE ANCHE ALLA GASTRITE
5 - ANDARE A DORMIRE
MAI ANDARE A DORMIRE SENZA AVER CENATO
LA FAME ED I BASSI LIVELLI DI GLUCOSIO IMPEDISCONO IL SONNO E QUESTO PUO' AUMENTARE PROPRIO LA SENSAZIONE DI FAME
6 - ALLENARSI
SECONDO ALCUNI ALLENARSI A STOMACO VUOTO AIUTA A PERDERE PESO
IN REALTA' NON BRUCIA I GRASSI MA CONTRIBUISCE A DIMINUIRE IL TONO MUSCOLARE
7 - FARE SHOPPPING
NON SOLO AL SUPERMERCATO DOVE LA SENSAZIONE DI FAME PUO' PORTARE AD ACQUISTI ECCESSIVI
MA COINVOLGE ANCHE
POICHE' LA NECESSITA' DI SODDISFARE QUESTO BISOGNO INCIDE SULL'ACQUISTO DI ALTRI PRODOTTI
8 - BERE BEVANDE ACIDE
L'ACIDITA' E LE FIBRE CONTENUTE NEGLI AGRUMI IRRITANO LO STOMACO
9 - LITIGARE!
ALCUNE RICERCHE SOSTENGONO CHE LA FAME RENDE PIU' AGRESSIVI E MENO CONTROLLATI
L'AUTOCONTROLLO INFATTI RICHIEDE ENERGIA!
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La medicina ortomolecolare e gli integratori alimentari
8 aprile alle ore 10:24
Franco Genre
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quella droga di caffè
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1Donatella Strippoli
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Commenti
Donatella Strippoli Basta io l’ho tolto, e sto solo meglio. Dicono falsamente che protegga anche da alcuni tumori , ma io ho visto che eliminandolo ho migliorato molto i valori della pressione arteriosa e la mia tachicardia che sembrava senza soluzione , perché io non prendo farmaci e mai ne prenderei. È’ veramente una droga perché il suo aroma è’ irresistibile e ti invita a farne consumo, ma io ripensando al danno che mi procurerei ho detto basta e di colpo . E poi per buttarla sul ridere non sono mica una zanzara che devo trattarmi a insetticida !!!
Gestire
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ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
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Acido citrico "alimento essenziale"sostituisce i prodotti CHIMICI: 10 modi per utilizzarlo in casa e dove trovarlo
Vuoi evitare i TUMORI e le MALATTIE?
L'ACIDO CITRICO "ALIMENTO ESSENZIALE" che è nel liquido seminale detto SPERMA quindi nel corpo del maschio. E' nel LATTE di ogni femmina animale al mondo, di conseguenza anche nel suo corpo. Attraverso questo LATTE entra nel corpo del piccolo a svolgere uno dei suoi ruoli più importanti, quello di ANTIDOLORIFICO, quindi INNOCUO sia per l'interno che per l'esterno del corpo. E' capace di sostituire tutti quei PRODOTTI CHIMICI "NOCIVI" alla salute di ogni essere vivente che ne sono la PRIMA VERA CAUSA DI TUMORI e le altre malattie.
Ecco alcuni dei suoi possibili impieghi domestici, per la pulizia della casa e per la cura della persona.
1) Ammorbidente per il bucato
2) Anticalcare fai-da-te
3) Disincrostante per la lavatrice
4) Brillantante per la lavastoviglie
5) Dopo-shampoo
6) Gallette da bagno frizzanti
7) Pulizia dei vetri
Pulizia degli scarichi
9) Pulizia delle pentole
10) Pulizia del WC
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Il vostro deodorante vi sta drogando, giorno dopo giorno, con una neurotossina!
Gli antitraspiranti agiscono in modo da bloccare le ghiandole sudoripare, che fermano la secrezione di proteine e acidi grassi.
La maggior parte degli antitraspiranti sono realizzati con sali di alluminio come il cloruro di alluminio, il cloridrato di alluminio o di composti di zirconio di alluminio. Poiché sono antitraspiranti cambiano la fisiologia del corpo, e in realtà sono considerati alla stregua di un farmaco negli Stati Uniti e sono regolamentati dalla Food and Drug Administration.
Ogni antitraspirante venduto negli Stati Uniti ha un Drug Identification Number(DIN), indicata in etichetta.
L’esposizione cronica all’alluminio produce neurotossicità
Nel 1986, l‘alluminio è stato riconosciuto come neurotossina negli Stati Uniti. L’EPA statunitense ha stabilito un range di sicurezza per i sali di alluminio nell’acqua potabile pubblica, che è 0,05-0,2 milligrammi per litro.
In una pubblicazione del 2010 la: Neurotoxicology, i ricercatori del Department of Medicine at the University of California hanno mostrato come l’esposizione prolungata ai sali di alluminio provoca neurotossicità.
In un modello animale, l’alluminio è stato dato a bassi livelli per determinare l’accelerazione di invecchiamento cerebrale.
Hanno scoperto che i sali di alluminio possono aumentare i livelli di attivazione gliale, citochine infiammatorie e proteine amiloide precursore all’interno del cervello.
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I cosmetici: i prodotti per la bellezza e la pulizia della persona cui la PUBBLICITA' SPAZZATURA ce ne presenta un gran bene, riportandoci ad esempio delle figure di ragazze sicuramente molto giovani e con le caratteristiche personali PERFETTE, che proprio per questo MOLTO CONVINCENTI di cui il pubblicista e la ditta che lo propone conoscono benissimo.
Tanto convincenti che riescono a farsene parecchie VITTIME.
Le chiamo VITTIME in quanto il più delle volte alla scoperta di una patologia non si riesce a venirne a capo della vera causa, dai loro "compagni di merende", anzi il più delle volte ci si sente parlare addirittura di "EREDITARIETA'" parola completamente INVENTATA per lo specifico e non solo, che se si pensa a quanto si è usato sul corpo nel tempo, allora se ne capisce quale ne sia la causa.
A conferma di questo ecco un video molto esplicativo che non ha bisogno di commenti, vero?
che trovi su questa pagina.
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Triclosan, l'antimicrobico 'killer' del fegato
Un antimicrobico molto comune nei prodotti per l'igiene personale può attaccare il fegato e danneggiarlo seriamente causando la fibrosi epatica o il tumore. A lanciare l'allarme sulla pericolosità del Triclosan, additivo contenuto in molti saponi per le mani e in prodotti per la casa, è uno studio dell'University of California pubblicato sulla rivista 'Proceedings of the National Academy of Sciences'.
"L'aumento della diffusione del Triclosan rappresenta un rischio di tossicità epatica per le persone, superando il vantaggio moderato che può rappresentare come detergente antimicrobico", ha spiegato Robert H. Tukey, docente di chimica e autore dello studio.
Lo studio suggerisce che il Triclosan è pericoloso perché interferisce con lo sviluppo del recettore dell'androstano, una proteina responsabile del metabolismo di sostanze chimiche estranee al corpo. Il danno provocato a questa proteina causa una proliferazione di cellule epatiche e nel tempo una fibrosi epatica. Recenti studi hanno inoltre trovato tracce di Triclosan nel 97% dei campioni di latte materno e nelle urine di quasi il 75% delle persone testate.
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Quanti di noi sanno che esiste e continua ad aumentare l'inquinamento domestico?
Le nostre case sono piene di tossicità, provocate dai materiali con cui sono costruite, dalle pitture e particolarmente dai mille prodotti inquinanti che usiamo con consapevolezza spray, deodoranti per la casa e per la persona. prodotti di pulizia per la casa ed per il copro.
I nostri bambini gattonano ed i nostri AMICI VIVONO e giocano su pavimenti puliti con sostanza inquinanti. Toccano ogni cosa pulita e ripulita da disinfettanti tossici, poi si portano le mani alla bocca mentre i nostri animali, se cade del cibo ci passano addirittura la lingua sopra. L'inquinamento lo mangiano prima di sedersi a tavola, mentre i nostri animali lo mangiano prima di fare il parto nel suo contenitore ben pulito.. Ecco quindi che possiamo comprarci delle zucchine biologiche - sperando che siano davvero biologiche - torniamo a casa e laviamo le zucchine nel lavandino che abbiamo precedentemente lavato con un bel detersivo ad alta tossicità. Dopodichè cuciniamo le zucchine: serviamo a tavola su piatti resi splendenti da uno dei tanti detersivi altamente inquinanti e brillantati con sostanze altrettanto sospette di cui non vogliamo chiederci la composizione.
Ponendo il caso che all'inizio di questa operazione le zucchine fossero davvero biologiche, proviamo a chiederci quanto biologiche siano rimaste alla fine dell'operazione.
Questo è un esempio dei tanti.
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Acido citrico "alimento essenziale"sostituisce i prodotti CHIMICI: 10 modi per utilizzarlo in casa e dove trovarlo
L'ACIDO CITRICO "ALIMENTO ESSENZIALE" che è nel liquido seminale detto SPERMA quindi nel corpo del maschio. E' nel LATTE di ogni femmina animale al mondo, di conseguenza anche nel suo corpo. Attraverso questo LATTE entra nel corpo del piccolo a svolgere uno dei suoi ruoli più importanti, quello di ANTIDOLORIFICO, quindi INNOCUO sia per l'interno che per l'esterno del corpo. E' capace di sostituire tutti quei PRODOTTI CHIMICI "NOCIVI" alla salute di ogni essere vivente che ne sono la PRIMA VERA CAUSA DI TUMORI e le altre malattie.
Ecco alcuni dei suoi possibili impieghi domestici, per la pulizia della casa e per la cura della persona.
1) Ammorbidente per il bucato
ammorbidente
Un ammorbidente casalingo per il bucato può essere preparato semplicemente disciogliendo all'interno di un contenitore di plastica pulito, in cui si saranno versati 50 gr di acido citrico e 500 ml d'acqua. E' consigliabile utilizzare un flacone con tappo, in modo da poterlo agitare prima dell'utilizzo. Calcolate di impiegare circa 100 ml del prodotto ottenuto per ogni lavaggio in lavatrice, versando l'ammorbidente nell'apposito scomparto.
2) Anticalcare fai-da-te
anticalcare-fai-da-te
L'acido citrico può essere utilizzato per la preparazione di un anticalcare da utilizzare su tutte le superfici lavabili, sui sanitari e sulle piastrelle (escludendo marmo e legno). Sarà sufficiente preparare una soluzione al 15% di acido citrico, corrispondente a 150 gr di prodotto da disciogliere in un litro d'acqua. E' consigliabile trasferire l'anticalcare così ottenuto in un contenitore spray per facilitarne l'utilizzo.
3) Disincrostante per la lavatrice
La stessa soluzione al 15% preparata per l'anticalcare può essere utilizzata come disincrostante per la lavatrice. Sarà necessario versare l'intero litro d'acqua nel cestello della lavatrice ed effettuare un lavaggio ad alta temperatura. Il trattamento dovrebbe essere ripetuto una volta al mese.
4) Brillantante per la lavastoviglie
Una soluzione di acqua e acido citrico al 15% preparata come sopra può essere utilizzata come brillantante per la lavastoviglie. Il brillantante all'acido citrico dovrà essere versato nell'apposita vaschetta della lavastoviglie, che potrà essere avviata normalmente.
5) Dopo-shampoo
Chi utilizza shampoo ecologici privi di siliconi per la cura dei capelli potrebbe ritrovarsi, almeno inizialmente, a lottare contro i capelli crespi. Per risolvere il problema si consiglia di effettuare un risciacquo acido dopo lo shampoo, diluendo in un litro d'acqua uno o due cucchiai di aceto di mele oppure un pizzico di acido citrico. I capelli risulteranno molto più lucidi e disciplinati.
6) Gallette da bagno frizzanti
L'acido citrico può essere utilizzato per la preparazione di gallette da bagno frizzanti da disciogliere nell'acqua della vasca. Unite in una ciotola 100 gr di bicarbonato, 50 gr di amido di mais e 50 gr di acido citrico, spruzzate con dell'acqua e lavorate con l'aiuto di un cucchiaio fino a quando il composto non risulterà tanto compatto da poter essere trasferito in stampini (sono perfetti i barattoli dello yogurt) all'interno dei quali comprimerlo strato dopo strato con l'aiuto di un cucchiaino. Lasciate riposare le gallette per almeno un paio d'ore prima di estrarle dai contenitori ed in seguito lasciatele asciugare all'aria ancora per un po'.
7) Pulizia dei vetri
Per la pulizia dei vetri e degli specchi è possibile preparare un prodotto spray disciogliendo un cucchiaino di acido citrico in un litro d'acqua, a cui aggiungere anche un cucchiaino di detersivo per i piatti ecologico. Sarà sufficiente agitare il tutto all'interno di un contenitore spray per essere pronti per le pulizie.
Pulizia degli scarichi
Sia in caso di scarichi ingorgati, che per il loro normale mantenimento, l'acido citrico può rappresentare un valido aiuto. Versate nello scarico 100 gr di bicarbonato di sodio e preparatevi a versare subito dopo una soluzione ottenuta disciogliendo in 200 ml d'acqua 30 gr di acido citrico.
9) Pulizia delle pentole
Se il fondo interno di una pentola presenta aloni di calcare difficili da rimuovere, preparate una soluzione all'acido citrico versandone 25 gr in 500 ml d'acqua e lasciate agire dopo averla versata nella pentola per tutta la notte. Il calcare scomparirà come per magia.
10) Pulizia del WC
pulizia_wc
Per facilitare la pulizia del WC, versate al suo interno una soluzione preparata con 50 gr di acido citrico ed un litro d'acqua. Agitate il tutto all'interno di una bottiglia o di un flacone, versate nel WC e lasciate agire per tutta la notte. Si tratta di un rimedio davvero semplice per rimuovere le tracce di calcare senza fatica.
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1 - PROBLEMI RISCONTRATI NELLE ATTIVITÀ DOMESTICHE - INTRODUZIONE
La casa: chi non ha mai avuto a che fare, anche fuori della normale attività lavorativa, con attività domestiche?
Chiunque si dedica alla quotidiana gestione della casa, cioè ordine, pulizia, preparazione dei pasti, ecc. , o agli hobbies preferiti, o alla manutenzione del cortile o del giardino di casa, ha la necessità di venire a contatto con prodotti chimici che hanno lo scopo di aiutare a rendere più efficaci le nostre azioni.
Secondo alcuni la casa è il principale luogo di lavoro nel mondo, ed anche qui, come in tutti i luoghi di lavoro, il processo di razionalizzazione ed automazione è ai nostri giorni incessante. L’impiego di prodotti chimici è cresciuto fortemente negli ultimi trent’anni, sia per la tendenza ad una maggior pulizia, sia per la rincorsa a volte nevrotica a risultati di maggior effetto. A questo contribuisce la spinta pubblicitaria, molto forte in questo mercato caratterizzato da grande concorrenza. Alcuni prodotti, anche lungamente commercializzati, e quindi alla portata di tutti, si possono rivelare veri e propri veleni per chi ne fa uso improprio, e ne sono prova i frequenti incidenti che si verificano all’interno delle mura domestiche. Ogni anno in Italia si verificano ben 2. 700. 000 infortuni in casa, di cui 8. 500 mortali, lo stesso numero di morti che avvengono per incidenti stradali. Più della metà degli incidenti è subito dalle donne, il 14% da bambini piccoli. In particolare sono al terzo posto, con circa 11. 000 casi ogni anno, le intossicazioni provocate da ingestione, inalazione e contatto di prodotti usati comunemente.
Spesso tali prodotti non contengono le necessarie informazioni di sicurezza, anche se molto è stato fatto in questi anni per una corretta informazione dell’utente. Le principali cause di incidenti sono infatti :
mancata custodia di prodotti nocivi in luoghi protetti
insufficiente etichettatura
contenitori inadeguati per una completa sicurezza
insufficiente conoscenza dei prodotti
scambio con prodotti commestibili
Un altro problema, come si può spesso vedere da questo studio, è che alcuni prodotti dannosi sono vietati solo in alcuni paesi, e non in altri, oltre al fatto che le direttive EU che impongono alcune restrizioni vengono recepite ed attuate non da tutti i paesi europei.
Ma, anche non tenendo conto delle intossicazioni accidentali, bisogna tenere conto che un’intera categoria , cioè le donne che lavorano in casa, è esposta quotidianamente a sostanze più o meno nocive manipolate durante l’attività lavorativa, la convivenza e confidenza con le quali porta spesso ad un uso incurante dei rischi, nonostante l’esistenza di prodotti sempre più energici . Le casalinghe sono infatti le più affette da dermatiti sia come irritazioni che come allergie, provenienti dal migliaio di prodotti per l’uso domestico. Da una statistica effettuata su donne, i casi di affezione bronchiale sono il doppio tra le casalinghe che tra le donne impiegate fuori casa. Lo stesso si può dire per le intossicazioni e gli avvelenamenti. Bisogna sapere inoltre che, sebbene il nostro organismo sia dotato di meccanismi di disintossicazione, in condizioni di sovraccarico tali meccanismi non funzionano adeguatamente, e le sostanze estranee si accumulano, provocando intossicazione dopo un tempo più o meno lungo. Questa è la ragione per cui gli effetti non sono così facilmente attribuibili alle cause. La natura funziona allo stesso modo, riuscendo a smaltire ma solo in tempi lunghi le sostanze dannose. Molto raramente si tiene nel dovuto conto l’impatto ambientale che deriva dall’uso indiscriminato di prodotti nocivi, con danneggiamento delle nostre risorse naturali. Questo manuale vuole essere un contributo alla migliore conoscenza dei prodotti chimici che usiamo in casa, allo scopo di rendere più sicuro il loro uso, ed anche cercando di far capire come sia possibile ridurli, ed in alcuni casi di sostituirli con prodotti di simile efficacia, e meno nocivi all’uomo ed all’ambiente. La scommessa sta allora nell’individuare con esattezza i veri pericoli, senza creare eccessivi allarmismi, e senza creare un facile "business" alternativo.
E da parte del consumatore si chiede buon senso, volontà di dosare e possibilmente ridurre con consapevolezza i consumi, unendo al rispetto per la propria salute quello per la natura. Il manuale prende in esame tre tipi principali di attività: cura della casa, cura e manutenzione dell’esterno (orto, giardino, cortile), attività del tempo libero.
Vengono individuati i principali tipi di prodotti pericolosi, che vengono poi esaminati ai capitoli 3 e 4, dal punto di vista della loro influenza sulla salute dell’uomo e sull’ambiente. Infine ai capitoli 5 e 6 si prendono in esame argomenti relativi alla sicurezza, ed ai metodi di riduzione e sostituzione di prodotti dannosi. La presentazione degli argomenti adotta un linguaggio il più possibile semplice, ma nello stesso tempo chiaro e corretto, cercando di dare a chi legge la giusta immagine della chimica, scienza che ha migliorato in modo radicale la vita dell’uomo, ma che è l’uomo stesso a dover utilizzare per vivere meglio in armonia con gli altri e con la natura.
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Sempre per eliminare la POLVERE, laviamo il pavimento con FABULOSO, con un profumo alla lavanda che di lavanda non ne ha neppure l'ombra, ma SOLO profumi CHIMICI, che rianimano i polmoni.
Combinazione, mentre scrivo, la pubblicità in tv che parla della "supermamma", ma è lysoform, così conosciuto di cui il pezzo forte è "cento per cento detersivo e cento per cento igienizzante"!
Come dimenticarlo?
Appena asciutto il pavimento, PULITO, senza POLVERE e senza MICROBI, è attaccato dai bambini, dal cane e dal gatto, che se cade una briciola di pane vi si buttano sopra addirittura con la lingua.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cibinellapolvere.htm
Sempre per eliminare la POLVERE, laviamo il pavimento con FABULOSO, con un profumo alla lavanda che di lavanda non ne ha neppure l'ombra, ma SOLO profumi CHIMICI, che rianimano i polmoni.
Combinazione, mentre scrivo, la pubblicità in tv che parla della "supermamma", ma è lysoform, così conosciuto di cui il pezzo forte è "cento per cento detersivo e cento per cento igienizzante"!
Come dimenticarlo?
Appena asciutto il pavimento, PULITO, senza POLVERE e senza MICROBI, è attaccato dai bambini, dal cane e dal gatto, che se cade una briciola di pane vi si buttano sopra addirittura con la lingua.
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di Elena Tioli – Anticalcare, sgrassatore, pulisci vetri, forno, pavimenti, ammorbidente, brillantante, candeggina, smacchianti e sbiancanti ottici e chi più ne ha più ne metta. In genere l’armadietto dei prodotti per l’igiene della casa è uno dei più pieni. Purtroppo non tutti sanno che la maggior parte di questi prodotti è tanto inutile quanto pericolosa. Proprio così! È davvero sconcertante pensare come siano riusciti a farci credere che prodotti altamente tossici e dannosi per la nostra salute e per l’ambiente siano invece salutari e indispensabili. Per fortuna le alternative – ecologiche, economiche e sane – ci sono e sono alla portata di tutti. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’abc.
Perché puliamo?
Perché è bello vivere in un luogo pulito, certo! Ma, soprattutto, perché è sano. Ci insegnano che la salute è una questione di igiene. Del resto l’igiene (una parola che deriva dal greco e significa sano, salutare, curativo) è proprio il ramo della medicina che tratta le interazioni tra l’ambiente e la salute umana. E noi ci teniamo alla nostra salute e a quella dei nostri cari! Giusto?
Bene, sappiate pero` che la maggior parte dei prodotti per le pulizie domestiche non solo non tutelano la salute ma, al contrario, fanno irreparabili danni al nostro organismo.
Ricerche condotte da diversi istituti e agenzie governative evidenziano come ormai l’inquinamento domestico superi di gran lunga quello che abbiamo fuori dalla porta.
Secondo uno studio pubblicato da The Lancet l’inquinamento indoor e` causa di 4 milioni di decessi all’anno. Alle vittime bisogna poi aggiungere quasi 800 milioni di persone che rischiano di contrarre asma, polmonite o tumore del polmone. Mentre un report del 2014 dell’Organizzazione mondiale della sanita` denuncia che il 90% degli avvelenamenti accidentali avviene dentro casa e la meta` dei decessi di bambini sotto ai 5 anni è a causa di malattie respiratorie legata all’inquinamento indoor.
Inoltre, sempre secondo l’Oms, esisterebbe un rapporto diretto tra inquinamento dell’aria domestica e malattie cardiovascolari. Uno studio dell’Agenzia internazionale per l’energia, il World Energy Outlook 2016, mette infine la cattiva qualità dell’aria casalinga al quarto posto tra le minacce per la salute umana, dopo ipertensione, alimentazione sbagliata e fumo di sigaretta.
Ciliegina sulla torta, molte sostanze presenti nei prodotti per pulire casa sono classificate come interferenti endocrini o potenziali interferenti endocrini (per esempio: parabeni, ftalati, bisfenolo A). Cosa significa? Che alterano la normale funzionalità ormonale dell’apparato endocrino, causando effetti avversi come obesità, diabete, tumori ormono-sensibili nelle donne, cancro alla prostata nei maschi, patologie tiroidee e dello sviluppo neurologico e neuroendocrino, alterate capacità riproduttive (The Endocrine Society). In soldoni? Anche a causa di queste sostanze il numero degli spermatozoi è crollato: oggi in Italia un ragazzo su 3 è a rischio infertilità e la sterilità maschile è raddoppiata in 20 anni. Ma non basta…
In difesa dei batteri.
Sempre più ricerche sostengono che proprio a causa della guerra ai microbi degli ultimi decenni, il microbioma occidentale si sia impoverito talmente tanto da perdere molti dei batteri utili con il conseguente aumento di allergie, abbassamento delle difese immunitarie e moltiplicazione di diverse patologie (BioFrontiers Institute, Università del Colorado). Questi microrganismi, infatti, sono determinanti nello svolgere molte funzioni vitali come i processi di digestione e assimilazione degli alimenti, la produzione di vitamine, l’eliminazione di tossine. E infine, udite udite, questi esserini agiscono anche sul nostro peso, il nostro umore e il nostro carattere.
Insomma, di motivi per lasciare sugli scaffali tutti i vari prodotti che si fregiano di essere il “Numero uno contro germi e batteri” ce ne sono parecchi e non riguardano solo la nostra salute.
Tutto queste sostanze che finiscono negli scarichi hanno, infatti, un impatto gravissimo anche sull’ambiente esterno. Mari, fiumi e terreni sono invasi da tensioattivi, additivi sintetici, microgranuli, petrolati, formaldeide e molte altre sostanze tossiche, con tutto ciò che non consegue: per gli animali che vi abitano ma anche per l’uomo che se ne ciba o che utilizza quell’acqua e quella terra per coltivare. Per fortuna le soluzioni sono a portata di mano.
Pulire senza sporcare il mondo si può!
Le nostre mamme e le nostre nonne lo hanno sempre saputo e sempre fatto. Per avere una casa perfettamente pulita e sana bastano pochi prodotti, per lo più naturali: con bicarbonato, acido citrico, limoni, percarbonato, aceto, acqua e un po’ di olio di gomito si può fare quasi tutto, in poco tempo e con un risparmio economico davvero notevole.
IL BICARBONATO ha un’azione detergente e deodorante. Lo si può usare diluito in acqua in uno spruzzino oppure spolverato. Miscelato con qualche goccia di succo di limone, per esempio, è ottimo per pulire le pareti del forno.
L’ACIDO CITRICO è potentissimo contro il calcare. Si può usare per fare l’ammorbidente (200 g di acido citrico e 800 g di acqua distillata, ne utilizzo una tazzina per ogni lavaggio), per fare l’anticalcare (100 g di acido citrico e 400 g d’acqua distillata travasati in uno spruzzino) e per fare il brillantante per la lavastoviglie (160 g di acido citrico e 840 g di acqua distillata).
IL LIMONE è un buon sgrassatore, serve per autoprodurre il detersivo, per togliere gli odori, per pulire i vetri, per smacchiare (e per eliminare quel fastidioso odore di aglio dalle dita dopo aver cucinato).
IL PERCARBONATO DI SODIO è l’alternativa ecologica alla candeggina: igienizza, smacchia, sbianca – e lo fa davvero, non come gli sbiancanti ottici! – e può essere utilizzato anche sui capi colorati; inoltre svolge un’efficace azione igienizzante per il bucato, per le stoviglie e per tutte le superfici. Ne bastano 25 g (un cucchiaio) nella vaschetta della lavatrice (insieme al detersivo o direttamente nel cestello). Sciogliendone 100 grammi in un litro d’acqua, infine, si ottiene una miscela eccezionale per pulire e igienizzare piani e pavimenti di tutta la casa. L’unico accorgimento da adottare quando si utilizza questa sostanza è quello di usare acqua calda almeno a 40° (così da liberare l’ossigeno che igienizza) e impiegare subito la miscela ottenuta.
Infine L’ACETO un ottimo sgrassatore, da usare però con parsimonia perché tende a corrodere alcuni materiali.
Per chi in questo momento sta storcendo il naso pensando che l’aceto puzza e sicuramente il percarbonato non profuma… lo spray del supermercato invece sì! Ebbene, è così.
Ma scoperti tutti i danni che certi prodotti chimici fanno alla nostra salute, a quella dei nostri cari e al pianeta, davvero quel profumo di mughetto ci piace ancora così tanto?
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ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
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Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
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Dell'articolo in oggetto, ritengo molto importante sottolineare la parte che recita:
"Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof. Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno studio dal titolo emblematico: “Quanti scienziati falsificano i dati e fabbricano ad hoc le ricerche?”(6).
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit presso la
McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa crisi di
riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause quali la variabilità dei
materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure sperimentali, la
scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi critica.(7)"
e ne deduco che sono BELLE PAROLE, ma e se intanto il malato muore, grazie a questi fatti che ora sono diventati incontestabili?
Andiamo in paradiso a dire a quella persona:
"mi dispiace"?
Mi sento molto preso per i fondelli!!!!!!
e voi????? Ma stiamo scherzando sulla pelle altrui?
Cosa sono e a cosa servono la "SCIENZA" e gli "STUDI SCIENTIFICI"?
non si riesce a capire che noi ora stiamo vivendo in attimo che non è neppure un puntino nella notte dei tempi?
Non si riesce a capire che invece il nostro corpo arriva dalla notte dei tempi, anche se rinnovato e rigenerato di generazione in generazione e variato quel tanto necessario dalla EVOLUZIONE?
Non si riesce a capire che invece il cervello è NUOVO ogni volta e continua ad essere pieno di paure e di INUTILI DOMANDE?
Dico INUTILI poichè ogni risposta, anche la più assurda è sempre buona per il cervello purchè ve ne sia una. Quindi non è importante quale sia la risposta, l'importante è averne una che aiuti a vincere la paura. Ma per fortuna non sono queste a cambiare il ciclo del corpo, il quale sà AUTOGURARSI, e gestire ogni evento, poichè se così non fosse ci saremmo estinti da subito, dall'inizio della vita.
Di questo ne abbiamo l'esempio ogni momento intorno a noi, da ogni animale che divide questo attimo insieme a noi.
Questo è importante capire
Ma..........
... ci mettono sia nei CIBI, quindi nel corpo, che negli ambienti in cui viviamo, quindi nell'aria, ed addirittura sulla pelle adducendo che sono utili alla nostra vita, PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, dichiarando questi prodotti PROGRESSO verso la CIVILTA' e quindi SCOPERTE SCIENTIFICHE.
Prima è da vedere questo video, è CHIARISSIMO.
e da sentire questo
Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può darela SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI, quindi senza alcun sostentamento. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ca le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
La lista non finisce quì, ma personalmente mi fermo, in quanto sono CERTO che hai capito il mio messaggio e saprai comportarti riguardo alla "SCIENZA" ed alla "PROVE SCIENTIFICHE"d'ora in poi, se vuoi la SALUTE tua e di tutta la tua famiglia.
La conclusione mia, ma non sò se è la vostra: PRIMA CI TOLGONO I CIBI NATURALI, ED AL LORO POSTO CI FANNO INGOIARE DEI CIBI INNATURALI "PROVATI SCIENTIFICAMENTE" CHE CI CAUSANO LE MALATTIE, E POI SI APPELLANO ALLA "SCIENZA" DICHIARANDO DI FARE DELLE "RICERCHE SCIENTIFICHE" PER TROVARE LE CURE NECESSARIE PER RIDARCI LA SALUTE ATTRAVERSO LE VARIE ASSOCIAZIONI, dichiarate senza scopo di lucro: l'"AIRC", LA "FABBRICA DEL SORRISO" E CHI PIU' NE HA NE METTA.
Mi sento tanto preso per i fondelli da questo "SISTEMA", e voi?
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Ora, a suo tempo e per necessità è stata INVENTATA la parola SCIENTIFICO che intende GARANTIRE alle persone della SERIETA' e la SICUREZZA di quanto proposto sul mercato, di qualsiasi origine siano, con delle dichiarazioni di PROVE SCIENTIFICHE scritte e riportate dagli informatori preposti.
Che queste dichiarazioni siano sempre limpide, ne ho moltissimi dubbi poichè la base di questa invenzione è il
LUCRO.
Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può dare la SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ce le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
Per poterlo fare però, dobbiamo fissare dei PARAMETRI INCONTESTABILI. che per farlo devo porti delle domande:
Tu ingoi delle MELE?
Si dice che "una mela al giorno leva il medico di torno" vero?
ingoi delle NOCI?
ingoi dei CARCIOFI?
si dice che il CARCIOFO è indicato a risanare il fegato
ingoi della insalata?
ingoi dei fagioli?
ingoi dei piselli?
ingoi dei ceci?
ingoi dei finocchi?
non parlo della carne o delle uova, poichè qualcuno potrebbe contestare per i vari motivi che ormai conosciamo molto bene, ma se chiedo:
ingoi del latte animale o vegetale?
SONO CERTO CHE TUTTI RISPONDONO DI SI'.
Ma perchè si ingoiano questi CIBI NATURALI?
Semplice, perchè il nostro corpo senza questi CIBI NATURALI morirebbe per mancanza di sostentamento.
Bene, chiaro, vero?
Ma sapendo che questi CIBI NATURALI sono stati impostanti NATURALMENTE, avete mai sentito dire che una qualche casa farmaceutica abbia fatto delle ricerche su questi CIBI NATURALI per vedere se alcuni di loro potrebbero causare dei danni all'individuo?
Sul CAFFE' dicono di sì, ma il CAFFE' NON E' UN CIBO NATURALE, ma una DROGA-INSETTICIDA.
Cosa molto diversa dal finocchio o da una mela, vero?
Ma allora a che cosa si dedica la così detta SCIENZA se non si dedica alla ricerca per EVITARE LA CARENZA di questi CIBI NATURALI per dare la giusta informazione alle persone disinformate o per correggere gli eventuali errori delle persone?
Sì perchè noi sappiamo che questi CIBI NATURALI contengono gli "ALIMENTI ESSENZIALI" senza i quali è malattia certa.
Perchè è chiaro che questa CARENZA di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" è la prima causa delle malattie.
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Ci è noto che i PRODOTTI CHIMICI messi nei CIBI degli scaffali per i molteplici fini, che ormai conosciamo molto bene, ecco che per rendere CREDIBILE la salubrità di questi, lo fanno garantendo delle PROVE cosi dette SCIENTIFICHE le quali ci dicono di averle fatte con tutti crismi di GARANZIA. Ma ormai sappiamo anche che questi PRODOTTI CHIMI nel nostro sangue NON CI DEVONO STARE, quindi cosa faranno mai nel nostro corpo dato che noi siamo dal 70 al 90 % di acqua quindi di sangue? Tocca a noi capirlo, ed alla faccia delle PROVE SCIENTIFICHE, lasciare sugli scaffali i CIBI contenenti questi prodotti.
acidoascorbico.altervista.org/prova30/Im...i/esamedelsangue.htm
Questa è la PURA VERITA' un di personaggio in CONFLITTO DI INTERESSI, quindi come potrà mai consigliare qualcuno senza ledere i suoi interessi privati?
Ma poi, perchè avrà mai studiato questo poverino?
Per la solita POSIZIONE NELLA SOCIETA', ed è riuscito a farsela molto bene, perchè perderla?
Alla faccia di chi?
...alla mia? alla tua?
...cosa conta la mia e la tua salute?
...e pensare che è TUTTO in nome della SCIENZA, quella che il Premio Nobel per la medicina 2013: Randy Schekman, descrive sotto.
"...questo il video:
www.iene.mediaset.it/puntate/2014/03/26/...-e-tumori_8468.shtml
Interessante, veramente interessate ciò che dice il prof. Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega come stanno le cose nella sanità.
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti."
Beh, non ha usato propriamente queste parole il Professor Franco Berrino, già Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Ma che questa sia la realtà dei fatti, lo scoprirete alla fine dell’articolo.
Intervistato da Le iene, comincia in modo un po’… diciamo… sottotraccia!?:
“io sono molto d’accordo che bisogna pensare e usare il cibo in senso terapeutico… sa perché un tumore nasca e cresca bisogna trovare un terreno favorevole e con l’alimentazione possiamo modificare il nostro ambiente interno” e aggiunge “ci sono indizi importantissimi che con l’alimentazione si può aiutare la guarigione del tumore”.
E precisa, badate bene, che sono però solo indizi e non prove solide.
Certo che, si fossero dati la pena di verificare le decine di migliaia di casi degli ultimi cento anni di igienismo, questi indizi, come li chiama lui, sarebbero diventati non prove solide, ma macigni pesanti come montagne, che li schiaccerebbero tutti.
“noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi… Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL… La sanità è la più grande industria nazionale… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione
”La parte più interessante, quando comincia a parlare più chiaramente:
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti.
Non c’è direttamente… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione… che parola si potrebbe usare per definirla?
Una gran commissione di ignoranza… e di stupidità… e di interessi”.
Fantastico! Una confessione in piena regola del vero scopo di questa falsa medicina.
Allora vi dico che, in base all’assurto...
“se non conosci, sei un ignorante,
se conosci e sostieni che non è vero, sei un delinquente”...
... il giudizio di cosa siano questi servi di Mammona, che lasciano morire tra le braccia dell’infame triade chemio-radio-chirurgia milioni di persone innocenti, datelo voi, io potrei usare dei termini troppo forti.
Francesca Salvador
E se vuoi il mio pensiero, lo puoi leggere sotto o sull'originale in fondo pagina come commento.
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Dell'articolo del link devo evidenziare questo scritto:
"Come possiamo riporre cieca fiducia in un sistema di valutazione spacciato per “verbo” e invece tale da evidenziare falle di queste proporzioni ?
Da anni si discute dell’ipotesi di rendere obbligatoria la registrazione in anticipo dei protocolli di ricerca, rendendoli controllabili on-line, al fine di non far cadere i ricercatori nella tentazione – molto più diffusa di quanto si pensi – di modificare la struttura dell’esperimento a metà strada per far apparire i risultati più significativi di quanto non siano in realtà. Ma neppure in medicina, dove in molti Stati questa prassi è formalmente obbligatoria, essa è applicata con rigore: prova ne sia che ben 1/3 degli studi finanziati dai National Institute of Health in USA non erano ancora stati pubblicati dopo ben 50 mesi dal loro avvio, e questo è statisticamente ancor più vero per tutte le altre discipline scientifiche."
ed ancora
"Gli ostacoli all’effettiva “ripetizione” degli esperimenti sono poi molteplici:
Da uno studio pubblicato pochi mesi fa su PeerJ emerge ad esempio che più del 50% degli articoli di biomedicina pubblicati su ben 84 riviste scientifiche non riportavano l’indicazione dei reagenti chimici necessari per ripetere l’esperimento e verificarne i risultati (!).
E in ogni caso, gli esperti e soprattutto gli enti finanziatori, ammettono che “la ripetizione di esperimenti già conclusi a scopo di verifica non rientra tra le prirorità”, come conferma Elga Nowotny, Presidente del European Research Council.
Anche le agenzie nazionali di controllo sanitario, percepite da molti come un importante baluardo dell’indipendenza scientifica, sono fonte di preoccupazione. Tralasciando il tema sempre attuale – e assai dibattuto – dei conflitti di interessi, limitiamoci ad esaminare quanto è accaduto circa il glifosfato, l’erbicida in assoluto più usato al mondo, sospettato di essere cancerogeno. La IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha recentemente conferrmato questi dubbi, in esito a un’analisi della letteratura scientifica durata un’anno, dalla quale sono emerse “prove convincenti” che il glifosfato causasse cancro alle cavie da laboratorio e“prove significative” che esso possa danneggiare il DNA e i cromosomi delle cellule umane.
La IARC – che ha tra i suoi compiti quello di fornire all’Organizzazione Mondiale della Sanità elementi solidi per formulare i propri pareri – è nota per il suo altissimo rigore scientifico e per la sua indipendenza, lavora con i migliori scienziati ed esperti di regolamentazione del mondo, e ha una politica sul conflitto di interessi severissima:
Il suo parere sta facendo molto discutere, soprattutto perché – sullo stesso tema – le più importanti agenzie di controllo sanitario del mondo – quella tedesca, anch’essa serissima, non più tardi di pochi mesi fa – avevano evidenziato risultati esattamente opposti, ovvero contrari a ogni ipotesi di pericolosità e mutagenicità della sostanza.
Il punto è che la maggior parte degli enti di regolamentazione è restia ad ammettere che le valutazioni scientifiche implichino comunque delle “scelte” – con riguardo ad esempio alla valutazione di prove contradditorie, o al grado di obiettiva affidabilità riconosciuto a uno studio, e questo per vari motivi:
Perché la scienza è un autorevole fonte di auto-legittimazione;
Perché il desiderio implicito della scienza stessa è che ogni valutazione basata su evidenze appaia sempre obiettiva, affidabile e consensuale;
Perché – infine – riconoscere questi bias equivarebbe a stendere un allarmante velo di dubbio su centinaia di migliaia di precedenti pareri, scenario rischiosissimo anche in termini di potenziale impatto sulla pubblica opinione.
Il dibattito sui “correttivi” da apportare al sistema è acceso, e i suggerimenti si sprecano:
Dalla pubblicazione obbligatoria dei risultati negativi, a linee di finanziamento finalizzate appositamente alla verifica dei risultati di precedenti studi
A codici etici impegnativi per i ricercatori, a criteri più rigidi per le riviste scientifiche. Ma l’orizzonte di una scienza sempre davvero “credibile” pare ancora lontano."
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Non voglio esporre quì il MIO PERSONALE pensiero sulla parola SCIENTIFICO poichè temo che facendolo urterei la sensibilità di molte persone FIDUCIOSE su questa parola e questo sarebbe per me controproducente e deleterio poichè invece di informazione farei discussione. Anche perchè questa NON può essere la sede di una discussione così complessa ma che potrebbe essere comprensibile a tutti se bene illustrata. Se volete sapere il VERO significato di questa parola, come illustrato da WIKIPEDIA (e ve lo consiglio per vederci più chiaro) vi consiglierei di cliccare acidoascorbico.altervista.org/Immagini/scientifico.htm
e poi di leggere anche fra le righe. Dove troverete inoltre anche queste espressioni:
dell'approccio al metodo scientifico
In biologia e medicina molte leggi sono di tipo probabilistico e non possono essere espresse con una formula matematica. Quindi, per riconoscere la scientificità di un discorso medico, si ricorre ad un controllo empirico basato sulla ripetibilità, statisticamente significativa, delle osservazioni da parte di altri ricercatori.
Il dibattito
Queste ed altre sfumature di significato legate al concetto di metodo scientifico sono il motivo per cui, o l'espressione del fatto che, su tale concetto si è discusso molto e non esiste (ancora) un accordo generalmente condiviso su una possibile definizione del metodo. Il dibattito è estremamente complesso e coinvolge non solo la pratica scientifica ma anche, o forse soprattutto, la speculazione filosofica.
Non voglio specificarvi il significato della parola SPECULAZIONE. Questo dovete capirlo da soli.
Poi ancora:
"Andrebbe sempre ricordato che dietro la parola scienza, un pò teorica e distante, si celano le attività, le vite, le emozioni e le inclinazioni più o meno etiche delle persone che chiamiamo scienziati. Come scrisse anni fa l’antropologo francesce Bruno Latour, per capire il vero valore della scienza bisognerebbe studiarla “in azione” e non solo nei suoi ordinati e puliti risultati finali. Primum non nocere, ci insegna Ippocrate."
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Uno studio scientifico rivela che la scienza della nutrizione ufficiale si è fondata su una raccolta di dati falsata da metodi scorretti.
L'articolo che ha revisonato 39 anni di studi della scienza nutrizionista degli Stati Uniti, si intitola "Validity of U.S. Nutritional Surveillance: National Health and Nutrition Examination Survey Caloric Energy Intake Data, 1971–2010" ed è visionabile online al seguente link
www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10....journal.pone.0076632
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A conferma ecco ciò che riporta:
UNA REGOLA AUREA
"Il Dr. Blair postula che un alto consumo di vitamina C (un complemento molto benefico nei trattamenti non tossici per il recupero dal cancro) possa in realtà causare una degenerazione del tessuto umano, che a sua volta può portare ad un maggior rischio di contrarre il cancro. Ed è qui che si arriva aduna prima regola aurea: quando si vuole accertare la veridicità di qualsiasi asserzione scientifica, si deve sempre leggere tra le righe, si deve cercare ciò che il rapporto non dice. Si deve specialmente stare all’erta per quel vecchio e risaputo ritornello altrimenti noto come"quali sono gli interessi in gioco"? Un manuale dell’Università di Manchester sulla metodologia della ricerca contiene questo valido consiglio: La scienza e la ricerca devono essere studiate nel contesto di tutte le parti interessate che vi sono coinvolte. Bisogna porsi domande che mirino a determinare il peso relativo dei vari alleati nel processo di creazione dei fatti, quali i finanziatori, le aziende, il Ministero dell’Interno, le professioni e gli altri scienziati. Nell’analisi dei dibattiti scientifici,ci si dovrebbe sempre chiedere quali interessi sociali, istituzionali,politici e filosofici si trovano dietro ad asserzioni che spesso appaiono neutre e tecniche. (Manuale di metodologia della ricerca, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Università di Manchester) (le sottolineature sono mie)."
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...ziamentiricerche.htm
La scienza è in crisi: i ricercatori non sanno più riprodurre e confermare molti degli esperimenti moderni
di Redazione SALUTEuropa
“Non prendiamo neppure sul serio le nostre proprie osservazioni, né le accettiamo come
osservazioni scientifiche, finché non le abbiamo ripetute e controllate”.
Karl Popper
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da persone
diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci rendessimo conto che la
maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per sviluppare nuove ricerche e nuovi
farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà. Recentemente Nature,
una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato un articolo nel quale si
è dimostrato come più del 70% delle ricerche scientifiche prese in esame avesse
fallito i test di riproducibilità(1); nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da
altri ricercatori come base delle loro nuove ricerche. Dei 1576 scienziati intervistati non
solo più di due terzi ha provato e fallito nel riprodurre l’esperimento di un collega, ma più di
metà di loro hanno fallito nel riprodurre i loro stessi esperimenti.
Prima di giudicare però bisognerebbe considerare che “con l’evoluzione della scienza
diventa sempre più difficile replicare un esperimento perchè le tecniche e i reagenti sono
sempre più sofisticati, dispendiosi in tempo per la loro preparazione e difficili da
insegnare”(2), spiega Mina Bissel, una delle ricercatrici americane più premiate per le sue
innovative ricerche in oncologia. La cosa migliore, continua la Bissel, “sarebbe quella di
contattare direttamente il collega, se necessario incontrarsi e cercare assieme di capire
come mai non si riesca a riprodurre l’esperimento. Risolvere quindi il problema
amichevolmente”.
Anche l’industria farmaceutica si ferma di fronte alla non riproducibilità degli esperimenti
Nel 2011 Glenn Begley, ai tempi direttore del dipartimento di oncologia medica della
Amgen, una delle più grosse multinazionali di biotecnologie, aveva deciso prima di
procedere con nuovi e costosi esperimenti, di replicare i 53 lavori scientifici considerati
come fondamentali su cui si sarebbero basate le future ricerche della Amgen in oncologia.
Risultato? Non fu in grado di replicarne 47 su 53, ossia l’89%(3).
Se vogliamo scriverlo in altro modo possiamo dire che solo l’11% degli esperimenti
scientifici considerati come pietre miliari in quel settore di ricerca, erano riproducibili.
“Rimasi scioccato – racconta Begley – si trattava di studi su cui si affidano tutte le industrie
farmaceutiche per identificare nuovi target nello sviluppo di farmaci innovativi. Ma se tu
stai per investire 1 milione, 2 milioni o 5 milioni scommettendo su un’osservazione hai
bisogno di essere sicuro. Così abbiamo provato a riprodurre questi lavori pubblicati e ci
siamo convinti che non puoi prendere più nulla per quello che sembra”(4).
Per cercare di calmare le acque il premio Nobel Philip Sharp è intervenuto spiegando
come “una cellula tumorale può rispondere in modi diversi a seconda delle differenti
condizioni sperimentali. Penso che molta della variabilità nella riproducibilità possa venire
da qui”(4).
Per escludere ogni tipo di errore nella riproduzione delle condizioni sperimentali,
spesso dovuti a problemi di manualità o di utilizzo di specifici reagenti, Bagely ed il suo
team le hanno provate tutte a partire dall’incontrare direttamente gli autori degli studi
originali, racconta “abbiamo ripercorso i lavori pubblicati linea per linea, figura per figura,
abbiamo rifatto gli esperimenti per 50 volte senza riuscire a riprodurre quei risultati. Alla
fine l’autore originale ci ha detto che lo aveva ripetuto sei volte ma gli era riuscito una volta
sola e poi ha pubblicato nell’articolo scientifico solo i dati relativi a quella volta sola.”
Così si stanno investendo soldi su fallimenti annunciati
Se un esperimento che riesce solo una volta vi venisse proposto come la base per
investire milioni di dollari in ricerca e produrre un nuovo farmaco, voi investireste tutti quei
soldi?
È la domanda che si sono posti Leonard Freedman del Global Biological Standard
Institute di Washington, Iain Cockburn e Timothy Simcoe della Boston University School
of Management. In una recente ricerca hanno stimato che ogni anno il governo
americano spende 28 miliardi di dollari in lavori scientifici non riproducibili. “Non
vogliamo dire – spiega Freedman – che siano soldi buttati, in qualche modo contribuiscono
all’evoluzione della scienza, si può però dire con certezza che dal punto di vista
economico il sistema attuale della ricerca scientifica è un sistema estremamente
inefficiente”(5).
Non è forse un caso quindi che i primi a far emergere il problema della riproducibilità siano
ricercatori che lavorano presso multinazionali, sicuramente più attenti al bilancio e alla
resa dell’investimento. Forse è grazie a ciò che la lista degli illustri ricercatori che
denunciano questo “corto circuito” è in continua crescita.
Il dott. Khusru Asadullah, alto dirigente della Bayer, ha dichiarato come i
ricercatori della multinazionale tedesca non erano riusciti a replicare più del 65% degli
esperimenti su cui stavano lavorando per portare avanti nuove ricerche(3).
Anche il prof. George Robertson della Dalhouise University in Nova Scozia racconta di
quando lavorava per l’azienda Merck sulle malattie neuro-degenerative e si erano accorti
che molti lavori scientifici accademici non reggevano alla prova della riproducibilità(4).
Alla ricerca delle cause di questa crisi della scienza
La scienza è in crisi: non lo si vuole ancora ammettere pubblicamente ma è tempo che si inizi a stimolare un dibattito.
Tra le cause di questa “crisi di riproducibilità” sicuramente ci sono le tematiche tecniche descritte dalla Bissel, ci sono però anche aspetti più umani quali il bisogno degli scienziati di pubblicare per far carriera e ricevere finanziamenti, a volte i loro stessi contratti di lavoro sono vincolati al numero di pubblicazioni che riescono a fare, come racconta Ferric Fang, dell’Università di Washington “il biglietto più sicuro per prendere un finanziamento o un lavoro è quello di venir pubblicato su una rivista scientifica di alto profilo. Questo è qualcosa di poco sano che può condurre gli scienziati a cercare notizie sensazionalistiche o in alcune volte ad assumere comportamenti disonesti“.
In maniera ancora più diretta interviene la professoressa Ken Kaitin, direttrice del Tufts Center for the Study of the Drug Develompment che afferma “Se puoi scrivere un articolo che possa essere pubblicato non ci pensi nemmeno al tema della riproducibilità, fai un’osservazione e vai avanti. Non c’è nessun incentivo per capire se l’osservazione originale fosse per caso sbagliata.“
Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof. Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno studio dal titolo emblematico: “Quanti scienziati falsificano i dati e fabbricano ad hoc le ricerche?”(6).
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit presso la
McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa crisi di
riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause quali la variabilità dei
materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure sperimentali, la
scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi critica.(7)
Né le università né le riviste scientifiche sono interessate agli studi di riproducibilità
E’ inoltre necessario considerare che il sistema accademico non premia per niente chi fa studi di riproducibilità, sono tempo e soldi buttati via dal punto di vista delle “performance produttive” del gruppo di ricerca.
Le stesse riviste scientifiche non sono un gran che interessate a pubblicare ricerche che
dimostrano la non riproducibilità di un precedente lavoro pubblicato, preferiscono pubblicare
ricerche innovative o risultati sorprendenti e così ecco com’è facile far sparire le notizie dei fallimenti delle repliche.
In ultima analisi bisogna tenere a mente che oggi ci sono ricerche tanto specifiche che solo pochi esperti le possono capire e valutare; in questo modo si sterilizza l’attività di peer review (ossia il lavoro di revisione dello studio scientifico da parte di esperti così da poter decidere se pubblicarlo, chiedere chiarimenti o respingerlo). In alcuni casi c’è il grosso rischio che le riviste scientifiche pubblicano quasi alla ceca, del tipo: non ho capito di cosa stai parlando però mi sembra tutto serio e ben fatto, tu hai una buona reputazione, quindi lo pubblico.
“Non per questo adesso bisogna pensare che tutti gli studi scientifici siano inaffidabili – afferma Andrea Pensotti, direttore dell’Interdisciplinary Life Science Institute – bisogna avere la forza di fare una seria autocritica nel mondo della scienza senza cadere nell’eccesso opposto della “caccia alle streghe” che porterebbe ad una grave crisi di credibilità non solo verso la popolazione generale ma anche verso gli stessi medici e tra colleghi ricercatori.”
La storia della Scienza ci ha sempre raccontato di un’evoluzione che passa attraverso grosse crisi: dalla messa in dubbio del sistema geocentrico fino all’introduzione della fisica quantistica. Il bello della scienza è sempre stato quello di saper mettersi in crisi ed uscirne più bella di prima e spesso queste grandi rivoluzioni non necessitano di grossi finanziamenti ma solo di genuini lampi di genio ed onestà.
“Mettere il dito nella piaga di questa crisi di credibilità è di vitale importanza per noi che lavoriamo sull’interdisciplinarità, la necessità di integrare diverse discipline richiede più che mai un chiaro confronto e fa emergere con maggior facilità eventuali incongruenze – spiega Andrea Pensotti in occasione del congresso mondiale di studi sulla Coscienza tenutosi a San Diego assieme al linguista Noam Chomsky – per anni la scienza si è concentrata sull’analisi dei “singoli pezzi” della natura, l’ha sezionata alla ricerca degli ingranaggi primordiali. E’ ora necessario riscoprire la capacità di collegare i singoli pezzi studiati e comprendere meglio il senso di quei processi che guidano l’organizzazione e l’evoluzione della materia vivente. Bisogna tornare alla semplificazione dei concetti, passare da una sintattica della vita ad una semantica della vita” .
Fonti:
1 – Nature – 1,500 scientists lift the lid on reproducibility – survey sheds light on the ‘crisis’ rocking research
( www.nature.com/news/1-500- scientists-lift- the-lid- on-reproducibility- 1.19970)
2 – Nature – Reproducibility: The risks of the replication drive
( www.nature.com/news/reproducibility-the- risks-of- the-replication- drive-1.14184)
3 – Nature – Believe it or not: how much can we rely on published data on potential drug targets?
( www.nature.com/nrd/journal/v10/n9/full/nrd3439-c1.html )
4 – Reuters – In cancer science, many “discoveries” don’t hold up
( www.reuters.com/article/us-science- cancer-idUSBRE82R12P20120328)
5 – Plos One – The Economics of Reproducibility in Preclinical Research
( journals.plos.org/plosbiology/article?id...journal.pbio.1002165 )
6 – Plos One – How many scientists fabricate and falsify research? A systematic review and meta-analysis of survey data
( www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19478950 )
7 – Plos One – Can cancer researchers accurately judge whether preclinical reports will reproduce?
( www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28662052 )
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cientifichefalse.htm
ciaooo Franco
.
.
Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
L'articolo recita:
"Le nuove linee guida ridimensionano un falso mito: “Il pericolo per il cuore non viene solo dalla dieta”
Il colesterolo nemico n° 1 del cuore? Un falso mito della medicina. Le statine per inibirne la sintesi nel fegato e abbassarne il livello nel sangue? Un business miliardario che dura da 20 anni. La crociata contro uova e burro? Una penalizzazione che ha privato milioni di persone dei piaceri della tavola."
A conferma devo riportare quanto ho scritto a suo tempo riguardo al valore del colesterolo dopo un anno che ogni mattina ingoiavo due uova al tegamino:
"Con mia tanta soddisfazione devo riportare una mia personale esperienza DOCUMENTATA che lascerà di stucco molte persone e che conferma il ragionamento che ho inserito in molte risposte quando si parlava di COLESTEROLO ALTO.
Mi permetto di riportarlo anche quì:
Si sà con certezza che il COLESTEROLO è AUTOPRODOTTO dal fegato per TUTTI le specie animali.
Lo è per un minimo dell'80%, mentre il rimanente 20% l'individuo lo preleva dal CIBO.
Ed è proprio a quel piccolo 20% che la medicina si appiglia per ridurre questo COLESTEROLO nel sangue, consigliando di eliminare i CIBI che lo contengono, che se non si abbassa, si prescrivono le STATINE che hanno il potere di agire sulla produzione del fegato, causando nel tempo i danni previsti dal foglio illustrativo.
Si parla di formaggi dichiarati GRASSI che sono di origine animale::
BURRO
STRUTTO
LARDO
SUGNA
SEGO
ecc.
LATTE e derivati
FORMAGGI
RICOTTE
YOGURT
PESCE e prodotti della pesca
ed anche le
UOVA (tutte le uova)
ecc.
Ora avendo la certezza che ad AUTOPRODURRE questo COLESTEROLO è il fegato, e dato che a dare quest'ordine è proprio il corpo dell'individuo, dato che questo corpo si sà AUTOGUARIRE e NON AUTOLESIONARSI, non riesco a pensare che questo corpo sia TANTO STUPIDO DA AUTOPRODURSI PIU' COLESTEROLO PER DANNEGGIARSI!!!
Ho iniziato ad ingoiare due uova ogni mattina dal novembre 2016, in ferie compreso, due uova al tegamino, ingoiando crudo il rosso, più formaggi per tutti i pasti, quindi sono rimasto molto sorpreso del valore del COLESTEROLO LDL nell'ultimo esame del sangue del 19 ottobre 2017.
Non solo, ma anche il valore dei collegati TRIGLIGERIDI è molto ridotto.
NON HO MAI AVUTO UN VALORE DEL COLESTEROLO COSI' BASSO, MENTRE I TRIGLIGERIDI AUMENTATI NEGLI ULTIMI ANNI SI SONO NUOVAMENTE ABBASSATI.
CREATININA 1.10 mg/dl V.R. 0.66-1.25
COLESTEROLO 168 mg/dl V.R. < 200
HDL COLESTEROLO 40 mg/dl V.R. > 45
TRIGLIGERIDI 71 mg/dl V.R. < 150
SODIO 141 mmol/l V.R. 137 - 145
POTASSIO 4.3 mmol/l V.R. 3.5 - 5.1
CEA 1.8 V.R. < marcatore tumore
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 75.0 ng/ml V.R. 30 - 100
ACIDO FOLICO 14.60 ng/ml V.R. 2.76 - 20
VITAMINA B12 440.0 ng/ml V.R. 239 - 931
link sulla pagina originale
Ed ora vediti questo video molto che ritengo molto esplicativo:
un uovo al giorno
Quindi lascio al lettore tirare le sue personali conclusioni riportando invece nel fondo pagina i:
10 MOTIVI PER MANGIARE UOVA OGNI GIORNO
oltre la utilità dimostrata con questa mia esperienza per ogni corpo che vuole la SALUTE.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/uovaognigiorno.htm
A riprova ecco ancora i miei esami del COLESTEROLO nel gli anni precedenti a cominciare dal 1994 fino ad oggi:
ESAME DEL 15-11-94 225
ESAME DEL 24-07-97 194
ESAME DEL 21-07-99 184
ESAME DEL 02-07-01 182
ESAME DEL 13-10-03 164
ESAME DEL 18-08-08 214
ESAME DEL 02-02-10 212
ESAME DEL 21-04-11 207
ESAME DEL 29-05-12 178
ESAME DEL 28-01-13 191 CON VITAMINA D MAI CONTROLLATA PRIMA
ESAME DEL 21-01-14 223 CON VITAMINA D 22.9
ESAME DEL 23-01-15 200 CON VITAMINA D 35.2
ESAME DEL 17-07-15 176 CON VITAMINA D 124
ESAME DEL 09-09-15 180 CON VITAMINA D 121
ESAME DEL 27-11-15 172 CON VITAMINA D 90.8 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 22-08-16 187 CON VITAMINA D 57.0 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 24-01-17 216 CON VITAMINA D 56.5 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 19-10-17 168 CON VITAMINA D 75 ingoiando 10000 UI giornalieri pari a 40 gocce della dibase 10000 UI gocce della farmacia
ESAME DEL 18-01-18 182 CON VITAMINA D 50.9 ingoiando 10000 UI come sopra
per tutti gli esami ORIGINALI del passato per controllo:
link sulla pagina originale
L'articolo riporta ancora:
Come si è consolidata l’ipotesi dieta-infarto?
«Fa comodo trovare un capro espiatorio: ai ricercatori un po’ fanatici e con interessi non limpidi; all’industria farmaceutica che può produrre farmaci anti-killer; all’industria alimentare che può immettere sul mercato prodotti di sintesi sostitutivi di quelli naturali (per poi scoprire che le margarine sono più pericolose del burro); ai media che possono riempire pagine di diete più o meno fantasiose; infine a tutti noi che preferiamo eliminare un alimento piuttosto che ripensare la dieta».
Abbiamo certezza che su questo COLESTEROLO, sia le industrie alimentari che le industrie farmaceutiche ne hanno tratto e ne traggono tutt'ora un enorme profitto e che quindi emerge senza ombra di dubbio che certi ricercatori, come definiti dall'articolo: "ai ricercatori un po’ fanatici e con interessi non limpidi;" i profitti li conoscono molto bene.
Faccio anche notare che le ho SEMPRE cotte nel BURRO, ingoiando poi del latte, che ho ingoiato ogni giorno della mia vita.
Ecco invece cosa è la margarina, la quale contiene il nichel:
La margarina è una emulsione di olio in acqua; più precisamente è formata da una frazione lipidica, da una acquosa e da alcuni costituenti minori (coloranti di origine naturale, antimicrobici, emulsionanti e conservanti). La frazione acquosa è costituita da acqua o latte (in Italia non è consentita l'aggiunta di questo alimento), mentre quella lipidica contiene oli e grassi vegetali, tra cui olio di arachide, di germe di mais, di vinaccioli, di soia, di girasole, di colza.
Le margarine presenti in commercio sono tutte di origine vegetale, mentre quelle contenenti grassi animali vanno sotto il nome di oleomargarine e sono utilizzate soltanto nell'industria, soprattutto in quella pasticciera.
Dal momento che l'olio e l'acqua sono liquidi a temperatura ambiente, per ottenere la consistenza semisolida tipica della margarina è necessario eseguire un'operazione di idrogenazione. In base al numero di doppi legami saturati si otterranno margarine più o meno compatte. L'idrogenazione avviene insufflando in appositi serbatoi, dotati di camicie riscaldanti, idrogeno gassoso ed utilizzando NICHEL come catalizzatore.
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Imm.../margarinanichel.htm
Pare che delle ricerche scientifiche stiano dimostrando che non è il COLESTEROLO a causare INFARTI o ICTUS, ma cause diverse da questo grasso. Quindi stanno dimostrando che le STATINE SONO INUTILI e causano SOLO I DANNI all'individuo che le ingoia, descritti sul "bugiardino" o foglio illustrativo allegato alle confezioni di questi "principi attivi". Quindi è bene che chi le ingoia costantemente ogni giorno riveda il suo operato, magari parlandone anche col medico che lo segue.
A conferma ecco un video del Dr. Rath molto esplicativo in proposito:
In seguito a ricerche fatte con i nostri contatti è risultato che chi è CARENTE di questa vitamina D è in eccesso di COLESTEROLO.
Sembra che il corpo che NON E' STUPIDO e dato che si AUTOPRODUCE entrambi dica:
"...io ti produco più COLESTEROLO, tu ESPONITI AL SOLE che HO BISOGNO DI vitamina D", poichè questa è l'AUTOPRODUZIONE di questa vitamina.
COLESTEROLO + RAGGI UV = vitamina D
Personalmente ne sono un esempio lampante con questi valori datati 21 gennaio 2014 di cui:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 22.9 valori di riferimento [30.0 - 74.0]
COLESTEROLO TOTALE 223 valore ottimale 110-200 mc/dl
rilevabili dall'esame sopra.
Sulla vitamina D legata a questo COLESTEROLO
link sulla pagina originale
Ancora una cosa è importante dire. Probabilmente la PIU' IMPORTANTE e che riguarda il COLESTEROLO ALTO. Innanzi tutto bisogna dire al riguardo che il COLESTEROLO è FALSO che sia ALTO, poichè, e dato che il corpo questo se lo AUTOPRODUCE dal fegato per più dell'80% mentre dal CIBO ne ottiene solo una piccola percentuale (questo lo ha impostato Madre Natura per il RISPARMIO DI ENERGIE impiegate per questa AUTOPRODUZIONE come da questa pagina:
"Una esperienza personale fatta con Franca e tre amici.
Mi dispiace deludere qualcuno, ma il COLESTEROLO NON ESISTE. Mi permetto di dire questo in quanto senza COLESTEROLO NON ESISTE LA VITA, persino nei vegetali. Su questo la ricerca scientifica ha molto poco da fare, in quanto TUTTO QUANTO CI DICONO E' FALSO.
Quello che NON ci dicono è che il nostro COLESTEROLO è prodotto per MINIMO l'80% dal nostro FEGATO e che per farlo impiega delle ENERGIE di cui il nostro corpo DEVE AVERE a disposizione per produrlo.
Bisogna sapere che ogni animale, per LA SUA VITA DEVE produrre GIORNALMENTE 4 "ALIMENTI ESSENZIALI" che per produrli ha bisogno di ENERGIE.
Il primo, il più importante, cui l'Homo Sapiens ha perso la facoltà di AUTO PRODURSELO per il 100%, mentre per il resto degli animali è un METABOLITA prodotto al bisogno, senza limiti nè di quantità, nè di tempo, si chiama ACIDO ASCORBICO.
La seconda produzione AUTONOMA e quella del COLESTEROLO, ma per risparmiare ENERGIE Madre Natura NON ne fà produrre la totalità come fà con l'ACIDO ASCORBICO, ma lascia che il corpo ne recuperi una parte dai CIBI, risparmiando quelle ENERGIE che sono molto importanti per la eventuale difesa dai nemici o per l'impiego del recupero del cibo. Per l'alimentazione, vedi per esempio il leone.
La terza produzione AUTONOMA che ritengo altrettanto importante della seconda è quella della vitamina D, da produrre per il 100%.
Per questa vitamina D, Madre Natura ha impostato la produzione usufruendo dei raggi UV del SOLE ed approfittando del COLESTEROLO già AUTO PRODOTTO risparmiando così ENERGIE già impiegate per questa produzione e quella dell'ACIDO ASCORBICO (questa purtroppo non è più per l'Homo Sapiens).
Questo è fatto per il RISPARMIO ENERGETICO, lasciando all'individuo quelle ENERGIE RISPARMIATE per la difesa o l'alimentazione, come già detto.
Sappiamo tutti che i bambini che crescono senza il sole CRESCONO RACHITICI, ma la causa VERA è la CARENZA DI vitamina D.
La quarta produzione INDISPENSABILE E BASILARE per la vita dell'individuo è il COLLAGENE.
Già la parola stessa determina la sua "ESSENZIALITA", oltre che trovarsi anche nel liquido seminale maschile di tutti i maschi del mondo chiamato SPERMA, le due parola "COLLA" e "GENE" pare che abbiano un significato molto particolare.
Difatti senza questo COLLAGENE tutto ciò che fà parte di noi sarebbe NULLA a cominciare dalla pelle, alla carne e via via organo per organo di cui anche la CARTILAGINE che è UN TIPO DI COLLAGENE."
digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/rispamioenergetico.htm
ORA NON RIESCO A CAPIRE CHE IL CORPO DI QUALSIASI DI NOI SIA TANTO AUTOLESIONISTA DA PRODURNE IN PIU' DELL'INDISPENSABILE DI QUESTO COLESTEROLO, MA SOPRATUTTO SPRECANDO PREZIOSE ENERGIE, PER UCCIDERSI.
Qualcuno di voi può pensare che il proprio corpo sia così STUPIDO da fare questo?
La VERITA' è un'altra, ma MOLTO, ANZI, TROPPO SCOMODA.
Dato che per AUTOPRODURRE questa ESSENZIALE vitamina D3 sono INDISPENSABILI al corpo due componenti, il primo il COLESTEROLO AUTOPRODOTTO, mentre il secondo sono i RAGGI UV DEL SOLE. (VITA PER TUTTI GLI ESSERI VIVENTI)
Il primo, il COLESTEROLO, quindi lo ha a disposizione ogni momento, mentre PER il secondo è INDISPENSABILE che ci si ESPONGA AL SOLE.
Però sono molti anni che il dottore dice di NON ESPORSI, in quanto il pericolo è il "tumore della pelle", e quindi consiglia SPASSIONATAMENTE e FALSAMENTE che per ovviare bisogna mettersi le creme solari.
Ora, se te le metti ti chiedo:
Ma te le mangeresti queste creme?
NO!?!?!?!?!?!
....ma perchè NO?????
te lo dico io: perchè: sai benissimo che contengono PRODOTTI CHIMICI VELENOSI, ma sei talmente instupidito che non tieni conto che mettendotele sulla pelle i TUOI PORI questi PRODOTTI CHIMICI ne permettono il passaggio entrando direttamente nel tuo sangue.
Questo però NON TE LO DICE IL TUO CARO DOTTORE, vero?
Ma NON SOLO, queste creme sono STUDIATE in modo da NON PERMETTERE che i RAGGI UV INDISPENSABILI penetrino il necessario fino ad incontrare il COLESTEROLO che circola nel sangue per la AUTOPRODUZIONE di questa vitamina D3, trasmutata da questo COLESTEROLO, permettendo inoltre il formarsi dei TUMORI che tu vorresti EVITARE.
Bene ARCHITETTATO, vero? Ben STUDIATO A TAVOLINO per la TUA MALATTIA!!!!
Ora capito questo, e dopo l'esperienza di molti di noi, abbiamo capito che il COLESTEROLO IN ECCESSO è AUTOPRODOTTO in più per metterlo a disposizione del corpo che in qualsiasi momento si metta al SOLE, in modo da NON ESSERNE CARENTE quando la ESPOSIZIONE AL SOLE avviene.
La prova è che chi ha il COLESTEROLO ALTO è perchè ha CARENZA CERTA di vitamina D3. Quindi il rapporto è inversamente proporzionale.
Ingerendo quindi questa vitamina D3 in quantità INDISPENSABILI di 10000 UI al giorno, se il COLESTEROLO è ALTO, nel tempo, questo viene abbassato e regolarizzato.
Lo si può rilevare dai nostri esami del sangue, di Franca e mio:
I valori di vitamina D e del COLESTEROLO di Franca e mio dopo un anno di vitamina D3, quindi dal 10 febbraio 2010 con dosi di 60 gocce pari a 15000 UI per Franca mentre per me 40 gocce pari a 10000 UI .
Per il sottoscritto, oggi in data 23 settembre 2014 dopo la visione degli esami eseguiti il 17 settembre 2014 ne riporto i risultati ottenuti nel valore di 36.7 mg/ml
link sulla pagina originale
dai precedenti in data 21 gennaio 2014 era di 22.9 come si può rilevare mentre il COLESTEROLO era 223
link sulla pagina originale
Per Franca, oggi in data 23 settembre 2014 dopo la visione degli esami eseguiti il 17 settembre 2014 ne riporto i risultati ottenuti nel valore di 78 mg/ml
link sulla pagina originale
dai precedenti in data 21 gennaio 2014 era di 38.6 come si può rilevare mentre il COLESTEROLO era 207
link sulla pagina originale
Ed arrivo al dunque:
tenendo conto che Franca ingoia l'ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI ESSENZIALI" dal 2012 e delle dosi di vitamina D dal 10 febbraio 2014 di 60 gocce, pari a 15000 UI giornalieri i suoi valori rilevati il 21 gennaio 2015 sono:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 78.2 ng/ml
Come rilevato sopra, il valore del suo COLESTEROLO era 207
oggi è al valore di 200, quindi è DIMINUITO con l'ALZARSI DELLA vitamina D a 78.2.
link sulla pagina originale
Ed ora ecco i miei valori ingoiando l'ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI ESSENZIALI" da molti anni ed ingoiando la vitamina D dal 10 febbraio di 40 gocce, pari a 10000 UI giornalieri i miei valori rilevati il 21 gennaio 2015 sono:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 35.2 ng/ml
Come rilevato sopra, il valore del mio COLESTEROLO era di 223
oggi è al valore di 200, quindi è DIMINUITO con l'ALZARSI DELLA vitamina D a 35.2 che purtroppo non è ancora l'ideale, quindi ho aumentato la dose giornaliera a 60 gocce pari a 15000 UI come Franca.
link sulla pagina originale
Rilevo anche che il valore della mia vitamina D è AUMENTATO di poco rispetto a quella di Franca in quanto questa è stata usata per ABBASSARE il mio COLESTEROLO, ma che in effetti si è abbassata rispetto all'esame del 17 settembre 2014 il cui valore era 36.7 mg/ml mentre nell'ultimo del 21 gennaio 2015 è del valore di 35.2 ng/ml, quindi anzichè alzarsi si è abbassato nonostante le dose maggiorata. Però, e dato che sono certo che il mio corpo NON E' STUPIDO, sono certo che la stà usando per altro che sicuramente scoprirò e ve ne darò comunicazione.
Appena avrò altri riscontri rispetto a questo COLESTEROLO ve ne porterò a conoscenza senza ombra di dubbio anch'essa.
Ora per potersi esporre al SOLE (SORGENTE DI VITA) senza incorrere in "scottature" ed AUTOPRODURSI questa INDISPENSABILE vitamina D3 IN QUALSIASI ORA DELLA GIORNATA, ecco come abbiamo fatto ormai in molti senza alcun problema. Chi ha la pelle più chiara ed ai bambini, deve aumentare la dose da mettere nell'acqua come sotto descritto:
"Devo riportare una esperienza fatta da Franca e me. Siamo neri come il carbone!!! e sapete come abbiamo ottenuto questa abbronzatura? Facile. Franca si è procurata uno spruzzino ed ogni mattina preparavo 1/2 bicchiere di acqua di rubinetto con sciolto 2 cucchiaini di ACIDO ASCORBICO, oppure 1 bicchiere con 3-4 cucchiaini di ACIDO ASCORBICO, ed 1 cucchiaino di CLORURO DI MAGNESIO, secondo se lo passavamo anche a qualche vicino. Appena distesi sul lettino ci spruzzavamo quel liquido su tutto il corpo e VIA!!! se capitava che si entrava in acqua si ripetevano gli spruzzi dopo esserci asciugati, e quindi lo lo ripetevamo, buttando l'avanzo prima di tornare in albergo. Il pomeriggio tornavo a prepararne un'altra dose che rispruzzavamo come se fossero micidiali creme ma senza il bisogno di spalmare. I risultati? Ieri il nostro amico Lucio, albergatore si è complimentato poichè eravamo i più abbronzati dell'albergo. Faccio presente che le persone che erano vicini di ombrellone e si sono scottate l'abbiamo spruzzato con profitto, difatti più nessun dolore e la loro pelle non ha sviluppato le classiche bolle. Provare per credere.
Questo il video che ti dimostra la mia salute attuale:
A Rimini la corsa sulla passerella:
www.facebook.com/photo.php?v=10201526855...5891408656788&type=3
Negli ultimi decenni la nostra consapevolezza riguardo agli additivi chimici presenti negli alimenti è cresciuta sempre di più. Stiamo attenti a quello che compriamo e spesso aiutiamo nel dettaglio gli ingredienti di ogni prodotto.
L'industri alimentare si è adeguata alle nuove normative e sopratutto alla sensibilità del consumatore. eliminando molte sostanze nocive o presunte tali e sforzandosi di trovare delle alternative naturali. Oggi è normale vedere scritto sui vari prodotti "polifosfati", ecc. La situazione, probabilmente, migliorerà sempre di più.
Perchè non prestiamo la stessa attenzione quando compriamo un cosmetico o un prodotto per l'igiene personale? Forse perchè mangiare è diverso da spalmarci qualcosa sulla pelle? Certamente lo è! L'involucro cutaneo non ha una funzione di "accoglimento" e di "digestione" come il tratto gastro-intestinale, ma ha pur sempre una certa capacità d'assorbimento...anzi a livello cutaneo la situazione potrebbe essere peggiore perchè almeno l'intestino opera una certa selezione su quello che assorbe. L'effetto finale è che diverse sostanze applicate esternamente raggiungono i tessuti e il torrente sanguigno esattamente come fanno gli alimenti o le bevande. Ricordo che l'industria cosmetica utilizza circa 13.000 tra sostanze sintetiche e semisintetiche e molte di queste sono state poco valutate da un punto di vista della tossicità.
Per decenni ci hanno terrorizzati con la storia che il sole ci fà venire il cancro della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse prevengono il cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il tumore da qualche altra parte, considerata la concentrazione di porcherie chimiche che contengono. In america l'industria del cosmetico vende creme solari con sostanze cancerogene e poi fà donazioni alla "America Cancer Society" (associazione non-profit per la lotta contro il tumore), che a sua volta raccomanda alla gente l'uso delle creme solari per prevenire il cancro. La solita storia di interessi economici che si cela dietro molto del contemporaneo terrorismo medico.
Gli industriali del cosmetico affermano che i prodotti chimici presenti nelle loro creme non vengono assorbiti all'interno del corpo, ma gli studi dimostrano il contrario; almeno quattro tra i più comuni filtri solari vengono assorbiti eccome, dato che sono stati ritrovati non solo negli strati più profondi della pelle, ma anche nelle urine. E poi, cìè da chiedersi come potrebbero funzionare certi farmaci veicolati con il cerotto (nicotina, ormoni, cadiologici)?
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/cremesolari.htm
ORA SI PUO' CAPIRE QUANTI E QUALI INTERESSI GIRANO DIETRO QUESTO "FALSO COLESTEROLO"!
Il COLESTEROLO?
E' un grasso AUTOPRODOTTO dal fegato ed usato per la MANUTENZIONE del corpo, quindi non riesco a capire che il mio corpo si AUTOPRODUCA più COLESTEROLO per danneggiarsi!
Qual'è quel personaggio che riesce a convincermi di questo?
Se mai col tempo e molti INTERSESSI, com plici qull'elettrodomestico chiamato TV e personaggi INFAMI sono riusciti a convincere lo STUPIDO CERVELLO UMANO di un fatto incredibilmente falso per i loro interessi.
Molte ditte producono INGANNI per le ignare persone complici pubblicità INGANNEVOLI ma per loro redditizie.
A cosa serve il COLESTEROLO cui il corpo si AUTOPRODUCE in ogni secondo della sua vita?
Prima di tutto ad AUTOPRODURRE la vitamina D, la più importante tra le vitamine che si dice serve per le ossa,
ma è FALS!!!
serve per TUTTO IL CORPO, poichè vi sarà pure una ragione il fatto della
AUTOPRODUZIONE, vero?
Eccoti la pagina sulla vitamina D, che recita:
"Quanta pazienza avete! scusate la mia sfacciataggine.
Invece personalmente NON MI STANCO MAI!!!
Difatti rieccomi a parlarvi della vitamina D, quella che per AUTOPRODURCI servono SOLO DUE COSE:
1) il COLESTEROLO dichiarato CATTIVO dalla medicina, ma che in effetti è anche lui già AUTOPRODOTTO e non riesco a capire che il mio corpo sia tanto STUPIDO DA AUTOPRODURSENE IN PIU' PER ARRECARSI DANNO, e voi?
2) il SOLE, sorgente DI VITA PER OGNI ESSERE VIVENTE.
Eppure ci hanno insegnato per molti anni che il COLESTEROLO ci causa gli ICTUS e gli INFARTI facendoci ingoiare pastiglie CHIMICHE, il cui "PRINCIPIO ATTIVO" nel nostro corpo NON CI DEVE STARE. Che presa in giro!
"Ed ancora altri se lo riterrà opportuno, ma a questo punto, tu innocentemente dovresti chiedergli di fare nel tuo sangue pure la ricerca del "principio attivo" (così viene chiamato l'agente del FARMACO che stai ingoiando, vero?).
A questo punto lui ti dirà sorridendo che non si può.
Allora tu dovresti chiedergli:
"scusi dottore, ma se non si può vuol dire che questo "principio attivo" NON DEVE ESSERE NEL MIO SANGUE, vero?
Ma se non deve essere nel mio sangue, cosa farà mai nel mio corpo? lei me lo sà dire e spiegare chiaramente?"
link sulla pagina originale
da questa pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
broussais.it ha aggiunto 2 nuove foto.
26 luglio alle ore 14:52 ·
1) IL COLESTEROLO NON SI ATTACCA
ALLE PARETI DELLE ARTERIE
2) NON ESISTONO UN COLESTEROLO
BUONO E UNO CATTIVO
3) LA “PLACCA” NON E’ FATTA DI COLESTEROLO
Sfatiamo i falsi miti delle case farmaceutiche
Tutti sappiamo che l’aterosclerosi è una gravissima patologia che colpisce le pareti delle arterie ed è caratterizzata dal loro progressivo restringimento fino all’eventuale occlusione, provocando così gravi conseguenze, tra cui l’infarto e l’ictus.
Nell’immaginario collettivo c’è l’idea che i vasi, nel tempo, si chiudono per colpa di una “placca” di colesterolo che si attaccherebbe alle pareti delle arterie, fino ad ostruirle.
Questa idea è completamente falsa, perché il colesterolo è una sostanza oleosa, che quindi non può “attaccarsi” da nessuna parte, tantomeno sulla mucosa della parete dell’arteria, anch’essa estremamente viscida (per averne un’idea basta toccarsi con la lingua la mucosa della guancia).
Pensare alla placca in questo modo sarebbe come pensare di poter mettere un panetto di burro in bocca e sperare che non solo non si sciolga, ma che addirittura si attacchi alla mucosa della guancia stessa e resti lì per sempre: impossibile dunque!
Ecco sfatato, dunque, il primo falso mito secondo cui il colesterolo si attaccherebbe alla parete delle arterie.
Il secondo mito da sfatare è che NON esistono 2 tipi diversi di colesterolo, ma uno solo, che ha
Una precisa formula chimica: C27-H45-OH
Infatti, quando leggiamo sulle analisi “Colesterolo HDL” non vuol dire colesterolo buono, ma “colesterolo legato alle HDL”, che sono Lipoproteine ad alta densità.
Nello stesso modo, quando leggiamo “Colesterolo LDL” non vuol dire colesterolo cattivo, ma “colesterolo legato alle LDL”, che sono lipoproteine a bassa densità.
Ma, allora, cosa sarebbero queste Lipoproteine?
Semplice: le “Lipoproteine”, come dice il nome stesso, sono macromolecole formate da grassi (colesterolo, trigliceridi e fosfolipidi) e proteine.
Il colesterolo è sempre lo stesso, sia nelle HDL, che nelle LDL.
Il pericolosità della lipoproteina LDL non deriva, quindi, dal colesterolo, ma soprattutto dalla qualità delle proteine, in particolare quelle animali.
Perciò, la “placca” è formata da Lipoproteine, e non dal semplice colesterolo…
Infine, visto che nulla può attaccarsi alla viscida parete mucosa delle arterie, è ovvio che la “placca” possa formarsi solo DENTRO la parete dell’arteria stessa.
Guardando la figura, il concetto sarà molto più chiaro:
Tutto quello che avete letto è scritto nei libri di medicina, ma la gente comune continua a vivere nell’ignoranza, con la conseguenza che le malattie cardiovascolari sono sempre in aumento, nonostante i miliardi di dollari spesi per la (falsa) ricerca negli ultimi decenni.
In tal modo, la gente continua ad ammalarsi e l’industria del farmaco ad arricchirsi, mentre l’evidenza dimostra che le malattie cardiovascolari si potrebbero prevenire curare con molta facilità semplicemente con un adeguato stile di vita.
Un caro saluto a tutti,
S. Simeone
Genre Franco
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90 Martina Comito, Claudia Ciccone e altri 88
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acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...colesterolofalso.htm
Nonostante il crescendo delle prescrizioni di statine, i farmaci che abbassano il COLESTEROLO. la malattia cardiovascolare persiste e si prevede un aumento del 40% in tutto il mondo entro il 2030. L'arteriosclerosi, la causa di attacchi cardiaci e ictus, provoca 17 milioni di decessi ogni anno.
Questo accade perchè la medicina convenzionale ha sempre fallito nell'affrontare le cause radice; le terapie farmacologiche. Infatti, con la riduzione meccanica dei livelli di COLESTEROLO, della pressione sanguigna, della glicemia, si concentrano solamente i sintomi.
La medicina ufficiale inizia ad ammettere l'inutilità delle statine
Ora stà finalmente diventando evidente che la riduzione del colesterolo nel sangue non ha avuto successo nel controllo delle malattie cardiovascolari.
Durante oltre due decenni di prescrizioni e promozioni delle statine, i benefici di questi farmaci sono stati sempre più messi in discussione da parte dei professionisti del settore medico, per due ragioni.
- le statine non presentano evidenze cliniche consistenti nel ridurre gli eventi cardiovascolari e la mortalità:
- gli effetti collaterali vengono spesso sottovalutati e per contro sopravvalutati i benefici.
Una pubblicazione del luglio 2017 apparsa sul Pharmaceutical Journal della Royal Pharmaceutical Society presenta argomenti sulla fine dell'ipotesi COLESTEROLO = MALATTIA CARDIACA.
Solo un anno prima, nel 2016, in uno sprezzante sforzo volto a proteggere il mercato dei farmaci, la US Task Force for Preventive Services ha pubblicato linee guida per i medici che raccomandano statine per tutti gli adulti tra i 40 ed i 75 anni anche se non hanno alcuna storia di malattie cardivascolari ma hanno almeno un fattore di rischio come il COLESTEROLO alto, il diabete, la pressione alta o il fumo.
Inoltre, è stato raccomandato che questi farmaci venissero presi da persone di età superiore ai 75 annui.
Attualmente, circa il 60% della popolazione americana stà già assumendo statine e le nuove linee guida potrebbero aggiungere altri 56 milioni di persone, tra cui i bambini.
Allo stesso tempo, sono stati costantemente sottovalutati il fatto che circa il 29% degli utilizzatori di statine sono predisposti al diabete, a problemi renali, alla demenza, all'insufficienza cardiaca ed al danno muscolare irreversibile.
Oltre alle misure amministrative, i produttori farmaceutici delle statine disturbano i risultati degli studi clinici.
In esempio di ciò è la sperimentazione clinica pubblicata nel 2015 nel Jurnal of American College of Cardiology in cui si è dimostrato come le statine hanno abbassato i livelli lipidici del sangue ed hanno anche raddoppiato il punteggio di calcificazione nelle arterie coronarie.
L'interpretazione secondo cui le placche dure (ricche di calcio) sono meno inclini alla rottura rispetto alle placche morbide (ricche di COLESTEROLO) non poteva reggere per molto.
Gli studi di follow-up, hanno confermato che il punteggio coronarico del calcio è un indicatore molto più significativo del rischio cardiovascolare rispetto ai livelli di COLESTEROLO.
Crolla il mito del COLESTEROLO elevato come causa di infarti ed ictus
E' solo una questione di tempo e il COLESTEROLO alto non sarà più considerato la causa di infarti ed ictus nei prossimi anni,
Nella sfrenata ricerca di nuovi farmaci che migliorino il profilo lipidico, assistiamo nel 2016 ad un completo fallimento della prevenzione di eventi cardiologici.
Secondo la ricerca presentata alla 65a sessione scientifica annuale dell'American College of Cardiology, il farmaco evacetrapib non è riuscito a prevenire un singolo caso di attacco di cuore, ictus, by-pass o angina, sebbene abbia raddoppiato i livelli di COLESTEROLO "buono" ed abbassato quello "cattivo".
Per contro il concetto del dott. Rath, secondo il quale un deficit a lungo termine di micronutrienti danneggia le pareti dell'arteria ed aumenta le richieste di COLESTEROLO come fattore di riparazione, ha accumulato un forte supporto scientifico e clinico.
E' l'unico concetto che risponde alle domande chiave della ricerca cardiologica e spiega il ruolo fondamentale dei micronutrienti nel sostegno dell'integrità e della stabilità delle pareti vascolari.
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Le nuove linee guida ridimensionano un falso mito: “Il pericolo per il cuore non viene solo dalla dieta”
Il colesterolo nemico n° 1 del cuore? Un falso mito della medicina. Le statine per inibirne la sintesi nel fegato e abbassarne il livello nel sangue? Un business miliardario che dura da 20 anni. La crociata contro uova e burro? Una penalizzazione che ha privato milioni di persone dei piaceri della tavola. Tra i primi a mettere in discussione i capi d’accusa contro questo spauracchio per la salute è stato Marco Bobbio, cardiologo: già nel 1993 con il saggio «Leggenda e realtà del colesterolo: le labili certezze della medicina» sottolineò certe conclusioni non scientificamente provate sul ruolo di questa molecola. Ora un comitato consultivo del governo Usa, che ogni cinque anni rivede le linee-guida della dieta, ha concluso che non c’è correlazione tra il colesterolo assunto con i cibi e il livello nel sangue: quindi «non si corrono rischi consumando alimenti come uova e burro».
Professore, il colesterolo è stato riabilitato?
«Non proprio: continua a essere considerato uno dei responsabili dei danni alle arterie, ma non il killer solitario da condannare. E’ quanto già sostenevo oltre 20 anni fa. Oggi disponiamo delle stesse informazioni di allora, ma nel frattempo è cambiata la mentalità di una parte degli scienziati che hanno assunto una visione meno riduttiva».
Come si è consolidata l’ipotesi dieta-infarto?
«Fa comodo trovare un capro espiatorio: ai ricercatori un po’ fanatici e con interessi non limpidi; all’industria farmaceutica che può produrre farmaci anti-killer; all’industria alimentare che può immettere sul mercato prodotti di sintesi sostitutivi di quelli naturali (per poi scoprire che le margarine sono più pericolose del burro); ai media che possono riempire pagine di diete più o meno fantasiose; infine a tutti noi che preferiamo eliminare un alimento piuttosto che ripensare la dieta».
Nei decenni si è comunque osservata una riduzione di infarti: non dipende dalla campagna contro colesterolo e grassi?
«Qualunque cambiamento epidemiologico dipende dall’insieme di svariati fattori: alimentari, terapeutici, ambientali, culturali, sanitari, comportamentali. Difficile stabilire a chi attribuire il successo. Un volta vietati i grassi, però, si è fatto più uso di zuccheri e questo spiegherebbe l’epidemia di diabete e di obesità».
Qual è il ruolo dei farmaci anticolesterolo?
«Solo per le statine è stata dimostrata in modo convincente una riduzione del rischio di infarto e di morte negli uomini che l’hanno già subito. Continua a essere controversa l’efficacia nelle donne, negli anziani e in chi non ha malattia coronarica. Molti altri farmaci, che abbassano il colesterolo, non hanno dimostrato di ridurre l’incidenza d’infarto. L’equazione “meno colesterolo=meno infarto” non è sempre valida: dipende da come il colesterolo viene ridotto».
Ma è o non è indiziato per l’infarto?
«Certo. Le placche nelle arterie, responsabili dell’infarto, sono soprattutto di colesterolo. Fu abbastanza logico pensare che c’entrasse la dieta. Ma lo si demonizzò prima che vi fossero elementi per dimostrarlo. Lo rivela uno studio su 50 mila donne: nella metà di loro messe a dieta con pochi grassi il numero di infarti era uguale a quello osservato nell’altra metà che non seguiva una dieta. La maggior parte del colesterolo nel sangue, infatti, proviene dalla sintesi del fegato e non dall’alimentazione. Insomma: la dieta ha un ruolo, ma non essenziale».
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esterololaverita.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Per poter comprendere il significato dell'articolo in oggetto che parla della vitamina D e del COLESTEROLO, è indispensabile visionare questo video, che spiega dettagliatamente uno dei principali compiti di questo grasso, e non solo, ma anche quello dei TRIGLIGERIDI in quanto grassi anch'essi:
Del video ora riporto:
"Questo filmato riassume le nuove conoscenze sulle cause delle malattie cardiovascolari. La calcificazione delle ARTERIE che stà all'origine dell'INFARTO CARDIACO e dell'ICTUS APOPLETTICO è una forma embrionale di una malattia che una volta colpiva i marinai:
lo SCORBUTO.
Per meglio comprendere guardiamo l'interno di un'ARTERIA in sezione trasversale. Possiamo riconoscere due importanti strutture, da un lato un rivestimenti esterno definito TUNICA ESTERNA della PARETE ARTERIOSA costituita perlopiù da COLLAGENE e altro tessuto connettivo. Questa TUNICA è rivestita da uno strato di cellule che fà da barriera tra il flusso sanguigno e la PARETE DELL'ARTERIA. Questo strato è chiamato ENDOTELIO. Una carenza di vitamine, in particolare di ACIDO ASCORBICO, provoca due importanti cambiamenti nella struttura della PARETE ARTERIOSA.
Da un lato la TUNICA di tessuto connettivo comincia a disgregarsi perchè a causa della mancanza di ACIDO ASCORBICO non si producono più abbastanza molecole di COLLAGENE, dall'altra vengono a mancare le vitamine che fungono da materiale bioenergenico per le cellule che diventano così più piccole e meno numerose.
Tra le singole cellule si creano milioni di microlacerazioni. Gli esseri umani, in caso di assenza TOTALE di ACIDO ASCORBICO in 4-6 mesi sono soggetti ad una rottura della PARETE ARTERIOSA ed alla fuoruscita di sangue dalle ARTERIE.
Ecco che possiamo capire il motivo della morte di tanti marinai nei secoli passati. Dopo 4-6 mesi di ALIMENTAZIONE priva di ACIDO ASCORBICO morivano letteralmente dissanguati. In questa sequenza di immagini mostriamo quanto il processo di calcificazione delle ARTERIE sia simile alle parti che canalizzano l'insorgere dello SCORBUTO. Oggi giorno la TOTALE CARENZA di ACIDO ASCORBICO è rara, tuttavia da secoli il genere umano soffre di una carenza di vitamine nella ALIMENTAZIONE.
La completa rottura delle PARETI ARTERIOSE ed il dissanguamento tipici dello SCORBUTO, sono un'eccezione, molto più ricorrente è invece il graduale indebolimento della PARETE ARTERIOSA nel corso dei decenni. Anche in questo caso si formano milioni di piccolissime striature nella parete arteriosa, poichè tutto ciò avviene molto più lentamente che in caso di SCORBUTO, ossia in diversi anni, il corpo ha il tempo di reagire, il FEGATO produce più sostanze per la riparazione come le LIPOPROTEINE raffigurate quì in giallo, piccole particelle destinate al trasporto dei LIPIDI nel sangue.
Queste LIPOPROTEINE penetrano fra le cellule della PARETE ARTERIOSA e tentano di ripararla (in sostituzione del COLLAGENE mancante data la CARENZA di ACIDO ASCORBICO).
Con l'avanzare di questo processo, si accumulano sempre più LIPIDI ed altre sostanze riparatrici ed infine si formano i temuti depositi:
LE PLACCHE.
Se queste PLACCHE si formano nei vasi coronarici le coronarie infine si occludono totalmente e sopraggiunge l'INFARTO CARDIACO.
Nelle ARTERIE che forniscono il sangue al cervello, tali depositi conducono all'ICTUS APOPLETTICO.
Nella prossima sequenza di immagini mostriamo l'effetto curativo dell'ACIDO ASCORBICO sulla PARETE ARTERIOSA. Una sufficiente somministrazione di ACIDO ASCORBICO che circola nel sangue, consente alle molecole di questo ACIDO ASCORBICO di inserirsi nelle parti danneggiate della PARETE ARTERIOSA e di ripararle.
L'ACIDO ASCORBICO stimola la produzione di molecole di COLLAGENE che permettono alla TUNICA di tessuto connettivo che conferisce solidità ai vasi sanguigni di rigenerarsi. Inoltre le microlesioni tra le cellule dell'ENDOTELIO si richiudono allo stesso modo in cui rientrano i danni da SCORBUTO mediante in ottimale somministrazione di ACIDO ASCORBICO, anche i depositi delle pareti arteriose possono essere eliminati. Ciò non porterà sempre in tutti i casi alla completa eliminazione del deposito, però saranno attivate quelle forze autocurative nelle zone ARTERIOSE capaci di rigenerarsi. Come nella fase di guarigione dello SCORBUTO per mezzo dell'ALIMENTAZIONE le molecole di ACIDO ASCORBICO nel sangue penetrano nella PARETE ARTERIOSA e la riparano, lo stesso avviene anche in caso di accumulo di diversi depositi, in tal modo naturalmente, anche i depositi di ulteriori LIPIDI e di altri materiali di riparazione nelle PARETI ARTERIOSE diventa superfluo, anzi le particelle di grassi già depositate vengono espulse dalla PARETE ARTERIOSA. Questa demolizione avviene lentamente, in molti mesi, molecola dopo molecola. E' un processo biologico, non meccanico.
A differenza dell'inserimento di un catetere di altri procedimenti di tipo meccanico durante i quali spesso frammenti causano l'occlusione del flusso sanguigno, la demolizione naturale con l'aiuto delle vitamine è un processo delicato e senza rischi.
Le molecole di LIPIDI eliminate, entrano nel sangue che le trasporta fino al FEGATO e lì sono bruciate. Quindi sono smaltite in maniera NATURALE.
Oltre l'ACIDO ASCORBICO anche gli aminoacidi di LISINA e PROLINA giocano un ruolo importante per la demolizione dei depositi dalle PARETI ARTERIOSE. Tali aminoacidi costruiscono una specie di strato di teflon intorno alle molecole di LIPIDI nel sangue contribuendo il loro allontanamento dei depositi. In tal modo i depositi delle PARETI ARTERIOSE si decompongono lievemente ed i maniera naturale. Nel frattempo studi clinici hanno accertato la naturale eliminazione delle calcificazioni ARTERIOSE. Da questi studi risulta che con una somministrazione ottimale dei programmi vitaminici da noi sviluppati si è ottenuto un arresto della calcificazione delle ARTERIE in un anno."
Posso asserire allora che chi ha il COLESTEROLO TOTALE ALTO ed è CARENTE di ACIDO ASCORBICO, una causa è sicuramente che il suo corpo ne ha bisogno per espletare quella famosa parola "AUTOGUARIGIONE" per evitare le fuoriuscite di sangue formando logicamente le famose ERRONEAMENTE ODIATE "PLACCHE" che invece dovrebbero essere ringraziate perchè lo MANTENGONO IN VITA.
La riprova è molto semplice e basta un esame del sangue richiedendo al laboratorio analisi il valore della
OMOCISTEINA
che è legata a doppio nodo con gli INFARTI e gli ICTUS.
Naturalmente come primo esame è da richiedere il valore di:
VITAMINA D
VITAMINA B12
PARATORMONE
TRIGLIGERIDI
COLESTEROLO.
COSA È L’OMOCISTEINA
L’omocisteina è un aminoacido non proteico prodotto dal metabolismo della metionina un aminoacido solforato essenziale che viene introdotto nel nostro organismo con la dieta, più dannosa dello stesso colesterolo ed è dal 1995 che lo sanno tutti gli scienziati.
Per la sua trasformazione entrano in gioco tantissimi componenti, risultando sostanze essenziali per la riduzione dei livelli plasmatici di questo amminoacido:
Diverse vitamine del gruppo B, quali l’acido folico (vitamina B9), la cianocobalamina (vitamina B12), la piridossina (vitamina B6), la riboflavina (Vitamina B2), la betaina e lo zinco.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera fino a 13 micromoli per litro (µmol/L) un valore ematico normale, pertanto si parla di omocisteina alta quando si misurano nel sangue concentrazioni superiori a 13 µmol/L negli uomini adulti, superiori a 10,1 µmol/L per le donne e superiori a 11,3 µmol/L nei ragazzi di età inferiore ai 14 anni.
Mi chiedo con un esempio semplice.. se fare una profilassi di Omeprazolo o Lansoprazolo per via del reflusso per anni può diminuire la vitamina B12 che quindi va ad aumentare l’omocisteina che a sua volta può essere concausa di patologie invalidanti.
Per la sua trasformazione entrano in gioco tantissimi componenti, risultando sostanze essenziali per la riduzione dei livelli plasmatici di questo amminoacido:
Diverse vitamine del gruppo B, quali l’acido folico (vitamina B9), la cianocobalamina (vitamina B12), la piridossina (vitamina B6), la riboflavina (Vitamina B2), la betaina e lo zinco.
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...omocisteinacosae.htm
IL TUO MEDICO DI BASE, TI HA INFORMATO CHE LA VITAMINA D E' LA PIU' IMPORTANTE TRA LE VITAMINE DEGLI "ALIMENTI ESSENZIALI"?
CERTO CHE NO!
NON TI FA' NEPPURE RICHIESTA DI ESAMI DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DI QUESTA.
CERTO, LUI HA BISOGNO DEI TUOI MALANNI CAUSATI DALLA CARENZA DI QUESTA.
L'ARTICOLO NE ELENCA 15, E TI PARE POCO?
PERO' DEVI SAPERE CHE QUESTI 15 INIZIALI, CHE POSSONO ESSERE MOLTO PIU' GRAVI, PERFINO I TUMORI.
DI TUTTO CIO' DEVI CAPIRE CHE PER IL TUO MEDICO DI BASE QUESTO SUO E' SOLO UN LAVORO DAL QUALE OTTENERE IL SUO SOSTENTAMENTO, MA NON LA TUA SALUTE, POICHE' LA TUA SALUTE NON COMPORTA UN GUADAGNO DAI "principi attivi" CUI GLI FORNISCE GIB PHARMA.
E TI PARE POCO LA SUA GIUSTIFICAZIONE?
È fondamentale per il benessere dell'organismo. Fonti principali di assunzione sono l'esposizione al sole e una corretta alimentazione. I sintomi che ti dicono se sei carente
La vitamina D è fondamentale per il benessere del nostro corpo. Infatti è fondamentale per la salute di ossa, cuore e cervello. Le fonti principali da cui assumere la vitamina D sono l’alimentazione e il sole.
Non sempre ci si accorge di essere carenti di tale vitamina (l’eventuale deficit può essere riscontrato con un esame del sangue). La sua mancanza comunque può essere segnalata da una serie di disturbi. I 15 campanelli d’allarme che non vanno trascurati sono:
Debolezza muscolare;
Dolore alle ossa;
Problemi respiratori;
Sudore alla testa;
Depressione;
Infezioni croniche;
Malattie cardiovascolari;
Psoriasi;
Dolori cronici;
Stanchezza;
Ipertensione;
Cambi di stati d’animo;
Malattie renali croniche;
Diminuzione della resistenza;
Persone over 50 (soggetti più a rischio).
Una corretta alimentazione, che prevede consumo di uova, latticini, vegetali, in particolare funghi, e un’adeguata esposizione al sole dovrebbero garantire livelli adeguati di vitamina D
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...nad15segncarenza.htm
L'articolo che riporto sotto conferma che a causare i tumori, sia della pelle che interni sono la CARENZA di vitamina D. Quella che ci autoprodurremmo se ogni giorno ci esponessimo al sole circa 20 minuti.
Ma questa non è la informazione del mio medico, anzi lui mi tiene inconsapevole della mia CARENZA.
Certo, lui ha bisogno della mia malattia per vivere, lui e tutto il suo staff, case farmaceutiche comprese, e ne sono TUTTI molto consapevoli di questo purtroppo.
Il titolo dell'articolo sotto recita:
"TI DICONO CHE ESPORSI AL SOLE PROVOCA IL CANCRO. MA E' ESATTAMENTE IL CONTRARIO!!!"
Quindi sappiti comportare in merito se vuoi la tua SALUTE come è per TUTTI gli esseri viventi al mondo.
Ormai sono tanti anni che ci prendono in braccio e ci portano dove gli pare, complici le industrie CHIMICHE che approfittando dei nostri PORI, si preoccupano attraverso questi di causarci le più nuove malattie di cui i loro soci hanno bisogno per vivere.
L'AIRC compresa, che dalle richieste di denaro si stanno arricchendo con la promessa di ricercare sul cancro, ma TUTTO FALSO, aiutano i loro SOCI nell'INGANNO a nostro danno.
In seguito a ricerche fatte con i nostri contatti è risultato che chi è CARENTE di questa vitamina D è in eccesso di COLESTEROLO.
Sembra che il corpo che NON E' STUPIDO e dato che si AUTOPRODUCE entrambi dica:
"...io ti produco più COLESTEROLO, tu ESPONITI AL SOLE che HO BISOGNO DI vitamina D", poichè questa è l'AUTOPRODUZIONE di questa vitamina.
COLESTEROLO + RAGGI UV = vitamina D
Personalmente ne sono un esempio lampante con questi valori datati 21 gennaio 2014 di cui:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 22.9 valori di riferimento [30.0 - 74.0]
COLESTEROLO TOTALE 223 valore ottimale 110-200 mc/dl
rilevabili dall'esame sopra.
Oggi 17 settembre 2014 dal mio esame avendo ingoiato 40 gocce al giorno, risulta:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 36.7 ng/ml con valore di riferimento (30.0-74.0)
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/esame14a.htm
La tabella a cui mi riferisco e che giudico valevole è riportata da molti articoli, uno di questi è quello a cui mi riferisco che dice:
BAROMETRO DELLA VITAMINA D
meno di 20 ng/ml Deficienza
tra 21 e 29 ng/ml Insufficienza
tra 30 e 100 ng/ml Sufficienza
sopra i 150 ng/ml Intossicazione
L'importante e comunque dosare sempre il livello di vitamina D. Vanno dosati, devono essere non solo sufficienti, perchè la sufficienza è 30 ng/ml serve e ci garantisce un buon metabolismo dell'osso.
Però se vogLiamo far funzionare al meglio tutti i nostri meccanismi per la prevenzione dei tumori, o comunque contro i batteri ed i virus esogeni, allora è importante che i nostri livelli si attesti intorno ai 100.
Quindi se vediamo che i nostri livelli sono insufficienti, lo possiamo vedere soltanto con un dosaggio, dobbiamo supplementare. La dose raccomandata dal md Coimbra è di 10000 UI al giorno che corrispondono a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia, oppure del generico.
"E' importante che si dica che la dose giornaliera che è raccomandata oggi, internazionalmente, non esclude nessun paziente dalla carenza di vitamina D, è una dose irrisoria, molto sotto la dose fisiologica.
E allora, quando abbiamo iniziato a dare la dose fisiologica, che è la dose di 10.000 unità giornaliere, cioè la dose che si produce con pochi minuti di esposizione solare, ossia, se hai addosso canottiera e bermuda, con le gambe e le braccia esposte al sole, produrrai in 20 minuti, se hai la pelle chiara e sei giovane, 10.000 unità di vitamina D al giorno.
Allora, 10.000 UI è una dose fisiologica, non è una super dose.
Però la maggior parte dei dottori considerano questa dose potenzialmente tossica."
acidoascorbico.altervista.org/prova1/vitaminadcoimbraa.htm
Mentre il dr. Andrea Rizzo ci riporta questa tabella:
Per tutti questi valori oltre ad una sensibile esposizione al sole [30].
TABELLA 1
Recommended vitamin D intake levels of the Institute of Medicine vs. Endocrine Society [29,30].
Age.............Recommended Intake (IU/day)....Upper Limit (IU/day)
National Institute of Medicine
Children (0–18 years)....400–600...................2500 (1–3 years)
...................................................3000 (4–8 years)
...................................................4000 (13–18 years)
Adults (19–70 years).......600.....................4000
Older Adults (>70 years)...800.....................4000
Pregnancy/Lactation.......600......................4000
The Endocrine Society
Children (0–18 years)....400–1000..................2000–4000
Adults (19–70 years)....1500–2000...................10,000
Older Adults (>70 years).1500–2000..................10,000
Pregnancy/Lactation......600–1000 (14–18 years)
........................1500–2000 (19–50 years).....10,000
Un’altra area di dibattito tra i ricercatori di vitamina D sono i valori di riferimento utilizzati per definire gli ottimali livelli di ottimale di vitamina D, la carenza e l’insufficienza.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...naddrandrearizzo.htm
Prima di procedere nella conoscenza della vitamina D (ORMONE) consiglio di vedere questo video chiarificatore intitolato:
"Vitamina D, cosa fare quando è carente"
Di questo video mi permetto di modificare il valore nel sangue rilavato in ng/ml che ritengo ottimale non inferiore al 50 ng/ml e non 30 ng/ml come indica invece il dott. Giuseppe Varcasia.
DICE: "lo possiamo sapere soltanto con un dosaggio", E' FALSO, PER SAPERE I VALORI SI DEVE FARE UN ESAME DEL SANGUE, QUESTO:
Fatti fare l'esame del sangue per il controllo della
vitamina D
PARATORMONE
CALCIO
POTASSIO
FERRO
FOSFOREMIA
vitamina B12
MAGNESIO ERITROCITARIO (O INTRAERITROCITARIO)
OMOCISTEINA
Se hai la OMOCISTEINA alta sei a rischio infarto o ictus, quindi alle malattie cardiovascolari legate.
Questa OMOCISTEINA è nei cibi, ma sopratutto è aumentata dalle DROGHE come il TABACCO ed il CAFFE'. Quindi evitarle è TANTA SALUTE.
Una vitamina e precisamente la vitamina B9 (ACIDO FOLICO) è quello che te la fà abbassare. Questo ACIDO FOLICO è nei vegetali, sopratutto nelle verdure a foglia verde che vanno ingoiate CRUDE.
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/omocisteina.htm
Insieme agli esami del sangue, per avere una fotografia completa della tua SALUTE, è IMPORTANTISSIMO il valore del pH delle urine. L'interpretazione è semplicissima, con il pH sotto il 5.5 (ACIDO) il corpo è a disposizione delle malattie, mentre il valore uguale e sopra il 6 (BASICO) le malattie stanno lontano da quel corpo.
Ma insieme non deve mancare una ECOGRAFIA ai RENI per avere la certezza che non vi siano delle CISTI, le quali, come abbiamo visto, possono creare dei disturbi senza dare alcun segnale poichè ASINTOMATICHE. Primo fra questi la IPERTENSIONE, di cui ormai troppe persone ne soffrono.
"I reni, inoltre, producono sostanze che aiutano a tenere sotto controllo la pressione e a fabbricare i globuli rossi."
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...irenalipressione.htm
mentre l'altra dice:
"QUALI I SINTOMI DI MALATTIA RENALE?
I sintomi sono precisi. Si parla di sete insistente, di mancanza di appetito, di gonfiori alle mani e ai piedi, di dolori all’inguine e allo stomaco, segnalatori di disordine renale. Si parla di dolori lombari alla bassa schiena o ai fianchi. Si parla di ematuria, ovvero di sangue nelle urine per rottura di qualche ciste. Si parla di ipertensione arteriosa. Si parla di nausea e vomito. Si parla di urine scarse, torbide e colore rosso cupo (anziché acquose trasparenti o giallo paglierino). Le irritazioni hanno come causa comune la presenza nel sangue di sostanze estranee introdotte con nutrizione sballata per via nasale, orale e cutanea.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/reniilcentro.htm
e sono certo che oltre che avere il COLESTEROLO ALTO hai anche CARENZA di vitamina D poichè questi hanno un legame imprenscindibile, data la necessità del COLESTEROLO per AUTOPRODURRE questa vitamina D. Te lo dice la dottoressa e lo trovi sopra.
MENTRE PER I VALORI 30 E 50 ng/ml è FALSO, POICHE' QUESTI VALORI SONO STATI FISSATI DALLA MEDICINA SPERIMENTANDO SU PERSONAGGI SCORBUTICI E CIOE' "CARENTI" DI ACIDO ASCORBICO IL QUALE METTE IL CORPO IN CONDIZIONE DI ESSERE AL TOP E QUINDI COME STABILITO DA MADRE NATURA E LA EVOLUZIONE.
LA PROVA E' SU QUESTO LINK:
"che però STRIDONO con i valori rilevati alla sign.ra Maria che sono esattamente 780 ng/ml.
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 780 ng/ml (30.0-74.0)"
ED I NOSTRI, DI FRANCA E ME CHE ABBIAMO DEI VALORI PIU' O MENO SIMILI:
"Esami in data 17-07-2015
COLESTEROLO TOTALE 180 mg/dl (110-200)
PARATORMONE INTACT(1.84 PTH) 27.5 pg/ml (6.5-42)
VITAMINA D TOTALE (25-OH D) 121 ng/ml (30.0-74.0)"
acidoascorbico.altervista.org/prova3/Imm...samemariucciapal.htm
Quanta pazienza avete! scusate la mia sfacciataggine.
Invece personalmente NON MI STANCO MAI!!!
Difatti rieccomi a parlarvi della vitamina D, quella che per AUTOPRODURCI servono SOLO DUE COSE:
1) il COLESTEROLO dichiarato CATTIVO dalla medicina, ma che in effetti è anche lui già AUTOPRODOTTO e non riesco a capire che il mio corpo sia tanto STUPIDO DA AUTOPRODURSENE IN PIU' PER ARRECARSI DANNO, e voi?
2) il SOLE, sorgente DI VITA PER OGNI ESSERE VIVENTE.
Eppure ci hanno insegnato per molti anni che il COLESTEROLO ci causa gli ICTUS e gli INFARTI facendoci ingoiare pastiglie CHIMICHE, il cui "PRINCIPIO ATTIVO" nel nostro corpo NON CI DEVE STARE. Che presa in giro!
"Ed ancora altri se lo riterrà opportuno, ma a questo punto, tu innocentemente dovresti chiedergli di fare nel tuo sangue pure la ricerca del "principio attivo" (così viene chiamato l'agente del FARMACO che stai ingoiando, vero?).
A questo punto lui ti dirà sorridendo che non si può.
Allora tu dovresti chiedergli:
"scusi dottore, ma se non si può vuol dire che questo "principio attivo" NON DEVE ESSERE NEL MIO SANGUE, vero?
Ma se non deve essere nel mio sangue, cosa farà mai nel mio corpo? lei me lo sà dire e spiegare chiaramente?"
acidoascorbico.altervista.org/prova30/Im...i/esamedelsangue.htm
Ora vuoi ovviare a queste FALSITA' dei "PROTETTIVI SOLARI" prodotti CHIMICI CANCEROGENI?
La pagina recita:
CREME SOLARI: VITAMINA A ,RETINILE PALMITATO CANCEROGENO,TOSSICO
"TRADUZIONE dall'inglese
Consumer Attenzione: cancerose Vitamina-A retinoidi si trovano in molti prodotti per la cura personale, oltre protezioni solari
Senatore Charles Schumer (D) ha recentemente sollecitato un'azione rapida da parte della FDA relativa alle nuove prove cliniche di un legame tra Palmitate Retinyl per uso topico e il cancro della pelle per le creme solari, giusto in tempo per l'estate. Retinyl palmitato è un derivato della vitamina A stabilizzato, utilizzato in oltre 500 filtri solari popolari, ma come ad una società emergente naturale cura della pelle, i potenziali pericoli si estendono ben oltre i prodotti solari.
"Centro Nazionale della FDA per la ricerca tossicologica e il National Toxicology Program hanno condotto studi che suggeriscono un possibile legame tra il cancro della pelle e palmitato retinile," Schumer ha detto nel corso di una recente conferenza.
Retinyl palmitato è un derivato della vitamina A stabilizzato, utilizzato in oltre 500 filtri solari popolari, ma come ad una società emergente naturale cura della pelle, i potenziali pericoli si estendono ben oltre i prodotti solari.
"Protezioni solari sono solo una piccola parte del mercato palmitato retinile. Ci sono centinaia di altri prodotti che lo utilizzano come ingrediente attivo tra sieri anti-età, creme per la pelle, cosmetici ed anche prodotti alimentari. Abbiamo sempre guidato lontano da usare palmitato retinile o qualsiasi suo contenuto di vitamina A sintetica parenti, perché le prove per i potenziali problemi è stato fuori per anni ", dice Wayne Perry, sviluppatore di prodotti di piombo per Greensations, una società naturale cura della pelle conosciuta per loro marchi ThermaSkin , ThermaScalp e tendenze giovanili .
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...almitatocremesol.htm
"Intervista alla Professoressa Maria Rosaria Ambrosio dell’Università degli studi di Ferrara, realizzata in occasione di un meeting di aggiornamento in reumatologia svoltosi a Bologna l’8 settembre 2012
il video
Vitamina D e paratormone sono due ormoni importanti per la regolazione del metabolismo calcico. I livelli di paratormone sono inversamente correlati ai livelli di vitamina D. Quando ci sono livelli ridotti di vitamina D, i livelli di paratormone sono elevati. Nell’iperparatiroidismo primario il deficit di vitamina D è più elevato e il quadro clinico di questi pazienti è più grave. In questo caso le linee guida consigliano il dosaggio della vitamina D, mantenendone i livelli superiori a 50 mmol/l. E’ consigliato il trattamento con la forma non idrossilata della vitamina D per evitare l’ipercalcemia, monitorando la calcemia e la calciuria"
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...dparatormonealto.htm
Un ampio studio trasversale dei risultati dei test di laboratorio confermano precedenti studi i quali mostrano un’associazione tra concentrazioni sieriche di 25-idrossivitamina D (25 [OH] D) e i livelli di lipidi. I pazienti con deficit di vitamina D avevano livelli significativamente più elevati di colesterolo totale e di LDL, elevati livelli di trigliceridi, e bassi livelli di colesterolo HDL rispetto agli individui non carenti di vitamina D.
Nonostante l’associazione, tuttavia, un’analisi longitudinale di un sottogruppo di soggetti che hanno portato la vitamina D a livelli ottimali, quasi tutte con una supplementazione di vitamina-D, non ha dimostrato alcun miglioramento significativo nei parametri lipidici. Come risultato, i ricercatori suggeriscono che la correzione per la carenza di vitamina-D con integratori alimentari “potrebbe non tradursi in variazioni clinicamente significative delle concentrazioni di lipidi”.
“In assenza di studi clinici, questa nuova analisi colma una lacuna per esaminare velocemente l’effetto della vitamina D sui livelli lipidici, un importante biomarcatore predittivo di rischio cardiovascolare. Inoltre, è particolarmente importante per il paziente una ricerca orientata, i dati sono stati ottenuti negli Stati Uniti da incontri con i pazienti in contesti di riflessione della vera pratica clinica “, scrivono il dottor Manish Ponda (Rockefeller University, New York) e i suoi colleghi.
Vitamina rapporto causale o un surrogato per la salute
L’evidenza epidemiologica ha dimostrato che c’è una relazione inversa tra i livelli circolanti di 25 (OH) D e i biomarcatori del rischio cardiovascolare. Anche se la vitamina D può essere assunta per via esogena, che la supplementazione modifichi il rischio cardiovascolare non è ancora stato stabilito. Fino ad oggi, non è ancora noto se bassi livelli di vitamina D causano malattie cardiovascolari o se lo stato di vitamina D è semplicemente un indicatore di salute.bistecca
Ponda e i suoi colleghi, tra cui i ricercatori con Quest Diagnostics, una società che ha il più grande database privato di dati di laboratorio dei pazienti, hanno effettuato una analisi trasversale e longitudinale per valutare il rapporto tra 25 (OH) D e i lipidi nel sangue. A partire da 4.06 milioni di cartelle cliniche registrate che hanno incluso test per il 25(OH)D e il quadro lipidico tra il 2009 e il 2011. 107. 811 pazienti registrati avevano contemporaneamente due o più test per 25(OH)D, il quadro lipidico e test del glucosio da quattro e 26 settimane di distanza. Pazienti con concentrazioni <20 ng/mL di 25(OH)D sono stati considerati vitamina D carente mentre quelli con livelli >30 ng / mL sono stati considerati avere livelli ottimali.
I pazienti con livelli ottimali di vitamina D avevano livelli di colesterolo totale 1,9 mg / dL , inferiore rispetto ai pazienti che erano carenti di vitamina D. Inoltre, i livelli di colesterolo LDL e i livelli di trigliceridi erano 4,5 mg/dL e 7,5 mg/dL più bassi tra i pazienti con livelli ottimali di vitamina D, mentre i livelli di colesterolo HDL era più alto di 4,8 mg/dL. Tutte le differenze erano statisticamente significative.
Tuttavia, nell’analisi longitudinale, i ricercatori hanno esaminato 6260 pazienti carenti di vitamina D che hanno aumentato i loro livelli dal momento della visita iniziale, fino a livelli ottimali al momento del completamento dello studio. Rispetto ai 2332 pazienti con una carenza iniziale e finale, concentrazioni di vitamina D sono rimasti carenti, quelli che hanno aumentato i loro livelli di vitamina D portandolo nel range ottimale hanno avuto un incremento medio di 0.77 mg/dL del colesterolo totale e modifiche non significative nei loro livelli di colesterolo LDL e trigliceridi . Il colesterolo HDL è aumentato di 0,42 mg / dL in coloro che aumentavano i loro livelli di vitamina D.
Clinicamente un effetto minimo sul colesterolo totale
In questo articolo, Ponda e i suoi colleghi suggeriscono che questi piccoli effetti clinicamente minimi sul colesterolo totale e HDL e la mancanza di beneficio sul colesterolo LDL e i trigliceridi potrebbe significare che i livelli di vitamina D costituiscano un marker surrogato di salute e che la vitamina D potrebbe semplicemente non avere alcun effetto sul metabolismo lipidico. Un’altra spiegazione per la mancanza di un effetto significativo nell’analisi longitudinale è che dislipidemia potrebbe essere responsabile dei bassi livelli di vitamina D e non il contrario.
“Con il beneficio del test seriale nella pratica clinica, abbiamo ora la prova attuale di un disaccoppiamento tra la vitamina D e lipidi per l’associazione rispetto ad intervento. In contrasto con l’associazione trasversale tra i livelli 25(OH)D e un profilo lipidico più sano, aumentando i livelli di 25(OH) D da ‘carente’ a ‘ottimale’ in una coorte il profilo lipidico non è né migliorato né peggiorato. Ciò suggerisce che un livello più elevato di 25(OH)D può essere semplicemente un indicatore passivo della migliore salute cardiovascolare”.sgombro filetti
In un editoriale, il Dr. Rolf Jorde e Guri Grimnes (Ospedale Universitario della Norvegia settentrionale, Tromsø) hanno sottolineano che studi sulla vitamina D sono esplosi negli ultimi dieci anni, infatti ci sono dai 50 ai 100 nuovi articoli sulla vitamina D registrati ogni settimana sul portale PubMed.
L’analisi di Ponda sottolinea le difficoltà con studi trasversali, rilevando che questi risultati spesso non vengono replicati in studi prospettici. Numerosi studi, tra cui questo, hanno dimostrato che elevate concentrazioni sieriche di 25(OH)D sono associati con profili lipidici favorevoli. “La gente in buona salute sta all’aria aperta di più e quindi prende più sole e c’è una produzione di vitamina D maggiore nella pelle, queste persone possono anche avere abitudini alimentari sane. I loro livelli di vitamina 25(OH)D sierici superiori può quindi essere il risultato e non la causa di buona salute.”
Sono in corso studi randomizzati controllati per valutare l’effetto della vitamina D, ed i risultati sono attesi in pochi anni. “Fino ad allora, non c’è bisogno di affrettarsi a raccomandazioni sulla supplementazione di vitamina D basata su associazioni e speculazioni,” concludono Jorde e Grimnes.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...inadecolesterolo.htm
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acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Immaginate qualcuno, che per guarire da una forte emicrania decida di darsi una martellata in testa. Pensereste subito di essere di fronte ad un folle, a un pericoloso autolesionista e, seduta stante, chiamereste un’ambulanza al fine di farlo internare in qualche centro di salute mentale. Lo stesso ragionamento, andrebbe applicato a tutta quella branca della medicina (per brevità definita “moderna”), che fuori da ogni logica e buon senso, persiste nella sua “immaginaria” lotta contro il cancro, attraverso pratiche infernali (chemio – radio – e cobalto terapia), che per la loro natura possiedono l’intrinseca potenzialità di provocarli.
Sono oramai decenni che la medicina oncologica specula sulla buona fede, ignoranza e speranze della gente, con la falsa promessa di una ipotetica cura contro il cancro. E’, per similitudine, la stessa strategia che pratica la Chiesa cattolica che, in cambio di elemosine, opere di bene e oboli, promette la salvezza eterna fra le braccia del Divino Creatore.Il Dr. Stefano Fais, dell’Istituto Superiore di Sanità, afferma:
“è impressionante come la ricerca farmacologica negli ultimi 40 anni non abbia prodotto alcun farmaco in grado di curare la gran parte delle malattie.
In un articolo comparso su Financial Times nel 2008, intitolato “Drug Researchneeds Serendipity”, si dice appunto che uno dei più importanti motivi alla base di questo sconcertante fallimento, è il fatto, che a tutt’oggi non si conosce la causa della stragrande maggioranza delle malattie. Eppure Warburg più di 80 anni fa già diceva che la differenza fra una cellula tumorale ed una normale è che mentre la cellula normale necessita di ossigeno per il suo metabolismo, la cellula tumorale, che ci sia o non ci sia ossigeno, fermenta gli zuccheri, producendo acido lattico. L’accumulo di acido lattico è l’evento che innesca un processo di acidificazione del microambiente tumorale, che porta la massa neoplastica ad isolarsi dal resto dell’organismo.
...
Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
La causa principale dell’insorgere del cancro, è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come, ad esempio l’italiana, AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Noanimaltesting Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.Perché? Poiché, sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Così ha affermato: “La mancanza di ossigeno e l’acidità, sono due facce della stessa medaglia – Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo. Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Pertanto, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
IN SINTESI: Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
IMPORTANTE: Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.
...
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
Come in precedenza accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.
Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia, sono alcune delle attività più remunerative che esistano. Si parla di un giro multi-miliardario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.
Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …” No, non poteva!
Siamo le cavie di un Sistema che sa fare tutto, tranne ciò che serve veramente all’uomo – un Sistema cancerogeno che, da mezzo secolo, rastrella soldi ai cittadini in nome della ricerca, senza mai avere trovato uno solo dei rimedi, in grado di sconfiggere una sola di tutte le vergognose patologie che caratterizzano quest’epoca necrofila.
Solo quando la moderna conoscenza scientifica, mi dimostrerà di sapere produrre una sola cosa di tutto quell’infernale Luna Park tecnologico dell’orrore, che non danneggi l’ambiente, la qualità della vita, e sia priva di ogni controindicazione ed effetto collaterale, allora, e solo allora, ci sarà consentito parlare di progresso e di civiltà, nel loro più corretto significato etimologico.
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo” – Ippocrate
Ho subito la asportazione di un tumore al colon come sotto descritto in data 25 marzo 2017 con inserimento della relativa stomia, e la relativa RICANALIZZAZIONE in data 19 luglio 2017, ed ora a sette mesi dal primo intervento, SENZA ALCUNA CURA DELLA MEDICINA UFFICIALE, MA GRAZIE ALLA "AUTOGUARIGIONE" che forniscono all'individuo di ogni specie vivente, i CIBI NATURALI.
"QUESTA SOPRADESCRITTA E' STATA LA TERAPIA degli "ALIMENTI ESSENZIALI" che inoltre ingoio costantemente ogni giorno, ed alcuni di loro da ormai 25 anni."
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/tumorealcolon.htm
Quindi non ho ingoiato alcun PRODOTTO della RICERCA, (allora NIENTE DI CHIMICO), ma ingoiando giornalmente e con costanza gli "ALIMENTI ESSENZIALI" sopra descritti, riporto sotto i miei esami del sangue fatti in data 05 giugno 2017 il primo, ed in data 19 ottobre 2017 il secondo, inerenti all'eventuale segnale di tumori presenti, insieme ai valori degli "ALIMENTI ESSENZIALI" indispensabili al mio corpo cui il laboratorio di analisi ne riporta i valori di riferimento limite, che circolando nel mio sangue mi danno LA SALUTE VERA.
Riguardo a questi risultati sotto descritti, mi piacerebbe chiedere al presidente della AIRC, il signor Pier Giuseppe Torrani che mi ha inviato una richiesta PERSONALE sua da lui sottofirmata, e diretta personalmente a me, di denaro per la ricerca sul cancro quali sono stati i suoi PRODOTTI a mantenermi e darmi la salute in questo periodo.
il link sulla pagina originale
Riguardo alla richiesta di denaro, mi sento MOLTO PRESO PER I FONDELLI, anche solo per il fatto che questa associazione sbandiera in tutto il mondo che ha ottenuto dalla RICERCA dei risultati positivi:
"P.S.: quando nacque la nostra "ASSOCIAZIONE", nel 1965, la parola cancro era impronunciabile e curarlo un sogno meraviglioso. Oggi è un obiettivo concreto: cinqunt'anni di lavoro non sono passati invano. Scelga di sostenerci, si schieri anche lei con CORAGGIO, contro il cancro."
ma che questa mia personale esperienza dimostra che la loro RICERCA non ha contribuito minimamente nella mia personale guarigione dal cancro, dimostrando invece di:
CALPESTARE VOLONTARIAMENTE L'INDIVIDUO UMANO CAUSANDOGLI NEL CONTEMPO TANTO TERRORE, MEZZO COL QUALE RIESCONO A SPILLARGLI DENARO.
A questo stesso signore mi piacerebbe chiedergli come giustifica il fatto che, la mia AUTOGUARIGIONE senza l'aiuto della sua ASSOCIAZIONE che reputo delinquenziale, il mio corpo continua a migliore giorno dopo giorno allontanandosi sempre più da questa trascorsa malattia.
SONO CERTO CHE FERMANDOMI LASCIANDOTI ALLE TUE PERSONALI CONCLUSIONI, SIA IL MODO PIU' CIVILE AFFINCHE' TU CAPISCA IL VERO SCOPO DI QUESTA ED ALTRE ASSOCIAZIONI CHE SFRUTTANDO QUESTA MALATTIA FANNO RACCOLTA DI DENARO CON FINE PERSONALE.
Questo signore con la sua ASSOCIAZIONE, avendo come unico scopo il tuo denaro, invece di terrorizzarti, non ti dice che il tuo corpo, per mantenersi in SALUTE ha bisogno di togliere la vita, quindi deve UCCIDERE, un altro essere vivente, sia ANIMALE che VEGETALE.
Questo perchè essi contengono quegli "ALIMENTI ESSENZIALI" INDISPENSABILI AL TUO SANGUE e che quindi la loro CARENZA è la tua MALATTIA.
Certo i VEGETALI sono i fratelli degli ANIMALI. Come posso dichiararlo senza ombra di dubbio?
Certo SPERMA = GERME dove il contenuto del liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo è UGUALE al contenuto del GERME del seme vegetale al mondo.
La pagina recita:
"Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo, zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina, vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la base."
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...germegranosperma.htm
Quindi è chiaro che non conta nulla essere "fruttivoro", "animalista", "vegetariano", "carnivoro", "erbivoro" o di un'altra qualsiasi inventata umana alimentazione, poichè alla fine per vivere ogni essere vivente ha bisogno del corpo di un altro essere vivente, quindi dei suoi "ALIMENTI ESSENZIALI" che alla fine danno la SALUTE alle cellule del suo corpo, che per farlo DEVE TOGLIERGLI LA VITA.
La pagina recita:
"LE CELLULE SONO IMMORTALI!
ALLORA PERCHE' MORIAMO?
Alexis Carrel dimostrò che le cellule sono immortali facendo vivere il cuore di un pollo per 29 anni!
Ecco qual'è il segreto dell'immortalità e della morte.
In passato è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute.
E' stato dimostrato realmente in laboratorio da un famoso premio Nobel.
Un famoso fisiologo francese, Alexis Carrel, Al Rockefeller Institutte for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 29 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni.
Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito fintanto che viene fornito il nutrimento e viene ripulita dalle sua escrescenze.
Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte.
Carrel mantenne in vita cellule di un cuore di pollo fino a quando qualcuno si dimenticò (dimenticato) di eliminare le loro escrezioni.
Riuscì quasi a decuplicare la media durata di vita di quelle cellule.
La chiave per mantenere in perfetta salute una cellula è quella di liberarla dai residui dentro e intorno ad essa.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/celluleeterne.htm
Quindi è comprensibile che la STITICHEZZA è CONTRONATURA ed il 50% della causa delle MALATTIE.
Naturalmente l'altro 50% ne sono la CARENZA degli "ALIMENTI ESSENZIALI".
Quindi cibarsi dagli SCAFFALI, prodotti dalle industrie alimentari, contenenti PRODOTTI CHIMICI non possono essere l'alimento giusto per la VERA SALUTE dell'individuo in quanto non ne fanno parte nè delle cellule nè del sangue.
"Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta in tutto il
mondo.
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Ora, capito quanto sopra, abbiamo CERTEZZA E SENZA OMBRA DI DUBBIO che le "ricerche" denominate "scientifiche" NON POSSONO ESSERE UTILI A NESSUN ESSERE VIVENTE, TANTOMENO PER L'UMANITA', poichè i PRODOTTI CHIMICI, come i PRODOTTI DEGLI SCAFFALI, non possono fornire gli "ALIMENTI ESSENZIALI" INDISPENSABILI AL CORPO DI CHI LI INGERISCE.
Quindi è comprensibile che le ASSOCIAZIONI si nascondono dietro la parola RICERCA per spillare denaro alle persone.
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Con questo post sulla esperienza di Franca e me per un suo forte mal di schiena appena sotto le scapole, intendo dimostrare che evitando una parte di CIVILTA', quella dei PRODOTTI CHIMICI e le DROGHE LEGALI, ingoiando CIBI NATURALI e gli "ALIMENTI ESSENZIALI", l'individuo non può che ottenerne TANTA SALUTE, AUTOGUARENDOSI anche dal TUMORE come potremo rilevare sotto.
Devo premettere che è dall'ottobre 2017 che Franca ingoia 10000 UI al mattino e 10000 UI alla sera di vitamina D, mentre il sottoscritto ne ingoio 10000 UI.
Nonostante la quantità, dall'esame del sangue del 18/01/2018 risulta che il valore rilevato è di 85,3, che ritengo quindi OTTIMALE.
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La vera causa dei tumori: i PRODOTTI CHIMICI di qualsiasi natura essi siano, sia inalati che ingoiati.
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Vediti questo video, è CHIARISSIMO.
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e sentiti questo
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Sempre per eliminare la POLVERE, laviamo il pavimento con FABULOSO, con un profumo alla lavanda che di lavanda non ne ha neppure l'ombra, ma SOLO profumi CHIMICI, che rianimano i polmoni.
Combinazione, mentre scrivo, la pubblicità in tv che parla della "supermamma", ma è lysoform, così conosciuto di cui il pezzo forte è "cento per cento detersivo e cento per cento igienizzante"!
Come dimenticarlo?
Appena asciutto il pavimento, PULITO, senza POLVERE e senza MICROBI, è attaccato dai bambini, dal cane e dal gatto, che se cade una briciola di pane vi si buttano sopra addirittura con la lingua.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cibinellapolvere.htm
di Elena Tioli – Anticalcare, sgrassatore, pulisci vetri, forno, pavimenti, ammorbidente, brillantante, candeggina, smacchianti e sbiancanti ottici e chi più ne ha più ne metta. In genere l’armadietto dei prodotti per l’igiene della casa è uno dei più pieni. Purtroppo non tutti sanno che la maggior parte di questi prodotti è tanto inutile quanto pericolosa. Proprio così! È davvero sconcertante pensare come siano riusciti a farci credere che prodotti altamente tossici e dannosi per la nostra salute e per l’ambiente siano invece salutari e indispensabili. Per fortuna le alternative – ecologiche, economiche e sane – ci sono e sono alla portata di tutti. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’abc.
Perché puliamo?
Perché è bello vivere in un luogo pulito, certo! Ma, soprattutto, perché è sano. Ci insegnano che la salute è una questione di igiene. Del resto l’igiene (una parola che deriva dal greco e significa sano, salutare, curativo) è proprio il ramo della medicina che tratta le interazioni tra l’ambiente e la salute umana. E noi ci teniamo alla nostra salute e a quella dei nostri cari! Giusto?
Bene, sappiate pero` che la maggior parte dei prodotti per le pulizie domestiche non solo non tutelano la salute ma, al contrario, fanno irreparabili danni al nostro organismo.
Ricerche condotte da diversi istituti e agenzie governative evidenziano come ormai l’inquinamento domestico superi di gran lunga quello che abbiamo fuori dalla porta.
Secondo uno studio pubblicato da The Lancet l’inquinamento indoor e` causa di 4 milioni di decessi all’anno. Alle vittime bisogna poi aggiungere quasi 800 milioni di persone che rischiano di contrarre asma, polmonite o tumore del polmone. Mentre un report del 2014 dell’Organizzazione mondiale della sanita` denuncia che il 90% degli avvelenamenti accidentali avviene dentro casa e la meta` dei decessi di bambini sotto ai 5 anni è a causa di malattie respiratorie legata all’inquinamento indoor.
Inoltre, sempre secondo l’Oms, esisterebbe un rapporto diretto tra inquinamento dell’aria domestica e malattie cardiovascolari. Uno studio dell’Agenzia internazionale per l’energia, il World Energy Outlook 2016, mette infine la cattiva qualità dell’aria casalinga al quarto posto tra le minacce per la salute umana, dopo ipertensione, alimentazione sbagliata e fumo di sigaretta.
Ciliegina sulla torta, molte sostanze presenti nei prodotti per pulire casa sono classificate come interferenti endocrini o potenziali interferenti endocrini (per esempio: parabeni, ftalati, bisfenolo A). Cosa significa? Che alterano la normale funzionalità ormonale dell’apparato endocrino, causando effetti avversi come obesità, diabete, tumori ormono-sensibili nelle donne, cancro alla prostata nei maschi, patologie tiroidee e dello sviluppo neurologico e neuroendocrino, alterate capacità riproduttive (The Endocrine Society). In soldoni? Anche a causa di queste sostanze il numero degli spermatozoi è crollato: oggi in Italia un ragazzo su 3 è a rischio infertilità e la sterilità maschile è raddoppiata in 20 anni. Ma non basta…
In difesa dei batteri.
Sempre più ricerche sostengono che proprio a causa della guerra ai microbi degli ultimi decenni, il microbioma occidentale si sia impoverito talmente tanto da perdere molti dei batteri utili con il conseguente aumento di allergie, abbassamento delle difese immunitarie e moltiplicazione di diverse patologie (BioFrontiers Institute, Università del Colorado). Questi microrganismi, infatti, sono determinanti nello svolgere molte funzioni vitali come i processi di digestione e assimilazione degli alimenti, la produzione di vitamine, l’eliminazione di tossine. E infine, udite udite, questi esserini agiscono anche sul nostro peso, il nostro umore e il nostro carattere.
Insomma, di motivi per lasciare sugli scaffali tutti i vari prodotti che si fregiano di essere il “Numero uno contro germi e batteri” ce ne sono parecchi e non riguardano solo la nostra salute.
Tutto queste sostanze che finiscono negli scarichi hanno, infatti, un impatto gravissimo anche sull’ambiente esterno. Mari, fiumi e terreni sono invasi da tensioattivi, additivi sintetici, microgranuli, petrolati, formaldeide e molte altre sostanze tossiche, con tutto ciò che non consegue: per gli animali che vi abitano ma anche per l’uomo che se ne ciba o che utilizza quell’acqua e quella terra per coltivare. Per fortuna le soluzioni sono a portata di mano.
Pulire senza sporcare il mondo si può!
Le nostre mamme e le nostre nonne lo hanno sempre saputo e sempre fatto. Per avere una casa perfettamente pulita e sana bastano pochi prodotti, per lo più naturali: con bicarbonato, acido citrico, limoni, percarbonato, aceto, acqua e un po’ di olio di gomito si può fare quasi tutto, in poco tempo e con un risparmio economico davvero notevole.
IL BICARBONATO ha un’azione detergente e deodorante. Lo si può usare diluito in acqua in uno spruzzino oppure spolverato. Miscelato con qualche goccia di succo di limone, per esempio, è ottimo per pulire le pareti del forno.
L’ACIDO CITRICO è potentissimo contro il calcare. Si può usare per fare l’ammorbidente (200 g di acido citrico e 800 g di acqua distillata, ne utilizzo una tazzina per ogni lavaggio), per fare l’anticalcare (100 g di acido citrico e 400 g d’acqua distillata travasati in uno spruzzino) e per fare il brillantante per la lavastoviglie (160 g di acido citrico e 840 g di acqua distillata).
IL LIMONE è un buon sgrassatore, serve per autoprodurre il detersivo, per togliere gli odori, per pulire i vetri, per smacchiare (e per eliminare quel fastidioso odore di aglio dalle dita dopo aver cucinato).
IL PERCARBONATO DI SODIO è l’alternativa ecologica alla candeggina: igienizza, smacchia, sbianca – e lo fa davvero, non come gli sbiancanti ottici! – e può essere utilizzato anche sui capi colorati; inoltre svolge un’efficace azione igienizzante per il bucato, per le stoviglie e per tutte le superfici. Ne bastano 25 g (un cucchiaio) nella vaschetta della lavatrice (insieme al detersivo o direttamente nel cestello). Sciogliendone 100 grammi in un litro d’acqua, infine, si ottiene una miscela eccezionale per pulire e igienizzare piani e pavimenti di tutta la casa. L’unico accorgimento da adottare quando si utilizza questa sostanza è quello di usare acqua calda almeno a 40° (così da liberare l’ossigeno che igienizza) e impiegare subito la miscela ottenuta.
Infine L’ACETO un ottimo sgrassatore, da usare però con parsimonia perché tende a corrodere alcuni materiali.
Per chi in questo momento sta storcendo il naso pensando che l’aceto puzza e sicuramente il percarbonato non profuma… lo spray del supermercato invece sì! Ebbene, è così.
Ma scoperti tutti i danni che certi prodotti chimici fanno alla nostra salute, a quella dei nostri cari e al pianeta, davvero quel profumo di mughetto ci piace ancora così tanto?
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1 - PROBLEMI RISCONTRATI NELLE ATTIVITÀ DOMESTICHE - INTRODUZIONE
La casa: chi non ha mai avuto a che fare, anche fuori della normale attività lavorativa, con attività domestiche?
Chiunque si dedica alla quotidiana gestione della casa, cioè ordine, pulizia, preparazione dei pasti, ecc. , o agli hobbies preferiti, o alla manutenzione del cortile o del giardino di casa, ha la necessità di venire a contatto con prodotti chimici che hanno lo scopo di aiutare a rendere più efficaci le nostre azioni.
Secondo alcuni la casa è il principale luogo di lavoro nel mondo, ed anche qui, come in tutti i luoghi di lavoro, il processo di razionalizzazione ed automazione è ai nostri giorni incessante. L’impiego di prodotti chimici è cresciuto fortemente negli ultimi trent’anni, sia per la tendenza ad una maggior pulizia, sia per la rincorsa a volte nevrotica a risultati di maggior effetto. A questo contribuisce la spinta pubblicitaria, molto forte in questo mercato caratterizzato da grande concorrenza. Alcuni prodotti, anche lungamente commercializzati, e quindi alla portata di tutti, si possono rivelare veri e propri veleni per chi ne fa uso improprio, e ne sono prova i frequenti incidenti che si verificano all’interno delle mura domestiche. Ogni anno in Italia si verificano ben 2. 700. 000 infortuni in casa, di cui 8. 500 mortali, lo stesso numero di morti che avvengono per incidenti stradali. Più della metà degli incidenti è subito dalle donne, il 14% da bambini piccoli. In particolare sono al terzo posto, con circa 11. 000 casi ogni anno, le intossicazioni provocate da ingestione, inalazione e contatto di prodotti usati comunemente.
Spesso tali prodotti non contengono le necessarie informazioni di sicurezza, anche se molto è stato fatto in questi anni per una corretta informazione dell’utente. Le principali cause di incidenti sono infatti :
mancata custodia di prodotti nocivi in luoghi protetti
insufficiente etichettatura
contenitori inadeguati per una completa sicurezza
insufficiente conoscenza dei prodotti
scambio con prodotti commestibili
Un altro problema, come si può spesso vedere da questo studio, è che alcuni prodotti dannosi sono vietati solo in alcuni paesi, e non in altri, oltre al fatto che le direttive EU che impongono alcune restrizioni vengono recepite ed attuate non da tutti i paesi europei.
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Con la esperienza acquisita negli anni, possiamo sicuramente concludere che la
VERA CAUSA dei TUMORI e di ogni altra MALATTIA sono:
1) le DROGHE: CAFFE' e TE'
dei quali ci hanno convinti che il berli sia una TRADIZIONE, mentre invece non è altro che una MODA DELETERIA.
Tenendo conto poi che il CAFFE' è stato messo nello
"STILE DI VITA"
insieme agli sport svolti quindi i movimenti fisici, allora mi piacerebbe sapere quale criterio si è usato per farlo in quanto se il
DROGARSI può essere definito STILE DI VITA quale sarà lo STILE DI VITA per i cocainomani?
A conferma ecco il video che dà l'AVVISO che è una DROGA e lo conferma già dal titolo:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
Dato però che parlato in inglese, quindi non comprensibile da tutti, tempo fà presentava le scritte in italiano, sul link sotto
le si possono leggere poichè videate ORIGINALI:
"Tutti questi paesi si trovano fuori dalla cintura del caffè maaa...non pare strano che chi produce non lo beva?
....a me sinceramente NOOOO. VI AVVELENERESTE voi sapendo di avvelenarvi GIORNO dopo GIORNO?
...ora è facile capire che chi produce SA!
Gli alberi, ovviamente, non hanno nè volontà nè sensibilità, e originariamente hanno sviluppato la caffeina a proprio
beneficio. La caffeina è un insetticida che paralizza o uccide in modo efficace gli insetti che masticano la pianta del caffè.
Non è noto se gli insetti escano di scena per un'overdose di caffeina, ...e con l'HOMO SAPIENS come si comporterà?
pare che neanche questo sia noto.
Sapendolo ora ti chiedo: vale la pena rischiare per una tazzina di caffè al giorno?
Perchè mentre voi siete occupati a ingerire caffè, il vostro corpo lavora per espellerlo in un modo o nell'altro.
Sebbene l'avvelenamento da caffeina esista, bisogna prima diventare dipendenti. Ed è una vera e propria dipendenza
fisiologica non una pseudo-dipendenza psicologica, come quella che la gente manifesta per i videogame e internet.
Ma la caffeina non è l'eroina: un'estensione rapida non vi sarà letale. Potrebbe sentirvi irritabili e procurarvi un terribile mal
di testa, ma dal momento che la caffeina rilascia dopamina per farvi felici e al rastafarianesimo....
La caffeina è la droga psicoattiva più utilizzata al mondo, e a buna ragione:
...certo, sà portarti al creatore, per questo è... è semplicemente divina.
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2) I PRODOTTI CHIMICI usati per la PULIZIA DELLA CASA E DELLA PERSONA,
I PRODOTTI CHIMICI usati per la conservazione la colorazione e del gusto usati dalle industri alimentari nei cibi,
I PRODOTTI CHIMICI inalati consapevolmente od inconsapevolmente
I FARMACI CHIMICI
per i primi, di qualsiasi natura essi siano, e per intenderci sopratutto quelli per la PULIZIA DELLA CASA E DELLA PERSONA che se non ingoiati direttamente in bocca li si immette nel corpo attraverso i PORI.
A conferma:
"""Quanti di noi sanno che esiste e continua ad aumentare l'inquinamento domestico?
Le nostre case sono piene di tossicità, provocate dai materiali con cui sono costruite, dalle pitture e particolarmente dai mille prodotti inquinanti che usiamo con consapevolezza spray, deodoranti per la casa e per la persona. prodotti di pulizia per la casa ed per il copro.
I nostri bambini gattonano ed i nostri AMICI VIVONO e giocano su pavimenti puliti con sostanza inquinanti. Toccano ogni cosa pulita e ripulita da disinfettanti tossici, poi si portano le mani alla bocca mentre i nostri animali, se cade del cibo ci passano addirittura la lingua sopra. L'inquinamento lo mangiano prima di sedersi a tavola, mentre i nostri animali lo mangiano prima di fare il parto nel suo contenitore ben pulito.. Ecco quindi che possiamo comprarci delle zucchine biologiche - sperando che siano davvero biologiche - torniamo a casa e laviamo le zucchine nel lavandino che abbiamo precedentemente lavato con un bel detersivo ad alta tossicità. Dopodichè cuciniamo le zucchine: serviamo a tavola su piatti resi splendenti da uno dei tanti detersivi altamente inquinanti e brillantati con sostanze altrettanto sospette di cui non vogliamo chiederci la composizione.
Ponendo il caso che all'inizio di questa operazione le zucchine fossero davvero biologiche, proviamo a chiederci quanto biologiche siano rimaste alla fine dell'operazione.
Questo è un esempio dei tanti."""
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/detersivi.htm
quelli per la PULIZIA DELLA PERSONA che se non ingoiati direttamente in bocca li si immette nel corpo attraverso i PORI.
A conferma:
"Triclosan, l'antimicrobico 'killer' del fegato
Un antimicrobico molto comune nei prodotti per l'igiene personale può attaccare il fegato e danneggiarlo seriamente causando la fibrosi epatica o il tumore. A lanciare l'allarme sulla pericolosità del Triclosan, additivo contenuto in molti saponi per le mani e in prodotti per la casa, è uno studio dell'University of California pubblicato sulla rivista 'Proceedings of the National Academy of Sciences'.
"L'aumento della diffusione del Triclosan rappresenta un rischio di tossicità epatica per le persone, superando il vantaggio moderato che può rappresentare come detergente antimicrobico", ha spiegato Robert H. Tukey, docente di chimica e autore dello studio.
Lo studio suggerisce che il Triclosan è pericoloso perché interferisce con lo sviluppo del recettore dell'androstano, una proteina responsabile del metabolismo di sostanze chimiche estranee al corpo. Il danno provocato a questa proteina causa una proliferazione di cellule epatiche e nel tempo una fibrosi epatica. Recenti studi hanno inoltre trovato tracce di Triclosan nel 97% dei campioni di latte materno e nelle urine di quasi il 75% delle persone testate."
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per i I PRODOTTI CHIMICI nei cibi:
"Se proprio non riusciamo a evitarli, almeno conosciamoli...
LISTA DEI PRINCIPALI ADDITIVI ALIMENTARI AUTORIZZATI"
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per I FARMACI CHIMICI
"IL FARMACO ACTOS, VENDUTO ANCHE IN ITALIA, E’ CANCEROGENO. LO HA ACCERTATO, CON UNA SENTENZA, IL TRIBUNALE DELLA LOUISIANA, CHE HA MULTATO LE DUE AZIENDE PRODUTTRICI PER 9 MILIONI DI DOLLARI.
Il processo fu avviato 7 anni fa a seguito della denuncia di un paziente, Terrence Allen, che sosteneva di aver contratto il cancro per aver usato il farmaco prodotto dalla Takeda Pharmaceutical Co. e la Eli Lilly & Co. Le due case farmaceutiche, note per essere già state condannate in passato altre 10 volte , perchè ritenute colpevoli di aver nascosto gli effetti cancerogeni del farmaco Actos, dovranno pagare insieme una multa di nove miliardi di dollari per aver nascosto durante i test per l’approvazione negli Stati Uniti, gli effetti cancerogeni del farmaco per diabetici commercializzato con il nome di Actos(ACTOS ® – Pioglitazone), venduto anche in Italia: il farmaco, dunque, aumenterebbe il rischio di cancro nei pazienti che l’assumono."
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Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo”-
Premessa
Immaginate qualcuno, che per guarire da una forte emicrania decida di darsi una martellata in testa. Pensereste subito di essere di fronte ad un folle, a un pericoloso autolesionista e, seduta stante, chiamereste un’ambulanza al fine di farlo internare in qualche centro di salute mentale. Lo stesso ragionamento, andrebbe applicato a tutta quella branca della medicina (per brevità definita “moderna”), che fuori da ogni logica e buon senso, persiste nella sua “immaginaria” lotta contro il cancro, attraverso pratiche infernali (chemio – radio – e cobalto terapia), che per la loro natura possiedono l’intrinseca potenzialità di provocarli.
Sono oramai decenni che la medicina oncologica specula sulla buona fede, ignoranza e speranze della gente, con la falsa promessa di una ipotetica cura contro il cancro. E’, per similitudine, la stessa strategia che pratica la Chiesa cattolica che, in cambio di elemosine, opere di bene e oboli, promette la salvezza eterna fra le braccia del Divino Creatore.Il Dr. Stefano Fais, dell’Istituto Superiore di Sanità, afferma:
“è impressionante come la ricerca farmacologica negli ultimi 40 anni non abbia prodotto alcun farmaco in grado di curare la gran parte delle malattie.
In un articolo comparso su Financial Times nel 2008, intitolato “Drug Researchneeds Serendipity”, si dice appunto che uno dei più importanti motivi alla base di questo sconcertante fallimento, è il fatto, che a tutt’oggi non si conosce la causa della stragrande maggioranza delle malattie. Eppure Warburg più di 80 anni fa già diceva che la differenza fra una cellula tumorale ed una normale è che mentre la cellula normale necessita di ossigeno per il suo metabolismo, la cellula tumorale, che ci sia o non ci sia ossigeno, fermenta gli zuccheri, producendo acido lattico. L’accumulo di acido lattico è l’evento che innesca un processo di acidificazione del microambiente tumorale, che porta la massa neoplastica ad isolarsi dal resto dell’organismo. Io mi occupo di acidità tumorale come bersaglio di nuove strategie terapeutiche.
E’ ovvio che stiamo parlando dell’incubo ricorrente di milioni di persone al mondo, ed è quindi riduttivo liquidarlo solo con qualche parola sul pH. Non è questo il luogo per parlarne, ma vorrei che rimanesse chiaro a tutti che anche nella genesi dei tumori, la alterazione del pH costituisce un elemento chiave.
D’altronde è stato accertato che le cellule cancerose, prosperano ad un pH intorno a 5,5, e questo è assolutamente vero. E’ inoltre vero che in condizioni anche lievemente acide (pH=6,5) le cellule normali stanno molto male e spesso muoiono. Per questa ragione la lettura del libro di Robert O. Young “Il miracolo del pH alcalino”, mi ha estremamente incuriosito e stimolato. Il nostro organismo opera un controllo continuo del pH al livello di ogni singola cellula. Esistono delle pompe cellulari che lavorano continuamente per controllare il pH sia all’interno che all’esterno di ogni cellula. Ciò per consentire il mantenimento di gradienti di concentrazione degli H+ stabili tra l’ambiente extracellulare e quello intracellulare. Questi gradienti devono possibilmente variare pochissimo. Il pH del sangue è certamente alcalino in condizioni normali: 7,4. Un semplice studente, sapendo che la neutralità del pH è 7,0, direbbe “ma quale alcalino, cosa vuoi che sia 0,4 di differenza?”. Ciò è profondamente sbagliato, in quanto, il pH è una misura logaritmica in base 10 della concentrazione di H+ (per lo più in un mezzo acquoso). Quindi, 0,4 è in realtà 4,0 e quindi una enormità. Certo, il paradosso è che in un organismo normale esiste una serie di compartimenti francamente acidi o acidissimi.
Basti pensare che il pH dello stomaco, soprattutto durante la digestione, arriva a 1,0. Oppure il pH che si stabilisce fra l’osso e delle cellule particolarmente attive durante
l’accrescimento, chiamate osteoclasti, è francamente acido (arrivando a livelli inferiori a 5,0). Oppure il pH presente in tutti i compartimenti proliferativi (per es. midollo osseo, mucosa intestinale, pelle), che è sempre debolmente acido (fra 6 e 6,5). A proposito di questo è interessante notare che i compartimenti acidi dell’organismo attirano la gran parte dei farmaci, che chimicamente sono per la quasi totalità delle basi deboli. E questa è la ragione per cui gli effetti collaterali dei farmaci si manifestano quasi sempre negli stessi organi, cioè negli organi che sono normalmente lievemente o francamente acidi”.
Le terapie chemioterapiche acidificano il corpo a tal punto, che ricorre alle riserve alcaline dell’organismo, per neutralizzare l’acidità, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.
Il sangue si ‘autoregola’ costantemente per non cadere in acidosi metabolica, garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo.
Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
La causa principale dell’insorgere del cancro, è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come, ad esempio l’italiana, AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Noanimaltesting Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.Perché? Poiché, sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Così ha affermato: “La mancanza di ossigeno e l’acidità, sono due facce della stessa medaglia – Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo. Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Pertanto, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
IN SINTESI: Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
IMPORTANTE: Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.
Il risultato acidificante o alcalinizzante, viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro.
È importante sapere, come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino (poco di sopra al 7).
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45. Se il pH del sangue di una persona è inferiore 7, va in coma.
GLI ALIMENTI CHE ACIDIFICANO IL CORPO:
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
* Il sale raffinato.
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
* Margarina.
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
* Alcool.
* Tabacco. (Sigarette)
* Antibiotici e medicina in generale.
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.
GLI ALIMENTI ALCALINIZZANTI:
* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti – non fatevi ingannare dal sapore acidulo)
* I frutti producono abbastanza ossigeno.
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
* I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti.
*Il miele è altamente alcalinizzante.
* La clorofilla: le piante sono fortemente alcaline. (In particolare aloe vera, noto anche come aloe)
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
* L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
Come in precedenza accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.
Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia, sono alcune delle attività più remunerative che esistano. Si parla di un giro multi-miliardario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.
Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …” No, non poteva!
Siamo le cavie di un Sistema che sa fare tutto, tranne ciò che serve veramente all’uomo – un Sistema cancerogeno che, da mezzo secolo, rastrella soldi ai cittadini in nome della ricerca, senza mai avere trovato uno solo dei rimedi, in grado di sconfiggere una sola di tutte le vergognose patologie che caratterizzano quest’epoca necrofila.
Solo quando la moderna conoscenza scientifica, mi dimostrerà di sapere produrre una sola cosa di tutto quell’infernale Luna Park tecnologico dell’orrore, che non danneggi l’ambiente, la qualità della vita, e sia priva di ogni controindicazione ed effetto collaterale, allora, e solo allora, ci sarà consentito parlare di progresso e di civiltà, nel loro più corretto significato etimologico.
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo” – Ippocrate
GJTirelli – con l’ausilio della Rete
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/tumoreeacidita.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Immaginate qualcuno, che per guarire da una forte emicrania decida di darsi una martellata in testa. Pensereste subito di essere di fronte ad un folle, a un pericoloso autolesionista e, seduta stante, chiamereste un’ambulanza al fine di farlo internare in qualche centro di salute mentale. Lo stesso ragionamento, andrebbe applicato a tutta quella branca della medicina (per brevità definita “moderna”), che fuori da ogni logica e buon senso, persiste nella sua “immaginaria” lotta contro il cancro, attraverso pratiche infernali (chemio – radio – e cobalto terapia), che per la loro natura possiedono l’intrinseca potenzialità di provocarli.
Sono oramai decenni che la medicina oncologica specula sulla buona fede, ignoranza e speranze della gente, con la falsa promessa di una ipotetica cura contro il cancro. E’, per similitudine, la stessa strategia che pratica la Chiesa cattolica che, in cambio di elemosine, opere di bene e oboli, promette la salvezza eterna fra le braccia del Divino Creatore.Il Dr. Stefano Fais, dell’Istituto Superiore di Sanità, afferma:
“è impressionante come la ricerca farmacologica negli ultimi 40 anni non abbia prodotto alcun farmaco in grado di curare la gran parte delle malattie.
In un articolo comparso su Financial Times nel 2008, intitolato “Drug Researchneeds Serendipity”, si dice appunto che uno dei più importanti motivi alla base di questo sconcertante fallimento, è il fatto, che a tutt’oggi non si conosce la causa della stragrande maggioranza delle malattie. Eppure Warburg più di 80 anni fa già diceva che la differenza fra una cellula tumorale ed una normale è che mentre la cellula normale necessita di ossigeno per il suo metabolismo, la cellula tumorale, che ci sia o non ci sia ossigeno, fermenta gli zuccheri, producendo acido lattico. L’accumulo di acido lattico è l’evento che innesca un processo di acidificazione del microambiente tumorale, che porta la massa neoplastica ad isolarsi dal resto dell’organismo.
...
Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
La causa principale dell’insorgere del cancro, è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come, ad esempio l’italiana, AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Noanimaltesting Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.Perché? Poiché, sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Così ha affermato: “La mancanza di ossigeno e l’acidità, sono due facce della stessa medaglia – Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo. Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Pertanto, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
IN SINTESI: Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
IMPORTANTE: Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.
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Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
Come in precedenza accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.
Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia, sono alcune delle attività più remunerative che esistano. Si parla di un giro multi-miliardario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.
Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …” No, non poteva!
Siamo le cavie di un Sistema che sa fare tutto, tranne ciò che serve veramente all’uomo – un Sistema cancerogeno che, da mezzo secolo, rastrella soldi ai cittadini in nome della ricerca, senza mai avere trovato uno solo dei rimedi, in grado di sconfiggere una sola di tutte le vergognose patologie che caratterizzano quest’epoca necrofila.
Solo quando la moderna conoscenza scientifica, mi dimostrerà di sapere produrre una sola cosa di tutto quell’infernale Luna Park tecnologico dell’orrore, che non danneggi l’ambiente, la qualità della vita, e sia priva di ogni controindicazione ed effetto collaterale, allora, e solo allora, ci sarà consentito parlare di progresso e di civiltà, nel loro più corretto significato etimologico.
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo” – Ippocrate
Ho subito la asportazione di un tumore al colon come sotto descritto in data 25 marzo 2017 con inserimento della relativa stomia, e la relativa RICANALIZZAZIONE in data 19 luglio 2017, ed ora a sette mesi dal primo intervento, SENZA ALCUNA CURA DELLA MEDICINA UFFICIALE, MA GRAZIE ALLA "AUTOGUARIGIONE" che forniscono all'individuo di ogni specie vivente, i CIBI NATURALI.
"QUESTA SOPRADESCRITTA E' STATA LA TERAPIA degli "ALIMENTI ESSENZIALI" che inoltre ingoio costantemente ogni giorno, ed alcuni di loro da ormai 25 anni."
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/tumorealcolon.htm
Quindi non ho ingoiato alcun PRODOTTO della RICERCA, (allora NIENTE DI CHIMICO), ma ingoiando giornalmente e con costanza gli "ALIMENTI ESSENZIALI" sopra descritti, riporto sotto i miei esami del sangue fatti in data 05 giugno 2017 il primo, ed in data 19 ottobre 2017 il secondo, inerenti all'eventuale segnale di tumori presenti, insieme ai valori degli "ALIMENTI ESSENZIALI" indispensabili al mio corpo cui il laboratorio di analisi ne riporta i valori di riferimento limite, che circolando nel mio sangue mi danno LA SALUTE VERA.
Riguardo a questi risultati sotto descritti, mi piacerebbe chiedere al presidente della AIRC, il signor Pier Giuseppe Torrani che mi ha inviato una richiesta PERSONALE sua da lui sottofirmata, e diretta personalmente a me, di denaro per la ricerca sul cancro quali sono stati i suoi PRODOTTI a mantenermi e darmi la salute in questo periodo.
il link sulla pagina originale
Riguardo alla richiesta di denaro, mi sento MOLTO PRESO PER I FONDELLI, anche solo per il fatto che questa associazione sbandiera in tutto il mondo che ha ottenuto dalla RICERCA dei risultati positivi:
"P.S.: quando nacque la nostra "ASSOCIAZIONE", nel 1965, la parola cancro era impronunciabile e curarlo un sogno meraviglioso. Oggi è un obiettivo concreto: cinqunt'anni di lavoro non sono passati invano. Scelga di sostenerci, si schieri anche lei con CORAGGIO, contro il cancro."
ma che questa mia personale esperienza dimostra che la loro RICERCA non ha contribuito minimamente nella mia personale guarigione dal cancro, dimostrando invece di:
CALPESTARE VOLONTARIAMENTE L'INDIVIDUO UMANO CAUSANDOGLI NEL CONTEMPO TANTO TERRORE, MEZZO COL QUALE RIESCONO A SPILLARGLI DENARO.
A questo stesso signore mi piacerebbe chiedergli come giustifica il fatto che, la mia AUTOGUARIGIONE senza l'aiuto della sua ASSOCIAZIONE che reputo delinquenziale, il mio corpo continua a migliore giorno dopo giorno allontanandosi sempre più da questa trascorsa malattia.
SONO CERTO CHE FERMANDOMI LASCIANDOTI ALLE TUE PERSONALI CONCLUSIONI, SIA IL MODO PIU' CIVILE AFFINCHE' TU CAPISCA IL VERO SCOPO DI QUESTA ED ALTRE ASSOCIAZIONI CHE SFRUTTANDO QUESTA MALATTIA FANNO RACCOLTA DI DENARO CON FINE PERSONALE.
Questo signore con la sua ASSOCIAZIONE, avendo come unico scopo il tuo denaro, invece di terrorizzarti, non ti dice che il tuo corpo, per mantenersi in SALUTE ha bisogno di togliere la vita, quindi deve UCCIDERE, un altro essere vivente, sia ANIMALE che VEGETALE.
Questo perchè essi contengono quegli "ALIMENTI ESSENZIALI" INDISPENSABILI AL TUO SANGUE e che quindi la loro CARENZA è la tua MALATTIA.
Certo i VEGETALI sono i fratelli degli ANIMALI. Come posso dichiararlo senza ombra di dubbio?
Certo SPERMA = GERME dove il contenuto del liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo è UGUALE al contenuto del GERME del seme vegetale al mondo.
La pagina recita:
"Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo, zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina, vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la base."
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...germegranosperma.htm
Quindi è chiaro che non conta nulla essere "fruttivoro", "animalista", "vegetariano", "carnivoro", "erbivoro" o di un'altra qualsiasi inventata umana alimentazione, poichè alla fine per vivere ogni essere vivente ha bisogno del corpo di un altro essere vivente, quindi dei suoi "ALIMENTI ESSENZIALI" che alla fine danno la SALUTE alle cellule del suo corpo, che per farlo DEVE TOGLIERGLI LA VITA.
La pagina recita:
"LE CELLULE SONO IMMORTALI!
ALLORA PERCHE' MORIAMO?
Alexis Carrel dimostrò che le cellule sono immortali facendo vivere il cuore di un pollo per 29 anni!
Ecco qual'è il segreto dell'immortalità e della morte.
In passato è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute.
E' stato dimostrato realmente in laboratorio da un famoso premio Nobel.
Un famoso fisiologo francese, Alexis Carrel, Al Rockefeller Institutte for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 29 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni.
Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito fintanto che viene fornito il nutrimento e viene ripulita dalle sua escrescenze.
Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte.
Carrel mantenne in vita cellule di un cuore di pollo fino a quando qualcuno si dimenticò (dimenticato) di eliminare le loro escrezioni.
Riuscì quasi a decuplicare la media durata di vita di quelle cellule.
La chiave per mantenere in perfetta salute una cellula è quella di liberarla dai residui dentro e intorno ad essa.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/celluleeterne.htm
Quindi è comprensibile che la STITICHEZZA è CONTRONATURA ed il 50% della causa delle MALATTIE.
Naturalmente l'altro 50% ne sono la CARENZA degli "ALIMENTI ESSENZIALI".
Quindi cibarsi dagli SCAFFALI, prodotti dalle industrie alimentari, contenenti PRODOTTI CHIMICI non possono essere l'alimento giusto per la VERA SALUTE dell'individuo in quanto non ne fanno parte nè delle cellule nè del sangue.
"Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta in tutto il
mondo.
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Ora, capito quanto sopra, abbiamo CERTEZZA E SENZA OMBRA DI DUBBIO che le "ricerche" denominate "scientifiche" NON POSSONO ESSERE UTILI A NESSUN ESSERE VIVENTE, TANTOMENO PER L'UMANITA', poichè i PRODOTTI CHIMICI, come i PRODOTTI DEGLI SCAFFALI, non possono fornire gli "ALIMENTI ESSENZIALI" INDISPENSABILI AL CORPO DI CHI LI INGERISCE.
Quindi è comprensibile che le ASSOCIAZIONI si nascondono dietro la parola RICERCA per spillare denaro alle persone.
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Con questo post sulla esperienza di Franca e me per un suo forte mal di schiena appena sotto le scapole, intendo dimostrare che evitando una parte di CIVILTA', quella dei PRODOTTI CHIMICI e le DROGHE LEGALI, ingoiando CIBI NATURALI e gli "ALIMENTI ESSENZIALI", l'individuo non può che ottenerne TANTA SALUTE, AUTOGUARENDOSI anche dal TUMORE come potremo rilevare sotto.
Devo premettere che è dall'ottobre 2017 che Franca ingoia 10000 UI al mattino e 10000 UI alla sera di vitamina D, mentre il sottoscritto ne ingoio 10000 UI.
Nonostante la quantità, dall'esame del sangue del 18/01/2018 risulta che il valore rilevato è di 85,3, che ritengo quindi OTTIMALE.
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La vera causa dei tumori: i PRODOTTI CHIMICI di qualsiasi natura essi siano, sia inalati che ingoiati.
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Vediti questo video, è CHIARISSIMO.
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e sentiti questo
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Sempre per eliminare la POLVERE, laviamo il pavimento con FABULOSO, con un profumo alla lavanda che di lavanda non ne ha neppure l'ombra, ma SOLO profumi CHIMICI, che rianimano i polmoni.
Combinazione, mentre scrivo, la pubblicità in tv che parla della "supermamma", ma è lysoform, così conosciuto di cui il pezzo forte è "cento per cento detersivo e cento per cento igienizzante"!
Come dimenticarlo?
Appena asciutto il pavimento, PULITO, senza POLVERE e senza MICROBI, è attaccato dai bambini, dal cane e dal gatto, che se cade una briciola di pane vi si buttano sopra addirittura con la lingua.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cibinellapolvere.htm
di Elena Tioli – Anticalcare, sgrassatore, pulisci vetri, forno, pavimenti, ammorbidente, brillantante, candeggina, smacchianti e sbiancanti ottici e chi più ne ha più ne metta. In genere l’armadietto dei prodotti per l’igiene della casa è uno dei più pieni. Purtroppo non tutti sanno che la maggior parte di questi prodotti è tanto inutile quanto pericolosa. Proprio così! È davvero sconcertante pensare come siano riusciti a farci credere che prodotti altamente tossici e dannosi per la nostra salute e per l’ambiente siano invece salutari e indispensabili. Per fortuna le alternative – ecologiche, economiche e sane – ci sono e sono alla portata di tutti. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’abc.
Perché puliamo?
Perché è bello vivere in un luogo pulito, certo! Ma, soprattutto, perché è sano. Ci insegnano che la salute è una questione di igiene. Del resto l’igiene (una parola che deriva dal greco e significa sano, salutare, curativo) è proprio il ramo della medicina che tratta le interazioni tra l’ambiente e la salute umana. E noi ci teniamo alla nostra salute e a quella dei nostri cari! Giusto?
Bene, sappiate pero` che la maggior parte dei prodotti per le pulizie domestiche non solo non tutelano la salute ma, al contrario, fanno irreparabili danni al nostro organismo.
Ricerche condotte da diversi istituti e agenzie governative evidenziano come ormai l’inquinamento domestico superi di gran lunga quello che abbiamo fuori dalla porta.
Secondo uno studio pubblicato da The Lancet l’inquinamento indoor e` causa di 4 milioni di decessi all’anno. Alle vittime bisogna poi aggiungere quasi 800 milioni di persone che rischiano di contrarre asma, polmonite o tumore del polmone. Mentre un report del 2014 dell’Organizzazione mondiale della sanita` denuncia che il 90% degli avvelenamenti accidentali avviene dentro casa e la meta` dei decessi di bambini sotto ai 5 anni è a causa di malattie respiratorie legata all’inquinamento indoor.
Inoltre, sempre secondo l’Oms, esisterebbe un rapporto diretto tra inquinamento dell’aria domestica e malattie cardiovascolari. Uno studio dell’Agenzia internazionale per l’energia, il World Energy Outlook 2016, mette infine la cattiva qualità dell’aria casalinga al quarto posto tra le minacce per la salute umana, dopo ipertensione, alimentazione sbagliata e fumo di sigaretta.
Ciliegina sulla torta, molte sostanze presenti nei prodotti per pulire casa sono classificate come interferenti endocrini o potenziali interferenti endocrini (per esempio: parabeni, ftalati, bisfenolo A). Cosa significa? Che alterano la normale funzionalità ormonale dell’apparato endocrino, causando effetti avversi come obesità, diabete, tumori ormono-sensibili nelle donne, cancro alla prostata nei maschi, patologie tiroidee e dello sviluppo neurologico e neuroendocrino, alterate capacità riproduttive (The Endocrine Society). In soldoni? Anche a causa di queste sostanze il numero degli spermatozoi è crollato: oggi in Italia un ragazzo su 3 è a rischio infertilità e la sterilità maschile è raddoppiata in 20 anni. Ma non basta…
In difesa dei batteri.
Sempre più ricerche sostengono che proprio a causa della guerra ai microbi degli ultimi decenni, il microbioma occidentale si sia impoverito talmente tanto da perdere molti dei batteri utili con il conseguente aumento di allergie, abbassamento delle difese immunitarie e moltiplicazione di diverse patologie (BioFrontiers Institute, Università del Colorado). Questi microrganismi, infatti, sono determinanti nello svolgere molte funzioni vitali come i processi di digestione e assimilazione degli alimenti, la produzione di vitamine, l’eliminazione di tossine. E infine, udite udite, questi esserini agiscono anche sul nostro peso, il nostro umore e il nostro carattere.
Insomma, di motivi per lasciare sugli scaffali tutti i vari prodotti che si fregiano di essere il “Numero uno contro germi e batteri” ce ne sono parecchi e non riguardano solo la nostra salute.
Tutto queste sostanze che finiscono negli scarichi hanno, infatti, un impatto gravissimo anche sull’ambiente esterno. Mari, fiumi e terreni sono invasi da tensioattivi, additivi sintetici, microgranuli, petrolati, formaldeide e molte altre sostanze tossiche, con tutto ciò che non consegue: per gli animali che vi abitano ma anche per l’uomo che se ne ciba o che utilizza quell’acqua e quella terra per coltivare. Per fortuna le soluzioni sono a portata di mano.
Pulire senza sporcare il mondo si può!
Le nostre mamme e le nostre nonne lo hanno sempre saputo e sempre fatto. Per avere una casa perfettamente pulita e sana bastano pochi prodotti, per lo più naturali: con bicarbonato, acido citrico, limoni, percarbonato, aceto, acqua e un po’ di olio di gomito si può fare quasi tutto, in poco tempo e con un risparmio economico davvero notevole.
IL BICARBONATO ha un’azione detergente e deodorante. Lo si può usare diluito in acqua in uno spruzzino oppure spolverato. Miscelato con qualche goccia di succo di limone, per esempio, è ottimo per pulire le pareti del forno.
L’ACIDO CITRICO è potentissimo contro il calcare. Si può usare per fare l’ammorbidente (200 g di acido citrico e 800 g di acqua distillata, ne utilizzo una tazzina per ogni lavaggio), per fare l’anticalcare (100 g di acido citrico e 400 g d’acqua distillata travasati in uno spruzzino) e per fare il brillantante per la lavastoviglie (160 g di acido citrico e 840 g di acqua distillata).
IL LIMONE è un buon sgrassatore, serve per autoprodurre il detersivo, per togliere gli odori, per pulire i vetri, per smacchiare (e per eliminare quel fastidioso odore di aglio dalle dita dopo aver cucinato).
IL PERCARBONATO DI SODIO è l’alternativa ecologica alla candeggina: igienizza, smacchia, sbianca – e lo fa davvero, non come gli sbiancanti ottici! – e può essere utilizzato anche sui capi colorati; inoltre svolge un’efficace azione igienizzante per il bucato, per le stoviglie e per tutte le superfici. Ne bastano 25 g (un cucchiaio) nella vaschetta della lavatrice (insieme al detersivo o direttamente nel cestello). Sciogliendone 100 grammi in un litro d’acqua, infine, si ottiene una miscela eccezionale per pulire e igienizzare piani e pavimenti di tutta la casa. L’unico accorgimento da adottare quando si utilizza questa sostanza è quello di usare acqua calda almeno a 40° (così da liberare l’ossigeno che igienizza) e impiegare subito la miscela ottenuta.
Infine L’ACETO un ottimo sgrassatore, da usare però con parsimonia perché tende a corrodere alcuni materiali.
Per chi in questo momento sta storcendo il naso pensando che l’aceto puzza e sicuramente il percarbonato non profuma… lo spray del supermercato invece sì! Ebbene, è così.
Ma scoperti tutti i danni che certi prodotti chimici fanno alla nostra salute, a quella dei nostri cari e al pianeta, davvero quel profumo di mughetto ci piace ancora così tanto?
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1 - PROBLEMI RISCONTRATI NELLE ATTIVITÀ DOMESTICHE - INTRODUZIONE
La casa: chi non ha mai avuto a che fare, anche fuori della normale attività lavorativa, con attività domestiche?
Chiunque si dedica alla quotidiana gestione della casa, cioè ordine, pulizia, preparazione dei pasti, ecc. , o agli hobbies preferiti, o alla manutenzione del cortile o del giardino di casa, ha la necessità di venire a contatto con prodotti chimici che hanno lo scopo di aiutare a rendere più efficaci le nostre azioni.
Secondo alcuni la casa è il principale luogo di lavoro nel mondo, ed anche qui, come in tutti i luoghi di lavoro, il processo di razionalizzazione ed automazione è ai nostri giorni incessante. L’impiego di prodotti chimici è cresciuto fortemente negli ultimi trent’anni, sia per la tendenza ad una maggior pulizia, sia per la rincorsa a volte nevrotica a risultati di maggior effetto. A questo contribuisce la spinta pubblicitaria, molto forte in questo mercato caratterizzato da grande concorrenza. Alcuni prodotti, anche lungamente commercializzati, e quindi alla portata di tutti, si possono rivelare veri e propri veleni per chi ne fa uso improprio, e ne sono prova i frequenti incidenti che si verificano all’interno delle mura domestiche. Ogni anno in Italia si verificano ben 2. 700. 000 infortuni in casa, di cui 8. 500 mortali, lo stesso numero di morti che avvengono per incidenti stradali. Più della metà degli incidenti è subito dalle donne, il 14% da bambini piccoli. In particolare sono al terzo posto, con circa 11. 000 casi ogni anno, le intossicazioni provocate da ingestione, inalazione e contatto di prodotti usati comunemente.
Spesso tali prodotti non contengono le necessarie informazioni di sicurezza, anche se molto è stato fatto in questi anni per una corretta informazione dell’utente. Le principali cause di incidenti sono infatti :
mancata custodia di prodotti nocivi in luoghi protetti
insufficiente etichettatura
contenitori inadeguati per una completa sicurezza
insufficiente conoscenza dei prodotti
scambio con prodotti commestibili
Un altro problema, come si può spesso vedere da questo studio, è che alcuni prodotti dannosi sono vietati solo in alcuni paesi, e non in altri, oltre al fatto che le direttive EU che impongono alcune restrizioni vengono recepite ed attuate non da tutti i paesi europei.
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Con la esperienza acquisita negli anni, possiamo sicuramente concludere che la
VERA CAUSA dei TUMORI e di ogni altra MALATTIA sono:
1) le DROGHE: CAFFE' e TE'
dei quali ci hanno convinti che il berli sia una TRADIZIONE, mentre invece non è altro che una MODA DELETERIA.
Tenendo conto poi che il CAFFE' è stato messo nello
"STILE DI VITA"
insieme agli sport svolti quindi i movimenti fisici, allora mi piacerebbe sapere quale criterio si è usato per farlo in quanto se il
DROGARSI può essere definito STILE DI VITA quale sarà lo STILE DI VITA per i cocainomani?
A conferma ecco il video che dà l'AVVISO che è una DROGA e lo conferma già dal titolo:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
Dato però che parlato in inglese, quindi non comprensibile da tutti, tempo fà presentava le scritte in italiano, sul link sotto
le si possono leggere poichè videate ORIGINALI:
"Tutti questi paesi si trovano fuori dalla cintura del caffè maaa...non pare strano che chi produce non lo beva?
....a me sinceramente NOOOO. VI AVVELENERESTE voi sapendo di avvelenarvi GIORNO dopo GIORNO?
...ora è facile capire che chi produce SA!
Gli alberi, ovviamente, non hanno nè volontà nè sensibilità, e originariamente hanno sviluppato la caffeina a proprio
beneficio. La caffeina è un insetticida che paralizza o uccide in modo efficace gli insetti che masticano la pianta del caffè.
Non è noto se gli insetti escano di scena per un'overdose di caffeina, ...e con l'HOMO SAPIENS come si comporterà?
pare che neanche questo sia noto.
Sapendolo ora ti chiedo: vale la pena rischiare per una tazzina di caffè al giorno?
Perchè mentre voi siete occupati a ingerire caffè, il vostro corpo lavora per espellerlo in un modo o nell'altro.
Sebbene l'avvelenamento da caffeina esista, bisogna prima diventare dipendenti. Ed è una vera e propria dipendenza
fisiologica non una pseudo-dipendenza psicologica, come quella che la gente manifesta per i videogame e internet.
Ma la caffeina non è l'eroina: un'estensione rapida non vi sarà letale. Potrebbe sentirvi irritabili e procurarvi un terribile mal
di testa, ma dal momento che la caffeina rilascia dopamina per farvi felici e al rastafarianesimo....
La caffeina è la droga psicoattiva più utilizzata al mondo, e a buna ragione:
...certo, sà portarti al creatore, per questo è... è semplicemente divina.
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2) I PRODOTTI CHIMICI usati per la PULIZIA DELLA CASA E DELLA PERSONA,
I PRODOTTI CHIMICI usati per la conservazione la colorazione e del gusto usati dalle industri alimentari nei cibi,
I PRODOTTI CHIMICI inalati consapevolmente od inconsapevolmente
I FARMACI CHIMICI
per i primi, di qualsiasi natura essi siano, e per intenderci sopratutto quelli per la PULIZIA DELLA CASA E DELLA PERSONA che se non ingoiati direttamente in bocca li si immette nel corpo attraverso i PORI.
A conferma:
"""Quanti di noi sanno che esiste e continua ad aumentare l'inquinamento domestico?
Le nostre case sono piene di tossicità, provocate dai materiali con cui sono costruite, dalle pitture e particolarmente dai mille prodotti inquinanti che usiamo con consapevolezza spray, deodoranti per la casa e per la persona. prodotti di pulizia per la casa ed per il copro.
I nostri bambini gattonano ed i nostri AMICI VIVONO e giocano su pavimenti puliti con sostanza inquinanti. Toccano ogni cosa pulita e ripulita da disinfettanti tossici, poi si portano le mani alla bocca mentre i nostri animali, se cade del cibo ci passano addirittura la lingua sopra. L'inquinamento lo mangiano prima di sedersi a tavola, mentre i nostri animali lo mangiano prima di fare il parto nel suo contenitore ben pulito.. Ecco quindi che possiamo comprarci delle zucchine biologiche - sperando che siano davvero biologiche - torniamo a casa e laviamo le zucchine nel lavandino che abbiamo precedentemente lavato con un bel detersivo ad alta tossicità. Dopodichè cuciniamo le zucchine: serviamo a tavola su piatti resi splendenti da uno dei tanti detersivi altamente inquinanti e brillantati con sostanze altrettanto sospette di cui non vogliamo chiederci la composizione.
Ponendo il caso che all'inizio di questa operazione le zucchine fossero davvero biologiche, proviamo a chiederci quanto biologiche siano rimaste alla fine dell'operazione.
Questo è un esempio dei tanti."""
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/detersivi.htm
quelli per la PULIZIA DELLA PERSONA che se non ingoiati direttamente in bocca li si immette nel corpo attraverso i PORI.
A conferma:
"Triclosan, l'antimicrobico 'killer' del fegato
Un antimicrobico molto comune nei prodotti per l'igiene personale può attaccare il fegato e danneggiarlo seriamente causando la fibrosi epatica o il tumore. A lanciare l'allarme sulla pericolosità del Triclosan, additivo contenuto in molti saponi per le mani e in prodotti per la casa, è uno studio dell'University of California pubblicato sulla rivista 'Proceedings of the National Academy of Sciences'.
"L'aumento della diffusione del Triclosan rappresenta un rischio di tossicità epatica per le persone, superando il vantaggio moderato che può rappresentare come detergente antimicrobico", ha spiegato Robert H. Tukey, docente di chimica e autore dello studio.
Lo studio suggerisce che il Triclosan è pericoloso perché interferisce con lo sviluppo del recettore dell'androstano, una proteina responsabile del metabolismo di sostanze chimiche estranee al corpo. Il danno provocato a questa proteina causa una proliferazione di cellule epatiche e nel tempo una fibrosi epatica. Recenti studi hanno inoltre trovato tracce di Triclosan nel 97% dei campioni di latte materno e nelle urine di quasi il 75% delle persone testate."
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per i I PRODOTTI CHIMICI nei cibi:
"Se proprio non riusciamo a evitarli, almeno conosciamoli...
LISTA DEI PRINCIPALI ADDITIVI ALIMENTARI AUTORIZZATI"
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per I FARMACI CHIMICI
"IL FARMACO ACTOS, VENDUTO ANCHE IN ITALIA, E’ CANCEROGENO. LO HA ACCERTATO, CON UNA SENTENZA, IL TRIBUNALE DELLA LOUISIANA, CHE HA MULTATO LE DUE AZIENDE PRODUTTRICI PER 9 MILIONI DI DOLLARI.
Il processo fu avviato 7 anni fa a seguito della denuncia di un paziente, Terrence Allen, che sosteneva di aver contratto il cancro per aver usato il farmaco prodotto dalla Takeda Pharmaceutical Co. e la Eli Lilly & Co. Le due case farmaceutiche, note per essere già state condannate in passato altre 10 volte , perchè ritenute colpevoli di aver nascosto gli effetti cancerogeni del farmaco Actos, dovranno pagare insieme una multa di nove miliardi di dollari per aver nascosto durante i test per l’approvazione negli Stati Uniti, gli effetti cancerogeni del farmaco per diabetici commercializzato con il nome di Actos(ACTOS ® – Pioglitazone), venduto anche in Italia: il farmaco, dunque, aumenterebbe il rischio di cancro nei pazienti che l’assumono."
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Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo”-
Premessa
Immaginate qualcuno, che per guarire da una forte emicrania decida di darsi una martellata in testa. Pensereste subito di essere di fronte ad un folle, a un pericoloso autolesionista e, seduta stante, chiamereste un’ambulanza al fine di farlo internare in qualche centro di salute mentale. Lo stesso ragionamento, andrebbe applicato a tutta quella branca della medicina (per brevità definita “moderna”), che fuori da ogni logica e buon senso, persiste nella sua “immaginaria” lotta contro il cancro, attraverso pratiche infernali (chemio – radio – e cobalto terapia), che per la loro natura possiedono l’intrinseca potenzialità di provocarli.
Sono oramai decenni che la medicina oncologica specula sulla buona fede, ignoranza e speranze della gente, con la falsa promessa di una ipotetica cura contro il cancro. E’, per similitudine, la stessa strategia che pratica la Chiesa cattolica che, in cambio di elemosine, opere di bene e oboli, promette la salvezza eterna fra le braccia del Divino Creatore.Il Dr. Stefano Fais, dell’Istituto Superiore di Sanità, afferma:
“è impressionante come la ricerca farmacologica negli ultimi 40 anni non abbia prodotto alcun farmaco in grado di curare la gran parte delle malattie.
In un articolo comparso su Financial Times nel 2008, intitolato “Drug Researchneeds Serendipity”, si dice appunto che uno dei più importanti motivi alla base di questo sconcertante fallimento, è il fatto, che a tutt’oggi non si conosce la causa della stragrande maggioranza delle malattie. Eppure Warburg più di 80 anni fa già diceva che la differenza fra una cellula tumorale ed una normale è che mentre la cellula normale necessita di ossigeno per il suo metabolismo, la cellula tumorale, che ci sia o non ci sia ossigeno, fermenta gli zuccheri, producendo acido lattico. L’accumulo di acido lattico è l’evento che innesca un processo di acidificazione del microambiente tumorale, che porta la massa neoplastica ad isolarsi dal resto dell’organismo. Io mi occupo di acidità tumorale come bersaglio di nuove strategie terapeutiche.
E’ ovvio che stiamo parlando dell’incubo ricorrente di milioni di persone al mondo, ed è quindi riduttivo liquidarlo solo con qualche parola sul pH. Non è questo il luogo per parlarne, ma vorrei che rimanesse chiaro a tutti che anche nella genesi dei tumori, la alterazione del pH costituisce un elemento chiave.
D’altronde è stato accertato che le cellule cancerose, prosperano ad un pH intorno a 5,5, e questo è assolutamente vero. E’ inoltre vero che in condizioni anche lievemente acide (pH=6,5) le cellule normali stanno molto male e spesso muoiono. Per questa ragione la lettura del libro di Robert O. Young “Il miracolo del pH alcalino”, mi ha estremamente incuriosito e stimolato. Il nostro organismo opera un controllo continuo del pH al livello di ogni singola cellula. Esistono delle pompe cellulari che lavorano continuamente per controllare il pH sia all’interno che all’esterno di ogni cellula. Ciò per consentire il mantenimento di gradienti di concentrazione degli H+ stabili tra l’ambiente extracellulare e quello intracellulare. Questi gradienti devono possibilmente variare pochissimo. Il pH del sangue è certamente alcalino in condizioni normali: 7,4. Un semplice studente, sapendo che la neutralità del pH è 7,0, direbbe “ma quale alcalino, cosa vuoi che sia 0,4 di differenza?”. Ciò è profondamente sbagliato, in quanto, il pH è una misura logaritmica in base 10 della concentrazione di H+ (per lo più in un mezzo acquoso). Quindi, 0,4 è in realtà 4,0 e quindi una enormità. Certo, il paradosso è che in un organismo normale esiste una serie di compartimenti francamente acidi o acidissimi.
Basti pensare che il pH dello stomaco, soprattutto durante la digestione, arriva a 1,0. Oppure il pH che si stabilisce fra l’osso e delle cellule particolarmente attive durante
l’accrescimento, chiamate osteoclasti, è francamente acido (arrivando a livelli inferiori a 5,0). Oppure il pH presente in tutti i compartimenti proliferativi (per es. midollo osseo, mucosa intestinale, pelle), che è sempre debolmente acido (fra 6 e 6,5). A proposito di questo è interessante notare che i compartimenti acidi dell’organismo attirano la gran parte dei farmaci, che chimicamente sono per la quasi totalità delle basi deboli. E questa è la ragione per cui gli effetti collaterali dei farmaci si manifestano quasi sempre negli stessi organi, cioè negli organi che sono normalmente lievemente o francamente acidi”.
Le terapie chemioterapiche acidificano il corpo a tal punto, che ricorre alle riserve alcaline dell’organismo, per neutralizzare l’acidità, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.
Il sangue si ‘autoregola’ costantemente per non cadere in acidosi metabolica, garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo.
Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
La causa principale dell’insorgere del cancro, è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come, ad esempio l’italiana, AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Noanimaltesting Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.Perché? Poiché, sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Così ha affermato: “La mancanza di ossigeno e l’acidità, sono due facce della stessa medaglia – Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo. Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Pertanto, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
IN SINTESI: Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
IMPORTANTE: Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.
Il risultato acidificante o alcalinizzante, viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro.
È importante sapere, come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino (poco di sopra al 7).
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45. Se il pH del sangue di una persona è inferiore 7, va in coma.
GLI ALIMENTI CHE ACIDIFICANO IL CORPO:
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
* Il sale raffinato.
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
* Margarina.
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
* Alcool.
* Tabacco. (Sigarette)
* Antibiotici e medicina in generale.
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.
GLI ALIMENTI ALCALINIZZANTI:
* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti – non fatevi ingannare dal sapore acidulo)
* I frutti producono abbastanza ossigeno.
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
* I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti.
*Il miele è altamente alcalinizzante.
* La clorofilla: le piante sono fortemente alcaline. (In particolare aloe vera, noto anche come aloe)
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
* L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
Come in precedenza accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.
Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia, sono alcune delle attività più remunerative che esistano. Si parla di un giro multi-miliardario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.
Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …” No, non poteva!
Siamo le cavie di un Sistema che sa fare tutto, tranne ciò che serve veramente all’uomo – un Sistema cancerogeno che, da mezzo secolo, rastrella soldi ai cittadini in nome della ricerca, senza mai avere trovato uno solo dei rimedi, in grado di sconfiggere una sola di tutte le vergognose patologie che caratterizzano quest’epoca necrofila.
Solo quando la moderna conoscenza scientifica, mi dimostrerà di sapere produrre una sola cosa di tutto quell’infernale Luna Park tecnologico dell’orrore, che non danneggi l’ambiente, la qualità della vita, e sia priva di ogni controindicazione ed effetto collaterale, allora, e solo allora, ci sarà consentito parlare di progresso e di civiltà, nel loro più corretto significato etimologico.
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo” – Ippocrate
GJTirelli – con l’ausilio della Rete
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ciaooo Genfranco
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Fabrizio Giorgi scrive: "Sei un enciclopedia scientifica di Medicina naturale" che mi rifiuto categoricamente di accettare, in quanto quello che fà parte delle mie informazioni non ha nulla a che vedere con LA CURA DELLE MALATTIE, quindi una "medicina". Questo perchè nessun essere vivente si reca dal suo simile per farsi CURARE LA SALUTE, quindi è incomprensibile e non è possibile che a farlo sia SOLO l'Homo Sapiens. Questo determina senza ombra di dubbio che se lo fà, vuol dire che un qualcosa NON FUNZIONA, o nel suo modo di alimentarsi oppure quello che CONTENGONO o NON CONTENGONO i CIBI a lui proposti. E' chiaro che, come lo è per ogni essere vivente ciò che tiene in vita ognuno di loro è IL CIBO.
Cloruro di Magnesio, i veri amici
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Fabrizio Giorgi
04 maggio 2018 12:05
Ciaoooo Franco...tutto bene??? Sei un enciclopedia scientifica di Medicina naturale, grazie grazie grazie GRAZIE per il tuo enorme e vastissimo lavoro, puntualmente dettagliato in modo certosino....però io ti chiedo un favore...... bando a tumori o problemi gravi di salute, facci un elenco preciso di quegli Alimenti Essenziali che tu ritieni utili da assumere SEMPRE, tutti i giorni per prevenzione ma anche curativi. Un altro favore....non puoi scrivere assumere, deglutire piuttosto che INGOIARE??? Scusami ma sembra di dover far ingoiare il cibo con la forza alle oche legate per farle ingrassare
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Franco GenreTu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici. Ciao Fabrizio Giorgi, prima di tutto ti comunico che stò recuperando alla grande e sia martedì che ieri le nostre prime uscite dopo i passati 18 mesi di reclusione obbligatoria, di una giornata completa, che denuncia le energie che il mio corpo riesce a produrre per sostenere la mia volontà di evasione.
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· Rispondi · 22 min
Franco GenreTu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici. In quanto alla tua definizione "enciclopedia", mi pare che sopravvaluti le mie conoscenze, in quanto che le mie conoscenze sono il frutto degli SCIENZIATI del secolo scorso, dei quali gli scritti sono nascosti da chi teme la loro divulgazione. Per la memoria invece, questa non è merito mio, ma degli "ALIMENTI ESSENZIALI" che ingoio con costanza giornalmente.
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Franco GenreTu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici. Sul fatto di elencare quali sono gli "ALIMENTI ESSENZIALI" più importanti non può e non deve essere di mia competenza, in quanto non ho requisiti per poterlo fare. Sul fatto della mia esperienza invece posso farla conoscere solo privatamente.
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Franco GenreTu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici. In quanto alla parola "ingoiare" ho deciso di usarla per differenziarla dall'uso delle parole comuni imposte dal SISTEMA, che possono imbrogliare chi questo SISTEMA segue. E' la stessa cosa come l'aver denominato "ALIMENTI ESSENZIALI" invece che "integ...Altro...
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Franco GenreTu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici. Quindi, mio caro Fabrizio Giorgi, usa questa parola INGOIARE senza alcun problema, in quanto il legarla all'oca ed al grasso, è perchè l'hanno voluta legare i personaggi che formano il SISTEMA dal quale mi dissocio. Come per tutto, costoro NON FANNO MAI NULLA PER NULLA, partendo dall'imposizione delle VERGOGNE. ciaooo Franco
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ciaooo Genfranco
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Nel nostro gruppo del CLORURO DI MAGNESIO, la Emma Grazionso fà una domanda che ritengo molto informativa, la quale merita una risposta altrettanto chiara e precisa. Cosa non fà il commerciante pur di vendere?!?!?! Approfittando del profumo di certi prodotti ne adduce a questo delle proprietà inesistenti pur di raggiungere il suo scopo. E chi lo smentisce? Anzi la pubblicità IMMONDIZIA, anche lei complice, ne amplifica queste falsità pur di raggiungere insieme il loro guadagno.
Cloruro di Magnesio, i veri amici
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Franco Genre
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Tu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici.
Ciao Fabrizio Giorgi, prima di tutto ti comunico che stò recuperando alla grande e sia martedì che ieri le nostre prime uscite dopo i passati 18 mesi di reclusione obbligatoria, di una giornata completa, che denuncia le energie che il mio corpo riesce a produrre per sostenere la mia volontà di evasione.
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· Rispondi · 18 h
Emma Grazioso
Emma Grazioso Ciao Franco Genre Ho comprato un flaconcino di olio di argan.. e ho messo 3 cucchiaini di acido ascorbico mescolato bene... Adesso posso usarlo come crema per viso e mani e Vero che va bene anche per IL sole.. Se puoi rispondere MI basta in si... o...no buona serata
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· Rispondi · 04 maggio 2018 23:10
Franco Genre
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Tu e altri 5 gestite l'iscrizione, i moderatori, le impostazioni e i post per Cloruro di Magnesio, i veri amici.
Ciao Emma Grazioso, NON VA' BENE. E' semplice spiegarlo. Un OLIO, di qualsiasi origine esso sia è SEMPRE UN CIBO, ed i CIBI devono essere ingoiati dalla bocca e NON DAI PORI quindi non spalmati sulla pelle. La pubblicità è TERRIBILE, ma INGANNEVOLE. Sulla pelle SOLO "ALIMENTI ESSENZIALI" sciolti in ACQUA. Lo trovi nella mail che ti ho inviato. ciaooo Franco
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ciaooo Genfranco
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Ringraziamo il Dott. Messora per l’ottima trasposizione video dell’articolo:
Le parti più importanti che cita il video e quindi dell'articolo:
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da persone diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci rendessimo conto che la maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per sviluppare nuove ricerche e nuovi farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà. Recentemente Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche scientifiche prese in esame avesse fallito i test di riproducibilità1; nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da altri ricercatori come base dei loro stessi esperimenti.
Per escludere ogni tipo di errore nella riproduzione delle condizioni sperimentali, spesso dovuti a problemi di manualità o di utilizzo di specifici reagenti, Bagely ed il suo team le hanno provate tutte a partire dall’incontrare direttamente gli autori degli studi originali, racconta «abbiamo ripercorso i lavori pubblicati linea per linea, figura per figura, abbiamo rifatto gli esperimenti per 50 volte senza riuscire a riprodurre quei risultati. Alla fine l’autore originale ci ha detto che lo aveva ripetuto sei volte ma gli era riuscito una volta sola e poi ha pubblicato nell’articolo scientifico solo i dati relativi a quella volta sola.»
Se un esperimento che riesce solo una volta vi venisse proposto come la base per investire milioni di dollari in ricerca e produrre un nuovo farmaco, voi investireste tutti quei soldi?
«Non vogliamo dire – spiega Freedman – che siano soldi buttati, in qualche modo contribuiscono all’evoluzione della scienza, si può però dire con certezza che dal punto di vista economico il sistema attuale della ricerca scientifica è un sistema estremamente inefficiente» 5.
Non è forse un caso quindi che i primi a far emergere il problema della riproducibilità siano ricercatori che lavorano presso multinazionali, sicuramente più attenti al bilancio e alla resa dell’investimento. Forse è grazie a ciò che la lista degli illustri ricercatori che denunciano questo “corto circuito” è in continua crescita.
Il dott. Khusru Asadullah, alto dirigente della Bayer, ha dichiarato come i ricercatori della multinazionale tedesca non erano riusciti a replicare più del 65% degli esperimenti su cui stavano lavorando per portare avanti nuove ricerche3.
La scienza è in crisi: non lo si vuole ancora ammettere pubblicamente ma è tempo che si inizi a stimolare un dibattito.
Dell'articolo del link sotto, ritengo molto importante sottolineare la parte che recita:
"Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof. Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno studio dal titolo emblematico: “Quanti scienziati falsificano i dati e fabbricano ad hoc le ricerche?”(6).
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit presso la
McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa crisi di
riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause quali la variabilità dei
materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure sperimentali, la
scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi critica.(7)"
e ne deduco che sono BELLE PAROLE, ma e se intanto il malato muore, grazie a questi fatti che ora sono diventati incontestabili?
Andiamo in paradiso a dire a quella persona:
"mi dispiace"?
Mi sento molto preso per i fondelli!!!!!!
e voi????? Ma stiamo scherzando sulla pelle altrui?
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Cosa sono e a cosa servono la "SCIENZA" e gli "STUDI SCIENTIFICI"?
non si riesce a capire che noi ora stiamo vivendo in attimo che non è neppure un puntino nella notte dei tempi?
Non si riesce a capire che invece il nostro corpo arriva dalla notte dei tempi, anche se rinnovato e rigenerato di generazione in generazione e variato quel tanto necessario dalla EVOLUZIONE?
Non si riesce a capire che invece il cervello è NUOVO ogni volta e continua ad essere pieno di paure e di INUTILI DOMANDE?
Dico INUTILI poichè ogni risposta, anche la più assurda è sempre buona per il cervello purchè ve ne sia una. Quindi non è importante quale sia la risposta, l'importante è averne una che aiuti a vincere la paura. Ma per fortuna non sono queste a cambiare il ciclo del corpo, il quale sà AUTOGURARSI, e gestire ogni evento, poichè se così non fosse ci saremmo estinti da subito, dall'inizio della vita.
Di questo ne abbiamo l'esempio ogni momento intorno a noi, da ogni animale che divide questo attimo insieme a noi.
Questo è importante capire
Ma..........
... ci mettono sia nei CIBI, quindi nel corpo, che negli ambienti in cui viviamo, quindi nell'aria, ed addirittura sulla pelle adducendo che sono utili alla nostra vita, PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, dichiarando questi prodotti PROGRESSO verso la CIVILTA' e quindi SCOPERTE SCIENTIFICHE.
Prima è da vedere questo video, è CHIARISSIMO.
il link sulla pagina originale
e da sentire questo
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Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può darela SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI, quindi senza alcun sostentamento. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ca le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
La lista non finisce quì, ma personalmente mi fermo, in quanto sono CERTO che hai capito il mio messaggio e saprai comportarti riguardo alla "SCIENZA" ed alla "PROVE SCIENTIFICHE"d'ora in poi, se vuoi la SALUTE tua e di tutta la tua famiglia.
La conclusione mia, ma non sò se è la vostra: PRIMA CI TOLGONO I CIBI NATURALI, ED AL LORO POSTO CI FANNO INGOIARE DEI CIBI INNATURALI "PROVATI SCIENTIFICAMENTE" CHE CI CAUSANO LE MALATTIE, E POI SI APPELLANO ALLA "SCIENZA" DICHIARANDO DI FARE DELLE "RICERCHE SCIENTIFICHE" PER TROVARE LE CURE NECESSARIE PER RIDARCI LA SALUTE ATTRAVERSO LE VARIE ASSOCIAZIONI, dichiarate senza scopo di lucro: l'"AIRC", LA "FABBRICA DEL SORRISO" E CHI PIU' NE HA NE METTA.
Mi sento tanto preso per i fondelli da questo "SISTEMA", e voi?
il link sulla pagina originale
Ora, a suo tempo e per necessità è stata INVENTATA la parola SCIENTIFICO che intende GARANTIRE alle persone della SERIETA' e la SICUREZZA di quanto proposto sul mercato, di qualsiasi origine siano, con delle dichiarazioni di PROVE SCIENTIFICHE scritte e riportate dagli informatori preposti.
Che queste dichiarazioni siano sempre limpide, ne ho moltissimi dubbi poichè la base di questa invenzione è il
LUCRO.
Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può dare la SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ce le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
Per poterlo fare però, dobbiamo fissare dei PARAMETRI INCONTESTABILI. che per farlo devo porti delle domande:
Tu ingoi delle MELE?
Si dice che "una mela al giorno leva il medico di torno" vero?
ingoi delle NOCI?
ingoi dei CARCIOFI?
si dice che il CARCIOFO è indicato a risanare il fegato
ingoi della insalata?
ingoi dei fagioli?
ingoi dei piselli?
ingoi dei ceci?
ingoi dei finocchi?
non parlo della carne o delle uova, poichè qualcuno potrebbe contestare per i vari motivi che ormai conosciamo molto bene, ma se chiedo:
ingoi del latte animale o vegetale?
SONO CERTO CHE TUTTI RISPONDONO DI SI'.
Ma perchè si ingoiano questi CIBI NATURALI?
Semplice, perchè il nostro corpo senza questi CIBI NATURALI morirebbe per mancanza di sostentamento.
Bene, chiaro, vero?
Ma sapendo che questi CIBI NATURALI sono stati impostanti NATURALMENTE, avete mai sentito dire che una qualche casa farmaceutica abbia fatto delle ricerche su questi CIBI NATURALI per vedere se alcuni di loro potrebbero causare dei danni all'individuo?
Sul CAFFE' dicono di sì, ma il CAFFE' NON E' UN CIBO NATURALE, ma una DROGA-INSETTICIDA.
Cosa molto diversa dal finocchio o da una mela, vero?
Ma allora a che cosa si dedica la così detta SCIENZA se non si dedica alla ricerca per EVITARE LA CARENZA di questi CIBI NATURALI per dare la giusta informazione alle persone disinformate o per correggere gli eventuali errori delle persone?
Sì perchè noi sappiamo che questi CIBI NATURALI contengono gli "ALIMENTI ESSENZIALI" senza i quali è malattia certa.
Perchè è chiaro che questa CARENZA di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" è la prima causa delle malattie.
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Ci è noto che i PRODOTTI CHIMICI messi nei CIBI degli scaffali per i molteplici fini, che ormai conosciamo molto bene, ecco che per rendere CREDIBILE la salubrità di questi, lo fanno garantendo delle PROVE cosi dette SCIENTIFICHE le quali ci dicono di averle fatte con tutti crismi di GARANZIA. Ma ormai sappiamo anche che questi PRODOTTI CHIMI nel nostro sangue NON CI DEVONO STARE, quindi cosa faranno mai nel nostro corpo dato che noi siamo dal 70 al 90 % di acqua quindi di sangue? Tocca a noi capirlo, ed alla faccia delle PROVE SCIENTIFICHE, lasciare sugli scaffali i CIBI contenenti questi prodotti.
acidoascorbico.altervista.org/prova30/Im...i/esamedelsangue.htm
Questa è la PURA VERITA' un di personaggio in CONFLITTO DI INTERESSI, quindi come potrà mai consigliare qualcuno senza ledere i suoi interessi privati?
Ma poi, perchè avrà mai studiato questo poverino?
Per la solita POSIZIONE NELLA SOCIETA', ed è riuscito a farsela molto bene, perchè perderla?
Alla faccia di chi?
...alla mia? alla tua?
...cosa conta la mia e la tua salute?
...e pensare che è TUTTO in nome della SCIENZA, quella che il Premio Nobel per la medicina 2013: Randy Schekman, descrive sotto.
"...questo il video:
www.iene.mediaset.it/puntate/2014/03/26/...-e-tumori_8468.shtml
Interessante, veramente interessate ciò che dice il prof. Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega come stanno le cose nella sanità.
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti."
Beh, non ha usato propriamente queste parole il Professor Franco Berrino, già Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Ma che questa sia la realtà dei fatti, lo scoprirete alla fine dell’articolo.
Intervistato da Le iene, comincia in modo un po’… diciamo… sottotraccia!?:
“io sono molto d’accordo che bisogna pensare e usare il cibo in senso terapeutico… sa perché un tumore nasca e cresca bisogna trovare un terreno favorevole e con l’alimentazione possiamo modificare il nostro ambiente interno” e aggiunge “ci sono indizi importantissimi che con l’alimentazione si può aiutare la guarigione del tumore”.
E precisa, badate bene, che sono però solo indizi e non prove solide.
Certo che, si fossero dati la pena di verificare le decine di migliaia di casi degli ultimi cento anni di igienismo, questi indizi, come li chiama lui, sarebbero diventati non prove solide, ma macigni pesanti come montagne, che li schiaccerebbero tutti.
“noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi… Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL… La sanità è la più grande industria nazionale… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione
”La parte più interessante, quando comincia a parlare più chiaramente:
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti.
Non c’è direttamente… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione… che parola si potrebbe usare per definirla?
Una gran commissione di ignoranza… e di stupidità… e di interessi”.
Fantastico! Una confessione in piena regola del vero scopo di questa falsa medicina.
Allora vi dico che, in base all’assurto...
“se non conosci, sei un ignorante,
se conosci e sostieni che non è vero, sei un delinquente”...
... il giudizio di cosa siano questi servi di Mammona, che lasciano morire tra le braccia dell’infame triade chemio-radio-chirurgia milioni di persone innocenti, datelo voi, io potrei usare dei termini troppo forti.
Francesca Salvador
E se vuoi il mio pensiero, lo puoi leggere sotto o sull'originale in fondo pagina come commento.
il link sulla pagina originale
Dell'articolo del link devo evidenziare questo scritto:
"Come possiamo riporre cieca fiducia in un sistema di valutazione spacciato per “verbo” e invece tale da evidenziare falle di queste proporzioni ?
Da anni si discute dell’ipotesi di rendere obbligatoria la registrazione in anticipo dei protocolli di ricerca, rendendoli controllabili on-line, al fine di non far cadere i ricercatori nella tentazione – molto più diffusa di quanto si pensi – di modificare la struttura dell’esperimento a metà strada per far apparire i risultati più significativi di quanto non siano in realtà. Ma neppure in medicina, dove in molti Stati questa prassi è formalmente obbligatoria, essa è applicata con rigore: prova ne sia che ben 1/3 degli studi finanziati dai National Institute of Health in USA non erano ancora stati pubblicati dopo ben 50 mesi dal loro avvio, e questo è statisticamente ancor più vero per tutte le altre discipline scientifiche."
ed ancora
"Gli ostacoli all’effettiva “ripetizione” degli esperimenti sono poi molteplici:
Da uno studio pubblicato pochi mesi fa su PeerJ emerge ad esempio che più del 50% degli articoli di biomedicina pubblicati su ben 84 riviste scientifiche non riportavano l’indicazione dei reagenti chimici necessari per ripetere l’esperimento e verificarne i risultati (!).
E in ogni caso, gli esperti e soprattutto gli enti finanziatori, ammettono che “la ripetizione di esperimenti già conclusi a scopo di verifica non rientra tra le prirorità”, come conferma Elga Nowotny, Presidente del European Research Council.
Anche le agenzie nazionali di controllo sanitario, percepite da molti come un importante baluardo dell’indipendenza scientifica, sono fonte di preoccupazione. Tralasciando il tema sempre attuale – e assai dibattuto – dei conflitti di interessi, limitiamoci ad esaminare quanto è accaduto circa il glifosfato, l’erbicida in assoluto più usato al mondo, sospettato di essere cancerogeno. La IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha recentemente conferrmato questi dubbi, in esito a un’analisi della letteratura scientifica durata un’anno, dalla quale sono emerse “prove convincenti” che il glifosfato causasse cancro alle cavie da laboratorio e“prove significative” che esso possa danneggiare il DNA e i cromosomi delle cellule umane.
La IARC – che ha tra i suoi compiti quello di fornire all’Organizzazione Mondiale della Sanità elementi solidi per formulare i propri pareri – è nota per il suo altissimo rigore scientifico e per la sua indipendenza, lavora con i migliori scienziati ed esperti di regolamentazione del mondo, e ha una politica sul conflitto di interessi severissima:
Il suo parere sta facendo molto discutere, soprattutto perché – sullo stesso tema – le più importanti agenzie di controllo sanitario del mondo – quella tedesca, anch’essa serissima, non più tardi di pochi mesi fa – avevano evidenziato risultati esattamente opposti, ovvero contrari a ogni ipotesi di pericolosità e mutagenicità della sostanza.
Il punto è che la maggior parte degli enti di regolamentazione è restia ad ammettere che le valutazioni scientifiche implichino comunque delle “scelte” – con riguardo ad esempio alla valutazione di prove contradditorie, o al grado di obiettiva affidabilità riconosciuto a uno studio, e questo per vari motivi:
Perché la scienza è un autorevole fonte di auto-legittimazione;
Perché il desiderio implicito della scienza stessa è che ogni valutazione basata su evidenze appaia sempre obiettiva, affidabile e consensuale;
Perché – infine – riconoscere questi bias equivarebbe a stendere un allarmante velo di dubbio su centinaia di migliaia di precedenti pareri, scenario rischiosissimo anche in termini di potenziale impatto sulla pubblica opinione.
Il dibattito sui “correttivi” da apportare al sistema è acceso, e i suggerimenti si sprecano:
Dalla pubblicazione obbligatoria dei risultati negativi, a linee di finanziamento finalizzate appositamente alla verifica dei risultati di precedenti studi
A codici etici impegnativi per i ricercatori, a criteri più rigidi per le riviste scientifiche. Ma l’orizzonte di una scienza sempre davvero “credibile” pare ancora lontano."
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/scienzafalsa.htm
Non voglio esporre quì il MIO PERSONALE pensiero sulla parola SCIENTIFICO poichè temo che facendolo urterei la sensibilità di molte persone FIDUCIOSE su questa parola e questo sarebbe per me controproducente e deleterio poichè invece di informazione farei discussione. Anche perchè questa NON può essere la sede di una discussione così complessa ma che potrebbe essere comprensibile a tutti se bene illustrata. Se volete sapere il VERO significato di questa parola, come illustrato da WIKIPEDIA (e ve lo consiglio per vederci più chiaro) vi consiglierei di cliccare acidoascorbico.altervista.org/Immagini/scientifico.htm
e poi di leggere anche fra le righe. Dove troverete inoltre anche queste espressioni:
dell'approccio al metodo scientifico
In biologia e medicina molte leggi sono di tipo probabilistico e non possono essere espresse con una formula matematica. Quindi, per riconoscere la scientificità di un discorso medico, si ricorre ad un controllo empirico basato sulla ripetibilità, statisticamente significativa, delle osservazioni da parte di altri ricercatori.
Il dibattito
Queste ed altre sfumature di significato legate al concetto di metodo scientifico sono il motivo per cui, o l'espressione del fatto che, su tale concetto si è discusso molto e non esiste (ancora) un accordo generalmente condiviso su una possibile definizione del metodo. Il dibattito è estremamente complesso e coinvolge non solo la pratica scientifica ma anche, o forse soprattutto, la speculazione filosofica.
Non voglio specificarvi il significato della parola SPECULAZIONE. Questo dovete capirlo da soli.
Poi ancora:
"Andrebbe sempre ricordato che dietro la parola scienza, un pò teorica e distante, si celano le attività, le vite, le emozioni e le inclinazioni più o meno etiche delle persone che chiamiamo scienziati. Come scrisse anni fa l’antropologo francesce Bruno Latour, per capire il vero valore della scienza bisognerebbe studiarla “in azione” e non solo nei suoi ordinati e puliti risultati finali. Primum non nocere, ci insegna Ippocrate."
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La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha pensato di dire Randy Schekman al Guardian il giorno stesso in cui ha ricevuto il premio Nobel e quindi non solo nel momento più importante per la carriera di un ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità. Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al Gurdian aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche.
Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio con il quale è stata inghiottita dalle testate che si occupano di divulgazione scientifica, alcuni quotidiani le hanno almeno dedicato il “minimo sindacale” come Il Corriere della Sera “Schekman: «Le principali riviste scientifiche danneggiano la scienza»” (poco più che un trafiletto) e l’Unità “Il Nobel Shekman: “Boicottiamo Science e Nature”“, altri hanno però vistosamente dimenticato di pubblicarla. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale, non una parola sull’autorevole denuncia da parte delle solite testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focus e Ocasapiens, in genere così attente a difendere la buona scienza scegliendosi però bersagli comodi e banali come i creazionisti della Terra giovane o qualche stravagante di turno.
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/scienzamarcia.htm
Uno studio scientifico rivela che la scienza della nutrizione ufficiale si è fondata su una raccolta di dati falsata da metodi scorretti.
L'articolo che ha revisonato 39 anni di studi della scienza nutrizionista degli Stati Uniti, si intitola "Validity of U.S. Nutritional Surveillance: National Health and Nutrition Examination Survey Caloric Energy Intake Data, 1971–2010" ed è visionabile online al seguente link
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A conferma ecco ciò che riporta:
UNA REGOLA AUREA
"Il Dr. Blair postula che un alto consumo di vitamina C (un complemento molto benefico nei trattamenti non tossici per il recupero dal cancro) possa in realtà causare una degenerazione del tessuto umano, che a sua volta può portare ad un maggior rischio di contrarre il cancro. Ed è qui che si arriva aduna prima regola aurea: quando si vuole accertare la veridicità di qualsiasi asserzione scientifica, si deve sempre leggere tra le righe, si deve cercare ciò che il rapporto non dice. Si deve specialmente stare all’erta per quel vecchio e risaputo ritornello altrimenti noto come"quali sono gli interessi in gioco"? Un manuale dell’Università di Manchester sulla metodologia della ricerca contiene questo valido consiglio: La scienza e la ricerca devono essere studiate nel contesto di tutte le parti interessate che vi sono coinvolte. Bisogna porsi domande che mirino a determinare il peso relativo dei vari alleati nel processo di creazione dei fatti, quali i finanziatori, le aziende, il Ministero dell’Interno, le professioni e gli altri scienziati. Nell’analisi dei dibattiti scientifici,ci si dovrebbe sempre chiedere quali interessi sociali, istituzionali,politici e filosofici si trovano dietro ad asserzioni che spesso appaiono neutre e tecniche. (Manuale di metodologia della ricerca, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Università di Manchester) (le sottolineature sono mie)."
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...ziamentiricerche.htm
Quindi questo MANUALE è stato stilato per dare una GARANZIA al consumatore, senza tenere conto che NESSUN PRODOTTO CHIMICO DEVE ESSERE AGGIUNTO AI CIBI NATURALI di cui già >Madre >Natura nel tempo, ha fatto le SUE PROVE SCIENTIFICHE onde non causare danni agli esseri viventi.
Invece per permettere alle industrie, sia alimentari che farmaceutiche di spadroneggiare nel mondo, ad ancora di più con la globalizazzione, il loro commercio indiscriminato pur causando MALATTIE E SOFFERENZA che mai come ora abbiamo sotto gli occhi.
MA CI SARANNO SEMPRE DI PIU' MALATI, OGNI GIORNO DI PIU' SE NESSUNO LI FERMA.
Noi abbiamo una bella carta in mano però, LA NOSTRA SALUTE, evitando come la peste questi CIBI e lasciandoli sugli scaffali.
Ora dello scritto del MANUALE, mi permetto di sottolineare la parte che ritengo più importante ed INDICATIVA in merito alla NOSTRA SALUTE:
"La varietà dei prodotti e la complessità dei metodi impiegati per produrli impone l’uso di metodologie aggiornate, rigorose e soprattutto improntate a una totale trasparenza, onde permettere agli utenti interessati di ripercorrere il cammino metodologico che ha condotto alla stesura dei documenti.
E’ in questa ottica che l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali propongono questo manuale metodologico, guida sintetica ai metodi usati da prestigiose agenzie internazionali ed esplicitazione di quelli usati dal nostro Programma, frutto di un approccio collaborativo e interdisciplinare. "
che mi pare la dica LUNGA a cosa si riferisce, vero?
Non mi risulta che per ingoiare una CILIEGIA ci vogliano prima delle PROVE SCIENTIFICHE, poichè sono CERTO che >Madre >Natura queste prove le ha fatte dall'inizio del mondo, oppure per farti ingoiare una FRAGOLA MONTANA o il LATTE, ma sono fatte, GUARDACASO, per farti ingoiare dei CIBI trattati con PRODOTTI CHIMICI o con l'aggiunta di questi. Oppure per farti ingoiare DROGHE come il CAFFE' o il TE' in primis, ma seguiti da transene, valium ecc. e le altre DROGHE che consigliano gli psicologi, come è stato per me per 13 anni, ed altri che hanno messo nei MEDICINALI spacciandoli per PRODOTTI CURATIVI chiamandoli "PRINCIPI ATTIVI "che sono CERTO nessun altro animale LIBERO ingoia, MAI ED IN NESSUNA OCCASIONE.
Oppure per farti ingoiare PRODOTTI CHIMICI come l'ASPARTAME il DIETOR ecc. dichiarati DIETETICI, i CONSERVANTI, i COLORANTI, i DISERBANTI, i FARMACI ecc. TUTTI PRODOTTI CHIMICAMENTE, quindi come tali ben lontani dalla costituzione ANIMALE, che nell'esame del sangue NON CI DEVONO STARE, ma di cui con queste PROVE SCIENTIFICHE garantiscono che NON CAUSANO DANNI, dei quali però per i FARMACI aggiungono un FOGLIO ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO).
Vorrei vedere se alle CILIEGIE o alle FRAGOLE e LATTE aggiungono questo FOGLIO ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO, di cui la parola dice TUTTO).
Quindi posso dedurre senza ombra di dubbio che queste PROVE SCIENTIFICHE e chi di queste ne usufruisce, sono fatte ESCLUSIVAMENTE per l'interesse di qualcuno ma a DISCAPITO DELLA SALUTE DI TUTTI gli altri.
il link sulla pagina originale
da questa pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...cheprovegaranzia.htm
Il MANUALE METODOLOGICO
PNLG – Manuale metodologico
Presentazione
Nell’ultimo decennio le linee guida, intese come strumento di razionalizzazione del comportamento clinico-organizzativo, sono balzate prepotentemente alla ribalta sullo sfondo della notevole variabilità di erogazione di prestazioni sanitarie e dell’avvento della medicina basata sulle prove.
Una forte necessità di cambiamento è stata percepita anche nel nostro paese, specialmente nelle aree in cui permangono diseguaglianze e inefficienze del Servizio sanitario.
Per dare una risposta a questa esigenza di rinnovamento è stato avviato il Programma nazionale per le linee guida (PNLG) che ha come scopo la preparazione, la divulgazione, l’aggiornamento e l’implementazione delle linee guida intese come ausili razionali, etici ed efficienti, rivolti a decisori e utenti, per l’erogazione dei servizi sanitari.
I molteplici prodotti del PNLG comprendono linee guida vere e proprie, documenti di indirizzo, rapporti di technology assessment e revisioni sistematiche su argomenti specifici, che vanno dagli interventi preventivi o terapeutici a quelli di diagnosi e riabilitazione.
La varietà dei prodotti e la complessità dei metodi impiegati per produrli impone l’uso di metodologie aggiornate, rigorose e soprattutto improntate a una totale trasparenza, onde permettere agli utenti interessati di ripercorrere il cammino metodologico che ha condotto alla stesura dei documenti.
E’ in questa ottica che l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali propongono questo manuale metodologico, guida sintetica ai metodi usati da prestigiose agenzie internazionali ed esplicitazione di quelli usati dal nostro Programma, frutto di un approccio collaborativo e interdisciplinare.
Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità
Enrico Garaci
Il Direttore dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali
Laura Pellegrini
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Uno straordinario articolo sul settimanale inglese “The Economist ” ha garbatamente spogliato, fino a renderlo quasi del tutto nudo, il paradigma della “scienza basata sulle prove di efficacia”, per difendere il quale non pochi ricercatori sarebbero probabilmente pronti a gettarsi nel fuoco.
E – sorpresa – l’ha fatto con metodo scientifico.
Negli ultimi secoli, la scienza ha prodotto innumerevoli scoperte che hanno di gran lunga migliorato la qualità della vita dell’uomo, ma ha anche generato un certo autocompiacimento tra gli addetti ai lavori.
Quante volte abbiamo letto in appassionati – a volte rabbiosi – thread di commento a qualche articolo sul web “…la scienza dice che”, o “ è ridicolo, non è provato scientificamente”, o ancora “se è scritto su PubMed è così ! ” …?
Sacrosanto. Se fosse tutto vero, e se il sistema fosse perfetto.
Ecco allora alcune riflessioni alla ricerca di nuove verità: nulla in realtà è veramente come sembra, in scienza.
Pillola blu: La tua vita resta tranquilla, le tue certezze incrollabili, la tua fiducia nella scienza assoluta, e ti assicuriamo anche l’immunità totale da ogni tipo di preoccupazione.
Pillola rossa: La tua vita cambia, non sai se in meglio o in peggio, ma ti diamo l’opportunità di metterti in gioco, abbandonando molte certezze e riacquistando la capacità di porti domande…
Iniziamo dal ricordare – come chiunque investa in biotecnologie sa bene – che almeno il 50% degli studi pubblicati in quel settore non è ripetibile, e questa potrebbe essere una stima ottimistica. Gli esempi non mancano: ad esempio, nel 2012 – ricorda un articolo di “Nature” – i ricercatori dell’azienda biotecnologica “Amgen” hanno scoperto non senza sorpresa che erano in grado di replicare solo 6 dei loro 53 studi oncologici definiti “ fondamentali ”.
Ma neppure nella medicina il paradigma della “ripetibilità” degli studi gode di buona salute:
L’inquietante dato è stato confermato dalla multinazionale farmaceutica Bayer, che – sulla base delle risultanze di una verifica pubblicata su “Nature Reviews Drugs Discovery” – è riuscita a ripetere solo il 25% di 67 esperimenti altrettanto importanti, sui quali aveva in parte basato le richieste di approvazione alla messa in commercio di una serie di farmaci.
Un’ulteriore ricerca ha dimostrato che – nel decennio 2000/2010 – circa 80.000 pazienti hanno partecipato a test clinici basati su studi che poi sono stati “ritrattati” a causa di errori o procedure inappropriate.
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“Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una tirannia che va spezzata”. Questo è il giudizio del premio Nobel per la medicina 2013: Randy Schekman.
Randy Schekman biologoRandy Schekman, è il biologo americano che ha vinto il premio Nobel per aver scoperto il meccanismo che regola il trasporto delle molecole nelle cellule, ed è anche la nuova icona anti-casta che lancia accuse violente, su un problema di cui in realtà si discute da tempo. “La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente”. La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha pensato di dire Randy Schekman al “Guardian”, il giorno stesso in cui ha ricevuto il premio Nobel, e quindi non solo nel momento più importante per la sua carriera di ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità per lui. Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni, da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al “Guardian” aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche.
Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio con il quale è stata inghiottita dalla stampa. Alcuni quotidiani italiani le hanno almeno dedicato il minimo sindacale, come Il Corriere della Sera, che titola “Schekman: Le principali riviste scientifiche danneggiano la scienza” (poco più che un trafiletto) e l’Unità, “Il Nobel Schekman: Boicottiamo Science e Nature”, mentre altri hanno invece vistosamente dimenticato di parlarne. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale. Non una parola è stata spesa infatti, da parte di testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focuse Ocasapiens, generalmente attente a difendere la cosiddetta buona scienza (quella sciorinata dal CICAP!) dalle idee magari un po’ stravaganti di qualche personaggio poco noto.
Le principali riviste scientifiche internazionali – Nature, Cell e Science – sono paragonate da Schekman a tiranni: “Pubblicano in base all’appeal mediatico di uno studio, piuttosto che alla sua reale rilevanza scientifica. Da parte loro, visto il prestigio, i ricercatori sono disposti a tutto, anche a modificare i risultati dei loro lavori, pur di ottenere una pubblicazione”.
“La tentazione di vedere i propri lavori pubblicati su quelle riviste spinge i ricercatori ad aggiustare i risultati, per renderli più accattivanti e “alla moda. Tutto questo ovviamente a discapito di scoperte magari meno trendy ma più importanti e determinanti per il progresso“. Non pago, Schekman attacca anche gli editori, che preferiscono pensare allo scoop piuttosto che al valore intrinseco di un lavoro. Come dire, prima i soldi poi la scienza.
Una tale accusa lanciata da un neo premio Nobel dovrebbe meritare la massima attenzione, ma la tecnica è sempre la stessa: ignorare per non dare visibilità a certe idee, considerate scomode. Ma Schekman aggiunge dell’altro: “Queste riviste, sono capaci di cambiare il destino di un ricercatore e di una ricerca, influenzando le scelte di governi e istituzioni. Sfruttano il loro prestigio, distorcono i processi scientifici e rappresentano una tirannia che deve essere spezzata, per il bene della scienza”.
“La scienza con le sue dichiarazioni è un’autorità in grado di influenzare le scelte di governi e istituzioni, e se è manipolabile da parte di chi detiene il comando delle principali testate scientifiche, è automaticamente vero che le affermazioni su temi sensibili possono essere orientate in base alle convenienze dei governi stessi o delle istituzioni”. Le dichiarazioni di Schekman supportano dunque indirettamente che su temi come il Global warming, la pandemia H1N1, l’eugenetica e tutte le implicazioni della visione malthusiana dell’evoluzione, la possibilità di orientare gli studi in un senso “conveniente” è reale.
L’episodio della dichiarazione di Schekman mostra che nemmeno per un Nobel è facile denunciare i problemi della scienza, figurarsi per soggetti enormemente meno visibili. La denuncia di Schekman rappresenta tuttavia un incentivo ad andare avanti per tutti coloro che ritengono la scienza una realtà preziosa, che deve essere difesa dalle strumentalizzazioni e da qualsiasi tentativo di piegarne i risultati a vantaggio di interessi particolari.
Rivisto da Fisicaquantistica.it
acidoascorbico.altervista.org/prova3/Imm...ificopremionobel.htm
“Non prendiamo neppure sul serio le nostre proprie osservazioni, né le accettiamo come osservazioni scientifiche, finché non le abbiamo ripetute e controllate”. Karl Popper
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da persone diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci rendessimo conto che la maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per sviluppare nuove ricerche e nuovi farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà. Recentemente Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche scientifiche prese in esame avesse fallito i test di riproducibilità1; nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da altri ricercatori come base dei loro stessi esperimenti.
Prima di giudicare però bisognerebbe considerare che «con l’evoluzione della scienza diventa sempre più difficile replicare un esperimento perché le tecniche e i reagenti sono sempre più sofisticati, dispendiosi in tempo per la loro preparazione e difficili da insegnare»2 , spiega Mina Bissel, una delle ricercatrici americane più premiate per le sue innovative ricerche in oncologia. La cosa migliore, continua la Bissel, «sarebbe quella di contattare direttamente il collega, se necessario incontrarsi e cercare assieme di capire come mai non si riesca a riprodurre l’esperimento. Risolvere quindi il problema amichevolmente».
Anche l’industria farmaceutica si ferma di fronte alla non riproducibilità degli esperimenti
Nel 2011 Glenn Begley, ai tempi direttore del dipartimento di oncologia medica della Amgen, una delle più grosse multinazionali di biotecnologie, aveva deciso prima di procedere con nuovi e costosi esperimenti, di replicare i 53 lavori scientifici considerati come fondamentali su cui si sarebbero basate le future ricerche della Amgen in oncologia. Risultato? Non fu in grado di replicare 47 dei 53 lavori scientifici, ossia l’89%3.
Se vogliamo scriverlo in altro modo possiamo dire che solo l’11% degli esperimenti scientifici considerati come pietre miliari in quel settore di ricerca, erano riproducibili.
«Rimasi scioccato – racconta Begley – si trattava di studi su cui si affidano tutte le industrie farmaceutiche per identificare nuovi target nello sviluppo di farmaci innovativi. Ma se tu stai per investire 1 milione, 2 milioni o 5 milioni scommettendo su un’osservazione hai bisogno di essere sicuro. Così abbiamo provato a riprodurre questi lavori pubblicati e ci siamo convinti che non puoi prendere più nulla per quello che sembra»4
Per cercare di calmare le acque il premio Nobel Philip Sharp è intervenuto spiegando come «una cellula tumorale può rispondere in modi diversi a seconda delle differenti condizioni sperimentali. Penso che molta della variabilità nella riproducibilità possa venire da qui» 4.
Per escludere ogni tipo di errore nella riproduzione delle condizioni sperimentali, spesso dovuti a problemi di manualità o di utilizzo di specifici reagenti, Bagely ed il suo team le hanno provate tutte a partire dall’incontrare direttamente gli autori degli studi originali, racconta «abbiamo ripercorso i lavori pubblicati linea per linea, figura per figura, abbiamo rifatto gli esperimenti per 50 volte senza riuscire a riprodurre quei risultati. Alla fine l’autore originale ci ha detto che lo aveva ripetuto sei volte ma gli era riuscito una volta sola e poi ha pubblicato nell’articolo scientifico solo i dati relativi a quella volta sola.»
Così si stanno investendo soldi su fallimenti annunciati
Se un esperimento che riesce solo una volta vi venisse proposto come la base per investire milioni di dollari in ricerca e produrre un nuovo farmaco, voi investireste tutti quei soldi?
È la domanda che si sono posti Leonard Freedman del Global Biological Standard Institute di Washington, Iain Cockburn e Timothy Simcoe della Boston University School of Management. In una recente ricerca hanno stimato che ogni anno il governo americano spende 28 miliardi di dollari in lavori scientifici non riproducibili. «Non vogliamo dire – spiega Freedman – che siano soldi buttati, in qualche modo contribuiscono all’evoluzione della scienza, si può però dire con certezza che dal punto di vista economico il sistema attuale della ricerca scientifica è un sistema estremamente inefficiente» 5.
Non è forse un caso quindi che i primi a far emergere il problema della riproducibilità siano ricercatori che lavorano presso multinazionali, sicuramente più attenti al bilancio e alla resa dell’investimento. Forse è grazie a ciò che la lista degli illustri ricercatori che denunciano questo “corto circuito” è in continua crescita.
Il dott. Khusru Asadullah, alto dirigente della Bayer, ha dichiarato come i ricercatori della multinazionale tedesca non erano riusciti a replicare più del 65% degli esperimenti su cui stavano lavorando per portare avanti nuove ricerche3.
Anche il prof. George Robertson della Dalhouise University in Nova Scozia racconta di quando lavorava per l’azienda Merck sulle malattie neuro-degenerative e si erano accorti che molti lavori scientifici accademici non reggevano alla prova della riproducibilità4.
Alla ricerca delle cause di questa crisi della scienza
La scienza è in crisi: non lo si vuole ancora ammettere pubblicamente ma è tempo che si inizi a stimolare un dibattito.
Tra le cause di questa “crisi di riproducibilità” sicuramente ci sono le tematiche tecniche descritte dalla Bissel, ci sono però anche aspetti più umani quali il bisogno degli scienziati di pubblicare per far carriera e ricevere finanziamenti, a volte i loro stessi contratti di lavoro sono vincolati al numero di pubblicazioni che riescono a fare, come racconta Ferric Fang, dell’Università di Washington «il biglietto più sicuro per prendere un finanziamento o un lavoro è quello di venir pubblicato su una rivista scientifica di alto profilo. Questo è qualcosa di poco sano che può condurre gli scienziati a cercare notizie sensazionalistiche o in alcune volte ad assumere comportamenti disonesti».
In maniera ancora più diretta interviene il professor Ken Kaitin, direttore del Tufts Center for the Study of the Drug Develompment che afferma «Se puoi scrivere un articolo che possa essere pubblicato non ci pensi nemmeno al tema della riproducibilità, fai un’osservazione e vai avanti. Non c’è nessun incentivo per capire se l’osservazione originale fosse per caso sbagliata.»
Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof. Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno studio dal titolo emblematico: «Quanti scienziati falsificano i dati e fabbricano ad hoc le ricerche?”»6
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit presso la McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa crisi di riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause quali la variabilità dei materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure sperimentali, la scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi critica. 7
Né le università né le riviste scientifiche sono interessate agli studi di riproducibilità
È inoltre necessario considerare che il sistema accademico non premia per niente chi fa studi di riproducibilità, sono tempo e soldi buttati via dal punto di vista delle “performance produttive” del gruppo di ricerca.
Le stesse riviste scientifiche non sono un granché interessate a pubblicare ricerche che dimostrano la non riproducibilità di un precedente lavoro pubblicato, preferiscono pubblicare ricerche innovative o risultati sorprendenti e così ecco com’è facile far sparire le notizie dei fallimenti delle repliche.
In ultima analisi bisogna tenere a mente che oggi ci sono ricerche tanto specifiche che solo pochi esperti le possono capire e valutare; in questo modo si sterilizza l’attività di peer review (ossia il lavoro di revisione dello studio scientifico da parte di esperti così da poter decidere se pubblicarlo, chiedere chiarimenti o respingerlo). In alcuni casi c’è il grosso rischio che le riviste scientifiche pubblicano quasi alla cieca, del tipo: non ho capito di cosa stai parlando però mi sembra tutto serio e ben fatto, tu hai una buona reputazione, quindi lo pubblico.
«Non per questo adesso bisogna pensare che tutti gli studi scientifici siano inaffidabili – afferma Andrea Pensotti, direttore dell’Interdisciplinary Life Science Institute – bisogna avere la forza di fare una seria autocritica nel mondo della scienza senza cadere nell’eccesso opposto della “caccia alle streghe” che porterebbe ad una grave crisi di credibilità non solo verso la popolazione generale ma anche verso gli stessi medici e tra colleghi ricercatori».
La storia della Scienza ci ha sempre raccontato di un’evoluzione che passa attraverso grosse crisi: dalla messa in dubbio del sistema geocentrico fino all’introduzione della fisica quantistica. Il bello della scienza è sempre stato quello di saper mettersi in crisi ed uscirne più bella di prima e spesso queste grandi rivoluzioni non necessitano di grossi finanziamenti ma solo di genuini lampi di genio ed onestà.
«Mettere il dito nella piaga di questa crisi di credibilità è di vitale importanza per noi che lavoriamo sull’interdisciplinarità, la necessità di integrare diverse discipline richiede più che mai un chiaro confronto e fa emergere con maggior facilità eventuali incongruenze – spiega Andrea Pensotti in occasione del congresso mondiale di studi sulla Coscienza tenutosi a San Diego assieme al linguista Noam Chomsky – per anni la scienza si è concentrata sull’analisi dei “singoli pezzi” della natura, l’ha sezionata alla ricerca degli ingranaggi primordiali. È ora necessario riscoprire la capacità di collegare i singoli pezzi studiati e comprendere meglio il senso di quei processi che guidano l’organizzazione e l’evoluzione della materia vivente. Bisogna tornare alla semplificazione dei concetti, passare da una sintattica della vita ad una semantica della vita» .
Fonti:
1 – Nature – 1,500 scientists lift the lid on reproducibility – survey sheds light on the ‘crisis’ rocking research
2 – Nature – Reproducibility: The risks of the replication drive
3 – Nature – Believe it or not: how much can we rely on published data on potential drug targets?
4 – Reuters – In cancer science, many “discoveries” don’t hold up
5 – Plos One – The Economics of Reproducibility in Preclinical Research
6 – Plos One – How many scientists fabricate and falsify research? A systematic review and meta-analysis of survey data
7 – Plos One – Can cancer researchers accurately judge whether preclinical reports will reproduce?
Interdisciplinary Life Sciences Institute
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cientifichevideo.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Ringraziamo il Dott. Messora per l’ottima trasposizione video dell’articolo:
Le parti più importanti che cita il video e quindi dell'articolo:
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da persone diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci rendessimo conto che la maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per sviluppare nuove ricerche e nuovi farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà. Recentemente Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche scientifiche prese in esame avesse fallito i test di riproducibilità1; nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da altri ricercatori come base dei loro stessi esperimenti.
Per escludere ogni tipo di errore nella riproduzione delle condizioni sperimentali, spesso dovuti a problemi di manualità o di utilizzo di specifici reagenti, Bagely ed il suo team le hanno provate tutte a partire dall’incontrare direttamente gli autori degli studi originali, racconta «abbiamo ripercorso i lavori pubblicati linea per linea, figura per figura, abbiamo rifatto gli esperimenti per 50 volte senza riuscire a riprodurre quei risultati. Alla fine l’autore originale ci ha detto che lo aveva ripetuto sei volte ma gli era riuscito una volta sola e poi ha pubblicato nell’articolo scientifico solo i dati relativi a quella volta sola.»
Se un esperimento che riesce solo una volta vi venisse proposto come la base per investire milioni di dollari in ricerca e produrre un nuovo farmaco, voi investireste tutti quei soldi?
«Non vogliamo dire – spiega Freedman – che siano soldi buttati, in qualche modo contribuiscono all’evoluzione della scienza, si può però dire con certezza che dal punto di vista economico il sistema attuale della ricerca scientifica è un sistema estremamente inefficiente» 5.
Non è forse un caso quindi che i primi a far emergere il problema della riproducibilità siano ricercatori che lavorano presso multinazionali, sicuramente più attenti al bilancio e alla resa dell’investimento. Forse è grazie a ciò che la lista degli illustri ricercatori che denunciano questo “corto circuito” è in continua crescita.
Il dott. Khusru Asadullah, alto dirigente della Bayer, ha dichiarato come i ricercatori della multinazionale tedesca non erano riusciti a replicare più del 65% degli esperimenti su cui stavano lavorando per portare avanti nuove ricerche3.
La scienza è in crisi: non lo si vuole ancora ammettere pubblicamente ma è tempo che si inizi a stimolare un dibattito.
Dell'articolo del link sotto, ritengo molto importante sottolineare la parte che recita:
"Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof. Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno studio dal titolo emblematico: “Quanti scienziati falsificano i dati e fabbricano ad hoc le ricerche?”(6).
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit presso la
McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa crisi di
riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause quali la variabilità dei
materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure sperimentali, la
scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi critica.(7)"
e ne deduco che sono BELLE PAROLE, ma e se intanto il malato muore, grazie a questi fatti che ora sono diventati incontestabili?
Andiamo in paradiso a dire a quella persona:
"mi dispiace"?
Mi sento molto preso per i fondelli!!!!!!
e voi????? Ma stiamo scherzando sulla pelle altrui?
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cientifichefalse.htm
Cosa sono e a cosa servono la "SCIENZA" e gli "STUDI SCIENTIFICI"?
non si riesce a capire che noi ora stiamo vivendo in attimo che non è neppure un puntino nella notte dei tempi?
Non si riesce a capire che invece il nostro corpo arriva dalla notte dei tempi, anche se rinnovato e rigenerato di generazione in generazione e variato quel tanto necessario dalla EVOLUZIONE?
Non si riesce a capire che invece il cervello è NUOVO ogni volta e continua ad essere pieno di paure e di INUTILI DOMANDE?
Dico INUTILI poichè ogni risposta, anche la più assurda è sempre buona per il cervello purchè ve ne sia una. Quindi non è importante quale sia la risposta, l'importante è averne una che aiuti a vincere la paura. Ma per fortuna non sono queste a cambiare il ciclo del corpo, il quale sà AUTOGURARSI, e gestire ogni evento, poichè se così non fosse ci saremmo estinti da subito, dall'inizio della vita.
Di questo ne abbiamo l'esempio ogni momento intorno a noi, da ogni animale che divide questo attimo insieme a noi.
Questo è importante capire
Ma..........
... ci mettono sia nei CIBI, quindi nel corpo, che negli ambienti in cui viviamo, quindi nell'aria, ed addirittura sulla pelle adducendo che sono utili alla nostra vita, PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, dichiarando questi prodotti PROGRESSO verso la CIVILTA' e quindi SCOPERTE SCIENTIFICHE.
Prima è da vedere questo video, è CHIARISSIMO.
il link sulla pagina originale
e da sentire questo
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Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può darela SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI, quindi senza alcun sostentamento. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ca le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
La lista non finisce quì, ma personalmente mi fermo, in quanto sono CERTO che hai capito il mio messaggio e saprai comportarti riguardo alla "SCIENZA" ed alla "PROVE SCIENTIFICHE"d'ora in poi, se vuoi la SALUTE tua e di tutta la tua famiglia.
La conclusione mia, ma non sò se è la vostra: PRIMA CI TOLGONO I CIBI NATURALI, ED AL LORO POSTO CI FANNO INGOIARE DEI CIBI INNATURALI "PROVATI SCIENTIFICAMENTE" CHE CI CAUSANO LE MALATTIE, E POI SI APPELLANO ALLA "SCIENZA" DICHIARANDO DI FARE DELLE "RICERCHE SCIENTIFICHE" PER TROVARE LE CURE NECESSARIE PER RIDARCI LA SALUTE ATTRAVERSO LE VARIE ASSOCIAZIONI, dichiarate senza scopo di lucro: l'"AIRC", LA "FABBRICA DEL SORRISO" E CHI PIU' NE HA NE METTA.
Mi sento tanto preso per i fondelli da questo "SISTEMA", e voi?
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Ora, a suo tempo e per necessità è stata INVENTATA la parola SCIENTIFICO che intende GARANTIRE alle persone della SERIETA' e la SICUREZZA di quanto proposto sul mercato, di qualsiasi origine siano, con delle dichiarazioni di PROVE SCIENTIFICHE scritte e riportate dagli informatori preposti.
Che queste dichiarazioni siano sempre limpide, ne ho moltissimi dubbi poichè la base di questa invenzione è il
LUCRO.
Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può dare la SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ce le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
Per poterlo fare però, dobbiamo fissare dei PARAMETRI INCONTESTABILI. che per farlo devo porti delle domande:
Tu ingoi delle MELE?
Si dice che "una mela al giorno leva il medico di torno" vero?
ingoi delle NOCI?
ingoi dei CARCIOFI?
si dice che il CARCIOFO è indicato a risanare il fegato
ingoi della insalata?
ingoi dei fagioli?
ingoi dei piselli?
ingoi dei ceci?
ingoi dei finocchi?
non parlo della carne o delle uova, poichè qualcuno potrebbe contestare per i vari motivi che ormai conosciamo molto bene, ma se chiedo:
ingoi del latte animale o vegetale?
SONO CERTO CHE TUTTI RISPONDONO DI SI'.
Ma perchè si ingoiano questi CIBI NATURALI?
Semplice, perchè il nostro corpo senza questi CIBI NATURALI morirebbe per mancanza di sostentamento.
Bene, chiaro, vero?
Ma sapendo che questi CIBI NATURALI sono stati impostanti NATURALMENTE, avete mai sentito dire che una qualche casa farmaceutica abbia fatto delle ricerche su questi CIBI NATURALI per vedere se alcuni di loro potrebbero causare dei danni all'individuo?
Sul CAFFE' dicono di sì, ma il CAFFE' NON E' UN CIBO NATURALE, ma una DROGA-INSETTICIDA.
Cosa molto diversa dal finocchio o da una mela, vero?
Ma allora a che cosa si dedica la così detta SCIENZA se non si dedica alla ricerca per EVITARE LA CARENZA di questi CIBI NATURALI per dare la giusta informazione alle persone disinformate o per correggere gli eventuali errori delle persone?
Sì perchè noi sappiamo che questi CIBI NATURALI contengono gli "ALIMENTI ESSENZIALI" senza i quali è malattia certa.
Perchè è chiaro che questa CARENZA di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" è la prima causa delle malattie.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...miciincasapiante.htm
Ci è noto che i PRODOTTI CHIMICI messi nei CIBI degli scaffali per i molteplici fini, che ormai conosciamo molto bene, ecco che per rendere CREDIBILE la salubrità di questi, lo fanno garantendo delle PROVE cosi dette SCIENTIFICHE le quali ci dicono di averle fatte con tutti crismi di GARANZIA. Ma ormai sappiamo anche che questi PRODOTTI CHIMI nel nostro sangue NON CI DEVONO STARE, quindi cosa faranno mai nel nostro corpo dato che noi siamo dal 70 al 90 % di acqua quindi di sangue? Tocca a noi capirlo, ed alla faccia delle PROVE SCIENTIFICHE, lasciare sugli scaffali i CIBI contenenti questi prodotti.
acidoascorbico.altervista.org/prova30/Im...i/esamedelsangue.htm
Questa è la PURA VERITA' un di personaggio in CONFLITTO DI INTERESSI, quindi come potrà mai consigliare qualcuno senza ledere i suoi interessi privati?
Ma poi, perchè avrà mai studiato questo poverino?
Per la solita POSIZIONE NELLA SOCIETA', ed è riuscito a farsela molto bene, perchè perderla?
Alla faccia di chi?
...alla mia? alla tua?
...cosa conta la mia e la tua salute?
...e pensare che è TUTTO in nome della SCIENZA, quella che il Premio Nobel per la medicina 2013: Randy Schekman, descrive sotto.
"...questo il video:
www.iene.mediaset.it/puntate/2014/03/26/...-e-tumori_8468.shtml
Interessante, veramente interessate ciò che dice il prof. Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega come stanno le cose nella sanità.
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti."
Beh, non ha usato propriamente queste parole il Professor Franco Berrino, già Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Ma che questa sia la realtà dei fatti, lo scoprirete alla fine dell’articolo.
Intervistato da Le iene, comincia in modo un po’… diciamo… sottotraccia!?:
“io sono molto d’accordo che bisogna pensare e usare il cibo in senso terapeutico… sa perché un tumore nasca e cresca bisogna trovare un terreno favorevole e con l’alimentazione possiamo modificare il nostro ambiente interno” e aggiunge “ci sono indizi importantissimi che con l’alimentazione si può aiutare la guarigione del tumore”.
E precisa, badate bene, che sono però solo indizi e non prove solide.
Certo che, si fossero dati la pena di verificare le decine di migliaia di casi degli ultimi cento anni di igienismo, questi indizi, come li chiama lui, sarebbero diventati non prove solide, ma macigni pesanti come montagne, che li schiaccerebbero tutti.
“noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi… Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL… La sanità è la più grande industria nazionale… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione
”La parte più interessante, quando comincia a parlare più chiaramente:
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti.
Non c’è direttamente… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione… che parola si potrebbe usare per definirla?
Una gran commissione di ignoranza… e di stupidità… e di interessi”.
Fantastico! Una confessione in piena regola del vero scopo di questa falsa medicina.
Allora vi dico che, in base all’assurto...
“se non conosci, sei un ignorante,
se conosci e sostieni che non è vero, sei un delinquente”...
... il giudizio di cosa siano questi servi di Mammona, che lasciano morire tra le braccia dell’infame triade chemio-radio-chirurgia milioni di persone innocenti, datelo voi, io potrei usare dei termini troppo forti.
Francesca Salvador
E se vuoi il mio pensiero, lo puoi leggere sotto o sull'originale in fondo pagina come commento.
il link sulla pagina originale
Dell'articolo del link devo evidenziare questo scritto:
"Come possiamo riporre cieca fiducia in un sistema di valutazione spacciato per “verbo” e invece tale da evidenziare falle di queste proporzioni ?
Da anni si discute dell’ipotesi di rendere obbligatoria la registrazione in anticipo dei protocolli di ricerca, rendendoli controllabili on-line, al fine di non far cadere i ricercatori nella tentazione – molto più diffusa di quanto si pensi – di modificare la struttura dell’esperimento a metà strada per far apparire i risultati più significativi di quanto non siano in realtà. Ma neppure in medicina, dove in molti Stati questa prassi è formalmente obbligatoria, essa è applicata con rigore: prova ne sia che ben 1/3 degli studi finanziati dai National Institute of Health in USA non erano ancora stati pubblicati dopo ben 50 mesi dal loro avvio, e questo è statisticamente ancor più vero per tutte le altre discipline scientifiche."
ed ancora
"Gli ostacoli all’effettiva “ripetizione” degli esperimenti sono poi molteplici:
Da uno studio pubblicato pochi mesi fa su PeerJ emerge ad esempio che più del 50% degli articoli di biomedicina pubblicati su ben 84 riviste scientifiche non riportavano l’indicazione dei reagenti chimici necessari per ripetere l’esperimento e verificarne i risultati (!).
E in ogni caso, gli esperti e soprattutto gli enti finanziatori, ammettono che “la ripetizione di esperimenti già conclusi a scopo di verifica non rientra tra le prirorità”, come conferma Elga Nowotny, Presidente del European Research Council.
Anche le agenzie nazionali di controllo sanitario, percepite da molti come un importante baluardo dell’indipendenza scientifica, sono fonte di preoccupazione. Tralasciando il tema sempre attuale – e assai dibattuto – dei conflitti di interessi, limitiamoci ad esaminare quanto è accaduto circa il glifosfato, l’erbicida in assoluto più usato al mondo, sospettato di essere cancerogeno. La IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha recentemente conferrmato questi dubbi, in esito a un’analisi della letteratura scientifica durata un’anno, dalla quale sono emerse “prove convincenti” che il glifosfato causasse cancro alle cavie da laboratorio e“prove significative” che esso possa danneggiare il DNA e i cromosomi delle cellule umane.
La IARC – che ha tra i suoi compiti quello di fornire all’Organizzazione Mondiale della Sanità elementi solidi per formulare i propri pareri – è nota per il suo altissimo rigore scientifico e per la sua indipendenza, lavora con i migliori scienziati ed esperti di regolamentazione del mondo, e ha una politica sul conflitto di interessi severissima:
Il suo parere sta facendo molto discutere, soprattutto perché – sullo stesso tema – le più importanti agenzie di controllo sanitario del mondo – quella tedesca, anch’essa serissima, non più tardi di pochi mesi fa – avevano evidenziato risultati esattamente opposti, ovvero contrari a ogni ipotesi di pericolosità e mutagenicità della sostanza.
Il punto è che la maggior parte degli enti di regolamentazione è restia ad ammettere che le valutazioni scientifiche implichino comunque delle “scelte” – con riguardo ad esempio alla valutazione di prove contradditorie, o al grado di obiettiva affidabilità riconosciuto a uno studio, e questo per vari motivi:
Perché la scienza è un autorevole fonte di auto-legittimazione;
Perché il desiderio implicito della scienza stessa è che ogni valutazione basata su evidenze appaia sempre obiettiva, affidabile e consensuale;
Perché – infine – riconoscere questi bias equivarebbe a stendere un allarmante velo di dubbio su centinaia di migliaia di precedenti pareri, scenario rischiosissimo anche in termini di potenziale impatto sulla pubblica opinione.
Il dibattito sui “correttivi” da apportare al sistema è acceso, e i suggerimenti si sprecano:
Dalla pubblicazione obbligatoria dei risultati negativi, a linee di finanziamento finalizzate appositamente alla verifica dei risultati di precedenti studi
A codici etici impegnativi per i ricercatori, a criteri più rigidi per le riviste scientifiche. Ma l’orizzonte di una scienza sempre davvero “credibile” pare ancora lontano."
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/scienzafalsa.htm
Non voglio esporre quì il MIO PERSONALE pensiero sulla parola SCIENTIFICO poichè temo che facendolo urterei la sensibilità di molte persone FIDUCIOSE su questa parola e questo sarebbe per me controproducente e deleterio poichè invece di informazione farei discussione. Anche perchè questa NON può essere la sede di una discussione così complessa ma che potrebbe essere comprensibile a tutti se bene illustrata. Se volete sapere il VERO significato di questa parola, come illustrato da WIKIPEDIA (e ve lo consiglio per vederci più chiaro) vi consiglierei di cliccare acidoascorbico.altervista.org/Immagini/scientifico.htm
e poi di leggere anche fra le righe. Dove troverete inoltre anche queste espressioni:
dell'approccio al metodo scientifico
In biologia e medicina molte leggi sono di tipo probabilistico e non possono essere espresse con una formula matematica. Quindi, per riconoscere la scientificità di un discorso medico, si ricorre ad un controllo empirico basato sulla ripetibilità, statisticamente significativa, delle osservazioni da parte di altri ricercatori.
Il dibattito
Queste ed altre sfumature di significato legate al concetto di metodo scientifico sono il motivo per cui, o l'espressione del fatto che, su tale concetto si è discusso molto e non esiste (ancora) un accordo generalmente condiviso su una possibile definizione del metodo. Il dibattito è estremamente complesso e coinvolge non solo la pratica scientifica ma anche, o forse soprattutto, la speculazione filosofica.
Non voglio specificarvi il significato della parola SPECULAZIONE. Questo dovete capirlo da soli.
Poi ancora:
"Andrebbe sempre ricordato che dietro la parola scienza, un pò teorica e distante, si celano le attività, le vite, le emozioni e le inclinazioni più o meno etiche delle persone che chiamiamo scienziati. Come scrisse anni fa l’antropologo francesce Bruno Latour, per capire il vero valore della scienza bisognerebbe studiarla “in azione” e non solo nei suoi ordinati e puliti risultati finali. Primum non nocere, ci insegna Ippocrate."
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La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha pensato di dire Randy Schekman al Guardian il giorno stesso in cui ha ricevuto il premio Nobel e quindi non solo nel momento più importante per la carriera di un ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità. Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al Gurdian aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche.
Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio con il quale è stata inghiottita dalle testate che si occupano di divulgazione scientifica, alcuni quotidiani le hanno almeno dedicato il “minimo sindacale” come Il Corriere della Sera “Schekman: «Le principali riviste scientifiche danneggiano la scienza»” (poco più che un trafiletto) e l’Unità “Il Nobel Shekman: “Boicottiamo Science e Nature”“, altri hanno però vistosamente dimenticato di pubblicarla. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale, non una parola sull’autorevole denuncia da parte delle solite testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focus e Ocasapiens, in genere così attente a difendere la buona scienza scegliendosi però bersagli comodi e banali come i creazionisti della Terra giovane o qualche stravagante di turno.
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/scienzamarcia.htm
Uno studio scientifico rivela che la scienza della nutrizione ufficiale si è fondata su una raccolta di dati falsata da metodi scorretti.
L'articolo che ha revisonato 39 anni di studi della scienza nutrizionista degli Stati Uniti, si intitola "Validity of U.S. Nutritional Surveillance: National Health and Nutrition Examination Survey Caloric Energy Intake Data, 1971–2010" ed è visionabile online al seguente link
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A conferma ecco ciò che riporta:
UNA REGOLA AUREA
"Il Dr. Blair postula che un alto consumo di vitamina C (un complemento molto benefico nei trattamenti non tossici per il recupero dal cancro) possa in realtà causare una degenerazione del tessuto umano, che a sua volta può portare ad un maggior rischio di contrarre il cancro. Ed è qui che si arriva aduna prima regola aurea: quando si vuole accertare la veridicità di qualsiasi asserzione scientifica, si deve sempre leggere tra le righe, si deve cercare ciò che il rapporto non dice. Si deve specialmente stare all’erta per quel vecchio e risaputo ritornello altrimenti noto come"quali sono gli interessi in gioco"? Un manuale dell’Università di Manchester sulla metodologia della ricerca contiene questo valido consiglio: La scienza e la ricerca devono essere studiate nel contesto di tutte le parti interessate che vi sono coinvolte. Bisogna porsi domande che mirino a determinare il peso relativo dei vari alleati nel processo di creazione dei fatti, quali i finanziatori, le aziende, il Ministero dell’Interno, le professioni e gli altri scienziati. Nell’analisi dei dibattiti scientifici,ci si dovrebbe sempre chiedere quali interessi sociali, istituzionali,politici e filosofici si trovano dietro ad asserzioni che spesso appaiono neutre e tecniche. (Manuale di metodologia della ricerca, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Università di Manchester) (le sottolineature sono mie)."
acidoascorbico.altervista.org/prova03/Im...ziamentiricerche.htm
Quindi questo MANUALE è stato stilato per dare una GARANZIA al consumatore, senza tenere conto che NESSUN PRODOTTO CHIMICO DEVE ESSERE AGGIUNTO AI CIBI NATURALI di cui già >Madre >Natura nel tempo, ha fatto le SUE PROVE SCIENTIFICHE onde non causare danni agli esseri viventi.
Invece per permettere alle industrie, sia alimentari che farmaceutiche di spadroneggiare nel mondo, ad ancora di più con la globalizazzione, il loro commercio indiscriminato pur causando MALATTIE E SOFFERENZA che mai come ora abbiamo sotto gli occhi.
MA CI SARANNO SEMPRE DI PIU' MALATI, OGNI GIORNO DI PIU' SE NESSUNO LI FERMA.
Noi abbiamo una bella carta in mano però, LA NOSTRA SALUTE, evitando come la peste questi CIBI e lasciandoli sugli scaffali.
Ora dello scritto del MANUALE, mi permetto di sottolineare la parte che ritengo più importante ed INDICATIVA in merito alla NOSTRA SALUTE:
"La varietà dei prodotti e la complessità dei metodi impiegati per produrli impone l’uso di metodologie aggiornate, rigorose e soprattutto improntate a una totale trasparenza, onde permettere agli utenti interessati di ripercorrere il cammino metodologico che ha condotto alla stesura dei documenti.
E’ in questa ottica che l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali propongono questo manuale metodologico, guida sintetica ai metodi usati da prestigiose agenzie internazionali ed esplicitazione di quelli usati dal nostro Programma, frutto di un approccio collaborativo e interdisciplinare. "
che mi pare la dica LUNGA a cosa si riferisce, vero?
Non mi risulta che per ingoiare una CILIEGIA ci vogliano prima delle PROVE SCIENTIFICHE, poichè sono CERTO che >Madre >Natura queste prove le ha fatte dall'inizio del mondo, oppure per farti ingoiare una FRAGOLA MONTANA o il LATTE, ma sono fatte, GUARDACASO, per farti ingoiare dei CIBI trattati con PRODOTTI CHIMICI o con l'aggiunta di questi. Oppure per farti ingoiare DROGHE come il CAFFE' o il TE' in primis, ma seguiti da transene, valium ecc. e le altre DROGHE che consigliano gli psicologi, come è stato per me per 13 anni, ed altri che hanno messo nei MEDICINALI spacciandoli per PRODOTTI CURATIVI chiamandoli "PRINCIPI ATTIVI "che sono CERTO nessun altro animale LIBERO ingoia, MAI ED IN NESSUNA OCCASIONE.
Oppure per farti ingoiare PRODOTTI CHIMICI come l'ASPARTAME il DIETOR ecc. dichiarati DIETETICI, i CONSERVANTI, i COLORANTI, i DISERBANTI, i FARMACI ecc. TUTTI PRODOTTI CHIMICAMENTE, quindi come tali ben lontani dalla costituzione ANIMALE, che nell'esame del sangue NON CI DEVONO STARE, ma di cui con queste PROVE SCIENTIFICHE garantiscono che NON CAUSANO DANNI, dei quali però per i FARMACI aggiungono un FOGLIO ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO).
Vorrei vedere se alle CILIEGIE o alle FRAGOLE e LATTE aggiungono questo FOGLIO ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO, di cui la parola dice TUTTO).
Quindi posso dedurre senza ombra di dubbio che queste PROVE SCIENTIFICHE e chi di queste ne usufruisce, sono fatte ESCLUSIVAMENTE per l'interesse di qualcuno ma a DISCAPITO DELLA SALUTE DI TUTTI gli altri.
il link sulla pagina originale
da questa pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...cheprovegaranzia.htm
Il MANUALE METODOLOGICO
PNLG – Manuale metodologico
Presentazione
Nell’ultimo decennio le linee guida, intese come strumento di razionalizzazione del comportamento clinico-organizzativo, sono balzate prepotentemente alla ribalta sullo sfondo della notevole variabilità di erogazione di prestazioni sanitarie e dell’avvento della medicina basata sulle prove.
Una forte necessità di cambiamento è stata percepita anche nel nostro paese, specialmente nelle aree in cui permangono diseguaglianze e inefficienze del Servizio sanitario.
Per dare una risposta a questa esigenza di rinnovamento è stato avviato il Programma nazionale per le linee guida (PNLG) che ha come scopo la preparazione, la divulgazione, l’aggiornamento e l’implementazione delle linee guida intese come ausili razionali, etici ed efficienti, rivolti a decisori e utenti, per l’erogazione dei servizi sanitari.
I molteplici prodotti del PNLG comprendono linee guida vere e proprie, documenti di indirizzo, rapporti di technology assessment e revisioni sistematiche su argomenti specifici, che vanno dagli interventi preventivi o terapeutici a quelli di diagnosi e riabilitazione.
La varietà dei prodotti e la complessità dei metodi impiegati per produrli impone l’uso di metodologie aggiornate, rigorose e soprattutto improntate a una totale trasparenza, onde permettere agli utenti interessati di ripercorrere il cammino metodologico che ha condotto alla stesura dei documenti.
E’ in questa ottica che l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali propongono questo manuale metodologico, guida sintetica ai metodi usati da prestigiose agenzie internazionali ed esplicitazione di quelli usati dal nostro Programma, frutto di un approccio collaborativo e interdisciplinare.
Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità
Enrico Garaci
Il Direttore dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali
Laura Pellegrini
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Uno straordinario articolo sul settimanale inglese “The Economist ” ha garbatamente spogliato, fino a renderlo quasi del tutto nudo, il paradigma della “scienza basata sulle prove di efficacia”, per difendere il quale non pochi ricercatori sarebbero probabilmente pronti a gettarsi nel fuoco.
E – sorpresa – l’ha fatto con metodo scientifico.
Negli ultimi secoli, la scienza ha prodotto innumerevoli scoperte che hanno di gran lunga migliorato la qualità della vita dell’uomo, ma ha anche generato un certo autocompiacimento tra gli addetti ai lavori.
Quante volte abbiamo letto in appassionati – a volte rabbiosi – thread di commento a qualche articolo sul web “…la scienza dice che”, o “ è ridicolo, non è provato scientificamente”, o ancora “se è scritto su PubMed è così ! ” …?
Sacrosanto. Se fosse tutto vero, e se il sistema fosse perfetto.
Ecco allora alcune riflessioni alla ricerca di nuove verità: nulla in realtà è veramente come sembra, in scienza.
Pillola blu: La tua vita resta tranquilla, le tue certezze incrollabili, la tua fiducia nella scienza assoluta, e ti assicuriamo anche l’immunità totale da ogni tipo di preoccupazione.
Pillola rossa: La tua vita cambia, non sai se in meglio o in peggio, ma ti diamo l’opportunità di metterti in gioco, abbandonando molte certezze e riacquistando la capacità di porti domande…
Iniziamo dal ricordare – come chiunque investa in biotecnologie sa bene – che almeno il 50% degli studi pubblicati in quel settore non è ripetibile, e questa potrebbe essere una stima ottimistica. Gli esempi non mancano: ad esempio, nel 2012 – ricorda un articolo di “Nature” – i ricercatori dell’azienda biotecnologica “Amgen” hanno scoperto non senza sorpresa che erano in grado di replicare solo 6 dei loro 53 studi oncologici definiti “ fondamentali ”.
Ma neppure nella medicina il paradigma della “ripetibilità” degli studi gode di buona salute:
L’inquietante dato è stato confermato dalla multinazionale farmaceutica Bayer, che – sulla base delle risultanze di una verifica pubblicata su “Nature Reviews Drugs Discovery” – è riuscita a ripetere solo il 25% di 67 esperimenti altrettanto importanti, sui quali aveva in parte basato le richieste di approvazione alla messa in commercio di una serie di farmaci.
Un’ulteriore ricerca ha dimostrato che – nel decennio 2000/2010 – circa 80.000 pazienti hanno partecipato a test clinici basati su studi che poi sono stati “ritrattati” a causa di errori o procedure inappropriate.
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“Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una tirannia che va spezzata”. Questo è il giudizio del premio Nobel per la medicina 2013: Randy Schekman.
Randy Schekman biologoRandy Schekman, è il biologo americano che ha vinto il premio Nobel per aver scoperto il meccanismo che regola il trasporto delle molecole nelle cellule, ed è anche la nuova icona anti-casta che lancia accuse violente, su un problema di cui in realtà si discute da tempo. “La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente”. La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha pensato di dire Randy Schekman al “Guardian”, il giorno stesso in cui ha ricevuto il premio Nobel, e quindi non solo nel momento più importante per la sua carriera di ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità per lui. Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni, da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al “Guardian” aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche.
Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio con il quale è stata inghiottita dalla stampa. Alcuni quotidiani italiani le hanno almeno dedicato il minimo sindacale, come Il Corriere della Sera, che titola “Schekman: Le principali riviste scientifiche danneggiano la scienza” (poco più che un trafiletto) e l’Unità, “Il Nobel Schekman: Boicottiamo Science e Nature”, mentre altri hanno invece vistosamente dimenticato di parlarne. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale. Non una parola è stata spesa infatti, da parte di testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focuse Ocasapiens, generalmente attente a difendere la cosiddetta buona scienza (quella sciorinata dal CICAP!) dalle idee magari un po’ stravaganti di qualche personaggio poco noto.
Le principali riviste scientifiche internazionali – Nature, Cell e Science – sono paragonate da Schekman a tiranni: “Pubblicano in base all’appeal mediatico di uno studio, piuttosto che alla sua reale rilevanza scientifica. Da parte loro, visto il prestigio, i ricercatori sono disposti a tutto, anche a modificare i risultati dei loro lavori, pur di ottenere una pubblicazione”.
“La tentazione di vedere i propri lavori pubblicati su quelle riviste spinge i ricercatori ad aggiustare i risultati, per renderli più accattivanti e “alla moda. Tutto questo ovviamente a discapito di scoperte magari meno trendy ma più importanti e determinanti per il progresso“. Non pago, Schekman attacca anche gli editori, che preferiscono pensare allo scoop piuttosto che al valore intrinseco di un lavoro. Come dire, prima i soldi poi la scienza.
Una tale accusa lanciata da un neo premio Nobel dovrebbe meritare la massima attenzione, ma la tecnica è sempre la stessa: ignorare per non dare visibilità a certe idee, considerate scomode. Ma Schekman aggiunge dell’altro: “Queste riviste, sono capaci di cambiare il destino di un ricercatore e di una ricerca, influenzando le scelte di governi e istituzioni. Sfruttano il loro prestigio, distorcono i processi scientifici e rappresentano una tirannia che deve essere spezzata, per il bene della scienza”.
“La scienza con le sue dichiarazioni è un’autorità in grado di influenzare le scelte di governi e istituzioni, e se è manipolabile da parte di chi detiene il comando delle principali testate scientifiche, è automaticamente vero che le affermazioni su temi sensibili possono essere orientate in base alle convenienze dei governi stessi o delle istituzioni”. Le dichiarazioni di Schekman supportano dunque indirettamente che su temi come il Global warming, la pandemia H1N1, l’eugenetica e tutte le implicazioni della visione malthusiana dell’evoluzione, la possibilità di orientare gli studi in un senso “conveniente” è reale.
L’episodio della dichiarazione di Schekman mostra che nemmeno per un Nobel è facile denunciare i problemi della scienza, figurarsi per soggetti enormemente meno visibili. La denuncia di Schekman rappresenta tuttavia un incentivo ad andare avanti per tutti coloro che ritengono la scienza una realtà preziosa, che deve essere difesa dalle strumentalizzazioni e da qualsiasi tentativo di piegarne i risultati a vantaggio di interessi particolari.
Rivisto da Fisicaquantistica.it
acidoascorbico.altervista.org/prova3/Imm...ificopremionobel.htm
“Non prendiamo neppure sul serio le nostre proprie osservazioni, né le accettiamo come osservazioni scientifiche, finché non le abbiamo ripetute e controllate”. Karl Popper
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da persone diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci rendessimo conto che la maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per sviluppare nuove ricerche e nuovi farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà. Recentemente Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche scientifiche prese in esame avesse fallito i test di riproducibilità1; nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da altri ricercatori come base dei loro stessi esperimenti.
Prima di giudicare però bisognerebbe considerare che «con l’evoluzione della scienza diventa sempre più difficile replicare un esperimento perché le tecniche e i reagenti sono sempre più sofisticati, dispendiosi in tempo per la loro preparazione e difficili da insegnare»2 , spiega Mina Bissel, una delle ricercatrici americane più premiate per le sue innovative ricerche in oncologia. La cosa migliore, continua la Bissel, «sarebbe quella di contattare direttamente il collega, se necessario incontrarsi e cercare assieme di capire come mai non si riesca a riprodurre l’esperimento. Risolvere quindi il problema amichevolmente».
Anche l’industria farmaceutica si ferma di fronte alla non riproducibilità degli esperimenti
Nel 2011 Glenn Begley, ai tempi direttore del dipartimento di oncologia medica della Amgen, una delle più grosse multinazionali di biotecnologie, aveva deciso prima di procedere con nuovi e costosi esperimenti, di replicare i 53 lavori scientifici considerati come fondamentali su cui si sarebbero basate le future ricerche della Amgen in oncologia. Risultato? Non fu in grado di replicare 47 dei 53 lavori scientifici, ossia l’89%3.
Se vogliamo scriverlo in altro modo possiamo dire che solo l’11% degli esperimenti scientifici considerati come pietre miliari in quel settore di ricerca, erano riproducibili.
«Rimasi scioccato – racconta Begley – si trattava di studi su cui si affidano tutte le industrie farmaceutiche per identificare nuovi target nello sviluppo di farmaci innovativi. Ma se tu stai per investire 1 milione, 2 milioni o 5 milioni scommettendo su un’osservazione hai bisogno di essere sicuro. Così abbiamo provato a riprodurre questi lavori pubblicati e ci siamo convinti che non puoi prendere più nulla per quello che sembra»4
Per cercare di calmare le acque il premio Nobel Philip Sharp è intervenuto spiegando come «una cellula tumorale può rispondere in modi diversi a seconda delle differenti condizioni sperimentali. Penso che molta della variabilità nella riproducibilità possa venire da qui» 4.
Per escludere ogni tipo di errore nella riproduzione delle condizioni sperimentali, spesso dovuti a problemi di manualità o di utilizzo di specifici reagenti, Bagely ed il suo team le hanno provate tutte a partire dall’incontrare direttamente gli autori degli studi originali, racconta «abbiamo ripercorso i lavori pubblicati linea per linea, figura per figura, abbiamo rifatto gli esperimenti per 50 volte senza riuscire a riprodurre quei risultati. Alla fine l’autore originale ci ha detto che lo aveva ripetuto sei volte ma gli era riuscito una volta sola e poi ha pubblicato nell’articolo scientifico solo i dati relativi a quella volta sola.»
Così si stanno investendo soldi su fallimenti annunciati
Se un esperimento che riesce solo una volta vi venisse proposto come la base per investire milioni di dollari in ricerca e produrre un nuovo farmaco, voi investireste tutti quei soldi?
È la domanda che si sono posti Leonard Freedman del Global Biological Standard Institute di Washington, Iain Cockburn e Timothy Simcoe della Boston University School of Management. In una recente ricerca hanno stimato che ogni anno il governo americano spende 28 miliardi di dollari in lavori scientifici non riproducibili. «Non vogliamo dire – spiega Freedman – che siano soldi buttati, in qualche modo contribuiscono all’evoluzione della scienza, si può però dire con certezza che dal punto di vista economico il sistema attuale della ricerca scientifica è un sistema estremamente inefficiente» 5.
Non è forse un caso quindi che i primi a far emergere il problema della riproducibilità siano ricercatori che lavorano presso multinazionali, sicuramente più attenti al bilancio e alla resa dell’investimento. Forse è grazie a ciò che la lista degli illustri ricercatori che denunciano questo “corto circuito” è in continua crescita.
Il dott. Khusru Asadullah, alto dirigente della Bayer, ha dichiarato come i ricercatori della multinazionale tedesca non erano riusciti a replicare più del 65% degli esperimenti su cui stavano lavorando per portare avanti nuove ricerche3.
Anche il prof. George Robertson della Dalhouise University in Nova Scozia racconta di quando lavorava per l’azienda Merck sulle malattie neuro-degenerative e si erano accorti che molti lavori scientifici accademici non reggevano alla prova della riproducibilità4.
Alla ricerca delle cause di questa crisi della scienza
La scienza è in crisi: non lo si vuole ancora ammettere pubblicamente ma è tempo che si inizi a stimolare un dibattito.
Tra le cause di questa “crisi di riproducibilità” sicuramente ci sono le tematiche tecniche descritte dalla Bissel, ci sono però anche aspetti più umani quali il bisogno degli scienziati di pubblicare per far carriera e ricevere finanziamenti, a volte i loro stessi contratti di lavoro sono vincolati al numero di pubblicazioni che riescono a fare, come racconta Ferric Fang, dell’Università di Washington «il biglietto più sicuro per prendere un finanziamento o un lavoro è quello di venir pubblicato su una rivista scientifica di alto profilo. Questo è qualcosa di poco sano che può condurre gli scienziati a cercare notizie sensazionalistiche o in alcune volte ad assumere comportamenti disonesti».
In maniera ancora più diretta interviene il professor Ken Kaitin, direttore del Tufts Center for the Study of the Drug Develompment che afferma «Se puoi scrivere un articolo che possa essere pubblicato non ci pensi nemmeno al tema della riproducibilità, fai un’osservazione e vai avanti. Non c’è nessun incentivo per capire se l’osservazione originale fosse per caso sbagliata.»
Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof. Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno studio dal titolo emblematico: «Quanti scienziati falsificano i dati e fabbricano ad hoc le ricerche?”»6
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit presso la McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa crisi di riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause quali la variabilità dei materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure sperimentali, la scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi critica. 7
Né le università né le riviste scientifiche sono interessate agli studi di riproducibilità
È inoltre necessario considerare che il sistema accademico non premia per niente chi fa studi di riproducibilità, sono tempo e soldi buttati via dal punto di vista delle “performance produttive” del gruppo di ricerca.
Le stesse riviste scientifiche non sono un granché interessate a pubblicare ricerche che dimostrano la non riproducibilità di un precedente lavoro pubblicato, preferiscono pubblicare ricerche innovative o risultati sorprendenti e così ecco com’è facile far sparire le notizie dei fallimenti delle repliche.
In ultima analisi bisogna tenere a mente che oggi ci sono ricerche tanto specifiche che solo pochi esperti le possono capire e valutare; in questo modo si sterilizza l’attività di peer review (ossia il lavoro di revisione dello studio scientifico da parte di esperti così da poter decidere se pubblicarlo, chiedere chiarimenti o respingerlo). In alcuni casi c’è il grosso rischio che le riviste scientifiche pubblicano quasi alla cieca, del tipo: non ho capito di cosa stai parlando però mi sembra tutto serio e ben fatto, tu hai una buona reputazione, quindi lo pubblico.
«Non per questo adesso bisogna pensare che tutti gli studi scientifici siano inaffidabili – afferma Andrea Pensotti, direttore dell’Interdisciplinary Life Science Institute – bisogna avere la forza di fare una seria autocritica nel mondo della scienza senza cadere nell’eccesso opposto della “caccia alle streghe” che porterebbe ad una grave crisi di credibilità non solo verso la popolazione generale ma anche verso gli stessi medici e tra colleghi ricercatori».
La storia della Scienza ci ha sempre raccontato di un’evoluzione che passa attraverso grosse crisi: dalla messa in dubbio del sistema geocentrico fino all’introduzione della fisica quantistica. Il bello della scienza è sempre stato quello di saper mettersi in crisi ed uscirne più bella di prima e spesso queste grandi rivoluzioni non necessitano di grossi finanziamenti ma solo di genuini lampi di genio ed onestà.
«Mettere il dito nella piaga di questa crisi di credibilità è di vitale importanza per noi che lavoriamo sull’interdisciplinarità, la necessità di integrare diverse discipline richiede più che mai un chiaro confronto e fa emergere con maggior facilità eventuali incongruenze – spiega Andrea Pensotti in occasione del congresso mondiale di studi sulla Coscienza tenutosi a San Diego assieme al linguista Noam Chomsky – per anni la scienza si è concentrata sull’analisi dei “singoli pezzi” della natura, l’ha sezionata alla ricerca degli ingranaggi primordiali. È ora necessario riscoprire la capacità di collegare i singoli pezzi studiati e comprendere meglio il senso di quei processi che guidano l’organizzazione e l’evoluzione della materia vivente. Bisogna tornare alla semplificazione dei concetti, passare da una sintattica della vita ad una semantica della vita» .
Fonti:
1 – Nature – 1,500 scientists lift the lid on reproducibility – survey sheds light on the ‘crisis’ rocking research
2 – Nature – Reproducibility: The risks of the replication drive
3 – Nature – Believe it or not: how much can we rely on published data on potential drug targets?
4 – Reuters – In cancer science, many “discoveries” don’t hold up
5 – Plos One – The Economics of Reproducibility in Preclinical Research
6 – Plos One – How many scientists fabricate and falsify research? A systematic review and meta-analysis of survey data
7 – Plos One – Can cancer researchers accurately judge whether preclinical reports will reproduce?
Interdisciplinary Life Sciences Institute
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...cientifichevideo.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Tra l'altro l'articolo in oggetto recita:
IL FLUORO ATTRAVERSA LA PLACENTA
Sempre gli autori dello studio, spiegano poi come il fluoro attacchi effettivamente il cervello in bambini non ancora nati, lanciando un assalto diretto sul loro sviluppo neurologico: “Il fluoro attraversa rapidamente la placenta. L’esposizione al fluoruro per il cervello in fase di sviluppo, che è molto più suscettibile al danno causato da sostanze tossiche rispetto al cervello maturo, può eventualmente condurre a danni di natura permanente“
E' COMPRENSIBILE CHE SE TUTTE QUESTE SOSTANZE CHIMICHE "VELENOSE" ELENCATE SOTTO UNA PER UNA, SONO STATE MESSE INSIEME IN UN CONCENTRATO USATO DA ADULTI E BAMBINI PIU' VOLTE AL GIORNO PER MOLTI ANNI, QUESTO HA UNA RAGIONE BEN PRECISA DI ESSERE. E NON SOLO, MA USANDO COME COMPONENTE DI CONVINCIMENTO NELL'USO, LA PUBBLICITA' SPAZZATURA, QUESTO VUOL DIRE SENZA OMBRA DI DUBBIO CHE CHI LO HA FATTO HA UN FINE BEN PRECISO E CONSAPEVOLE!
E' INUTILE CHE MI SI DICA CHE I PRODOTTI CHIMICI "VELENOSI" POSSONO FARE BENE AI NOSTRI DENTI ED ALLA NOSTRA SALUTE!
E' vero che in alcuni dentifrici il FLUORURO DI SODIO non è stato aggiunto, tuttavia mi chiedo:
"quale ruolo avranno mai nel mio corpo, in quello dei miei figli e dei miei nipoti questo concentrato di VELENI?"
Leggi quali sono e cosa sono in una pagina sotto.
Ecco alcune fonti di assunzione di fluoro:
chewingum
medicinali
bevande gassate (coca cola – pepsi etc…)
tè in bottiglia o lattina
gatorade
bastoncini di pesce (meccanicamente disossati)
bastoncini di pollo (meccanicamente disossati)
cibi cucinati in contenitori col fondo in teflon (Il fluoro è impiegato nella produzione di plastiche a bassa frizione come il teflon, e in liquidi refrigeranti come il freon.)
alcuni sali da cucina fluorati
alcuni tipi di anestetici
dentifricio
Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggio considerati sicuri per la madre.
Infine citiamo Wikipedia stessa, che rifacendosi a fonti scientifiche afferma:
l’efficacia del fluoro nel dentifricio è messa in dubbio da alcuni chimici e studiosi di tutto il mondo, che si appellano soprattutto a un numero crescente di studi che evidenzierebbero la tossicità dei sali di fluoro, in grado di causare, con sovradosaggi minimi, delle fluorosi; rovinando le ossa ed i denti, e causando problemi al sistema nervoso e deficit cognitivi.
DUNQUE LA COCA-COLA E' UN ALTRO MEZZO DI INTOSSICAZIONE DA FLUORURO DI SODIO, LA CAUSA DI MOLTE MALATTIE, DELL' INVECCHIAMENTO, DELLA PERDITA DEI CAPELLI, CAUSA DEI CAPELLI BIANCHI, DELLE RUGHE, DI STANCHEZZA CRONICA, TUTTE LE MALATTIE DEGENERATIVE E MOLTO ALTRO.
E' COMPRENSIBILE, CHE PER BATTERE LA AUTOGUARIGINE (DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI HOMO SAPIENS COMPRESO), LA CAUSA DEVE ESSERE FORNITA CON CONTINUITA' E COSTANZA.
QUINDI CAPENDO CHE FORNIRE QUESTI VELENI MINIMO TRE VOLTE AL GIORNO PER MOLTI ANNI, INIZIANDO DA BAMBINI, ALLORA CAPIAMO ANCHE CHE LE CAUSE DI TUTTI QUESTI DANNI NON POSSONO ESSERE CHE LORO.
CONCAUSA INSIEME ALA DROGA-INSETTICIDA CAFFE'.
La parte dice:
"CITO E SOTTOLINEO:
"Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin).
Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari DISTURBI MENTALI, oltre poi a ridurre la durata della vita e a DANNEGGIARE LA STRUTTURA OSSEA. (CERVICALE ed OSTEOPOROSI)
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...roneidentifricia.htm
Ritengo questa notizia MOLTO IMPORTANTE per la SALUTE delle persone, poichè "CHI NON SI LAVA I DENTI?".
Soffri di mal di testa?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di cervicale?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di OSTEOPOROSI?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di giramenti di testa, specialmente al mattino quando ti alzi dal letto?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di una malattia dichiarata DEGENERATIVA come l'ALZHAIMER dalla medicina moderna?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Devo ricordarti che l'ALZHAIMER è una malattia del cervello!
Come leggerai sotto un componente del TUO DENTIFRICIO si chiama FLUORURO DI SODIO la cui specialità è appunto di attaccare il CERVELLO.
E non basta, soffri di SCLEROSI MULTIPLA, anche lei considerata dalla medicina moderna INGUARIBILE.?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di altre malattie cosidette DEGENERATIVE, anche loro considerate dalla medicina moderna INGUARIBILE.?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Lo sai che l'altra specialità dello stesso FLUORURO DI SODIO è di attaccare le ossa?
Non parliamo poi delle altre malattie DEGENERATIVE considerate tali sempre dalla medicina moderna!
Bene, fissato questo, ti chiedo: lo sai che il tuo corpo si AUTOGUARISCE?
La MEDICINA MODERNA questo NON TE LO DICE, e nessuno te lo ha mai fatto presente, ma la riprova è che se ti tagli un dito con un coltello mentre peli una patata o ti bruci una mano, il tuo corpo SENZA IL BISOGNO DI NULLA, se non della DISINFEZIONE, SI AUTOGUARISCE "SEMPRE". Questo è per l'esterno, ma lo è anche per l'interno del tuo corpo, come lo è per ogni essere vivente. Per farlo però DEVE avere il GIUSTO CIBO NATURALE che contenga gli "ALIMENTI ESENZIALI", e se dandoglieli NON GUARISCI vuol dire, CON CERTEZZA, che la causa della tua malattia la fornisci al tuo corpo OGNI GIORNO, CON COSTANZA, vero?
E quale se non con il tuo DENTIFRICIO, distribuito per la bocca, quindi a contato della mucosa che lo assorbe e lo immette in ogni parte vicina, con lo spazzolino, per almeno tre volte al giorno, fatto con costanza per la pulizia dei denti?
Questo lo fai da anni, con COSTANZA e determinazione poichè i denti sono importantissimi.
E con costanza lo fai ancora oggi, vero?
MA........
Ti dicono che il FLUORURO DI SODIO mantiene lo smalto dei tuoi denti, ma questo è FALSO. A mantenerti lo smalto è l'ACIDO ASCORBICO che con la LISINA ti AUTOPRODUCONO il famoso COLLAGENE nel primo sonno profondo chiamati sonno REM.
Al riguardo di questo COLLAGENE la pagina recita:
"Con l'avanzare degli anni, i tessuti dei muscoli si degradano perché la quantità di collagene inizia ad essere inadeguata.
La pelle diminuisce notevolmente la quantità di collagene che potrebbe generare e le conseguenze si possono constatare con il mostrarsi delle prime grinzosità ed abbandonando la lucentezza caratteristica della giovinezza.
Spesso si producono segni, raggrinzamenti, striature e voglie scure.
La cute si secca ed i capelli si stressano e perdono la loro “vivacità”.
Il corpo umano pratica la maggior parte dell’attività termica sul collagene durante le ore notturne mentre dormiamo e per fare questo gli serve l’energia che, se non può essere ottenuta dai carboidrati o dagli zuccheri, viene attinta dai grassi.
E’ durante la fase REM del sonno che il corpo trasforma le sostanze nutrizionali in nuovi tessuti.
Per compiere questa funzione gli necessita una rilevante disponibilità di energia.
La conversione del collagene ha il compito di riparare tessuti epidermici, tendini, cartilagine ed organi vitali e di rafforzare il comparto muscolare ed osseo."
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Imm.../collageneanagen.htm
Abbiamo certezza che la MEDICINA con BIG PHARMA NON HANNO ALCUN INTERESSE a cercarne VERA la causa, poichè a LORO rende di più che queste malattie continuino a mantenersi DEGENERATIVE, comprensibile vero? Anzi, sono quasi certo che loro la causa la conoscono perfettamente bene, ma dato il loro CONFLITTO DI INTERESSE, hanno tutti gli interessi a continuare così dichiarando che NON SI POSSONO GUARIRE.
QUANTA PRESA PER I FONDELLI DA QUESTO SISTEMA che con le DROGHE LEGALI NASCOSTE come il CAFFE', ci rendono LORO SCIAVI ed incapaci di ragionare, quindi CREDULONI!
Il tuo DENTIFRICIO contiene il FLUORURO DI SODIO, sai cosa è e che ruolo ha sulla tua salute?
Viene messo nei dentifrici adducendo che questo serve a sbiancare i denti. Assolutamente FALSO, poichè a lavare i denti non è il dentifricio, ma lo SPAZZOLINO, e poi sono certo che non bastano pochi minuti al giorno per sbiancare i denti, ma ci vuole ben altro come detto sopra.
L'ACIDO ASCORBICO ingoiato giornalmente, che dei denti è il TOCCASANA, poichè il primo sintomo dello SCORBUTO è appunto la caduta dei denti, di cui la PIORREA è la prima cugina e segnale di CARENZA di questo ACIDO ASCORBICO.
Pensa che ti avveleni GIORNO DOPO GIORNO, ogni volta che ti lavi i denti usando questo tuo DENTIFRICIO, INCONSAPEVOLMENTE.
Ora, sapendo, hai un modo solo per averne certezza, ed è di smettere di lavarti i denti con il TUO DENTIFRICIO, sostituendolo con gli "ALIMENTI ESSENZIALI" come ti ho detto sopra.
La bocca e le vertebre del collo SONO DIRETTAMENTE a contatto a distanza di pochi centimetri e sai che il FLUORO ROVINA LE OSSA.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ntifricimalattie.htm
Quindi mi permetto di consigliarti di ELIMINARE IL DENTIFRICIO con un bel risparmio, sia in salute che in denaro, e per lavarti i denti usa l'ACIDO ASCORBICO, il CLORURO DI MAGNESIO ed il BICARBONATO DI SODI (comune solvay da cucina), sciolti in un pò di acqua di rubinetto, nella quale bagnerai lo spazzolino a mò di dentifricio.
Ma se vuoi la SALUTE DEVI lasciare le DROGHE LEGALI, di cui il CAFFE', e sugli scaffali i prodotti che negli ingredienti trovi la scritta "AROMI " o "AROMI NATURALI" o gli altri PRODOTTI CHIMICI DEI QUALI I LORO NOMI NON LI CONOSCI, ed ingoiare SOLO CIBI NATURALI di cui LATTE, CARNE e GRANO macinato NATURALI LO SONO. Le cosi dette ALLERGIE sono causate dai PRODOTTI CHIMICI AGGIUNTI VOLONTARIAMENTE DA LORO, ora capisci il perchè, di cui i nostri avi NON NE HANNO MAI SOFFERTO.
Ti faccio presente che sia l'ACIDO ASCORBICO, il CLORURO DI MAGNESIO che il BICARBONATO DI SODIO, sono tre "ALIMENTI ESSENZIALI" che già sono nel tuo sangue, di cui la CARENZA è causa certa di malattie.
Il motivo per cui questo viene fatto, è per il SISTEMA giustificato.
Lo riporto:
Inizio riportandoti lo scopo per il quale le persone si devono ammalare e morire:
RIDURRE LA POPOLAZIONE MONDIALE:
"ELIMINARE 4 MILIARDI DI UOMINI
.......
«Non siamo meglio dei batteri!», ha detto lo scienziato, ridanciano, fra gli applausi.
La crescita della popolazione umana sta «rovinando» il pianeta.
Bisogna salvare il pianeta prima che sia troppo tardi.
Per salvarlo, ha detto, occorre che la popolazione umana sia ridotta al 10% di quella attuale («oltretutto, i carburanti fossili sono alla fine»).
.......
Pianka ha lodato la politica cinese del figlio unico, con sterilizzazione forzata delle donne che infrangono la norma: «dovremmo sterilizzare ognuno sul pianeta», ha esclamato: «se no, gli incoscienti erediteranno la terra» (applausi, risate).
Ma la sua preferenza va al cavaliere della «peste»: una qualche forma di pandemia è quel che ci vuole per uccidere rapidamente miliardi di persone.
Nuova diapositiva: file di teschi umani.
L’influenza aviaria?
Magari scoppiasse, ma ancora non basterebbe (risate dal pubblico).
L’Aids?
Decisamente troppo lento.
Il primato dell’efficienza va all’Ebola: è straordinariamente letale e uccide in giorni, non in anni.
«Si diffonde per via aerea e ammazza il 90 % degli infettati. Pensateci», ha detto sognante.
Di fatto – ma questo lo zoologo non l’ha detto – l’Ebola è «troppo» letale: il virus uccide così rapidamente, da essere «auto-spegnente».
.......
Le vittime dell’Ebola infatti sanguinano copiosamente da ogni orifizio corporeo. Il virus funziona liquefacendo gli organi interni; dissolve letteralmente il corpo malato, fra atroci dolori."
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/personeinmeno.htm
...e continuo riportandoti quanto scrive un articolo riguardo alla PILLOLA della felicità femminile:
"LO SCOPO NASCOSTO DELLA PILLOLA
Negli anni '50, lo spettro di un mondo predestinato ad un eccesso di popolazione allarmava scienziati e governi dell'Occidente industrializzato. Cominciò così una corsa frenetica per controllare le popolazioni. Ciò coincise con la scoperta di un processo relativamente poco costoso per fabbricare estrogeno sintetico e progesterone che potevano essere usati come contraccettivi, conosciuti come la Pillola in associazione.
Benché sin dall’inizio del 1932 si sapesse da esperimenti su animali che l'estrogeno ed il progesterone potevano causare il cancro al seno, all'utero, alle ovaie ed alla ghiandola pituitaria, si pensò che la Pillola fosse una soluzione efficace alla crisi di sovrapopolamento. I piani per produrre ormoni sessuali erano già a buon punto e vennero iniziati i test clinici richiesti.
Il premio Nobel Frederick Robbins espresse l'opinione prevalente di quel periodo quando si rivolse ad una riunione della American Association of Medical Colleges dicendo: “I pericoli del sovrapopolamento sono così grandi che potremmo essere costretti ad usare certe tecniche di controllo delle nascite che possono portare rischi considerevoli alle singole donne”.
Il Dr. David Clark, un neurologo dell'Università della Kentucky School of Medicine, ha esposto una verità quando ha detto: “La pillola permette degli esperimenti sul totale della popolazione che non sarebbero mai permessi come esperimenti pianificati.”(4) Come sono generose le donne ad offrire i loro corpi alla scienza medica, anche se non è stato mai dato un consenso basato su informazioni".
La pillola ferma letteralmente le mestruazioni. Perdite di sangue si verificano ogni mese perché gli ormoni sintetici non vengono presi per sette giorni del ciclo. Le perdite che si verificano dovrebbero chiamarsi, più esattamente, “perdite da privazione", non mestruazioni.” In effetti, non c'é niente di naturale nel prendere la pillola.
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/p...lacontraccettiva.htm
Sopra abbiamo parlato dei DENTIFRICI e del suo contenuto VELENOSO-CANCEROGENO come il FLUORURO DI SODIO, usato come VELENO per i topi, gli scarafaggi ed altri animaletti, che COSCIENTEMENTE NON INGOIERESTI MAI, ma che INCONSCIAMENTE lo usi per tre volte al giorno per tutta la vita non sapendo di rovinarti la SALUTE.
Purtroppo però non basta, come è per tutta la industria alimentare, anche i dentifrici, per dare il gusto al loro prodotto, DEVONO mettere un altro PRODOTTO CHIMICO VELENOSO che denominano tra gli "ingredienti" con la parola "AROMI" o "AROMI NATURALI".
La informazione completa al riguardo di questi "AROMI" o "AROMI NATURALI" la trovi sotto:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/aromiafluoruro.htm
Sottolineo quanto dice Il premio Nobel Frederick Robbins:
"I pericoli del sovrapopolamento sono così grandi che potremmo essere costretti ad usare certe tecniche di controllo delle nascite che possono portare rischi considerevoli alle singole donne”.
ED ecco perchè in Italia non vi sono più nascite come riportato dai media ed il motivo per cui l'arrivo degli extracomunitari.
Personalmente sono stato STERILIZZATO a 18-19 anni:
QUINDI AVVISO CHE SE CHI GUIDA LE REDINI DEL MONDO VOLESSE IMPEDIRTI DI INGOIARE NEI CIBI O A CUCCHIAINI COME FACCIO DAL 1992, SE I CIBI NE SONO CARENTI COME NEI MOMENTI ATTUALI, CAUSA LA RAFFINAZIONE INDUSTRIALE, QUESTI "ALIMENTI ESSENZIALI", EGLI TI IMPEDIRA' QUESTA TUA CONTINUAZIONE RENDENDO INUTILE LA TUA VENUTA AL MONDO, COME HA RESO INUTILE E VANA LA MIA, STERILIZZANDOMI CON I VACCINI NEGLI ANNI 60.
IN QUESTO CASO, LASCERAI FARE TERMINANDO LA TUA SPECIE O TI RIBELLERAI COME STO' FACENDO PERSONALMENTE OGNI GIORNO?
Eccoti chiaro il perchè della mia instancabile e continua INFORMAZIONE con ogni mezzo possibile a mia disposizione.
...sono stato sterilizzato CON I VACCINI DELLA INFLUENZA E DEL TETANO negli anni 60 come puoi rilevare dal video che dice:
"Non vi sono parole per descrivere quello che è scritto nel video, lascio l'interpretazione al lettore.
Da allora, il governo britannico è stato costretto a sospendere i vaccini relativi all'H1 N1 per i bambini al di sotto dei 5 anni, ammettendo che il vaccino avesse determinato una crescita di dieci volte di fenomeni quali violente convulsioni nei bambini.
...ed ancora....
Il governo della Finlandia si è esposto pubblicamente, ed ed ha affermato come quest'ultimo stia causando ogni genere di disordini neurologici, quali la stessa narcolessia.
...Altro pezzo importante.....
Signore e signori, noi abbiamo a disposizione i documenti delle Nazioni Unite, i documenti delle Fondazione Rochkefeller, risalenti agli anni '60, '70, '80 e '90, fino ai giorni nostri, ed è possibile leggere e rendersi conto di come ammettono di aver sviluppato vaccini per l'influenza o il tetano, all'interno dei quali hanno inserito elementi chimici ed ormoni per ridurre la vostra fertilità, o per sterilizzarvi.
...ed ancora....
Inviate tutti gli articoli mainstream che saranno sistemati in basso rispetto a questo video, in cui si parla di come governi tra i più importanti del pianeta siano stati costretti a sospendere le vaccinazioni perchè queste ultime stavano determinando un'incredibile devastazione, e avvertite tutti che i vaccini contro la influenza stagionale realizzati quest'anno conterranno anche il vaccino contro l'H1 N1, oltre naturalmente a tutti gli "extra" che loro inseriranno.
Avvertite tutti quelli che conoscete. Questa è una questione straordinariamente seria.
L'industria farmaceutica Bayer ha ammesso in tribunale di aver consapevolmente distribuito per oltre un decennio.
Lo hanno fatto a sangue freddo, si tratta di un elemento che è parte di un più ampio programma eugenetico.
I crimini delle grandi compagnie farmaceutiche sono "legioni", e (tali compagnie) dovrebbero essre messe sotto accusa, dovrebbero essere portate di fronte alla giustizia, anche perchè le loro condotte rappresentano l'elemento che pone in connessione le grandi compagnie farmaceutiche, gli organismi geneticamente modificati (OGM), e il governo.
acidoascorbico.altervista.org/prova30/Im.../vaccinispeciale.htm
Quindi mi permetto di consigliarti di ELIMINARE IL DENTIFRICIO con un bel risparmio, sia di salute che di denaro, e per lavarti i denti usa l'ACIDO ASCORBICO con il CLORURO DI MAGNESIO, sciolti in un pò di acqua di rubinetto, nella quale bagnerai lo spazzolino a mè di dentifricio.
Ti faccio presente che sia l'ACIDO ASCORBICO che il CLORURO DI MAGNESIO già sono nel tuo sangue, di cui la CARENZA è causa certa di malattie.
Ritengo quindi che l'ATTENTATO alla vita umana da parte del SISTEMA NON HA FINE. Ripeto che il primo è il CAFFE', il secondo sono i PRODOTTI CHIMICI di cui gli "AROMI" o "AROMI NATURALI", passando per il FLUORURO DI SODIO, la STERILIZZAZIONE, ma sono certo che per raggiungere il loro scopo stanno usando altri mezzi che sono certo scopriremo solo col tempo.
La pagina recita:
""Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate, implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati il loro gusto è fatto da pigmenti CHIMICI.
acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm
Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin).
Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali, oltre poi a ridurre la durata della vita e a danneggiare la struttura ossea.
Con l’eccezione dei dentifrici destinati ad essere utilizzati sugli animali domestici come cani e gatti, e i dentifrici utilizzati dagli astronauti, la maggior parte dei prodotti non è destinato ad essere ingerito, in quanto ciò potrebbe causare nausea o diarrea.
Il fluoro è utilizzato nella maggior parte dei dentifrici come principio attivo. Molte polemiche sono scaturite a seguito dell’uso quotidiano di tale sostanza.
Il dentifricio al fluoro sembra possa provocare dei danni alla salute: infatti l’assunzione di quantità di fluoro superiori ai 2 mg al giorno causa fluorosi. Se un ingente quantitativo di dentifricio viene ingerito, un centro antiveleni dovrebbe essere contattato immediatamente. Negli USA, sui tubetti di dentifricio è obbligatoria una dicitura che invita a contattare un medico o un centro di controllo, nel caso in cui venga ingerita una quantità eccessiva di dentifricio, e quindi di fluoro.
L’efficacia del fluoro è messa in dubbio da alcuni chimici e studiosi di tutto il mondo, che si appellano soprattutto a un numero crescente di studi che evidenzierebbero la tossicità dei sali di fluoro, in grado di causare, con sovradosaggi minimi, delle fluorosi; rovinando le ossa ed i denti, e causando problemi al sistema nervoso e deficit cognitivi. Tuttavia gli articoli citati si riferiscono alla tossicità di integratori alimentari al fluoro, facendo salva l’utilità del fluoro contenuto nei dentifrici che invece svolge un’attività protettiva efficace.
Altri studiosi controbattono queste critiche, affermando invece che i vantaggi nell’utilizzo del fluoro come aiuto nella mineralizzazione dello smalto dentario si dimostrano anche con l’osservazione naturale nelle popolazioni residenti in zone limitrofe alla presenza di acque ricche di ioni fluoro, in cui è presente un bassissima incidenza di carie.
Mi permetto di CONTESTARE questa banale scusa della mineralizzazione dei denti poichè è FALSA. Invece i loro denti sono senza carie in quanto i CIBI ingoiati da queste popolazioni sono NATURALI e non raffinati, quindi contengono TUTTI gli "ALIMENTI ESSENZIALI" di cui ha bisogno il corpo per AUTOGUARIRSI, mantenendo integre le sue funzioni, compresi i denti BIANCHI E SENZA CARIE.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...roneidentifricia.htm
Contenuto in tutti i dentifrici e chewing gum commerciali, è da anni sotto inchiesta per il suo effetto di rallentare l’attività cerebrale e quindi rendere le persone stupide e manipolabili. Un importante studio di Harvard pubblicato su un giornale del governo federale conferma i danni del fluoro sul cervello
Nel commentare una varietà di studi che hanno dimostrato quanto il fluoro possa danneggiare il cervello e, di conseguenza, il quoziente intellettivo (QI), gli scienziati dell’Università di Harvard hanno dichiarato che “i nostri risultati supportano la possibilità che le esposizioni al fluoruro producano effetti avversi sullo sviluppo neurologico dei bambini.”
La tossicità del fluoro per il corpo è stata evidenziata più esplicitamente in alcune ricerche più recenti, condotte a Harvard. In una dichiarazione scritta, i ricercatori indicano che: “I bambini nelle zone ad alta concentrazione di fluoro [nell’acqua, ndt] hanno QI significativamente inferiore rispetto a coloro che vivevano in aree a bassa concentrazione di fluoro.”
Il fluoro incrementa la crescita tumorale
Nessuna sorpresa per coloro che hanno seguito la ricerca sul fluoro nel corso degli ultimi anni. Già nel 1977, per esempio, gli studi epidemiologici condotti dal Dott. Dean Burk, a capo della Sezione Citochimica dell’Istituto Nazionale per il Cancro, rivelava che l’esposizione al fluoro produce un aumento della crescita del tumore, anche quando presente a livelli minimi [inferiori ad 1 ppm]. Nella sua ricerca rileva infatti un’accelerazione del tasso di crescita del tumore del 25%, ma mostra anche esplicitamente come il fluoruro produca tumori melanotici [legati alla presenza di un melanoma], trasformi le cellule normali in cellule tumorali e aumenti la carcinogenesi di altri prodotti chimici [cioè aumenta il potenziale cancerogeno degli elementi a cui è associato]. Sempre nello studio del 1977, il dottor Burk stimava nel numero di 10.000 i morti causati proprio dalla fluorizzazione.
IL FLUORO ATTRAVERSA LA PLACENTA
Sempre gli autori dello studio, spiegano poi come il fluoro attacchi effettivamente il cervello in bambini non ancora nati, lanciando un assalto diretto sul loro sviluppo neurologico: “Il fluoro attraversa rapidamente la placenta. L’esposizione al fluoruro per il cervello in fase di sviluppo, che è molto più suscettibile al danno causato da sostanze tossiche rispetto al cervello maturo, può eventualmente condurre a danni di natura permanente“.
SIAMO A 39 STUDI CHE INCHIODANO IL FLUORO
gli studi che hanno esposto la stessa correlazione tra abbassamento del QI ed assunzione di fluoro sono molti. Il Prof. Paul Connett, direttore del Fluoride Action Network, è stato uno dei molti attivisti a parlare apertamente dell’ultimo studio per evidenziare quest’associazione. Al momento, ci sono 39 studi su questo! E cosa è stato fatto? Purtroppo, è stato ‘nascosto sotto il tappeto’ da parte delle organizzazioni sanitarie principali, che continuano ad affermare che il fluoro sia perfettamente sicuro.I pericoli del fluoro sono un fatto e gli interessi economici sono enormi e forse anche di altro tipo. I nazisti aggiungevano il fluoruro nelle forniture d’acqua destinate ai campi di concentramento, non credo fosse per i loro denti.
Sono ormai 5 anni che non uso più il dentifricio comune che contiene fluoruro di sodio. Sono stato sempre una persona sensibile e ricordo che all’inizio sentii nettamente un cambiamento. Ci sono tanti soluzioni in commercio sia nei negozi naturali e biologici sia online, oppure potete farvelo voi, ci sono molte ricette facili! La vostra ghiandola pineale ringrazierà
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ocervelloetumore.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Il CAFFE' DROGA-INSETTICIDA. Questo il titolo del loro video di informazione come è fatto per il bugiardino e le scritte sulle sigarette:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
che è TUTTO UN PROGRAMMA, vero?
da questa pagina:
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffevideoa.htm
ed ora il video intitolato:
LA TRAPPOLA DEL CAFFE'
Per concludere
Vi siete mai chiesti come mai quando andiamo dal medico e gli esponiamo i nostri problemi di salute una delle prime domande che il medico ci fa è: quanti caffè bevi in un giorno? E secondo di come gli risponderemo lui ci dirà:
hai problemi di stomaco? Non bere caffè
hai problemi alla vescica? E' meglio se rinunci al caffè
hai problemi alla prostata? Fai a meno del caffè
hai problemi al cuore? Non bere caffè
ecc. ecc.
Ma perché il "nostro" medico di famiglia non ci dice chiaramente che solo un organismo perfettamente sano tollera, e ripeto tollera, uno o due caffè al giorno? E che comunque sarebbe meglio farne a meno?
In verità quando beviamo un caffè, introduciamo nel nostro corpo una quantità di tossine per varietà e quantità molte volte superiore a quelle che introdurremmo mangiando un fungo tossico, anche se non letale.
Allora mi chiedo, mangereste tutti i giorni un fungo sapendo prima che il fungo è TOSSICO (ma con un buon sapore) o ne fareste a meno?...
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffepericoli.htm
A conferma questo breve articolo è un frammento del materiale di discussione di un Corso di Formazione e Aggiornamento per docenti di un Liceo. Si è preferito proporre per la pubblicazione questa parte prima dell'intero materiale che farà parte di una successiva più ampia trattazione dell'intero corso per esporre qui alcuni argomenti che di solito sono sottaciuti o dati per scontati nella esposizione di programmi di prevenzione.
Pochi interventi di prevenzione, spesso condotti da operatori "fumatori" (di tabacco) considerano le potenzialità negative dell'habitus "addicted to", anche per sostanze "apparentemente innocue" (come il tabacco).
Molto spesso è il "fattore umano", "la storia" della persona che curiamo, che rende pesante la tossicodipendenza.
Le forze politiche ed il governo paiono però non considerare questo elemento dell'individuo, corroborato dai dati della ricerca scientifica, sovvenzionata a volte dallo stesso governo.
Anzi "le droghe leggere" racchiudono bacini elettorali facilmente coinvolgibili, ... ma la Clinica non può scendere a compromessi. Il materiale che propongo al lettore è un fedele adattamento della discussione all'interno del Corso.
G: "Ma allora ciò che si dice della distinzione tra droghe leggere o pesanti?"
C: "Questa distinzione non è di tipo clinico ma ha un valore solo in termini politici o ideologici. Sono nomi che non hanno nessun valore in campo clinico. Vogliamo scoprire insieme perché? ... Perché una droga si definisce pesante?"
G: "Perché da assuefazione, dipendenza, etc., perché determina l'overdose,...e quindi alta pericolosità, ...
C: "L'eroina si definiva e si definisce pesante anche perché questa sostanza interagisce con dei recettori specifici sulla superficie dei neuroni, che si uniscono, nel soggetto sano, alle endorfine che sono sostanze che noi produciamo autonomamente e che determinano il sonno, l'aumento della soglia del dolore, alcune funzioni connesse con le sensazioni di piacere.
La "pesantezza" sta non solo negli effetti, ma anche, (e questo è un attributo sottile, poco appariscente) nella alterazione del metabolismo precedente. Potremo considerare l'esperimento che ogni tossicodipendente fa (dal fumatore di sigaretta all'eroinomane) come al sovvertimento di un "ecosistema neurorecettoriale". Come l'ecosistema naturale può essere irrimediabilmente alterato da elementi esterni "non biodegradabili", così il delicato equilibrio neurorecettoriale può essere completamente sovvertito dall'introduzione di sostanze che sono identiche a quelle sintetizzate dal S.N.C..
Se noi facciamo l'elenco delle sostanze di cui ci si rende dipendenti troveremo nel liquido cefalorachidiano del feto, il corrispettivo biologico endogeno dell'elenco delle sostanze in esame. Anche della marijuana possiamo affermarne la sua "pesantezza" clinica: potevamo considerarla droga leggera in passato poiché non si conosceva il corrispettivo endogeno. Avendo scoperto la sostanza "anandamide", sostanza endogena che è identica al THC, siamo in grado di affermare uno squilibrio del metabolismo della sostanza e del recettore corrispondente, ma mentre in passato il THC era una sostanza "aspecifica", ora no può più essere definita tale. Allora se ne deduce che tutte le sostanze sono "pesanti" perché incidono pesantemente sul metabolismo e sull'equilibrio della sostanza endogena corrispondente.
1) Blocco reuptake
G: Però possiamo considerare alcune sostanze che determinano una tossicodipendenza più grave o sostanze che determinano una tossicodipendenza più leggera?
C: Non esistono droghe leggere e pesanti ma tossicodipendenti leggeri o tossicodipendenti pesanti. All'interno della storia del singolo individuo non può entrare una classificazione, una tipologia che prescinde "la sostanza" e non "lo stato mentale", ma è lo stato mentale che si situa ad un livello più pesante o più leggero, non la sostanza.
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffedipendenza.htm
LA STORIA
La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17 secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100 anni prima.
La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi terapeutici.
ASPETTI CLINICI (CAFFEINA)
Gli effetti fisici e psicologici della caffeina
Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:
aumento della frequenza e gittata cardiaca e ipertensione
costrizione vascolare cerebrale
aumento del metabolismo basale
rilasciamento della muscolatura liscia viscerale e contrazione della muscolatura scheletrica
ansietà, insonnia, depressione
affaticamento
L'INTOSSICAZIONE ACUTA DA CAFFEINA
I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.
L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:
irrequietezza, nervosismo, insonnia
diuresi
eloquio incoerente
A dosaggi maggiori abbiamo:
agitazione psicomotoria, eccitamento e instancabilità
flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
tremori, contrazioni muscolari
nausea
ipervigilanza
tachicardia ed extrasistole
turbe gastrointestinali
ronzii nelle orecchie
l'ASTINENZA DA CAFFEINA
sonno aumentato
depressione e riduzione dell’energia
stitichezza
stato mentale confuso, agitazione
mal di testa
Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque sconsigliato interrompere bruscamente l'assunzione della sostanza. L’ideale sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da alcuni consigli:
individuare il numero di tazze consumate al giorno
ridurre di una tazza al giorno se necessario sostituire con :
thè leggeri o deteinati
caffè decaffeinati
succhi di frutta o vegetali
Aspetti clinici (nicotina)
Gli effetti fisiologici della nicotina
La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina. Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli effetti fisiologici specifici della nicotina sono:
aumento dell'attività del colon
aumento del tempo di eliminazione da parte del colon
aumento dei livelli di vasopressina
aumento dei livelli di adrenalina
ipertensione arteriosa
I SEGNI E I RISCHI CLINICI CARATTERISTICI DEI FUMATORI
Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:
ridotto senso del gusto
disturbi gengivali e dentali
enfisema polmonare
ridotto trasporto di ossigeno e aumento dell'anidride carbonica nel sangue
irritazione dei bronchi e tosse
ulcera gastrica
è inoltre esposto a:
tumori all’apparato respiratorio e della mucosa nasale: faringe, laringe, bocca
tumori all'esofago e al pancreas
tumori al rene e alla vescica
L'ASTINENZA DA FUMO
In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata fumata l’ultima sigaretta:
desiderio di fumare
mal di testa irritabilità, irrequietezza, ansia
dolori muscolari
difficoltà di concentrazione
frustrazione o rabbia
ipotensione, ridotta frequenza cardiaca
aumento dell' appetito e o del peso
In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.
IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
1. fase prima
In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:
la salute personalizzare (malattie e mortalità legata all’uso di tabacco)
il proprio bilancio economico
per la società e per gli altri
2. fase seconda
In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.
3. fase terza
Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza, sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e la sintomatologia astinenziale.
chewingum alla nicotina
cerotti alla nicotina
rilassamento
ipnosi
4. fase quarta
In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:
decidere quale cessazione fare (immediata e completa oppure gradulale)
stabilire una data precisa per iniziare l’astinenza
ridurre ogni giorno un numero di sigarette per arrivare al giorno prefissato
Le complicanze in fase di astinenza da nicotina
aumento di peso per maggiore acuità del gusto e cambiamenti nel metabolismo basale, che si può prevenire con consigli sulla nutrizione
tosse e aumento del catarro per rilascio bronchiale di nicotina catrame, tali sintomi favoriscono la pulizia dei polmoni
maggiore nervosismo e irritabilità che può essere gestita dal coinvolgimento in gruppi di supporto per fumatori o ex fumatori.
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomi.htm
Questa pagina è la CONFERMA che il CAFFE' è "UNA DROGA" e si chiama CAFFEINA, come è "DROGA" la NICOTINA, DROGHE LEGALIZZATE ma considerate leggere, che causano DIPENDENZA come la COCAINA e le altre DROGHE considerate pesanti, alla faccia delle persone.
QUANDO LA CAFFEINA E' TROPPO ELETTRIZZANTE
di Eric C. Strain e Roland R. Griffiths
La CAFFEINA è la sostanza psicoattiva più usata al mondo. Negli Stati Uniti si stima che oltre l80% degli adulti ne faccia un uso regolare. Il suo consumo si verifica di frequente in una varietà di contesti sociali culturalmente ben integrati, come il coffee break negli Stati Uniti, il tea time nel Regno Unito o la masticazione della kol nut in Nigeria. Negli stati Uniti, per esempio, il consumo di CAFFE' o bibite caffeinate durante i pasti è estremamente comune. Questa integrazione culturale dell'uso della sostanza può rendere particolarmente difficile il riconoscimenti dei disturbi psichiatrici associati. Tuttavia, per il clinico è importante conoscere la capacità della CAFFEINA di produrre una varietà di sindromi psichiatriche. In questo articolo esamineremo cinque disturbi associati con l'uso di CAFFEINA: intossicazione da CAFFEINA, l'ASTINENZA da CAFFEINA, la dipendenza da CAFFEINA, il disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA ed il disturbo del sonno indotto da CAFFEINA.
INTOSSICAZIONE DA CAFFEINA
L'intossicazione da CAFFEINA è stata da lungo tempo riconosciuta come una sindrome della ingestione di una quantità eccessiva della sostanza. Per esempio, nel 1896 J.T.Rugh riportò il caso di un rappresentante di commercio che lamentava nervosismo, contrazioni involontarie delle braccia e delle gambe, sensazione di pericolo imminente e disturbi del sonno. Il paziente beveva quantità eccessive di caffè per sostenere un ritmo lavorativo elevato. Simili notizie sulla intossicazione si possono trovare in tutta la letteratura medica dell'800 e dei primi del '900 con osservazioni su irrequietezza motoria, insonnia, tachicardia, irritabilità, cefalea, labilità emotiva, ansia e disturbi gastrointestinali associati all'eccessivo uso di CAFFEINA. L'intossicazione da CAFFEINA rappresenta pertanto un disturbo psichiatrico noto da almeno cento anni.
Il grado di tolleranza dipende dalla relazione tra la dose di CAFFEINA assunta ed il livello di tolleranza raggiunto. Infatti, se l'assunzione è regolare l'individuo tende a sviluppare tolleranza ai sui effetti, per cui col tempo la stessa quantità di CAFFEINA produce effetti inferiori. Nella comparsa di una sindrome da intossicazione da CAFFEINA vanno considerate anche le differenze interindividuali nella sensibilità ai suoi effetti. Così una persona particolarmente sensibile può presentare segni e sintomi di intossicazione in risposta ad una dose relativamente bassa (ad esempio quella contenuta in una tipica tazza di infuso di CAFFE', pari a 100 mg). mentre una persona che consuma quotidianamente dosi elevate di CAFFEINA, e che quindi ha sviluppato tolleranza ai suoi effetti, per una dose simile non presenterà segni di intossicazione. Il meccanismo d'azione principale della CAFFEINA consiste nel suo antahonismo per l'adenosina, L'adenosina produce una grande varietà di effetti fisiologici che comprendono depressione del sistema nervoso centrale, vasodilatazione cerebrale, inibizione del rilascio di renina ed effetto antidiuretico, inibizione della secrezione gastrica e depressione respiratoria. In quanto antagonista dell'adenosina, molti degli effetti della CAFFEINA rappresentano l'opposto degli effetti prodotti dalla adenosina.
Le caratteristiche fondamentali della intossicazione da CAFFEINA sono quelle riportate dal DSM-IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disordes, fourth edition) (tabella 1). In aggiunta a questi sintomi, si possono osservare febbre, irritabilità, tremori, disturbi sensoriali, tachicardia e cefalea. I sintomi più comuni sono comunque l'ansia, l'insonnia, i disturbi gastrointestinali, i tremori, la tachicardia e l'agitazione psicomotoria. In casi di intossicazione estrema può comparire uno stato confusionale (delirium), L'overdose da CAFFEINA può essere letale. Nel paziente non tollerante alla CAFFEINA, data la sua breve emivita (3-6 ore), l'intossicazione si risolve rapidamente con la cessazione dell'uso. In un paziente nel quale invece l'intossicazione si sovrappone ad un uso cronico, l'improvvisa sospensione può condurre ad una sindrome astinenziale. Poichè i sintomi della ASTINENZA possono parzialmente sovrapporsi a quelli della intossicazione (es., ansia e nervosismo), il tempo necessario per la risoluzione del quadro clinico sarà maggiore, durando da pochi giorni ad oltre una settimana.
Il primo passo nella valutazione del paziente ai fini di una diagnosi di intossicazione da CAFFEINA richiede la raccolta della storia recente di uso della sostanza. A questo proposito bisogna ricordare che i pazienti possono non essere a conoscenza del contenuto in CAFFEINA di numerose bevande e farmaci (preparati dietetici da banco, pillole energizzanti o per il controllo del sonno). La entità dell'assunzione di CAFFEINA può essere confermata con un dosaggio del livello plasmatico. Se il paziente è incapace di fornire una storia dettagliata (per esempio per la presenza di un delirium conseguente ad una overdose di CAFFEINA), allora dovrebbe essere trasferito in un reparto di terapia d'urgenza e monitorato attentamente.
Il primo approccio al trattamento della intossicazione consiste nell'educazione del paziente circa gli effetti di un uso eccessivo. Nei pazienti che offrono resistenza all'accettazione del ruolo della CAFFEINA nella loro sintomatologia, può risultare utile suggerire una temporanea sospensione dell'uso a scopo sia diagnostico che terapeutico. L'overdose da CAFFEINA richiede un monitoraggio medico intensivo ed un trattamento sintomatico (per esempio per la tachicardia, le aritmie, le convulsioni) lo svuotamento gastrico e la verifica del livello sierico della sostanza (un livello di 100 microgrammi/ml viene generalmente considerato tossico). L'overdose da CAFFEINA è stata trattata anche con l'emoperfusione.
ASTINENZA DA CAFFEINA
Come per la intossicazione da CAFFEINA, anche per la ASTINENZA esiste una lunga storia sulla presenza di una specifica sintomatologia. Per esempio, nel 1893 Bridge riferì di una serie di pazienti che presentavano dei sintomi attribuite a suo avviso all'uso di CAFFE' o tè. Egli concludeva che la sospensione dell'uso di CAFFE' poteva essere di giovamento, sebbene ciò ponesse i pazienti a rischio di sviluppare acutamente una forte cefalea. Raccomandava pertanto <<una riduzione graduale delle dosi di CAFFE' nel tempo di una settimana o più>>. La presenza di cefalea associata alla cessazione dell'uso di CAFFEINA è stata riportata ripetutamente ed ora rappresenta una caratteristica ben accertata della ASTINENZA da CAFFEINA. Si tratta di una tipica cefalea generalizzata, pulsante, che piò essere accompagnata da sintomi simil-influenzali (come nausea e vomito). Peggiora con l'esercizio fisico e con la manovra del Valsava e migliora con l'assunzione di CAFFEINA. In genere compare 12-24 ore dopo l'ultima dose di CAFFEINA, sebbene possa comparire anche dopo 40 ore. In genere regredisce entro 2-4 giorni, ma alcuni soggetti continuano a riportare episodi sporadici di cefalea fino ad 11 giorni dopo la cessazione dell'uso della sostanza. Sebbene la cefalea sia tipicamente associata all'ASTINENZA, svariati studi riportano che anche l'intossicazione può produrre cefalea. Altri sintomi della ASTINENZA da CAFFEINA possono essere: sonnolenza, difficoltà lavorativa (ridotta capacità di concentrazione, stanchezza , ridotta motivazione per il lavoro), irritabilità, riduzione della loquacità e socievolezza, sintomi simil-infuenzali (dolenze/dolori muscolari, sensazioni di caldo e freddo, nausea o vomito) e visione indistinta. Inoltre si possono osservare ansia, depressione ed alterazione della performance psicomotoria (nervosismo, tremore, irrequietezza), confusione rinorrea, disforesi e craving per la CAFFEINA. Nonostante questo ricco corteo sintomatologico, diverse ragioni hanno indotto il gruppo di lavoro sui disturbi da uso di sostanze per il DSM-IV ad includere la categoria diagnostica della ASTINENZA da CAFFEINA tra quelle che necessitano di ulteriori studio (tabella 2).
In particolare si segnala l'insufficiente validazione della maggior parte dei sintomi della sindrome, la loro grande prevalenza nella popolazione generalmente e la loro potenziale attribuzione a cause diverse dall'uso di CAFFEINA. I sintomi di ASTINENZA da CAFFEINA possono essere attribuiti all'aumento funzionale nell'attività della adenosina che si verifica con l'interruzione del consumo cronico di CAFFEINA. L'ASTINENZA può verificarsi con dosi sorprendentemente basse di CAFFEINA, fino a 100 mg. Spesso non viene riconosciuta come tale e la sintomatologia viene attribuita ad altri fattori (influenza, "cattiva giornata", ect.). Essa può essere più facilmente osservata in ambiente medico, quando ai pazienti viene richiesto di astenersi dal consumo di cibi fluidi, come prima di interventi chirurgici e di certe procedure diagnostiche, In aggiunta, la ASTINENZA può verificarsi in contesti nei quali l'uso di prodotti contenenti CAFFEINA è bandito, come può accadere nei reparti di psichiatria. La cefalea postoperatoria si è dimostrata essere associata ad una storia di consumo di CAFFEINA. L'ASTINENZA da CAFFEINA generalmente comincia entro 12-24 ore dalla interruzione dell'uso. Il picco solitamente si manifesta entro 24-48 ore e la durata è in genere di 2-7 giorni. Pochi studi hanno affrontato il problema del trattamento, anche se frequentemente si è osservato che la sintomatologia può essere alleviata dall'assunzione di CAFFEINA, e questo approccio è probabilmente il migliore.
DIPENDENZA DA CAFFEINA
Prima di discutere della definizione di dipendenza da CAFFEINA secondo i criteri del DSM-IV, è opportuno discutere del concetto di dipendenza. In particolare è utile distinguere la dipendenza fisica della diagnosi clinica di dipendenza. La dipendenza fisica è generalmente indicata dalla comparsa di una sindrome di ASTINENZA alla cessazione dell'uso di una sostanza. La diagnosi di dipendenza si riferisce invece alla presenza di vari indicatori di uso patologico di una sostanza. Tra questi indicatori può esserci (ma non necessariamente) la dipendenza fisica. E' possibile avere una dipendenza fisica in assenza di una sindrome clinica di dipendenza; l'uso degli oppiacei nel trattamento del dolore da cancro può essere un esempio. E' anche possibile avere una sindrome clinica di dipendenza ma non essere fisicamente dipendenti: l'uso compulsivo ed episodico ci alcol potrebbe essere un esempio di tale condizione. Questa distinzione fra dipendenza fisica e sindrome clinica di dipendenza ha spesso oscurato le discussioni sulla dipendenza da CAFFEINA. Mentre vi sono ampie evidenze sull'ASTINENZA di una sindrome di ASTINENZA da CAFFEINA che suggeriscono la presenza di dipendenza fisica, le evidenze sulla capacità della sostanza di produrre una sindrome clinica di dipendenza sono state scarse. Attualmente il DSM-IV utilizza un set di criteri generici per definire la sindrome clinica di dipendenza da sostanze (tabella 3), In particolare il DSM-IV afferma; <<Una diagnosi di dipendenza da sostanze si può applicare ad ogni classe di sostanze eccetto la CAFFEINA>>. In questa sezione ci occuperemo invece delle evidenze attuali a sostegno dell'esistenza di una sindrome di dipendenza da CAFFEINA proprio secondo i criteri del DSM-IV.
Il consumo medio di CAFFEINA nella popolazione adulta degli Stati Uniti è di circa 211 mg al dì e tra i consumatori di CAFFEINA è di approssimativamente 280 mg. In altre nazioni il consumo medio giornaliero può essere considerevolmente più elevato. Sorprendentemente esiste solo uno studio sulla prevalenza da CAFFEINA condotto utilizzando dei criteri psichiatrici standardizzati. Si tratta di un sondaggio telefonico effettuato nel Vermont, In questo studio, 166 su 202 intervistati, facevano uso corretto di CAFFEINA. Il 27% di queste 166 persone soddisfaceva i criteri del DSM-IV per una diagnosi di dipendenza lieve, il 14% per una dipendenza moderata ed il 3% per una dipendenza grave, nel corso dell'anno precedente. Il sintomo di dipendenza più comunemente riportato secondo questo studio era il persistente desiderio o uno o più tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso della sostanza. Pochi studi hanno esaminato le caratteristiche della dipendenza da CAFFEINA e non esistono studi che si siano occupati della eziologia del disturbo nei soggetti che soddisfano i criteri per questa diagnosi. Tuttavia, il consumo di CAFFEINA può essere influenzato da parecchi fattori. Si tratta di fattori che possono essere correlati alla dipendenza da CAFFEINA.
Effetti soggettivi e di rinforzo. Diversi studu hanno dimostrato che la CAFFEINA a dosi basse o moderate (20-200 mg) produce dei modesti effetti soggettivi piacevoli a dosi accresciute sensazioni di benessere, vigilanza, energia, capacità di concentrazione, fiducia in se stessi, motivazione al lavoro, loquacità e ridotte sensazioni di stanchezza e sonnolenza. Tuttavia, dosaggi elevati (per esempio, 800 mg) producono effetti soggettivi negativi con ansia e nervosismo. Si è anche dimostrato che la CAFFEINA nell'uomo funziona come un incentivo. Infatti quando in condizioni sperimentali si dà l'opportunità di scegliere, alcune persone scelgono di consumare la CAFFEINA piuttosto che il placebo. Questo profilo di effetti piacevoli ed incentivanti può andare a spiegare l'ampio e regalare consumo di sostanze contenenti CAFFEINA. Tuttavia non tutti usano la CAFFEINA, anzi sembra che alcune persone tendono a preferirla mentre altre no. Solitamente scelgono la CAFFEINA coloro che riferiscono di provare effetti piacevoli.
Tolleranza e ASTINENZA. In uno studio sperimentale su persone mantenute ad un dosaggio giornaliero costante di CAFFEINA, si è dimostrato la comparsa di tolleranza agli effetti soggettivi dopo 18 giorni. La tolleranza agli effetti sul sonno si verifica dopo 7 giorni di uso mentre dosi acute di CAFFEINA in individui non dipendenti possono causare un modesto aumento della pressione sanguigna, lo stesso effetto non viene riscontrato dopo 3 giorni di uso. Tuttavia non è chiaro che ruolo possa avere la tolleranza nello sviluppo di una dipendenza clinica da CAFFEINA. Lo stesso dicasi per l'ASTINENZA che almeno in parte potrebbe contribuire a spingere l'individuo all'uso della sostanza.
Genetica. Parecchi studi su gemelli hanno dimostrato una maggiore concordanza fra gemelli monozigoti, rispetto a dizigoti, per il consumo di CAFFE', suggerendo una predisposizione genetica. Tuttavia si tratta di studi che hanno indagato sull'uso di CAFFEINA e non sulla dipendenza.
Popolazioni speciali. In diversi gruppi si è osservato un consumo di CAFFEINA maggiore rispetto alla popolazione generale: fumatori, nei quali può riflettere l'aumento del metabolismo della CAFFEINA; detenuti, tra i quali si è stimato un consumo medio giornaliero di 805 mg; pazienti psichiatrici, con consumi giornalieri medi fino a 500/750 mg; alcolisti, per i quali il livello di uso di CAFFEINA ha un valore predittivo sull'abuso di alcol e la prevalenza della dipendenza da CAFFEINA cresce al crescere della gravità della dipendenza da alcol. Altri gruppi a rischio sono i tossicodipendenti da sostanze diverse ed i pazienti con anoressia nervosa.
Età, sesso e razza. Vi sono poche informazioni su questi fattori. Sembra che tra gli adulti il consumo di CAFFE' sia maggiore che tra i giovani. Sembra anche che il consumo di CAFFE' sia maggiore tra i bianchi rispetto agli afro-americani, mentre non si segnalano differenze nel consumo di sessi.
In conclusione, la dipendenza di CAFFEINA, come le altre tossicodipendenze, sembra rappresentare il risultato di fattori sociali, cultura, e di fattori predisponenti individuali, che operano in un contesto di disponibilità di una sostanza psicoattiva che produce effetti piacevoli e gratificanti. La presenza di una dipendenza da CAFFEINA viene spesso misconosciuta. I clinici dovrebbero invece sondare per verificare la presenza dei sintomi o comportamenti che ne segnalano la presenza: tolleranza, ASTINENZA, continuazione nell'uso nonostante le raccomandazioni sanitarie o la presenza di problemi aggravanti dalla CAFFEINA, so di quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quelli programmati, desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso.
Nonostante l'interruzione dell'uso di CAFFEINA venga venga spesso raccomandata dal medico per condizioni quali ansia, insonnia, aritmia, palpitazioni, esofagite/ernia iatale, malattia fibrocistica, per molti pazienti risulta particolarmente difficile riuscirci. I pochi studi esistenti sul trattamento della dipendenza da CAFFEINA riportano dei successi ottenuti affiancando ad una graduale riduzione delle dosi giornaliere delle strategie di rinforzo dei comportamenti di controllo dell'uso. Anche il monitoraggio dei progressi compiuti può essere utile. La interruzione brusca dovrebbe essere evitata.
DISTURBO D'ANSIA INDOTTO DA CAFFEINA
Oltre ai sintomi di ansia che accompagnano l'intossicazione e l'ASTINENZA, la CAFFEINA può produrre anche un distinto disturbo d'ansia. Nel DSM-VI, il disturbo d'ansi indotto da sostanze si caratterizza per la preminenza di sintomi d'ansia che sono direttamente correlati all'uso di una sostanza psicoattiva. Mentre la forma del disturbo può rassomigliare al disturbo ossessivo-compulsivo, è importante notare che per porre la diagnosi di disturbo d'ansia indotto da sostanze non è necessario che il paziente manifesti tutti i sintomi necessari per soddisfare i criteri specifici di questi disturbi. Numerosi studi hanno esaminato la relazione fra consumo di CAFFEINA e disturbi d'ansia. E' interessante notare che i pazienti con disturbi d'ansia generalmente consumano meno CAFFEINA degli altri pazienti e che dopo l'assunzione di CAFFEINA i loro punteggi di autovalutazione del livello d'ansia sono più elevati rispetto a quelli dei controlli. Queste osservazioni suggeriscono che certe categorie di persone tendono ad evitare il consumo di CAFFEINA per evitare l'insorgenza di una sintomatologia d'ansia. Si è anche dimostrato che pazienti che assumono quantità elevate di CAFFEINA usano quantità di tranquillanti (benzodiazepine o meprobamato) più elevate rispetto ai pazienti che ne fanno un uso modesto. La diagnosi di disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA è basata sull'evidenza di un disturbo d'ansia eziologicamente correlato alla CAFFEINA. Uhde ha fatto notare come l'uso acuto di CAFFEINA possa momare l'attacco di panico, mentre l'uso cronico, l'ansia generalizzata. <il trattamento del disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA consiste nella graduale sospensione della sostanza. L'uso di agenti farmacologici quali le benzodiazepine dovrebbe essere evitato fino a quando non sia stata eliminata la CAFFEINA.
DISTURBO DEL SONNO INDOTTO DA CAFFEINA
Come nel caso del disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA, le sostanze psicoattive possono produrre dei disturbi del sonno distinti da quelli che accompagnano l'intossicazione a l'ASTINENZA. E' noto da lungo tempo che i prodotti contenenti CAFFEINA possono provocare disturbi del sonno, primariamente sotto forma di insonnia. Per esempio, Chavanne nel 1911 scrisse che <<ad alcune persone il CAFFE' nero le costringe a stare sveglie a letto a fissare il soffitto...>>. Ci sono comunque anche delle segnalazioni di ipersonnia associata all'uso di CAFFEINA. In effetti il disturbo può essere del tipo insonnia, ipersonnia, parasonnia o misto, ma più spesso si tratta di insonnia. In generale, dosi acute di CAFFEINA alla sera ritardano il sonno e ne alterano la qualità. La CAFFEINA può produrre anche alterazioni della latenza del sonno REM, della durata totale del sonno e delle caratteristiche del sonno non REM. Questi effetti dipendono ovviamente dalla dose assunta, dalla tolleranza individuale nella sensibilità alla CAFFEINA. Come già detto, il disturbo del sonno può verificarsi anche nel contesto di una intossicazione ed ASTINENZA da CAFFEINA. Si parla però di disturbo del sonno indotto da CAFFEINA quando i sintomi sono eccessivi rispetto a quelli che si osservano nella intossicazione o nella ASTINENZA. Il trattamento consiste in un graduale decremento del consumo di CAFFEINA. L'uso di altri farmaci o di altri interventi tesi a migliorare il sonno dovrebbe essere riservato ai casi cui la mancata risposta alla eliminazione della CAFFEINA faccia propendere per un disturbo non indotto da essa.
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Secondo un recente studio, la caffeina non sarebbe diversa da altre forme di droga. La dipendenza che ne deriva e i sintomi da astinenza che si provano impedirebbero alle persone di smettere di assumerla anche se si fosse obbligati a farlo
Secondo scienziati statunitensi la caffeina può causare vera e propria dipendenza, un po' come una droga. Foto: ©Photoxpress/Ramon Grosso
Definirla “droga legalizzata” forse appare un po’ esagerato quando la si associa a una semplice tazzina di caffè. Ma, secondo quanto dichiarato da alcuni professori dell’American University di Washington, non lo è affatto.
Chi è solito bere caffè e introdurre dosi abbastanza elevate di caffeina, a detta dei ricercatori, mostra una notevole dipendenza. Ma non è tutto: ridurne il consumo, causerebbe in questi casi vere e proprie manifestazioni da astinenza, a tal punto che neppure quando vi sono condizioni particolari (magari di salute) che indurrebbero a evitarne il consumo si riesce a smettere. Si pensi solo a chi soffre di serie problematiche cardiache o a chi ha problemi di coagulazione, oppure a una semplice gravidanza. Tutte buoni motivazioni per dire addio a una “dose” di caffeina, di cui però difficilmente si riesce a liberarsi. A tutti questi problemi viene persino dato un nome preciso: “Caffeine Use Disorder”.
E’ tuttavia bene anche tener presente che la caffeina non si trova soltanto nel caffè, ma spesso la si assume anche attraverso altri alimenti o bevande come quelle energetiche, quelle a base di Cola, il tè, il cioccolato, il guaranà, con le foglie di Yerba Mate e persino in alcuni farmaci dalle proprietà analgesiche.
«Gli effetti negativi della caffeina non sono spesso riconosciuti come tali, perché si tratta di una droga socialmente accettabile e ampiamente consumata, ben integrata nelle nostre abitudini e routine – spiega Laura Juliano dell’American University e coordinatrice dello studio – E mentre molte persone possono consumare caffeina senza avere danni, per alcuni produce effetti negativi, dipendenza fisica, interferisce con il funzionamento quotidiano e può essere difficile rinunciarci: tutti segni di un uso problematico».
Lo studio, pubblicato sul Journal of Caffeine Research, è stato in grado di riassumere molte delle ultime ricerche che hanno mostrato le prove biologiche inerenti alla dipendenza da caffeina. E’ proprio attraverso tali dati che si è potuto stabilire quanto sia diffusa la dipendenza da caffeina e quali sono i sintomi sia fisici che psicologici che è in grado di innescare nei consumatori abituali.
La Juliano mette in guardia anche dal consumo di tale sostanza in base all’età e alla condizione attuale. Per esempio, ricorda che gli adulti – ovviamente sani – dovrebbero limitare il consumo di caffeina a non più di 400 mg al giorno. In soldoni, si traduce a circa due-tre tazzine di caffè. Però se si assume anche tè (indicativamente un minimo di 60 mg per tazza) o energy drink (indicativamente 80 mg a lattina), ovviamente le tazzine di caffè dovrebbero essere ridotte.
Le donne in gravidanza dovrebbero ridurre di almeno la metà la dose massima raccomandata, quindi dovrebbero far attenzione a non superare i 200 mg al giorno. Chi invece dovrebbe astenersi quasi del tutto sono le persone che soffrono di ipertensione, disturbi cardiocircolatori, insonnia, crisi d’ansia, attacchi di panico e persino incontinenza urinaria.
Bisogna anche dire che la quantità di caffeina varia da caffè a caffè e non è così semplice riconoscerne il contenuto.
«In questo momento, i produttori non sono tenuti a etichettare quantità di caffeina e di altri prodotti come le bevande energetiche. Non vi è alcun regolamento sui limiti della caffeina», continua la Juliano.
Sembra che solo adesso ci stiamo rendendo conto del fatto che l’uso costante e massiccio di caffeina può diventare un grosso problema sociale. Recentemente, infatti, anche l’American Psychiatric Association Caffeine ha ufficialmente riconosciuto il “Caffeine Use Disorder” come vero e proprio problema di salute.
«Il malinteso che c’è tra i professionisti e non è uguale a quello che c’è intorno al fatto che non è difficile rinunciare alla caffeina. Tuttavia, secondo alcuni studi sulla popolazione, oltre il 50 per cento dei normali consumatori di caffeina hanno mostrato di avere difficoltà nello smettere o ridurre il consumo di caffeina. […]Inoltre, la ricerca genetica può aiutarci a comprendere meglio gli effetti della caffeina sulla salute e sulla gravidanza, così come le differenze individuali nel consumo di caffeina e sensibilità», conclude la dott.ssa Juliano.
Insomma, la caffeina nonostante sia alla portata di tutti, non è proprio per tutti.
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ciaooo Genfranco
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Domenica scorsa 20 maggio 2018 a ballare ho provato a fare la corsa nella lunga sala riuscendo nell'intento, ieri pomeriggio ci ho riprovato e Franca mi ha filmato.
Mi permetto di farti fare un paragone con le corse filmate nei tempi passati, che sono antecedenti alla asportazione del tumore al colon nel 25 marzo 2017 e l'intervento del 19 luglio 2017 per eliminare il sacchetto dalla pancia detto STOMIA.
NON HO SEGUITO ALCUNA CURA della medicina ufficiale e neppure delle medicine alternative.
Quindi NON HO INGOIATO alcun "principio attivo" se non gli "ALIMENTI ESSENZIALI" tra i quali i principali l'ACIDO ASCORBICO, il CLORURO DI MAGNESIO e la vitamina D3 ed i CIBI NATURALI evitando i cibi degli scaffali.
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I video: La corsa a Rimini 8 settembre 2016
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La corsa sulla piazza del Municipio di Bra (Cn) per andare a sposare Franca
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La corsa contro il tempo
www.facebook.com/genre.franco.5/videos/10201529038574535/
La corsa in salita il 05 novembre 2013
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ciaooo Genfranco
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Il libro della naturopata francese Kate Rhéeaume-Bleue con tante informazioni sulla riscoperta della vitamina K2. Ecco i buoni motivi per cui assumerla e come:
La vitamina K2, scoperta negli anni '30 dal biochimico Henrick Dam, sta attirando sempre più l'attenzione del mondo scientifico per via delle sue evidenti proprietà benefiche legate alla presenza di calcio nel nostro corpo. La K2 vitamin mette in azione una proteina nota come osteocalcina, che spazza via il calcio dai tessuti in cui potrebbe risultare dannoso (vene, arterie) spostandolo nelle ossa e nei denti. Un recente libro della dottoressa naturopata Kate Rhéaume-Bleue mette in evidenza le cause e gli effetti della vitamina K2, sostenendo che una corretta e costante assunzione, attraverso gli alimenti che ne offrono un maggiore apporto, non solo aiuta a contrastare la carenza di calcio ma contribuisce a migliorare la salute, contrastando patologie molto comuni. Tra gli indizi di una possibile carenza di vitamina K2 vi sono problemi renali, carie, osteoporosi e la formazione di rughe.
Scorri la gallery per scoprire i 4 buoni motivi per cui assumerla e dove trovarla
di Sara Rezk
16 giugno 2017
La vitamina K è una vitamina importante per la salute dall'apparato circolatorio, un nuovo studio suggerisce che la mancanza di matrice attiva Gla-proteica (MGP) è associata a calcificazione vascolare, rigidità vascolare e arteriosa.
La pagina in oggetto recita:
"I ricercatori hanno misurato la calcificazione vascolare e la rigidità vascolare misurando anche le lesioni delle calcificazioni nell'aorta addominale, e attraverso la valutazione dell' indice vascolare chiamato cardio-ankle e la velocità delle pulsazioni."
Evidenzio prima di tutto la differenza tra le vitamine K
L'articolo in fondo pagina riporta:
"I tre tipi di vitamina K sono:
La vitamina K1, o il fililoquinone, si trova naturalmente in piante, in particolare nelle verdure; K1 va direttamente al tuo fegato e ti aiuta a mantenere la coagulazione sana del sangue
La vitamina K2, chiamata anche menaquinone, è fatta dai batteri che allineano il tratto gastrointestinale; K2 va dritto alle pareti dei vasi sanguigni, alle ossa e ai tessuti diversi dal fegato
La vitamina K3, o menadione, è una forma sintetica che non consiglio; È importante notare che tossicità è avvenuta nei neonati iniettati con questa vitamina K3 sintetica
Esso svolge anche un ruolo nella rimozione del calcio da aree in cui non dovrebbe essere, come nelle arterie e nei tessuti molli."
Da "La vitamina che ti farà vivere 100 anni. Il miracolo della vitamina K2" di Kate Rhéaume-Bleue (2017)
Weston Price (un dentista americano) nei primi decenni del '900 studiò la dentatura e la morfologia della mandibola dei popoli primitivi e la mise in relazione con l'alimentazione.Nel praticare la sua professione di odontoiatra, si accorse che nelle nuove generazioni le affezioni dentali erano più frequenti di quelle che lui aveva riscontrato nella generazione precedente e che addirittura alcuni disturbi erano del tutto nuovi. Oltre ad avere più carie, molti bambini avevano arcate piccole e conseguentemente denti storti. Ragionando sulle possibili cause, il sospetto cadde sull’alimentazione. Egli notò che le condizioni dei denti riflettevano la salute generale del soggetto. Si fece strada nella sua mente che forse la moderna alimentazione era povera di qualche fattore. Ai suoi tempi, esistevano già eccellenti testimonianze di antropologi sulle perfette dentature della gente appartenente a culture non ancora “intaccate” dalla civiltà. Fu allora, che decise di partire alla ricerca delle ultime popolazioni “primitive” del Pianeta o di quelle comunità che ancora si attenevano ad un’alimentazione tradizionale. Egli voleva valutarne lo stato di salute, soprattutto da un punto di vista odontoiatrico. È così che fece più volte il giro del mondo, visitando gli angoli più remoti del pianeta (isole del Pacifico, Alaska, Africa e gli ultimi “paleolitici” dell’Australia). Poté constatare e documentare con eloquenti fotografie che dove questi popoli erano rimasti fedeli alla loro dieta tradizionale, le carie e i denti storti erano praticamente inesistenti; la mandibola era ben sviluppata e le tre parti della faccia ben proporzionate. Studiando invece gli indigeni che avevano iniziato a consumare gli alimenti raffinati e ricchi di zuccheri dei coloni occidentali, egli accertò un notevole aumento del decadimento dentale. Oltre ad un aumento delle carie, i giovani avevano, con sorprendente frequenza, un viso che tendeva ad essere triangolare e questo comportava arcate dentali più strette, poco spazio per i denti che quindi crescevano storti. Questo aspetto del viso strideva, se paragonato ai visi più ovali e alle mandibole più possenti e squadrate degli indigeni che seguivano ancora la dieta tradizionale. Inoltre, gli indigeni che avevano abbandonato i loro alimenti nativi, erano molto meno resistenti alle malattie.
Price riuscì a comprendere che responsabile dell’inevitabile declino fisico non era la presenza di qualche «fattore dannoso»; piuttosto, era «l’assenza di alcuni fattori essenziali». Per dimostrare questa teoria fece analisi chimiche su migliaia di campioni di cibi tradizionali per stabilirne il contenuto nutrizionale, e confrontò i dati con i campioni della dieta americana dei suoi tempi. Scoprì che le diete delle persone sane appartenenti alle culture tradizionali contenevano almeno quattro volte i minerali e le vitamine idrosolubili e almeno dieci volte più vitamine liposolubili rispetto alla media della dieta industrializzata. Price capì che le vitamine liposolubili avevano il ruolo di «catalizzatori» e «attivatori», poiché l’organismo ne ha bisogno per poter utilizzare tutti gli altri nutrienti ricavati dall’alimentazione. In particolare un nutriente, che definì semplicemente «Attivatore X», era diverso dalle altre vitamine liposolubili conosciute, e aveva chiaramente profondi effetti sulla salute dei denti e delle ossa. Price scoprì quella sostanza nelle uova di pesce, nei tuorli d’uovo e nella carne, ma soprattutto nel grasso butirrico delle mucche che mangiavano erba verde che cresceva rapidamente. Fu da quest’ultima fonte che Price creò un olio ricco di attivatore X, col quale formulò un protocollo nutrizionale per la cura delle carie.
Dopo qualche anno due scienziati scoprirono che "l'attivatore X" era la vitamina K (e presero il Nobel).
Noi ormai abbiamo perso talmente memoria di tutto questo, che la dentatura storta è accettata come "normale" nei bambini e la carie attribuita alla scarsa igiene.
Gli esseri umani possono sviluppare una carenza di vitamina K2 in soli sette giorni di dieta con poca vitamina K; e questo è uno dei motivi fondamentali per cui livelli insufficienti di vitamina K2 sono tanto comuni. L’altro motivo principale della grande diffusione di carenza di vitamina K2 è che assumerla dalla nostra dieta è diventato estremamente difficile con i cibi moderni. Quali erano questi «cibi del commercio moderno», come li definì Price, che sembravano avere un effetto tanto nocivo su chi li mangiava? Cibo che poteva essere trasportato per lunghe distanze senza rovinarsi: farina bianca, zucchero bianco, riso bianco, grassi vegetali, prodotti in scatola e altri cibi lavorati, raffinati e privati di qualsiasi sostanza vitale. In altre parole: gli elementi che costituiscono il fondamento della nostra dieta industrializzata.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ni/vitaminak2mk7.htm
Quasi tutti apprezziamo l'importanza della vitamina D, così come molti medici.
Tuttavia, esiste un'altra vitamina che è praticamente equivalente in termini di benefici per la salute che è ancora sottovalutata ed è la vitamina K.
Si sa molto poco su questa vitamina che non ha una adeguata attenzione dei media.
Il Dr. Leon Schurgers, uno scienziato senior che ha svolto il suo lavoro di dottorato sulla vitamina K e che ha iniziato la sua ricerca sulla vitamina K circa 20 anni fa presso l'Università di Maastricht, nei Paesi Bassi, ed è attualmente uno dei principali ricercatori del mondo su questa vitamina ci spiega che la vitamina K può essere classificata come K1 o K2:
Vitamina K1: si trova negli ortaggi a foglia verde, va direttamente al fegato e aiuta a mantenere il sistema di coagulazione del sangue ottimale. La vitamina K1 aiuta anche a mantenere i propri vasi sanguigni liberi dalla calcificazione, e aiuta le ossa trattenere il calcio e sviluppare la corretta struttura cristallina.
Vitamina K2: sono i batteri che producono questo tipo di vitamina K si trova in elevate quantità nell'intestino ma, purtroppo, non viene assorbita e viene espulsa con le feci. La vit. K2 va direttamente sulle pareti dei vasi sanguigni, nelle ossa e nei vari tessuti diversi dal fegato. E' presente negli alimenti fermentati, in particolare nei formaggi e nel natto (cibo giapponese, che ne è di gran lunga la fonte più ricca).
Le funzioni di coagulazione del sangue della vitamina K
La vitamina K è ben nota per essere cruciale per una corretta coagulazione del sangue. Il dottor Schurgers chiarisce questo meccanismo sostenendo che ambedue - sia la vitamina K1 che la K2 - attivano alcuni fattori di coagulazione.
In particolare quattro fattori di coagulazione (fattore 2, 7, 9, e 10) che, nella coagulazione, vengono attivati in cascata dalle vitamine K1 e K2. Secondo il dottor Schurgers, non vi è il rischio di provocare una eccessiva coagulazione anche se si assume troppa vitamina K. In altre parole, i fattori di coagulazione non diventeranno iperattivi pur assummendo elevate quantità di vitamina K1 o K2. Dunque non ci sono rischi se non quando venga assuto contemporaneamente un farmaco anticoagulante per via orale.
Gli anziani con fibrillazione atriale (FA) o trombosi venosa sono spesso trattati con anticoagulanti orali, antagonisti della vitamina K, nel senso che bloccano il riciclo della vitamina, non solo la K1, ma anche la K2. In questo caso, occorre essere prudenti.
acidoascorbico.altervista.org/prova3/Imm...k2calcificazione.htm
Dell'articolo riporto due punti che ritengo importante sottolineare:
Il primo perchè parla della LISINA, un altro importantissimo "ALIMENTO ESSENZIALE" per la OSTEOPOROSI, la quale LISINA, insieme all'ACIDO ASCORBICO sono i principali "ALIMENTI ESSENZIALI", che insieme ad altri minori AUTOPRODUCONO il necessario tipo di COLLAGENE che unisce il CALCIO formandone la solidità necessaria.
"Nelle donne con pregresso cancro al seno in cura con anti estrogeni o inibitori dell’aromatasi il rischio osteoporotico è molto elevato. Ovviamente vanno evitate sostanze anche solo correlate con gli estrogeni (Boro ). La vit K ha un doppio ruolo in queste pazienti."
Al riguardo la pagina recita:
""Con l'avanzare degli anni, i tessuti dei muscoli si degradano perché la quantità di collagene inizia ad essere inadeguata.
La pelle diminuisce notevolmente la quantità di collagene che potrebbe generare e le conseguenze si possono constatare con il mostrarsi delle prime grinzosità ed abbandonando la lucentezza caratteristica della giovinezza.
Spesso si producono segni, raggrinzamenti, striature e voglie scure.
La cute si secca ed i capelli si stressano e perdono la loro “vivacità”.
Il corpo umano pratica la maggior parte dell’attività termica sul collagene durante le ore notturne mentre dormiamo e per fare questo gli serve l’energia che, se non può essere ottenuta dai carboidrati o dagli zuccheri, viene attinta dai grassi.
E’ durante la fase REM del sonno che il corpo trasforma le sostanze nutrizionali in nuovi tessuti.
Per compiere questa funzione gli necessita una rilevante disponibilità di energia.
La conversione del collagene ha il compito di riparare tessuti epidermici, tendini, cartilagine ed organi vitali e di rafforzare il comparto muscolare ed osseo."
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Imm.../collageneanagen.htm
dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/collagenebase.htm
Il secondo perchè informa della importanza della vitamina K2 contro la malattia Alzheimer:
"AZIONE ANTI AGING
E’ noto che l’incidenza di morbo di Alzheimer aumenta con l’età ed è maggiore nel genotipo con apolipoproteina E4. Un deficit relativo di vitamina K, che influenza le funzioni extraepatiche (coagulazione) della vitamina stessa, si verifica comunemente sia nell’invecchiamento maschile che in quello femminile. Le concentrazioni ematiche di vitamina K sono più basse nei soggetti con genotipo APOE4. Sono numerose le evidenze secondo le quali la vitamina K ha importanti funzioni a livello cerebrale inclusa la regolazione dell’attività sulfotransferasica e dei fattori di crescita correlati ai recettori fosfochinasici cellulari. L’ipotesi è che il deficit di vitamina K possa contribuire alla patogenesi del morbo di Alzheimer e che la sua supplementazione possa prevenire o ridurre il danno neuronale correlato a questa malattia o a fattori vascolari. La vitamina K2 si è dimostrata utile nella prevenzione del danno cerebrale da ictus e per antagonizzare l’invecchiamento"
Purtroppo però l'articolo, confermando che questa malattia Alzheimer, ritenuta DEGENERATIVA, peggiora per il resto della vita, ma non tiene conto che è probabile che la causa di questa come di TUTTE le malattie DEGENERATIVE, sia il DENTIFRICIO con il suo FLUORURO DI SODIO, usato come VELENO per i topi e gli scarafaggi, il quale agisce proprio sul cervello e sulle ossa.
Dato che ogni essere vivente si AUTOGUARISCE ed il copro unamo non è da meno, vuol dire che se non lo fà, vuol dire che la causa di questo peggioramento è COSTANTE NEL TEMPO.
Ma allora non è lavandosi i denti ogni giorno per almeno tre vole dando involontariamente questo VELENO DEI TOPI, FLUORURO DI SODIO che annulla l'AUTOGUARIGIONE del corpo che vorrebbe AUTGUARIRSI come è naturale che sia?
La pagina recita:
La parte dice:
"CITO E SOTTOLINEO:
"Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin).
Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari DISTURBI MENTALI, oltre poi a ridurre la durata della vita e a DANNEGGIARE LA STRUTTURA OSSEA. (CERVICALE ed OSTEOPOROSI)
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...roneidentifricia.htm
ed ancora:
"Ritengo questa notizia MOLTO IMPORTANTE per la SALUTE delle persone, poichè "CHI NON SI LAVA I DENTI?".
Soffri di mal di testa?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di cervicale?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di OSTEOPOROSI?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di giramenti di testa, specialmente al mattino quando ti alzi dal letto?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di una malattia dichiarata DEGENERATIVA come l'ALZHAIMER dalla medicina moderna?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Devo ricordarti che l'ALZHAIMER è una malattia del cervello!
Come leggerai sotto un componente del TUO DENTIFRICIO si chiama FLUORURO DI SODIO la cui specialità è appunto di attaccare il CERVELLO.
E non basta, soffri di SCLEROSI MULTIPLA, anche lei considerata dalla medicina moderna INGUARIBILE.?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di altre malattie cosidette DEGENERATIVE, anche loro considerate dalla medicina moderna INGUARIBILE.?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Lo sai che l'altra specialità dello stesso FLUORURO DI SODIO è di attaccare le ossa?
Non parliamo poi delle altre malattie DEGENERATIVE considerate tali sempre dalla medicina moderna!
Bene, fissato questo, ti chiedo: lo sai che il tuo corpo si AUTOGUARISCE?
La MEDICINA MODERNA questo NON TE LO DICE, e nessuno te lo ha mai fatto presente, ma la riprova è che se ti tagli un dito con un coltello mentre peli una patata o ti bruci una mano, il tuo corpo SENZA IL BISOGNO DI NULLA, se non della DISINFEZIONE, SI AUTOGUARISCE "SEMPRE". Questo è per l'esterno, ma lo è anche per l'interno del tuo corpo, come lo è per ogni essere vivente. Per farlo però DEVE avere il GIUSTO CIBO NATURALE che contenga gli "ALIMENTI ESENZIALI", e se dandoglieli NON GUARISCI vuol dire, CON CERTEZZA, che la causa della tua malattia la fornisci al tuo corpo OGNI GIORNO, CON COSTANZA, vero?
E quale se non con il tuo DENTIFRICIO, distribuito per la bocca, quindi a contato della mucosa che lo assorbe e lo immette in ogni parte vicina, con lo spazzolino, per almeno tre volte al giorno, fatto con costanza per la pulizia dei denti?
Questo lo fai da anni, con COSTANZA e determinazione poichè i denti sono importantissimi.
E con costanza lo fai ancora oggi, vero?
MA........
Ti dicono che il FLUORURO DI SODIO mantiene lo smalto dei tuoi denti, ma questo è FALSO. A mantenerti lo smalto è l'ACIDO ASCORBICO che con la LISINA ti AUTOPRODUCONO il famoso COLLAGENE nel primo sonno profondo chiamati sonno REM.
Al riguardo di questo COLLAGENE la pagina recita:
"Con l'avanzare degli anni, i tessuti dei muscoli si degradano perché la quantità di collagene inizia ad essere inadeguata.
La pelle diminuisce notevolmente la quantità di collagene che potrebbe generare e le conseguenze si possono constatare con il mostrarsi delle prime grinzosità ed abbandonando la lucentezza caratteristica della giovinezza.
Spesso si producono segni, raggrinzamenti, striature e voglie scure.
La cute si secca ed i capelli si stressano e perdono la loro “vivacità”.
Il corpo umano pratica la maggior parte dell’attività termica sul collagene durante le ore notturne mentre dormiamo e per fare questo gli serve l’energia che, se non può essere ottenuta dai carboidrati o dagli zuccheri, viene attinta dai grassi.
E’ durante la fase REM del sonno che il corpo trasforma le sostanze nutrizionali in nuovi tessuti.
Per compiere questa funzione gli necessita una rilevante disponibilità di energia.
La conversione del collagene ha il compito di riparare tessuti epidermici, tendini, cartilagine ed organi vitali e di rafforzare il comparto muscolare ed osseo."
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Imm.../collageneanagen.htm
e poi:
"E' COMPRENSIBILE CHE SE TUTTE QUESTE SOSTANZE CHIMICHE "VELENOSE" ELENCATE SOTTO UNA PER UNA, SONO STATE MESSE INSIEME IN UN CONCENTRATO USATO DA ADULTI E BAMBINI PIU' VOLTE AL GIORNO PER MOLTI ANNI, QUESTO HA UNA RAGIONE BEN PRECISA DI ESSERE. E NON SOLO, MA USANDO COME COMPONENTE DI CONVINCIMENTO NELL'USO, LA PUBBLICITA' SPAZZATURA, QUESTO VUOL DIRE SENZA OMBRA DI DUBBIO CHE CHI LO HA FATTO HA UN FINE BEN PRECISO E CONSAPEVOLE!
E' INUTILE CHE MI SI DICA CHE I PRODOTTI CHIMICI "VELENOSI" POSSONO FARE BENE AI NOSTRI DENTI ED ALLA NOSTRA SALUTE!
Chiedo scusa se mi ripeto, ma la mia priorità è di ricordarti che da molti anni ti stai avvelenando ogni giorno per almeno tre volte al giorno lavandoti i denti, quindi come può fare a meno il tuo corpo di soccombere alle più svariate malattie?
Parlo di cose serie, tipo OSTEOPOROSI, alzheimer, mal di testa, cervicale e giramenti di testa tra i più comuni, che causa il FLUORURO DI SODIO. Questi non hanno una guarigione, anzi sono diventate malattie DEGENERATIVE, così le chiama la medicina.
E come non potrebbe essere? hai avvelenato e stai ancora avvelenando il tuo corpo tre volte al giorno, per ogni giorno FUTURO, SENZA SCAMPO!
Quindi ora dagli la possibilità di difendersi.............
Potrebbe essergli UTILE...........
E' vero che in alcuni dentifrici il FLUORURO DI SODIO non è stato aggiunto, tuttavia mi chiedo:
"quale ruolo avranno mai nel mio corpo, in quello dei miei figli e dei miei nipoti questo concentrato di VELENI?"
Leggi quali sono e cosa sono in una pagina sotto."
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ifriciomentadent.htm
E' però naturale che l'articolo di questo non ne parli, mancandogli questa informazione che però noi ora l'abbiamo.
Quindi spero che queste possano aiutarvi a difendervi da queste trappole.
Per rivedere il pensiero di questo FALSO articolo sotto citato, dobbiamo partire da una informazione molto precisa e valida che dice:
"Nel nostro organismo, normalmente avvengono fenomeni di natura elettrica e di natura atomica, sia negli interscambi fra cellula e cellula che all'interno della cellula stessa.
Ogni nostra cellula possiede un equilibrio fra il suo interno ed il suo esterno che si fonda sulla stabilità del potenziale di membrana e sulla regolarità del meccanismo della pompa sodio-potassio.
Tutti gli elementi leggeri (almeno 21) sono essenziali per la vita. Di questi in particolare sono quattro quelli fondamentali: Sodio, Potassio, Calcio e Magnesio.
L'individuo sano possiede:
- tutti gli elementi necessari nella giusta quantità
- un regolare potenziale di membrana e un regolare funzionamento della pompa sodio-potassio
- un sistema immunitario integro ed efficiente
NELL'ORGANISMO SANO, E SECONDO LE NECESSITA', SI PRODUCONO, PER AZIONE DEGLI ENZIMI, DELLE TRASMUTAZIONI DI UN ELEMENTO IN UN ALTRO: IL CALCIO IN POTASSIO O IN MAGNESIO, IL SODIO IN O MAGNESIO, IL MAGNESIO IN CALCIO, IL POTASSIO IN CALCIO ECC.. IN PARTICOLARE, L'EQUILIBRIO DELLA POMPA SODIO-POTASSIO è SALVAGUARDATA DAGLI ASCORBATI DEI QUATTRO ELEMENTI, CIOE' DALLA SALINIFICAZIONE DI QUESTI ULTIMI OPERATA DALL'ACIDO ASCORBICO
L'organismo equilibrato è in grado di mantenere attivo questo processo e di conseguenza il sistema immunitario preposto a combattere ogni forma di aggressione."
Quindi la parte iniziale dell'articolo non ha ragione di essere:
"Nonostante l’ossessione nella nostra società per assunzione di calcio, gli studi mostrano ripetutamente che le culture con il più elevato consumo di latte e prodotti caseari, e quindi con la più alta assunzione di calcio, presentano la maggiore incidenza di fratture osteoporotiche e di denti in cattive condizioni.
Questa osservazione ha dato origine a quello che viene chiamato il “paradosso del calcio”.
Come è possibile che nel mondo occidentale sono considerati necessari da 1000 a 1500 mg di calcio al giorno per mantenere la salute delle ossa mentre molte altre popolazioni mantengono forti le ossa e i denti in discrete condizioni con l’assunzione di 400 mg o meno di calcio?" "
quindi, NON CONTA la quantità di CALCIO, ma la quantità di ACIDO ASCORBICO ingoiato per la SALINIFICAZIONE di questo minerale se in eccesso per trasmutarlo negli altri minerali di cui in eventuale CARENZA.
Un esempio che dimostra chiaramente quanto sopra è quello di un COLOMBO che nel periodo invernale, carente di CIBO, trovandone uno SOLO contenente molto POTASSIO, sicuramente non sapendo che può causargli danni alla salute lo ingoia tranquillamente per mesi.
Naturalmente però tutto questo POTASSIO potrebbe arrecare danni a questo colombo, non solo ma se dipendesse dalla medicina dichiarerebbe questo colombo in IPERKALEMIA o IPERPOTASSEMIA, senza tenere conto che invece Madre Natura non vuole che questo succeda, altrimenti cesserebbe la vita sulla terra, ed ecco che allora questa Madre Natura e la EVOLUZIONE gli vengono in soccorso ed il FEGATO del colombo gli AUTOPPRODUCE dal concepimento alla morte la necessaria quantità di ACIDO ASCORBICO per ovviare e TRASMUTARE per mezzo della SALINIFICAZIONE tutto questo POTASSIO negli altri minerali ESSENZIALI, di cui è carente il CIBO e che ha bisogno per non ammalarsi e rischiare la estinzione.
Accertato che l'ACIDO ASCORBICO ingoiato in giuste dosi, gioca un ruolo molto importante con gli "ALIMENTI ESSENZIALI", equilibrandoli alle sue necessità, riguardo alla OSTEOPOROSI, della quale soffrono milioni di persone e di cui si colpevolizza il CALCIO, sono certo che si debba smettere di colpevolizzare questo MINERALE, ma che si debba rivolgere lo sguardo verso un "ALIMENTO ESSENZIALE" denominato vitamina D (un ORMONE), di cui vi è una CARENZA ACCERTATA su famiglie complete e quindi di tutta la popolazione umana. Per conoscere la CARENZA basta un semplice esame del sangue richiedendo i valori di:
vitamina D
PARATORMONE
CALCIO (che sono CERTO lo si rileverà nel sangue SEMPRE NORMALE)
OMOCISTEINA
vitamina B12
e sono certo che se si ha il COLESTEROLO ALTO si ha CARENZA CERTA di vitamina D.
Questa vitamina D dovrebbe essere AUTOPRODOTTA dal corpo sotto la pelle, trasmutando il COLESTEROLO anch'esso AUTOPRODOTTO dal fegato con l'ausilio dei raggi UV del SOLE, che è fonte di vita per ogni essere vivente, ma a causa della mancata esposizione e della DEMONIZZAZIONE, VOLUTAMENTE si fà evitare la AUTOPRODUZIONE di questo INDISPENSABILE ORMONE vitamina D.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...inak2paratormone.htm
"La vitamina K è una molecola liposolubile scoperta nel 1929 dallo scienziato danese Henrik Dam. Egli osservò che polli sottoposti ad una dieta inadeguata sviluppavano una particolare situazione clinica caratterizzata da bassi livelli di protrombina e spiccata tendenza emorragica. Successivamente gli stessi scienziati scoprirono che nutrendo questi animali con piante ricche di sostanze liposolubili (erba medica/medicago sativa) era possibile alleviare questi problemi. Questa sostanza che influiva sulla coagulazione (in danese : Koagulation) fu chiamata vitamina K. Negli stessi anni veniva anche scoperto che soggetti con gravi patologie epatiche ad impronta itterica avevano anch’essi bassi livelli di protrombina. Era stato chiarita la relazione tra vitamina K, adeguata funzione epatica e normale funzione coagulativa.
Dal punto di vista biochimico la vitamina K è un chinone, più precisamente un naftochinone. Nell’ambito dei chinoni si annovera anche l’Ubichinone o Coenzima Q10, quella fondamentale molecola che a livello della Fosforilasi ossidativa mitocondriale catalizza il passaggio più importante, ovvero quello della riduzione dell’ossigeno cellulare ad acqua, con liberazione di una gran quantità di energia sotto forma di ATP. In realtà l’entità di produzione energetica dipende dal potenziale ossido-riduttivo della molecola piazzata a questo livello. Gli antrachinoni hanno un potenziale redox più alto di quello del CoQ10 fisiologico e quindi forzano una maggior produzione di energia, ma anche di ossidazioni, peraltro molto utili in svariate patologie.
L’azione biochimica base della vit.K è la g carbossilazione dei residui glutamminici di varie proteine (Vitamin K-Dependent Gla Proteins) a livello microsomiale. La carbossilazione proteica rappresenta un potente meccanismo di stimolo della capacità legante il calcio della proteina stessa.k1Questa azione viene fatta con ossidazione della vit.K, si libera l’energia necessaria per la decarbossilazione la quale attiva le proteine della coagulazione e permette il legame con gli ioni Ca2+ che creano ponti tra le proteine della coagulazione e i fosfolipidi di membrana delle piastrine.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...aminak2antiaging.htm
2 Il libro della naturopata francese Kate Rhéeaume-Bleue con tante informazioni sulla riscoperta della vitamina K2. Ecco i buoni motivi per cui assumerla e come:
3 1 Previene e contrasta la formazione di rughe: Una ricerca coreana del 2008 pubblicata nella rivista "Nephrology" dimostra che l'aumento della rugosità facciale dipenda molto spesso da una diminuzione della corretta funzione renale (uno dei sintomi di scarsa assunzione di vitamina k2). Agendo su più fronti, attraverso l'assunzione di questa vitamina, non solo è più facile contrastarne la formazione, ma anche riportare indietro l'orologio biologico
4 Prove edimiologiche dimostrano che le donne giapponesi, assumendo grandi quantità di fagioli di soia fermentati (natto), fonte principale di vitamina k2, risultano avere una pelle molto più distesa rispetto alle donne nordamericane della stessa età
5 2.Preserva la salute dei denti: Tra tutti i benefici della vitamina k2, la salute dentinale è il beneficio oggetto di maggior ricerca e maggiori risultati. Sarebbe molto semplice, infatti, grazie ad un'assunzione costante di k2, riuscire non solo a prevenire la placca ma anche a guarire la carie
6 L'anatomia del dente è costituita da una struttura calcificata simile all'osso e dunque come per le ossa stesse, richiede una buona quantità di osteocalcina, per un buon funzionamento e una buona conservazione
7 3. Aumenta il livello di fertilità: è dato recente che oggi, circa il 10% delle coppie non riesce a concepire, neanche con la fecondazione assistita. Gli organi sessuali maschili e femminili sono tra i principali regolatori della crescita della denistà ossea
8 una mancanza notevole di osteocalcina può dunque ridurre la produzione di estrogeni e testosterone. Una regolare assunzione di cibi provenienti da bestiame la cui alimentazione sia a base d'erba, risulta centrale per la capacità riproduttiva.
9 4. Contrasta le malattie osee e arteriose (osteoporosi, artrite, ostuzione delle arterie): lo sviluppo dello scheletro e della massa ossea avviene dalla nascita fino a circa 20 anni. Gli esperti concordano sul fatto che più massa si riesce a costruire nei primi vent'anni di età, più risulterà possibile prevenire l'osteoporosi. Più in generale, col passare degli anni, i livelli di osteocalcina tendono a diminuire e se debitamente inclusi nella propria dieta alimentare, la qualità della vità può nettamente migliorare
10 COME ASSUMERLA: i cibi che più di altri aiutano a includere la vitamina K2 nella propria dieta sono tutti gli alimenti fermentati, come ad esempio i fagioli di soia (natto) dal sapore molto forte ma utili anche alla riduzione del colesterolo
11 il tuorlo d'uovo (soprattutto se proveniente da gallina ruspante) per i grassi insaturi che riducono il colesterolo e i nutrienti essenziali
12 i formaggi provenienti da bestiame alimentato a erba, i cosiddetti grass-fed
13 altra fonte di vitamina k2 è la selvaggina, in particolare le carni d'anatra, fagiano, coniglio, tacchino, cinghiale sono tra i maggiori integratori di menachione
14 anche il pollo è un ottimo integratore di vitamina k2, oltre ad avere un'altissima concentrazione di proteine di buona qualità
15 QUANTITÁ CONSIGLIATA: la quantità raccomandata varia in base al fabbisogno del corpo, che può essere maggiore o minore in base allo stato di salute personale. La quantità varia, inoltre, in base alla tipologia di integratore K2 assunto (da alimento o da integratori del tipo MK-4 che estrae la vitamina k2 dalle piante di tabacco)
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...itaminak2neicibi.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
L'articolo in oggetto riporta:
"Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
Ora, prima di tutto riporto l'esame delle feci sia di Franca che di me, datato 12/05/2018.
Questo esame l'ho richiesto al mio medico di base in seguito alla scoperta che il corpo umano è soggetto all'attacco dei PARASSITI che secondo gli articolo della dottoressa Letizia Bernardi Naturopatia Bionutrizionale possono essere molto pericolosi per la salute umana, causandone addirittura delle malattie mortali come il cancro.
Volendo controllare se i nostri corpi ne fossero invasi, ecco la ragione di questi esami.
Questi i valori rilavati al sottoscritto
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 6.50
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro:
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: ASSENTI
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esameparassiti18.htm
Onde poter rilevare la differenza dai valori di Franca, ecco i suoi:
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 7.70
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro: RARE SPORE MICOTICHE
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: RARE SPORE MICOTICHE
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...meparassitifra18.htm
Mentre l'altro dice:
"L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...intestinaliesami.htm
Riguardo a questo articolo, con Franca NON INGOIAMO NULLA di quanto citato, quindi ritengo che l'esame di entrambi sia più che attendibile.
"Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
—Oggi parliamo di questo con il capo dell’Instituto di Parassitologia Italiano Alberto Pirelli.
—Dottor Pirelli buon giorno! Iniziamo dalla domanda principale. E’ vero che Roma è la città con il più alto tasso di infezione da parassiti della popolazione?
«— Si. Roma è al primo posto per infezione da parassiti. La colpa è della cattiva condizione dell’ecologia della città, dell’immobilità del governo e dell’atteggiamento menefreghista nei confronti delle persone.»
—Dottor Pirelli, quanto c’è di vero nel collegamento tra alito cattivo e infezione da parassiti?
—Solo un paio di anni fa, la comunità medica riteneva che l’alito cattivo si forma nella bocca. Invece, gli ultimi studi hanno dimostrato che in realtà il motivo principale è un altro, ed è collegato allo stomaco (che da sempre problemi se è affetto da parassiti). In questo modo gli studiosi hanno capito che è inappropriato ignorare un sintomo del genere. L’infezione da parassiti in forma aggravata comporta praticamente tutte le malattia gravi che esistono.
L’alito cattivo è un chiaro segno della presenza di parassiti nell’organismo
che può comportare complicazioni fatali'
Io personalmente credo agli studi e posso dire che combaciano con quelli del nostro istituto. Un banale “alito cattivo” si tramuterà in una malattia più seria. In realtà circa il 92 per cento delle morti è collegato alla presenza di parassiti. E questo non vuol dire solo morte per malattia, Infatti la maggior parte delle cosiddette “morti naturali” in realtà è comportata dai parassiti.
—Di solito con infezione da parassiti la gente pensa ai comuni vermi, come possono comportare alito cattivo e addirittura morte?
—In realtà si tratta di una incomprensione ritenere che i parassiti siano solo i vermi. Esiste un’enorme quantità di parassiti diversi, che vivono in organi diversi. Ovviamente comportano malattia diverse. E sì anche i vermi, per essere precisi gli elminiti, sono molto pericolosi. Divorano nel vero senso della parola l’intestino, comportandone il marcimento e la putrefazione, fino alla morte. E in più per fino gli elminiti sono complessi da trovare e distruggere.
Affianco ad essi esistono migliaia di parassiti, che possono tranquillamente vivere nel vostro fegato, nel cervello, nei polmoni, nel sangue, nello stomaco, nell’intestino. E praticamente tutti sono letali. Una parte di loro inizia subito ad agire in maniera aggressiva rovinando l’organismo. Una parte di loro agisce a lungo in maniera invisibile, fino a che non arrivano al punto che l’organismo umano non riesce più a sopportarne la presenza e si arriva alla morte.
In aggiunta posso dire certamente che praticamente tutti sono affetti da parassiti. Il problema è che la maggior parte di questi sono praticamente non identificabili. E quando ne compaiono le conseguenze, i medici tentano finalmente di eliminarli. Perfino nei corpi aperti per la vivisezione, servono analisi particolari per riuscire a trovarli. O per lo meno a trovarne la maggior parte.
"Esistono migliaia di parassiti, che possono vivere nel vostro fegato, cervello, polmoni, sangue e stomaco. E praticamente tutti sono mortali. E tutto solitamente comincia con l’alito cattivo"
—Può riportare qualche esempio concreto di infezione da parassiti?
—Posso riportare un centinaio di esempi. Beh, per oggi mi soffermo su quei tipi di infezione che danno il più chiaro esempio di come i parassiti possano essere pericolosi.
Come prima cosa, come si è scoperto, alcuni tipi di vermi possono portare al cancro. In più, tecnicamente, non si ammala di cancro la persona, ma il verme. Ma le loro cellule dannose si riproducono all’interno dell’organismo umano, infettando quindi la persona. Questo accade quando le larve dei vermi si infiltrano nelle ghiandole e nei linfonodi attraverso l’intestino. Come risultato, si trasformano in ammassi tumorali, che poi portano ai risultati noti. La morte arriva come conseguenza in pochi mesi. Solo una settimana fa abbiamo incontrato una delle comuni morti per ammassi tumorali di questo tipo.
Al centro di questa foto: cellule dannose dell’ammasso, che vengono trasferite all’essere umano dal verme-parassita
Un altro caso comune, è l’infezione da parassiti del cervello. Questo comporta nevrosi, affaticamento rapido, eccitazione fuori controllo e repentini cambi d’umore. Nello stadio più avanzato, quando il cervello è pieno di parassiti, si formano tipi di malattie più pericolosi, che comportano in fine la morte.
«Teniamo un archivio fotografico con le autopsie dove sono stati trovati parassiti all’interno degli organi. Non vi posso mostrare queste foto perché sono paurose. »
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
—Cos’altro c’è di pericoloso nell’infezione da parassiti?
««Per quanto riguarda gli uomini, i parassiti comportano: problemi alla prostata, impotenza, adenoma, cistite,sabbia e calcoli renali, nella vescica.
Per quanto riguarda le donne: dolore e infiammazione delle ovaie. Formazione di fibroma, mioma, mastopatia fibrosi-cistica, infiammazioni varie a organi interni escretori. E chiaramente invecchiamento della pelle.»
——Come ci si può difendere dai parassiti? Con qualche analisi o medicinali?
—Purtroppo bisogna ammettere che al giorno d’oggi non esistono strumenti abbastanza precisi per diagnosticare che parassiti siano presenti e in che quantità all’interno dell’organismo. Questo è dovuto dal fatto che esistono una quantità inverosimile di diverse specie di parassiti, e purtroppo risulta impossibile definire quali siano presenti. La procedura completa contro i parassiti in Italia è usufruibile in pochissimi posti e con una spesa inverosimile.
I primi sintomi attraverso i quali si può capire che il vostro organismo è affetto da parassiti sono:
Alito cattivo
Allergia (sonnolenze, lacrime, muco)
Influenze frequenti, febbre, naso tappato
Stanchezza cronica (vi stancate più di quanto vi impegnate)
Mal di testa cronici,diarrea
Dolori alle ossa e alle articolazioni
Nervosismo, sonno e appetito compromessi
Occhiaie scure
Se riscontrate due dei sintomi elencati, siete assolutamente affetti da una infezione da parassiti.
Se vogliamo soffermarci sulle medicine, veniamo in contro a dei problemi. Al giorno d’oggi esiste solo una soluzione per liberarsi dai parassiti, che fortunatamente è tutta italiana.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/parassitologia.htm
Visti gli esami di entrambi posso ritenere e quindi dichiarare, senza possibilità di smentita, che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ingoiati con costanza, sopratutto l'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da ogni essere vivente, escluso l'Homo Sapiens quindi noi, sono determinanti nell'aumentare le "difese immunitarie" riuscendo ad eliminare gli eventuali indesiderati e pericolosi parassiti citati dagli articoli.
Mi permetto di dirlo in quanto non riesco a giustificare questa invasione di parassiti nel corpo di altre specie animali, che nel caso non avendo la possibilità di comportarsi come detto dall'articolo citato onde eliminarli, questa invasione sarebbe per quelle specie la loro estinzione. Questo fatto però non mi risulta:
"Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.).
Però come detto sopra, loro hanno la importantissima AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO.
Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
Ci sono tre gruppi principali di vermi che possono causare varie malattie nell’uomo. In base alla loro forma essi sono suddivisi in:
Nematodi (verme rotondo): in cui la sezione trasversale del corpo è rotonda, per es. l’ossiuro (Enterobius vermicularis), il più comune dei vermi dei bambini, o il verme intestinale rotondo gigante come l’ascaride (Ascaris lumbricoides). Ai nematoidi appartiene anche il genere Anisakis.
Cestodi (tenia): che hanno una sezione piatta del corpo, per es. la tenia Taenia saginata, che può essere lunga diversi metri, o il minuto cestode, spesso ricorrente nei bambini (Hymenolepis nana). Questi portano ad una malattia chiamata teniasi.
Trematoidi: parassiti piatti, di forma ovale e forniti di ventose; il corpo si presenta più o meno allungato e le dimensioni variano da pochi millimetri a qualche centimetro. Il ciclo biologico di questi parassiti si svolge sempre in almeno due o tre ospiti, a partire da un mollusco come primo ospite.
Undici specie di elminti (Taenia saginata, Taenia solium, Taenia Asiatica, Trichinella spiralis, Tr. Nativa, Tr. Britovi, Tr. Pseudospiralis, Tr. Murrelli, Tr nelsoni, Tr. Papuae e Tr. Zimbabwensis) possono proliferare nelle carni degli animali di specie diverse e possono essere trasmesse all'uomo attraverso il consumo di carni o di verdure crude.
Venti specie di trematodi, quattro specie di cestodi e sette specie di nematodi possono infettare gli esseri umani attraverso il consumo di cibo (pesci, molluschi, rane, girini, gamberi).
Gli elminti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua contaminata. Metodi diagnostici e di rilevazione che possono essere effettuati sistematicamente su campioni di cibo e di acqua sono disponibili soltanto per alcuni parassiti (Cryptosporidium sp., Giardia sp., Anisakidae, Trichinella sp., Taenia sp.). Vale a dire, per i parassiti che rappresentano un rischio maggiore per la popolazioni umane che vivono nei paesi industrializzati.
Ci sono diversi segnali che fanno ipotizzare una parassitosi ma la diagnosi alla fine spetta al medico. Ci sono comunque diversi trattamenti naturali proponibili per prevenire o anche debellare le parasitosi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ssitiintestinali.htm
ciaooo Genfranco
.
.
Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
L'articolo dice:
"L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
Ora, prima di tutto riporto l'esame delle feci sia di Franca che di me, datato 12/05/2018.
Questo esame l'ho richiesto al mio medico di base in seguito alla scoperta che il corpo umano è soggetto all'attacco dei PARASSITI che secondo gli articolo della dottoressa Letizia Bernardi Naturopatia Bionutrizionale possono essere molto pericolosi per la salute umana, causandone addirittura delle malattie mortali come il cancro.
Volendo controllare se i nostri corpi ne fossero invasi, ecco la ragione di questi esami.
Questi i valori rilavati a Franca
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 7.70
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro: RARE SPORE MICOTICHE
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: RARE SPORE MICOTICHE
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...meparassitifra18.htm
Onde poter rilevare la differenza dai valori di Franca, ecco i miei:
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 6.50
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro:
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: ASSENTI
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esameparassiti18.htm
L'articoli relativo ai parassiti della dottoressa riporta:
"Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ssitiintestinali.htm
Riguardo a questo articolo, con Franca NON INGOIAMO NULLA di quanto citato, quindi ritengo che l'esame di entrambi sia più che attendibile.
"Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
—Oggi parliamo di questo con il capo dell’Instituto di Parassitologia Italiano Alberto Pirelli.
—Dottor Pirelli buon giorno! Iniziamo dalla domanda principale. E’ vero che Roma è la città con il più alto tasso di infezione da parassiti della popolazione?
«— Si. Roma è al primo posto per infezione da parassiti. La colpa è della cattiva condizione dell’ecologia della città, dell’immobilità del governo e dell’atteggiamento menefreghista nei confronti delle persone.»
—Dottor Pirelli, quanto c’è di vero nel collegamento tra alito cattivo e infezione da parassiti?
—Solo un paio di anni fa, la comunità medica riteneva che l’alito cattivo si forma nella bocca. Invece, gli ultimi studi hanno dimostrato che in realtà il motivo principale è un altro, ed è collegato allo stomaco (che da sempre problemi se è affetto da parassiti). In questo modo gli studiosi hanno capito che è inappropriato ignorare un sintomo del genere. L’infezione da parassiti in forma aggravata comporta praticamente tutte le malattia gravi che esistono.
L’alito cattivo è un chiaro segno della presenza di parassiti nell’organismo
che può comportare complicazioni fatali'
Io personalmente credo agli studi e posso dire che combaciano con quelli del nostro istituto. Un banale “alito cattivo” si tramuterà in una malattia più seria. In realtà circa il 92 per cento delle morti è collegato alla presenza di parassiti. E questo non vuol dire solo morte per malattia, Infatti la maggior parte delle cosiddette “morti naturali” in realtà è comportata dai parassiti.
—Di solito con infezione da parassiti la gente pensa ai comuni vermi, come possono comportare alito cattivo e addirittura morte?
—In realtà si tratta di una incomprensione ritenere che i parassiti siano solo i vermi. Esiste un’enorme quantità di parassiti diversi, che vivono in organi diversi. Ovviamente comportano malattia diverse. E sì anche i vermi, per essere precisi gli elminiti, sono molto pericolosi. Divorano nel vero senso della parola l’intestino, comportandone il marcimento e la putrefazione, fino alla morte. E in più per fino gli elminiti sono complessi da trovare e distruggere.
Affianco ad essi esistono migliaia di parassiti, che possono tranquillamente vivere nel vostro fegato, nel cervello, nei polmoni, nel sangue, nello stomaco, nell’intestino. E praticamente tutti sono letali. Una parte di loro inizia subito ad agire in maniera aggressiva rovinando l’organismo. Una parte di loro agisce a lungo in maniera invisibile, fino a che non arrivano al punto che l’organismo umano non riesce più a sopportarne la presenza e si arriva alla morte.
In aggiunta posso dire certamente che praticamente tutti sono affetti da parassiti. Il problema è che la maggior parte di questi sono praticamente non identificabili. E quando ne compaiono le conseguenze, i medici tentano finalmente di eliminarli. Perfino nei corpi aperti per la vivisezione, servono analisi particolari per riuscire a trovarli. O per lo meno a trovarne la maggior parte.
"Esistono migliaia di parassiti, che possono vivere nel vostro fegato, cervello, polmoni, sangue e stomaco. E praticamente tutti sono mortali. E tutto solitamente comincia con l’alito cattivo"
—Può riportare qualche esempio concreto di infezione da parassiti?
—Posso riportare un centinaio di esempi. Beh, per oggi mi soffermo su quei tipi di infezione che danno il più chiaro esempio di come i parassiti possano essere pericolosi.
Come prima cosa, come si è scoperto, alcuni tipi di vermi possono portare al cancro. In più, tecnicamente, non si ammala di cancro la persona, ma il verme. Ma le loro cellule dannose si riproducono all’interno dell’organismo umano, infettando quindi la persona. Questo accade quando le larve dei vermi si infiltrano nelle ghiandole e nei linfonodi attraverso l’intestino. Come risultato, si trasformano in ammassi tumorali, che poi portano ai risultati noti. La morte arriva come conseguenza in pochi mesi. Solo una settimana fa abbiamo incontrato una delle comuni morti per ammassi tumorali di questo tipo.
Al centro di questa foto: cellule dannose dell’ammasso, che vengono trasferite all’essere umano dal verme-parassita
Un altro caso comune, è l’infezione da parassiti del cervello. Questo comporta nevrosi, affaticamento rapido, eccitazione fuori controllo e repentini cambi d’umore. Nello stadio più avanzato, quando il cervello è pieno di parassiti, si formano tipi di malattie più pericolosi, che comportano in fine la morte.
«Teniamo un archivio fotografico con le autopsie dove sono stati trovati parassiti all’interno degli organi. Non vi posso mostrare queste foto perché sono paurose. »
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
—Cos’altro c’è di pericoloso nell’infezione da parassiti?
««Per quanto riguarda gli uomini, i parassiti comportano: problemi alla prostata, impotenza, adenoma, cistite,sabbia e calcoli renali, nella vescica.
Per quanto riguarda le donne: dolore e infiammazione delle ovaie. Formazione di fibroma, mioma, mastopatia fibrosi-cistica, infiammazioni varie a organi interni escretori. E chiaramente invecchiamento della pelle.»
——Come ci si può difendere dai parassiti? Con qualche analisi o medicinali?
—Purtroppo bisogna ammettere che al giorno d’oggi non esistono strumenti abbastanza precisi per diagnosticare che parassiti siano presenti e in che quantità all’interno dell’organismo. Questo è dovuto dal fatto che esistono una quantità inverosimile di diverse specie di parassiti, e purtroppo risulta impossibile definire quali siano presenti. La procedura completa contro i parassiti in Italia è usufruibile in pochissimi posti e con una spesa inverosimile.
I primi sintomi attraverso i quali si può capire che il vostro organismo è affetto da parassiti sono:
Alito cattivo
Allergia (sonnolenze, lacrime, muco)
Influenze frequenti, febbre, naso tappato
Stanchezza cronica (vi stancate più di quanto vi impegnate)
Mal di testa cronici,diarrea
Dolori alle ossa e alle articolazioni
Nervosismo, sonno e appetito compromessi
Occhiaie scure
Se riscontrate due dei sintomi elencati, siete assolutamente affetti da una infezione da parassiti.
Se vogliamo soffermarci sulle medicine, veniamo in contro a dei problemi. Al giorno d’oggi esiste solo una soluzione per liberarsi dai parassiti, che fortunatamente è tutta italiana.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/parassitologia.htm
Visti gli esami di entrambi posso ritenere e quindi dichiarare, senza possibilità di smentita, che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ingoiati con costanza, sopratutto l'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da ogni essere vivente, escluso l'Homo Sapiens quindi noi, sono determinanti nell'aumentare le "difese immunitarie" riuscendo ad eliminare gli eventuali indesiderati e pericolosi parassiti citati dagli articoli.
Mi permetto di dirlo in quanto non riesco a giustificare questa invasione di parassiti nel corpo di altre specie animali, che nel caso non avendo la possibilità di comportarsi come detto dall'articolo citato onde eliminarli, questa invasione sarebbe per quelle specie la loro estinzione. Questo fatto però non mi risulta:
"Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.).
Però come detto sopra, loro hanno la importantissima AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO.
Le feci sono il materiale espulso dall’ano, cioè dall’orifizio terminale dell’apparato digerente, e rappresentano, insieme ad altre sostanze, il prodotto ultimo di elaborazione degli alimenti introdotti con la dieta ogni giorno. La percentuale di materiale derivante dalla dieta nelle feci è però relativamente bassa; infatti le feci continuano a formarsi anche in condizioni di digiuno totale.
Le feci dei bambini spesso presentano residui non digeriti perché il sistema enzimatico è immaturo, sono anche giallastre nei bimbi che seguono una dieta prevalente lattea. In certe forme di catarro intestinale, specialmente dei bimbi, le feci invece diventano giallo-verdastre.
Invece negli adulti sani le feci sono consistenti come una banana, più o meno cilindriche, di colorito brunastro, e possono assumere sfumature cromatiche diverse per l'uso di diversi cibi e medicamenti (mirtilli, cioccolato, ecc.; ferro, bismuto, santonina, rabarbaro, ecc.).
I costituenti delle feci sono: residui alimentari; residui di secreti versati nell'intestino (bile, fermenti); microrganismi, che in condizioni normali costituiscono un terzo del residuo secco delle feci; prodotti della parete intestinale (cellule epiteliali muco, ecc.); costituenti accidentali (peli, parassiti, ecc.).
La consistenza delle feci dipende, oltre che dalla qualità degli elementi che le compongono, dalla velocità con la quale il contenuto intestinale sorpassa le diverse sezioni dell'intestino; così si hanno: feci dure, a pallottola, in certi casi di stipsi (75% d'acqua); feci liquide, se la peristalsi è aumentata (90% d'acqua). Le feci formate (normali, non diarroiche) sono composte per il 75% di acqua e solo per il 25% di sostanze solide. Il 30% del peso secco delle feci è costituito da corpi batterici, derivanti dalla ricchissima flora intestinale. Un ulteriore 15% è costituito da sostanze inorganiche, prevalentemente calcio e fosfati, che non vengono assorbiti completamente dall’intestino. Un ulteriore 5% è dato dalle sostanze grasse e dai loro derivati. Sono inoltre presenti piccoli quantitativi di cellule di desquamazione provenienti dalla mucosa intestinale, muco ed enzimi digestivi.
Delle sostanze solide che compongono le feci, una parte è costituita dai residui indigeriti di cellulosa (fibre). La cellulosa è il tessuto dei vegetali e quindi si trova nella frutta, in alcune verdure (radicchio e lattuga) e nei cereali. La presenza di fibre vegetali nelle feci è fondamentale nella determinazione del volume totale e nella consistenza delle feci stesse, essendo le fibre molto igroscopiche (capaci di assorbire l'acqua). La capacità di inglobare notevoli quantità di acqua fa sì che dopo l'ingestione, giunta nel tratto gastrointestinale, la cellulosa si rigonfi, aumentando il volume ed il peso delle feci, ma anche il senso di sazietà ed i movimenti peristaltici.
Una dieta povera di fibre determinerebbe la formazione di feci scarse di volume e di consistenza molto sostenuta, rallenterebbe il transito, favorendo la stitichezza; una dieta ricca di fibre ha invece l’effetto opposto.
Inoltre i vegetali nella dieta, oltre ad apportare minerali e vitamine indispensabili, sono fondamentali per nutrire la flora batterica sana e per regolare il carico glicemico dei pasti. Una dieta povera di vegetali rischierebbe di essere o una dieta troppo carica di carboidrati complessi e quindi squilibrata dal punto di vista glicemico o troppo carica di proteine e quindi eleverebbe notevolmente il pH aumentando lo stato di acidosi.
È importante osservare con precisione la natura dei residui indigeriti.
La presenza di consistenti residui vegetali indigeriti nelle feci è indice di un aumento della peristalsi intestinale o di una carenza di enzimi digestivi. La presenza di fibre connettivali indigerite è indice di una carenza degli enzimi gastrici, mentre la presenza di fibre muscolari, granuli di amido o trigliceridi, cioé i grassi presenti nella dieta, è indice di un’insufficienza del pancreas; invece, se nelle feci sono presenti acidi grassi liberi, derivati dai trigliceridi, il disturbo è connesso a una carenza di sali biliari.
A questo scopo è utile un esame microscopico delle feci.
L’esame microscopico delle feci permette di diagnosticare con precisione molte disfunzioni dell’apparato digerente e di accertare la presenza di componenti anormali delle feci, come la tipologia dei residui alimentari indigeriti, la presenza di muco, pus, sangue, azoto, zuccheri, calcoli e la presenza di parassiti.
La presenza di residui di tessuto connettivo (che si presenta sotto forma di sottili fibre raccolte a fasce) è indicativa di una insufficienza gastrica (essendo il collagene digerito soltanto dalla pepsina); la persistenza nelle fibre muscolari delle striature o dei nuclei è indicativa di una insufficienza pancreatica e così pure la presenza di granuli di amido (con la caratteristica struttura a cerchi concentrici). I grassi neutri si presentano come minute gocce rotonde od ovali, gli acidi grassi sotto forma di cristalli aghiformi ed i saponi sotto forma di ammassi irregolari, poligonali.
Le analisi della composizione delle feci sono importante per orientare la diagnosi di disfunzioni di organi diversi, o del tratto gastrointestinale o del fegato o del pancreas. Anche il colore può orientare.
Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame utilissimo, che permette di diagnosticare la presenza di ulcerazioni, erosioni, e soprattutto di neoplasie dell’apparato digerente.
La presenza di muco nelle feci è indice di malattie infiammatorie, come le coliti; solo nei casi più gravi compare anche il pus.
Invece il sangue presente nelle feci può derivare da qualsiasi tratto dell’apparato digerente; se il sangue proviene dalle parti alte dell’apparato digerente ha un colore nerastro, mentre il sangue proveniente dal colon o dal retto ha un colore rosso vivo.
La steatorrea (anomala presenza di grasso nelle feci), che è indicativa del malassorbimento intestinale, si riscontra in molte malattie: dall’insufficienza del pancreas esocrino (pancreatite), patologie dell’intestino tenue (celiachia, malattia di Crohn, sprue tropicale), insufficienza della secrezione biliare (cirrosi), ostruzione delle vie biliari (calcolo del coledoco, cancro del pancreas). In genere si accompagna ad un evidente dimagrimento.
Il sospetto di una steatorrea nasce dall’aspetto untuoso delle feci, osservabile già ad occhio nudo, ma soltanto il dosaggio chimico dei grassi fecali permette di formulare una diagnosi: si parla di steatorrea quando l’eliminazione fecale di grassi nelle 24 ore è superiore ai 6 g.
Un tipo diverso di indagine è la ricerca dei parassiti nelle feci e dei vari tipi di vermi.
L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...intestinaliesami.htm
ciaooo Genfranco
.
.
Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Dell'articolo in oggetto sottolineo:
"Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
Ora, prima di tutto riporto l'esame delle feci sia di Franca che di me, datato 12/05/2018.
Questo esame l'ho richiesto al mio medico di base in seguito alla scoperta che il corpo umano è soggetto all'attacco dei PARASSITI che secondo gli articoli della dottoressa Letizia Bernardi Naturopatia Bionutrizionale possono essere molto pericolosi per la salute umana, causandone addirittura delle malattie mortali come il cancro.
Volendo controllare se i nostri corpi ne fossero invasi, ecco la ragione di questi esami.
Questi i valori rilavati a Franca
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 7.70
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro: RARE SPORE MICOTICHE
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: RARE SPORE MICOTICHE
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...meparassitifra18.htm
Onde poter rilevare la differenza dai valori di Franca, ecco i miei:
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 6.50
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro:
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: ASSENTI
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esameparassiti18.htm
L'articoli relativo ai parassiti della dottoressa riporta:
"Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ssitiintestinali.htm
Riguardo a questo articolo, con Franca NON INGOIAMO NULLA di quanto citato, quindi ritengo che l'esame di entrambi sia più che attendibile.
Visti gli esami di entrambi posso ritenere e quindi dichiarare, senza possibilità di smentita, che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ingoiati con costanza, sopratutto l'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da ogni essere vivente, escluso l'Homo Sapiens quindi noi, sono determinanti nell'aumentare le "difese immunitarie" riuscendo ad eliminare gli eventuali indesiderati e pericolosi parassiti citati dagli articoli.
Mi permetto di dirlo in quanto non riesco a giustificare questa invasione di parassiti nel corpo di altre specie animali, che nel caso non avendo la possibilità di comportarsi come detto dall'articolo citato onde eliminarli, questa invasione sarebbe per quelle specie la loro estinzione. Questo fatto però non mi risulta:
"Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.).
Però come detto sopra, loro hanno la importantissima AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO.
Le feci sono il materiale espulso dall’ano, cioè dall’orifizio terminale dell’apparato digerente, e rappresentano, insieme ad altre sostanze, il prodotto ultimo di elaborazione degli alimenti introdotti con la dieta ogni giorno. La percentuale di materiale derivante dalla dieta nelle feci è però relativamente bassa; infatti le feci continuano a formarsi anche in condizioni di digiuno totale.
Le feci dei bambini spesso presentano residui non digeriti perché il sistema enzimatico è immaturo, sono anche giallastre nei bimbi che seguono una dieta prevalente lattea. In certe forme di catarro intestinale, specialmente dei bimbi, le feci invece diventano giallo-verdastre.
Invece negli adulti sani le feci sono consistenti come una banana, più o meno cilindriche, di colorito brunastro, e possono assumere sfumature cromatiche diverse per l'uso di diversi cibi e medicamenti (mirtilli, cioccolato, ecc.; ferro, bismuto, santonina, rabarbaro, ecc.).
I costituenti delle feci sono: residui alimentari; residui di secreti versati nell'intestino (bile, fermenti); microrganismi, che in condizioni normali costituiscono un terzo del residuo secco delle feci; prodotti della parete intestinale (cellule epiteliali muco, ecc.); costituenti accidentali (peli, parassiti, ecc.).
La consistenza delle feci dipende, oltre che dalla qualità degli elementi che le compongono, dalla velocità con la quale il contenuto intestinale sorpassa le diverse sezioni dell'intestino; così si hanno: feci dure, a pallottola, in certi casi di stipsi (75% d'acqua); feci liquide, se la peristalsi è aumentata (90% d'acqua). Le feci formate (normali, non diarroiche) sono composte per il 75% di acqua e solo per il 25% di sostanze solide. Il 30% del peso secco delle feci è costituito da corpi batterici, derivanti dalla ricchissima flora intestinale. Un ulteriore 15% è costituito da sostanze inorganiche, prevalentemente calcio e fosfati, che non vengono assorbiti completamente dall’intestino. Un ulteriore 5% è dato dalle sostanze grasse e dai loro derivati. Sono inoltre presenti piccoli quantitativi di cellule di desquamazione provenienti dalla mucosa intestinale, muco ed enzimi digestivi.
Delle sostanze solide che compongono le feci, una parte è costituita dai residui indigeriti di cellulosa (fibre). La cellulosa è il tessuto dei vegetali e quindi si trova nella frutta, in alcune verdure (radicchio e lattuga) e nei cereali. La presenza di fibre vegetali nelle feci è fondamentale nella determinazione del volume totale e nella consistenza delle feci stesse, essendo le fibre molto igroscopiche (capaci di assorbire l'acqua). La capacità di inglobare notevoli quantità di acqua fa sì che dopo l'ingestione, giunta nel tratto gastrointestinale, la cellulosa si rigonfi, aumentando il volume ed il peso delle feci, ma anche il senso di sazietà ed i movimenti peristaltici.
Una dieta povera di fibre determinerebbe la formazione di feci scarse di volume e di consistenza molto sostenuta, rallenterebbe il transito, favorendo la stitichezza; una dieta ricca di fibre ha invece l’effetto opposto.
Inoltre i vegetali nella dieta, oltre ad apportare minerali e vitamine indispensabili, sono fondamentali per nutrire la flora batterica sana e per regolare il carico glicemico dei pasti. Una dieta povera di vegetali rischierebbe di essere o una dieta troppo carica di carboidrati complessi e quindi squilibrata dal punto di vista glicemico o troppo carica di proteine e quindi eleverebbe notevolmente il pH aumentando lo stato di acidosi.
È importante osservare con precisione la natura dei residui indigeriti.
La presenza di consistenti residui vegetali indigeriti nelle feci è indice di un aumento della peristalsi intestinale o di una carenza di enzimi digestivi. La presenza di fibre connettivali indigerite è indice di una carenza degli enzimi gastrici, mentre la presenza di fibre muscolari, granuli di amido o trigliceridi, cioé i grassi presenti nella dieta, è indice di un’insufficienza del pancreas; invece, se nelle feci sono presenti acidi grassi liberi, derivati dai trigliceridi, il disturbo è connesso a una carenza di sali biliari.
A questo scopo è utile un esame microscopico delle feci.
L’esame microscopico delle feci permette di diagnosticare con precisione molte disfunzioni dell’apparato digerente e di accertare la presenza di componenti anormali delle feci, come la tipologia dei residui alimentari indigeriti, la presenza di muco, pus, sangue, azoto, zuccheri, calcoli e la presenza di parassiti.
La presenza di residui di tessuto connettivo (che si presenta sotto forma di sottili fibre raccolte a fasce) è indicativa di una insufficienza gastrica (essendo il collagene digerito soltanto dalla pepsina); la persistenza nelle fibre muscolari delle striature o dei nuclei è indicativa di una insufficienza pancreatica e così pure la presenza di granuli di amido (con la caratteristica struttura a cerchi concentrici). I grassi neutri si presentano come minute gocce rotonde od ovali, gli acidi grassi sotto forma di cristalli aghiformi ed i saponi sotto forma di ammassi irregolari, poligonali.
Le analisi della composizione delle feci sono importante per orientare la diagnosi di disfunzioni di organi diversi, o del tratto gastrointestinale o del fegato o del pancreas. Anche il colore può orientare.
Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame utilissimo, che permette di diagnosticare la presenza di ulcerazioni, erosioni, e soprattutto di neoplasie dell’apparato digerente.
La presenza di muco nelle feci è indice di malattie infiammatorie, come le coliti; solo nei casi più gravi compare anche il pus.
Invece il sangue presente nelle feci può derivare da qualsiasi tratto dell’apparato digerente; se il sangue proviene dalle parti alte dell’apparato digerente ha un colore nerastro, mentre il sangue proveniente dal colon o dal retto ha un colore rosso vivo.
La steatorrea (anomala presenza di grasso nelle feci), che è indicativa del malassorbimento intestinale, si riscontra in molte malattie: dall’insufficienza del pancreas esocrino (pancreatite), patologie dell’intestino tenue (celiachia, malattia di Crohn, sprue tropicale), insufficienza della secrezione biliare (cirrosi), ostruzione delle vie biliari (calcolo del coledoco, cancro del pancreas). In genere si accompagna ad un evidente dimagrimento.
Il sospetto di una steatorrea nasce dall’aspetto untuoso delle feci, osservabile già ad occhio nudo, ma soltanto il dosaggio chimico dei grassi fecali permette di formulare una diagnosi: si parla di steatorrea quando l’eliminazione fecale di grassi nelle 24 ore è superiore ai 6 g.
Un tipo diverso di indagine è la ricerca dei parassiti nelle feci e dei vari tipi di vermi.
L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...intestinaliesami.htm
Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
—Oggi parliamo di questo con il capo dell’Instituto di Parassitologia Italiano Alberto Pirelli.
—Dottor Pirelli buon giorno! Iniziamo dalla domanda principale. E’ vero che Roma è la città con il più alto tasso di infezione da parassiti della popolazione?
«— Si. Roma è al primo posto per infezione da parassiti. La colpa è della cattiva condizione dell’ecologia della città, dell’immobilità del governo e dell’atteggiamento menefreghista nei confronti delle persone.»
—Dottor Pirelli, quanto c’è di vero nel collegamento tra alito cattivo e infezione da parassiti?
—Solo un paio di anni fa, la comunità medica riteneva che l’alito cattivo si forma nella bocca. Invece, gli ultimi studi hanno dimostrato che in realtà il motivo principale è un altro, ed è collegato allo stomaco (che da sempre problemi se è affetto da parassiti). In questo modo gli studiosi hanno capito che è inappropriato ignorare un sintomo del genere. L’infezione da parassiti in forma aggravata comporta praticamente tutte le malattia gravi che esistono.
L’alito cattivo è un chiaro segno della presenza di parassiti nell’organismo
che può comportare complicazioni fatali'
Io personalmente credo agli studi e posso dire che combaciano con quelli del nostro istituto. Un banale “alito cattivo” si tramuterà in una malattia più seria. In realtà circa il 92 per cento delle morti è collegato alla presenza di parassiti. E questo non vuol dire solo morte per malattia, Infatti la maggior parte delle cosiddette “morti naturali” in realtà è comportata dai parassiti.
—Di solito con infezione da parassiti la gente pensa ai comuni vermi, come possono comportare alito cattivo e addirittura morte?
—In realtà si tratta di una incomprensione ritenere che i parassiti siano solo i vermi. Esiste un’enorme quantità di parassiti diversi, che vivono in organi diversi. Ovviamente comportano malattia diverse. E sì anche i vermi, per essere precisi gli elminiti, sono molto pericolosi. Divorano nel vero senso della parola l’intestino, comportandone il marcimento e la putrefazione, fino alla morte. E in più per fino gli elminiti sono complessi da trovare e distruggere.
Affianco ad essi esistono migliaia di parassiti, che possono tranquillamente vivere nel vostro fegato, nel cervello, nei polmoni, nel sangue, nello stomaco, nell’intestino. E praticamente tutti sono letali. Una parte di loro inizia subito ad agire in maniera aggressiva rovinando l’organismo. Una parte di loro agisce a lungo in maniera invisibile, fino a che non arrivano al punto che l’organismo umano non riesce più a sopportarne la presenza e si arriva alla morte.
In aggiunta posso dire certamente che praticamente tutti sono affetti da parassiti. Il problema è che la maggior parte di questi sono praticamente non identificabili. E quando ne compaiono le conseguenze, i medici tentano finalmente di eliminarli. Perfino nei corpi aperti per la vivisezione, servono analisi particolari per riuscire a trovarli. O per lo meno a trovarne la maggior parte.
"Esistono migliaia di parassiti, che possono vivere nel vostro fegato, cervello, polmoni, sangue e stomaco. E praticamente tutti sono mortali. E tutto solitamente comincia con l’alito cattivo"
—Può riportare qualche esempio concreto di infezione da parassiti?
—Posso riportare un centinaio di esempi. Beh, per oggi mi soffermo su quei tipi di infezione che danno il più chiaro esempio di come i parassiti possano essere pericolosi.
Come prima cosa, come si è scoperto, alcuni tipi di vermi possono portare al cancro. In più, tecnicamente, non si ammala di cancro la persona, ma il verme. Ma le loro cellule dannose si riproducono all’interno dell’organismo umano, infettando quindi la persona. Questo accade quando le larve dei vermi si infiltrano nelle ghiandole e nei linfonodi attraverso l’intestino. Come risultato, si trasformano in ammassi tumorali, che poi portano ai risultati noti. La morte arriva come conseguenza in pochi mesi. Solo una settimana fa abbiamo incontrato una delle comuni morti per ammassi tumorali di questo tipo.
Al centro di questa foto: cellule dannose dell’ammasso, che vengono trasferite all’essere umano dal verme-parassita
Un altro caso comune, è l’infezione da parassiti del cervello. Questo comporta nevrosi, affaticamento rapido, eccitazione fuori controllo e repentini cambi d’umore. Nello stadio più avanzato, quando il cervello è pieno di parassiti, si formano tipi di malattie più pericolosi, che comportano in fine la morte.
«Teniamo un archivio fotografico con le autopsie dove sono stati trovati parassiti all’interno degli organi. Non vi posso mostrare queste foto perché sono paurose. »
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
—Cos’altro c’è di pericoloso nell’infezione da parassiti?
««Per quanto riguarda gli uomini, i parassiti comportano: problemi alla prostata, impotenza, adenoma, cistite,sabbia e calcoli renali, nella vescica.
Per quanto riguarda le donne: dolore e infiammazione delle ovaie. Formazione di fibroma, mioma, mastopatia fibrosi-cistica, infiammazioni varie a organi interni escretori. E chiaramente invecchiamento della pelle.»
——Come ci si può difendere dai parassiti? Con qualche analisi o medicinali?
—Purtroppo bisogna ammettere che al giorno d’oggi non esistono strumenti abbastanza precisi per diagnosticare che parassiti siano presenti e in che quantità all’interno dell’organismo. Questo è dovuto dal fatto che esistono una quantità inverosimile di diverse specie di parassiti, e purtroppo risulta impossibile definire quali siano presenti. La procedura completa contro i parassiti in Italia è usufruibile in pochissimi posti e con una spesa inverosimile.
I primi sintomi attraverso i quali si può capire che il vostro organismo è affetto da parassiti sono:
Alito cattivo
Allergia (sonnolenze, lacrime, muco)
Influenze frequenti, febbre, naso tappato
Stanchezza cronica (vi stancate più di quanto vi impegnate)
Mal di testa cronici,diarrea
Dolori alle ossa e alle articolazioni
Nervosismo, sonno e appetito compromessi
Occhiaie scure
Se riscontrate due dei sintomi elencati, siete assolutamente affetti da una infezione da parassiti.
Se vogliamo soffermarci sulle medicine, veniamo in contro a dei problemi. Al giorno d’oggi esiste solo una soluzione per liberarsi dai parassiti, che fortunatamente è tutta italiana.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/parassitologia.htm
ciaooo Genfranco
.
.
Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
L'articolo del fondo pagina recita:
Assassini silenziosi : le tossine secrete dai parassiti causano immunodeficienza, provocando il cancro nel 75% dei casi, infezioni da lieviti nel 43% dei casi e ictus e attacchi cardiaci nel 65% dei casi .
Ciao, mi chiamo Chiara e sono una ex dipendente di un laboratorio per lo sviluppo dei farmaci. Sto scrivendo un post in questo blog perché sono stata bandita da tutte le comunità e i forum specialisti dopo aver scoperto per puro caso un segreto scioccante della mia azienda. Volevano pagarmi affinché tenessi la bocca chiusa , ma mi sono rifiutata. Devono saperlo tutti!
L'articolo dice:
"L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
Ora, prima di tutto riporto l'esame delle feci sia di Franca che di me, datato 12/05/2018.
Questo esame l'ho richiesto al mio medico di base in seguito alla scoperta che il corpo umano è soggetto all'attacco dei PARASSITI che secondo gli articoli della dottoressa Letizia Bernardi Naturopatia Bionutrizionale possono essere molto pericolosi per la salute umana, causandone addirittura delle malattie mortali come il cancro.
Volendo controllare se i nostri corpi ne fossero invasi, ecco la ragione di questi esami.
Questi i valori rilavati a Franca
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 7.70
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro: RARE SPORE MICOTICHE
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: RARE SPORE MICOTICHE
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...meparassitifra18.htm
Onde poter rilevare la differenza dai valori di Franca, ecco i miei:
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 6.50
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro:
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: ASSENTI
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esameparassiti18.htm
L'articoli relativo ai parassiti della dottoressa riporta:
"Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ssitiintestinali.htm
Riguardo a questo articolo, con Franca NON INGOIAMO NULLA di quanto citato, quindi ritengo che l'esame di entrambi sia più che attendibile.
"Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
—Oggi parliamo di questo con il capo dell’Instituto di Parassitologia Italiano Alberto Pirelli.
—Dottor Pirelli buon giorno! Iniziamo dalla domanda principale. E’ vero che Roma è la città con il più alto tasso di infezione da parassiti della popolazione?
«— Si. Roma è al primo posto per infezione da parassiti. La colpa è della cattiva condizione dell’ecologia della città, dell’immobilità del governo e dell’atteggiamento menefreghista nei confronti delle persone.»
—Dottor Pirelli, quanto c’è di vero nel collegamento tra alito cattivo e infezione da parassiti?
—Solo un paio di anni fa, la comunità medica riteneva che l’alito cattivo si forma nella bocca. Invece, gli ultimi studi hanno dimostrato che in realtà il motivo principale è un altro, ed è collegato allo stomaco (che da sempre problemi se è affetto da parassiti). In questo modo gli studiosi hanno capito che è inappropriato ignorare un sintomo del genere. L’infezione da parassiti in forma aggravata comporta praticamente tutte le malattia gravi che esistono.
L’alito cattivo è un chiaro segno della presenza di parassiti nell’organismo
che può comportare complicazioni fatali'
Io personalmente credo agli studi e posso dire che combaciano con quelli del nostro istituto. Un banale “alito cattivo” si tramuterà in una malattia più seria. In realtà circa il 92 per cento delle morti è collegato alla presenza di parassiti. E questo non vuol dire solo morte per malattia, Infatti la maggior parte delle cosiddette “morti naturali” in realtà è comportata dai parassiti.
—Di solito con infezione da parassiti la gente pensa ai comuni vermi, come possono comportare alito cattivo e addirittura morte?
—In realtà si tratta di una incomprensione ritenere che i parassiti siano solo i vermi. Esiste un’enorme quantità di parassiti diversi, che vivono in organi diversi. Ovviamente comportano malattia diverse. E sì anche i vermi, per essere precisi gli elminiti, sono molto pericolosi. Divorano nel vero senso della parola l’intestino, comportandone il marcimento e la putrefazione, fino alla morte. E in più per fino gli elminiti sono complessi da trovare e distruggere.
Affianco ad essi esistono migliaia di parassiti, che possono tranquillamente vivere nel vostro fegato, nel cervello, nei polmoni, nel sangue, nello stomaco, nell’intestino. E praticamente tutti sono letali. Una parte di loro inizia subito ad agire in maniera aggressiva rovinando l’organismo. Una parte di loro agisce a lungo in maniera invisibile, fino a che non arrivano al punto che l’organismo umano non riesce più a sopportarne la presenza e si arriva alla morte.
In aggiunta posso dire certamente che praticamente tutti sono affetti da parassiti. Il problema è che la maggior parte di questi sono praticamente non identificabili. E quando ne compaiono le conseguenze, i medici tentano finalmente di eliminarli. Perfino nei corpi aperti per la vivisezione, servono analisi particolari per riuscire a trovarli. O per lo meno a trovarne la maggior parte.
"Esistono migliaia di parassiti, che possono vivere nel vostro fegato, cervello, polmoni, sangue e stomaco. E praticamente tutti sono mortali. E tutto solitamente comincia con l’alito cattivo"
—Può riportare qualche esempio concreto di infezione da parassiti?
—Posso riportare un centinaio di esempi. Beh, per oggi mi soffermo su quei tipi di infezione che danno il più chiaro esempio di come i parassiti possano essere pericolosi.
Come prima cosa, come si è scoperto, alcuni tipi di vermi possono portare al cancro. In più, tecnicamente, non si ammala di cancro la persona, ma il verme. Ma le loro cellule dannose si riproducono all’interno dell’organismo umano, infettando quindi la persona. Questo accade quando le larve dei vermi si infiltrano nelle ghiandole e nei linfonodi attraverso l’intestino. Come risultato, si trasformano in ammassi tumorali, che poi portano ai risultati noti. La morte arriva come conseguenza in pochi mesi. Solo una settimana fa abbiamo incontrato una delle comuni morti per ammassi tumorali di questo tipo.
Al centro di questa foto: cellule dannose dell’ammasso, che vengono trasferite all’essere umano dal verme-parassita
Un altro caso comune, è l’infezione da parassiti del cervello. Questo comporta nevrosi, affaticamento rapido, eccitazione fuori controllo e repentini cambi d’umore. Nello stadio più avanzato, quando il cervello è pieno di parassiti, si formano tipi di malattie più pericolosi, che comportano in fine la morte.
«Teniamo un archivio fotografico con le autopsie dove sono stati trovati parassiti all’interno degli organi. Non vi posso mostrare queste foto perché sono paurose. »
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
—Cos’altro c’è di pericoloso nell’infezione da parassiti?
««Per quanto riguarda gli uomini, i parassiti comportano: problemi alla prostata, impotenza, adenoma, cistite,sabbia e calcoli renali, nella vescica.
Per quanto riguarda le donne: dolore e infiammazione delle ovaie. Formazione di fibroma, mioma, mastopatia fibrosi-cistica, infiammazioni varie a organi interni escretori. E chiaramente invecchiamento della pelle.»
——Come ci si può difendere dai parassiti? Con qualche analisi o medicinali?
—Purtroppo bisogna ammettere che al giorno d’oggi non esistono strumenti abbastanza precisi per diagnosticare che parassiti siano presenti e in che quantità all’interno dell’organismo. Questo è dovuto dal fatto che esistono una quantità inverosimile di diverse specie di parassiti, e purtroppo risulta impossibile definire quali siano presenti. La procedura completa contro i parassiti in Italia è usufruibile in pochissimi posti e con una spesa inverosimile.
I primi sintomi attraverso i quali si può capire che il vostro organismo è affetto da parassiti sono:
Alito cattivo
Allergia (sonnolenze, lacrime, muco)
Influenze frequenti, febbre, naso tappato
Stanchezza cronica (vi stancate più di quanto vi impegnate)
Mal di testa cronici,diarrea
Dolori alle ossa e alle articolazioni
Nervosismo, sonno e appetito compromessi
Occhiaie scure
Se riscontrate due dei sintomi elencati, siete assolutamente affetti da una infezione da parassiti.
Se vogliamo soffermarci sulle medicine, veniamo in contro a dei problemi. Al giorno d’oggi esiste solo una soluzione per liberarsi dai parassiti, che fortunatamente è tutta italiana.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/parassitologia.htm
Visti gli esami di entrambi posso ritenere e quindi dichiarare, senza possibilità di smentita, che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ingoiati con costanza, sopratutto l'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da ogni essere vivente, escluso l'Homo Sapiens quindi noi, sono determinanti nell'aumentare le "difese immunitarie" riuscendo ad eliminare gli eventuali indesiderati e pericolosi parassiti citati dagli articoli.
Mi permetto di dirlo in quanto non riesco a giustificare questa invasione di parassiti nel corpo di altre specie animali, che nel caso non avendo la possibilità di comportarsi come detto dall'articolo citato onde eliminarli, questa invasione sarebbe per quelle specie la loro estinzione. Questo fatto però non mi risulta:
"Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.).
Però come detto sopra, loro hanno la importantissima AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO.
Le feci sono il materiale espulso dall’ano, cioè dall’orifizio terminale dell’apparato digerente, e rappresentano, insieme ad altre sostanze, il prodotto ultimo di elaborazione degli alimenti introdotti con la dieta ogni giorno. La percentuale di materiale derivante dalla dieta nelle feci è però relativamente bassa; infatti le feci continuano a formarsi anche in condizioni di digiuno totale.
Le feci dei bambini spesso presentano residui non digeriti perché il sistema enzimatico è immaturo, sono anche giallastre nei bimbi che seguono una dieta prevalente lattea. In certe forme di catarro intestinale, specialmente dei bimbi, le feci invece diventano giallo-verdastre.
Invece negli adulti sani le feci sono consistenti come una banana, più o meno cilindriche, di colorito brunastro, e possono assumere sfumature cromatiche diverse per l'uso di diversi cibi e medicamenti (mirtilli, cioccolato, ecc.; ferro, bismuto, santonina, rabarbaro, ecc.).
I costituenti delle feci sono: residui alimentari; residui di secreti versati nell'intestino (bile, fermenti); microrganismi, che in condizioni normali costituiscono un terzo del residuo secco delle feci; prodotti della parete intestinale (cellule epiteliali muco, ecc.); costituenti accidentali (peli, parassiti, ecc.).
La consistenza delle feci dipende, oltre che dalla qualità degli elementi che le compongono, dalla velocità con la quale il contenuto intestinale sorpassa le diverse sezioni dell'intestino; così si hanno: feci dure, a pallottola, in certi casi di stipsi (75% d'acqua); feci liquide, se la peristalsi è aumentata (90% d'acqua). Le feci formate (normali, non diarroiche) sono composte per il 75% di acqua e solo per il 25% di sostanze solide. Il 30% del peso secco delle feci è costituito da corpi batterici, derivanti dalla ricchissima flora intestinale. Un ulteriore 15% è costituito da sostanze inorganiche, prevalentemente calcio e fosfati, che non vengono assorbiti completamente dall’intestino. Un ulteriore 5% è dato dalle sostanze grasse e dai loro derivati. Sono inoltre presenti piccoli quantitativi di cellule di desquamazione provenienti dalla mucosa intestinale, muco ed enzimi digestivi.
Delle sostanze solide che compongono le feci, una parte è costituita dai residui indigeriti di cellulosa (fibre). La cellulosa è il tessuto dei vegetali e quindi si trova nella frutta, in alcune verdure (radicchio e lattuga) e nei cereali. La presenza di fibre vegetali nelle feci è fondamentale nella determinazione del volume totale e nella consistenza delle feci stesse, essendo le fibre molto igroscopiche (capaci di assorbire l'acqua). La capacità di inglobare notevoli quantità di acqua fa sì che dopo l'ingestione, giunta nel tratto gastrointestinale, la cellulosa si rigonfi, aumentando il volume ed il peso delle feci, ma anche il senso di sazietà ed i movimenti peristaltici.
Una dieta povera di fibre determinerebbe la formazione di feci scarse di volume e di consistenza molto sostenuta, rallenterebbe il transito, favorendo la stitichezza; una dieta ricca di fibre ha invece l’effetto opposto.
Inoltre i vegetali nella dieta, oltre ad apportare minerali e vitamine indispensabili, sono fondamentali per nutrire la flora batterica sana e per regolare il carico glicemico dei pasti. Una dieta povera di vegetali rischierebbe di essere o una dieta troppo carica di carboidrati complessi e quindi squilibrata dal punto di vista glicemico o troppo carica di proteine e quindi eleverebbe notevolmente il pH aumentando lo stato di acidosi.
È importante osservare con precisione la natura dei residui indigeriti.
La presenza di consistenti residui vegetali indigeriti nelle feci è indice di un aumento della peristalsi intestinale o di una carenza di enzimi digestivi. La presenza di fibre connettivali indigerite è indice di una carenza degli enzimi gastrici, mentre la presenza di fibre muscolari, granuli di amido o trigliceridi, cioé i grassi presenti nella dieta, è indice di un’insufficienza del pancreas; invece, se nelle feci sono presenti acidi grassi liberi, derivati dai trigliceridi, il disturbo è connesso a una carenza di sali biliari.
A questo scopo è utile un esame microscopico delle feci.
L’esame microscopico delle feci permette di diagnosticare con precisione molte disfunzioni dell’apparato digerente e di accertare la presenza di componenti anormali delle feci, come la tipologia dei residui alimentari indigeriti, la presenza di muco, pus, sangue, azoto, zuccheri, calcoli e la presenza di parassiti.
La presenza di residui di tessuto connettivo (che si presenta sotto forma di sottili fibre raccolte a fasce) è indicativa di una insufficienza gastrica (essendo il collagene digerito soltanto dalla pepsina); la persistenza nelle fibre muscolari delle striature o dei nuclei è indicativa di una insufficienza pancreatica e così pure la presenza di granuli di amido (con la caratteristica struttura a cerchi concentrici). I grassi neutri si presentano come minute gocce rotonde od ovali, gli acidi grassi sotto forma di cristalli aghiformi ed i saponi sotto forma di ammassi irregolari, poligonali.
Le analisi della composizione delle feci sono importante per orientare la diagnosi di disfunzioni di organi diversi, o del tratto gastrointestinale o del fegato o del pancreas. Anche il colore può orientare.
Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame utilissimo, che permette di diagnosticare la presenza di ulcerazioni, erosioni, e soprattutto di neoplasie dell’apparato digerente.
La presenza di muco nelle feci è indice di malattie infiammatorie, come le coliti; solo nei casi più gravi compare anche il pus.
Invece il sangue presente nelle feci può derivare da qualsiasi tratto dell’apparato digerente; se il sangue proviene dalle parti alte dell’apparato digerente ha un colore nerastro, mentre il sangue proveniente dal colon o dal retto ha un colore rosso vivo.
La steatorrea (anomala presenza di grasso nelle feci), che è indicativa del malassorbimento intestinale, si riscontra in molte malattie: dall’insufficienza del pancreas esocrino (pancreatite), patologie dell’intestino tenue (celiachia, malattia di Crohn, sprue tropicale), insufficienza della secrezione biliare (cirrosi), ostruzione delle vie biliari (calcolo del coledoco, cancro del pancreas). In genere si accompagna ad un evidente dimagrimento.
Il sospetto di una steatorrea nasce dall’aspetto untuoso delle feci, osservabile già ad occhio nudo, ma soltanto il dosaggio chimico dei grassi fecali permette di formulare una diagnosi: si parla di steatorrea quando l’eliminazione fecale di grassi nelle 24 ore è superiore ai 6 g.
Un tipo diverso di indagine è la ricerca dei parassiti nelle feci e dei vari tipi di vermi.
L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...intestinaliesami.htm
Assassini silenziosi : le tossine secrete dai parassiti causano immunodeficienza, provocando il cancro nel 75% dei casi, infezioni da lieviti nel 43% dei casi e ictus e attacchi cardiaci nel 65% dei casi .
Ciao, mi chiamo Chiara e sono una ex dipendente di un laboratorio per lo sviluppo dei farmaci. Sto scrivendo un post in questo blog perché sono stata bandita da tutte le comunità e i forum specialisti dopo aver scoperto per puro caso un segreto scioccante della mia azienda. Volevano pagarmi affinché tenessi la bocca chiusa , ma mi sono rifiutata. Devono saperlo tutti!
Già nel 2015 è stato pubblicato un documento che ha fatto rabbrividire i specialisti esperti. Ricercatori e specialisti provenienti dalla Germania, dagli Stati Uniti, dall'Austria e dall'Italia hanno concluso uno studio durato 17 anni che ha coinvolto 12.400 volontari, nel quale hanno dimostrato in modo concludente che nel 78% dei casi i parassiti causano la morte a seguito di malattie gravi. È emerso che, per prevenire le malattie mortali e prolungare la vita di circa 15 anni, le persone devono eliminare le tossine. Tali tossine vengono prodotte dai parassiti che creano un ambiente favorevole per la comparsa di tumori maligni e lo sviluppo di malattie gravi.
I parassiti mortali entrano nel corpo attraverso il pesce, le verdure, la carne e la frutta che compriamo nei supermercati.
I parassiti vivono in quasi ogni essere umano: stando alle statistiche ufficiali, l'84% degli italiani è infetto. I principali tipi di parassiti sono ascaridi, tenie e trematodi. Quando penetrano nello stomaco, nel fegato e nei vasi sanguigni, possono raggiungere i 20 cm. Ogni giorno depongono fino a 240.000 uova che, penetrando nella parete dello stomaco, finiscono nel sangue, circolando di conseguenza in tutto il corpo.
Nel 43% dei casi i parassiti causano candidosi
La Candida Albicans è uno dei componenti della flora intestinale e appartiene al gruppo di organismi che vivono nella bocca e nell'esofago dell'uomo. Nel 43% dei casi le tossine secrete dagli elminti ne provocano un aumento incredibile in termini di quantità, risultando in una candidosi cronica.
DINAMICHE della CORRELAZIONE tra i parassiti e lo sviluppo di infezioni da lieviti nelle donne di oltre 25 anni
Se non si realizza tempestivamente un trattamento, i parassiti causano gravi danni al sistema immunitario, il quale non solo non è in grado di resistere, ma apre anche la porta ad altre malattie. Con un'enorme quantità di tossine prodotte dai parassiti, è semplicemente impossibile disintossicare il corpo. Di conseguenza, continuano ad accumularsi nello stomaco e a ostruire i vasi sanguigni avvelenando il corpo. Pertanto, i primi segnali di infestazione sono alito cattivo, acne e punti neri .
I tricomoni, parassiti che si trovano nei vasi sanguigni e che possono essere rimossi con un trattamento tempestivo a base di farmaci antiparassitari, sono la causa del 94% dei primi casi di infarti e ictus. Nel 79% dei casi i mal di testa frequenti sono dovuti ai parassiti . Di seguito si può vedere il cuore umano infestato da questa "piaga del XXI secolo".
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Fegato infestato da schistosomi:
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Sintomi dell'infestazione:
eruzioni cutanee quali punti neri e brufoli;
alito cattivo;
pressione sanguigna alta;
emicrania;
flatulenza;
angoscia.
Il nostro laboratorio aveva sviluppato un potente farmaco antiparassitario . I risultati dello studio erano stati scioccanti: i parassiti erano scomparsi dal corpo nel giro di una settimana! Tuttavia, qualche tempo dopo, i sintomi ritornavano, proprio come i parassiti . Sorprendentemente, ero l'unica ad essere sconvolta. Il leader del mio gruppo era eccitato e stava preparando il farmaco per la vendita di massa. Così, ho deciso di andare dritta al dunque.
Ed ecco cosa ho scoperto. La preparazione era a base dell'ingrediente naturale più economico, l'achillea millefoglie, che uccide praticamente ed effettivamente i parassiti eliminando le tossine dall'intestino. Tuttavia, il suo contenuto era minimo e insufficiente. Per quanto riguarda gli altri componenti, si trattava di prodotti chimici nocivi volti alla riduzione temporanea dell'attività dei parassiti, i quali, dopo un po', stimolano la proliferazione dei parassiti facendo tornare i sintomi dell'infestazione, nonché il rischio di cancro e di altre malattie gravi. Per farla breve, questo "super-farmaco" agiva solo sui sintomi, e non sulla vera causa del problema. Così, l'ho riferito al team leader, e sono rimasta colpita dalle sue parole. Mi ha detto: "Ma cosa credi, Chiara? Vuoi che sviluppiamo un farmaco che risolva il problema una volta per tutte, così restiamo senza lavoro? Noi viviamo di questo." Poi mi ha suggerito di tenere la bocca chiusa, ha cercato di darmi dei soldi e mi ha addirittura minacciata.
Come scegliere un antiparassitario e allo stesso tempo rimuovere il dolore e le malattie? Per fare ciò è necessario introdurre nell’igiene quotidiana personale un integratore alimentare antiparassitario come il Parasic, che è molto efficace nel rimuovere i parassiti umani.
Il Parasic rappresenta uno dei componenti del Programma Clean Inside per la pulizia interna. Contiene una speciale miscela di 18 piante medicinali che sono state usate da migliaia di anni con successo per debellare e rimuovere i parassiti dannosi, le loro uova e attaccare le larve in varie parti del corpo. Swiss Probiotix ha ingredienti speciali adattati ai bisogni dei bambini ed è efficace nell’aiutare a rimuovere i parassiti dal corpo dei bambini.
In molti non realizzano che il corpo umano rappresenta terreno fertile per vari parassiti che possono variare da virus microscopici, batteri, funghi e protozoi, fino a vermi lunghi diversi metri (per es. la tenia). Nell’ambito di questo articolo, con ”parassiti dell’uomo” intendiamo i vari tipi di vermi che si insediano nel corpo umano.
Sulla base degli ultimi studi epidemiologici possiamo ritenere che i vermi umani colpiscono l’80% della popolazione adulta. Questa scoperta è stata una sorpresa persino per i ricercatori stessi. Non esistono differenze tra uomini e donne né diversità dovute a limitazioni industriali/economiche o geografiche. Ci sono due gruppi principali di vermi che possono causare varie malattie nell’uomo. In base alla loro forma essi sono suddivisi in:
Nematodi (verme rotondo): in cui la sezione trasversale del corpo è rotonda, per es. l’ossiuro (Enterobius vermicularis) o il gigante verme intestinale rotondo (Ascaris lumbricoides). Questi causano una malattia dal nome nematodosi.
Cestodi (tenia): che hanno una sezione piatta del corpo, per es. la tenia Taenia saginata, che può essere lunga diversi metri, o il minuto cestode, spesso ricorrente nei bambini (Hymenolepis nana). Questi portano ad una malattia chiamata teniasis.
Questi parassiti infestano milioni di persone. Ciò significa che anche voi potreste esserne vittime, senza realizzare o sospettare la loro presenza nel vostro corpo.
Certamente non stiamo parlando solo di parassiti intestinali. Essi possono essere presenti e vivere anche in qualsiasi altra parte del corpo: nei polmoni, fegato, stomaco, nel duodeno, esofago, cervello, sangue, pelle e anche negli occhi! Inoltre possono essere anche presenti contemporaneamente diverse specie di parassiti.
Infatti spesso i parassiti migrano all’interno del corpo e sono capaci di stabilirsi nelle articolazioni e nei muscoli. Questo viene percepito come dolore, spesso erroneamente considerato un segno per es. di infiammazione articolare (artrite).
Cosa sono i parassiti?
I parassiti sono caratterizzati dalla loro abilità nel vivere nel corpo di un altro organismo. Ognuno di noi può essere l’ospite in cui abitano e che sfruttano. Per essere capaci di vivere e moltiplicarsi essi si cibano di sostanze nutrienti ed energia.
Nell’anno 2000 nella rivista Discover venne pubblicato un articolo molto interessante su questo argomento, che afferma: ”Ogni organismo vivente ha in esso almeno un parassita, ma in realtà le persone ne hanno molti di più… Gli scienziati stanno adesso cominciando a capire di cosa siano capaci questi parassiti così diffusi.
Le ricerche mostrano un importante dato:
I parassiti potrebbero governare il mondo.
E’ abbastanza sconcertante scoprire che essi sono così potenti.”
Qual è la causa di tutto questo? E’ molto semplice. Dobbiamo capire che siamo fatti di circa 70 miliardi di cellule, tra le quali esiste una continua collaborazione. E’ fondamentale per la salute che le cellule lavorino come un team ben unito e che questo processo sia regolato da vari impulsi chimici. ”Se un dato organismo- per es. un parassita- è capace di controllare l’impulso, è capace di controllare anche noi. E questo, precisamente, è la grande minaccia che i parassiti rappresentano.”
”In realtà i parassiti uccidono più persone di tutte le guerre nella nostra storia”-questo è un appello lanciato dal National Geographic in uno dei documentari vincitore di premi dal titolo”I cacciatori del corpo”.
La World Health Organization (WHO) classifica i parassiti come una delle sei cause più pericolose di malattie. Essi sono responsabili di molte malattie gastrointestinali e di altro tipo. I parassiti superano anche il cancro, che è considerato globalmente la malattia mortale più grave.
Se siete dubbiosi del fatto che i parassiti vivano in migliaia di persone, dovete assolutamente leggere le molte testimonianze reali. Realizzerete subito che è un problema molto più serio di quello che si immagini.
Parassiti intestinali
Il maggior numero di vermi si trovano in un colon intasato. In effetti nelle scorie possono essere presenti parassiti di varie misure. Se il colon non è pulito dagli scarti in cui vivono, le tossine che gradualmente si formano inquinano il corpo. Scarti parassitici creano anche tossine che irritano il sistema nervoso centrale e causano nervosimo e irritabilità. Inoltre, dato che i vermi assorbono molte delle sostanze nutrienti presenti nel sistema digerente, ricavano ciò che di meglio il cibo offre, mentre il vostro corpo riceve solo gli avanzi.
Anche il peso in eccesso può essere causato da parassiti intestinali che sottraggono i nutrienti vitali lasciando a disposizione solo le calorie. Di conseguenza il corpo richiede sempre più calorie nello sforzo di sostituire e integrare la mancanza di nutrienti e vitamine. Alcuni vermi si trovano principalmente nella parte superiore dell’intestino tenue e causano lì un’infiammazione. Come risultato dell’ infiammazione si formano gas e gonfiore. Questo viene soprattutto associato ad un maggior consumo di alcune verdure.
Per prevenire dall’infezione l’intero corpo è necessario rimuovere gli accumuli e i parassiti dal colon. Altrimenti, invece di assorbire i nutrienti, verranno assorbite solo tossine provenienti dagli accumuli del colon e dalla massa fecale tossica. Se questo succede nel corpo niente funziona come dovrebbe. Ciò spiega come mai quasi il 90% delle malattie hanno la loro origine nel colon. La causa sono le tossine e la deficienza di nutrienti già a livello cellulare.
I vermi sono furbi
Essi ci minacciano grazie alla loro unica abilità di adattare il loro ciclo vitale in modo tale da assicurare la sopravvivenza della loro specie all’interno di un corpo insospettabile: il vostro corpo. Si nascondono. Camuffano il loro lavoro imitando sintomi di comuni malattie. E’ incredibile quanto i vermi, persino i più larghi, entrino nel corpo inosservati e ci vivano dentro.Sono astuti a modo loro, e anche sensibili.
Ecco perchè se un tradizionale trattamento di comuni malattie non porta nessun miglioramento, lo specialista suggerisce di cominciare e trattare i parassiti.
Ma noi siamo davvero così impotenti contro questi esseri? Se non prestate sufficiente attenzione al vostro corpo e considerate una mancanza di energia come uno stato normale, o una malattia come un karma, essi certamente rimarranno nascosti.
Se invece siete capaci di ascoltare e capire certi segnali che il corpo vi manda, dovrebbe essere facile investigare la presenza dei parassiti. Nel suo libro ” Indovina chi viene a cena”, l’autore Ann Louise Gittleman, uno specialista della nutrizione, parla dei sintomi principali.
Cestodi (tenie) – i parassiti intestinali più antichi
Essi sono fra i più antichi parassiti intestinali del tipo umano. Varie specie si sono totalmente adattate a vivere all’interno dell’intestino dell’uomo tanto da non provocare alcun sintomo. Il loro corpo è piatto e composto da segmenti. L’infezione viene trasmessa dai cestodi (tenie) che lasciano segmenti di corpo nelle feci. Questi pezzi (visibili nelle feci ad occhio nudo) contengono uova che si schiudono quando i segmenti si disintegrano.
La Tenia saginata cestode può raggiungere dai 3 ai 10 metri di lunghezza. Penetra nel corpo mangiando manzo che non è stato cotto sufficientemente. Occasionalmente, causa difficoltà gastrointestinali moderate. Similmente a tutti i cestodi (tenie), non ha bocca, quindi assorbe i nutrienti attraverso la superficie del suo corpo che si è adattato proprio per questo scopo. Danneggia l’essere umano irritando la mucosa con le sue corolle di suzione, uncini ed espellendo metaboliti.
Hymenolepis nana raggiunge solo i 7-80 mm di lunghezza. Le fonti di infezione sono le uova nelle feci. Ratti e topi sono il serbatoio di conservazione dell’infezione. Lo stadio infettivo di questo tenia è l’uovo stesso (cisticerco). Il cisticerco si insidia nelle pareti intestinali dove si trasforma in una tenia adulta. I bambini, specialmente delle classi sociali inferiori, si infettano come risultato di insufficiente igiene.
Alcuni dei sintomi principali sono perdita di appetito, perdita di peso o stabilità di esso, mal di stomaco ma anche attacchi di fame.
Nematodi (vermi rotondi) – parassiti intestinali diffusi
Questi vermi, al contrario dei cestodi (tenie), hanno un corpo rotondo-non segmentato. Sono separati per genere e si insediano nell’uomo allo stadio di larva e adulto. Le femmine depositano le uova o portano con sè le larve. I nematodi (vermi rotondi) rappresentano una seria minaccia, questi son diffusi principalmente nelle regioni tropicali e subtripicali. Ma alcune specie sono globalmente diffuse e comuni anche qui. Si riscontrano soprattutto nei bambini, per es. l’Ossiuro (Enterobius vermicularis) o l’Ascaris lumbricoides.
L’Ossiuro (Enterobius vermicularis) è un piccolo verme bianco lungo circa 1 cm. Vive spesso nell’intestino tenue o nell’appendice degli uomini, soprattutto bambini. I vermi femmina migrano nel colon e depositano le uova vicino all’ano. Questo succede spesso di notte e quando è caldo. La larva proviene dalle uova.
La sede dell’infezione è rappresentata dal corpo umano che è anche l’unico ospite di questo parassita. Viene trasmesso comunemente in situazioni di gruppo di persone/bambini (scuola, parco giochi, famiglia). Se non c’è igiene sufficiente dopo aver avuto contatto con l’area anale, le uova finiscono nelle dita , sotto le unghie e possono ritornare ancora nella bocca. Inoltre, le uova possono essere trasmesse attraverso la biancheria del letto o dal pavimento, e da lì possoo contaminare gli oggetti circostanti o il cibo. Le uova si trovano anche in ciuffi di capelli dai quali possono penetrare nel corpo di un altro membro della famiglia (respirandoli o ingoiandoli). Quindi, se un membro della famiglia è infetto, è necessario trattare tutta la famiglia. Il sintomo più frequente è il prurito nella zona rettale, soprattutto la notte.
Quando aderiscono alle pareti dell’intestino tenue, si possono formare delle piccole ulcere che spesso diventano una seconda infezione batteriale.
Nelle donne i nematodi femmine possono transitare nella vagina causando dolore. Se il l’Ossiuro (Enterobius vermicularis) non viene rimosso dal corpo può persino entrare nell’utero. La presenza nell’utero si manifesta come infiammazione della mucosa uterina o delle tube di falloppio.
Ulteriori sintomi: perdita di appetito, perdita di peso, mal di stomaco, nausea, vomito o perdite di notte (soprattutto nelle donne). I bambini sono agitati, soffrono di insonnia, e si possono verificare anche casi di neurosi infantile.
Come scoprire se l’organismo è affetto da vermi
Il metodo più comune per scoprire i vermi è analizzare le feci. Questo metodo, però, non è affidabile al 100%. Infatti i vermi nelle feci sono visibili solo quando sono presenti le loro uova, che si possono vedere al microscopio quando le feci vengono analizzate. I vermi adulti sono fermamente allacciati alla mucosa nelle varie parti del tratto digestivo, e pertanto la loro presenza nel corpo può essere verificata solo nel momento preciso in cui depositano le uova. Altrimenti non è possibile verificare la loro presenza. Per questo motivo i professionisti della salute consigliano di prelevare le feci gradualmente in tre intervalli diversi di tempo. I parassiti intestinali adulti possono essere osservati dai fisici direttamente con una colonoscopia.
A volte una persona infetta non mostra alcun sintomo. Ma ci sono diversi segnali che, se osservati, possono aiutare a rilevare se il vostro corpo è diventato dimora di vermi. Per esempio tipici segnali sono gas frequenti e crampi allo stomaco. Questi sono causati da alcuni parassiti che si trovano soprattutto nella parte superiore dell’intestino tenue dove provocano un’infiammazione. Questo porta a gas e gonfiore. Qui di seguito elencherò i sintomi secondo Ann Louise Gittleman. Essi sono davvero molto vari e possono aiutare nel riconoscere la situazione specifica. Questi sintomi sono, per esempio:
Allergie a diversi tipi di alimenti.
Anemia (basso numero di globuli rossi).
Gonfiore, pesantezza addominale.
Sangue nelle feci.
Diarrea frequente, o al contrario, stitichezza.
Sintomi influenzali come tosse, sibilo e febbre.
Feci dall’odore putrido con graduale peggioramento nel pomeriggio e alla sera.
Gas e crampi.
Prurito intorno all’ano, soprattutto la notte.
Nausea.
Vomito.
Perdita di peso associata ad appetito vorace.
Dolore articolare e muscolare.
Irregolarità del sonno.
Stanchezza cronica.
Sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
Squilibrio del sistema immunitario.
Altri sintomi di infezioni parassitiche potrebbero essere i seguenti: sapore amaro in bocca, polso accelerato, dolore nell’area anale, vista annebbiata, prurito al naso o orecchio, salivazione durante il sonno, e malattie come l’ asma, diabete, epilessia, vari tipi di eczema, emicrania, malattie del cuore e cancro.
Come ottenere un effetto antiparassitario?
Per rimuovere i parassiti nell’uomo prima di tutto è necessario ripulire tutto il sistema digerente. Un colon pulito e idratato con muscoli tonici è un posto inospitale per i parassiti intestinali; questa condizione li scoraggia ad insediarsi. La risposta alla domanda ”Come ottenere un effetto antiparassitario?” potrebbe essere proprio questa. I parassiti sono eliminati meglio se usiamo un approccio a diversi livelli:
Passaggio: Pulizia delle erbe: E’ necessaria perchè molte delle sorgenti di acqua sono situate vicino alle abitazioni, è quindi probabile che siano contaminate da parassiti.
Passaggio: Aumentare l’uso di fibra. Essa permette un miglioramento del transito dei resti del cibo indigesto, e ciò ne previene l’accumulo. Un sovraccarico di questi resti rappresenta una condizione favorevole all’infestazione parassitaria.
Passaggio: Ripristinare la carenza di vitamine. Assumendo una quantità sufficiente di vitamine, minerali e nutrienti il vostro corpo è capace di combattere la carenza che si è creata come risultato dell’infestazione di parassiti.
Passaggio: Riconoscere le fonti di infezione e prevenire la reinfestazione
Se siete soggetti alle infestazioni, eliminate il contatto con fonti comuni di infezione per esempio: feci di roditori e gatti, inappropriati contatti con cani.
State attenti nel bere acqua o nuotare in acque con le quali non siete familiari.
Indossate abiti che proteggano se siete esposti a insetti che succhiano il sangue.
Lavate tutta la frutta e verdura con acqua pulita prima di mangiarla per prevenire le infezioni.
Non usare acqua da serbatoi infetti o altre fonti potenzialmente contaminate per irrigazione o innaffiamento di verdura.
I bambini sono particolarmente sensibili ai parassiti ed è abbastanza comune che siano soggetti a vermi in grande quantità.
Come utilizzare l’antiparassitario? Insegnate ai bambini un’ igiene appropriata come lavarsi le mani (incluso uno spazzolino per le unghie) dopo essere stati in bagno, dopo aver giocato fuori o prima di mangiare.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...assinisilenziosi.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
Con questo articolo vorrei approfondire, quindi chiarire cosa sono i PORI della pelle e la loro REALI FUNZIONI.
L'articolo in oggetto, pur parlando della pelle, non ci ricorda che la pelle è bucherellata da miliardi di PORI, di cui neppure l'elettrodomestico TV con la sua pubblicità spazzatura non ci ricorda mai della loro esistenza e neppure di queste sue REALI FUNZIONI.
Questo avviene VOLUTAMENTE, in quanto parlando dei PORI e della loro FUNZIONE, si danneggerebbe automaticamente i PRODOTTI CHIMICI (VELENOSI) delle industrie di bellezza, e non solo, che con mille inganni vogliono farci acquistare le loro creme proposte per le varie occasioni, da spalmare sulla pelle, promettendo ogni bene usandole.
Quindi, chissà perchè chi ti vende le "creme" evita di dirti che la tua pelle è zeppa di PORI, anzi sfido chiunque di voi a fare delle ricerche in merito a questi PORI, e trovare delle risposte chiare.
Come scrive questo articolo che ho trovato durante la mia ricerca, chiaramente di parte poichè sminuisce ingannevolmente l'importanza di questi PORI. Ma in verità non ho trovato niente di meglio, e perfino wikipedia parla solo di follicolo pilifero, di ghiandola sebacea e quindi del suo prodotto, il SEBO. Vi sarà mai un motivo per nascondere le VERE VERITA' su questi PORI?
La pagina recita:
"PORI DELLA PELLE: FALSI MITI E VERITA'
I pori della pelle possono davvero aprirsi e chiudersi? Ci si può veramente liberare di loro per sempre? Per molti individui, quei piccolo buchi sul volto sono poco più che un fastidio sgradevole. Ma a parte creare un inestetismo sui vostri visi, servono a uno scopo: i pori contengono un follicolo pilifero e una ghiandola sebacea e servono come punto di uscita per sebo. l'olio naturale della vostra pelle:
"Un PORO è SOLO un percorso o un canale che permette al SEBO di raggiungere la superficie della pelle" ci spiega la dr. Kucy Pon, consulente dermatologo per Olay.
Mentre le dimensioni dei nostri pori sono in gran parte determinate dalla genetica,alcuni tendono ad essere più grandi di altri a causa delle dimensioni del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea. Scarsa igiene e sporcizia, olio e cellule morte che vanno ad ostruirli, spesso li fanno sembrare più grandi. "I pori vengono generalmente ostruiti da sebo e da cellule morte della pelle, che naturalmente fuoriescono dal lato del poro" conferma la dr. Lydia Evans, dermatologa e consulente per l'Oreal a New York. "Se un poro si ostruisce e ciò contribuirà a renderlo più evidente". I pori ostruiti possono portare ad un'altra sgradita condizione della pelle: i punti neri ed i brufoli.
Inoltre, se i vostri pori sembrano essere sempre più grandi a mano a mano che andate avanti con l'età, sappiate che l'invecchiamento ed i danni del sole contribuiscono ulteriormente alle loro dimensioni. "Poichè la pelle intorno a un poro perde la sua compattezza quando invecchiamo. Il poro può sembrare più grande a causa della mancanza di sostegno da parte del tessuto circostante, ci spiega la Evans.
Volete saperne di più? Ecco a voi tre falsi miti (o verità) riguardo ai pori.
1. Il mito: i pori aperti si possono richiudere con il vapore?
LA VERITA': nonostante quello che vostra madre vi ha detto, non è possibile richiudere col vapore i pori aperti. "I pori non hanno muscoli intorno alla loro apertura per consentire loro di aprirli e chiudersi", ci spiega la dr. Pon. Tuttavia, un trattamento a base di vapore per la pelle può contribuire ad allentare i detriti di fondo, rendendo i punti neri più facili da estrarre. "Ma è meglio lasciare le estrazioni ai professionisti", precisa la dr. Evans.
2. Il mito: il punto nero è composto di sporcizia.
LA VERITA':: quei piccoli punti che vediamo sulle guance sono in realtà il risultato dell'ossidazione, "una reazione chimica che coinvolge l'ossigeno ed il sebo" spiega la Evans. Per prevenire nuovi punti neri eseguite un normale trattamento esfoliante e cercate di utilizzare un detergente esfoliante come Olay Dual Action Cleanser + Pore Scrub, che può essere usato quotidianamente al costo di circa 8 euro la confezione, e cercare di privilegiare ingredienti come l'acido salicilico, che aiuta il ricambio delle cellule morte della pelle. Provate anche il prodotto Pore Minimizer Thermal di clinique, dal costo di circa 25 euro, un trattamento bisettimanale che contiene sia l'acido salicilico e che proprietà esfolianti, per rivelare una pelle fresca.
3. Il mito: ci si può liberare definitivamente dei pori.
LA VERITA': non è possibile bandirli completamente dai vostri volti, ma con la cura giusta della pelle, è possibile renderli meno evidenti. "Si può fare qualcosa per farli sembrare più piccoli rimuovendo l'eccesso di sebo, detriti e il truppo del poro", conferma la dr. Pon. "Assicuratevi di pulire il viso due volte al giorno e dopo un intenso allenamento, oppure ogni volta che vi siete sudati o poco puliti". spiega la dr. Evans, linea Genesis, dal costo di circa 18 euro, o l'Oil Control Lotion di Dermatologica, 38 euro circa, per tenere a bada l'effetto lucido. "Il sebo depositato appena fuori dal poro può riflettere la luce e quindi rendere il poro più grande ad una prima occhiata", aggiunge la Evans.
Il nostro consiglio? Evitate la tentazione di lavarvi eccessivamente: "Il lavaggio molto frequente può infiammare la pelle e può rendere i vostri pori più evidenti", conclude l'esperta.
www.salute-e-benessere.org/bellezza/cura...falsi-miti-e-verita/
Ho, ma questo articolo non dice che dai PORI esce il sudore (tossine), e non fà presente che da questi buchi il corpo respira.
Un articolo chiaramente fuorviante e quindi molto ingannevole in quanto questa industria deve far dimenticare alle persone la vera importanza di questi PORI.
Ora, dato che ho certezza che dai PORI esce il sudore, quindi deduco senza ombra di dubbio, che se questi PORI non comunicassero con l'interno del corpo questo sudore non potrebbe uscire, quindi è FALSO quanto è scritto sopra che se così fosse il sudore non potrebbe uscire::
"Un PORO è SOLO un percorso o un canale che permette al SEBO di raggiungere la superficie della pelle" ci spiega la dr. Kucy Pon, consulente dermatologo per Olay."
Ah, ma se dai PORI esce il sudore, vuol anche dire che attraverso questi buchi, può entrare anche ciò che gli si spalma sopra.
E' vero che esce del SEBO, ma quale funzione avrà questo grasso?
Sono certo che il corpo umano, dato che proviene da un tempo incalcolabile di EVOLUZIONE, quindi di MIGLIORAMENTI, non riesco proprio ad immaginare che abbia trascurato le VERE FUNZIONI di questo pori.
Inoltre ritengo questa espressione irriverente ed una chiara offesa verso il mio corpo, in quanto quanto dichiarato è un vero e proprio attentano alla mia salute.
Che poi questa espressione sia fatta da un medico dermatologo che vuole spacciarsi per persona competente è un fatto che ritengo vergognoso.
Quindi mi chiedo: cosa hanno mai studiato questi personaggi? cosa gli hanno insegnato in tutti quegli anni di studi e di tirocinio se quando parlano del mio corpo non sanno fare altro che insultarlo?
E' vero ed è chiaro che prima di tutto viene il dio denaro, ma quello che non capisco è che questo dio sia fatto a scapito della mia SALUTE, e voi?
Concludo quindi con certezza che dai PORI esce ciò che è necessario per formarequelle difese immunitarie indispensabili all'individuo per mantenersi la VERA SALUTE.
Oggi 30/04/2011 prima che tu legga delle CREME VARIE: antirughe, per il viso, per il corpo, solari e chi più ne ha più ne metta, voglio proporti un ragionamento che ti renderà possibile la valutazione di tutti questi "PRODOTTI CHIMICI", anche quelli comprati in erboristeria e dichiarati come naturali. Quando il tuo cervello determina che una parte del tuo corpo ha bisogno di un piccolo ritocco o ritieni di doverlo proteggere dai raggi solari, il tuo pensiero và subito ai vari prodotti che hai registrato in un angolo del cervello. Non pensi lontanamente che tutto ciò che ti ha colpito: la forma, il colore ed nome del prodotto scritto sul vasetto contenitore, la pubblicità fatta dalla casa produttrice, le parole così convincenti e poi il detto "se costa caro vale molto"; tutto questo è fatto in modo da poterti influenzare nelle scelta indirizzandoti verso un prodotto piuttosto che verso un altro. Sicuramente non ti passa neanche lontanamente nel cervello di farti la domanda che mi permetto di farti ora:
IL PRODOTTO CHE USI O DEVI COMPRARE, CHE SAI ESSERE UN "PRODOTTO CHIMICO", lo mangeresti? NOOOOOOOOOOO???????
Ti chiedo "ma perchè no????" Questo te lo dico io:
Hai paura che ingerendolo ti possa fare male. Ma NON hai mai pensato che sotto il piccolissimo strato di pelle hai la carne che fà parte del tuo corpo? Lo sai che la tua pelle tramite i pori respira e si nutre di ciò che le viene spalmato e quindi quei "PRODOTTI CHIMICI" che non ingerisci mettendoli in bocca, glieli fai avere attraverso la pelle? Cosa pensi che possano fare alla tua pelle ed alla tua salute "QUESTE CREME"?
A TE LA RISPOSTA.
Quindi ora che ne sei consapevole ti dico: "SULLA TUA PELLE METTICI SOLO QUELLO CHE MANGERESTI.
Ora se posso darti un consiglio che invece ti darà una pelle luminosa e forse ti può anche far sparire qualche rughetta: prendi una tazzina da caffè, mettici dentro mezzo dito di acqua e poi aggiungici una puntina di ACIDO ASCORBICO PURO ed una puntina di CLORURO DI MAGNESIO e poi gira. Io lo giro col dito indice poi lo assaggio e quando sento al gusto che è acido acido dico che và bene. Poi questo lo impari con l'esperienza. Prova e poi vedi che sul viso NON brucia nò. Mettilo sulle mani e fai come se ti dovessi lavare il viso. Passatelo anche sul collo e insisti sulle rughe. Se ti và negli occhi, lavati con acqua corrente. Alla fine quello che ti resta passatelo sulle mani e sulle braccia. Poi fallo asciugare e te ne vai a letto. Amiche invece tutto questo lo fanno al mattino. Quindi vedi tu quando farlo. Questo devi farlo un giorno si e uno nò (noi lo stiamo facendo ogni giorno senza problemi). Attenzione, se hai sentito parlare di veicolante sappi che l'informazione NON è giusta, poichè l'acido ascorbico essendo idrosolubile (con l'acqua) NON si scioglie in presenza di grassi o di alcol ecc., ed inoltre in presenza di tali prodotti si disattiva. Il tutto deve essere preparato al momento dell'uso. Sai la costanza paga. Quindi vedi tu, la cosa non è il giorno dopo, ma sò per certo che un 3-4 di mesi dopo puoi vederne i frutti. In quanto alla dieta, se prendi l'acido ascorbico puro come noi e in parallelo fai una cura dimagrante a base di frutta e verdure e minestroni, perdi sicuramente kg. Minestroni perchè i legumi contengono le proteine della carne. Invece la frutta e la verdura aiuta a smaltire i grassi. L'acido ascorbico puro puoi comprarlo in farmacia anche a hg.
Questo è il consiglio che ti da "la stampa" in merito a quanto sopra, subito all'inizio del trafiletto:
La pelle deve essere nutrita dall’interno e non solo dall’esterno. Il modo più efficace per nutrirla dall’interno è costituito da uno stile di vita sano e da una sana alimentazione.
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lapelle.htm
Mi permetto di riportare quanto conferma cosa viene usato per la produzione dei COSMETICI che così disinvoltamente ti spalmi sulla pelle anche giornalmente.
L'articolo "prova" riporta:
"Morti per avvelenamento - L’episodio di avvelenamento di massa è avvenuto a Irkuts, in Siberia, a più di 5mila chilometri da Mosca. Decine di persone del quartiere Novo-Lenino tra i 35 e i 50 anni hanno bevuto una lozione per il bagno chiamata “Boiyariyshkin”, biancospino in russo. Il cosmetico conteneva metanolo e sulla confezione era specificato che non andava ingerito, ma gli abitanti del quartiere lo hanno bevuto come se si trattasse di alcol etilico, secondo quanto hanno appurato gli investigatori locali. Secondo le autorità sanitarie, sui 33 decessi, 17 persone sono morte in ospedale, altre tre durante il tragitto verso l'ospedale e dieci prima dell'arrivo dei medici.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...cosmeticichimici.htm
Quanti di noi sanno che esiste e continua ad aumentare l'inquinamento domestico?
Le nostre case sono piene di tossicità, provocate dai materiali con cui sono costruite, dalle pitture e particolarmente dai mille prodotti inquinanti che usiamo con consapevolezza spray, deodoranti per la casa e per la persona. prodotti di pulizia per la casa ed per il copro.
I nostri bambini gattonano ed i nostri AMICI VIVONO e giocano su pavimenti puliti con sostanza inquinanti. Toccano ogni cosa pulita e ripulita da disinfettanti tossici, poi si portano le mani alla bocca mentre i nostri animali, se cade del cibo ci passano addirittura la lingua sopra. L'inquinamento lo mangiano prima di sedersi a tavola, mentre i nostri animali lo mangiano prima di fare il parto nel suo contenitore ben pulito.. Ecco quindi che possiamo comprarci delle zucchine biologiche - sperando che siano davvero biologiche - torniamo a casa e laviamo le zucchine nel lavandino che abbiamo precedentemente lavato con un bel detersivo ad alta tossicità. Dopodichè cuciniamo le zucchine: serviamo a tavola su piatti resi splendenti da uno dei tanti detersivi altamente inquinanti e brillantati con sostanze altrettanto sospette di cui non vogliamo chiederci la composizione.
Ponendo il caso che all'inizio di questa operazione le zucchine fossero davvero biologiche, proviamo a chiederci quanto biologiche siano rimaste alla fine dell'operazione.
Questo è un esempio dei tanti.
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/detersivi.htm
I cosmetici: i prodotti per la bellezza e la pulizia della persona cui la PUBBLICITA' SPAZZATURA ce ne presenta un gran bene, riportandoci ad esempio delle figure di ragazze sicuramente molto giovani e con le caratteristiche personali PERFETTE, che proprio per questo MOLTO CONVINCENTI di cui il pubblicista e la ditta che lo propone conoscono benissimo.
Tanto convincenti che riescono a farsene parecchie VITTIME.
Le chiamo VITTIME in quanto il più delle volte alla scoperta di una patologia non si riesce a venirne a capo della vera causa, dai loro "compagni di merende", anzi il più delle volte ci si sente parlare addirittura di "EREDITARIETA'" parola completamente INVENTATA per lo specifico e non solo, che se si pensa a quanto si è usato sul corpo nel tempo, allora se ne capisce quale ne sia la causa.
A conferma di questo ecco un video molto esplicativo che non ha bisogno di commenti, vero?
a target="_blank" target="_blank" href=http://www.youtube.com/watch?v=J3UwwyZll-Y
che trovi su questa pagina.
acidoascorbico.altervista.org/prova1/Imm...i/cosmeticivideo.htm
Le particelle inorganiche sono delle polveri, quelle maggiormente utilizzate sono biossido di titanio, ossido di zinco, biossido di silicio (silice amorfa non quella cristallina), ossidi di ferro, ossidi di alluminio; ce ne sono anche altre ma meno utilizzate, le informazioni che seguono valgono per tutte le particelle inorganiche.
Nei cosmetici le polveri possono essere inserite micronizzate o più piccole in forma di nanoparticelle, si tratta di ordini di grandezza molto differenti e legati a queste unità di misura:
- micronizzata: l'unità di misura è il micrometro o micron, simbolo µm, corrisponde ad un millesimo di millimetro;
- nanoparticella: l'unità di misura è il nanometro o nano, simbolo nm, corrisponde ad un milionesimo di millimetro.
Ecco evidente che la dimensione micronizzata non può e non deve essere confusa con quella della nanoparticella: un micron corrisponde a 1000 nanometri, per capire le proporzioni, grosso modo, pensiamo di visualizzare una villa a due piani (micron) ed un'automobile parcheggiata davanti (nanoparticella).
Il nuovo Regolamento Cosmetici stabilisce che sono considerate nanoparticelle le polveri inorganiche da 1 a 100 nm, sono considerate micronizzate tutte quelle da 100 nm in su (da 0,1 µm in su); sempre il Regolamento Cosmetici prevede che dal 2013 i produttori di cosmetici siano obbligati a segnalare sulla confezione del prodotto se questo contiene nanoparticelle, perchè il consumatore ne sia informato e possa fare un acquisto consapevole.
Negli ultimi anni, per i vantaggi che apportano, c'è stato un forte incremento nell'utilizzo di nanoparticelle nei cosmetici; una delle conseguenze è stato l'elevarsi della soglia di attenzione sulla sicurezza di tale utilizzo, per il dubbio che si pone che le nanoparticelle, quando spalmate sulla pelle con i cosmetici, possano essere assorbite ed entrare nell'organismo umano con conseguenze non esattamente prevedibili.
Le particelle di dimensioni micronizzate continuano, ad oggi, ad essere considerate sicure perchè non possono penetrare la pelle in modo significativo.
Istituzioni e produttori indagano con assiduità le nanoparticelle, producendo ricerche ed articoli che spesso possiamo leggere sul web e sulle riviste, specializzate e non.
Il consiglio è di porre, nella lettura, estrema attenzione alle dimensioni citate delle particelle inorganiche: l'attendibilità dell'informazione che stiamo leggendo dipende anche dalla terminologia usata, specie se all'interno del testo all'autore capitasse di confondere micronizzata con nanoparticella.
Una informazione in più per le molte che comprano particelle inorganiche (materie prime o trucchi minerali) da siti inglesi o americani: può essere utile consultare questa tabella con le diciture usate nei paesi anglosassoni.
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/saicosa.htm
dalla pagina:
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/cremevarie.htm
Negli ultimi decenni la nostra consapevolezza riguardo agli additivi chimici presenti negli alimenti è cresciuta sempre di più. Stiamo attenti a quello che compriamo e spesso aiutiamo nel dettaglio gli ingredienti di ogni prodotto.
L'industri alimentare si è adeguata alle nuove normative e sopratutto alla sensibilità del consumatore. eliminando molte sostanze nocive o presunte tali e sforzandosi di trovare delle alternative naturali. Oggi è normale vedere scritto sui vari prodotti "polifosfati", ecc. La situazione, probabilmente, migliorerà sempre di più.
Perchè non prestiamo la stessa attenzione quando compriamo un cosmetico o un prodotto per l'igiene personale? Forse perchè mangiare è diverso da spalmarci qualcosa sulla pelle? Certamente lo è! L'involucro cutaneo non ha una funzione di "accoglimento" e di "digestione" come il tratto gastro-intestinale, ma ha pur sempre una certa capacità d'assorbimento...anzi a livello cutaneo la situazione potrebbe essere peggiore perchè almeno l'intestino opera una certa selezione su quello che assorbe. L'effetto finale è che diverse sostanze applicate esternamente raggiungono i tessuti e il torrente sanguigno esattamente come fanno gli alimenti o le bevande. Ricordo che l'industria cosmetica utilizza circa 13.000 tra sostanze sintetiche e semisintetiche e molte di queste sono state poco valutate da un punto di vista della tossicità.
Per decenni ci hanno terrorizzati con la storia che il sole ci fà venire il cancro della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse prevengono il cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il tumore da qualche altra parte, considerata la concentrazione di porcherie chimiche che contengono. In america l'industria del cosmetico vende creme solari con sostanze cancerogene e poi fà donazioni alla "America Cancer Society" (associazione non-profit per la lotta contro il tumore), che a sua volta raccomanda alla gente l'uso delle creme solari per prevenire il cancro. La solita storia di interessi economici che si cela dietro molto del contemporaneo terrorismo medico.
Gli industriali del cosmetico affermano che i prodotti chimici presenti nelle loro creme non vengono assorbiti all'interno del corpo, ma gli studi dimostrano il contrario; almeno quattro tra i più comuni filtri solari vengono assorbiti eccome, dato che sono stati ritrovati non solo negli strati più profondi della pelle, ma anche nelle urine. E poi, cìè da chiedersi come potrebbero funzionare certi farmaci veicolati con il cerotto (nicotina, ormoni, cadiologici)?
digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/cremesolari.htm
Lavarsi troppo frequentemente con detergenti aggressivi distrugge la popolazione batterica della nostra pelle e ci espone alle malattie
Più o meno tutti siamo stati educati a lavarci regolarmente, rincorsi per casa ogni sera dai due agli otto anni per essere immersi nella vasca. Tutto quello che mamma e papà ci hanno insegnato riguardo l’igiene personale potrebbe però essere dannoso per la salute.
Secondo una ricerca, infatti, lavarsi troppo frequentemente ridurrebbe il numero e la varietà di batteri che si annidano sulla nostra pelle e fra i peli del corpo. Ciò potrebbe portare ad uno squilibrio per l’organismo che ne comprometterebbe la salute. Insomma, lavarsi potrebbe fare male e se durante l’infanzia siete stati delicatamente invitati a passare sotto la doccia, adesso avete di che recriminare.
Lo studio sull’igiene
La conclusione secondo cui ‘lavarsi troppo fa male alla salute’ arriva al termine di una ricerca condotta dal Centro di Genetica dell’Università dello Utah. Il team di ricercatori ha preso in analisi un campione di soggetti mettendo in relazione il numero di docce a cui questi si sottopongono e la funzionalità del loro sistema immunitario.
Pare quindi che i soggetti che si lavano meno di frequente e che utilizzano meno detergenti aggressivi abbiano una popolazione di batteri più ricca e varia. In particolare, analizzando gli Yanomami (una comunità che vive in Amazzonia), è stato osservato che questi hanno una popolazione di microbi della pelle maggiore delle altre. La ricchezza di batteri della pelle fa parte di quel cordone di anticorpi che ci tutelano dalle malattie. Ed è dunque un bene preservarla il più possibile.
Sebbene la ricerca non si esprima riguardo al numero di docce settimanali che è opportuno fare, il consiglio esplicito è quello di evitare detergenti aggressivi ricchi di parabeni, alluminio e siliconi, preferendovi invece alternative naturali.
Igiene, proliferazione batterica e norme sociali: l’altra faccia della medaglia
Sul versante opposto, rimane tuttavia chiaro che una scarsa igiene personale è una delle ragioni per le quali la proliferazione batterica può essere dannosa per l’organismo. La storia e l’attualità ci insegnano che in luoghi in cui non esiste la possibilità di igienizzare gli ambienti si diffondono più rapidamente una serie di malattie. Inoltre, le norme sociali e il rispetto per le altre persone, ci impongono di lavarci abitualmente e avere un odore gradevole.
Il segreto ancora una volta sembra dunque essere un buon bilanciamento nel numero di docce, peccato che in questo caso lo studio non indichi dove si trovi questo punto d’equilibrio.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...fabeneallasalute.htm
ciaooo Franco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
L'articolo in oggetto recita:
"Ciclo Vitale
Ciclo vitale del verme nell'uomo
Solitamente tre sono le specie coinvolte in questo ciclo vitale: il parassita loa loa, un portatore (solitamente della specie Chrysops), e un ospite (in genere l'uomo o altri grandi mammiferi)[2].
Un insetto mordendo un umano infetto ingerisce anche il loa loa;
Il verme si sposta quindi all'interno del corpo dell'insetto depositando delle larve;
Qui le larve si sviluppano dalla prima alla terza fase;
Quando hanno raggiunto la terza fase le larve si spostano nella proboscide dell'insetto;
Quando l'insetto infetto morde un ospite umano le larve si spostano entrando nel tessuto sottocutaneo.
Qui le larve maturano in adulti, riproducendosi."
L'articolo dice:
"L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
Ora, prima di tutto riporto l'esame delle feci sia di Franca che di me, datato 12/05/2018.
Questo esame l'ho richiesto al mio medico di base in seguito alla scoperta che il corpo umano è soggetto all'attacco dei PARASSITI che secondo gli articoli della dottoressa Letizia Bernardi Naturopatia Bionutrizionale possono essere molto pericolosi per la salute umana, causandone addirittura delle malattie mortali come il cancro.
Volendo controllare se i nostri corpi ne fossero invasi, ecco la ragione di questi esami.
Questi i valori rilavati a Franca
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 7.70
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro: RARE SPORE MICOTICHE
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: RARE SPORE MICOTICHE
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...meparassitifra18.htm
Onde poter rilevare la differenza dai valori di Franca, ecco i miei:
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 6.50
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro:
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: ASSENTI
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esameparassiti18.htm
L'articoli relativo ai parassiti della dottoressa riporta:
"Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ssitiintestinali.htm
Riguardo a questo articolo, con Franca NON INGOIAMO NULLA di quanto citato, quindi ritengo che l'esame di entrambi sia più che attendibile.
"Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
—Oggi parliamo di questo con il capo dell’Instituto di Parassitologia Italiano Alberto Pirelli.
—Dottor Pirelli buon giorno! Iniziamo dalla domanda principale. E’ vero che Roma è la città con il più alto tasso di infezione da parassiti della popolazione?
«— Si. Roma è al primo posto per infezione da parassiti. La colpa è della cattiva condizione dell’ecologia della città, dell’immobilità del governo e dell’atteggiamento menefreghista nei confronti delle persone.»
—Dottor Pirelli, quanto c’è di vero nel collegamento tra alito cattivo e infezione da parassiti?
—Solo un paio di anni fa, la comunità medica riteneva che l’alito cattivo si forma nella bocca. Invece, gli ultimi studi hanno dimostrato che in realtà il motivo principale è un altro, ed è collegato allo stomaco (che da sempre problemi se è affetto da parassiti). In questo modo gli studiosi hanno capito che è inappropriato ignorare un sintomo del genere. L’infezione da parassiti in forma aggravata comporta praticamente tutte le malattia gravi che esistono.
L’alito cattivo è un chiaro segno della presenza di parassiti nell’organismo
che può comportare complicazioni fatali'
Io personalmente credo agli studi e posso dire che combaciano con quelli del nostro istituto. Un banale “alito cattivo” si tramuterà in una malattia più seria. In realtà circa il 92 per cento delle morti è collegato alla presenza di parassiti. E questo non vuol dire solo morte per malattia, Infatti la maggior parte delle cosiddette “morti naturali” in realtà è comportata dai parassiti.
—Di solito con infezione da parassiti la gente pensa ai comuni vermi, come possono comportare alito cattivo e addirittura morte?
—In realtà si tratta di una incomprensione ritenere che i parassiti siano solo i vermi. Esiste un’enorme quantità di parassiti diversi, che vivono in organi diversi. Ovviamente comportano malattia diverse. E sì anche i vermi, per essere precisi gli elminiti, sono molto pericolosi. Divorano nel vero senso della parola l’intestino, comportandone il marcimento e la putrefazione, fino alla morte. E in più per fino gli elminiti sono complessi da trovare e distruggere.
Affianco ad essi esistono migliaia di parassiti, che possono tranquillamente vivere nel vostro fegato, nel cervello, nei polmoni, nel sangue, nello stomaco, nell’intestino. E praticamente tutti sono letali. Una parte di loro inizia subito ad agire in maniera aggressiva rovinando l’organismo. Una parte di loro agisce a lungo in maniera invisibile, fino a che non arrivano al punto che l’organismo umano non riesce più a sopportarne la presenza e si arriva alla morte.
In aggiunta posso dire certamente che praticamente tutti sono affetti da parassiti. Il problema è che la maggior parte di questi sono praticamente non identificabili. E quando ne compaiono le conseguenze, i medici tentano finalmente di eliminarli. Perfino nei corpi aperti per la vivisezione, servono analisi particolari per riuscire a trovarli. O per lo meno a trovarne la maggior parte.
"Esistono migliaia di parassiti, che possono vivere nel vostro fegato, cervello, polmoni, sangue e stomaco. E praticamente tutti sono mortali. E tutto solitamente comincia con l’alito cattivo"
—Può riportare qualche esempio concreto di infezione da parassiti?
—Posso riportare un centinaio di esempi. Beh, per oggi mi soffermo su quei tipi di infezione che danno il più chiaro esempio di come i parassiti possano essere pericolosi.
Come prima cosa, come si è scoperto, alcuni tipi di vermi possono portare al cancro. In più, tecnicamente, non si ammala di cancro la persona, ma il verme. Ma le loro cellule dannose si riproducono all’interno dell’organismo umano, infettando quindi la persona. Questo accade quando le larve dei vermi si infiltrano nelle ghiandole e nei linfonodi attraverso l’intestino. Come risultato, si trasformano in ammassi tumorali, che poi portano ai risultati noti. La morte arriva come conseguenza in pochi mesi. Solo una settimana fa abbiamo incontrato una delle comuni morti per ammassi tumorali di questo tipo.
Al centro di questa foto: cellule dannose dell’ammasso, che vengono trasferite all’essere umano dal verme-parassita
Un altro caso comune, è l’infezione da parassiti del cervello. Questo comporta nevrosi, affaticamento rapido, eccitazione fuori controllo e repentini cambi d’umore. Nello stadio più avanzato, quando il cervello è pieno di parassiti, si formano tipi di malattie più pericolosi, che comportano in fine la morte.
«Teniamo un archivio fotografico con le autopsie dove sono stati trovati parassiti all’interno degli organi. Non vi posso mostrare queste foto perché sono paurose. »
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
—Cos’altro c’è di pericoloso nell’infezione da parassiti?
««Per quanto riguarda gli uomini, i parassiti comportano: problemi alla prostata, impotenza, adenoma, cistite,sabbia e calcoli renali, nella vescica.
Per quanto riguarda le donne: dolore e infiammazione delle ovaie. Formazione di fibroma, mioma, mastopatia fibrosi-cistica, infiammazioni varie a organi interni escretori. E chiaramente invecchiamento della pelle.»
——Come ci si può difendere dai parassiti? Con qualche analisi o medicinali?
—Purtroppo bisogna ammettere che al giorno d’oggi non esistono strumenti abbastanza precisi per diagnosticare che parassiti siano presenti e in che quantità all’interno dell’organismo. Questo è dovuto dal fatto che esistono una quantità inverosimile di diverse specie di parassiti, e purtroppo risulta impossibile definire quali siano presenti. La procedura completa contro i parassiti in Italia è usufruibile in pochissimi posti e con una spesa inverosimile.
I primi sintomi attraverso i quali si può capire che il vostro organismo è affetto da parassiti sono:
Alito cattivo
Allergia (sonnolenze, lacrime, muco)
Influenze frequenti, febbre, naso tappato
Stanchezza cronica (vi stancate più di quanto vi impegnate)
Mal di testa cronici,diarrea
Dolori alle ossa e alle articolazioni
Nervosismo, sonno e appetito compromessi
Occhiaie scure
Se riscontrate due dei sintomi elencati, siete assolutamente affetti da una infezione da parassiti.
Se vogliamo soffermarci sulle medicine, veniamo in contro a dei problemi. Al giorno d’oggi esiste solo una soluzione per liberarsi dai parassiti, che fortunatamente è tutta italiana.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/parassitologia.htm
Visti gli esami di entrambi posso ritenere e quindi dichiarare, senza possibilità di smentita, che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ingoiati con costanza, sopratutto l'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da ogni essere vivente, escluso l'Homo Sapiens quindi noi, sono determinanti nell'aumentare le "difese immunitarie" riuscendo ad eliminare gli eventuali indesiderati e pericolosi parassiti citati dagli articoli.
Mi permetto di dirlo in quanto non riesco a giustificare questa invasione di parassiti nel corpo di altre specie animali, che nel caso non avendo la possibilità di comportarsi come detto dall'articolo citato onde eliminarli, questa invasione sarebbe per quelle specie la loro estinzione. Questo fatto però non mi risulta:
"Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.).
Però come detto sopra, loro hanno la importantissima AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO.
Le feci sono il materiale espulso dall’ano, cioè dall’orifizio terminale dell’apparato digerente, e rappresentano, insieme ad altre sostanze, il prodotto ultimo di elaborazione degli alimenti introdotti con la dieta ogni giorno. La percentuale di materiale derivante dalla dieta nelle feci è però relativamente bassa; infatti le feci continuano a formarsi anche in condizioni di digiuno totale.
Le feci dei bambini spesso presentano residui non digeriti perché il sistema enzimatico è immaturo, sono anche giallastre nei bimbi che seguono una dieta prevalente lattea. In certe forme di catarro intestinale, specialmente dei bimbi, le feci invece diventano giallo-verdastre.
Invece negli adulti sani le feci sono consistenti come una banana, più o meno cilindriche, di colorito brunastro, e possono assumere sfumature cromatiche diverse per l'uso di diversi cibi e medicamenti (mirtilli, cioccolato, ecc.; ferro, bismuto, santonina, rabarbaro, ecc.).
I costituenti delle feci sono: residui alimentari; residui di secreti versati nell'intestino (bile, fermenti); microrganismi, che in condizioni normali costituiscono un terzo del residuo secco delle feci; prodotti della parete intestinale (cellule epiteliali muco, ecc.); costituenti accidentali (peli, parassiti, ecc.).
La consistenza delle feci dipende, oltre che dalla qualità degli elementi che le compongono, dalla velocità con la quale il contenuto intestinale sorpassa le diverse sezioni dell'intestino; così si hanno: feci dure, a pallottola, in certi casi di stipsi (75% d'acqua); feci liquide, se la peristalsi è aumentata (90% d'acqua). Le feci formate (normali, non diarroiche) sono composte per il 75% di acqua e solo per il 25% di sostanze solide. Il 30% del peso secco delle feci è costituito da corpi batterici, derivanti dalla ricchissima flora intestinale. Un ulteriore 15% è costituito da sostanze inorganiche, prevalentemente calcio e fosfati, che non vengono assorbiti completamente dall’intestino. Un ulteriore 5% è dato dalle sostanze grasse e dai loro derivati. Sono inoltre presenti piccoli quantitativi di cellule di desquamazione provenienti dalla mucosa intestinale, muco ed enzimi digestivi.
Delle sostanze solide che compongono le feci, una parte è costituita dai residui indigeriti di cellulosa (fibre). La cellulosa è il tessuto dei vegetali e quindi si trova nella frutta, in alcune verdure (radicchio e lattuga) e nei cereali. La presenza di fibre vegetali nelle feci è fondamentale nella determinazione del volume totale e nella consistenza delle feci stesse, essendo le fibre molto igroscopiche (capaci di assorbire l'acqua). La capacità di inglobare notevoli quantità di acqua fa sì che dopo l'ingestione, giunta nel tratto gastrointestinale, la cellulosa si rigonfi, aumentando il volume ed il peso delle feci, ma anche il senso di sazietà ed i movimenti peristaltici.
Una dieta povera di fibre determinerebbe la formazione di feci scarse di volume e di consistenza molto sostenuta, rallenterebbe il transito, favorendo la stitichezza; una dieta ricca di fibre ha invece l’effetto opposto.
Inoltre i vegetali nella dieta, oltre ad apportare minerali e vitamine indispensabili, sono fondamentali per nutrire la flora batterica sana e per regolare il carico glicemico dei pasti. Una dieta povera di vegetali rischierebbe di essere o una dieta troppo carica di carboidrati complessi e quindi squilibrata dal punto di vista glicemico o troppo carica di proteine e quindi eleverebbe notevolmente il pH aumentando lo stato di acidosi.
È importante osservare con precisione la natura dei residui indigeriti.
La presenza di consistenti residui vegetali indigeriti nelle feci è indice di un aumento della peristalsi intestinale o di una carenza di enzimi digestivi. La presenza di fibre connettivali indigerite è indice di una carenza degli enzimi gastrici, mentre la presenza di fibre muscolari, granuli di amido o trigliceridi, cioé i grassi presenti nella dieta, è indice di un’insufficienza del pancreas; invece, se nelle feci sono presenti acidi grassi liberi, derivati dai trigliceridi, il disturbo è connesso a una carenza di sali biliari.
A questo scopo è utile un esame microscopico delle feci.
L’esame microscopico delle feci permette di diagnosticare con precisione molte disfunzioni dell’apparato digerente e di accertare la presenza di componenti anormali delle feci, come la tipologia dei residui alimentari indigeriti, la presenza di muco, pus, sangue, azoto, zuccheri, calcoli e la presenza di parassiti.
La presenza di residui di tessuto connettivo (che si presenta sotto forma di sottili fibre raccolte a fasce) è indicativa di una insufficienza gastrica (essendo il collagene digerito soltanto dalla pepsina); la persistenza nelle fibre muscolari delle striature o dei nuclei è indicativa di una insufficienza pancreatica e così pure la presenza di granuli di amido (con la caratteristica struttura a cerchi concentrici). I grassi neutri si presentano come minute gocce rotonde od ovali, gli acidi grassi sotto forma di cristalli aghiformi ed i saponi sotto forma di ammassi irregolari, poligonali.
Le analisi della composizione delle feci sono importante per orientare la diagnosi di disfunzioni di organi diversi, o del tratto gastrointestinale o del fegato o del pancreas. Anche il colore può orientare.
Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame utilissimo, che permette di diagnosticare la presenza di ulcerazioni, erosioni, e soprattutto di neoplasie dell’apparato digerente.
La presenza di muco nelle feci è indice di malattie infiammatorie, come le coliti; solo nei casi più gravi compare anche il pus.
Invece il sangue presente nelle feci può derivare da qualsiasi tratto dell’apparato digerente; se il sangue proviene dalle parti alte dell’apparato digerente ha un colore nerastro, mentre il sangue proveniente dal colon o dal retto ha un colore rosso vivo.
La steatorrea (anomala presenza di grasso nelle feci), che è indicativa del malassorbimento intestinale, si riscontra in molte malattie: dall’insufficienza del pancreas esocrino (pancreatite), patologie dell’intestino tenue (celiachia, malattia di Crohn, sprue tropicale), insufficienza della secrezione biliare (cirrosi), ostruzione delle vie biliari (calcolo del coledoco, cancro del pancreas). In genere si accompagna ad un evidente dimagrimento.
Il sospetto di una steatorrea nasce dall’aspetto untuoso delle feci, osservabile già ad occhio nudo, ma soltanto il dosaggio chimico dei grassi fecali permette di formulare una diagnosi: si parla di steatorrea quando l’eliminazione fecale di grassi nelle 24 ore è superiore ai 6 g.
Un tipo diverso di indagine è la ricerca dei parassiti nelle feci e dei vari tipi di vermi.
L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...intestinaliesami.htm
Assassini silenziosi : le tossine secrete dai parassiti causano immunodeficienza, provocando il cancro nel 75% dei casi, infezioni da lieviti nel 43% dei casi e ictus e attacchi cardiaci nel 65% dei casi .
Ciao, mi chiamo Chiara e sono una ex dipendente di un laboratorio per lo sviluppo dei farmaci. Sto scrivendo un post in questo blog perché sono stata bandita da tutte le comunità e i forum specialisti dopo aver scoperto per puro caso un segreto scioccante della mia azienda. Volevano pagarmi affinché tenessi la bocca chiusa , ma mi sono rifiutata. Devono saperlo tutti!
Già nel 2015 è stato pubblicato un documento che ha fatto rabbrividire i specialisti esperti. Ricercatori e specialisti provenienti dalla Germania, dagli Stati Uniti, dall'Austria e dall'Italia hanno concluso uno studio durato 17 anni che ha coinvolto 12.400 volontari, nel quale hanno dimostrato in modo concludente che nel 78% dei casi i parassiti causano la morte a seguito di malattie gravi. È emerso che, per prevenire le malattie mortali e prolungare la vita di circa 15 anni, le persone devono eliminare le tossine. Tali tossine vengono prodotte dai parassiti che creano un ambiente favorevole per la comparsa di tumori maligni e lo sviluppo di malattie gravi.
I parassiti mortali entrano nel corpo attraverso il pesce, le verdure, la carne e la frutta che compriamo nei supermercati.
I parassiti vivono in quasi ogni essere umano: stando alle statistiche ufficiali, l'84% degli italiani è infetto. I principali tipi di parassiti sono ascaridi, tenie e trematodi. Quando penetrano nello stomaco, nel fegato e nei vasi sanguigni, possono raggiungere i 20 cm. Ogni giorno depongono fino a 240.000 uova che, penetrando nella parete dello stomaco, finiscono nel sangue, circolando di conseguenza in tutto il corpo.
Nel 43% dei casi i parassiti causano candidosi
La Candida Albicans è uno dei componenti della flora intestinale e appartiene al gruppo di organismi che vivono nella bocca e nell'esofago dell'uomo. Nel 43% dei casi le tossine secrete dagli elminti ne provocano un aumento incredibile in termini di quantità, risultando in una candidosi cronica.
DINAMICHE della CORRELAZIONE tra i parassiti e lo sviluppo di infezioni da lieviti nelle donne di oltre 25 anni
Se non si realizza tempestivamente un trattamento, i parassiti causano gravi danni al sistema immunitario, il quale non solo non è in grado di resistere, ma apre anche la porta ad altre malattie. Con un'enorme quantità di tossine prodotte dai parassiti, è semplicemente impossibile disintossicare il corpo. Di conseguenza, continuano ad accumularsi nello stomaco e a ostruire i vasi sanguigni avvelenando il corpo. Pertanto, i primi segnali di infestazione sono alito cattivo, acne e punti neri .
I tricomoni, parassiti che si trovano nei vasi sanguigni e che possono essere rimossi con un trattamento tempestivo a base di farmaci antiparassitari, sono la causa del 94% dei primi casi di infarti e ictus. Nel 79% dei casi i mal di testa frequenti sono dovuti ai parassiti . Di seguito si può vedere il cuore umano infestato da questa "piaga del XXI secolo".
- Clicca per nascondere
Fegato infestato da schistosomi:
- Clicca per nascondere
Sintomi dell'infestazione:
eruzioni cutanee quali punti neri e brufoli;
alito cattivo;
pressione sanguigna alta;
emicrania;
flatulenza;
angoscia.
Il nostro laboratorio aveva sviluppato un potente farmaco antiparassitario . I risultati dello studio erano stati scioccanti: i parassiti erano scomparsi dal corpo nel giro di una settimana! Tuttavia, qualche tempo dopo, i sintomi ritornavano, proprio come i parassiti . Sorprendentemente, ero l'unica ad essere sconvolta. Il leader del mio gruppo era eccitato e stava preparando il farmaco per la vendita di massa. Così, ho deciso di andare dritta al dunque.
Ed ecco cosa ho scoperto. La preparazione era a base dell'ingrediente naturale più economico, l'achillea millefoglie, che uccide praticamente ed effettivamente i parassiti eliminando le tossine dall'intestino. Tuttavia, il suo contenuto era minimo e insufficiente. Per quanto riguarda gli altri componenti, si trattava di prodotti chimici nocivi volti alla riduzione temporanea dell'attività dei parassiti, i quali, dopo un po', stimolano la proliferazione dei parassiti facendo tornare i sintomi dell'infestazione, nonché il rischio di cancro e di altre malattie gravi. Per farla breve, questo "super-farmaco" agiva solo sui sintomi, e non sulla vera causa del problema. Così, l'ho riferito al team leader, e sono rimasta colpita dalle sue parole. Mi ha detto: "Ma cosa credi, Chiara? Vuoi che sviluppiamo un farmaco che risolva il problema una volta per tutte, così restiamo senza lavoro? Noi viviamo di questo." Poi mi ha suggerito di tenere la bocca chiusa, ha cercato di darmi dei soldi e mi ha addirittura minacciata.
Come scegliere un antiparassitario e allo stesso tempo rimuovere il dolore e le malattie? Per fare ciò è necessario introdurre nell’igiene quotidiana personale un integratore alimentare antiparassitario come il Parasic, che è molto efficace nel rimuovere i parassiti umani.
Il Parasic rappresenta uno dei componenti del Programma Clean Inside per la pulizia interna. Contiene una speciale miscela di 18 piante medicinali che sono state usate da migliaia di anni con successo per debellare e rimuovere i parassiti dannosi, le loro uova e attaccare le larve in varie parti del corpo. Swiss Probiotix ha ingredienti speciali adattati ai bisogni dei bambini ed è efficace nell’aiutare a rimuovere i parassiti dal corpo dei bambini.
In molti non realizzano che il corpo umano rappresenta terreno fertile per vari parassiti che possono variare da virus microscopici, batteri, funghi e protozoi, fino a vermi lunghi diversi metri (per es. la tenia). Nell’ambito di questo articolo, con ”parassiti dell’uomo” intendiamo i vari tipi di vermi che si insediano nel corpo umano.
Sulla base degli ultimi studi epidemiologici possiamo ritenere che i vermi umani colpiscono l’80% della popolazione adulta. Questa scoperta è stata una sorpresa persino per i ricercatori stessi. Non esistono differenze tra uomini e donne né diversità dovute a limitazioni industriali/economiche o geografiche. Ci sono due gruppi principali di vermi che possono causare varie malattie nell’uomo. In base alla loro forma essi sono suddivisi in:
Nematodi (verme rotondo): in cui la sezione trasversale del corpo è rotonda, per es. l’ossiuro (Enterobius vermicularis) o il gigante verme intestinale rotondo (Ascaris lumbricoides). Questi causano una malattia dal nome nematodosi.
Cestodi (tenia): che hanno una sezione piatta del corpo, per es. la tenia Taenia saginata, che può essere lunga diversi metri, o il minuto cestode, spesso ricorrente nei bambini (Hymenolepis nana). Questi portano ad una malattia chiamata teniasis.
Questi parassiti infestano milioni di persone. Ciò significa che anche voi potreste esserne vittime, senza realizzare o sospettare la loro presenza nel vostro corpo.
Certamente non stiamo parlando solo di parassiti intestinali. Essi possono essere presenti e vivere anche in qualsiasi altra parte del corpo: nei polmoni, fegato, stomaco, nel duodeno, esofago, cervello, sangue, pelle e anche negli occhi! Inoltre possono essere anche presenti contemporaneamente diverse specie di parassiti.
Infatti spesso i parassiti migrano all’interno del corpo e sono capaci di stabilirsi nelle articolazioni e nei muscoli. Questo viene percepito come dolore, spesso erroneamente considerato un segno per es. di infiammazione articolare (artrite).
Cosa sono i parassiti?
I parassiti sono caratterizzati dalla loro abilità nel vivere nel corpo di un altro organismo. Ognuno di noi può essere l’ospite in cui abitano e che sfruttano. Per essere capaci di vivere e moltiplicarsi essi si cibano di sostanze nutrienti ed energia.
Nell’anno 2000 nella rivista Discover venne pubblicato un articolo molto interessante su questo argomento, che afferma: ”Ogni organismo vivente ha in esso almeno un parassita, ma in realtà le persone ne hanno molti di più… Gli scienziati stanno adesso cominciando a capire di cosa siano capaci questi parassiti così diffusi.
Le ricerche mostrano un importante dato:
I parassiti potrebbero governare il mondo.
E’ abbastanza sconcertante scoprire che essi sono così potenti.”
Qual è la causa di tutto questo? E’ molto semplice. Dobbiamo capire che siamo fatti di circa 70 miliardi di cellule, tra le quali esiste una continua collaborazione. E’ fondamentale per la salute che le cellule lavorino come un team ben unito e che questo processo sia regolato da vari impulsi chimici. ”Se un dato organismo- per es. un parassita- è capace di controllare l’impulso, è capace di controllare anche noi. E questo, precisamente, è la grande minaccia che i parassiti rappresentano.”
”In realtà i parassiti uccidono più persone di tutte le guerre nella nostra storia”-questo è un appello lanciato dal National Geographic in uno dei documentari vincitore di premi dal titolo”I cacciatori del corpo”.
La World Health Organization (WHO) classifica i parassiti come una delle sei cause più pericolose di malattie. Essi sono responsabili di molte malattie gastrointestinali e di altro tipo. I parassiti superano anche il cancro, che è considerato globalmente la malattia mortale più grave.
Se siete dubbiosi del fatto che i parassiti vivano in migliaia di persone, dovete assolutamente leggere le molte testimonianze reali. Realizzerete subito che è un problema molto più serio di quello che si immagini.
Parassiti intestinali
Il maggior numero di vermi si trovano in un colon intasato. In effetti nelle scorie possono essere presenti parassiti di varie misure. Se il colon non è pulito dagli scarti in cui vivono, le tossine che gradualmente si formano inquinano il corpo. Scarti parassitici creano anche tossine che irritano il sistema nervoso centrale e causano nervosimo e irritabilità. Inoltre, dato che i vermi assorbono molte delle sostanze nutrienti presenti nel sistema digerente, ricavano ciò che di meglio il cibo offre, mentre il vostro corpo riceve solo gli avanzi.
Anche il peso in eccesso può essere causato da parassiti intestinali che sottraggono i nutrienti vitali lasciando a disposizione solo le calorie. Di conseguenza il corpo richiede sempre più calorie nello sforzo di sostituire e integrare la mancanza di nutrienti e vitamine. Alcuni vermi si trovano principalmente nella parte superiore dell’intestino tenue e causano lì un’infiammazione. Come risultato dell’ infiammazione si formano gas e gonfiore. Questo viene soprattutto associato ad un maggior consumo di alcune verdure.
Per prevenire dall’infezione l’intero corpo è necessario rimuovere gli accumuli e i parassiti dal colon. Altrimenti, invece di assorbire i nutrienti, verranno assorbite solo tossine provenienti dagli accumuli del colon e dalla massa fecale tossica. Se questo succede nel corpo niente funziona come dovrebbe. Ciò spiega come mai quasi il 90% delle malattie hanno la loro origine nel colon. La causa sono le tossine e la deficienza di nutrienti già a livello cellulare.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...assinisilenziosi.htm
Loa loa è un nematode filariasi, un verme parassita dell'uomo e di altri animali, diffuso principalmente in Africa e in India.
Viene comunemente chiamato verme dell'occhio. È infatti uno dei pochi vermi responsabili della filariasi sottocutanea nell'uomo[1]. Altri due responsabili diffusi sono la Onchocerca volvulus e la Mansonella streptocerca. Le larve vengono comunemente chiamate microfilarie.
Indice
1 Descrizione fisica
2 Ciclo Vitale
3 Patogenesi
4 Note
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Descrizione fisica
I vermi loa loa hanno un corpo molto semplice, composto da testa, corpo e coda.
I maschi hanno genericamente una lunghezza dai 20 ai 34mm e sono larghi tra i 350 e i 430µm. Le femmine sono invece leggermente più grandi, con una dimensione tra i 20 e i 70mm e una larghezza di circa 425 µm.[2]
Si muovono attraverso il grasso sottocutaneo, cibandosene, ma anche nel tessuto connettivo, nelle sierose, nel Sistema circolatorio linfatico o nel sangue.
Ciclo Vitale
Ciclo vitale del verme nell'uomo
Solitamente tre sono le specie coinvolte in questo ciclo vitale: il parassita loa loa, un portatore (solitamente della specie Chrysops), e un ospite (in genere l'uomo o altri grandi mammiferi)[2].
Un insetto mordendo un umano infetto ingerisce anche il loa loa;
Il verme si sposta quindi all'interno del corpo dell'insetto depositando delle larve;
Qui le larve si sviluppano dalla prima alla terza fase;
Quando hanno raggiunto la terza fase le larve si spostano nella proboscide dell'insetto;
Quando l'insetto infetto morde un ospite umano le larve si spostano entrando nel tessuto sottocutaneo.
Qui le larve maturano in adulti, riproducendosi.
Patogenesi
Questi parassiti infettano l'ospite umano muovendosi prevalentemente attraverso i tessuti sottocutanei causando infiammazione della pelle, soprattutto quando il parassita si ferma per un periodo di tempo in una specifica zona del corpo. Zone spesso colpite sono polsi e caviglie, molto soggette a morsi, ma il fastidio scompare appena il parassita riprende a muoversi[2].
I parassiti possono anche viaggiare attraverso l'occhio, infettandolo e causandone gonfiore. I sintomi più comuni includono prurito, dolori articolari, stanchezza, e possono arrivare anche a causare la morte dell'ospite.
I principali metodi di diagnosi comprendono la presenza di microfilarie nel sangue, la presenza di un verme nell'occhio (ben visibile), e la presenza di gonfiori cutanei.
I vermi possono facilmente essere rimossi chirurgicamente, solitamente seguiti da un trattamento a base di farmaci[3].
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...iloaloanelsangue.htm
ciaooo Genfranco
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Il motivo della mia informazione
acidoascorbico.altervista.org/VolontariW...om_files/lettura.htm
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...mieituttiyoutube.htm
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...pagineprecedenti.htm
L'articolo in oggetto del fondo pagina recita:
"Un microscopio portatile, che funziona tramite la fotocamera di uno smartphone, potrebbe aiutare a determinare la presenza dei parassiti Loa loa nel sangue e permettere una sicura somministrazione del farmaco
Un microscopio video portatile, che funziona tramite la fotocamera di uno smartphone, potrebbe aiutare a determinare la presenza dei vermi parassiti Loa loa nel sangue e permettere una sicura somministrazione del farmaco per combatterli."
L'articolo dice:
"L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
Ora, prima di tutto riporto l'esame delle feci sia di Franca che di me, datato 12/05/2018.
Questo esame l'ho richiesto al mio medico di base in seguito alla scoperta che il corpo umano è soggetto all'attacco dei PARASSITI che secondo gli articoli della dottoressa Letizia Bernardi Naturopatia Bionutrizionale possono essere molto pericolosi per la salute umana, causandone addirittura delle malattie mortali come il cancro.
Volendo controllare se i nostri corpi ne fossero invasi, ecco la ragione di questi esami.
Questi i valori rilavati a Franca
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 7.70
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro: RARE SPORE MICOTICHE
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: RARE SPORE MICOTICHE
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...meparassitifra18.htm
Onde poter rilevare la differenza dai valori di Franca, ecco i miei:
ESAME FECI (chimico-fisico e parassitologico)
* Es. Microscopio *
Colore: MARRONE
Odore: SUI GENERIS
Consistenza: POLTACEA
pH: 6.50
Res. Alimentari: ASSENTE
Muco: ASSENTE
Sangue: ASSENTE
Altro:
* Es. Microscopio *
Fibre carnee: ASSENTI
Residui vegetali PRESENTI +
Amido: ASSENTE
Grassi neutri: PRESENTI
Parassiti: ASSENTI
Altro:
ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI
Metodo arricchimento per centrifugazione differenziata
ELMINTI: ASSENTI
PROTOZOI/MICETI: ASSENTI
ALTRO:
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...esameparassiti18.htm
L'articoli relativo ai parassiti della dottoressa riporta:
"Più di 170 specie di protozoi ed elminti parassiti possono raggiungere l'uomo attraverso il cibo e l’acqua. La maggior parte delle infezioni parassitarie sono legate alla povertà, alla malnutrizione, alla disbiosi intestinale e ad abitudini alimentari improprie.
Alcuni parassiti mostrano una distribuzione internazionale, altri una distribuzione più limitata a causa dei loro complessi cicli vitali, che richiedono la presenza di uno o più ospiti intermedi.
Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.). Quando superano la barriera intestinale vengono veicolati per mezzo del sangue in tutto l’organismo, andando ad annidarsi, a seconda della specie, nei punti deboli del corpo. Nel tentativo di mimetizzarsi e di sfuggire all’attacco del Sistema Immunitario possono annidarsi in molti altri organi e dare luogo a diverse problematiche, una di queste è l'epilessia. Per questo il primo obiettivo che dobbiamo porci nel combattere i parassiti è ripristinare una flora intestinale corretta ed un’adeguata permeabilità intestinale.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...ssitiintestinali.htm
Riguardo a questo articolo, con Franca NON INGOIAMO NULLA di quanto citato, quindi ritengo che l'esame di entrambi sia più che attendibile.
"Dalla redazione: i dottori hanno scoperto una nuova causa della comparsa dell’alito cattivo: l’infezione da parassiti. Lo studio appena concluso afferma che gli scarti prodotti dai parassiti sono tossici e formano un atmosfera all’interno dello stomaco favorevole per la formazione di batteri e vermi. Proprio per questa ragione le persone infette da parassiti possono presentare alito cattivo.
—Oggi parliamo di questo con il capo dell’Instituto di Parassitologia Italiano Alberto Pirelli.
—Dottor Pirelli buon giorno! Iniziamo dalla domanda principale. E’ vero che Roma è la città con il più alto tasso di infezione da parassiti della popolazione?
«— Si. Roma è al primo posto per infezione da parassiti. La colpa è della cattiva condizione dell’ecologia della città, dell’immobilità del governo e dell’atteggiamento menefreghista nei confronti delle persone.»
—Dottor Pirelli, quanto c’è di vero nel collegamento tra alito cattivo e infezione da parassiti?
—Solo un paio di anni fa, la comunità medica riteneva che l’alito cattivo si forma nella bocca. Invece, gli ultimi studi hanno dimostrato che in realtà il motivo principale è un altro, ed è collegato allo stomaco (che da sempre problemi se è affetto da parassiti). In questo modo gli studiosi hanno capito che è inappropriato ignorare un sintomo del genere. L’infezione da parassiti in forma aggravata comporta praticamente tutte le malattia gravi che esistono.
L’alito cattivo è un chiaro segno della presenza di parassiti nell’organismo
che può comportare complicazioni fatali'
Io personalmente credo agli studi e posso dire che combaciano con quelli del nostro istituto. Un banale “alito cattivo” si tramuterà in una malattia più seria. In realtà circa il 92 per cento delle morti è collegato alla presenza di parassiti. E questo non vuol dire solo morte per malattia, Infatti la maggior parte delle cosiddette “morti naturali” in realtà è comportata dai parassiti.
—Di solito con infezione da parassiti la gente pensa ai comuni vermi, come possono comportare alito cattivo e addirittura morte?
—In realtà si tratta di una incomprensione ritenere che i parassiti siano solo i vermi. Esiste un’enorme quantità di parassiti diversi, che vivono in organi diversi. Ovviamente comportano malattia diverse. E sì anche i vermi, per essere precisi gli elminiti, sono molto pericolosi. Divorano nel vero senso della parola l’intestino, comportandone il marcimento e la putrefazione, fino alla morte. E in più per fino gli elminiti sono complessi da trovare e distruggere.
Affianco ad essi esistono migliaia di parassiti, che possono tranquillamente vivere nel vostro fegato, nel cervello, nei polmoni, nel sangue, nello stomaco, nell’intestino. E praticamente tutti sono letali. Una parte di loro inizia subito ad agire in maniera aggressiva rovinando l’organismo. Una parte di loro agisce a lungo in maniera invisibile, fino a che non arrivano al punto che l’organismo umano non riesce più a sopportarne la presenza e si arriva alla morte.
In aggiunta posso dire certamente che praticamente tutti sono affetti da parassiti. Il problema è che la maggior parte di questi sono praticamente non identificabili. E quando ne compaiono le conseguenze, i medici tentano finalmente di eliminarli. Perfino nei corpi aperti per la vivisezione, servono analisi particolari per riuscire a trovarli. O per lo meno a trovarne la maggior parte.
"Esistono migliaia di parassiti, che possono vivere nel vostro fegato, cervello, polmoni, sangue e stomaco. E praticamente tutti sono mortali. E tutto solitamente comincia con l’alito cattivo"
—Può riportare qualche esempio concreto di infezione da parassiti?
—Posso riportare un centinaio di esempi. Beh, per oggi mi soffermo su quei tipi di infezione che danno il più chiaro esempio di come i parassiti possano essere pericolosi.
Come prima cosa, come si è scoperto, alcuni tipi di vermi possono portare al cancro. In più, tecnicamente, non si ammala di cancro la persona, ma il verme. Ma le loro cellule dannose si riproducono all’interno dell’organismo umano, infettando quindi la persona. Questo accade quando le larve dei vermi si infiltrano nelle ghiandole e nei linfonodi attraverso l’intestino. Come risultato, si trasformano in ammassi tumorali, che poi portano ai risultati noti. La morte arriva come conseguenza in pochi mesi. Solo una settimana fa abbiamo incontrato una delle comuni morti per ammassi tumorali di questo tipo.
Al centro di questa foto: cellule dannose dell’ammasso, che vengono trasferite all’essere umano dal verme-parassita
Un altro caso comune, è l’infezione da parassiti del cervello. Questo comporta nevrosi, affaticamento rapido, eccitazione fuori controllo e repentini cambi d’umore. Nello stadio più avanzato, quando il cervello è pieno di parassiti, si formano tipi di malattie più pericolosi, che comportano in fine la morte.
«Teniamo un archivio fotografico con le autopsie dove sono stati trovati parassiti all’interno degli organi. Non vi posso mostrare queste foto perché sono paurose. »
Il terzo esempio è l’infezione da parassiti del cuore. Si ritiene che sia un tipo di infezione molto rara. In realtà possiamo trovare parassiti del cuore anche in quantità minime nel 23 per cento della popolazione. Possiamo quindi dire che si tratta di quasi un quarto della popolazione. Nello stadio iniziale sono assolutamente invisibili, la loro presenza non comporta effetti visibili. Tuttavia più il tempo passa più se ne vedono i risultati. Proprio loro sono la causa principale delle più comuni malattie del cuore, e ad essere precisi, quasi il 100 per cento delle morti per arresto cardiaco ha a che fare con i parassiti.
—Cos’altro c’è di pericoloso nell’infezione da parassiti?
««Per quanto riguarda gli uomini, i parassiti comportano: problemi alla prostata, impotenza, adenoma, cistite,sabbia e calcoli renali, nella vescica.
Per quanto riguarda le donne: dolore e infiammazione delle ovaie. Formazione di fibroma, mioma, mastopatia fibrosi-cistica, infiammazioni varie a organi interni escretori. E chiaramente invecchiamento della pelle.»
——Come ci si può difendere dai parassiti? Con qualche analisi o medicinali?
—Purtroppo bisogna ammettere che al giorno d’oggi non esistono strumenti abbastanza precisi per diagnosticare che parassiti siano presenti e in che quantità all’interno dell’organismo. Questo è dovuto dal fatto che esistono una quantità inverosimile di diverse specie di parassiti, e purtroppo risulta impossibile definire quali siano presenti. La procedura completa contro i parassiti in Italia è usufruibile in pochissimi posti e con una spesa inverosimile.
I primi sintomi attraverso i quali si può capire che il vostro organismo è affetto da parassiti sono:
Alito cattivo
Allergia (sonnolenze, lacrime, muco)
Influenze frequenti, febbre, naso tappato
Stanchezza cronica (vi stancate più di quanto vi impegnate)
Mal di testa cronici,diarrea
Dolori alle ossa e alle articolazioni
Nervosismo, sonno e appetito compromessi
Occhiaie scure
Se riscontrate due dei sintomi elencati, siete assolutamente affetti da una infezione da parassiti.
Se vogliamo soffermarci sulle medicine, veniamo in contro a dei problemi. Al giorno d’oggi esiste solo una soluzione per liberarsi dai parassiti, che fortunatamente è tutta italiana.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...i/parassitologia.htm
Visti gli esami di entrambi posso ritenere e quindi dichiarare, senza possibilità di smentita, che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ingoiati con costanza, sopratutto l'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da ogni essere vivente, escluso l'Homo Sapiens quindi noi, sono determinanti nell'aumentare le "difese immunitarie" riuscendo ad eliminare gli eventuali indesiderati e pericolosi parassiti citati dagli articoli.
Mi permetto di dirlo in quanto non riesco a giustificare questa invasione di parassiti nel corpo di altre specie animali, che nel caso non avendo la possibilità di comportarsi come detto dall'articolo citato onde eliminarli, questa invasione sarebbe per quelle specie la loro estinzione. Questo fatto però non mi risulta:
"Le cause delle infestazioni? da parassiti intestinali sono da attribuire diversi fattori: dal consumo di carne poco cotta, alla verdura non lavata accuratamente, dalla presenza di animali domestici non sempre sverminati, alla loro cattiva igiene e alla scarsa igiene della casa in cui vivono. Questi parassiti che circolano nell’organismo, talvolta si creano nell’intestino o entrano attraverso la bocca (acque, cibi, farmaci, ecc.).
Però come detto sopra, loro hanno la importantissima AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO.
Le feci sono il materiale espulso dall’ano, cioè dall’orifizio terminale dell’apparato digerente, e rappresentano, insieme ad altre sostanze, il prodotto ultimo di elaborazione degli alimenti introdotti con la dieta ogni giorno. La percentuale di materiale derivante dalla dieta nelle feci è però relativamente bassa; infatti le feci continuano a formarsi anche in condizioni di digiuno totale.
Le feci dei bambini spesso presentano residui non digeriti perché il sistema enzimatico è immaturo, sono anche giallastre nei bimbi che seguono una dieta prevalente lattea. In certe forme di catarro intestinale, specialmente dei bimbi, le feci invece diventano giallo-verdastre.
Invece negli adulti sani le feci sono consistenti come una banana, più o meno cilindriche, di colorito brunastro, e possono assumere sfumature cromatiche diverse per l'uso di diversi cibi e medicamenti (mirtilli, cioccolato, ecc.; ferro, bismuto, santonina, rabarbaro, ecc.).
I costituenti delle feci sono: residui alimentari; residui di secreti versati nell'intestino (bile, fermenti); microrganismi, che in condizioni normali costituiscono un terzo del residuo secco delle feci; prodotti della parete intestinale (cellule epiteliali muco, ecc.); costituenti accidentali (peli, parassiti, ecc.).
La consistenza delle feci dipende, oltre che dalla qualità degli elementi che le compongono, dalla velocità con la quale il contenuto intestinale sorpassa le diverse sezioni dell'intestino; così si hanno: feci dure, a pallottola, in certi casi di stipsi (75% d'acqua); feci liquide, se la peristalsi è aumentata (90% d'acqua). Le feci formate (normali, non diarroiche) sono composte per il 75% di acqua e solo per il 25% di sostanze solide. Il 30% del peso secco delle feci è costituito da corpi batterici, derivanti dalla ricchissima flora intestinale. Un ulteriore 15% è costituito da sostanze inorganiche, prevalentemente calcio e fosfati, che non vengono assorbiti completamente dall’intestino. Un ulteriore 5% è dato dalle sostanze grasse e dai loro derivati. Sono inoltre presenti piccoli quantitativi di cellule di desquamazione provenienti dalla mucosa intestinale, muco ed enzimi digestivi.
Delle sostanze solide che compongono le feci, una parte è costituita dai residui indigeriti di cellulosa (fibre). La cellulosa è il tessuto dei vegetali e quindi si trova nella frutta, in alcune verdure (radicchio e lattuga) e nei cereali. La presenza di fibre vegetali nelle feci è fondamentale nella determinazione del volume totale e nella consistenza delle feci stesse, essendo le fibre molto igroscopiche (capaci di assorbire l'acqua). La capacità di inglobare notevoli quantità di acqua fa sì che dopo l'ingestione, giunta nel tratto gastrointestinale, la cellulosa si rigonfi, aumentando il volume ed il peso delle feci, ma anche il senso di sazietà ed i movimenti peristaltici.
Una dieta povera di fibre determinerebbe la formazione di feci scarse di volume e di consistenza molto sostenuta, rallenterebbe il transito, favorendo la stitichezza; una dieta ricca di fibre ha invece l’effetto opposto.
Inoltre i vegetali nella dieta, oltre ad apportare minerali e vitamine indispensabili, sono fondamentali per nutrire la flora batterica sana e per regolare il carico glicemico dei pasti. Una dieta povera di vegetali rischierebbe di essere o una dieta troppo carica di carboidrati complessi e quindi squilibrata dal punto di vista glicemico o troppo carica di proteine e quindi eleverebbe notevolmente il pH aumentando lo stato di acidosi.
È importante osservare con precisione la natura dei residui indigeriti.
La presenza di consistenti residui vegetali indigeriti nelle feci è indice di un aumento della peristalsi intestinale o di una carenza di enzimi digestivi. La presenza di fibre connettivali indigerite è indice di una carenza degli enzimi gastrici, mentre la presenza di fibre muscolari, granuli di amido o trigliceridi, cioé i grassi presenti nella dieta, è indice di un’insufficienza del pancreas; invece, se nelle feci sono presenti acidi grassi liberi, derivati dai trigliceridi, il disturbo è connesso a una carenza di sali biliari.
A questo scopo è utile un esame microscopico delle feci.
L’esame microscopico delle feci permette di diagnosticare con precisione molte disfunzioni dell’apparato digerente e di accertare la presenza di componenti anormali delle feci, come la tipologia dei residui alimentari indigeriti, la presenza di muco, pus, sangue, azoto, zuccheri, calcoli e la presenza di parassiti.
La presenza di residui di tessuto connettivo (che si presenta sotto forma di sottili fibre raccolte a fasce) è indicativa di una insufficienza gastrica (essendo il collagene digerito soltanto dalla pepsina); la persistenza nelle fibre muscolari delle striature o dei nuclei è indicativa di una insufficienza pancreatica e così pure la presenza di granuli di amido (con la caratteristica struttura a cerchi concentrici). I grassi neutri si presentano come minute gocce rotonde od ovali, gli acidi grassi sotto forma di cristalli aghiformi ed i saponi sotto forma di ammassi irregolari, poligonali.
Le analisi della composizione delle feci sono importante per orientare la diagnosi di disfunzioni di organi diversi, o del tratto gastrointestinale o del fegato o del pancreas. Anche il colore può orientare.
Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame utilissimo, che permette di diagnosticare la presenza di ulcerazioni, erosioni, e soprattutto di neoplasie dell’apparato digerente.
La presenza di muco nelle feci è indice di malattie infiammatorie, come le coliti; solo nei casi più gravi compare anche il pus.
Invece il sangue presente nelle feci può derivare da qualsiasi tratto dell’apparato digerente; se il sangue proviene dalle parti alte dell’apparato digerente ha un colore nerastro, mentre il sangue proveniente dal colon o dal retto ha un colore rosso vivo.
La steatorrea (anomala presenza di grasso nelle feci), che è indicativa del malassorbimento intestinale, si riscontra in molte malattie: dall’insufficienza del pancreas esocrino (pancreatite), patologie dell’intestino tenue (celiachia, malattia di Crohn, sprue tropicale), insufficienza della secrezione biliare (cirrosi), ostruzione delle vie biliari (calcolo del coledoco, cancro del pancreas). In genere si accompagna ad un evidente dimagrimento.
Il sospetto di una steatorrea nasce dall’aspetto untuoso delle feci, osservabile già ad occhio nudo, ma soltanto il dosaggio chimico dei grassi fecali permette di formulare una diagnosi: si parla di steatorrea quando l’eliminazione fecale di grassi nelle 24 ore è superiore ai 6 g.
Un tipo diverso di indagine è la ricerca dei parassiti nelle feci e dei vari tipi di vermi.
L’esame coproparassitologico è un esame utile per dimostrare la presenza di parassiti, larve o uova nelle feci dell’ospite. Poiché la vita media dei trofozoiti è breve, la raccolta e l’esame debbono essere ripetuti almeno tre volte (tre campioni diversi) e le feci devono essere tenute a temperatura ambiente ed esaminate a fresco; le cisti possono essere evidenziabili anche dopo molte ore.
Interferiscono con i risultati della ricerca dei parassiti non solo molti farmaci (contenenti ferro, bismuto, olio minerale ecc.; sino a 1 settimana dalla loro assunzione), ma anche mezzi di contrasto radiologici, antibiotici, antimalarici, antiamebici, sostanze a base di iodio (sino a 3 settimane dalla loro assunzione).
L’esame coproparassitologico viene effettuato mediante esame visivo (macroscopico), microscopico o colturale. Non tutti i laboratori sono perfezionati in questo tipo di analisi. Per cui si possono avere falsi negativi.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...intestinaliesami.htm
Assassini silenziosi : le tossine secrete dai parassiti causano immunodeficienza, provocando il cancro nel 75% dei casi, infezioni da lieviti nel 43% dei casi e ictus e attacchi cardiaci nel 65% dei casi .
Ciao, mi chiamo Chiara e sono una ex dipendente di un laboratorio per lo sviluppo dei farmaci. Sto scrivendo un post in questo blog perché sono stata bandita da tutte le comunità e i forum specialisti dopo aver scoperto per puro caso un segreto scioccante della mia azienda. Volevano pagarmi affinché tenessi la bocca chiusa , ma mi sono rifiutata. Devono saperlo tutti!
Già nel 2015 è stato pubblicato un documento che ha fatto rabbrividire i specialisti esperti. Ricercatori e specialisti provenienti dalla Germania, dagli Stati Uniti, dall'Austria e dall'Italia hanno concluso uno studio durato 17 anni che ha coinvolto 12.400 volontari, nel quale hanno dimostrato in modo concludente che nel 78% dei casi i parassiti causano la morte a seguito di malattie gravi. È emerso che, per prevenire le malattie mortali e prolungare la vita di circa 15 anni, le persone devono eliminare le tossine. Tali tossine vengono prodotte dai parassiti che creano un ambiente favorevole per la comparsa di tumori maligni e lo sviluppo di malattie gravi.
I parassiti mortali entrano nel corpo attraverso il pesce, le verdure, la carne e la frutta che compriamo nei supermercati.
I parassiti vivono in quasi ogni essere umano: stando alle statistiche ufficiali, l'84% degli italiani è infetto. I principali tipi di parassiti sono ascaridi, tenie e trematodi. Quando penetrano nello stomaco, nel fegato e nei vasi sanguigni, possono raggiungere i 20 cm. Ogni giorno depongono fino a 240.000 uova che, penetrando nella parete dello stomaco, finiscono nel sangue, circolando di conseguenza in tutto il corpo.
Nel 43% dei casi i parassiti causano candidosi
La Candida Albicans è uno dei componenti della flora intestinale e appartiene al gruppo di organismi che vivono nella bocca e nell'esofago dell'uomo. Nel 43% dei casi le tossine secrete dagli elminti ne provocano un aumento incredibile in termini di quantità, risultando in una candidosi cronica.
DINAMICHE della CORRELAZIONE tra i parassiti e lo sviluppo di infezioni da lieviti nelle donne di oltre 25 anni
Se non si realizza tempestivamente un trattamento, i parassiti causano gravi danni al sistema immunitario, il quale non solo non è in grado di resistere, ma apre anche la porta ad altre malattie. Con un'enorme quantità di tossine prodotte dai parassiti, è semplicemente impossibile disintossicare il corpo. Di conseguenza, continuano ad accumularsi nello stomaco e a ostruire i vasi sanguigni avvelenando il corpo. Pertanto, i primi segnali di infestazione sono alito cattivo, acne e punti neri .
I tricomoni, parassiti che si trovano nei vasi sanguigni e che possono essere rimossi con un trattamento tempestivo a base di farmaci antiparassitari, sono la causa del 94% dei primi casi di infarti e ictus. Nel 79% dei casi i mal di testa frequenti sono dovuti ai parassiti . Di seguito si può vedere il cuore umano infestato da questa "piaga del XXI secolo".
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Fegato infestato da schistosomi:
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Sintomi dell'infestazione:
eruzioni cutanee quali punti neri e brufoli;
alito cattivo;
pressione sanguigna alta;
emicrania;
flatulenza;
angoscia.
Il nostro laboratorio aveva sviluppato un potente farmaco antiparassitario . I risultati dello studio erano stati scioccanti: i parassiti erano scomparsi dal corpo nel giro di una settimana! Tuttavia, qualche tempo dopo, i sintomi ritornavano, proprio come i parassiti . Sorprendentemente, ero l'unica ad essere sconvolta. Il leader del mio gruppo era eccitato e stava preparando il farmaco per la vendita di massa. Così, ho deciso di andare dritta al dunque.
Ed ecco cosa ho scoperto. La preparazione era a base dell'ingrediente naturale più economico, l'achillea millefoglie, che uccide praticamente ed effettivamente i parassiti eliminando le tossine dall'intestino. Tuttavia, il suo contenuto era minimo e insufficiente. Per quanto riguarda gli altri componenti, si trattava di prodotti chimici nocivi volti alla riduzione temporanea dell'attività dei parassiti, i quali, dopo un po', stimolano la proliferazione dei parassiti facendo tornare i sintomi dell'infestazione, nonché il rischio di cancro e di altre malattie gravi. Per farla breve, questo "super-farmaco" agiva solo sui sintomi, e non sulla vera causa del problema. Così, l'ho riferito al team leader, e sono rimasta colpita dalle sue parole. Mi ha detto: "Ma cosa credi, Chiara? Vuoi che sviluppiamo un farmaco che risolva il problema una volta per tutte, così restiamo senza lavoro? Noi viviamo di questo." Poi mi ha suggerito di tenere la bocca chiusa, ha cercato di darmi dei soldi e mi ha addirittura minacciata.
Come scegliere un antiparassitario e allo stesso tempo rimuovere il dolore e le malattie? Per fare ciò è necessario introdurre nell’igiene quotidiana personale un integratore alimentare antiparassitario come il Parasic, che è molto efficace nel rimuovere i parassiti umani.
Il Parasic rappresenta uno dei componenti del Programma Clean Inside per la pulizia interna. Contiene una speciale miscela di 18 piante medicinali che sono state usate da migliaia di anni con successo per debellare e rimuovere i parassiti dannosi, le loro uova e attaccare le larve in varie parti del corpo. Swiss Probiotix ha ingredienti speciali adattati ai bisogni dei bambini ed è efficace nell’aiutare a rimuovere i parassiti dal corpo dei bambini.
In molti non realizzano che il corpo umano rappresenta terreno fertile per vari parassiti che possono variare da virus microscopici, batteri, funghi e protozoi, fino a vermi lunghi diversi metri (per es. la tenia). Nell’ambito di questo articolo, con ”parassiti dell’uomo” intendiamo i vari tipi di vermi che si insediano nel corpo umano.
Sulla base degli ultimi studi epidemiologici possiamo ritenere che i vermi umani colpiscono l’80% della popolazione adulta. Questa scoperta è stata una sorpresa persino per i ricercatori stessi. Non esistono differenze tra uomini e donne né diversità dovute a limitazioni industriali/economiche o geografiche. Ci sono due gruppi principali di vermi che possono causare varie malattie nell’uomo. In base alla loro forma essi sono suddivisi in:
Nematodi (verme rotondo): in cui la sezione trasversale del corpo è rotonda, per es. l’ossiuro (Enterobius vermicularis) o il gigante verme intestinale rotondo (Ascaris lumbricoides). Questi causano una malattia dal nome nematodosi.
Cestodi (tenia): che hanno una sezione piatta del corpo, per es. la tenia Taenia saginata, che può essere lunga diversi metri, o il minuto cestode, spesso ricorrente nei bambini (Hymenolepis nana). Questi portano ad una malattia chiamata teniasis.
Questi parassiti infestano milioni di persone. Ciò significa che anche voi potreste esserne vittime, senza realizzare o sospettare la loro presenza nel vostro corpo.
Certamente non stiamo parlando solo di parassiti intestinali. Essi possono essere presenti e vivere anche in qualsiasi altra parte del corpo: nei polmoni, fegato, stomaco, nel duodeno, esofago, cervello, sangue, pelle e anche negli occhi! Inoltre possono essere anche presenti contemporaneamente diverse specie di parassiti.
Infatti spesso i parassiti migrano all’interno del corpo e sono capaci di stabilirsi nelle articolazioni e nei muscoli. Questo viene percepito come dolore, spesso erroneamente considerato un segno per es. di infiammazione articolare (artrite).
Cosa sono i parassiti?
I parassiti sono caratterizzati dalla loro abilità nel vivere nel corpo di un altro organismo. Ognuno di noi può essere l’ospite in cui abitano e che sfruttano. Per essere capaci di vivere e moltiplicarsi essi si cibano di sostanze nutrienti ed energia.
Nell’anno 2000 nella rivista Discover venne pubblicato un articolo molto interessante su questo argomento, che afferma: ”Ogni organismo vivente ha in esso almeno un parassita, ma in realtà le persone ne hanno molti di più… Gli scienziati stanno adesso cominciando a capire di cosa siano capaci questi parassiti così diffusi.
Le ricerche mostrano un importante dato:
I parassiti potrebbero governare il mondo.
E’ abbastanza sconcertante scoprire che essi sono così potenti.”
Qual è la causa di tutto questo? E’ molto semplice. Dobbiamo capire che siamo fatti di circa 70 miliardi di cellule, tra le quali esiste una continua collaborazione. E’ fondamentale per la salute che le cellule lavorino come un team ben unito e che questo processo sia regolato da vari impulsi chimici. ”Se un dato organismo- per es. un parassita- è capace di controllare l’impulso, è capace di controllare anche noi. E questo, precisamente, è la grande minaccia che i parassiti rappresentano.”
”In realtà i parassiti uccidono più persone di tutte le guerre nella nostra storia”-questo è un appello lanciato dal National Geographic in uno dei documentari vincitore di premi dal titolo”I cacciatori del corpo”.
La World Health Organization (WHO) classifica i parassiti come una delle sei cause più pericolose di malattie. Essi sono responsabili di molte malattie gastrointestinali e di altro tipo. I parassiti superano anche il cancro, che è considerato globalmente la malattia mortale più grave.
Se siete dubbiosi del fatto che i parassiti vivano in migliaia di persone, dovete assolutamente leggere le molte testimonianze reali. Realizzerete subito che è un problema molto più serio di quello che si immagini.
Parassiti intestinali
Il maggior numero di vermi si trovano in un colon intasato. In effetti nelle scorie possono essere presenti parassiti di varie misure. Se il colon non è pulito dagli scarti in cui vivono, le tossine che gradualmente si formano inquinano il corpo. Scarti parassitici creano anche tossine che irritano il sistema nervoso centrale e causano nervosimo e irritabilità. Inoltre, dato che i vermi assorbono molte delle sostanze nutrienti presenti nel sistema digerente, ricavano ciò che di meglio il cibo offre, mentre il vostro corpo riceve solo gli avanzi.
Anche il peso in eccesso può essere causato da parassiti intestinali che sottraggono i nutrienti vitali lasciando a disposizione solo le calorie. Di conseguenza il corpo richiede sempre più calorie nello sforzo di sostituire e integrare la mancanza di nutrienti e vitamine. Alcuni vermi si trovano principalmente nella parte superiore dell’intestino tenue e causano lì un’infiammazione. Come risultato dell’ infiammazione si formano gas e gonfiore. Questo viene soprattutto associato ad un maggior consumo di alcune verdure.
Per prevenire dall’infezione l’intero corpo è necessario rimuovere gli accumuli e i parassiti dal colon. Altrimenti, invece di assorbire i nutrienti, verranno assorbite solo tossine provenienti dagli accumuli del colon e dalla massa fecale tossica. Se questo succede nel corpo niente funziona come dovrebbe. Ciò spiega come mai quasi il 90% delle malattie hanno la loro origine nel colon. La causa sono le tossine e la deficienza di nutrienti già a livello cellulare.
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...assinisilenziosi.htm
Loa loa è un nematode filariasi, un verme parassita dell'uomo e di altri animali, diffuso principalmente in Africa e in India.
Viene comunemente chiamato verme dell'occhio. È infatti uno dei pochi vermi responsabili della filariasi sottocutanea nell'uomo[1]. Altri due responsabili diffusi sono la Onchocerca volvulus e la Mansonella streptocerca. Le larve vengono comunemente chiamate microfilarie.
Indice
1 Descrizione fisica
2 Ciclo Vitale
3 Patogenesi
4 Note
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Descrizione fisica
I vermi loa loa hanno un corpo molto semplice, composto da testa, corpo e coda.
I maschi hanno genericamente una lunghezza dai 20 ai 34mm e sono larghi tra i 350 e i 430µm. Le femmine sono invece leggermente più grandi, con una dimensione tra i 20 e i 70mm e una larghezza di circa 425 µm.[2]
Si muovono attraverso il grasso sottocutaneo, cibandosene, ma anche nel tessuto connettivo, nelle sierose, nel Sistema circolatorio linfatico o nel sangue.
Ciclo Vitale
Ciclo vitale del verme nell'uomo
Solitamente tre sono le specie coinvolte in questo ciclo vitale: il parassita loa loa, un portatore (solitamente della specie Chrysops), e un ospite (in genere l'uomo o altri grandi mammiferi)[2].
Un insetto mordendo un umano infetto ingerisce anche il loa loa;
Il verme si sposta quindi all'interno del corpo dell'insetto depositando delle larve;
Qui le larve si sviluppano dalla prima alla terza fase;
Quando hanno raggiunto la terza fase le larve si spostano nella proboscide dell'insetto;
Quando l'insetto infetto morde un ospite umano le larve si spostano entrando nel tessuto sottocutaneo.
Qui le larve maturano in adulti, riproducendosi.
Patogenesi
Questi parassiti infettano l'ospite umano muovendosi prevalentemente attraverso i tessuti sottocutanei causando infiammazione della pelle, soprattutto quando il parassita si ferma per un periodo di tempo in una specifica zona del corpo. Zone spesso colpite sono polsi e caviglie, molto soggette a morsi, ma il fastidio scompare appena il parassita riprende a muoversi[2].
I parassiti possono anche viaggiare attraverso l'occhio, infettandolo e causandone gonfiore. I sintomi più comuni includono prurito, dolori articolari, stanchezza, e possono arrivare anche a causare la morte dell'ospite.
I principali metodi di diagnosi comprendono la presenza di microfilarie nel sangue, la presenza di un verme nell'occhio (ben visibile), e la presenza di gonfiori cutanei.
I vermi possono facilmente essere rimossi chirurgicamente, solitamente seguiti da un trattamento a base di farmaci[3].
acidoascorbico.altervista.org/prova04/Im...iloaloanelsangue.htm
Un microscopio portatile, che funziona tramite la fotocamera di uno smartphone, potrebbe aiutare a determinare la presenza dei parassiti Loa loa nel sangue e permettere una sicura somministrazione del farmaco
Un microscopio video portatile, che funziona tramite la fotocamera di uno smartphone, potrebbe aiutare a determinare la presenza dei vermi parassiti Loa loa nel sangue e permettere una sicura somministrazione del farmaco per combatterli.
Se n’era già parlato qualche tempo fa – e se ne parla in generale da un po’ – di apparecchi portatili in grado di trasformare un semplice smartphone in un laboratorio portatile per analizzare il sangue (vedi Galileo: Malattie infettive, le analisi le fa lo smartphone). Sulla scia di questa invenzione, uno studio, pubblicato su Science Translational Medicine, presenta oggi un apparecchio in grado di trasformare uno smartphone in un video-microscopio capace di determinare rapidamente e accuratamente la presenza del parassita Loa loa nel sangue.
I Loa loa sono vermi parassiti dell’uomo e di altri animali che si muovono nel corpo attraverso il grasso sottocutaneo, di cui si cibano, provocando infiammazioni in zone quali polsi e caviglie. Possono essere trovati anche nel tessuto connettivo, negli occhi, nel sangue e nel sistema circolatorio linfatico e Loa loa è particolarmente diffuso nell’Africa centrale, trasmesso da mosche e zanzare.
La ricerca, condotta su 33 pazienti in Camerun, ha mostrato tutto il potenziale dell’apparecchio: questo è infatti in grado di determinare in pochi minuti se i pazienti possono essere trattati con sicurezza con il farmaco che combatte il parassita.
La maggior parte dei pazienti affetti da parassiti viene infatti solitamente trattata con un farmaco chiamato ivermectina, efficace e sicura contro malattie quali l’oncocercosi e la filariasi linfatica, ma pericoloso per gli individui con un elevato contenuto di larve di Loa loa nel sangue, in cui può infatti causare danni cerebrali o addirittura la morte. Il conto delle larve di Loa loa nel sangue richiede almeno un giorno per essere completato, a mano e tramite un microscopio convenzionale, e di conseguenza la somministrazione di massa del farmaco è stata enormemente rallentata.
Michael D’Ambrosio e i suoi colleghi hanno così progettato un piccolo microscopio video, chiamato CellScope Loa, che ricorre a uno smartphone (a cui è collegato tramite una porta USB) per effettuare questo conto in modo assai più rapido ed efficace. Basta allineare la fotocamera del telefono con un campione di sangue prelevato dal dito del paziente per ottenere una stima precisa del numero di larve in meno di due minuti.
Secondo i ricercatori, bastano pochi altri miglioramenti per ridurre i costi di produzione per far sì che CellScope Loa venga usato come un valido strumento di analisi negli ospedali da campo per trattare in sicurezza i pazienti affetti da parassiti.
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ciaooo Genfranco
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Ciao thomaspillar, di nulla, è un mio piacere.thomaspillar ha scritto: Thanks
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Chi di voi si ricorda delle mosche insetti adorati dalle rondini?
Certo per loro sono un cibo prelibato, mentre per noi non sono altro che insetti molesti e sporchi.
Sicuramente per i giovani di oggi le mosche non sono più un problema, anzi probabilmente molti di loro non le hanno mai viste..
Mentre anni addietro era di moda liberarsi delle mosche con il DDT, un veleno usato abbondantemente in ogni locale.
Ma poi si è scoperto che questo PRODOTTO CHIMICO: DDT non uccideva solo le mosche ma uccideva anche le persone causando tumori.
Ecco che allora dalla finestra hanno fatto uscire questo VELENO vietandone l'uso, quindi la vendita.
Ricordo che in casa, sul tavolo, era il luogo preferito dalle mosche, dove se ti cadeva una goccia di latte o di miele o una briciola di pane e non la pulivi subito, il tavolo si anneriva di questi insetti.
Si diceva che queste mosche portavano, quindi causavano sporcizia, anzi che vivevano solo nella sporcizia. Col tempo ho capito che non è così, al contrario vivono solo nei luoghi SANI come è per ogni essere vivente.
Si diceva che con le zampette trasportavano la sporcizia da un luogo ad un altro, e che quindi se si fermavano su un oggetto da noi considerato sporco, questa sporcizia loro la spargevano su ogni altro oggetto si fermassero in seguito.
QUANTE FALSITA'!
Ma questo era detto da chi ti doveva vendere il DDT e l'ho capito man mano che aumentava la pubblicità spazzatura di cui è piena l' informazione mediatica.
E' comprensibile che se le zampette delle mosche avessero attaccato un corpo estraneo, non potrebbero più espletare le loro normali funzioni.
Vorrei vederti fare le giravolte con un chewingum attaccato alla scarpa, spero di aver reso l'idea.
Mai come oggi capiamo che "la pubblicità è l'anima del commercio", PECCATO CHE SIA SOLO PER IL COMMERCIO E MAI PER LA SALUTE DEL PROPRIO SIMILE.
Ora, diciamola tutta: abbiamo detto che hanno fatto uscire dalla finestra il DDT, buttandolo, ma purtroppo, alla faccia della parola "pulizia" quel VELENO è stato rimpiazzato da altri VELENI CHIMICI, che sono certo, sono peggio del DDT.
La dimostrazione pratica e INCONTESTABILE!!
NON ABBIAMO PIU' MOSCHE, e non ne vediamo che raramente, ma se non facciamo nulla, in poco tempo queste mosche spariscono e non le vedi più.
Se ne saranno andate?
NO, SONO MORTE.
La causa? facile capirlo, i VELENI CHIMICI che portiamo a casa normalmente dei quali abbiamo visto i consigli per gli acquisti dei media, e che usiamo per PULIRE ed IGIENIZZARE gli ambienti dove viviamo.
Oh, ma allora, che bello, abbiamo causato la estinzione di questi fastidiosissimi insetti.
Ma neanche per idea, questi insetti continuano a vivere, però solo negli ambienti adatti a loro, NATURALI e privi di VELENI CHIMICI.
Difatti, nell'orto che mi diletto a coltivare, vi è un magazzino, dove quando mi fermo per un qualsiasi motivo, ecco che arrivano le mosche e ritorno indietro nel tempo. Certo l'ambiente è adatto a loro ma anche a me..
Oh, ma allora le mosche continuano a proliferare ed a fare la loro vita incuranti dell'uomo ed del suo ambiente di vita.
Ho capito allora che questo insetto è per noi una PROVA REALE E VIVENTE che dimostra senza ombra di dubbio se è vero che gli ambienti in cui viviamo normalmente sono davvero PULITI, IGIENIZZATI ed adatti alla nostra SALUTE, come dicono i consigli per gli acquisti di questi PRODOTTI CHIMICI che personalmente considero VELENOSI.
OH, MA ALLORA POSSIAMO FARE LA PROVA DELLE MOSCHE!?!?
E QUALE SAREBBE? E' SEMPLICE E COMPRENSIBILE!!!.
Se negli ambienti cui viviamo normalmente vengono e vivono le mosche ecco che questi ambienti sono NATURALI ed adatti alla loro SALUTE ed anche alla nostra, ma se invece le mosche in questi ambienti non li troviamo, abbiamo certezza di essere circondati da VELENI CHE CAUSANO A NOI OGNI SPECIE DI MALATTIE, come era usando il DDT, o forse anche peggio, ed a loro la morte.
VOLETE PROVARE E DARMENE COMUNICAZIONE? GRAZIE.
Difatti le industrie specializzate ormai vendono di più prodotti per uccidere le zanzare.
Certo, loro i veleni che usiamo in casa normalmente non lo ingoieranno mai, a differenza delle mosche che dove era il luogo da loro preferito, oggi è ZEPPO DI VELENO peggio del DDT.
Ma è logico pensare che, come è un VELENO anche per l'uomo il DDT, i PRODOTTI CHIMICI considerati portatori di "pulizia" di oggi lo sono altrettanto anche per l'uomo come lo sono per le mosche.
Ma anche per le zanzare la vita non è facile, infatti la FORMALDEIDE contenuta dai PRODOTTI CHIMICI per imbiancare le pareti è un VELENO per ogni essere vivente, quindi anche per loro. Ed è proprio sulle pareti che esse si fermano quando sono entrate nel nostro ambiente.
Spero di aver reso l'idea, ed ora a voi la scelta per la SALUTE.
PRODOTTI CHIMICI, prodotti chimici, "prodotti chimici" ed ancora PRODOTTI CHIMICI!
Siamo circondati da PRODOTTI CHIMICI.
Con questi si conservano i CIBI, li si colorano, li si rende appetibili, ma sopratutto COMMERCIABILI e per poterlo fare DEVONO DURARE dando il tempo a chi lo produce di GUADAGNARE.
Certo devono fare il PIL, lo stato DEVE GUADAGNARE, le aziende DEVONO GUADAGNARE, TUTTI DEVONO GUADAGNARE, ma, e la SALUTE?
Che ne è della SALUTE UMANA?
Questa non conta per nessuno, anzi l'importante è che NESSUNO POSSA DIMOSTRARE che la causa dei suoi problemi di SALUTE sono causati da questi PRODOTTI CHIMICI.
Per questo si è inventata la parola SCIENZA.
Questa parola DEVE tranquillizzare l'individuo e per poterlo fare hanno delegato delle aziende definite "autorevoli", che con i loro giornali informano la ignara popolazione delle PROVE SCIENTIFICHE che dimostrano che questi PRODOTTI CHIMICI non arrecano danni alla sua salute, quindi spacciando queste PROVE per AFFIDABILI.
Non potendolo fare sulle sigarette, ecco che sono spuntate le scritte sui pacchetti.
Con i FARMACI, "principi attivi" CHIMICI, nella confezione il "foglio illustrativo" che informa che la casa produttrice NON E' RESPONSABILE degli eventuali danni arrecati da tale PRODOTTO CHIMICO.
Il tutto è appoggiato da una PUBBLICITA' INGANNEVOLE E FALSA che alla fine è pagata dal consumatore.
Ma non importa, a chi può importare se non all'individuo ingannato e MALATO? L'importante è non poter dimostrare la loro MALAFEDE chiedendo eventuali danni come è stato anni addietro con le sigarette in America.
Ed ora, ecco cosa sono questi PRODOTTI CHIMICI messi nei CIBI degli scaffali.
La FORMALDEIDE è ancora usata nei CIBI degli scaffali come CONSERVANTE, anche se si ha certezza della sua CANCEROGENICITA'.
Non riesco a capire quali immensi interessi permettano questo impiego.
Una ragione in più per abbandonare i CIBI degli scaffali.
E' mai possibile che non vi siano controlli e restrizioni almeno sui CIBI?
Dove si trova?
La sua eccezionale caratteristica battericida, la sua solubilità e la capacità reattiva con altre sostanze, infatti, hanno sicuramente favorito la diffusione dell’utilizzo della formaldeide nell’industria: da anni è adoperata con larghissimo impiego nella fabbricazione di, resine sintetiche, colle, solventi, conservanti, disinfettanti e deodoranti, detergenti, cosmetici, tessuti.
Ma è soprattutto il suo utilizzo per la conservazione degli alimenti, che desta maggiore allarme. Percentuali di formaldeide si possono trovare negli alimenti che subiscono processi di conservazione o disinfezione: il suo uso viene consentito anche come conservante alimentare in alcuni cibi, dove viene immesso come “additivo” e la sigla di “conservante E240” (occhio all’etichetta) ed anche E239 (ottenuto dalla sintesi della formaldeide ed ammonio).
L’E239 si usa come conservante contro i funghi nel caviale, formaggio (sempre nel formaggio provolone), acciughe, conserve di pesce.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/formaldeide.htm
Quanti di noi sanno che esiste e continua ad aumentare l'inquinamento domestico?
Le nostre case sono piene di tossicità, provocate dai materiali con cui sono costruite, dalle pitture e particolarmente dai mille prodotti inquinanti che usiamo con consapevolezza spray, deodoranti per la casa e per la persona. prodotti di pulizia per la casa ed per il copro.
I nostri bambini gattonano ed i nostri AMICI VIVONO e giocano su pavimenti puliti con sostanza inquinanti. Toccano ogni cosa pulita e ripulita da disinfettanti tossici, poi si portano le mani alla bocca mentre i nostri animali, se cade del cibo ci passano addirittura la lingua sopra. L'inquinamento lo mangiano prima di sedersi a tavola, mentre i nostri animali lo mangiano prima di fare il pasto nel suo contenitore ben pulito.. Ecco quindi che possiamo comprarci delle zucchine biologiche - sperando che siano davvero biologiche - torniamo a casa e laviamo le zucchine nel lavandino che abbiamo precedentemente lavato con un bel detersivo ad alta tossicità. Dopodichè cuciniamo le zucchine: serviamo a tavola su piatti resi splendenti da uno dei tanti detersivi altamente inquinanti e brillantati con sostanze altrettanto sospette di cui non vogliamo chiederci la composizione.
Ponendo il caso che all'inizio di questa operazione le zucchine fossero davvero biologiche, proviamo a chiederci quanto biologiche siano rimaste alla fine dell'operazione.
Questo è un esempio dei tanti.
acidoascorbico.altervista.org/Immagini/Immagini/shampo.htm
Roma, 14 set. (Adnkronos Salute) - Mobili trattati con solventi non a norma, spray anti polvere tossici, candele o deodoranti al bisfenolo, ma anche lo smog che rimane sui vestiti dopo una giornata passata all'aperto o in motorino. Sono tanti i nemici per la salute che possono annidarsi dentro casa e spesso rimanere nascosti. Pronti però a minare la salute perchè contengono composti chimici altamente dannosi come gli interferenti endocrini, il bisfenolo A o i ftalati (presenti in alcune plastiche). "La regola per il consumatore è di fare attenzione alle etichette dei prodotti che compra o alle vernici dei mobili - spiega all'Adnkronos Salute Daniela Maurizi, consigliere dell'Ordine dei chimici del Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise - mai mischiare ad esempio detergenti diversi. E poi attenersi scrupolosamente alle indicazioni d'uso riportate dal produttore".
Secondo il recente studio 'Previeni' (2008-2010) sui contaminanti chimici emergenti, coordinato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), gli interferenti endocrini, che possono provocare danni alla fertilità e malattie oncologiche, si trovano ancora in oggetti di uso comune come: tappeti, vestiti, pentole antiaderenti e vernici. Mentre in giocattoli, contenitori e dispositivi medici si trovano gli ftalati, perché rendono il Pvc più flessibile. Si tratta di sostanze chimiche che hanno effetti sulla fertilità maschile.
acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/velenichimici.htm
Ora che sai e ne hai certezza, che l'ambiente in cui vivi, anzichè essere "PULITO" (lo è solo in apparenza) è AVVELENATO e CANCEROGENO per il tuo gatto, per il tuo cane, per i tuoi bambini, ma anche per te, quindi come puoi sperare che chi vive in questo ambiente non debba morire di tumore?
Mi dirai: "ma di qualcosa si deve pur morire", ed io ti rispondo: "tu però non tieni conto della sofferenza che causa questa malattia a lungo termine.
Quindi, cosa aspetti?
FAI LA PROVA MOSCHE E LIBERATI DEI PRODOTTI CHIMICI IN CASA.
Un'ultima cosa sulla SCIENZA e sulle PROVE SCIENTIFICHE che dichiarano di aver fatto prima di mettere questi PRODOTTI CHIMICI VELENOSI, sia bei cibi degli scaffali che nei PRODOTTI da farci usare in casa e sulla persona:
"Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante da fare capire cosa può dare la SALUTE e cosa la SALUTE può levarla disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie che apporta il prodotto perchè ce le mettono tutta per apportarne il meno possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE, ma sopratutto perchè queste RICERCHE
Per poterlo fare però, dobbiamo fissare dei PARAMETRI INCONTESTABILI. che per farlo devo porti delle domande:
Tu ingoi delle MELE?
Si dice che "una mela al giorno leva il medico di torno" vero?
ingoi delle NOCI?
ingoi dei CARCIOFI?
si dice che il CARCIOFO è indicato a risanare il fegato
ingoi della insalata?
ingoi dei fagioli?
ingoi dei piselli?
ingoi dei ceci?
ingoi dei finocchi?
non parlo della carne o delle uova, poichè qualcuno potrebbe contestare per i vari motivi che ormai conosciamo molto bene, ma se chiedo:
ingoi del latte animale o vegetale?
SONO CERTO CHE TUTTI RISPONDONO DI SI'.
Ma perchè si ingoiano questi CIBI NATURALI?
Semplice, perchè il nostro corpo senza questi CIBI NATURALI morirebbe per mancanza di sostentamento.
Bene, chiaro, vero?
Ma sapendo che questi CIBI NATURALI sono stati impostanti NATURALMENTE, avete mai sentito dire che una qualche casa farmaceutica abbia fatto delle ricerche su questi CIBI NATURALI per vedere se alcuni di loro potrebbero causare dei danni all'individuo?
Sul CAFFE' dicono di sì, ma il CAFFE' NON E' UN CIBO NATURALE, ma una DROGA-INSETTICIDA.
Cosa molto diversa dal finocchio o da una mela, vero?
Ma allora a che cosa si dedica la così detta SCIENZA se non si dedica alla ricerca per EVITARE LA CARENZA di questi CIBI NATURALI per dare la giusta informazione alle persone disinformate o per correggere gli eventuali errori delle persone?
Sì perchè noi sappiamo che questi CIBI NATURALI contengono gli "ALIMENTI ESSENZIALI" senza i quali è malattia certa.
Perchè è chiaro che questa CARENZA di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" è la prima causa delle malattie.
La pagina recita:
"In sintesi, COSA SONO GLI "ALIMENTI ESSENZIALI"?
Sono detti "ALIMENTI ESSENZIALI" quei sali minerali e vitamine che formano il liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo, detto SPERMA, e che sono anche quelli che formano il GERME di TUTTI i semi vegetali al mondo.
Sono gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che il medico ne richiede la ricerca ai laboratori di analisi i quali segnalano le eventuali CARENZE o ECCESSI se i valori riscontrati sono fuori da dei valori di riferimento stabiliti.
Sono gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che il corpo dell'individuo usa, quindi consuma, per coniugare la parola AUTOGUARIGIONE onde mantenersi in SALUTE.
Sono quindi gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che l'individuo dovrebbe ingoiare giornalmente contenuti nei CIBI di cui si ciba per rimpiazzare quello che il corpo ha usato a tale scopo diventandone CARENTE.
Sono quindi gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che quando la femmina è incinta deve fornire al nascituro per poterlo far crescere dentro di lei.
Sono quindi gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che dopo la nascita la mammina fornisce al neonato mettendoli nel suo LATTE onde vederlo crescere forte e disposto.
A ma allora TUTTE le femmine animali questi "ALIMENTI ESSENZIALI" li mettono nel loro LATTE, quindi anche la leonessa, la balena e l'elefante.
Ci dicono che il LATTE delle mucche è CANCEROGENO poichè contiene antibiotici, a ma allora TUTTE le femmine umane che ingoiano antibiotici quando sono incinte o allattano UCCIDONO i loro figli!!!!
Questo vi risulta?
Mi risulta invece che sono gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che data la raffinazione dei CIBI NATURALI da parte delle industrie alimentari, i cibi che mettono sugli scaffali per il nostro sostentamento questi "ALIMENTI ESSENZIALI" non li contengono più causando in noi delle CARENZE GRAVI che causano anche il cancro.
Infatti e senza ombra di dubbio le malattie sono causate da queste CARENZE.
Ciò che maggiormente concorre a causare queste CARENZE sono le DROGHE ed i PRODOTTI CHIMICI, di qualsiasi natura essi siano in quanto il corpo li considera VELENO dato che NON sono scritti nel suo DNA.
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Oggi 18 giugno, è una settimana che siamo a Rimini.
Abbiamo preso tanto sole spalmandoci l'ACIDO ASCORBICO ed il CLORURO DI MAGNESIO sulla pelle, diventando abbronzati senza bruciarci, anche se lunedì scorso si è rischiato grosso in merito..
Questa mattina ho voluto provare a fare le scale dell'albergo per misurare la mia salute.
Eccola con questo video, lasco a voi le conclusioni.
Mi permetto di ricordare a chi mi legge che dal 23 marzo 2016 al 19 luglio 2017 a 76 anni, grazie alla droghe CAFFEINA e NICOTINA (gli errori di gioventù di cui ritengo che in una CIVILTA' che si rispetti, gli individui dovrebbero essere informati), i primi due interventi di laparoscopia per l'asportazione di 4 cisti. Una al rene sinistro di 1.2 litri di acqua la prima prima, mentre il secondo per l'asportazione delle altre 3 cisti sempre di acqua con un contenuto molto maggiore.
Abbiamo assoluta certezza che nessun essere vivente si reca dal suo simile per la salute.
Abbiamo quindi assoluta certezza che per evitare la ESTINZIONE essi si AUTOGUARISCONO.
Quindi TUTTI gli esseri viventi hanno la possibilità di curarsi dalle eventuali malattie, anche l'Homo Sapiens.
Questo lo dimostra apertamente anche la chirurgia, parte della medicina.
Difatti dopo un intervento di appendicite, trascorso il tempo necessario di osservazione, la persona viene dimessa senza alcuna terapia del caso.
Questo perchè anche la medicina sfrutta questa AUTOGUARIGIONE lasciando che siano i CIBI a provvedere..
Personalmente ne sono una prova vivente, poichè dal 23 marzo 2016, primo intervento di laparoscopia,
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...irenimiasinistra.htm
il 5 luglio 2016, secondo intervento di laparoscopia.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...eairenimiadestra.htm
Però l'incidente di percorso, la dimenticanza di un punto metallico come sutura di un foro eseguito nella pancia per l'intervento di laproscopia, mi ha causato una infezione terribile, in quanto i primi segnali di questa infezione li ho avuti solo 28 giorni dopo questo secondo intervento. Niente febbre o dolore se non con l'uscita di pus dalla ferita che ritardava a chiudersi il giorno 2 agosto 2016 causato da diversi piegamenti nell'orto.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Imm...llicodimenticato.htm
Il terzo intervento, questa volta a cielo aperto, è stato fatto in seguito ad un blocco intestinale il 25 marzo 2017, durante il quale mi è stato tolto un tumore al colon.
Come da documento sono stato dimesso in data 7 aprile 2017, con colostomia autonoma ed una unica terapia:
NESSUNA
solo gli "ALIMENTI ESSENZIALI" come da anni.
acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/tumorealcolon.htm
Come già detto e provato con i vari documenti,NON HO SEGUITO ALCUNA CURA della medicina ufficiale e neppure delle medicine alternative.
Quindi NON HO INGOIATO alcun "principio attivo" se non gli "ALIMENTI ESSENZIALI" tra i quali i principali l'ACIDO ASCORBICO, il CLORURO DI MAGNESIO e la vitamina D3, naturalmente ingoiando i CIBI NATURALI evitando i cibi degli scaffali.
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